Scontro tra due auto: un ferito trasportato all’ospedale. È quanto avvenuto, intorno alle 18, lungo la strada statale 571 "Helvia Recina", detta "Regina", nei pressi del ristorante Villa Anton, nel comune di Recanati. I due veicoli - una Fiat Panda e una Suzuki - sono entrati in collisione per ragioni ancora da chiarire: la dinamica è al vaglio della polizia locale. Nell'impatto una delle due auto, la Suzuki, si è rovesciata restando in bilico su una fiancata lungo la carreggiata.
Sul posto sono intervenuti prontamente i sanitari del 118, che hanno provveduto a prestare le cure del caso ai conducenti. Un ferito - l'uomo alla guida della Panda - è stato trasportato all’ospedale di Civitanova Marche per accertamenti: non si trova in gravi condizioni. Lungo il tratto si sono segnalati disagi al traffico sino al completamento delle operazioni di soccorso.
La Cassazione ancora a favore della responsabilità della Regione per i danni cagionati dalla fauna selvatica. Il 4 maggio 2021, il Tribunale di Macerata aveva accolto l’appello proposto dalla Regione Marche riformando la sentenza del giudice di primo grado la quale, per contro, riconosceva oltre alla legittimazione passiva dell’Ente, anche la sua responsabilità per il risarcimento danni provocati dalla collisione di un veicolo con un cinghiale.
In primo grado, il Giudice di Pace di Macerata, la dottoressa Alessandra Maria Guarnieri, aveva condannato la Regione Marche, sia a risarcire il danno, sia a pagare le spese di lite in favore di S.G., assitito dagli avvocati Marco Belli e Piero Piersimoni.
Nella sentenza di primo grado, il Giudice di Pace di Macerata aveva affermato che "la legittimazione passiva spettava alla Regione Marche", "che le circostanze di fatto inerenti al sinistro stradale avevano trovato adeguato e plurimo riscontro nel corso dell'istruttoria espletata", "che l'attraversamento dell'animale risultava del tutto imprevedibile ed inevitabile".
Ai fini di far valere la propria pretesa risarcitoria, il proprietario dell’auto, si è rivolto alla Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione che, oggi, ha concluso per l’accoglimento delle sue istanze. Conformemente ai precedenti orientamenti della giurisprudenza di legittimità, la Corte ha cassato la sentenza del Tribunale di Macerata, accogliendo i motivi del ricorso e rinviando al Tribunale di Macerata la decisione della controversia, nonché la liquidazione delle spese del giudizio di legittimità.
Grida di aiuto provenienti da un dirupo sono state udite da un passante che ha lanciato l'allarme. Da più di tre ore in località Torrececchina non lontano dalla frazione Ca' Maiano di Fabriano sono in corso le ricerche.
Al momento, senza nessun esito, nonostante la vera e propria task force che è stata messa in piedi in pochissimo tempo. Considerando la fitta vegetazione e la zona impervia e scoscesa, si pensa all'utilizzo di droni per poter avere una panoramica dall'alto. C'è anche il Soccorso Alpino.
L'allarme è stato lanciato intorno alle 16:30 di ieri per le grida provenienti da un dirupo. Ad udire questi lamenti, un passante che ha immediatamente contattato i carabinieri di Fabriano.
Oltre ai militari, stanno intervenendo squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Fabriano e di Arcevia. Sul luogo è stata inviata anche l'unità cinofila sempre dei vigili del fuoco. Non sono esclusi ulteriori arrivi di soccorritori, in particolare squadre specializzate che interverranno con l'utilizzo di droni per osservare dall'alto l'area interessata.
Sembrerebbe, però, che la persona in difficoltà non stia più rispondendo alle sollecitazioni dei soccorritori. La zona di ricerca è scoscesa e fitta di vegetazione e ciò complica i soccorsi.
Durante il controllo del territorio e di vigilanza ambientale, è stata scoperta dai militari della Stazione carabinieri forestali una gabbia trappola posizionata ai margini di fosso di un fondo agricolo nel comune di Recanati, all’interno della quale è stato rinvenuto un esemplare vivo di volpe. L’animale, risultato in buone condizioni, è stato prontamente rimesso in libertà.
