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Unicam, 100mila euro a "Talking Hands", progetto che trasforma il linguaggio dei segni in parole

Unicam, 100mila euro a "Talking Hands", progetto che trasforma il linguaggio dei segni in parole

Ancora una grandissima soddisfazione per lo spin-off dell’Università di Camerino “LiMiX”.

L’innovativo progetto “Talking Hands” si è aggiudicato il primo premio del valore di 100.000 euro del R.O.M.E. Prize, uno degli eventi più attesi della quarta edizione della Maker Faire di Roma.

Ad annunciarlo sabato 15 ottobre la giuria composta da Neil Gershenfeld (professore del MIT-Massachusetts Institute of Technology e fondatore del CENTRE FOR BIT & ATOMS), Bruce Sterling (professore statunitense e autore di fantascienza), Simona Maschi (cofondatrice e direttore dell’Istituto di Interaction Design di Copenaghen).

Impatto sociale dell’idea proposta (intesa come diffusione ed efficacia sul maggior numero di persone) e la sostenibilità economica della stessa (possibilità concreta di affermarsi e svilupparsi sul mercato): questi i criteri di scelta per l’assegnazione del R.O.M.E. Prize, acronimo di Rome Outstanding Maker of Europe.

Talking Hands, nato dall’iniziativa di due giovani laureati Unicam, Francesco Pezzuoli e Dario Corona, è un dispositivo indossabile che consente la traduzione della LIS (Lingua dei Segni Italiana). Con l’utilizzo di Talking Hands, una persona sorda segnante, ovvero che utilizza quotidianamente la LIS, può “parlare” e comunicare anche con le persone che non comprendono la lingua dei segni.

Il dispositivo è costituito da due guanti che includono la sensoristica necessaria per acquisire i dati relativi al movimento delle mani, delle braccia e delle dita.

Questi segnali vengono poi elaborati e analizzati, così da tradurre in testo le singole parole. Trasferendo il testo tradotto con una comunicazione senza fili ad un dispositivo dotato di altoparlanti, ad esempio uno smartphone, i segni prenderanno voce!

LiMiX Srl è uno spin-off Unicam nato nel marzo 2015 all’interno della sezione di Matematica e Applicazioni e opera nella ricerca tecnologica, con particolare attenzione all’ambito del Riconoscimento Gestuale.

Sono estremamente orgoglioso, e parlo anche a nome dell’intera comunità universitaria – ha dichiarato il Rettore Unicam Flavio Corradini – di questo risultato ottenuto da questo nostro giovane spin off. Hanno avuto un’idea innovativa e hanno scelto di trasformarla in impresa, anche grazie alle iniziative di sostegno all’autoimprenditorialità promosse dal nostro Ateneo e sulle quali l’Ateneo punta molto. Questo ulteriore successo conferma la validità delle strategie Unicam, che vuole fornire strumenti importanti per il futuro dei giovani”.

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