A Potenza Picena, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, i militari hanno deferito in stato di libertà, alla procura della Repubblica di Macerata, due persone per porto abusivo di oggetti atti ad offendere, in quanto a seguito di perquisizione personale e del mezzo in uso veniva rinvenuta una mazza da baseball. Uno dei due, inoltre, è stato denunciato anche per sottrazione di cose sottoposte a sequestro, in quanto custode dell’auto in uso poiché sottoposta sequestro amministrativo. L’autovettura sarà ora confiscata.
Nell’ambito della provincia di Macerata, sono state controllate complessivamente 989 persone e 600 mezzi; sono state elevate 35 sanzioni al codice della strada, prevalentemente per il mancato uso delle cinture di sicurezza, per uso di telefonini alla guida e per velocità non regolare.
Si intensificano i controlli del territorio da parte dei carabinieri del comando provinciale di Macerata. gli sforzi si sono concentrati nelle attivita’ finalizzate a garantire il rispetto delle norme vigenti in tema di prevenzione della diffusione della pandemia e di quelle del codice della strada. in particolare le persone controllate per covid sono state 267, di cui 8 sanzionate; le attivita’ e gli esercizi commerciali controllati per verificare il rispetto delle disposizioni covid sono stati 148, di cui 2 sanzionati mentre sono state 2 le attività chiuse in via provvisoria.
In particolare i carabinieri della compagnia di Civitanova Marche hanno sanzionato due attività commerciali, a Potenza Picena e nella stessa Civitanova, per le quali è stata disposta la chiusura temporanea di giorni 5 e l’irrogazione di una sanzione amministrativa di 400 euro.Nelle due attività commerciali, infatti, non era rispettato il distanziamento sociale ed un dipendente era sprovvisto di mascherina protettiva. sempre i militari della compagnia adriatica hanno elevato ulteriori 8 sanzioni per violazioni amministrative a cittadini che non avevano ottemperato all’obbligo di indossare la mascherina quale dispositivo di protezione individuale.
Inoltre nel corso di un servizio notturno a Cingoli, i carabinieri della compagnia di Macerata hanno sanzionato, un giovane macedone, residente in altra provincia, poiche’ sorpreso a girovagare a piedi, in violazione del coprifuoco dalle 22.00 alle 05.00.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 12 decessi correlati al Covid-19.
Sono state tre le vittime registrate al Covid-Hospital: una 68enne di Magliano di Tenna, un 76enne e un 80enne entrambi di Tolentino. All'ospedale di Macerata è spirato un 67enne di Tolentino. Un decesso anche all'ospedale di San Benedetto, dove si è spento un 59enne di Monte San Giusto.
Sono due le vittime all'ospedale "Murri" di Fermo: un 67enne di Porto Sant'Elpidio e un 87enne di Montegiorgio. Una 78enne di Montegranaro è invece deceduta nella struttura Inrca sempre di Fermo.
Nella casa di cura Villa Serena è stato registrato il decesso di un 86enne di Jesi. Una vittima anche al nosocomio di Senigallia, dove è morto un 85enne del luogo.
Infine una 90enne di San Lorenzo in Campo si è spenta all'ospedale di Pesaro.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1864 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (785), mentre sono 318 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report rilasciato dal Servizio Sanitario regionale:
Si chiede un destino diverso dal macello per i maiali sequestrati nei giorni scorsi dai Carabinieri forestali a San Cassiano di Fiuminata (leggi la notizia). L'associazione milanese Vitadacani-Rifugio Porcikomodi della Rete dei santuari di animali liberi ha inviato alla Procura una richiesta di affido degli undici animali posti sotto sequestro per motivi sanitari.
