Dopo la decisione della Regione Marche di sollevare dall'incarico di dirigente del Servizio Salute della Regione Marche il dott. Piero Ciccarelli, i legali difensori, gli avv. Gianfranco e Manuel Formica, replicano con la seguente nota:Al dott. Piero Ciccarelli interessa soprattutto provare alla Procura della Repubblica ed a chi l'ha sempre stimato l'assoluta infondatezza dell'ipotesi accusatoria mossa nei suoi confronti.A tal fine, dopo l'interrogatorio dei giorni scorsi, questa mattina abbiamo prodotto un'articolata e documentata memoria difensiva, pronti anche a farvi seguito ove richiesti dall'Autorità inquirente. Conta meno, anche se non fa certo piacere, l'interruzione del rapporto collaborativo che si dice essere stata decisa dall'Esecutivo regionale; rapporto che sarebbe comunque cessato tra qualche mese''.Così gli avv. Gianfranco e Manuel Formica, difensori del dirigente del Servizio Salute della Regione Marche Piero Ciccarelli indagato per presunti appalti 'pilotati' dell'Asur, che la giunta regionale ha annunciato oggi di voler sostituire con Lucia Di Furia, rescindendo il contratto.''Valuteremo le ragioni della decisione della giunta - prosegue il legale - e la stessa legittimità una volta portate a conoscenza dell'interessato, che, lo si ribadisce, nel suo lavoro come dirigente regionale ha sempre e solo svolto il proprio dovere''. L'avv. Gianfranco Formica
È Don Aldo Romagnoli a dare il via all'incontro, promosso dalla Caritas, con i sei candidati alla carica di sindaco di San Severino Marche, svoltosi ieri sera al cine-teatro San Paolo, per l'occasione gremito. “In questo incontro abbiamo voluto porre domande su argomenti sociali che noi ogni giorno ci troviamo ad affrontare." -ha esordito don Aldo - “Lo scopo di questa serata è informare. Quindi informateci e informatevi. Deve essere un momento di confronto e di ascolto reciproco, nel pieno rispetto di tutti. Non chiediamo miracoli, ma passi sinceri e raggiungibili- ha concluso il parroco settempedano - il bene della città non dipende solo dal futuro sindaco, ma da tutti noi”.Moderatrice dell'evento Barbara Torresetti, insegnante di violino molto attiva nel sociale e abitante del villaggio San Michele Arcangelo di Corridonia, che si occupa di creare occasioni di reinserimento a persone provenienti da percorsi terapeutici e di comunità.Disagi familiari dovuti a gioco d'azzardo, separazioni e divorzi, la possibilità del REIS (reddito e inserimento sociale), il collegamento difficile con le frazioni e poi ancora lavoro e ambiente le tematiche sulle quali i candidati, il cui ordine di intervento è stato estratto a sorte, sono stati invitati ad esporre le proprie idee ed iniziative. A rompere il ghiaccio Francesco Borioni della lista Per San Severino: “Durante questa campagna elettorale abbiamo sempre detto che la prima ricchezza di San Severino sono le persone, e tra queste ci sono anche quelle meno fortunate che vivono dei disagi dovuti a tante situazioni. Il REIS lo vedo come un salto di qualità nell'assistenza, noi vogliamo fare un'analisi di chi ha diritto ad avere questa assistenza, per dare loro servizi e cercare di risolvere i loro disagi creando un network del sociale, perché da soli non si fa nulla. Il Comune deve fare da aggregatore, ma deve farlo con persone qualificate, infatti un punto cardine del nostro programma è l'assistente sociale a tempo pieno”. Per quanto riguarda il problema del gioco d'azzardo Borioni ha poi aggiunto che il Comune “deve fare pressioni in Regione perchè c'è un regolamento da approvare contro questa piaga sociale. Ben venga la riduzione delle tasse per gli esercenti slot free ma ancora più importante è l'informazione. Infine per quanto riguarda le frazioni altro punto focale per noi è l'istituzione del taxi sociale, e vorremmo anche provare dei percorsi nuovi di trasporto pubblico da poter poi modificare”.Ha poi preso la parola Pietro Cruciani della lista San Severino Marche 2.0, già assessore ai servizi sociali della comunità montana e promotore di diversi progetti tra cui il progetto sollievo: “Bisogna fare chiarezza: il REIS è destinato a famiglie in povertà assoluta, con figli minori e reddito fino a 3000€. I fondi sono