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Cronaca Tolentino Urbisaglia

Messaggi sui social per ordinare droga: chiuse le indagini su due pusher del Maceratese

Messaggi sui social per ordinare droga: chiuse le indagini su due pusher del Maceratese

Sono giunte a conclusione le indagini, svolte dai carabinieri di Tolentino sotto la direzione della Procura della Repubblica di Macerata, nei confronti di due uomini, uno residente a Urbisaglia e l'altro nel capoluogo di provincia, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

Le attività investigative erano scaturite dall’arresto di uno dei correi, trentaseienne, residente a Urbisaglia, trovato in possesso di circa 250 grammi di hashish, contenuto in 12 involucri di diverso peso, più di 40 grammi di Mdma, in dosi già confezionate, funghi allucinogeni e 8 “pezzi” di oppio del peso di circa 50 grammi.

All’interno di un capanno perquisito all’epoca vi era inoltre una piccola serra per la coltivazione “fai da te”, con sei piante di marijuana già alte più di un metro e bottiglie di fertilizzante.

A seguito dell’arresto - del 26 agosto 2021- i militari dell’Aliquota Operativa avevano chiesto al Pubblico Ministero l’analisi forense del telefono in uso all’arrestato onde poter risalire al canale di approvvigionamento della sostanza. Dai dei contenuti delle conversazioni e dai contatti dell’indagato sono emersi elementi a carico di un maceratese di 35 anni, quale potenziale fornitore del primo.

A seguito di perquisizione delegata dall’Autorità giudiziaria, il trentacinquenne, residente a Macerata era stato effettivamente trovato in possesso di 200 grammi di hashish, idonei a riscontrare l’ipotesi investigativa formulata. L’uomo era stato pertanto arrestato il 25 febbraio 2022 per detenzione ai fini di spaccio.

L’analisi forense del telefono a lui in uso è stata utile ai carabinieri di ulteriori riscontri, consentendo di individuare numerosi contatti con soggetti dediti all’uso di stupefacenti avvenuti soprattutto con le applicazioni social Instagram, whatsapp e messenger.

Un consistente numero di messaggi, dal contenuto più o meno esplicito, afferivano infatti a incontri finalizzati alla cessione o facevano riferimento alla necessità di rientrare di crediti per cessioni già avvenute (un debito è stato saldato, nei confronti di un soggetto residente in Spagna, mediante bonifico bancario utilizzando le generalità della nonna). 

Analoghe considerazioni sono emerse in relazione ai contatti del primo spacciatore. In entrambi i telefoni infatti vi era un ripetitivo uso di aggettivi, cifre, quantità, luoghi e orari, idonei a far presumere incontri finalizzati alla consegna di stupefacenti.

L’indagine, condotta con metodi tradizionali (sommarie informazioni testimoniali, riconoscimenti fotografici, accertamenti nel territorio e servizi di osservazione), ha permesso di portare all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria un quadro probatorio esaustivo in merito all’attività di spaccio svolta dai due indagati negli ultimi anni, in particolare nel periodo 2019/2022, nei confronti di almeno 15 consumatori (di età compresa tra i 25 e i 55 anni).

Sono giunte quindi a conclusione le indagini preliminari nei confronti dei due, che dovranno rispondere in sede processuale del reato di spaccio. Al maceratese sono contestate numerose cessioni di eroina, cocaina, hashish e marijuana, mentre per l’uomo residente a Urbisaglia sono state ricostruite cessioni di cannabinoidi, ketamina, Mdma, con un giro di affari di migliaia di euro.

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