Rapinata e minacciata con un coltello da tre uomini. È accaduto questa mattina, intorno alle 10, al parco fluviale di Villa Potenza, frazione di Macerata. La vittima una donna di 43 anni di origini peruviane che, come ogni mattina, si è recata al parco per una passeggiata con il suo cane.
Era seduta a una panchina, di fronte ai giochi per i bambini, quando si sono avvicinati tre uomini, tre stranieri secondo la testimonianza della donna: due le si sono seduti accanto e il terzo è rimasto in piedi alle sue spalle, ha tirato fuori un coltello e glielo ha puntato al collo.
“Stai zitta, fai finta di nulla” le hanno intimato. “Dammi il cellulare” le ha detto l’uomo seduto alla sua destra. Poi con forza le hanno strappato la borsetta e, aperta, le hanno rubato i soldi, due anelli d’oro e un orologio dal valore di 200 euro.
Poi si sono allontanati parlando nella loro lingua. La donna ha fornito un identikit preciso ai carabinieri di Macerata presso cui ha sporto denuncia: tre giovani sulla trentina, di carnagione scura, forse pakistani o indiani: solo uno parlava bene l’italiano.
I militari stanno svolgendo le indagini per risalire ai tre rapinatori.
Ennesima rissa all'hotel House di Porto Recanati. Oggi pomeriggio, intorno alle 16.30, due stranieri si sono affrontano all'interno del piazzale con due coltelli. I motivi della lite sono ancora sconosciuti.
A seguito del duello, uno dei due, un ventitreenne di origini pakistane le cui iniziali sono S. A., è rimasto ferito al gomito sinistro e alla zona lombare. Il giovane è stato trasportato all'ospedale di Civitanova per le medicazioni e le sue condizioni non sembrano essere gravi.
Insieme al personale medico sono intervenuti anche i carabinieri che stanno accertando le dinamiche dell'accaduto. Probabilmente lo scontro è avvenuto per motivi legati allo spaccio di stupefacenti.
(servizio in aggiornamento)
Troppo rumore in un appartamento del centro di Civitanova Marche, così alcuni cittadini, ieri sera, preoccupati e anche un po’ stanchi di sentire urla e schiamazzi hanno deciso di chiamare i carabinieri.
Al loro arrivo, i militari hanno trovato all’interno dell’appartamento due ragazze, una 39 enne e una 20enne di origine moldava. Le coinquiline non erano in possesso del permesso di soggiorno e quindi hanno passato la notte in caserma. Questa mattina sono state accompagnate a Roma per l’espulsione.
Sollevamento dei 'monconi' crollati del ponte 167 dell'A14, raccolta, esame e asportazione di reperti (tra cui i martinetti usati per la sopraelevazione), inizio demolizioni delle parti pericolanti. Sono alcuni degli atti irripetibili in corso nei pressi del cavalcavia il cui crollo, il 9 marzo scorso, tra Camerano e Castelfidardo, costò la vita ai coniugi Emidio Diomede e Antonella Viviani.
Per svolgere le operazioni, disposte nell'inchiesta per disastro e omicidio colposi che coinvolge 41 indagati (37 persone fisiche e quattro società), è stata chiusa stamani la carreggiata nord nel tratto interessato, con utilizzo di quella sud per il traffico in entrambe le direzioni. In mattinata si sono accumulati quasi 4 km di coda, circa 3 km invece nel pomeriggio, anche a causa di altri lavori in corso sulla viabilità circostante.
Le operazioni irripetibili sono iniziate alle 22 di ieri in presenza del pm Irene Bilotta, dei suoi tecnici e di decine di consulenti nominati dagli indagati.
(Fonte ANSA)
Tanto spavento, ma per fortuna nessuna grave conseguenza per il bambino di 11 anni investito intorno alle 19 di oggi. Il piccolo è stato travolto da una Fiat Cinquecento X mentre passeggiava in bici sul lungomare nord di Civitanova, in viale Mazzini.
La vettura era guidata da una donna che si è subito fermata a prestare soccorso. Il bambino è stato trasportato all'ospedale di Civitanova, ma le sue condizioni fortunatamente non sono gravi.
Il Tribunale Penale di Macerata ha assolto ai sensi dell’art. 530 co. 1 c.p.p. “perché il fatto non sussiste”, un noto imprenditore della provincia di Macerata titolare di un’azienda casearia, difeso dall’avv. Oberdan Pantana, Studio Legale Pantana Associazione Professionale, imputato del reato di cui all’art. 5 lett. D) della Legge n. 283/1962 e punito dall’art. 6 co. 3 della medesima Legge, perché “ in qualità di titolare dell’omonimo caseificio, deteneva ai fini della vendita, formaggio pecorino contenente listeria monocytogenes”.
