Cronaca

Esce dal negozio pieno di tagli e sanguinante: mistero sul ferimento di un magrebino a Monte San Giusto

Esce dal negozio pieno di tagli e sanguinante: mistero sul ferimento di un magrebino a Monte San Giusto

Sono ancora tutte da chiarire le cause che questo pomeriggio hanno portato al ricovero in ospedale di un uomo, uno straniero di etnia magrebina, per ferite da taglio al volto e alle braccia. I fatti si sono verificati intorno alle 16.45 a Monte San Giusto, quando l'uomo è uscito da un negozio, un mini market gestito da un cittadino pakistano, e si è accasciato a terra sanguinante e dolorante. Addosso i segni evidenti di ferite al volto, alle braccia e alle mani. Sul posto in brevissimo tempo sono arrivati i carabinieri della locale Stazione e i sanitari del 118 che hanno accompagnato il ferito in ospedale. La dinamica dell'accaduto non è chiara: si è trattato di una lite finita male o di ferite dovute a un banale incidente? Una delle ipotesi, infatti, è quella che alcune bottiglie siano cadute accidentalmente addosso all'uomo, causandone il ferimento. Le persone che hanno visto l'uomo uscire sanguinante, comunque, hanno subito chiesto l'intervento dei militari e dei sanitari. Fuori dal negozio il tappeto sporco di sangue, lavato con una scopa e un secchio improvvisati.

09/06/2017 18:45
Ruba nel negozio di abbigliamento: la commessa lo insegue e lo fa arrestare

Ruba nel negozio di abbigliamento: la commessa lo insegue e lo fa arrestare

Nel pomeriggio di giovedì, la “Volante” della Polizia è intervenuta al centro commerciale Valdichienti di Piediripa dove una commessa di un negozio di abbigliamento aveva rincorso un individuo che aveva rubato all’interno dello stesso esercizio commerciale. All’arrivo degli agenti l’uomo, 38 anni di origini marocchine, ha restituito una borsa all’interno della quale aveva nascosto capi di abbigliamento del valore totale di alcune centinaia di euro ai quali aveva staccato la placca nel tentativo di eludere il sistema antitaccheggio. Il 38enne, resosi responsabile del reato di furto aggravato, è stato tratto in arresto e ristretto ai arresti domiciliari presso la sua abitazione sita in provincia di Fermo a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.  

09/06/2017 13:54
Blitz della polizia al Parco di Fontescodella: trovati coltelli, droga, soldi falsi e una moto rubata

Blitz della polizia al Parco di Fontescodella: trovati coltelli, droga, soldi falsi e una moto rubata

Controlli serrati da parte della polizia nei parchi di Macerata. E diverse le segnalazioni effettuate.  In questi ultimi giorni, infatti, nell’ambito dei servizi di prevenzione predisposti dalla Questura di Macerata nei confronti dei luoghi di ritrovo e spazi verdi della città, gli agenti della Squadra Mobile e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno effettuato mirati servizi all’interno dei parchi cittadini anche a seguito delle segnalazioni e delle lamentele da parte delle famiglie e della popolazione. Nel corso dei servizi, per i quali è stato impiegato un consistente numero di uomini e mezzi, sono stati controllati numerosi veicoli e identificate 150 persone alcune delle quali gravate da precedenti penali specie per reati in materia di stupefacenti. Durante i controlli, gli agenti hanno proceduto al controllo e alla denuncia in stato di libertà di un giovane di origini ucraine residente in provincia di Ancona trovato in possesso di un pericoloso coltello che lo stesso portava nel fodero agganciato alla cintura. Segnalato alle competenti autorità anche un altro giovane del Gambia di 20 anni trovato in possesso di un piccolo quantitativo di marijuana. Addosso a un altro giovane sottoposto a perquisizione insieme ad altre persone sono state rinvenute e sequestrate cinque banconote da 20 euro false, mentre è stata rinvenuta anche una moto risultata oggetto di furto. Altri due soggetti sono stati denunciati per il reato di resistenza a pubblico ufficiale opposta agli agenti durante i controlli. Le aree verdi rientrano tra i luoghi che vengoeo normalmente sottoposti a controllo dalla Polizia di Stato, tuttavia il Parco di Fontescodella, anche secondo quanto riferito dai numerosi residenti della zona, era divenuto luogo abituale di ritrovo di pregiudicati e tossicodipendenti che con la loro presenza avevano destato preoccupazione alle famiglie e ai bambini. Per questo motivo si è resa necessaria la predisposizione di un mirato e prolungato servizio con l’obbiettivo di bonificare la zona da tossicodipendenti e pregiudicati restituendo l’area ai cittadini. Massima collaborazione ai servizi è stata offerta dal comune di Macerata che, nell’arco di due giorni, ha provveduto allo sfalcio dell’erba e alla sistemazione del verde eliminando insidie ed anfratti spesso utilizzati dagli spacciatori e dai tossicodipendenti per la cessione o il consumo di sostanze stupefacenti.

