Beneficiavano del reddito di cittadinanza i tre nordafricani raggiunti dalla misura cautelare della custodia in carcere nell'inchiesta "Wet shoes": Nabil Gharsellaoui, il tunisino residente a Macerata, ritenuto il capo dell’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; Nabil Baazaoui, per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari a Ferrara, dove si era trasferito. Baazaoui, ritenuto anche lui al vertice del gruppo criminale, aveva chiesto alla polizia di poter tornare nel domicilio che aveva a Macerata, ma sembrerebbe si tratti del casolare perquisito l’altra mattina dalla Digos, quindi al momento l' eventualità è esclusa. Un terzo connazionale non è ancora stato rintracciato.
I tre sono accusati di aver creato, insieme ad altri connazionali e con la complicità di alcuni maceratesi, un sistema organizzato che avrebbe avuto lo scopo di far giungere nord africani in Italia, specificatamente a Macerata passando per la Sicilia, metterli in regola con lavori fittizi e false residenze, il tutto in cambio del pagamento di denaro per tali “servizi ".
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