Attraverso ulteriori indagini, i carabinieri forestali sono risaliti all’autore del fatto, proprietario di alcuni fondi limitrofi al luogo del rinvenimento; questi, dopo aver subito la perdita di alcuni dei suoi animali da cortile presumibilmente ad opera della volpe, avrebbe pensato di posizionare tale gabbia per risolvere il problema.
L’uomo è stato quindi denunciato all’autorità giudiziaria per utilizzo di mezzi di caccia non consentiti e detenzione di animale in condizione incompatibile con la sua natura.
“Seppur vi siano anche al di fuori del normale periodo di caccia, stabilito dal calendario venatorio regionale, dei 'piani di controllo' di specie selvatiche, ivi compresa la volpe, attuati sulla base normativa regionale e nazionale, si evidenzia che la cattura non autorizzata, e pertanto illegittima di talune specie, comporta violazioni di carattere amministrativo nonché penale”, fanno sapere i carabinieri forestali.
Dramma questa mattina lungo la linea ferroviaria Adriatica, dove una giovane è stata investita da un treno merci a pochi metri dalla stazione di Civitanova Marche. Il fatto è avvenuto, intorno alle 5:15, all'altezza del sottopasso di via Buozzi. La vittima è una ragazza 20enne, Salima El Montassir, italiana di origini marocchine e residente a Trento, ma trasferitasi in città da qualche mese per lavoro.
Sul posto sono intervenuti polizia, autorità giudiziaria, personale della Scientifica e Polfer per gli accertamenti del caso e ricostruire la vicenda. La polizia ha ascoltato un testimone, il giovane che si trovava con la ragazza al momento della tragedia, per far luce sull'accaduto oltre ad aver acquisito le immagini della videosorveglianza.
L'ipotesi sulla quale propendono al momento gli inquirenti è quella di un drammatico incidente: la giovane sarebbe morta nel tentativo di recuperare un oggetto finito sui binari. In quel tratto ferroviario, infatti, il sottopasso confina con i binari sebbene sia delimitato da un'alta barriera di protezione che però può essere scavalcata.
Il corpo della 20enne si trova, al momento, all'obitorio dell'ospedale di Civitanova. Non è ancora stato concesso il nullaosta per il funerale. In mattinata i treni regionali e ad alta velocità hanno registrato ritardi fino a oltre 120 minuti e cancellazioni.
Tamponamento tra auto: ferite due donne. È il bilancio di un incidente che si è verificato, intorno alle 19, in contrada Vallonica nel territorio comunale di Treia.
In base a una ricostruzione, la donna alla guida di una vettura - sembrerebbe a causa di un malore - ha perso il controllo del mezzo che poi è andato a tamponare l'altra auto che procedeva nello stesso senso di marcia. La vettura ha poi finito la sua corsa nella scarpata ai lati della carreggiata, dopo l'impatto con il guard rail.
Lanciato l’allarme, sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei vigili del fuoco. I pompieri hanno estratto uno dei feriti dalla lamiere. Le due donne sono state poi trasferite all'ospedale di Macerata, le loro condizioni non sarebbero, tuttavia, gravi. La polizia locale è intervenuta per i rilievi di rito e direzionare il traffico.
Le Fiamme Gialle maceratesi e l’Università degli Studi di Camerino hanno sottoscritto un protocollo d’intesa, con l'obiettivo condiviso di implementare la reciproca collaborazione e garantire un presidio di legalità a tutela del corretto e puntuale impiego delle risorse rivenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), il programma nazionale di riforme e investimenti discendente dal "Next Generation Eu".
L'intesa protocollare - siglata presso l’Ateneo dal Rettore dell’Università degli Studi di Camerino, Claudio Pettinari e dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Ferdinando Falco, alla presenza del Prefetto di Macerata, Flavio Ferdani – pone le basi per rafforzare ulteriormente la tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea e nazionali e per prevenire potenziali frodi o altri illeciti impieghi delle cospicue risorse destinate anche al contesto territoriale maceratese.
