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Non vince al video-poker e minaccia di morte il conoscente: arrestato 39enne per estorsione

Non vince al video-poker e minaccia di morte il conoscente: arrestato 39enne per estorsione

Nel pomeriggio di ieri, martedì 9 aprile, i carabinieri della sezione operativa del nucleo operativo e radiomobile di Macerata, hanno tratto in arresto un 39enne, abitante nella provincia maceratese, già noto alle cronache per precedenti legati alla droga, con l'accusa di estorsione.

LA DENUNCIA - La vicenda prende avvio nella mattinata di ieri quando un 41enne, sempre della provincia maceratese, in stato di disagio e fortemente impressionato, si presenta ai carabineri della sezione operativa chiedendo aiuto visto che da alcuni giorni riceveva minacce da un suo conoscente.

Nel racconto fatto alle forze dell'ordine il macapitato non riesce a trattenere le lacrime tanto è lo spavento e l'angoscia avvertita.

IL FATTO - Tutto nasce quando l'uomo incontra il proprio aggressore presso un bar, dove entrambi erano soliti giocare al video-poker. L'estorsore, dopo aver investito una somma vicina ai 400 euro senza ricavarne alcuna vincita, accortosi di aver terminato il denaro aveva avvertito i presenti di non utilizzare la "macchinetta". Secondo un suo improvvisato calcolo delle probabilità, infatti,  avrebbe potuto erogare una qualche vincita dopo la serie di tentativi andati a vuoto. Dopodichè si allontana. 

Il denunciante, non avendo percepito l'inusuale richiesta di prelazione del proprio conoscente, ha iniziato a giocare sulla stessa macchina vincendo una piccola somma di denaro (50 euro, ndr). Una volta rientrato al bar, il 39enne apprende la notizia della vincita e si adira contro il denunciate, che nel frattempo si era allontanato. 

Recaperato il suo numero di telefono, l'uomo minaccia più volte l'estorto dicendo di consegnarli una somma di 400 euro altrimenti lo avrebbe "ammazzato” e che non “doveva farsi più vedere in giro”.

LE MINACCE - Alle minacce verbali - che già avevano scosso il denunciante- si aggiungono una serie di messaggi telefonici in cui il soggetto prosegue nelle minacce accompagnate da una sequela di turpiloqui. 

La situazione diviene sempre più pesante per il malcapitato, che nel frattempo si accorda nel dare al suo aggressore 250 euro. La consegna, avvenuta in prossimità di una cabina telefonica, vede anche la presenza dei militari che una volta effettuata la transazione intervengono bloccando il soggetto con i 250 euro appena ricevuti. 

LA PERQUISIZIONE - A seguito del fermo, i carabinieri effettuano una perquisizione nell’abitazione dell’uomo e rinvengono oltre 6 grammi di “cocaina” nonché materiale per il confezionamento e taglio della droga.

L’uomo è stato arrestato e posto ai domiciliari in attesa di udienza di convalida.

 

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