09/06/2017 13:47
Ricostruzione, Sciapichetti: "Saranno necessari tempi medio-lunghi nelle zone geologicamente più fragili"

Ricostruzione, Sciapichetti: "Saranno necessari tempi medio-lunghi nelle zone geologicamente più fragili"

Ci vorranno ''tempi medio-lunghi'' per la ricostruzione pesante nelle zone geologicamente più fragili delle Marche, quelle dove le scosse del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre hanno fatto i danni maggiori: Arquata del Tronto, Visso, Castelsantangelo sul Nera e i borghi vicini. Lo ha confermato l'assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti parlando del timing della microzonazione sismica, passaggio preliminare ad ogni progetto di recupero. I Comuni dovranno assumere entro il 15 giugno un tecnico abilitato per la microzonazione: poi cominceranno le analisi dei terreni, che realisticamente non potranno concludersi ''prima di 5-7 mesi''. ''Sappiamo già - ha aggiunto - che in alcune aree il territorio è idrogeologicamente a rischio, ed è stato difficile anche individuare le aree in cui installare le casette. Per ricostruire faremo ricorso alle tecniche più all'avanguardia'', ma è anche possibile che in alcuni contesti si debba ''delocalizzare'' parte dell'abitato. (Ansa)

09/06/2017 13:40
La salma di Domenico Lucarini recuperata dalle acque del lago di Caccamo

La salma di Domenico Lucarini recuperata dalle acque del lago di Caccamo

Le speranze di trovare vivo Domenico Lucarini sono terminate oggi intorno alle 13, quando i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato la salma dell'uomo dalle acque del lago di Caccamo.  Lucarini, 63 anni, residente a Capolapiaggia di Camerino, era scomparso il 7 giugno. Uscito per andare al lavoro all'Università di Camerino come tecnico di laboratorio nel dipartimento di Botanica, non era mai arrivato.  I familiari hanno subito lanciato l'allarme e sono iniziate le ricerche. Quando è stata trovata l'auto dell'uomo parcheggiata nei pressi del lago di Caccamo, con dentro un biglietto, si è avuta subito la sensazione che Lucarini potesse aver compiuto un gesto estremo. E oggi, purtroppo, se ne è avuta conferma. Lucarini, che dopo il terremoto si era trovato alle prese con l'inagibilità della sua abitazione, era molto conosciuto e stimato. I motivi del suo gesto estremo sono ora al vaglio delle autorità inquirenti. Lascia la moglie Maria Teresa, insegnante presso la scuola Ortolani, e il figlio Daniele, informatico che opera a Matelica. Il Rettore, il Pro Rettore vicario, il Direttore Generale e l'intera comunità universitaria partecipano al dolore per l'improvvisa scomparsa di Domenico che era un dipendente Unicam, esprimendo alla famiglia le più sentite condoglianze e ricordandone le doti umane e professionali. "Domenico - si legge sul profilo Facebook del rettore - si è sempre distinto per serietà, professionalità, umanità;  pronto  a collaborare con tutti,  generoso e gentile, ha svolto il suo lavoro con competenza e professionalità. L'Università di Camerino si stringe con affetto intorno alla famiglia in questo terribile momento".

09/06/2017 13:31
Auto e moto si scontrano a Piediripa: grave un uomo portato a Torrette in eliambulanza

Auto e moto si scontrano a Piediripa: grave un uomo portato a Torrette in eliambulanza

Grave incidente nel tardo pomeriggio di oggi a Piediripa di Macerata, all'altezza della rotonda di fronte a Torquati. Per cause ancora in corso di accertamento da parte delle forze di polizia intervenute sul posto, una moto custom con a bordo marito e moglie è entrata in collisione con una Citroen.  Ad avere la peggio è stato l'uomo che guidava il mezzo a due ruote, residente a Macerata e originario della Puglia, per il quale si è reso necessario il trasferimento in eliambulanza a Torrette: le sue condizioni sono gravi, è in prognosi riservata. Feriti, ma in maniera più lieve, la moglie, trasportata in ospedale a Macerata così come il conducente della Citroen.  