“Coordiniamo un network di 14 rifugi in tutta Italia e collaboriamo con analoghi rifugi più piccoli dove hanno trovato riparo animali cosiddetti da reddito, provenienti da maltrattamenti o da sequestri giudiziari, come in questo caso - afferma la presidente dell'associazione Sara d'Angelo -. Un destino diverso dal mattatoio per i maiali di Fiuminata è quindi possibile: nel nostro rifugio PorciKomodi di Milano ne ospitiamo più di 50 e tutti vi resteranno, al sicuro, fino alla fine della loro vita. Qui ogni animale salvato diventa ambasciatore della sua specie. Ci racconta eloquentemente, molto meglio di come faremmo noi, come dovrebbe essere la vita di tutti i suoi simili”.
L'associazione sottolinea come le strutture proposte alla Procura abbiano "tutte le autorizzazioni necessarie alla detenzione di animali da reddito e in particolare dei maiali".
Operazione dei finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche: sequestrati più di 200 articoli di pelletteria, tra borse e zaini, con marchi di note griffe della moda contraffatti o con emblemi mendaci. Denunciata a piede libero una persona.
È quanto notato dai militari all’interno di un esercizio commerciale della città di Civitanova. Numerose borse e zaini recanti marchi riconducibili alle griffe Gucci, Yves Saint Laurent, Valentino, Chanel e Louis Vuitton erano esposti per la vendita.
Visti i materiali impiegati, il confezionamento ed il prezzo di vendita praticato, le Fiamme Gialle, nutrendo sospetti sulla liceità della loro provenienza e commercializzazione, hanno intrapreso un minuzioso controllo presso il negozio, rilevando l’assenza di idonea documentazione che legittimasse l’uso dei marchi e facendo, quindi, scattare il sequestro probatorio di 205 articoli riportanti marchi contraffatti, o comunque, emblemi assimilabili a note marche, volti ad indurre in inganno i clienti sull’origine, provenienza o qualità del prodotto venduto.
La responsabile dell’esercizio commerciale è stata denunciata, a piede libero, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata per i reati di ricettazione, introduzione e commercio di prodotti con segni falsi. Si procederà poi a valutare la posizione fiscale della titolare al fine di individuare eventuali ulteriori profili di irregolarità nella gestione dell’attività controllata.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio maceratese sono state tre le vittime: un 71enne di San Ginesio si è spento al Covid-Hospital, mentre una 86enne di Colmurano ha perso la vita all'ospedale di Camerino. Una vittima anche al nosocomio di Macerata dove è spirato un 81enne di Potenza Picena.
Altri due decessi sono stati registrati all'ospedale di San Benedetto: le vittime sono una 98enne di Ponzano di Fermo e un 71enne di Monte Urano.
Sono tre le vittime all'ospedale di Pesaro: un 74enne del capoluogo, un 71enne di Cantiano, una 85enne di Fano. Inoltre un 90enne di Acqualagna ha trovato la morte nella struttura ospedaliera di Fossombrone.
Nelle strutture ospedaliere dell'Anconetano sono 2 le vittime registrate: si tratta di un 63enne di Ascoli Piceno deceduto a Torrette e una 89enne di Morro D'Alba deceduta al nosocomio di Jesi.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1852 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (784), mentre sono 314 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report rilasciato dal Servizio Sanitario regionale
Aggredisce in strada un 25enne di origini gambiane tossicodipendente per sottrargli una boccetta di metadone: denunciato 35enne tossicodipendente di origini nigeriane senza fissa dimora, è quanto avvenuto alcuni giorni fa a Civitanova Marche.
IL FATTO - Un giovane 25enne di origini gambiane, tossicodipendente seguito dal locale Sert, è stato aggredito con calci e pugni nonché colpito al capo con una bottiglia da un soggetto che tentava di sottrargli una boccetta di metadone che la vittima aveva con sé.
Nella circostanza il malcapitato era riuscito a sfuggire all’aggressione e a chiamare il 113 consentendo l’arrivo in pochissimo tempo di una “Volante” della Polizia i cui agenti, dopo aver soccorso la vittima, davano subito avvio ai primi accertamenti tesi all’individuazione del responsabile dell’aggressione, nel frattempo datosi alla fuga a piedi.
