Due sanzioni amministrative di mille euro ciascuna e segnalazione all'agenzia delle dogane e dei monopoli per un operatore commerciale che ha venduto tabacco a due minorenni. È quanto accaduto, nei giorni scorsi, nelle vicinanze del terminal degli autobus di piazza Pizzarello, a Macerata, nel corso di attività di controllo svolte dalla polizia locale.
L'operazione - effettuata da agenti in abiti borghesi del servizio commercio, controllo e coesione sociale - è stata eseguita nell'ambito del progetto "Scuole sicure". Gli agenti hanno notato come a due ragazze, una volta entrate nel negozio, il proprietario avesse venduto un pacchetto di sigarette, pur essendo minorenni e senza chiedere i documenti.
Nei confronti del titolare dell’esercizio commerciale sono scattate le due sanzioni amministrative e la polizia locale ha provveduto a inoltrare apposita segnalazione all'agenzia delle dogane e dei monopoli, detentrice della licenza, che potrebbe decidere di sospendere o chiudere l'attività in quanto l'esercente è recidivo essendosi reso protagonista, in passato, di fatti analoghi.
Due patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza, una persona arrestata e un'altra segnalata. È l'esito dei controlli effettuati dai carabinieri sulle strade del Maceratese. Nello specifico i militari, la notte del 22 gennaio scorso durante un controllo alla circolazione stradale eseguito a Cingoli, hanno imposto l’alt a un’autovettura Ford Ecosport.
Il conducente del mezzo, un 42enne della zona, è stato sottoposto alla prova dell’etilometro risultando positivo con un tasso alcolemico pari a 0,92 g/l. Gli è stata quindi ritirata la patente e l’uomo è stato segnalato all’autorità giudiziaria di Macerata per guida in stato di ebrezza alcolica.
Stessa sorte è capitata a un 33enne operaio residente nella provincia di Fermo, fermato la scorsa notte dai carabinieri del nucleo radiomobile di Macerata. La pattuglia, intorno alle 03:00 mentre perlustrava la zona di via San Giovanni Bosco di Macerata, si è imbattuta in una Seat Leon il cui conducente aveva effettuato repentini cambi di direzione, alternando brusche decelerazioni ad altrettante improvvise accelerazioni.
Vista la condotta di guida pericolosa, i militari hanno approfondito il controllo. In effetti l’uomo al volante della Seat, sin dal primo approccio avuto coi militari, ha evidenziato una chiara e caratteristica sintomatologia di chi ha ecceduto nel consumo di sostanze alcoliche. Il sospetto è stato fondato in quanto alla prova dell’etilometro il risultato è stato di un tasso alcolemico pari a 2,31, quasi quattro volte superiore al limite consentito.
Anche per lui è scattato il ritiro della patente e l’auto, non di proprietà, è stata affidata a una persona idonea alla guida. Il 33enne è stato, inoltre, denunciato. La segnalazione alla Prefettura di Macerata per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti è stata avanzata, inoltre, dai militari del Nucleo Radiomobile nei confronti di un giovane operaio di origini marocchine.
L’uomo, un 34enne residente a Macerata, durante una notifica eseguita presso la sua abitazione il pomeriggio del 24 gennaio, è stato trovato in possesso di quasi un grammo di hashish, da lui detenuto per uso personale. L’arresto, eseguito nel corso della giornata di ieri dai carabinieri di Treia, riguarda invece una donna di nazionalità rumena di 55 anni residente ad Appignano. Proprio nella cittadina, i militari sono riusciti a rintracciarla dando così esecuzione all’ordine di carcerazione emesso nei suoi confronti dalla Procura della Repubblica di Macerata.
La donna deve espiare una pena pari a due anni e un mese di reclusione, alla quale è stata condannata dal Tribunale di Macerata il 17 luglio 2023, poiché si era resa responsabile di furto in abitazione e violazione di domicilio commessi a Treia l’08 novembre 2018. Al termine delle formalità, e dei necessari rilievi foto-segnaletici, è stata tradotta nella Casa Circondariale di Pesaro.
