Fu presa a Tolentino dall'allora capitano dei carabinieri Eugenio Nicola Stangarone. Oggi, a nove anni dall'omicidio di Vanessa Russo nella metropolitana di Roma, Doina Matei - condannata nel 2007 a 16 anni per omicidio preterintenzionale per aver ucciso la 23enne romana con un colpo di ombrello - è in semilibertà. Ad anticipare la notizia è il Messaggero che pubblica anche alcune foto della ragazza che oggi di giorno lavora in una coop a Venezia e la sera torna in carcere.
L'omicidio risale a nove anni fa quando, il 26 aprile 2007, la romena incrociò nel tunnel della stazione metro Termini Vanessa Russo. Avvertì una spinta e per tutta risposta brandì l'ombrello contro la ragazza romana colpendola in un occhio e scappando via. Fu arrestata qualche giorno dopo dai carabinieri a Tolentino, dove si era rifugiata a casa di un conoscente. Al processo si è sempre difesa spiegando che non era sua intenzione uccidere. In un racconto Doina scrisse che "quando tornerò nel mondo il mio primo appuntamento sarà nuovamente con la morte: la prima cosa che farò sarà andare al cimitero di Prima Porta sulla tomba di Vanessa". (Ansa)
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