A seguito di serrate indagini condotte dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche diretto dal Commissario Capo Fabio Mazza, i sospetti degli investigatori si sono concentrati su un 35 enne di origini nigeriane, anch’esso tossicodipendente seguito dal Sert il quale, dopo una rapidissima attività di indagine, condotta anche attraverso pedinamenti e appostamenti, è stato rintracciato in città e denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata per il reato di tentata rapina aggravata.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 16 decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio anconetano sono state cinque le vittime: un 98enne di Falconara insieme a un 91enne un 73enne di Ancona si sono spenti a 'Torrette' mentre un 82enne anconetano e un una 94enne senigalliese sono spirati rispettivamente all'INRCA e al nosocomio di Senigallia.
Sono quattro i decessi registrati all'ospedale di Pesaro, le vittime sono: un 88enne, un 77enne, una 89enne e una 81 tutti originari del Capoluogo. Inoltre una 84enne di Urbino ha trovato la morte nella struttura ospedaliera di Fossombrone.
Due vittime anche al 'A.Murri' di Fermo dove hanno perso la vita una 85enne di Monte Urano e un 73enne orinario di Colmurano.
In provincia di Ascoli Piceno sono 4 le vittime registrate: si tratta di una 101enne di Civitanova Marche, un 88enne di Napoli e una 88enne di Sant'Elpidio a Mare spirati all'Ospedale di San Benedetto del Tronto mentre un 78enne di Comunanza si è spento nel nosocomio del Capoluogo.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1841 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (780), mentre sono 311 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report rilasciato dal Servizio Sanitario regionale:
Si è spento a 98 anni Lionello Bianchini già Primo Cittadino di Potenza Picena dal 1956 al 1960.
Maestro Elementare, nel dopoguerra si impegnò in politica per la ricostruzione democratica di una Nazione che usciva lacerata dal secondo conflitto mondiale di cui Lionello Bianchini fu diretto testimone, prima come militare poi come prigioniero nei lager tedeschi. Decorato di Guerra nel 2015 venne insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica dedicata ai sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti.
Il Sindaco Noemi Tartabini, a nome dell'Amministrazione Comunale, ha espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia Bianchini.
Visita del sindaco Sandro Parcaroli questa mattina, mercoledì 20 gennaio, al Comando della Polizia locale in occasione della ricorrenza di san Sebastiano martire - comandante dei pretoriani vissuto attorno al 300 d.c. e messo a morte dall'imperatore Diocleziano – patrono dei vigili urbani.
Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid – 19 e delle restrizioni stabilite dai vari decreti ministeriali, non è stata organizzata la tradizionale celebrazione ufficiale della festa ma il primo cittadino ha voluto ugualmente portare il saluto suo personale e dell’Amministrazione all’intero corpo.
Il sindaco, accolto dal Comandante Danilo Doria e dai suoi agenti, si è intrattenuto con i presenti affrontando il tema della probabile riapertura delle scuole superiori e dell’organizzazione dei pattugliamenti che si stanno predisponendo.
Per l’occasione il Comando della Polizia locale fa il punto sulle principali attività che hanno caratterizzato il 2020 e si inizia dai settori che più di altri identificano il lavoro che gli agenti svolgono quotidianamente.
Per quanto riguarda la viabilità i permessi rilasciati per occupazione suolo pubblico sono stati 571, 21 in meno rispetto al 2019 quando furono 591, i pareri relativi a varie manifestazioni sono stati 233 (215 nel 2019) mentre i nulla osta per manifestazioni su strada risultano pari a 68 (82 nel 2019) .
Le pratiche inerenti alla Zona a Traffico Limitato (ZTL) risultano essere state 851 (903 nel 2019), i ricorsi in Prefettura rispetto ai verbali relativi al codice della strada sono stati 41 (64 nel 2019), i servizi organizzati in occasione degli incontri di calcio del Matelica, da settembre a dicembre, sono stati 7 mentre quelli relativi all’ordine pubblico 125.
