Come sarà Macerata in futuro? L’amministrazione comunale lo chiede ai cittadini, agli stakeholders, “i portatori di interessi” come istituzioni ed enti, associazioni di categoria e ordini professionali, alle forze politiche di maggioranza e opposizione e anche ai giornalisti.
Lo fa aprendo la campagna d’ascolto che parte da oggi e che si presenta come un processo in divenire, intervallato da momenti precisi in cui il Comune utilizzerà le idee emerse da questo confronto per accedere ai vari bandi regionali ed europei.
La campagna d’ascolto, presentata questa mattina dal Sindaco Romano Carancini e dalla Giunta in conferenza stampa, è solo il primo passo per la costruzione di un piano strategico della città, che vada oltre i cinque anni di amministrazione e che immagini la città dei prossimi dieci anni.
I cittadini potranno dire la propria attraverso una piattaforma web, che sarà disponibile a breve. Già da oggi, invece, i maceratesi per proporre le proprie idee possono utilizzare la App comunale CityUser, alla voce “filodiretto”, nonché l’ e-mail del Comune.
“Si possono dare contributi straordinari - ha spiegato il Sindaco Carancini - anche scrivendo cinque righe, in cui si esprime una semplice intuizione”.
Due saranno gli incontri pubblici con la città previsti per il prossimo mese, uno il 6 e l’altro il 13 febbraio. Le idee raccolte in questa prima fase d’ascolto, che finirà intorno alla seconda metà di febbraio, saranno indirizzate alla partecipazione del primo bando importante a cui sta guardando l’amministrazione per aggiudicarsi un finanziamento di 6 milioni di euro.
Il 31 marzo, infatti, scade il bando della Regione Marche “Investimenti Territoriali Integrati” (ITI), finalizzati al sostegno delle “Strategie di sviluppo urbano sostenibile”, legato alle risorse contenute nel POR FESR 2014 - 2020, il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, che si integra ai FSE, i Fondi Strutturali Europei, riferiti alle stesse annualità.
Per le Marche sono stati stanziati 18 milioni di euro destinati ai tre capoluoghi che si aggiudicheranno i fondi, ognuno per 6 milioni di euro.
Ma non solo, l’orecchio dell’amministrazione comunale resta teso a tutti i bandi a cui partecipare per accedere a risorse, che possano finanziare i progetti del piano strategico in costruzione. A fine gennaio, ad esempio, scade un altro bando indirizzato a capoluoghi di provincia e alle città metropolitane per una dotazione totale di 500 milioni di euro.
Molto spesso, in Italia, i fondi europei o regionali finiscono per non essere utilizzati non perché non servano, ma perché le amministrazioni non partecipano, per noncuranza o per mancanza di progetti validi.
Il Comune di Macerata, invece, ha deciso di creare un laboratorio di idee, condividendolo con la città, da cui attingere per elaborare progetti da presentare e arrivare così preparati di fronte a ogni bando che possa garantire risorse.
Quattro sono le visioni di Macerata da cui l’amministrazione Carancini, attingendo anche dal proprio programma elettorale, vuole partire: Macerata come città della sostenibilità, città solidale e accessibile, città della cultura e città della creatività e dell’innovazione.
“Un esempio è la creazione e lo sviluppo delle start-ups - ha spiegato l’Assessora alla Cultura Stefania Monteverde - che faccia di Macerata una città creativa per i giovani”.
La riflessione che si concentrerà sull’idea di città del futuro non è un un laboratorio chiuso tra le mura, il cosiddetto “MCSLab”, il Laboratorio della Macerata che Sarà, ma per Carancini rappresenta un modo “per fare di Macerata uno tra i pochi esempi di sviluppo sostenibile in città piccole e medie, quelle dove vive il 70 % degli italiani”.
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