Il Regolamento UE 241/2021, che ha istituito, a livello europeo, il dispositivo per la ripresa e la resilienza, prevede, infatti, che gli Stati membri, quali beneficiari di fondi, debbano adottare ogni iniziativa utile a prevenire e contrastare i casi di frode, di corruzione, di conflitti di interesse e di duplicazione dei finanziamenti, lesivi degli interessi finanziari dell’Unione, anche mediante il potenziamento del proprio sistema nazionale antifrode.
Un intervento di portata epocale come il Pnrr richiede, oggi come non mai, la più stretta sinergia tra le amministrazioni non solo centrali, ma anche territoriali e locali chiamate ad assicurare - sulla base delle rispettive competenze istituzionali - un quadro di sistematici ed efficaci controlli nell’ambito di un disegno complessivo di transizione per far crescere il Paese e condurlo verso un’economia più sostenibile, innovativa e inclusiva.
La mirata circolarità di qualificati input informativi e un canale strutturato di comunicazione tra l'ente firmatario e la guardia di finanza, previsti dall’intesa odierna, rafforzano in concreto il dispositivo di prevenzione e contrasto delle eventuali irregolarità e delle potenziali condotte illecite connesse alle straordinarie misure di sostegno e finanziamento previste dal Piano.
L’accordo di collaborazione, valido fino al completamento del PNRR e comunque non oltre il 31 dicembre 2026, prevede infatti - nello specifico - che l’Università degli Studi di Camerino ponga a disposizione della Guardia di Finanza dati e informazioni circostanziati e notizie qualificate, di cui sia venuto a conoscenza quale soggetto destinatario finale, beneficiario o attuatore, ritenuti utili per la prevenzione e la repressione di illeciti nella specifica materia.
L’importante sforzo organizzativo e di gestione richiesto a tutte le amministrazioni beneficiarie di fondi e i recenti interventi normativi di semplificazione soprattutto in materia di appalti pubblici, vanno accompagnati da un’attività di vigilanza tempestiva, penetrante ed efficace.
La Guardia di Finanza, quale forza di polizia economico-finanziaria a competenza generale, potrà utilizzare gli elementi così acquisiti per orientare efficacemente la propria azione verso quei soggetti e quei contesti connotati da più elevato rischio, avviando conseguenti analisi, approfondimenti e controlli.
Il Comandante Provinciale, evidenziando la storica portata dell’intervento pubblico a sostegno dell’economia e dell’ammodernamento del Paese, sottolinea il primario impegno delle Fiamme Gialle in tale contesto.
Il rettore dell’Università di Camerino, da parte sua, ha inteso evidenziare come l’università abbia subito accolto positivamente la proposta di accordo formulata dalla Guardia di Finanza, nella piena consapevolezza che si tratti di uno strumento di assoluta valenza nella lotta agli illeciti. Attualmente l’Ateneo ha, infatti, operativi diversi cantieri – ha proseguito il rettore Pettinari – sia per la ricostruzione che per azioni di efficientamento energetico e strutturale di alcuni edifici, per renderli sempre più sicuri e confortevoli. L’impegno è quello di fornire, tramite gli uffici di competenza, informazioni rilevanti per la repressione di eventuali irregolarità".
Il prefetto Ferdani ha sottolineato come l'accordo odierno – che segue l'istituzione del "presidio territoriale unitario della provincia", con un’intesa firmata con il Direttore della Ragioneria Territoriale dello Stato per fornire supporto alle amministrazioni locali – costituisce un atto di cooperazione Istituzionale a tutela dei valori della legalità e mira a rafforzare il sistema di vigilanza con riguardo all’esecuzione di opere pubbliche e di servizi da realizzare con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e il Fondo Complementare, in modo da prevenire e contrastare eventuali condotte illecite che possono ledere gli interessi economici e finanziari pubblici o sono espressione di tentativi di infiltrazione della criminalità nell’economia legale, incidendo sulla regolare procedura di assegnazione e realizzazione dei lavori.