08/06/2017 20:11
Monte San Giusto, scontro tra auto: scoppia l'incendio e muore un anziano

Monte San Giusto, scontro tra auto: scoppia l'incendio e muore un anziano

Un uomo ha perso la vita nel pomeriggio di oggi, giovedì 8 giugno, in un incidente avvenuto a Monte San Giusto: a scontrarsi, in via Macerata, due automobili, che hanno travolto anche altre due macchine pargheggiate nei paraggi. L'impatto ha generato un incendio che ha coinvolto tutti i veicoli. La vittima è un novantenne. Sul posto è intervenuto personale medico del 118 di Civitanova Marche e Monte San Giusto, insieme a due squadre di vigili del fuoco arrivate da Civitanova e Macerata e alla Polizia Stradale di Civitanova. (Servizio in aggiornamento)

08/06/2017 18:35
Supermarket del "ricambio rubato”: tre giovani denunciati per concorso in furto e ricettazione

Supermarket del "ricambio rubato”: tre giovani denunciati per concorso in furto e ricettazione

I carabinieri della Stazione di Corridonia hanno denunciato tre giovani del posto, di appena 19 anni, per concorso in furto e ricettazione. Tutto ha avuto inizio qualche giorno fa dal furto di un motociclo a un giovane di Corridonia. I militari, osservando le immagini delle telecamere della città e facendo indagini sul territorio, hanno individuato un garage in uso ad alcuni giovani. All’apertura dell’immobile, i carabinieri si sono trovati di fronte a un vero e proprio supermercato del ricambio, di provenienza illecita. Il motociclo rubato è stato recuperato, così come un altro ciclomotore, rubato qualche tempo fa. Nel garage c’erano anche tre computer e un proiettore, risultati sottratti all’Istituto “Ipsia” di Corridonia. E poi tanti ricambi per ciclomotori, pezzi di cui i tre giovani non hanno saputo giustificare la provenienza. Il materiale è stato sequestrato. Le indagini proseguono: i militari dovranno verificare l'eventuale presenza di complici e risalire ai proprietari dei ricambi. I carabinieri di Corridonia invitano a rivolgersi al numero 0733/431846, tutti i giorni dalle ore 08 alle 22, per informazioni ed eventualmente per visionare il materiale ritrovato.

08/06/2017 16:30
Telecamere a Civitanova: in sostituzione quella della rotonda di San Marone

Telecamere a Civitanova: in sostituzione quella della rotonda di San Marone

Dopo il recente fatto di cronaca che ha visto una signora in scooter investita domenica mattina, all'interno della rotonda del Trialone a San Marone, con la fuga dell'investitore, in città è scoppiato il caso telecamere. Sembra infatti che alla richiesta di visionare le immagini di quella presente sul posto da parte dei familiari della signora sia stato risposto che purtroppo non era funzionante. Memori delle dichiarazioni pubbliche fatte dall'amministrazione, in cui si annunciava l'entrata in funzione di 32 nuove telecamere digitali di ultima generazione (link: https://picchionews.it/varie/civitanova-32-telecamere-per-una-citta-piu-sicura), in molti sui social si sono posti degli interrogativi: funzionano o no queste telecamere? Abbiamo girato la domanda a Paolo Cingolani, il responsabile tecnico della Tiemme Service, la ditta di Macerata che ha in appalto la gestione del circuito video cittadino che ci ha riferito quanto segue: "La telecamera installata nella rotonda di San Marone non era funzionante domenica mattina, quando c'è stato l'incidente". C'era stata una segnalazione del malfunzionamento nel fine settimana e non ricordando bene l'orario del sinistro ci ha detto che probabilmente si è tratto di una questione di ore. Ha funzionato fino a poco tempo prima dell'investimento. Ci fa sapere inoltre che la telecamera del Trialone era un modello non recentissimo che, anche se perfettamente funzionante, non aveva le stesse caratteristiche delle ultime installate. Il motivo per cui era disattivata è perché si stava, e si sta tutt'ora, lavorando alla sua sostituzione con due di ultima generazione, dotate tra l'altro del riconoscimento ocr, in grado di leggere automaticamente le targhe. L'entrata in funzione delle nuove è questione di ore, manca veramente poco. Il circuito di video sorveglianza di Civitanova è altamente all'avanguardia e nessuno dei paesi limitrofi può vantarne uno simile. Le telecamere di cui è dotata la città sono state utilissime per le indagini sulla rapina di Centioni e hanno permesso anche di risolvere il caso di un pensionato rapinato e malmenato nella propria abitazione di Fontespina da parte di alcuni malviventi, rintracciati e arrestati proprio grazie alle immagini. Per concludere, il signor Cingolani ci parla del software a corredo del circuito video, chiamato "Police Street", in grado, inserito un numero di targa, di tracciare il percorso del veicolo all'interno delle zone monitorate dalle nuove telecamere che, nel caso queste vengano installate anche nei comuni vicini, estenderebbe di molto il raggio copertura e le informazioni a disposizione delle forze di Polizia.