pochi, per questo dobbiamo attivarci anche con l'ambito sociale per creare un percorso di formazione e reinserimento nel mondo del lavoro, ed evitare che i minori vengano allontanati dalle famiglie e ricadano tra le spese del comune. Contro il gioco d'azzardo dobbiamo puntare sulle interruzioni orarie come deterrente e incentivare i gestori a togliere le slot – ha proseguito Cruciani – ed attivare il servizio di mediatore familiare per evitare separazioni e divorzi troppo frequenti. Per il lavoro ben vengano le borse lavoro ma dobbiamo puntare sulla sinergia con le scuole settempedane e con l'università”. Nel dibattito a ritmo anche troppo lento coi candidati visibilmente provati da questa campagna elettorale è stata poi la volta di Rosa Piermattei, lista San Severino Cambia, che si è presentata dicendo: “sono l'unica donna candidata sindaco, non ho nessuno dietro di me ma solo voi davanti e non intendo accettare il sussidio da sindaco qualora fossi eletta perché ritengo giusto lasciare questi soldi a disposizione della comunità”. La Piermattei si è poi soffermata sulle varie tematiche al centro dell'incontro: “ A San Severino c'è poco lavoro e molta povertà, vogliamo lavorare per dare ai giovani per assicurare loro lavoro e dignità, e cercheremo di farlo attraverso le nostre risorse territoriali, con aiuti anche europei e soprattutto attraverso la giusta educazione. La famiglia, poi, è un nucleo che va curato ed è un dovere della comunità istituire degli uffici di consulenza. La presenza di così tante frazioni nel Comune di San Severino rende normale avere dei problemi di collegamento su cui bisognerà lavorare. Per quanto riguarda il problema del gioco d'azzardo, che riguarda la nostra città ma anche la Regione, è fondamentale educare chi ha a disposizione queste slot e formare centri per chi ha dipendenza. Concludo parlando di ambiente: dobbiamo lottare affinché l'inceneritore non venga aperto, ma anche lottare per il reinserimento delle 84 persone che nel cementificio lavorano”. Una battuta del candidato sindaco per la lista Città e Borghi Massimo Panicari ha “risvegliato” la platea: “Se dietro la Piermattei non c'è nessuno dietro di me c'è Morfeo perciò mi alzo in piedi! Battute a parte per quanto riguarda il REIS io ribalterei l'acronimo in Inserimento sociale e Reddito: dobbiamo creare opportunità di lavoro per dare dignità, noi non vogliamo un'assistenza fine a se stessa. Contro il gioco d'azzardo il comune purtroppo non ha elementi sufficienti per ridurre le tasse, ok ridurre le tasse ma questa da sola non è una soluzione. Sul percorso di preparazione al matrimonio andrò contro corrente perché sono convinto che sia una scelta di vita individuale già difficilissima, in cui terze persone possono fare poco”. Panicari ha poi concluso il suo intervento parlando di ambiente: “ per quanto riguarda l'inceneritore tutti insieme diciamo no, ma noi possiamo essere più incisivi: se sarà aperto noi, che non ci fidiamo dell'arpam, partiremo con dei controlli autonomi. Inoltre punteremo sull'abbassamento delle emissioni atmosferiche da riscaldamento domestico, puntando sulla promozione di interventi di riqualificazione e sulla pianificazione urbanistica”.“Il Movimento 5 stelle sul sociale parte con qualche punto di vantaggio” così ha aperto il suo intervento Mauro Bompadre della lista La Città bella, “il reddito di cittadinanza è nostro cavallo di battaglia, è una proposta di legge documentata, abbiamo dimostrato che si può fare, i soldi ci sono. Allora mi chiedo, e vi chiedo, si può fare perché non si fa? Dobbiamo usare una voce più forte contro dei privilegi che non possono più esistere, perché non si fanno mai tagli agli sprechi, solo ai servizi. La ludopatia è una grave piaga sociale per la quale serve prevenzione, è solitudine e disperazione che grazie al REIS possiamo e dobbiamo limitare. Sulla famiglia mi sento di dire che purtroppo oggi siamo tutte piccole isole, e dalle scuole dobbiamo insegnare ai ragazzi a comunicare e ad accettarsi anche nelle differenze”. A chiudere il primo turno di interventi Valter Bianchi della lista San Severino Tricolore: “le politiche sociali sono un punto forte del nostro programma, noi cerchiamo