In conclusione, il colonnello Ferdinando Falco ha riaffermato come il ruolo di polizia economico-finanziaria riconosciuto al Corpo anche dalle norme comunitarie, oltre che nazionali, richiede un’azione operativa capace di favorire la compliance e di svilupparsi in modo trasversale al fine di prevenire, anche grazie alla collaborazione degli enti a vario titolo coinvolti e dei cittadini, potenziali fenomeni fraudolenti, corruttivi o rischi di infiltrazione della criminalità organizzata, resi sicuramente più concreti ed elevati in ragione del volume di risorse finanziarie pubbliche in gioco. È proprio in quest’ottica che rientra il protocollo d’intesa sottoscritto.
Scontro tra un'auto e un camion: donna soccorsa in eliambulanza e traffico in tilt. L’incidente si è verificato, intorno alle ore 15:00, lungo la strada provinciale 78, in direzione Abbadia di Fiastra, a poca distanza dall'uscita della superstrada di Sforzacosta.
La donna alla guida dell'auto, una Toyota, è stata immediatamente soccorsa dai sanitari del 118 che hanno richiesto il supporto dell'eliambulanza proveniente da Ancona. La paziente, estratta dalle lamiere dai vigili del fuoco, è stata trasferita d'urgenza all'ospedale regionale di Torrette.
I pompieri hanno anche provveduto alla messa in sicurezza dei veicoli coinvolti. Sul posto, per i rilievi del caso, è intervenuta la polizia stradale di Camerino. Illeso il conducente a bordo del mezzo pesante. Il tratto in cui è avvenuto il sinistro è stato momentaneamente chiuso al traffico.
Spaccia per sette anni ottenendo un guadagno illecito di oltre 160mila euro. I carabinieri della stazione di Macerata nella mattinata di ieri, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere, hanno tratto in arresto un pregiudicato 49enne di Macerata, indagato per l’ipotesi di reato di spaccio di sostanze stupefacenti continuata.
A seguito del verificarsi di diversi episodi di overdose da sostanze stupefacenti nel territorio della provincia di Macerata durante il 2022, i militari ha intensificato l’attività preventiva sul territorio.
In particolare, il 2 marzo dello scorso anno, dopo un’overdose senza esito mortale accusata da una giovane maceratese di 21 anni, i carabinieri hanno iniziato a scandagliare gli ambienti della tossicodipendenza, individuando il soggetto arrestato quale potenziale spacciatore sulla piazza maceratese.
In relazione a quanto appurato, è stata avviata una prolungata e articolata indagine di polizia giudiziaria, durante i quali il 49enne è stato visto avere contatti con diversi assuntori abituali di droga. Gli approfondimenti del caso hanno condotto gli investigatori a scoprire che l'uomo svolgeva l’attività illecita prevalentemente all’interno della sua abitazione, sita nel centro storico di Macerata.
L’attività investigativa ha consentito di ricostruire un'intensa e fiorente attività di spaccio attuata dal 49enne Macerata nel periodo compreso tra l’anno 2016 e il febbraio 2023, durante il quale ha ceduto eroina e cocaina a numerosi assuntori abituali.
I carabinieri nel complesso hanno documentato le quantità di droga in quasi 900 grammi di cocaina e in quasi 1,2 kg di eroina, venduta in oltre 3.900 episodi di spaccio dai quali l’indagato ha tratto un illecito profitto superiore a 160mila euro. Al termine dell’operazione e delle formalità di rito l’arrestato è stato condotto e ristretto presso la casa Circondariale di Ancona.
Detenevano sostanze stupefacenti: due denunce a Matelica. I carabinieri della stazione di Matelica hanno deferito due giovani matelicesi di ventiquattro e ventidue anni trovati in possesso complessivamente di oltre quaranta grammi di hashish, uno spinello già preconfezionato, un bilancino di precisione e del denaro proveniente verosimilmente da attività di spaccio.