Operazione dei finanzieri della Tenenza di Camerino a contrasto della commercializzazione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza. Sequestrati oltre 5.000 articoli e segnalato l’esercente alla locale Camera di Commercio.
La guardia di Finanza di Camerino ha svolto un’operazione a contrasto del commercio di prodotti non sicuri per la salute pubblica. L’intervento ha permesso di sequestrare, in un’attività commerciale ubicata nel territorio provinciale, oltre 5.000 articoli di vario genere, tra i quali prodotti tessili per l’arredo della casa, articoli di cancelleria e numerosi capi di abbigliamento, che sono risultati privi delle informazioni minime previste dal “Codice del Consumo”, importanti per la tutela della sicurezza e della salute dei consumatori.
Tale provvedimento normativo stabilisce che i prodotti destinati al consumatore, messi in vendita sul territorio nazionale, devono riportare quanto meno le indicazioni relative alla denominazione legale o merceologica del prodotto, all’identificazione del produttore, all’eventuale presenza di sostanze in grado di causare potenziale danno, ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione, nonché alle istruzioni, alle eventuali precauzioni e alla destinazione d'uso, il tutto in lingua italiana, allo scopo di garantire all’acquirente una scelta consapevole e l’utilizzo del prodotto in sicurezza.
Il titolare dell’esercizio commerciale è stato segnalato alla locale Camera di Commercio, per l’adozione dei provvedimenti di propria competenza sotto il profilo amministrativo.
Precipita da un muretto: grave il sindaco di Matelica Massimo Baldini. Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di oggi, a Castelraimondo. Il primo cittadino, 73 anni, aveva preso parte all'inaugurazione del nuovo Ufficio speciale per la ricostruzione di via Tagliamento. Insieme a Baldini erano presenti molti esponenti politici tra cui il presidente di regione Francesco Acquaroli.
In base a una ricostruzione il sindaco, mentre stava andando a riprendere l'auto, non si sarebbe accorto di un muretto di contenimento che dava sul vuoto, la zona era buia, e sarebbe precipitato da un'altezza di due metri battendo violentemente la testa. Il primo a trovare Baldini è stato il suo omologo di Gagliole, Sandro Botticelli, che ha subito lanciato l'allarme
Sul posto sono subito giunti i sanitari del 118. Il sindaco di Matelica è stato trasportato dapprima al nosocomio di Camerino, poi il trasferimento all'ospedale dorico di Torrette. Le sue condizioni sono gravi e la prognosi resta riservata. Sul luogo del fatto sono intervenuti i carabinieri che si sono occupati della ricostruzione di quanto accaduto.
+++Aggiornamento delle 09:00 del 26 gennaio +++
In base al primo bollettino, Massimo Baldini è stato operato nelle notte e l'intervento chirurgico è durato circa sei ore. Non si troverebbe più in pericolo di vita, ma presenta diverse fratture alla scatola cranica. I tempi di recupero rimangono incerti.
(E.L)
Incidente sul lavoro con il trattore. Poco prima delle 16, i vigili del fuoco del distaccamento di Macerata Feltria sono intervenuti in località Frontino per soccorrere un uomo coinvolto in un incidente con un mezzo agricolo in una zona impervia.
Dopo averlo liberato dalla cabina, è stato stabilizzato su una barella e recuperato da un elicottero del nucleo vigili del fuoco di Arezzo. Successivamente è stato preso in cura dai sanitari del 118. Sul posto anche i carabinieri e personale dell’ispettorato del lavoro.
Scontro tra due auto e un furgone: caos in galleria e traffico in tilt. È quanto avvenuto, poco dopo le 12:00, all'interno della galleria della Montagnola, lungo la strada statale 16 "Adriatica", ad Ancona. Sul posto, una volta lanciato l'allarme, sono immediatamente intervenuti i sanitari della Croce Gialla che hanno prestato soccorso ai conducenti.
Ad avere la peggio è stato un uomo di 44 anni, estratto dall'abitacolo con attrezzature specifiche dai vigili del fuoco della sede centrale di Ancona e consegnato per le cure del caso al personale del 118. È stato successivamente trasferito in codice rosso all'ospedale Torrette di Ancona.