08/06/2017 16:05
Civitanova, ennesimo furto in appartamento. La figlia della vittima: "Cittadini, state in campana"

Civitanova, ennesimo furto in appartamento. La figlia della vittima: "Cittadini, state in campana"

"Spero che non basti asfaltare strade che fino a qualche settimana fa erano percorribili solo con i cingoli o dipingere di discutibili azzurri un sottopassaggio, con il ferro scoperto tutto arrugginito, bloccando la viabilità di una cittadina ridotta al degrado più totale. La lista è lunghissima e termina con il furto in casa di mia madre alle 10, nel pieno fermento mattutino. Deliziosi esseri da integrare. Lo fanno di sicuro per sopravvivere. Spero che seguano l'amministrazione uscente". È con queste parole che una cittadina residente a Civitanova Marche, Deborah Ruani, lamenta quanto accaduto a sua madre nella mattinata di oggi, giovedì 8 giugno. "Un grazie speciale - prosegue Ruani nel suo post pubblicato su Facebook nel primo pomeriggio - ai ragazzi del commissariato di Civitanova che dopo un minuto e mezzo dalla mia chiamata erano già sul posto. State in campana cittadini: questa mattina via Castelfidardo, e tra qualche ora dove?".

08/06/2017 15:30
Scomparso un uomo di Camerino: ricerche al lago di Caccamo

Scomparso un uomo di Camerino: ricerche al lago di Caccamo

Un uomo di 63 anni, Domenico Lucarini, residente a Capolapiaggia di Camerino, è scomparso ieri 7 giugno. A lanciare l'allarme i familiari che non lo hanno visto tornare a casa. L'uomo ieri è uscito, come ogni mattina, alle 7.30 per andare a lavoro presso l’Università di Camerino, nel dipartimento di Botanica. Ma non è mai arrivato. I familiari hanno contattato i carabinieri e le varie stazioni della zona, da quella di Camerino a quella di Caldarola, hanno iniziato le ricerche che nella notte, si sono concentrate nei pressi del lago di Caccamo dove è stata ritrovata la sua automobile, una Fiat Punto. All’interno dell’abitacolo è stato ritrovato un biglietto, il cui contenuto è al vaglio degli inquirenti. Sul posto anche i vigili del fuoco di Tolentino, il gruppo cinofili e il nucleo sommozzatori del comando di Ancona. L’uomo ha una moglie e un figlio i quali stanno passando delle ore di interminabile angoscia, nell’attesa di avere delle notizie dai militari che stanno portando avanti le ricerche senza sosta.      

08/06/2017 10:17
Campane a festa e palloncini per l'addio a Nicolò: "Ciao Nico, insegna agli angeli la passione per le due ruote" - FOTO E VIDEO

Campane a festa e palloncini per l'addio a Nicolò: "Ciao Nico, insegna agli angeli la passione per le due ruote" - FOTO E VIDEO

