Tolentino, colpo in autogrill con pistola e parrucca da pagliaccio: in carcere dopo oltre un anno
È in carcere uno degli autori del furto avvenuto nel luglio dell'anno scorso all'autogrill posto in superstrada a Tolentino, poco dopo l'uscita della zona industriale. Si tratta di un trentacinquenne tunisino che, all'esito dell'iter processuale, è stato condannato a 4 anni di reclusione per rapina, ricettazione, furto e possesso di armi, nonché per ulteriori due reati contro il patrimonio, commessi poco tempo prima ancora a Tolentino e a Macerata.
Venerdì scorso i militari del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Tolentino lo hanno rintracciato nel comune di Porto Sant’Elpidio e hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione della Procura della Repubblica di Macerata. L'uomo, tradotto al carcere di Fermo, dovrà scontare la pena residua di tre anni e 23 giorni di reclusione.
IL FATTO - Era l'alba del 23 luglio 2022 quando due uomini a volto coperto e armati di pistola fanno irruzione all’interno del locale e, dopo aver minacciato la commessa, la costringono a consegnare l’incasso della serata, stecche di sigarette e gratta e vinci. Riempito un borsone, si danno alla fuga a bordo di uno scooter (leggi qui), in direzione Macerata.
Sul posto intervengono immediatamente gli uomini del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia, guidati dal tenente Pellegrini. Nonostante la supervisione dei primi girati della sorveglianza, l'identificazione dei due soggetti risulta particolarmente difficile poiché l'uno portava una parrucca da pagliaccio e una calza sul volto, mentre l’altro un casco con visiera; entrambi inoltre indossavano magliette a manica lunga e abiti senza particolari segni distintivi, oltre a guanti di lana per non lasciare impronte digitali.
Dopo l'analisi dei sistemi di videosorveglianza di numerosi centri della provincia, i militari individuano lo scooter utilizzato per il colpo, che era stato rubato a Porto Sant’Elpidio qualche giorno prima.
Le successive investigazioni, fanno convergere i sospetti su un uomo residente a Corridonia; all’alba del giorno successivo i carabinieri fanno irruzione nella sua abitazione trovando entrambi i complici, la refurtiva, l'arma e il mezzo utilizzato per compiere la rapina, oltre a eroina e materiale per il confezionamento dello stupefacente.
All’esito delle operazioni, eseguite sotto la direzione della Procura della Repubblica di Macerata, i correi - un italiano e uno straniero - furono sottoposti al fermo di polizia giudiziaria per poi essere tradotti al carcere di Ancona.
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