In ospedale anche un 94enne. Tutti i mezzi coinvolti sono stati messi in sicurezza dai pompieri, inevitabili disagi si sono registrati alla circolazione stradale durante il completamento delle operazioni. Ai rilievi procede la polizia locale.
Sulla A14 Bologna-Taranto, all'interno della galleria San Basso tra Pedaso e Grottammare verso Pescara, il traffico è rimasto bloccato per ore con 5 chilometri di coda per un incidente avvenuto al km 296, nel quale sono stati coinvolti un camion, una cisterna che trasportava gasolio e tre autovetture. Si è trattato di un tamponamento, come ricostruito dagli agenti della polizia autostradale di Porto San Giorgio.
Sul posto, in un primo momento, è stato richiesto anche l'intervento dell'eliambulanza da Ancona, fortunatamente resosi non necessario. A rimanere ferite sono state, infatti, due persone, trasferite per accertamenti al pronto soccorso dell'ospedale di San Benedetto, ma non in gravi condizioni. Altri quattro pazienti, una volta curati in loco dai sanitari del 118, hanno rifiutato il trasporto in ospedale.
"Si consiglia di uscire a Pedaso e rientrare in autostrada a Grottammare, dopo aver percorso la viabilità ordinaria", ha fatto sapere in una nota Autostrade, presente con proprio personale sul luogo del sinistro. Alla messa in sicurezza del tratto e dei veicoli procedono i vigili del fuoco, intervenuti con tre squadre da San Benedetto del Tronto e Fermo. I pompieri hanno anche organizzato un servizio di scorta fino ad un luogo sicuro dove verrà effettuato il travaso dei liquidi infiammabili trasportati dalla cisterna.
Operazione "Scuole sicure": i carabinieri della compagnia di Macerata in campo per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti. I militari delle stazioni di Corridonia e Monte San Giusto hanno setacciato, martedì scorso, i principali Istituti d’istruzione secondaria superiore del capoluogo e di Corridonia, congiuntamente al nucleo cinofili di Pesaro, intervenuto con due unità antidroga.
Le verifiche sono state eseguite all’esterno e all'interno dei plessi scolastici, lungo i corridoi, nei bagni e nelle aule frequentate dagli studenti, nonché in prossimità degli scali ferroviari e degli autobus.
Nell'area prospiciente un istituto di Corridonia, sotto un albero, il cane antidroga ha fiutato e rinvenuto un involucro di plastica contenente 5 dosi di hashish del peso complessivo di 3,25 grammi, verosimilmente abbandonato da uno studente una volta accortosi della presenza dei carabinieri. Lo stupefacente è stato recuperato e sequestrato penalmente a carico di ignoti.
Fermato anche uno studente maggiorenne mentre entrava a scuola, dopo essere stato segnalato dal cane antidroga: è stato trovato in possesso di un frammento di hashish del peso di 0,38 grammi. Il giovane è stato segnalato quale assuntore alla Prefettura di Macerata e la droga è stata sequestrata per la violazione amministrativa commessa.
In fiamme il tetto di una storica palazzina nella notte, nel pieno centro storico di San Severino Marche. Le fiamme sono divampate intorno all'una e trenta in uno stabile in fase di ristrutturazione in via Cesare Battisti. Per estinguere l'incendio e mettere in sicurezza il locale sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco di Tolentino, Camerino e Macerata con tre autobotti e un’autoscala. Fortunatamente non si registrano persone coinvolte. Il lavoro si è protratto per diverse ore. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale stazione. Ancora da chiarire le cause che hanno innescato il rogo, gli accertamenti sono in corso.
Punta il coltello al viso di una mamma con il suo bimbo piccolo al parco per sottrarle pochi spiccioli: in manette per rapina aggravata un 35enne italiano, residente nell'Anconetano. A dare seguito al provvedimento cautelare della custodia in carcere, martedì scorso, sono stati i carabinieri della stazione di Porto Recanati, guidati dal luogotenente Guido De Giorgi.
Le indagini sono partite dalla denuncia di una donna di origini marocchine che, nella sera del 3 novembre 2023, riferì ai carabinieri di essere stata avvicinata da un uomo armato di coltello, mentre si trovava in un parco con il proprio bambino piccolo.