Per ciò che concerne il codice della strada le pattuglie di controllo organizzate dal Comando sono state in totale 1.550 con alcuni picchi, come a giugno ad esempio, mese che ha sancito di fatto la fine del lockdown, quando ne risultano 307 per poi decrescere arrivando fino a 38 nel mese di dicembre (gennaio 124, febbraio 133, marzo 187, aprile 13, maggio 34, luglio 165, agosto 122, settembre 182, ottobre 172, novembre 73).
Sul fronte degli incidenti stradali in totale ne sono stati 213 di cui 82 con feriti (2 con prognosi riservata) e 131 senza feriti (288 nel 2019), 7 trattati e risolti grazie all’uso della videosorveglianza: “Si è trattato di sinistri non gravi dovuti, nella maggior parte dei casi, alla disabitudine alla guida - sottolinea il Comandate Danilo Doria - a causa delle misure restrittive anticovid che non hanno consentito agli automobilisti di circolare regolarmente per un periodo abbastanza lungo”.
Nel 2020 le sanzioni elevate per guida in stato di ebbrezza sono state 7 (8 nel 2019) mentre quelle per guida in stato di alterazione per aver assunto sostanze psicotrope sono state 3, 2 in più rispetto al 2019.
Inoltre, grazie alla videosorveglianza e alla strumentazione OCR, telecamere fisse e mobili a cui bisogna aggiungere il telelaser, le sanzioni per le infrazioni che riguardano l’art. 126 del codice della strada, relativo alla durata e alla conferma di validità della patente di guida, sono state 25 (72 nel 2019), per circolazione senza assicurazione 89 – a questo proposito importante l’operazione che ha portato alla denuncia per truffa di un 59enne del Maceratese da cui sono scaturite una serie di indagini che riguardano anche il web - circolazione di auto senza revisione del mezzo 139 (312 nel 2019), mancato rispetto del limite di velocità 8 (77 nel 2019). Novantatrè i sequestri amministrativi eseguiti (89 nel 2019), 4 i fermi amministrativi (11 nel 2019) e 290 i veicoli rimossi (366 nel 2019). In totale, per queste ed altre infrazioni, i punti decurtati dalle patenti sono stati 2.000.
Sempre in tema di sanzioni 61 sono state quelle elevate per circolazione senza uso di cinture di sicurezza (104 nel 2019), non rispetto della distanza di sicurezza 14 (51 nel 2019), velocità non commisurata 99 (93 nel 2019) fuga in caso di sinistri (14 (13 nel 2019).
L’attività del Comando della Polizia locale di Macerata nel 2020 ha riguardato anche il ritiro di 75 carte di circolazione (31 nel 2019), di 17 patenti di guida (13 nel 2019), 15 le proposte per la revisione straordinaria di patenti (5 nel 2019) mentre 10 sono state le segnalazioni alla Motorizzazione per il controllo straordinario degli autoveicoli. Infine sul versante sosta, i verbali per veicoli in sosta riservata a residenti sono stati 503 (700 nel 2019), area carico e scarico 239 (300 nel 2019), passaggi pedonali 45 (35 nel 2019), su aree per disabili 85 (124 nel 2019) e per soste su marciapiedi 119 (79 nel 2019).
“Per quanto riguarda la sosta - conclude il Comandate Doria - ci siamo concentrati maggiormente sulle aree riservate ai disabili e ai pedoni come segno di attenzione ma anche a quelle riservate ai residenti dopo l’apertura della ZTL, in particolare in via Gramsci. Infine rivolgo un ringraziamento a tutti gi agenti della Polizia locale per aver contribuito a raggiungere obiettivi importanti in ordine alla prevenzione e alla sicurezza”.
Sta dando i suoi frutti la strategia messa in campo dal Questore Vincenzo Trombadore che in questi giorni si sta recando in visita ai sindaci delle città della nostra provincia anche per avere contezza delle problematiche del territorio al fine di pianificare una rinnovata attività in provincia sul contrasto dei fenomeni criminali compresi quelli connessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti.