Le campane che suonano a festa, il rombo assordante dei motori, l'odore acre e pungente della benzina, decine di palloncini bianchi che volano in cielo, ragazzi e ragazze in lacrime che si abbracciano cercando di consolarsi l'un l'altra, l'applauso scrosciante delle centinaia e centinaia (si stimano fossero circa 1500) di persone che erano lì per salutarlo per l'ultima volta.  In questi flash si racchiudono i funerali di Nicolò Ceselli, celebrati questo pomeriggio a Tolentino nella chiesa dello Spirito Santo. Una struttura che, seppur grande, non è riuscita a contenere tutta la gente che, però, ha potuto partecipare alla cerimonia funebre grazie a degli altoparlanti sistemati all'esterno.  Il rito è stato celebrato da don Andrea Leonesi il quale ha voluto portare il saluto del vescovo monsignor Marconi, impossibilitato a partecipare essendo impegnato a Roma.  Sulla bara bianca il casco di Nicolò, la maglia della nazionale italiana indossata da Lorenzo Tizi e firmata da tutti gli amici, la sciarpa del Caldarola. All'esterno, centinaia di mezzi a due ruote arrivati da tutta la provincia per salutare un amico con la grande passione per le due ruote.  "Tacere e pregare" ha detto don Andrea, ribadendo più volte nella sua omelia - "la più difficile, quando ci si trova di fronte a tragedie come questa" - l'importanza di non guardare solo alla vita terrena e portando ad esempio i campioni del calcio, oggi adorati e che hanno tutti ai loro piedi, e una canzone di Vasco Rossi.  Diversi amici hanno preso la parola al termine della funzione religiosa per ricordare Nicolò. Tutti con la voce rotta dal pianto. "Questa volta è veramente dura. Supereremo anche questa con il sorriso e la tenacia che ci hai insegnato" ha detto un'amica. "Ti porteremo per sempre con noi. Anche se siamo arrivati ai saluti, è il momento di restare uniti. Ti vogliamo salutare con un sorriso, come tu avresti fatto, perchè siamo sicuri che da lassù ci stai guardando e tutte queste lacrime non ti fanno di certo piacere. A presto mattacchione, già ci manchi un casino" ha detto invece il portavoce degli amici di Nicolò di Caldarola.   "Ehi Nico, siamo tutti qui per dirti due parole. Niente di che. Volevamo solo dirti che, malgrado tutto, resterai sempre nei nostri cuori. Dimenticarti è impossibile e non lo vogliamo perchè è stata una fortuna averti come amico. Ci hai sempre dato la forza di alzarci e continuare il nostro percorso. Sei stato la nostra roccia e hai sempre avuto un sorriso invidiato da molti. Per tutto quello che sei stato e che hai fatto per noi ti ringraziamo di cuore. Proteggici da lassù. Ti vogliamo tanto bene. Ciao campione" e ancora "Nicolò è sempre stato il pezzo mancante nel puzzle del nostro cuore. Quando c'era Nicolò c'era sempre festa. L'amicizia salva l'uomo e non c'è niente di più forte dell'amicizia, tranne la morte. La morte ha portato via Nicolò. Il nostro Nicolò, non solo un amico ma un fratello. Sostituiremo questo pezzo di puzzle con il nostro amore. Un giorno ci ritroveremo tutti insieme, lassù, e torneremo ad essere un gruppo e a volerci bene come fratelli. Sempre e per sempre noi, ci mancherai. Ciao Nico, insegna agli angeli la passione per le due ruote".  A salutare Nicolò anche gli zii. "Un giorno di grande dolore ma anche di speranza" ha detto la zia "Mi sforzo di trovare un senso che ora non comprendo e chiedo a Dio di custodirmi in questo mistero. Da questa tragedia sto imparando che l'amore di Dio si manifesta in tutti i modi possibili e immaginabili. Cari ragazzi, voglio dirvi che la vita è come una partita di calcio: per giocarla bisogna rispettare le regole del gioco. Le regole vi possono solo aiutare e non date retta a chi vi dice che le regole vi rendono prigionieri e schiavi. E adesso basta, perchè se Nicolò fosse qui direbbe come al solito 'sei la solita pallosa zia!'...". Lo zio a nome di tutta la famiglia ha voluto ringraziare tutti per l'affetto ricevuto in questi giorni. "In tanti che ci vengono a portare il loro saluto dicono 'non ho parole', 'non doveva succedere', "le moto sono pericolose', 'la vita è una grande fregatura', 'non può esserci un Dio, perchè altrimenti queste cose non accadrebbero'. Il pericolo non è la moto, non è la bicicletta o gli sci. Il vero pericolo è quando si insinua nelle parole che la vita non ha senso. Questa è la radice del male. Per favore: vi chiediamo con forza di spezzare questo vortice infernale. Il male è potente, si insinua con queste tentazioni. Noi siamo tutti vincitori in Gesù e dobbiamo prenderne coscienza. Nicolò è stato desiderato dai suoi genitori e dalle nostre famiglie. Nicolò è stato amato. Nicolò scoppiava di vita. Nicolò, siete voi che ce lo testimoniate, ha vissuto questa vita a tutto, con gusto, con passione. Nicolò è rinato a nuova vita domenica scorsa, giorno di Pentecoste. Volete bene a Nicolò? Allora non perdete tempo a compiangerlo. Usatelo. Pregatelo, perchè possa intercedere con lo Spirito Santo affinchè venga in nostro soccorso".  All'uscita del feretro, un caloroso, lungo, sincero applauso, poi il suono delle campane a festa per Nicolò rinato a nuova vita e il lancio dei palloncini bianchi in cielo. Il corteo è stato aperto dalle decine e decine di moto e motorini e ha imboccato la strada verso il cimitero comunale. Dietro il feretro con dentro un altro striscione degli amici e un pallone, insieme al pensiero di tutti i presenti: buon viaggio piccolo angelo...

07/06/2017 19:00
Civitanova, pochi minuti di pioggia e il nuovo sottopasso è un laghetto

Civitanova, pochi minuti di pioggia e il nuovo sottopasso è un laghetto

Sono bastati pochi minuti di pioggia ieri pomeriggio ed il nuovo sottopasso pedonale sul lungomare nord, inaugurato solamente l'anno scorso, si è completamente bagnato all'interno. Essendo abbastanza lungo, è singolare che l'acqua ne abbia ricoperto completamente il passaggio, segno che ne deve essere entrata abbastanza. Se piovesse per qualche ora ci vorranno le passerelle come a Piazza San Marco? Non essendoci fessure sulle pareti, come nell'altro sottopasso poco più a sud, la spiegazione è abbastanza semplice e va individuata nelle grate e nelle sottostanti canaline per la raccolta dell'acqua piovana che dal lato della statale sono completamente intasate e dall'altro sono funzionanti per metà e stanno iniziando ad ostruirsi. La cosa sarebbe abbastanza normale data la presenza di sabbia che con la pioggia viene convogliata negli scarichi, sono un po' meno normali i "santini" elettorali, i mozziconi di sigaretta e i cucchiaini di plastica dei gelati resta il fatto che con una manutenzione, anche abbastanza semplice, la cosa si può risolvere velocemente.

