Scossa 3.2 in Umbria alle 9.23, Amato (Ingv): "Non fa parte della sequenza attivatasi il 24 agosto scorso"
Una scossa di terremoto non particolarmente forte, ma avvertita distintamente dalla popolazione, è stata registrata dai sismografi questa mattina alle 9.23 ed ha avuto magnitudo 3.2.
La particolarità dell'evento è che non fa parte della sequenza attivatasi il 24 agosto scorso, ma è localizzato in una struttura diversa. A spiegarlo è il sismologo di Ingv, Alessandro Amato.
"Il terremoto di questa mattina in Umbria (zona Trevi, Castel Ritaldi, Campello sul Clitunno, Montefalco) alle 9.23, di magnitudo 3.2, è avvenuto in una struttura diversa da quella della sequenza iniziata il 24 agosto 2016, come si vede dalla mappa (dal sito cnt.rm.ingv.it). L'epicentro" spiega Amato "è localizzato circa 25 km più a ovest, in una zona già attiva in questi mesi, lungo una fascia a minore pericolosità ma con terremoti storici non trascurabili, come ad esempio quello del 1832 a Foligno".
Sul versante, invece, della sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016, la situazione appare in deciso miglioramento. "Prosegue la diminuzione del numero degli eventi. Ormai siamo a pochissimi (tra 1 e 5) di magnitudo ≥2 ogni giorno. Anche l'aftershock del 24 giugno (3.5 al confine tra Umbria e Marche, più o meno nella zona dei terremoti del 26 ottobre) non ha alterato molto il trend. Molti i giorni in cui l'energia rilasciata rimane sotto la soglia di 10E14 Nm (i pallini neri), avvicinandosi ai valori di prima del 24 agosto (il primo pallino nero in basso a sinistra).
Da notare che, negli ultimi 30 giorni, dei 19 terremoti di M≥3 avvenuti in Italia e dintorni, solo 6 sono localizzati nell'area della sequenza del 2016-17. Anche questo è un segnale di ritorno alla normalità, che peraltro ci ricorda che di zone sismiche ce ne sono parecchie" conclude il sismologo di Ingv.
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