Arriva la sentenza della Corte d'Assise di Macerata per la morte di Alika Ogorchukwu, il 39enne ambulante ucciso il 29 luglio 2022 a Civitanova Marche. L’imputato dell'omicidio, Filippo Ferlazzo, è stato condannato a 24 anni di carcere.
La Procura di Macerata aveva chiesto la pena dell'ergastolo, per il 33enne salernitano che aggredì e uccise nella città rivierasca, il 39enne ambulante nigeriano, dopo che quest'ultimo aveva chiesto l'elemosina a lui e alla sua compagna.
La richiesta del pm Claudio Rastrelli è arrivata stamani al termine della sua requisitoria - durata circa un'ora - davanti ai giudici della Corte d'Assise di Macerata."Ha usato un'aggressione brutale che si usa per uccidere un animale", è stato uno dei passaggi più forti pronunciati dal pubblico ministero nel ricostruire la condotta dell'imputato nei confronti di Alika.
Il pm ha anche più volte evidenziato la capacità di intendere e di volere di Ferlazzo, così da non poter concedere le attenuanti generiche per il suo "disturbo borderline della personalità". Per l'accusa di rapina del cellulare dell'ambulante, il pm ha chiesto l'assoluzione.
Derubricare il reato da omicidio "volontario a preterintenzionale" è stata, invece, la richiesta avanzata ai giudici della corte di assise dell'avvocato Roberta Bizzarri, legale di Filippo Ferlazzo, il giovane che uccise l'ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu a Civitanova Marche (Macerata).
Nella sua arringa, l'avvocato nel chiedere "l'assoluzione solo per dovere difensivo", ha ammesso che di "condanna si dovrà parlare", chiedendo contestualmente una "pena alternativa al regime carcerario perché Ferlazzo sta male".
Richiesta che ha trovato contrarie le posizioni del pubblico ministero e dell'avvocato di parte civile. Il legale della difesa, nel suo intervento, ha evidenziato a più riprese che "Filippo ha un disturbo della personalità significativo".
Aggiungendo che "Ferlazzo non era in grado di comprendere che la sua azione era sproporzionata rispetto all'accaduto". "Ferlazzo - ha sottolineato il legale difensore - non è una persona sana". I giudici della corte di sono ritirati in camera di consiglio.
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