Un’attenzione particolare è stata riservata da parte della Questura di Macerata alle dinamiche sul territorio connesse allo spaccio, triste fenomeno che nella maggior parte dei casi vede coinvolti i giovani e a volte anche giovanissimi con gravi ricadute sulle loro famiglie.
E’ in questo quadro che si colloca l’operazione di Polizia portata a termine nella tarda serata di ieri dai poliziotti della Squadra mobile e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Macerata che dopo un’indagine durata alcuni giorni hanno tratto in arresto un 19enne colto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Al termine dell’operazione sono sequestrati due involucri contenenti circa un totale di due ettogrammi di hashish e circa 10 grammi di marijuana di cui il giovane aveva tentato di disfarsi gettandoli dalla finestra della sua camera al momento dell’irruzione dei poliziotti.
L’indagine, avviata alcuni giorni fa, condotta con metodi tradizionali come pedinamenti e appostamenti è nata seguendo i movimenti di due ragazzi conosciuti dagli agenti come consumatori di sostanze stupefacenti i quali nella serata di ieri si erano recati presso l’abitazione del giovane arrestato probabilmente per acquistare sostanza stupefacente.
I due soggetti sono stati seguiti dai poliziotti che, verso mezzanotte, dopo aver circondato l’abitazione, hanno deciso di irrompere all’intero dell’abitazione. Appena il giovane successivamente tratto in arresto ha realizzato cosa stesse succedendo, ha tentato di disfarsi della sostanza stupefacente gettandola dalla finestra della sua camera.
Immediatamente recuperato dai poliziotti, l’involucro è risultato contenere quasi due ettogrammi di hashish che secondo i successivi riscontri effettuati, erano destinati a rifornire il “mercato” locale.
Per quanto sopra il 19enne, residente nel comune di Treia, è stato tratto in arresto e ristretto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Dramma alla Croce Verde di Corridonia: muore stroncato da un infarto dipendente di 60 anni. La vittima è Roberto Morresi.
L’uomo ha accusato un malore nel pomeriggio di ieri, intorno alle 18. A trovarlo, riverso a terra, è stato un collega che subito dopo ha lanciato l’allarme. Sul posto si sono precipitati gli altri operatori della Croce verde, i quali hanno praticato le manovre di rianimazione, che si sono, però, rivelate vane.
Roberto Morresi, nato a Buenos Aires, viveva da molti anni a Corridonia. Era stato volontario e dipendente anche della Croce Verde di Macerata e Monte San Giusto. Shock tra colleghi e dipendenti.
Al termine di una serie di controlli e di indagini iniziate a fine ottobre 2020, condotti al fine di verificare il benessere animale negli allevamenti di suini nell’alto maceratese, militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di Fiuminata e San Severino Marche hanno accertato una serie di illeciti riguardanti due allevamenti nel comune di Fiuminata, in Località Bufeto e in San Cassiano. L’attività investigativa è iniziata in seguito al rinvenimento di alcuni suini, privi di marca auricolare di identificazione, che si trovavano all’interno di alcuni recinti posti a poca distanza dalla sponda destra del fiume Potenza.
Durante le indagini è emerso che i due allevamenti sono intestati a Z. C. un cittadino di origine Rumena ma residente in Italia. I controlli effettuati ed i conseguenti accertamenti presso la Banca Dati Nazionale Veterinaria hanno evidenziato numerose violazioni alla Normativa di riferimento in particolare sui trattamenti farmacologici veterinari; gli animali presenti in allevamento non erano stati identificati ed il detentore non è stato in grado di riferire sulla loro provenienza indicando solamente che questi provenivano dal trasferimento di Località di un secondo allevamento, sempre a lui intestato, localizzato a Bufeto, una Frazione del Comune di Fiuminata a confine con la Regione Umbria, spostamento del quale però non esiste traccia nella documentazione del Servizio veterinario. Inoltre, l’allevamento di San Cassiano era stato autorizzato per soli 4 animali, ovvero per uso famigliare mentre al suo interno sono stati rinvenuti 11 suini, di cui una scrofa, un verro ed alcuni magroni, in violazione degli obblighi di comunicazione all’ente competente delle variazioni aziendali nei tempi previsti. Degli animali presenti, solamente 2 magroni da ingrasso risultavano correttamente identificati, ma erano stati acquistati da poco ed inseriti nel registro aziendale dell’allevamento sbagliato.