Infatti nel mese di aprile del 2014, il veterinario dirigente dell’Asur Marche aveva fatto accesso presso l’Azienda casearia per prelevare un campione di formaggio al latte ovino crudo, la cui analisi avvenuta presso l’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e Marche con sede a Tolentino, aveva evidenziato la presenza in una unità campionaria della listeria monocytogenes, tanto da predisporre subito il blocco presso tale caseificio delle vendite di qualsiasi prodotto oltre alla segnalazione di tale notizia di reato presso la Procura della Repubblica di Macerata per il reato di cui al capo di imputazione.
A seguito del dibattimento però è emerso che, sia il veterinario accertatore in sede di accesso presso l’Azienda, sia il laboratorio analisi dell’Istituto Zooprofilattico di Tolentino durante le analisi e successive operazioni, hanno posto in essere evidenti inadempimenti riguardo l’iter previsto dalla normativa vigente e precisamente dal D.lgs. n. 123/1993 (recante attuazione della direttiva 89/397/CEE), D.lgs. n. 193/2007 e L. n.283/1962, tanto da rendere nullo tale accertamento e pertanto non utilizzabile come prova ai fini del medesimo procedimento penale.
Difatti, il veterinario dell’Asur di Macerata aveva effettuato la campionatura in una sola aliquota, cosa contraria a quanto invece previsto dal D.lgs. n. 123/1993 e dalla L. n. 283/1962, che ne prescrive 4 aliquote; inoltre, cosa ancor più grave, il Laboratorio analisi, pur in presenza di una “non conformità”, ha omesso di darne avviso all’interessato specificando il parametro difforme, la metodica di analisi, oltre al luogo, il giorno e l’ora della ripetizione delle analisi limitatamente ai parametri risultati non conformi; pertanto, quanto prescritto dall’art. 4 del D.Lgs. n. 123/1993, non è stato effettuato dal Laboratorio analisi in quanto ha omesso di effettuare la dovuta conta delle colonie di listeria così come la tempestiva comunicazione al titolare dell’azienda, tutto ciò anche perché tale Istituto comunque non avrebbe potuto nemmeno effettuare le contro-analisi garantite in quanto il veterinario non aveva precedentemente prelevato e predisposto le prescritte 4 aliquote, una delle quali prevista proprio tale contro-esame, salvo, invece, imporre il blocco dei prodotti all’azienda ed effettuare la segnalazione di tale notizia di reato presso la Procura della Repubblica di Macerata.
Il noto imprenditore maceratese, difeso dall’avv. Oberdan Pantana, pertanto, oltre ad aver ottenuto, in precedenza, l’immediato sblocco della produzione, ha conseguito dal Tribunale Penale di Macerata anche l’assoluzione in formula piena ai sensi dell’art. 530 co. 1 c.p.p. “perché il fatto non sussiste”.
Intorno alle ore 8 di questa mattina, mercoledì 14 giugno, un ciclista è stato investito da un'automobile a Civitanova Marche nei pressi della rotonda Paciotti.
L'uomo è stato soccorso dal personale medico del 118 di Civitanova, intervenuto con automedica ed autoambulanza. Il ciclista, che è rimasto cosciente, è stato trasportato per accertamenti al pronto soccorso.
Sul posto anche la Polizia Municipale di Civitanova.
(Servizio in aggiornamento)
Avrebbe compiuto 110 anni il 24 giugno, ma non ce l'ha fatta. Nel pomeriggio di oggi è spirata a Urbisaglia Maria "Mimì" Sebastiani, la donna più anziana della provincia di Macerata.
Sarà anche vero che gli anni iniziavano sicuramente a pesare, ma un dubbio sul ruolo che può aver giocato il terremoto anche in questo decesso rimane. La signora Mimì, infatti, a seguito del terremoto aveva dovuto lasciare la sua abitazione: la casa in via Crescimbeni a Macerata dove era nata il 24 giugno 1907, era stata infatti dichiarata inagibile a seguito del sisma e si era dovuta trasferire ad Urbisaglia.