di proteggere prima il cittadino italiano, che molto spesso viene lasciato indietro. Per questo ci chiediamo se il REIS non sia per caso l'ennesimo contributo a favore di una certa categoria di cittadini lasciandone indietro altri. Il Comune, poi, dovrebbe intervenire contro il gioco d'azzardo bloccando nuove concessioni e incentivando chi ha le slot a toglierle, invece per quanto riguarda il collegamento con le frazioni più che mancare i mezzi mancano le strade, che quando non sono assenti sono disastrate. Importante l'ambito lavorativo, vorremmo incentivare le imprese nelle frazioni, magari aiutando i giovani a crearle. L'amministrazione dovrebbe impegnarsi nella formazione e nel supporto alle giovani coppie, e fare prevenzione contro l'uso degli stupefacenti, ampiamente diffuso in città soprattutto tra i giovanissimi. Per quanto riguarda infine l'ambiente anche noi diciamo no all'inceneritore, ma su questo non facciamo nemmeno troppe promesse”.A chiusura del dibattito ai candidati è stato chiesto di esprimere la propria opinione sulla creazione di una Consulta comunale del sociale, possibilmente con l'integrazione di persone di altre etnie. Al riguardo Bianchi vede di buon occhio la creazione di questa consulta e per quanto riguarda l'integrazione sì se “sono cittadini integrati, ma dando sempre la precedenza alle persone del luogo”, Bompadre invece è favorevole a questo tipo di integrazione, anche come forma di “controllo”: “servono integrazione e dialogo”. Fuori tema il candidato Panicari che ha posto di nuovo l'accento sulle tematiche a fondamento del suo programma: “sull'inceneritore non ci devono essere speculazioni di sorta ma ci tengo a precisare che la bretella e l'unione dei comuni portano la nostra firma. La politica è condivisione di proposte ed idee ma ha bisogno di competenze per essere incisiva”. A conclusione ha rinnovato il suo rammarico per la presenza di ben 6 liste, argomento ripreso poi da Rosa Piermattei che vede questa situazione come le due facce della stessa medaglia: “le sei liste denotano malcontento e allo stesso tempo una forte risveglio delle coscienze. Forse è davvero arrivato il momento di cambiare”. D'accordo con l'integrazione nella consulta anche Cruciani, che in ultimo si è proposto come “garante per il futuro del nostro ospedale, grazie anche alle riforme poco condivise del presidente Ceriscioli”. “La consulta sociale era già stata fatta dall'assessore Giorgetti, e se saremo eletti come prima azione vorremmo istituire un fondo di 50000€ per disoccupati ed inoccupati” ha affermato Borioni che ha concluso dicendo con un sorriso “ vi annuncio da ora che se sarò eletto non rinuncerò all'indennità di sindaco, prenderò un'aspettativa dal lavoro per fare il sindaco a tempo pieno, per cui avendo moglie e figli avrò bisogno di quei soldi, voglio evitare di diventare cliente della Caritas”. Un dibattito sereno e dai toni pacati che ha lasciato però nell'incertezza molti dei presenti in sala.
Rintracciato nel pomeriggio di ieri dalla Polizia di Civitanova Marche un uomo di origini turche destinatario di un provvedimento di cattura internazionaleL'uomo, K.A., residente in Germania era destinatario del suddetto provvedimento di cattura emesso dalla Autorità turche per traffico internazionale di stupefacenti.Dopo i complessi accertamenti di rito, espletati anche attraverso contatti con le Autorità di quel paese, l’uomo è stato trasferito al Carcere di Camerino a disposizione della Corte della Appello di Ancona.
Da un paio di giorni tra via Giuseppe Garibaldi e Piazza Cesare Battisti a Macerata è stato affisso uno strano cartello sulla quale campeggia la scritta "scomparso".La persona data per scomparsa sarebbe un uomo di 65 anni tale Piero Rinaldi. Sono inoltre fornite alcune generalità come l'altezza, di 1,70 e lo stato confusionale in cui verteva l'uomo al momento della scomparsa. Sul cartello inoltre viene specificato di contattare immediatamente un numero di telefono che però risulta inesistente.Il dubbio è che si tratti di uno scherzo ad opera di amici o familiari dell'uomo. O questa persona è davvero scomparsa?Da segnalare inoltre che nessuna denuncia è stata presentate alle forze dell'ordine.