I suini rinvenuti all'interno dell'allevamento di San Cassiano sono stati sottoposti a sequestro cautelativo per motivi sanitari con il fine della loro identificazione e per consentire le pratiche relative alla Profilassi di Stato necessaria con divieto di spostamento, vendita e macellazione. Il detentore degli animali, titolare dei due allevamenti, è stato nominato custode degli stessi con l’obbligo di accudirli e fornire loro le cure necessarie fino al momento in cui i suini verranno definitivamente identificati dal Servizio Veterinario ed eseguite le obbligatorie profilassi di stato e quindi saranno assegnati ad un allevamento in regola con la Normativa di settore.
I controlli negli allevamenti zootecnici sono quindi volti alla verifica del rispetto delle normative igienico sanitarie delle produzioni primarie, del rispetto del benessere animale, del rispetto delle norme di anagrafe zootecnica e del rispetto delle normative di polizia veterinaria (esecuzione delle profilassi di stato e registrazione dei trattamenti farmacologici). Al detentore dell’allevamento sono state notificate sanzioni amministrative per più di 40.000 euro.
Sorpassa tre veicoli in curva, ma si trova di fronte una pattuglia dei carabinieri: maxi multa e sequestro della patente per un 20enne.
Verso mezzogiorno di ieri, 19 gennaio, un 20enne residente in provincia di Macerata, mentre transitando a forte velocità in contrada Schito di Treia alla guida di una Volkswagen di colore nero, ha effettuato il sorpasso in prossimità di una curva di ben tre veicoli che lo precedevano trovandosi di fronte, poco più avanti, la pattuglia della Stazione Carabinieri di Appignano che stava effettuando un posto di controllo.
I militari, vista la manovra azzardata, gli hanno intimato l’alt contestandogli la violazione dell’art.148 del Codice della Strada che prevede la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da €. 167 a €. 666 e la sospensione della patente di guida da uno a tre mesi
L'incendio nel capannone ex Tubimar del porto di Ancona sarebbe doloso.
È quanto emerge dalle anticipazioni di alcune perizie di parte, commissionate dalle aziende danneggiate dal rogo avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 settembre dello scorso anno: l'incendio venne domato dopo diversi giorni di lavoro dai vigili del fuoco che evitarono conseguenze ed esplosioni ben peggiori, di quelle avvenute, per sostanze e materiali presenti nelle vicinanze.
Non un fatto accidentale, dunque, su cui sembrava indirizzarsi la Procura di Ancona, ma doloso. Le fiamme, che hanno causato danni per 10 milioni di euro, provocarono una colonna di fumo nera e densa: il Comune chiuse parchi e scuole, consigliando di limitare gli spostamenti e vietando il consumo di vegetali a foglia larga nella zona.
Secondo le consulenze, nel capannone della zona industriale si sarebbero susseguiti inneschi multipli, almeno tre, e poi ci sono quattro mezzi trovati senza tappo del serbatoio: due muletti, un furgone e una cisterna che fungeva da deposito carburante, tutti alimentati a gasolio. Anche la Procura attende il deposito della perizia del proprio consulente, l'ingegner Gianluigi Guidi, di Bologna, affidata a metà ottobre.
(Fonte Ansa)
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 15 decessi correlati al Covid-19.
Quattro le vittime registrate in provincia di Macerata: un 81enne di Visso e un 87enne di Esanatoglia sono deceduti all'ospedale di Camerino, mentre un 72enne di Montecassiano e una 82enne di Montecosaro sono spirati al Covid-hospital.