I militari, a seguito di una perquisizione partita da un controllo su strada e successivamente estesa all’abitazione dei giovani, hanno recuperato lo stupefacente e denunciato entrambi alla Procura della Repubblica di Macerata per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
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Su istruttoria della divisione anticrimine è stato notificato ad un 61enne di Ancona l'ammonimento per stalking, firmato dal questore di Ancona Cesare Capocasa. L'uomo da parecchio tempo, con i suoi comportamenti molesti e persecutori nei confronti della coniuge, l'aveva indotta a lasciare l'abitazione dove convivevano. La donna, di dieci anni più giovane, si è sentita costretta ad allontanarsi per salvaguardare la sua incolumità e di quella dei suoi familiari.
Il 61enne ha quindi cominciato, a causa di una gelosia morbosa ed ossessiva, a tempestarla di chiamate e messaggi, di videochiamate con tono intimidatorio ed ingiurioso. In diverse occasioni le forze dell'ordine sono state chiamate ad intervenire nei luoghi in cui lui la raggiungeva per minacciarla ed offenderla, provocando nella donna un grave stato di ansia e paura.
La misura adottata dell'ammonimento del Questore costituisce un efficace strumento volto a contrastare il fenomeno della violenza di genere e ad evitare degenerazioni in azioni aggressive di tipo fisico. Il messaggio del Questore Capocasa: "Non siete sole. Chiamateci sempre. Aiutateci ad aiutarvi".
Lo stabilimento chiude e il cane viene lasciato abbandonato a sé stesso, malato, a morire. Ma Iside è stata salvata dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) e il proprietario denunciato per maltrattamento ai sensi degli articoli 544 ter e 727, comma 2, del Codice penale. La storia arriva da Ancona dove un allevamento di bovini ha dovuto chiudere dopo l’alluvione del 15 settembre scorso.
«Iside, così l’abbiamo chiamata, è stata considerata uno "scarto" dopo la chiusura dell’azienda perché non serviva più, dato che era usata come cane da guardia», racconta la coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Ancona, Luana Bedetti. «L'abbiamo trovata denutrita, in sottopeso di almeno 10 chili, con un'alopecia da dermatite da pulci e un tumore che è stato operato d'urgenza pochi giorni fa. Ora si sta riprendendo ma dovrà affrontare un lungo periodo di cure».
Purtroppo la massa asportata, di oltre un chilo e mezzo di peso, è un tumore al terzo stadio quindi i volontari Oipa la faranno sottoporre a una tac per capire se ha metastasi sparse e, nell’eventualità che non ne abbia, decidere con i veterinari come proseguire le cure.
«È un cane enorme di una dolcezza unica e ha circa sei anni», prosegue Luana Bedetti. «Quando siamo arrivati sul posto per il controllo ci guardava dal cancello della proprietà come a dire "non ve ne andate anche voi". Ora Iside si trova in un rifugio, seguita giornalmente dai volontari dell’associazione Cuori Pelosi che come sempre in questi casi ci aiuta, e speriamo che possa vivere ancora a lungo una nuova vita fatta di amore e serenità».
Indagine per riciclaggio internazionale: denunciate 3 persone ed eseguito sequestro di beni per 720mila euro, una società è stata segnalata per "responsabilità amministrativa". È il risultato di un’operazione condotta dal nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Macerata, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica.
Secondo gli inquirenti, un imprenditore – non residente nelle Marche - dopo aver depositato il denaro "sporco" sul conto corrente della propria impresa lo ha immediatamente trasferito sul conto corrente intestato ad una società maceratese e ad un altro soggetto.
L'attività di indagine, coordinata dalla locale magistratura e diretta in sinergia con le autorità giudiziarie della Repubblica di San Marino e dello Stato federato della California, ha messo in luce un percorso volto - sempre secondo gli inquirenti - a ostacolare l'identificazione della provenienza illecita delle ingenti disponibilità finanziarie, detenute dall'imprenditore, già segnalato, in un recente passato, per fatti di truffa.
I circostanziati approfondimenti condotti dalle Fiamme Gialle maceratesi, arricchiti con significativi elementi ricavati dall’analisi di tabulati telefonici e, soprattutto, di documentazione bancaria acquisita in Italia ed all’Estero, nonché corroborati da pedinamenti e da sopralluoghi, hanno infatti consentito di accertare l’esecuzione di bonifici bancari, provenienti dalla società maceratese, a favore di due società di diritto straniero, una sammarinese e una californiana, entrambe risultate riconducibili allo stesso imprenditore, giustificati quali pagamenti di operazioni commerciali rivelatesi mai avvenute.
