È scattata la denuncia nei confronti del 59enne civitanovese che, lunedì 7 novembre, munito di auricolari e microfono nascosto ha tentato il quiz teorico per la patente. L'ipotesi di reato è quella di truffa aggravata ai danni dello Stato e di altro ente pubblico.
A scoprire il "trucco" è stata l'esaminatrice della Motorizzazione civile di Macerata che, insospettita dalla luce proveniente dalla maglia del candidato, ha immediatamente allertato i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Macerata che, giunti in aula, hanno perquisito il 59enne. I militari hanno rinvenuto in possesso dell'uomo uno smartphone e un microfono, collegati tra loro e a loro volta associati a un auricolare "wireless" inserito in un orecchio.
Apparecchiatura servita ad instaurare un contatto con altro soggetto all’esterno, in corso d’identificazione, per essere aiutato a sostenere l’esame teorico. Quanto rinvenuto, costituendo a tutti gli effetti un dispositivo elettronico ricetrasmittente, artigianale e perfettamente funzionante, è stato sequestrato.
Per l'uomo è anche stato necessario ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso per estrarre dall'orecchio l'auricolare, spinto in fondo al condotto uditivo. In ogni caso, nonostante l'aiutino, cinque sono state le risposte sbagliate del candidato, che non sarebbe comunque riuscito "nell'impresa" di ottenere il foglio rosa.
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