Il malfattore, brandendole il coltello al viso, le avrebbe intimato di consegnare i pochi contanti che aveva con sé. La donna, intimorita e preoccupata soprattutto per l'incolumità del proprio piccolo, non ha esitato a consegnare all'uomo i suoi pochi averi, richiedendo, subito dopo, l'intervento dei militari.
Le indagini serrate partite subito dopo la denuncia, effettuate dai carabinieri della stazione di Porto Recanati e coordinate dalla Procura della Repubblica di Macerata, si sono basate sull’esame dei sistemi di videosorveglianza della zona, sulla descrizione del rapinatore fornita dalla vittima, e sulla raccolta di alcune testimonianze.
L'autore dell'efferato gesto è stato inchiodato da un vistoso tatuaggio sul braccio, notato dalla vittima durante la rapina, e dettagliatamente descritto ai carabinieri. L'uomo, che al momento dell’esecuzione della misura si trovava già in carcere per aver commesso altre rapine, dovrà rispondere dinanzi all’autorità giudiziaria anche di questo ulteriore atto delittuoso.
Fermato dopo una violenta lite aggredisce i poliziotti e danneggia l'auto. Nella tarda serata di ieri gli agenti della volante sono intervenuti in un esercizio pubblico sito in viale Trieste, a Macerata, in quanto un cittadino aveva segnalato all'interno del locale due soggetti successivamente identificati per un 55enne e un 42enne entrambi domiciliati in città che poco prima avevano avuto un alterco.
Nella circostanza uno dei due aveva preso a calci la vetrina del negozio danneggiandola. Le due persone segnalate sono rintracciate in strada dai poliziotti della volante intervenuta e alla vista degli agenti un soggetto si è scagliato contro l'autovettura della polizia danneggiando il cofano.
Accompagnato in questura, il soggetto ha continuato on il suo comportamento molesto cercando più volte di aggredire gli operatori di polizia. Per questi motivi il 42enne è stato denunciato all'autorità giudiziaria per i reati di resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.
Controlli alla stazione ferroviaria di Macerata: denunciato un 23enne: è l'esito dei servizi antidroga svolti lunedì scorso dalla squadra mobile. Nell'occasione i poliziotti hanno proceduto all'identificazione - tra gli altri - di due ragazzi di origine nigeriana, i quali non hanno fornito spiegazioni sulla loro presenza in stazione. I due soggetti, rispettivamente di 31 e 23 anni, sono stati sottoposti a perquisizione personale, all'esito della quale in possesso del più giovane dei due sono stati trovati due involucri contenenti hashish ed eroina nonché denaro suddiviso in banconote di piccolo taglio per un totale di 150 euro. Al termine degli accertamenti, il 23enne è stato denunciato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Montegranaro - Dopo una richiesta d'intervento al 112, i carabinieri della locale stazione dell'Arma hanno arrestato in flagranza un 40enne del Fermano che aveva aggredito in centro l'ex convivente, procurandole ferite guaribili in 15 giorni medicate nel presidio medico di Tolentino, durante un incontro occasionale.
La donna aveva già sporto denuncia contro di lui presso un altro corpo di polizia. L'arrestato è stato accompagnato nella propria abitazione dopo le formalità di rito, come disposto dall'autorità giudiziaria, informata dalla stazione dei carabinieri di Montegranaro che è incaricata delle indagini.
Altro arresto per violenze di genere da parte dei carabinieri della Stazione di Porto San Giorgio i quali, durante un servizio di pattugliamento hanno individuato e arrestato un 37 anni, residente a Porto San Giorgio e con precedenti penali.
L'arresto è scattato in ottemperanza a un ordine di carcerazione emesso dall'ufficio esecuzioni penali della Procura generale presso la Corte di Appello di Ancona. Il 37enne era condannato a scontare una pena di 4 anni e 2 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e violenza sessuale, commessi tra il 2012 e il 2016 nel Comune di Osimo.