Le attività investigative hanno quindi consentito al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Macerata, su richiesta della locale Procura della Repubblica, di adottare il decreto di sequestro finalizzato alla confisca, anche per equivalente, su due immobili dislocati nella provincia di Ragusa e Fermo e liquidità presenti sui conti correnti riferibili agli indagati, nonché sulle disponibilità economiche dell’impresa segnalata.
Al termine delle indagini sono stati denunciati tre soggetti per il reato di riciclaggio, mentre una società è stata segnalata per "responsabilità amministrativa" in relazione al reato di riciclaggio commesso dall’amministratore unico a vantaggio della stessa, avendo omesso di dotarsi di un modello di organizzazione e di gestione atto a prevenire il delitto di riciclaggio in questione.
Incidente sul lavoro stamattina in una cava di Cingoli. Un operaio 42enne stava sostituendo la gomma di un escavatore quando, per cause in corso di accertamento, la stessa gli è caduta su una gamba.
Sul posto sono arrivati i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri. gli operatori dell'emergenza, valutata la situazione, hanno richiesto l'intervento dell'eliambulanza che ha trasportato il ferito all'ospedale regionale di Torrette. L’uomo non sarebbe in pericolo in vita.
Nel corso dei controlli effettuati nel pomeriggio di venerdì scorso, i poliziotti hanno intercettato un motociclo segnalato poco prima come oggetto di furto perpetrato nel Fermano da un soggetto di cui era stata diffusa la descrizione fisica.
Alla vista dell’auto della polizia, e dopo che gli era stato intimato l’alt, l’uomo prima ha tentato di scappare, dopodiché avendo imboccato una via chiusa, ha arrestato la marcia gettando lo scooter a terra nel tentativo di sottrarsi alla presa dei poliziotti.
Subito fermato, lo stesso è stato identificato per un 40enne di origini pugliesi, residente in città, già noto alle forze di polizia in quanto gravato da numerosi pregiudizi penali per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti.
Nel corso del controllo sul 40enne, gli è stato rinvenuto un piccolo frammento di sostanza stupefacente del tipo hashish, fatto per il quale l’uomo è stato segnalato alla competente autorità quale assuntore di sostanze stupefacenti. Inoltre, a seguito di approfondimenti specifici, è emerso nel 2019 gli era stata revocata la patente di guida.
Il 40enne è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di ricettazione e per guida senza patente poiché revocata mentre il motociclo oggetto del furto è stato riconsegnato al proprietario.
Lo stesso pomeriggio, i poliziotti hanno fermato un soggetto in sella a uno scooter che alla vista della “volante” ha aumentato notevolmente la velocità di marcia costringendo gli operatori ad un breve inseguimento al termine del quale hanno raggiunto il mezzo per sottoporlo al controllo.
Nel corso dell’inseguimento, l’uomo si è disfatto lanciandoli in terra, al fine di non essere trovato in possesso, di quattro involucri in cellophane trasparente contenenti hashish che sono recuperati dagli agenti e posti in sequestro. Il soggetto è stato identificato per un 30enne residente in città.
A seguito della perquisizione operata sul 30enne, è stato rinvenuto, inoltre, un involucro contenente hashish dello stesso tipo di quello lanciato poco prima a terra. L’uomo è stato, quindi, denunciato all’autorità giudiziaria anche per le infrazioni al codice della strada e per non essersi fermato all’Alt imposto dagli operanti.
Dagli accertamenti è emerso, inoltre, che il 30enne era in possesso di una patente non idonea alla guida del motociclo, in quanto lo stesso era di cilindrata superiore a quanto consentito con la propria licenza di guida.
Durante i servizi, i poliziotti hanno proceduto, altresì, al controllo di un’autovettura a bordo della quale viaggiavano due soggetti rispettivamente di 21 e 22 anni, entrambi residenti a Civitanova Marche, i quali hanno mostrato da subito segni di nervosismo.