Al suo fianco, l'amministratrice di sostegno, Aloisia Morlupi, e una badante. La signora Sebastiani era la più grande di quattro sorelle: il papà era l’avvocato Ezio Sebastiani, già segretario della Camera di Commercio di Macerata, mentre la mamma Beatrice Amodei era la figlia del sindaco di Macerata dal 1914 al 1917.
Nubile per scelta - "la mia libertà sarebbe stata limitata" amava dire - dopo il liceo classico "Mimì" aveva intrapreso la carriera di infermiera e fino all'ultimo è stata sempre legatissima alla Croce Rossa, dove aveva raggiunto il grado di tenente.
Negli ultimi tempi le sue condizioni di salute erano andate peggiorando, anche se recentemente sembrava ci fossero segnali di miglioramento. Oggi pomeriggio, invece, il decesso.
I carabinieri di Montecosaro con la collaborazione dei colleghi di Monte San Giusto nel pomeriggio di ieri, lunedì 12 giugno, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare emesso dal Giudice per le indagini preliminari di Macerata, hanno tratto in arresto un uomo di 45 anni per maltrattamenti aggravati in famiglia.
Stando alla ricostruzione dei militari dell'Arma, sono stati diversi gli episodi che hanno visto l'uomo usare violenza nei confronti della moglie. Episodi ricostruiti grazie alle indagini, partite il mese scorso dall'ennesimo caso di maltrattamento, quando a causa delle percosse la donna era finita in ospedale.
L'uomo è stato condotto nel carcere di Ancona.
Ennesimo incidente lungo la Strada Provinciale 571 conosciuta come Regina, che da Macerata conduce a Porto Recanati.
Nella tarda mattinata di oggi, martedì 13 giugno, due auto si sono scontrate nei pressi del ristorante "Il transumante" di Potenza Picena. Una delle due automobili, una Ford Fiesta bianca, a seguito del tremendo impatto, è finita fuori strada ribaltandosi. L'uomo che la conduceva, un ventottenne di Treia, è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale Torrette di Ancona. La donna, di 34 anni, rumena, alla guida del secondo veicolo, una Bmw, è stata condotta al pronto soccorso.
La strada è stata momentaneamente chiusa al traffico. Saranno le indagini a spiegare la dinamica del violento scontro.
Sul posto sono intervenuti il personale medico del 118, i Vigili del fuoco e la Polizia Stradale di Civitanova Marche.
(Servizio in aggiornamento)
Un furto nella notte a Montecosaro. A denunciarlo, Giancarlo Accorinti, il proprietario dell'abitazione nella quale i malviventi si sono introdotti mentre tutti, in casa, dormivano al piano superiore.
L'uomo racconta su Facebook quanto accaduto, un racconto misto di rabbia e delusione.
"Questa mattina abbiamo trovato la finestra a pianterreno aperta e la persiana rotta. Noi dormiamo tutti al piano superiore e non abbiamo sentito nulla. Hanno rovistato tra i cassetti della cucina e nella sala,puntellata a causa del terremoto, in cui passo le giornate tra Fb e Tv. Mi hanno preso dei soldi che tenevo a portata di mano (tra i 70 e 90 Euro). Probabilmente sono andati via sentendo mia moglie che si era alzata per sue necessità. Ho avvisato i Carabinieri che verranno a fare un sopralluogo. Ci siamo riempiti di delinquenti ma la Boldrini ne vuole ancora altri".
Nel primo pomeriggio, intorno alle 15, si è verificato un incidente che ha messo in apprensione quanti erano presenti tra gli stabilimenti di Galliano e Hosvi. Un un ragazzo, sui 14/16 anni, che si trovava in spiaggia insieme ad alcuni amici, tuffandosi dagli scogli abbia battuto la testa e si sia ferito, rendendo necessario l'intervento dell'ambulanza. Sulle sue condizioni non si sono avuti ancora aggiornamenti.
Per quanto riguarda l'affluenza, in questa domenica dal clima estivo le spiagge del lungomare nord di Civitanova hanno registrato il tutto esaurito, con gli chalet più frequentati che prima di mezzogiorno avevano già terminato la disponibilità di lettini. Da quello che dicono gli esperti, sembra che il picco del caldo debba arrivare solamente nei prossimi giorni, tra domani e giovedì, quando l'anticiclone "Giuda" porterà un'ondata di calore.
Un principio d'incendio si è sviluppato oggi in uno dei villini del Nuovo Natural Village di Porto Potenza Picena, senza causare peraltro grossi problemi. Danni limitati e nessuna conseguenza per le persone.
