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Cronaca Macerata

Macerata, domenica sera da incubo per gli abitanti di contrada Acquesalate

Macerata, domenica sera da incubo per gli abitanti di contrada Acquesalate

Tre uomini, nella serata di domenica scorsa, hanno seminato il panico in contrada Acquesalate a Macerata, al confine con Sambucheto. Anche nella frazione di Montecassiano sono arrivate delle segnalazioni in merito a un gruppetto di uomini che, visibilmente ubriachi, hanno preso di mira alcune auto di passaggio piazzandosi in mezzo alla strada e prendendo a pugni i cofani e i vetri delle vetture.

“Sono uscita di casa dopo cena, come ogni sera, per andare a dare da mangiare ai cani – racconta Donatella Giustozzi, che vive in contrada Acquesalate insieme al compagno, al figlio di 15 anni e alla madre di 99 -. Ho chiamato i cani perché sentivo che si stavano agitando particolarmente e, non appena mi sono voltata sul lato del fiume, ho notato due figure. Non potete capire lo spavento. I due uomini, probabilmente di origine pakistana, parlavano a voce alta tra loro (non sono riuscita a comprendere cosa stessero dicendo) e credo fossero più che ubriachi.”

“Sono subito rientrata in casa e ho chiamato il mio compagno – ha continuato la signora Giustozzi -. Lui è uscito, ha urlato loro di andarsene, e così hanno fatto. Questa è una zona di Macerata dimenticata da tutti: le strade sono completamente dissestate, c’è una casa diroccata che tra poco cadrà giù, la segnaletica è inesistente per non parlare dell’illuminazione pubblica. Insomma non ci sentiamo assolutamente sicuri.”

“Dopo che i due se ne sono andati – ha concluso la donna -, abbiamo subito chiamato la Polizia che aveva già ricevuto la segnalazione qualche ora prima.”

Alle 19:30 infatti, la stessa scena è accaduta in un'altra abitazione vicina a quella della signora Donatella. “Erano circa le 19:00 ed ero in casa. Ho sentito i cani abbaiare molto forte e sono subito uscito a vedere cosa stesse accadendo: mi affaccio e noto tre persone sedute sul muretto di casa mia che stavano parlottando tra loro con un tono di voce molto alto. Dico loro di andarsene subito perché questa è una proprietà privata e questi non mi danno assolutamente ascolto e rimangono lì”. È il racconto del signor Luciano Carancini che vive nei pressi del Ristorante I Gelsi sempre in contrada Acquesalate, a pochi chilometri dall’abitazione della signora Donatella, presa di mira dal gruppetto.

“Dopo un po’, i due, hanno deciso di andarsene – continua il signor Luciano -. Nel frattempo ho preso il mio furgone e ho iniziato a fare il giro della zona per controllare dato che c’era molto movimento. Li ritrovo, a pochi metri di distanza dalla mia casa, in tre, che si posizionano in mezzo alla strada e iniziano a fermare tutte le macchine che passano. Cercavano di ostruire il passaggio delle vetture, le costringevano quindi all’arresto e poi le colpivano con calci e pugni sulle carrozzerie e sui vetri. Abbiamo poi segnalato il tutto alla Polizia che è intervenuta sul posto.”

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