La successiva perquisizione effettuata, estesa anche all’autovettura, ha consentito di ritrovare sulla persona di uno dei due un contenitore in plastica all’interno del quale sono trovati diversi frammenti di hashish.
Inoltre, sempre lo stesso uomo, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico occultato sotto la cintura dei pantaloni. Per tali motivi, il giovane è stato denunciato per il reato di possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere. Nel corso dei servizi sono state identificate 346 persone e sottoposti a controllo 211 veicoli.
A due mesi dall'apposizione delle transenne, rimane chiuso al traffico il ponte sopra Fosso Valteglia che collega il quartiere di Corneto con la Strada Carrareccia. Dopo l'iniziale chiusura dovuta all'installazione della rotonda in prossimità della nuova sede della Banca della Provincia di Macerata, il tratto di strada non è più stato riaperto e i cittadini hanno iniziato a manifestare il loro disagio.
Diverse, infatti, le segnalazionii dei residenti, i quali lamentano l’assenza di operai e il forte traffico causato dalla chiusura del ponte: “Le auto si imbottigliano tutte nelle altre arterie della città, provocando file lunghissime per chi viene dalle zone di Tolentino o Sarnano”.
La chiusura del ponte induce molte persone a preferire le altre due vie d’accesso principali - il passaggio a livello in via Roma e via Pancalducci, davanti al cimitero - andandole ad intasare ulteriormente "la rotonda di Corneto, in questa situazione, è una bagarre di prima mattina” - dichiarano i residenti - .
Abbiamo esposto le lamentele e le perplessità dei cittadini all’assessore ai lavori pubblici di Macerata, Andrea Marchiori, il quale ha così chiarito la situazione: “Il ponte che attraversa il Fosso Valteglia è stato danneggiato dall’alluvione. Stiamo ultimando il progetto di restauro e i lavori potranno partire solo con l’arrivo della bella stagione”.
“Inizialmente la strada era stata chiusa per la rotatoria della Banca di Macerata e solo successivamente è stato rilevato lo smottamento del terreno sottostante. Abbiamo quindi deciso di prolungare la chiusura per evitare danni e abbiamo chiesto l’indennizzo della protezione civile, che ci verrà presto accordato. Trattandosi di un ponte, è necessario operare d’estate quando il fosso è inattivo”.
“Per l’inizio dei lavori sul fosso e di consolidamento dell’arcata del ponte, bisognerà dunque attendere almeno fino a inizio giugno, con il termine previsto non entro il mese di agosto, data la mole degli interventi da effettuare. I danni sono consistenti e localizzati nella parte inferiore della struttura: il transito con le auto potrebbe essere pericoloso, per questo il varco rimane chiuso”.
Fermo - La tragedia si è consumata ieri, di prima mattina, quando, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, un giovane 30enne di Fermo ha perso la vita precipitando dal balcone di casa. Intorno alle 7.45 un familiare ha allertato i soccorsi che, prontamente intervenuti sul posto, non hanno potuto fare altro se non constatare il decesso: l'impatto con il suolo, da un'altezza di circa 6 metri, ha provocato traumi di gravità tale che ogni tentativo di rianimare la vittima è stato vano.
La Procura ha aperto un'inchiesta per tentare di ricostruire la dinamica dell'accaduto, nonostante l'assenza di testimoni oculari.
Nel pomeriggio di venerdi 06 maggio, alle ore 15:30 circa, una pattuglia dei Carabinieri Forestali di Montemonaco è intervenuta per un sopralluogo alle gole dell'Infernaccio per verificare le conseguenze di una frana avvenuta nel primo pomeriggio, dopo aver ricevuto una segnalazione da parte di un turista.
I Carabinieri Forestali, giunti nell'immediatezza sul posto, hanno rilevato che a quota 1800 m era avvenuto un distacco di roccia di grandi dimensioni su una parete verticale dal versante Capotenna perpendicolare alla gola dell'Infernaccio.