07/06/2017 15:50
Civitanova, rubano una Fiat Punto nella notte: preso uno dei malviventi

Civitanova, rubano una Fiat Punto nella notte: preso uno dei malviventi

Rubano una Fiat Punto e iniziano una folle corsa che viene interrotta dai carabinieri di Civitanova. È accaduto nella notte del 7 giugno intorno alle 2. Una corsa conclusasi nei pressi della chiesa dell’Annunziata a Montecosaro. I malviventi hanno sfondato parte della staccionata che protegge il perimetro della chiesa e, abbandonata l’automobile, hanno proseguito a piedi. Uno dei tre è stato preso. Si tratta di un civitanovese di trent’anni. L’uomo è stato denunciato, in concorso con gli altri due, per ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. I carabinieri proseguono le indagini per scovare i suoi complici.

07/06/2017 14:20
Con le lotterie sulle casette ci stanno togliendo anche l'ultima cosa che ci era rimasta: la dignità

Con le lotterie sulle casette ci stanno togliendo anche l'ultima cosa che ci era rimasta: la dignità

Ci risiamo. E cercano di far passare la cosa come normale. Quando di normale in tutto questo non c'è proprio niente, se non la totale assenza (incapacità?) delle istituzioni di gestire la situazione.  Ieri ad Arquata è tornata la riffa. Una bella botta di culo e via: se sei fortunato sarai estratto e avrai la tua casetta. Se sei sfigato aspetti. Dopo la prima lotteria di Norcia a gennaio (almeno lì però, questo va detto, dopo pochi mesi qualche casetta era arrivata), ieri la stessa incredibile, vergognosa situazione si è ripetuta ad Arquata. Il tutto, venghino venghino siore e siori, anche con la suspence della sorpresa. E stavolta all'oscena rappresentazione si è aggiunta la disperazione dei terremotati, le loro lacrime, le loro grida, i litigi fra gente che aspettava quel momento come una liberazione e che invece si è trovata di fronte all'ennesima, triste, indegna modalità di gestione dell'emergenza.  La sensazione, che fa accapponare la pelle, è metaforicamente quella di un osso lanciato in mezzo a un branco di cani affamati che si azzuffano per prenderlo. A questo hanno ridotto i terremotati. Ci hanno preso anche la dignità, per tanti l'unica cosa rimasta dopo il sisma.  Ci costringono a mendicare quello che sarebbe nostro diritto, o a sbranarci tra di noi. Che infinita, orrenda, presa per il culo. E in mezzo a tutto ciò, mentre la gente si litigava un posto dove dormire e incrociava le dita per essere sorteggiata, risuonano beffarde anche le parole del vescovo di Ascoli, mons. Giovanni D’Ercole, che aveva lanciato un appello per l’assegnazione al parroco, don Nazzareno Gaspari, di una delle abitazioni da 60 metri quadrati, invece che una singola da 40 metri quadrati, in modo da poter avere un ufficio in cui svolgere attività pastorale. E certo che venti metri in più incidono sulla vita spirituale di questa gente... scherziamo? I commenti della gente di Arquata sono eloquenti: “È da aprile che aspettiamo”, “è l’ennesima presa in giro”, “come ci sentiamo? Arrabbiati e depressi, ecco come ci sentiamo!”, “Siamo arrivati qui, aspettando, di 15 giorni in 15 giorni”. Una signora mostra ai giornalisti la confezione di un ansiolitico: “Io dal 24 agosto sto così”.  Però c'è di che stare tranquilli. Sentite il sindaco Petrucci: “Non c’è stato accordo per la divisione, per cui dovremo procedere con l’estrazione a sorte. Se poi entro qualche giorno i cittadini vorranno accordarsi per scambiare le destinazioni non ci sono problemi”. Quindi, nessun problema: i terremotati potranno scambiarsi le stanze, gli spazi, come fanno i ragazzini con le figurine da collezione.  Ma ormai stiamo scivolando ogni giorno di più nell'imbuto del dimenticatoio. In queste nostre zone la rabbia, l'indignazione stanno lasciando il passo allo sconforto. A poche settimane da quello che sarà il primo anniversario di una delle più grosse tragedie mai capitate in Italia, il dibattito politico è concentrato su legge elettorale e altre amenità simili. Cose che, come potete benissimo immaginare, sono la priorità assoluta delle migliaia di sfollati che ancora oggi attendono una risposta concreta che vada al di là dell'ospitalità in un albergo (quando va bene che non si viene sballottati da un posto all'altro), del Cas per pagare l'affitto o della vita in un container con i bagni in comune. Tutto questo, oggi, appare solo come una elemosina. A proposito di elemosina: ma in provincia di Macerata, sì, quella provincia che conta il 70 per cento del totale dei danni del sisma, quanto bisognerà attendere ancora per vederne una di casetta e magari fare un'altra bella lotteria?  Intanto nei salotti buoni di quell'Italia che oramai del terremoto non si ricorda neanche più, ci si indigna per Totò Riina (magari la questione andrebbe approfondita giuridicamente piuttosto che su facebook e coi mal di pancia), ci si indigna per la legge elettorale, ci si indigna per il calcio. Qui da noi ci hanno fatto stancare anche di indignarci, di incazzarci, di lamentarci, di reclamare i nostri diritti. Con le lotterie ci stanno strappando anche la dignità. L'ultima cosa che ci era rimasta. 

