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Cronaca Macerata

Addio a Renato Pasqualetti: "La sua eredità politica e culturale per Macerata"

Addio a Renato Pasqualetti: "La sua eredità politica e culturale per Macerata"

Macerata piange la scomparsa di Renato Pasqualetti, una delle figure più significative della vita politica e culturale della città, scomparso ieri all’età di 77 anni. La sua morte lascia un vuoto profondo, non solo nelle istituzioni e nelle organizzazioni in cui ha ricoperto ruoli di rilievo, ma anche nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato per la sua dedizione al lavoro e alla comunità.

Pasqualetti si è laureato in giurisprudenza nel 1972, un titolo che lo ha portato a lavorare come contrattista presso l'Istituto di Sociologia della Facoltà di Giurisprudenza e, successivamente, a dedicarsi all'insegnamento nelle scuole superiori. Ma è nel campo della politica e delle istituzioni che la sua figura ha lasciato una traccia indelebile. Ha ricoperto numerosi incarichi di prestigio, come segretario generale dell’Associazione Sferisterio (2004-2009), capo di gabinetto della Presidenza della Provincia (2004-2009), e referente del progetto di censimento di soggetti e eventi di spettacolo dal vivo (2011).

La sua carriera politica è iniziata negli anni '60, quando ha dato vita al Manifesto, una delle formazioni politiche più innovative della sinistra italiana. Successivamente, è stato parte integrante del Partito Comunista Italiano, ricoprendo il ruolo di consigliere comunale e segretario provinciale. La sua capacità di costruire alleanze politiche lo ha portato a giocare un ruolo fondamentale nella coalizione “Città Solidale” sotto la guida del sindaco Maulo, segnando una svolta storica nel governo della città.

Un uomo che ha sempre cercato di costruire una sinistra democratica, sensibile alle esigenze dei ceti più deboli e capace di adattarsi ai cambiamenti della società. Il suo impegno ha trovato spazio anche al di fuori delle istituzioni politiche, partecipando attivamente a numerose associazioni culturali, tra cui il Circolo “Area di Rigore” negli anni Novanta e la Fondazione Belli, dove ha ricoperto la carica di presidente e successivamente di consigliere fino alla sua morte.

"Per tutto quello che Renato ha rappresentato, per la sua dedizione e il suo spirito umano, oggi il Partito Democratico di Macerata lo piange, lo ringrazia e lo ricorderà per sempre", scrive il crcolo in un comunicato. "La sua eredità rimarrà nei valori che ha sempre sostenuto e che continueremo a portare avanti con forza nel nostro impegno per il futuro della città, della sinistra e della democrazia".

Pasqualetti sarà ricordato per la sua capacità di coinvolgere e affascinare, sia con le storie dei suoi libri, che con i suoi interventi in politica. La sua passione per la cultura e la politica partecipata ha avuto un impatto profondo su chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarlo. La sua presenza nelle assemblee politiche era sempre un momento di riflessione e di approfondimento, una guida per chi credeva nel dialogo e nella costruzione collettiva del futuro.

La salma di Renato Pasqualetti è esposta da questa mattina presso la casa funeraria della Croce Verde a Sforzacosta. L'ultimo saluto avverrà domenica, 2 marzo, presso la stessa sede. 

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