Il movimento franoso in zona è pressoché continuo dal sisma dell'ottobre 2016 che ha provocato il distacco dal Monte Sibilla di una grande massa di roccia. Il Comune di Montefortino ha vietato con ordinanza il transito anche ai pedoni oltre il bivio per l’Eremo di San Leonardo. L'evento franoso avvenuto nel pomeriggio non ha causato danni a persone o cose.
Le gole dell'Infernaccio, scavate dal fiume Tenna tra il Monte Priora e il Monte Sibilla, nel territorio comunale di Montefortino (FM), rappresentano una tra le località più suggestive all'interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Sono inoltre una popolare meta di escursioni e passeggiate turistiche, tra le più frequentate del Parco.
Per andare in montagna in sicurezza è necessario rispettare alcune regole di base, principalmente quelle indicate dall'Ente Parco, come ad esempio: informarsi sulla normativa, sui regolamenti e sulle disposizioni vigenti, perché con un comportamento sbagliato potremmo inconsapevolmente arrecare danni all'ambiente ed incorrere in sanzioni; restare sempre lungo i sentieri, infatti, oltre ad essere più sicuri, consentono di affaticarsi di meno.
È fondamentale inoltre prestare grande attenzione alla segnaletica posta lungo i percorsi e non inoltrarsi in strade o sentieri in presenza di divieti di accesso o transito, tali indicazioni vengono apposte per tutelare l'incolumità degli escursionisti.
Gatto intrappolato sotto un tombino nel centro cittadino di Fermo viene soccorso dai Vigili del Fuoco. Il fatto si è verificato questa mattina, quando un’incessante miagolio proveniente dal sottosuolo ha attirato l'attenzione di un passante che ha subito allertato la sala operativa del capoluogo.
La squadra giunta sul posto ha provveduto a sollevare il tombino del pozzetto di raccolta delle acque piovane in cui era intrappolato il felino, individuato con l'ausilio di una termocamera ed una sonda di profondità. Si è dunque proceduto con il salvataggio dell'animale in pericolo, ricondotto all'esterno in salvo.
L’amministrazione comunale di Caldarola informa che sono stati recentemente avviati alcuni cantieri nell’ambito dei progetti Sisma, P.N.C. e P.N.R.R., elencati di seguito.
Parcheggio in via Faleriense: il progetto prevede la realizzazione di 21 posti auto, dei quali 2 per disabili ed 1 dotato di stazione di ricarica per veicoli elettrici oltre a stalli per biciclette. Le opere di sostegno saranno realizzate nel rispetto dell’ambiente, con impiego di tecniche di ingegneria naturalistica. L’importo totale dei lavori di €. 345.000 e la consegna delle opere è prevista entro il prossimo mese di ottobre.
Area Camper in località Piandassalto: il progetto prevede la realizzazione di 14 piazzole per la sosta breve dei Camper. L’area sarà attrezzata con servizi di elettricità, acqua, scarichi e wifi. L’importo totale dei lavori è di €. 175.000 e la consegna è prevista entro il prossimo mese di agosto.
Ex Spitfire in località Madonna della Croce di Pievefavera: l’area è stata bonificata dall’amianto e sono state rimosse le vecchie e precarie strutture che vi insistevano. Il progetto prevede la demolizione e ricostruzione dei fabbricati e la riqualificazione dell’intera area, da affidare poi tramite bando ad un gestore. L’importo totale dei lavori è di €. 684.000 e la consegna è prevista per il mese di Giugno del prossimo anno.
Ampliamento della nuova Sede Comunale: nell’ambito della delocalizzazione delle attività strategiche, il progetto prevede l’ampliamento degli Uffici Comunali-Coc e la realizzazione di un archivio, nonché in via temporanea la sede della Caserma dei Carabinieri, in attesa del ripristino post Sisma di quella originaria. In seguito alla risoluzione del contratto con la ditta affidataria, è stata indetta una nuova gara e l’impresa vincitrice ha già ripreso i lavori, che termineranno entro il prossimo mese di settembre. L’importo totale dei lavori è di € 1.090.000,00.