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Cronaca Tolentino

Bracconaggio e trappole all'Abbadia di Fiastra:intervengono i carabinieri forestali

Bracconaggio e trappole all'Abbadia di Fiastra:intervengono i carabinieri forestali

Nei giorni scorsi, durante un mirato servizio di vigilanza e perlustrazione del territorio all’interno della Riserva Naturale dell’Abbadia di Fiastra, il personale della Stazione Carabinieri Forestale di Abbadia di Fiastra, diretti dal Comandante Maresciallo Bruschini Francesco, rinveniva la presenza di due trappole per fauna selvatica, costituite da lacci metallici, all’interno di un’area boscata.

Questi strumenti, costruiti in modo tale da formare un cappio sugli animali al momento del loro passaggio, costituiscono un metodo di cattura illecito particolarmente cruento, in quanto gli animali rimangono spesso intrappolati, a lungo tempo, con conseguenti lesioni e sofferenze.

In alcuni casi vengono addirittura trovati animali morti, in stato di decomposizione, ancora legati alla trappola; gli esemplari catturati, infatti, cercando di liberarsi, non fanno altro che stringere ancora di più il cappio, morendo per asfissia se non prontamente liberati.

Un altro rilevante aspetto di pericolosità di questi mezzi è rappresentato dal fatto che essi costituiscono un dispositivo di cattura indiscriminato e non selettivo; le specie che rischiano di cadere intrappolate, infatti, non sono solo quelle che rappresentano l’usuale “obiettivo” del bracconiere – come ad esempio cinghiali e caprioli -, ma anche tutte le specie di fauna stanziale protetta, a volte persino cani di affezione.

L’ulteriore gravità di tale condotta criminosa è data dal fatto che questa avveniva all’interno di un‘area protetta – la Riserva Naturale dell’Abbadia di Fiastra - , di particolare pregio naturalistico.

Fortunatamente, comunque, al momento delle operazioni non si è registrata la presenza di fauna intrappolata.

Il personale Carabinieri Forestale ha proceduto al sequestro e alla rimozione dei mezzi illeciti di caccia, informando immediatamente la competente Autorità Giudiziaria.

Gli autori di tali condotte rischiano l'arresto fino a sei mesi e l'ammenda da euro 464 a euro 1.549.

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