Dopo le formalità l'arrestato è stato trasferito nella casa di reclusione di Fermo, a disposizione dell'autorità giudiziaria incaricata del caso, informata dalla stazione di Porto San Giorgio che ha condotto l'arresto.
Un sodalizio criminale italo-polacco commercializzava, sia sui canali tradizionali sia sul web, pezzi di ricambio d'auto rubati. È stato individuato grazie a sinergie operative messe in campo dal gruppo della guardia di finanza e dalla polizia stradale di Ascoli Piceno che hanno denunciato i tre presunti responsabili per i reati di ricettazione, riciclaggio, contraffazione, frode nell'esercizio del commercio e omesse dichiarazioni in materia di Iva e imposte dirette.
L'attenzione dei due reparti investigativi si è concentrata su alcuni magazzini della zona industriale di Ascoli all'interno dei quali, a seguito delle perquisizioni, coordinate dalla locale Procura, sono stati rinvenuti, esaminati e catalogati migliaia di pezzi di ricambio, consistenti in airbag, centraline elettroniche, cruscotti, sterzi, un motore usato completo, parti di carrozzeria varie ed altro materiale, tutti di recente costruzione, appartenenti a numerosissimi brand automobilistici.
Per centinaia di questi pezzi di ricambio è stata determinata la provenienza illecita, da auto precedentemente rubate in tutta Italia.Le vetture venivano private della componentistica di pregio, e i pezzi stoccati nel Piceno per la commercializzazione.
La vendita al pubblico, secondo le indagini, avveniva in un negozio di Ascoli ma, parallelamente, era stata affiancata anche l'attività di vendita online tramite siti web creati per lo specifico scopo, con spedizioni in numerose località del territorio nazionale. I pezzi d'auto rubati venivano rivenduti come nuovi a prezzi di gran lunga inferiori a quelli di mercato, a scapito però della sicurezza.
La guardia di finanza ha ricostruito analiticamente i redditi conseguiti e non dichiarati dal sodalizio criminoso per circa sei milioni di euro in termini di reddito imponibile ai fini delle imposte dirette e circa 1,3 milioni di euro di Iva dovuta. I siti web utilizzati per la commercializzazione sono stati oscurati, e tutta la componentistica rinvenuta è stata sottoposta a sequestro.
Omicidio Pamela Mastropietro: diventa definitiva la condanna all'ergastolo per Innocent Oseghale, accusato di omicidio e di violenza sessuale in relazione alla morte della 18enne romana, uccisa a Macerata il 30 gennaio del 2018.
Lo ha stabilito la quinta sezione penale della Cassazione, rigettando il ricorso dell'imputato. La Suprema Corte aveva già riconosciuto Oseghale colpevole per l'omicidio, ma restava da definire la questione dello stupro che diventava centrale per confermare il massimo della pena.
La Corte di Cassazione ha rigettato, dunque, il ricorso presentato dai difensori Simone Matraxia e Umberto Gramenzi. Nei primi due gradi di giudizio Oseghale era stato condannato all'ergastolo per omicidio, violenza sessuale, distruzione e occultamento di cadavere.
Nella requisitoria la Pg, Francesca Maria Loy, ha spiegato che la "sussistenza della violenza sessuale si basa sulla prova logica", ribadendo che il ricorso della difesa è da considerare "inammissibile, almeno nella parte in cui la sentenza ha smentito che il rapporto sessuale è avvenuto nel sottopasso, ma nell'abitazione" ed è escluso che si sia "trattato di un rapporto consensuale".
"È ciò che mi aspettavo da sei anni. È quello che speravo, la mia battaglia non finisce qui su eventuali altre responsabilità" - ha detto Alessandra Verni, la madre di Pamela Mastropietro dopo la sentenza della Cassazione - . La donna è apparsa visibilmente commossa.
Entra in casa della nonna con la forza, la spintona facendola cadere a terra e poi le ruba un piccolo salvadanaio. Un 30enne osimano, con problemi di tossicodipendenza, che prima dell'aggressione aveva più volte minacciato la donna e distrutto suppellettili in casa, ha ripetuto l'ennesima condotta violenta ed è stato poi arrestato dagli agenti delle Volanti del Commissariato di Osimo per il reato di rapina pluriaggravata ai danni dell'anziana nonna.
