Tolentino, due operai della ricostruzione salgono su una gru e minacciano di lanciarsi nel vuoto
Momenti di tensione poco prima delle 9 di questa mattina, in via Santini a Tolentino, dove due operai di 19 e di 29 anni, di origine egiziana, impegnati nella ricostruzione post-sisma hanno minacciato di lanciarsi nel vuoto dalla cima di una gru, a circa 20 metri di altezza. Il gesto, estremo e carico di tensione, è stato dettato da questioni lavorative legate al mancato pagamento di spettanze arretrate.
I due, infatti, sono dipendenti di una ditta di Reggio Emilia e avevano appena saputo dal loro titolare, che non avrebbero avuto la retribuzione per i lavori effettuati negli ultimi due mesi. Dalle informazioni acquisite è stato possibile ricostruire che il titolare era in attesa di alcuni pagamenti da parte di due imprese che gli avevano affidato i lavori.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco, i sanitari del 118, i carabinieri e la polizia locale. L’intervento delle forze dell’ordine è stato rapido e mirato, con alcuni militari appartenenti al personale specializzato per la negoziazione del reparto operativo del Comando provinciale dei carabinieri di Macerata che si sono arrampicati sul ponteggio per cercare di calmare la situazione e convincere i due operai a desistere dal loro intento, mentre la zona era stata delimitata.
Dopo una prima trattativa condotta dai militari dell'aliquota operativa di Tolentino, i giovani si sono convinti a spostarsi dalla gru sulle impalcature del cantiere, in condizioni di maggior sicurezza, ma hanno continuato a minacciare di buttarsi qualora qualcuno si fosse avvicinato ai ponteggio.
È stato quindi aperto un dialogo tra il loro responsabile, un cinquantunenne egiziano, e il titolare di una delle ditte che gli avevano affidato i lavori, per trovare una soluzione ed un accordo di pagamento, che è arrivato con il versamento del bonifico delle spettanze. I due operai si sono, infine, convinti a scendere spontaneamente e non hanno voluto ricorrere alle cure mediche di personale sanitario del 118 presente sul posto.
Tutto si è dunque risolto in modo positivo ma ha tenuto impegnate diverse unità dei carabinieri e della polizia locale quasi per un'intera mattinata, anche per il timore di gesti inconsulti non avvenuto in virtù del sapiente lavoro di mediazione dei carabinieri. Presenti il comandante della Compagnia di Tolentino, Giulia Maggi, ed il comandante del reparto operativo di Macerata, Massimiliano Mengasini.
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