Gli ordini professionali riuniti: siamo disponibili ad affiancare i tecnici AeDES
"In un momento drammatico quale quello attuale, più che mai, le professioni del nostro territorio sono chiamate a condividere responsabilmente tutte le proprie risorse e competenze al fine di affrontare in sinergia l'impatto dell'emergenza ed il processo della ripresa. - inizia così una lettera indirizzata a Renzi, al presidente Ceriscioli; al capo della Protezione Civile Curcio, al commissario straordinario Errani ed infine al direttore regionale per la ricostruzione, Cesare Spuri - Non a caso il Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha invitato tutti gli Ordini e Collegi professionale ad un tavolo permanente ove coordinare le azioni tra questi, la Protezione Civile e l'Amministrazione. Gli Ordini e Collegi professionali della Provincia di Macerata, -continua la missiva - la più duramente colpita dal sisma, nel mettersi immediatamente a disposizione, si sono tra loro confrontati sulle specifiche necessità, a cui dover adeguatamente rispondere.
Come già individuato dal Governatore, il primo enorme ed imprescindibile passo da compiere è quello di procedere tempestivamente ai controlli certificati degli innumerevoli edifici coinvolti dai ripetuti fenomeni sismici. E' dato certo, però, che il numero dei certificatori che stanno operando, abilitati a redarre una scheda Aedes, di Rilevamento danno, pronto intervento, agibilità, sia assolutamente insufficiente rispetto ad un fenomeno dalle sconfinate proporzioni come quello con cui facciamo i conti, non paragonabile minimamente ad altro del passato, a memoria. Con le disponibilità attuali i controlli necessiterebbero addirittura di qualche anno, prima di esaurirsi, come ha confermato l'Ing. Cesare Spuri, appena nominato Direttore dell'Ufficio Speciale per la Ricostruzione post sisma 2016, in occasione del convegno organizzato sul tema della ricostruzione dal Collegio dei Geometri di Macerata. Nel frattempo - si legge ancora - si sfalderebbe irrimediabilmente il tessuto socio economico di un territorio, che morirebbe definitivamente. Per tutto questo tempo rimangono interdetti gli immobili anche agibili, non si può procedere ai lavori di rimessione in pristino di qualsivoglia entità, le zone rosse impediscono l'accesso a chicchessia, l'accoglienza lontana dai territori di origine per i residenti si prolunga a tempo indefinito, non parte la ricostruzione, non riprendono le attività delle imprese, degli esercizi commerciali, delle aziende agricole, delle professioni. I danni sarebbero incalcolabili, letteralmente, ed irreparabili. Le responsabilità conseguenti. E' indifferibile dunque che si adotti senza esitazione una soluzione, o più soluzioni, così da procedere velocemente senza con ciò abdicare in nessun modo alla qualità e conformità dei controlli, posto che di tecnici disponibili e competenti ve ne sarebbero più che a sufficienza, come garantiscono appunto i rispettivi Ordini e Collegi professionali degli Architetti, Ingegneri e Geometri. E' necessario che formalmente si permetta agli stessi di operare tempestivamente attraverso una specifica regolamentazione emanata dagli enti preposti, attingendo agli strumenti giuridici garantiti dallo stato di emergenza. Le soluzioni ipotizzabili potrebbero essere diverse, quali: l'utilizzo di squadre miste, affiancando ad un certificatore abilitato un professionista competente, seppur non in possesso di detto titolo; l'autorizzazione a detti tecnici di accedere nell'immediato ad una formazione ad hoc, compatibile con le esigenze dell'urgenza; l'introduzione della modulazione motivata della valutazione espressa con le schede Fast, ipotizzando diverse casistiche che superino le categorie apodittiche dell'inutilizzabilità ovvero dell'agibilità.
Le categorie professionali qui rappresentate, all'unisono, nell'offrire il proprio incondizionato sostegno, reclamano pronte iniziative in tal senso.
Ovviamente, accanto a questo pregiudiziale aspetto, occorre affrontare anche l’impatto economico, finanziario e fiscale dei soggetti coinvolti dal sisma, prevedendo norme specifiche e chiare che non si limitino a semplici sospensioni ma diano segnali forti ai soggetti economici e ai cittadini per una speranza concreta di poter riattivare le proprie attivita’ duramente colpite.
Serve dunque - conclude il documento - fare chiarezza al più presto in merito ai territori inseriti nel cratere, in modo da stabilire con precisione l'applicazione dei vari interventi di sospensione."
Seguono le firme dei presidenti degli ordini e dei collegi professionali della provincia di Macerata e Camerino:
Enzo Fusari Presidente ordine Architetti Maria Cristina Ottavianoni Presidente Ordine Avvocati Giorgio Piergiacomi Presidente Ordine ODCEC Riccardo Russo Presidente Ordine Consulenti del Lavoro Andrea Pignocchi Presidente Ordine Geologi delle Marche Marcello Seri Presidente Collegio Geometri Paola Passeri Presidente Collegio Geometri Fabio Massimo Eugeni Presidente Ordine Ingegneri Michele Gentilucci Presidente Distretto Notarile Stefano Bartolucci Collegio Periti Agrari Pesaro- Urbino, Ancona, Macerata Francesco Stronati Associazione Nazionale Tributaristi
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