La vittima dell'aggressione da qualche tempo aveva deciso di non far più entrare nella sua casa il nipote tossicodipendente, disoccupato e più volte aggressivo in preda ai fumi dell'alcool o sotto l'effetto di droghe. Impietosita dal tono della richiesta del 30enne di voler parlare con lei, aveva appena socchiuso l'uscio dell'appartamento quando l'uomo ha spalancato con veemenza, l'ha spintonata, dirigendosi in camera da letto per prendere i risparmi della donna.
Con fatica, la nonna, in seguito medicata in pronto soccorso, si era rialzata e aveva chiesto aiuto a gran voce, richiamando l'attenzione dei vicini che hanno allertato le forze dell'ordine. All'arrivo dei poliziotti, la donna era sotto shock e il nipote si trovava in camera da letto dopo essere rientrato in casa. Il salvadanaio è stato trovato vuoto; sono in corso indagini per recuperare il denaro. il 30enne è stato arrestato e trasferito nel carcere anconetano di Montacuto a disposizione del pm, dopo la convalida dell'arresto.
Il Tribunale ha confermato la custodia cautelare in carcere, ritenendo sussistente il pericolo della reiterazione di condotte violente e predatorie ai danni dei parenti più prossimi per la necessità di conseguire il denaro necessario ad acquistare droga o alcool.
Scontro violento tra due auto: la strada rimane chiusa al traffico. È quanto avvenuto questa mattina, poco prima di mezzogiorno, lungo la provinciale 360 "Arceviese", nel territorio comunale di Ostra Vetere. Ancora da ricostruire l'esatta dinamica del sinistro, ai cui rilievi procedono gli agenti della polizia locale.
Fortunatamente per gli occupanti delle vetture, soccorsi in loco e in maniera tempestiva dai sanitari del 118, non c'è stata alcuna grave conseguenza fisica. Notevoli, invece, sono stati i disagi alla circolazione con l'arteria che è rimasta chiusa al traffico sino al completamento della messa in sicurezza del tratto, operata dai vigili del fuoco del distaccamento di Senigallia, e alla rimozione dei veicoli incidentati.
Colpo da oltre 16mila euro in un’azienda agricola: denunciati in sette, a vario titolo, per furto e favoreggiamento personale. È il risultato delle indagini condotte dai carabinieri di Treia nel corso della settimana appena trascorsa. Il colpo è stato messo a segno nel giugno del 2023, all’interno di un’azienda del territorio treiese dalla quale erano stati rubati un carroponte del valore di 15mila euro e un aratro del valore di 1.500 euro.
Il lavoro dei militari ha permesso di individuare un 43enne, pregiudicato, residente nella provincia di Fermo, mentre le altre sei persone, tutti cittadini italiani di età compresa tra 20 e 57 anni, domiciliati in provincia, omettendo di fornire elementi utili alle indagini - acquisiti poi diversamente dagli investigatori - hanno riferito false informazioni nel tentativo di eludere la ricerca dei colpevoli portata avanti dagli inquirenti e favorendo, di fatto, l’autore del furto. Tutti sono stati deferiti, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Macerata presso la quale dovranno rispondere dei reati contestati.
Nei primi giorni della scorsa settimana i carabinieri della stazione di Corridonia hanno, inoltre, proceduto all'arresto di un cittadino corridoniense di 36 anni. L'uomo, pregiudicato, è stato raggiunto da un ordine di carcerazione dovendo espiare una pena residua pari a due anni, sei mesi e venti giorni di reclusione, alla quale è stato condannato poiché si era reso responsabile di diversi reati contro il patrimonio consumati ad Ascoli Piceno tra il 2010 e il 2012. Una volta rintracciato, è stato tradotto presso la casa circondariale di Fermo.
Continua ad essere massima l'attenzione dei carabinieri della Compagnia di Macerata sul fronte della sicurezza stradale. Nella notte di sabato, i militari del nucleo radiomobile, nel corso di un controllo alla circolazione avvenuto in piazza Mameli, hanno fermato una Citroen Picasso. La condotta di guida del conducente, un 20enne residente nel capoluogo, aveva destato qualche dubbio e le consuete verifiche hanno confermato i sospetti dei carabinieri.