Nel territorio anconetano sono state quattro le vittime: un 69enne di Filottrano e un 82enne di Castelplanio si sono spenti al nosocomio di Jesi, mentre una 37enne di Falconara e una 91enne del capoluogo hanno perso la vita rispettivamente a Torrette e all'Inrca
Sei i decessi registrati all'ospedale di Pesaro, le vittime sono: un 83enne di Pergola, un 87enne, un 76enne, una 86enne e una 82enne tutti originari di Fano e infine un 85enne di Cagli. Inoltre un 86enne di Sant'Ippolito è spirato all'ospedale di Fossombrone
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1825 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (775), mentre sono 309 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report rilasciato dal Servizio Sanitario regionale:
Allevamento lager con cani malati di Brucellosi: cinque persone indagate.
Circa 850 cani di piccola taglia tra chihuahua, barboncini e maltesi e le strutture di un allevamento 'lager' a Trecastelli (Ancona), autorizzato per un massimo di 61 animali, sono stati sequestrati dal Nipaaf (Nucleo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale) del Gruppo Carabinieri Forestale di Ancona e altri Reparti del Gruppo, su delega della Procura della Repubblica di Ancona. Oltre ad essere confinati in spazi angusti e non adeguatamente aerati, circa metà dei cagnolini sono risultati affetti da Brucella canis, zoonosi infettiva trasmissibile anche all'uomo, di cui l'allevamento risulta essere attualmente l'unico focolaio nell'Unione Europea.
All'operazione hanno partecipato anche guardie zoofile di Wwf e Legambiente e volontari dell'associazione 'Amici Animali' di Osimo. Nei pressi dell'abitazione annessa all'allevamento sono stati trovati circa 270 cani, molti chiusi dentro trasportini accatastati gli uni sugli altri o dentro contenitori in plastica in condizioni igieniche precarie. L'allevamento di Trecastelli, molto noto e particolarmente attivo nella vendita di cani di piccola taglia, aveva già subito più volte provvedimenti di restrizione dal 2018. Nonostante ciò il numero degli animali ha continuato a crescere, dai 500 rilevati nel 2018 agli 850 accertati nell'ultimo sequestro, già convalidato dal gip. Cinque gli indagati per inosservanza dei provvedimenti delle Autorità Sanitarie e detenzione degli animali in condizioni di sofferenza. Ma sono al vaglio eventuali responsabilità di altre persone.
(Fonte Ansa)
Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico.
Laureato in sport e nutrizionismo all’ Università di Innsbruck, ossessionato per la cura del suo corpo che mostrava sui social e su tutorial di You Tube, negli ultimi anni aveva sviluppato una vera e propria dipendenza da anabolizzanti che l’avevano spinto ad iniziare una terapia di disintossicazione.
Aveva cercato aiuto e supporto dai genitori che l’avevano accolto in casa.
Lui, si chiama Benno Neumair, 30 anni è il figlio della coppia scomparsa dalla propria abitazione di Bolzano il 4 Gennaio.
Era stato proprio il figlio di Laura Perselli 63 anni e Peter Numair 68 anni, a presentare denuncia di scomparsa dei genitori, recandosi con la zia presso la caserma dei Carabinieri del luogo.
Le cronache nazionali e locali, nel dare la notizia della scomparsa dei coniugi, entrambi insegnanti in pensione, avevano descritto la coppia come affiatatissima, senza particolari problemi, appassionata di passeggiate in montagna tanto che, in prima battuta, si era ipotizzato l’incidente su sentiero di montagna.
La svolta è arrivata nella giornata di ieri. Il figlio Benno è stato indagato per omicidio e occultamento di cadavere.
Non si sa se l’iscrizione nel registro degli indagati sia scaturita da una confessione o dall’analisi di alcune videocamere di sorveglianza. Fatto sta che gli inquirenti avevano avuto sin da subito forti sospetti su Benno per il suo comportamento anomalo.
Comportamento anomalo che negli ultimi tempi, oltre che sfociare in quotidiane discussioni in casa con i genitori, gli aveva procurato anche problemi nella scuola ove insegnava educazione fisica: diverse erano state le lamentele da parte di colleghi e genitori dei suoi alunni, soprattutto dopo che il 30 enne aveva minacciato una collega in classe.