07/06/2017 10:08
Una messa in ricordo di Andrea Mancini a 40 giorni dalla scomparsa

Una messa in ricordo di Andrea Mancini a 40 giorni dalla scomparsa

Domani, mercoledì 7 giugno, alle ore 18.30 presso la Chiesa dell'Immacolata in corso Cavour a Macerata verrà celebrata una Santa Messa in ricordo di Andrea Mancini. Un momento di preghiera voluto dall'ingegner Alfredo Mancini per ricordare suo figlio, amministratore delegato della Orim, scomparso a soli 43 anni venerdì 28 aprile scorso a causa di un malore sopraggiunto mentre tornava da Milano.

06/06/2017 19:26
Bimbo morto otite: l'omeopata tace sulla morte del suo piccolo paziente

Bimbo morto otite: l'omeopata tace sulla morte del suo piccolo paziente

Meno di mezz'ora davanti al presidente dell'Ordine dei medici della provincia di Pesaro Paolo Maria Battistini; nessuna dichiarazione all'uscita. Il dottor Massimiliano Mecozzi, il medico indagato per omicidio colposo per la morte del piccolo Francesco, il bimbo di sette anni curato per un'otite solo con l'omeopatia, era stato convocato per un'audizione dal presidente dell'Ordine. Il suo difensore, l'avv. Enzo Carrella, ha chiesto di posticiparla di 20 giorni, ma Battistini ha concesso uno rinvio di soli 5 giorni, dando tempo al medico di presentare una memoria difensiva. All'uscita Mecozzi non ha risposto alle domande dei giornalisti. Lo ha fatto invece il suo avvocato, sostenendo che, a quanto gli risulta, il professionista non avrebbe mai impedito un ricovero ospedaliero del bambino, come sostengono invece i genitori, co-indagati con l'omeopata. L'avv. Carrella ha anche smentito che Mecozzi appartenga qualche setta religiosa.   (Fonte ANSA)   

06/06/2017 15:28
Civitanova, insulti dai rom dell'ex Iper: "Italiani di m...a"

Civitanova, insulti dai rom dell'ex Iper: "Italiani di m...a"

Erba alta, sporcizia e una dozzina di furgoni e camper. Si presenta così, in stato di abbandono totale, l'area ex Iper e piazza Nassirya a Civitanova, nonostante le proteste e richieste di intervento di moti cittadini anche sui social network. Di ieri, 5 giugno, il post di denuncia di una ragazza incinta che lamentava l'impossibilità per una donna sola di recarsi all'Eco Mercatone, essendo stata circondata in un paio di occasioni, da un gruppetto di zingari composto da uomini, donne e bambini che se non ricevono l'elemosina, nel migliore dei casi, sono pronti a mandarti qualche maledizione. Tanti i ragazzini che bivaccano nella piazza e nelle aree limitrofe. C'è chi gioca con dei carrelli della spesa (forse a qualche negozio ne mancheranno diversi) rovesciandoli e usandoli per fare delle arrampicate; chi si aggrappa ai rami più bassi delle numerose piante presenti. Sarà per questo che ci sono rami a terra nel viale alberato che porta alla rotonda di via Gronchi. E sempre vicino a quella rotonda, dietro la cabina dell'Enel, una discarica a cielo aperto che continua a ingrandirsi. Nessuno è ben accetto in quelle parti, tanto meno i giornalisti. Questa mattina, 6 giugno, siamo stati notati e dopo averci mostrato il dito medio, siamo stati apostrofati con le seguenti espressioni: "Che cazzo fai, stronzo? Italiani di merda". Minacce che ci hanno costretti ad allontanarci. Se nel frattempo non è stato tolto, uscendo dalla superstrada c'è un cartello con il logo del comune in cui, oltre alle immagini barrate di camper, roulotte e tende, compaiono le seguenti parole: "Divieto di libero campeggio su tutto il territorio comunale". A questo punto, data la presenza da mesi/anni di rom in quell'area, si inizia a dubitare che piazza Nassirya sia ancora territorio comunale.