Sottoposto alla prova dell’etilometro in dotazione alla pattuglia, il giovane ha evidenziato un tasso alcolemico pari a 1.08, poco più del doppio rispetto alla soglia limite. Pertanto, gli è stata ritirata la patente di guida e la sua incauta condotta è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Macerata.
I controlli, nei primi giorni della scorsa settimana, hanno interessato, inoltre, anche i velocipedi che sempre più spesso vengono visti girare per le strade cittadine. Durante specifici servizi è stato sorpreso un cittadino pakistano di 23 anni, residente a Macerata, che scorrazzava per le vie cittadine alla guida di una bici con pedalata assistita. Proprio la velocità del veicolo aveva insospettito i militari che, nutrendo sospetti sul fatto che il mezzo fosse stato modificato, li ha indotti ad approfondire il controllo.
In effetti la bici era dotata di uno strumento che fungeva da acceleratore e le verifiche effettuate preso la Motorizzazione Civile hanno permesso di accertare la non conformità del veicolo alle norme del codice della strada che, per la velocità massima costante è stata, in assenza di pedalata, pari a 19 km/h, rientrando nella categoria dei ciclomotori. Il mezzo è stato sottoposto a sequestro e al giovane 'ciclista' sono state contestate diverse sanzioni amministrative tra le quali la mancanza del certificato di circolazione, assenza di copertura assicurativa, guida senza patente, guida senza casco, per un importo pari ad 6.128 euro.
"Avevo parcheggiato in piazza ma ora non c’è più, mi hanno rubato l’auto". Individuati dopo 5 mesi entrambi gli autori del furto. L'allarme era scattato lo scorso 11 agosto, alle ore 21:30, quando un cittadino tolentinate ha allertato la centrale operativa del comando carabinieri di Tolentino a seguito del furto della sua Fiat Punto, lasciata posteggiata in piazza Martiri di Montalto, in centro, e sparita al suo ritorno.
I militari della centrale operativa e della stazione di Belforte del Chienti, che avevano effettuato il primo intervento, in collaborazione con la stazione di Tolentino e la polizia locale, hanno subito visionato le immagini dell’impianto di videosorveglianza del comune e hanno potuto ricostruire che due soggetti erano saliti a bordo del mezzo intorno alle 19:10, per poi allontanarsi rapidamente in direzione mare.
Si trattava probabilmente degli stessi uomini che, poco prima, in un ristorante poco distante, avevano iniziato un’animata discussione, poiché pretendevano di essere serviti prima dell'apertura della cucina.
Grazie alle immagini estrapolate dal circuito di videosorveglianza, il 13 agosto successivo, due agenti della polizia locale, transitando in via Nazionale, hanno notato un uomo con fattezze corrispondenti ad uno degli autori del furto, un cinquantenne egiziano, impiegato edile in uno dei cantieri della città.
Dopo essere stato fermato, è stato sottoposto a perquisizione domiciliare. Qui i carabinieri del nucleo operativo tolentinate e gli agenti della polizia locale hanno rinvenuto i capi di abbigliamento utilizzati la sera del furto. In seguito si è giunti anche all'identificazione del complice, raffrontando le foto di alcuni colleghi di lavoro del fermato, con le immagini dell’impianto del Comune.
Per raccogliere un quadro probatorio completo a carico del complice e al fine di ritrovare l’auto rubata, i carabinieri hanno chiesto un tabulato del traffico telefonico di entrambi i complici, che, incrociando i dati della Società Autostrade, hanno consentito di verificare che le utenze, la sera del furto, avevano svolto un tragitto compatibile con l'evento e avevano poi raggiunto la Puglia, dove è residente uno dei correi, 39enne.
L'auto era poi tornata nelle Marche e, dopo poco tempo, è stata restituita al legittimo proprietario, poiché rintracciata ad Ancona da personale della polizia di Stato. I due uomini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata per il reato di furto e potranno presentare le proprie difese in sede processuale.