Parrebbe che quando si diffuse la notizia della sparizione dei suoi genitori i primi giorni dell’anno, alcune famiglie avessero immediatamente scritto una lettera alla scuola chiedendo che l’insegnante venisse allontanato.
(Foto: Ansa)
Cade da una pianta: interviene l'eliambulanza. È quanto avvenuto, intorno alle ore 13, in località Rocchetta a San Severino.
Per cause da chiarire, un uomo - di 64 anni - mentre si trovava sopra all'albero per tagliere i rami, ha perso l'equilibro ed è precipitato al suolo dall'altezza di circa 3 metri.
Sul posto è immediatamente intervenuto il personale del 118 che ha soccorso l'64enne e richiesto il supporto dell'eliambulanza: il ferito è stato trasportato all'ospedale Torrette di Ancona in codice rosso (da prassi in simili casi), per via dei traumi riportati in seguito alla caduta.
Lutto nel mondo della cultura settempedana per la scomparsa, a 92 anni di età, del regista Luciano Gregoretti, nato in città il 4 luglio del 1928, autore di innumerevoli programmi per la Rai ma anche per il cinema, docente per oltre un ventennio all’Accademia di Belle Arti di Macerata, già Marchigiano dell’Anno e vincitore di numerosi premi e riconoscimenti internazionali.
“Un settempedano vero, tra i più illustri del secolo scorso. Si era trasferito da tempo a Roma ma aveva mantenuto sempre ben salde le sue radici con la sua terra d’origine” - sottolinea il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che anche a nome di tutta l’Amministrazione comunale ha fatto giungere alla famiglia un messaggio di cordoglio esprimendo la vicinanza di tutta la comunità locale.
Nel 2015 palazzo Claudi, a Serrapetrona, ospitò la mostra “Unendo le arti”, un omaggio all’itinerario di vita e di carriera del grande regista. L’evento, promosso dalla Fondazione Claudi, era stato patrocinato anche dal Comune di San Severino Marche. L’esposizione aveva messo in luce un percorso di vita, quello di Gregoretti, davvero affascinante che ha unito in tanti anni diverse arti spaziando da esperienze teatrali, cinematografiche e televisive, fino a vari stili di pittura e scultura.
Sempre affiancato da sua moglie, Maria Teresa Copelli, Luciano Gregoretti dopo l’esperienza teatrale e cinematografica degli anni Sessanta, aveva realizzato per il settore Cultura della Rai, come regista e autore, numerosi programmi culturali e storico-politici. Fra l’altro, è stato coautore e consulente di “Made in Italy”, programma di RaiUno sui Beni culturali e ambientali.
Numerosi anche gli spot e le inchieste televisive da lui realizzate. Ha creato trasmissioni sul rapporto natura-ambiente per la Rai non solo nel Lazio, ma anche in Toscana, nel Veneto e nelle Marche.
In particolare, relativamente al nostro territorio, nel 2001 ha curato il film “Il luogo dell’abitare” per conto dell’assessorato all’Ambiente della Regione Marche in occasione della presentazione della Prima relazione sullo stato dell’ambiente nelle Marche.
In passato, con il film sull’assetto territoriale e sui problemi ambientali delle Marche, dal titolo “Il verde muove”, realizzato per l’assessorato regionale all’Urbanistica e all’Ambiente, ha vinto il primo premio assoluto alla dodicesima Mostra internazionale del film didattico e quarta rassegna sull’attività delle Regioni di Roma. Inoltre, a metà degli anni Novanta, ha firmato un audiovisivo di 30 minuti e dieci audiovisivi da 10 minuti l’uno per la campagna promozionale vitivinicola lanciata dall’assessorato regionale all’Agricoltura delle Marche e per il Vinitaly di Verona.
Il suo ultimo contributo alla Città di San Severino Marche resta quello dato in occasione della mostra “Remo Scuriatti, fotografo e pittore” in cui il nome del regista figura nella sezione di pittura dedicata agli “Artisti della cerchia di Remo”.