06/06/2017 14:52
L'ultimo regalo degli amici più cari a Nicolò: la maglia "azzurra" di Lorenzo Tizi

L'ultimo regalo degli amici più cari a Nicolò: la maglia "azzurra" di Lorenzo Tizi

Un ultimo regalo per il loro amico che non c'è più, un pensiero d'affetto nato dal profondo del cuore degli amici che insieme a Nicolò hanno giocato decine e decine di partite di calcio. Per Nicolò Ceselli gli amici hanno preparato la maglietta indossata nella nazionale Lnd Under 18 da Lorenzo Tizi con le firme di tutti. Con Tizi si conoscevano fin da bambini. Abitano vicino al campetto in via Grandi a Tolentino, dove sono cresciuti più o meno tutti quanti insieme, giocando decine e decine di partite. A Lorenzo è sembrato un bel gesto per ricordare la memoria, l'entusiasmo e la genuinità di un ragazzo che tutti descrivono come pulito, simpatico, generoso e solare, oltre quella che in casi come questo potrebbe sembrare solo retorica. La maglia numero 17 di Lorenzo Tizi con le firme degli amici è acocmpagnata da un messaggio: "Ciao Nico, abbiamo pensato di farti un regalo.Uno dei tuoi tanti amici ha voluto donarti la sua maglia, quella maglia che tanto ha sudato e quella maglia che ha visto meglio su di te... quella della nostra nazionale e quella del tuo sport preferito.Il nostro gruppo (GS) e tanti tuoi cari amici hanno lasciato il segno sopra di essa proprio come te lo hai lasciato nei nostri cuori. Questo gesto Nico ci è venuto spontaneo ,molti di noi non sono riusciti a salutarti per l'ultima volta quindi abbiamo pensato di farlo così. Spero che tu ricambi il nostro saluto aiutandoci e proteggendoci da dove sei ora.Siamo sicuri che questo non sarà un'addio ma sarà un arrivederci. A presto Campione". ❤️

06/06/2017 13:06
Mercoledì a Tolentino i funerali di Nicolò, oggi espiantati gli organi

Mercoledì a Tolentino i funerali di Nicolò, oggi espiantati gli organi

Si svolgeranno mercoledì 7 giugno alle 15.30 nella chiesa dello Spirito Santo a Tolentino i funerali di Nicolò Ceselli, il sedicenne tragicamente scomparso nel pomeriggio di domenica scorsa a seguito di un tremendo incidente stradale mentre viaggiava a bordo della sua moto in contrada Rosciano a Tolentino in compagnia di una giovanissima amica. La decisione è stata presa dalla famiglia nel tardo pomeriggio di oggi, dopo che il magistrato che si occupa del caso ha deciso di non far svolgere l'autopsia sul corpo del giovane. Infatti, mentre fino a oggi sembrava che l'esame autoptico fosse inevitabile, domattina a Torrette sarà svolta una ispezione cadaverica esterna e poi la salma sarà restituita alla famiglia. Al termine dell'ispezione, sarà possibile, per chi voglia, salutare per l'ultima volta Nicolò nella camera mortuaria dell'ospedale dorico.  Se i tempi lo consentiranno, il feretro sarà trasportato nel tardo pomeriggio di martedì nella chiesa dello Spirito Santo dove sarà allestita la camera ardente e ci sarà una veglia di preghiera. Questo, però, sarà possibile solo se i tempi dell'ispezione non si allungheranno.  Intanto, questa mattina c'è stato l'ultimo gesto di amore di Nicolò. Dal corpo del giovane sono stati espiantate le cornee, le valvole cardiache e frammenti ossei da innesto. Grazie a questo gesto di grande solidarietà e altruismo, altre persone potranno tornare ad avere la loro vita, quella stessa vita cui Nicolò è stato strappato troppo presto.  Per il suo ultimo viaggio, Nicolò, che frequentava il primo anno dell'Ipsia a San Ginesio, probabilmente indosserà la maglia biancorossa numero 10 e la tuta degli Allievi del Caldarola, quella maglia cui teneva tantissimo e che si era conquistato a suon di belle prestazioni sul campo.  Intanto, Forza Italia con il suo Coordinatore Regionale Senatore Remigio Ceroni, la sua Vice Barbara Cacciolari e tutti i membri della Lista Forza Italia di Tolentino, esprimono il più sentito e profondo cordoglio, in questo triste e delicato momento, "per l’improvvisa e tragica scomparsa del giovane Nicolò, nipote del nostro caro Carmelo Ceselli, capogruppo del Consiglio Comunale di Tolentino. La sua perdita ci lascia senza parole. Per sempre ricorderemo Nicolò come ragazzo perbene, garbato, talentuoso e dalle grandi qualità umane. Onesto, dai valori puri, genuini e sempre disponibile, con i suoi gesti, con la spensieratezza e l'allegria tipiche dell'adolescenza, rallegrava e animava la vita di chi gli stava accanto. Gentile, altruista e spigliato, la comunità perde con lui un giovane audace e coraggioso. Il vuoto che lascia è incolmabile e indelebile. Ci uniamo commossi, con un abbraccio, al dolore e alla sofferenza della famiglia e degli amici, affranti per la disgrazia che li ha colpiti".

05/06/2017 19:20
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