Le fiamme sono state prontamente domate dagli addetti all'intincendio della struttura ricettiva ancora prima dell'arrivo dei vigili del fuoco, che hanno poi messo in sicurezza l'area. Con grande professionalità sono infatti subito intervenuti Pasquale Lo Vetere, responsabile della manutenzione, coadiuvato da Bartolomeo La Torre, confermando così l'elevato standard di sicurezza adottato all'interno del Villaggio.
Si stanno ora verificando le cause delle fiamme che si sono sviluppate in un villino precedentemente occupato da una famiglia ospitata nel villaggio dopo il sisma.
L'attuale contesto internazionale ha imposto una attenta pianificazione delle misure di sicurezza in vista dell'evento svoltosi ieri e conclusosi nella prima mattina odierna. Dopo numerose riunioni in Prefettura e Questura e ripetuti sopralluoghi ne è scaturito un innalzamento, rispetto agli anni passati, degli uomini impiegati per garantire la sicurezza pubblica, che sono stati oltre duecento tra tutte le forze di Polizia presenti. Numerose sono state le unità di rinforzo fatte arrivare dalla Questura per l'occasione per garantire la sicurezza dell'evento. Un centinaio di unità della protezione civile, altresì. sono state utilizzate sotto il coordinamento della Questura al fine di migliorare il servizio offerto ai pellegrini presenti, che sono stati oltre cinquantamila.
La pianificazione del servizio di sicurezza da parte della Questura ha consentito inoltre di adottare ulteriori accorgimenti preventivi, quali la predisposizione di maggiori controlli sulle persone ed i veicoli nelle vie di afflusso verso l'impianto sportivo Helvia Recina, una più efficiente gestione della viabilità per le centinaia di pullman che hanno trasportato i pellegrini (grazie al lavoro svolto dalla Polizia Municipale di Macerata, Monteccasiano e Recanati), un'attenta gestione delle vie di esodo dei pellegrini presenti all'interno dello stadio (grazie all'impegno profuso dagli organizzatori dell'evento) ed inoltre l'installazione di strumenti di difesa passiva lungo l'intero percorso del corteo nell'ambito del territorio provinciale, che supera i 27 Km, prima di arrivare nella provincia di Ancona.
Proprio grazie a questi ultimi, consistenti in blocchi di cemento o veicoli pesanti posizionati di traverso lungo i principali incroci o nelle vie principali di accesso al percorso del pellegrinaggio hanno permesso di scongiurare un grave pericolo per i pellegrini all'altezza della frazione di Villa Potenza.
Verso le 22,30, infatti, quando il corteo era già entraro in parte nel centro abitato di Villa Potenza, mentre il resto scendeva ancora da Via del Velini, un veicolo a forte velocità, ha tentato di aggirare i presidi posti lungo il tratto di strada interessato. Il veicolo, dopo aver provato invano a forzare i varchi di controllo in diversi punti del percorso, non fermandosi all'alt della Polizia, anzi rischiando di investire un dipendente della Polizia Municipale di Macerata e non potendo superare gli sbarramenti che erano stati predisposti, come estremo tentativo ha tentato di superare i posti di blocco andando fuori dalla sede stradale, anche grazie al fatto che si trattava di un fuori strada, ma è riuscito a percorrere però poche decine di metri, in quanto subito dopo bloccato dagli uomini della Polizia di Stato, da una pattuglia specializzata in interventi antiterrorismo.
La persona fermata, un italiano cinquantenne, già gravata da numerosi precedenti, è risultata in condizioni di ebbrezza, con un tasso alcolemico di molto superiore ai limiti consentiti. Il soggetto, che alle prime domande rivoltegli dai poliziotti ha risposto con frasi poco sensate, è stato denunciato oltre che per la guida in stato di ebbrezza, anche per il reato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, nonché sanzionato per guida pericolosa, a causa dell'eccessiva velocità e per non aver rispettato l'alt intimatogli.
Nel frattempo il pellegrinaggio ha continuato il suo corso con tranquillità, in quanto i pochi pellegrini che si erano accorti di quanto accaduto, sono stati tranquillizzati dall'ingente servizio d'ordine in campo che ha permesso che il corteo continuasse senza interruzioni.
Resta chiusa la piscina La Filarmonica a Macerata. Una brutta sorpresa stamattina per chi aveva deciso di passare la giornata in piscina e ha invece trovato al cancello i bagnini della struttura che hanno raccontato che la piscina era inagibile.
