Sei le persone che persero la vita la notte tra il 7 e l'8 dicembre alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, in seguito al cedimento di un parapetto.
Notizia di oggi che, nel registro degli indagati, sono state iscritte altre otto persone, tra cui il primo cittadino di Corinaldo, Matteo Principi, in qualità di presidente della Commissione di Vigilanza che nell'ottobre del 2017 aveva rilasciato i permessi per l'apertura del locale. Insieme a lui sono indagati gli altri membri della Commissione in questione e due ingegneri.
Salgono così a 17 gli indagati per la tragedia dello scorso dicembre. Per tutti loro le ipotesi di reato sono cooperazione in omiciio colposo e lesioni colpose. Per gli indagati della Commissione di Vigilianza, si aggiunge anche l'ipotesi del reato di falso.
Dalle indagini della Procura di Ancona infatti emerge anche che la discoteca era, in realtà, un "magazzino agricolo". Proprio perché il locale non era a norma, la domanda degli inquirenti è come è possibile che i proprietari avessero ottenuto la licenza per adibire lo spazio a discoteca. Sempre secondo gli investigatore, a questo punto, ci sarebbe una produzione di documenti falsi o mai evrificati.
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