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Cronaca Macerata

Scoperta maxi frode fiscale da 8 milioni di euro nel settore calzature: 7 persone coinvolte (VIDEO)

Scoperta maxi frode fiscale da 8 milioni di euro nel settore calzature: 7 persone coinvolte (VIDEO)

Scoperta maxi frode fiscale nel settore della lavorazione delle calzature, disposto il sequestro di beni per oltre due milioni e settecentomila euro: 7 le persone denunciate.

Si è conclusa con un sequestro di beni per il valore complessivo di 2.600.000 euro, un’articolata indagine di Polizia economico finanziaria e di Polizia giudiziaria svolta dalle Fiamme Gialle di Macerata e coordinata dal procuratore Giovanni Giorgio e dal Sostituto Procuratore  Margherita Brunelli, nei confronti di un gruppo di imprese operanti nella provincia di Macerata nel settore della lavorazione delle calzature. I dettagli dell'operazione, - denominta 'Matrioska'  -  sono stati esposti nel corso di una conferenza stamapa dal capitano Emilio Fuscellaro,  Comandante della Guardia di Finanza del capoluogo, dal Procuratore Giovanni Giorgio e il colonnello e Comandante provinciale delle Fiamme Gialle Ferdinando Falco.

Le indagini hanno permesso di smascherare un sistema fraudolento di evasione fiscale posto in essere da 7 persone. L’articolata frode fiscale ha visto il coinvolgimento di 9 società,operanti nella provincia maceratese (2 a Corridonia, una a Camerino e una a Macerata), di cui 5 con sede a Torino, sempre riconducibili agli stessi soggetti.

Alcune di esse svolgevano prestazioni di servizio connesse alla lavorazione delle tomaie  in evasione d’imposta, sottraendosi agli obblighi dichiarativi, attraverso la contabilizzazione di fatture false ed omessi contributi fiscali e contributivi e ad altre (committenti) la possibilità di sgravarsi dei relativi obblighi fiscali e contributivi.

Con questo sistema fraudolento, le imprese committenti hanno aggirato i vincoli imposti dalla vigente normativa sul lavoro e, sgravandosi dei costi del personale, hanno generato consistenti economie in materia contributiva e previdenziale. Le stesse hanno altresì ottenuto indebiti risparmi di imposta, in quanto hanno beneficiato di costi completamente deducibili e della totale detraibilità dell’IVA addebitata per rivalsa, sebbene poi non versata, traslando il debito sulle imprese esecutrici della lavorazione.

Ciò, ha altresì consentito ad esse di porsi sul mercato in regime di “concorrenza sleale”, ovvero in una posizione di vantaggio rispetto alle altre aziende che operano osservando le regole, potendo praticare prezzi altamente competitivi.

“Si tratta di un’attività svolta a contrasto delle frodi fiscali,  che sono uno degli obiettivi prioritari della Guardia Finanza – ha esordito il Colonnello Ferdinando Falco - l’operazione ‘Matrioska, portata a termine dalla Compagni di Macerata, è stata avvita nel novembre del 2019 e si è conclusa in questi giorni con la constatazione di un frode per circa 8 milioni di euro posto in essere nel settore delle fabbricazione di tomaie per calzature – illustra – sono risultate coinvolte 9 società operanti nel maceratese, 5 delle quali fittiziamente locate nell’area torinese, e 7 soggetti che con diversi ruoli hanno architettato questo piano fraudolento focalizzato sull’emissione di fatture false per creare quindi crediti IVA insistenti e venendo meno agli obblighi previdenziali previsti nella gestione della forza lavoro”.

“All’esito di questa attività di indagine il Procuratore ha richiesto un provvedimento di sequestro per l’equivalente del profitto derivante dall’imposta evase – ha concluso il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza – a tal proposito il GIP presso il Tribunale di Macerata ha disposto un sequestro di beni pari a 2,6 milioni di euro”.

 Sono anni che la Guardia di Finanza di Macerata lavora al meglio nel settore del contrasto agli illeciti fiscali ma negli ultimi anni sono stati anche attivi nella lotta allo spaccio di stanze stupefacenti che sono una delle forme  di criminalità più diffuse in provincia– ha dichiarato il Procuratore Giovanni Giorgio – sappiamo inoltre che un altro settore importante è appunto quello relativo allo smercio di capi di abbigliamento con marchi contraffatti – ha aggiunto -  questo è stato il punto di partenza dell’Operazione ‘Matrioska’ e nel corso degli anni, tali attività di controllo, hanno portato a significativi sequestri che si sono tramutati molto spesso in provvedimenti di confisca”.

“Il contrasto dei reati tributari avviene sul nostro territorio attraverso un accordo che abbiamo stipulato nel marzo 2015 tra Procura, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate in modo tale che vi fosse uno scambio di informazioni finalizzato ad un pronto intervento a livello penale – ha spiegato Giorgio - da quanto è nato questo protocollo il mio ufficio, su richiesta della Guardia di Finanza, ha ottenuto dai giudici decreti di sequestro per l’equivalente 286 milioni di euro, che non comprendono solo somme di danaro ma anche immobili e autovetture”.

“Abbiamo concluso importante operazione di polizia tributaria e finanziaria che ha visto coinvolte 9 società di capitali di cui 5, con sede legale fittiziamente dichiarata, in provincia di Torino e 4 con sede effettiva in provincia di Macerata – ha annunciato il Comandante della Guardia di Finanza del capoluogo Emilio Fuscellaro - tali imprese erano amministrate da 7 soggetti, tutti di nazionalità italiana, di cui 3 residenti nel torinese e 4 nella provincia di Macerata”.

“Queste 9 società le abbiamo classificate in base a quello che era il loro compito all’interno del sodalizio criminoso ipotizzato – ha precisato - le aziende sono una la prosecuzione di un'altra che ricordano le imprese ‘apri a chiudi’ data la breve vita aziendale e la completa assenza dell’adempimento agli obblighi di natura fiscale – ha chiarato il Capitano Fuscellaro  - Alcuni soggetti che amministravano le società erano gravati da numerosi precedenti penali mentre gli altri erano personaggi compiacenti che avevano denotato un scarsa competenza tecnico-professionale per gestire al meglio un azienda”.

 

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