Nell'acqua infatti è stata trovata una sostanza non ancora identificata, probabilmente un colorante, immessa nell'acqua da qualcuno nel cuore della notte che, scavalcando la siepe, si è introdotto all'interno della struttura.
Un vero e proprio atto vandalico studiato nei dettagli che era stato pensato in modo diverso. Chi si è introdotto infatti ha provato ad entrare nalla sala macchina per immettere il colorante nelle pompe in modo da generare un rilascio graduale nella giornata di oggi. Non riuscendo nell'intento il colorante è stato gettato direttamente nella piscina.
Sul posto la Polizia e i tecnici dell'Arpam per effettuare le analisi del caso. Si sta lavorando dunque affinché la struttura riapra al più presto.
Attimi di paura a Villa Potenza: un uomo a bordo di una jeep, viaggiando contromano, ha forzato i posti di blocco di Polizia e Vigili urbani sistemati lungo la strada per permettere il passaggio dei fedeli in marcia per il trentanovesimo Pellegrinaggio Macerata-Loreto.
Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito. L'uomo è stato fermato dai poliziotti. Saranno le indagini a chiarire la dinamica dell'accaduto.
(Servizio in aggiornamento)
Foto: Guido Picchio
Grande spavento questa mattina, 10 giugno, intorno alle ore 10 quando è scoppiato un incendio provocato dal motore di una Peugeot 805 in via Pancalducci, all'altezza del cimitero di Macerata.
L'uomo alla guida dell'auto, le cui iniziali sono P. D., non è ferito.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Macerata e un'ambulanza, di passaggio lungo quella strada, proveniente da Ancona.
Era già stato denunciato a piede libero per furto aggravato M. M. civitanovese di 48 anni, quando lo scorso marzo aveva rubato una borsa all'interno di un'automobile. Proseguite le indagini a suo carico, ieri 9 giugno, nel tardo pomeriggio, i carabinieri del Nucleo Operativo di Macerata e di Civitanova lo hanno accompagnato nel carcere di Ascoli Piceno.
A marzo una donna lascia, nell'auto chiusa, la sua borsa per andare a prendere la figlia a scuola. Al ritorno, il vetro era rotto e non c'era più la borsa. I carabinieri iniziano così a raccogliere informazioni: preziosa la testimonianza di un passante e di un agente della polizia municipale. Il presunto autore viene individuato e con lui viene trovata parte della refurtiva: soldi e la borsa. A questo punto M. M. viene denunciato a piede libero per furto aggravato.
Tuttavia i militari proseguono le indagini a suo carico avendo notato tracce di (probabili) altri furti.
L'autorità giudiziaria, valutando quanto raccolto dai carabinieri, ha così deciso di emettere una misura cautelare in carcere per furto aggravato.
Ha aspettato che i familiari uscissero, è sceso in giardino e si è tolto la vita: un colpo di pistola dritto in faccia, sparato nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 9 giugno. È così che è morto G.G., pensionato di 75 anni, di Esanatoglia.
L'uomo ha approfittato dell'assenza della moglie e del figlio, impegnati a svolgere commisioni lontano da casa, e poi ha impugnato l'arma, legalmente detenuta. La tragedia non ha nessun legame con il terremoto: l'uomo da qualche tempo soffriva di depressione.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il personale medico del 118 di Matelica. Inutili i soccorsi.
Le forte scossa di questo pomeriggio registrata nella zona de L'Aquila, seguita da alcune repliche di minore intensità, ha alimentato preoccupazione nella gente che da mesi ormai vive nella paura e nella tensione.
Puntuale, il commento del sismologo di Ingv Alessandro Amato che sottolinea come non si tratti di una nuova attività sismica ma della prosecuzione della sequenza attiva da mesi in un'area che "continuiamo a monitorare con attenzione".
"Ancora una ripresa dell'attività nell'area della sequenza sismica in Italia centrale: magnitudo 3.9 verso Pizzoli (AQ). Questa volta a rifarsi sentire è il settore più meridionale, più o meno dove abbiamo avuto i 4 terremoti di M5-5.5 il 18 gennaio. Come detto più volte, la sequenza non può considerarsi esaurita, visto che ogni giorno si registrano ancora un centinaio di terremoti (quasi tutti non avvertiti perché sotto M2). L'evento più forte di M3.9 alle 14:15 è stato seguito da tre scosse (tutto sotto M3) a distanza di due minuti una dall'altra. Continuiamo a monitorare l'area con attenzione. Non mi chiedete se ce ne saranno altre più forti" conclude Amato "perché non lo so".