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Cronaca Macerata

Rapporto Dia sulle mafie: "Nel Maceratese spaccio gestito da gruppi stranieri, esposta la ricostruzione post-sisma"

Rapporto Dia sulle mafie: "Nel Maceratese spaccio gestito da gruppi stranieri, esposta la ricostruzione post-sisma"

È stato pubblicato dall'Attività Investigativa Antimafia (DIA, ndr) il rapporto semestrale (gennaio/giugno 2019, ndr) relativo alle proiezioni di criminalità organizzata sul territorio nazionale. Con particolare riferimento alla regione Marche desta allarme la segnalazione riguardante il settore degli appalti pubblici connesso "all’esecuzione delle attività di ricostruzione dei centri abitati colpiti dal sisma del 2016". Un settore che viene definito "esposto" nei confronti di possibili infiltrazioni mafiose. 

LE MAFIE - Il territorio marchigiano, stando a quando si legge nel dossier, "non ha offerto nel semestre, elementi di riscontro circa il radicamento delle mafie nazionali. Si sono tuttavia registrate, come in passato, presenze occasionali di affiliati. Ci si riferisce in particolare a soggetti vicini a clan di ‘ndrangheta, in particolare ai crotonesi Grande Aracri". 

Nella provincia di Macerata risultano presenti "alcune proiezioni riconducibili a cosche del crotonese", mentre per quanto concerne le mafie straniere nel rapporto si legge che "la gestione delle piazze di spaccio risulta appannaggio, attualmente, soprattutto dei gruppi di origine africana".

La DIA sottolinea come nella provincia di Macerata risultino attivi gruppi di tunisini e nigeriani, ma anche di pakistani e albanesi con la seguente distribuzione sul territorio: "A Porto Recanati e Civitanova Marche risultano attivi gruppi di tunisini, a Macerata di nigeriani, nonché la presenza di pakistani sulla fascia litoranea maceratese. Inoltre, gli albanesi sono disseminati su tutto il territorio".

Nel dossier vengono citate le operazioni condotte dalle forze dell'ordine nel nostro territorio: "Un'organizzazione, capeggiata da un pregiudicato macedone, è stata scoperta ad aprile dai carabinieri nella provincia di Macerata. Lo straniero si avvaleva anche di soggetti minorenni per lo spaccio nei pressi di istituti scolastici (leggi qui).A Recanati i militari dell'Arma hanno concluso un'attività d’indagine, che ha visto anche in questo caso il coinvolgimento di stranieri. In particolare, 4 clandestini di origine pakistana provvedevano alla custodia, in un casolare isolato, della droga, in particolare di eroina con elevato grado di purezza".

"Analoghi sequestri sono stati effettuati in casolari situati nei territori di Civitanova Marche e Montecosaro - si legge ancora nel dossier -. Di particolare rilievo quanto accaduto in quest’ultima località nel mese di maggio, quando la Guardia di finanza, a seguito di perquisizione condotta all’interno di un casolare, ha proceduto all’arresto di un cittadino italiano e alla denuncia di altri due responsabili, sequestrando circa 28 kg. di marijuana e 3 di hashish". 

 

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