Assolto Fabio Corona, il caposquadra dei Vigili del Fuoco che il 18 giugno 2014 coordinò le operazioni durante il rogo al mobilificio recanatese Gfl nel quale riportò gravi ferite e perse la vita, nel gennaio successivo, il vigile Roberto Torregiani di Montelupone.Il tribunale ha archiviato le accuse contro il Corona che era intervenuto insieme alla sua squadra per spegnere un incendio divampato in un silo pieno di segatura. In quel frangente, dopo aver domato l'incendio per più di due ore, due vigili vennero fatti salire sulla piattaforma, per controllare la situazione. Nessuno poteva prevedere un'esplosione che scaraventò a terra i due vigili. Torregiani, riportò ferite gravissime e dopo mesi di coma morì nel gennaio 2015.La Procura aprì un fascicolo, in cui, tra gli indagati risultava anche Fabio Corona, il caposquadra.L'ing. Luca Marmo effettuò la perizia che scagionarono subito Corona così la Procura chiese l'archiviazione per l'accusa di omicidio colposo. La famiglia della vittima, difesa dall'avv. Pietro Siciliano, aveva chiesto la riapertura.Martedì si è tenuta l'udienza nella quale si è ridiscusso circa l'accaduto e nella quale il Giudice Enrico Pannaggi ha definitivamente assolto il caposquadra. Il Giudice Pannaggi ha condiviso le motivazioni del PM Buccini adducendo che "tra la condotta del caposquadra e l'evento lesivo non c'era alcun nesso di causalità e che il caposquadra aveva posto in essere tutte le azioni che andavano eseguite nel caso di specie, non ravvisando nel suo comportamento alcun profilo di colpa specifico".I difensori dell'indagato, gli avvocati Fabrizio Giustozzi e Olindo Dionisi, unitamente ai consulenti di parte prof. dott. Alberto Andreani e ing. Carlo Gelsomini, esprimono soddisfazione per l'esito del procedimento. Corona si è sempre dichiarato non colpevole e ritiene di aver fatto tutto ciò che la propria coscienza gli ha suggerito di fare. "È la fine di un incubo per lui - hanno dichiarato i legali -perché oltre ad aver perso una persona cara e un validissimo collega si è trovato ingiustamente accusato della sua sfortunata sorte"
È accaduto questa mattina, poco prima delle 5 all'ospedale di Macerata. I sanitari hanno notato del fumo uscire dalle bocchette di areazione ed hanno immediatamente avvertito i Vigili del Fuoco.Questi sono subito risaliti alla causa ed hanno tempestivamente domato e isolato il motore di areazione che era andato in corto circuito.Fortunatamente non risulta nessuno ferito né intossicato.
Un imprenditore di 48 anni di Recanati si è tolto la vita impiccandosi all'interno della sua ditta nella zona industriale, nell'area ex Eko.La vittima è Gianluca Caporaletti, imprenditore recanatese nel ramo elettrico. Che sia un ennesimo disperato suicidio dovuto alla crisi non possiamo affermarlo con certezza. Gianluca non ha lasciato nulla di scritto per spiegare il gesto anche se sembrerebbe che da mesi avesse problemi con la sua attività La vittima Gianluca CaporalettiIl corpo senza vita è stato trovato questa mattina da due operai, intorno alle otto che iniziavano il turno di lavoro. Probabilmente l'estremo atto era stato compiuto poco prima. Tempestivo l'intervento del 118 sul posto che non ha potuto far altro che constatare la morte dell'uomo. I carabinieri sul luogo stanno effettuando i rilievi del caso.Gianluca lascia la moglie e due figli.
Un uomo di Pollenza di 63 anni, A.C., è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette a seguito di un tremendo frontale verificatosi nel tardo pomeriggio fra Pollenza e Casette Verdini.Intorno alle 18, l'uomo a bordo della sua Range Rover è andato a scontrarsi con una Mini Cooper condotta da E.G., 30 anni, di Treia. Ad avere la peggio è stato il 63enne, per il quale i sanitari del 118 hanno chiesto l'intervento dell'eliambulanza con la quale è stato trasportato ad Ancona.Fortuntamente solo qualche escoriazione, invece, per il 30enne alla guida della Mini. Sul posto, oltre a 118 e vigili del fuoco, anche i carabinieri per i rilievi di rito.
Un ventiduenne di Matelica, M.P, si trova ricoverato in gravi condizioni all'ospedale regionale di Torrette a seguito di una brutta caduta verificatasi intorno alle 18 mentre stava allenandosi a bordo della sua moto sulla pista da cross di Matelica.A seguito della caduta, M.P. ha battuto violentemente il cranio, la schiena ed il torace. A complicare ulteriormente le cose, la rottura del casco che ha aggravato le conseguenze del colpo alla testa. Immediatamente è scattata la macchina dei soccorsi: i sanitari del 118, viste le gravi condizioni in cui versava il giovane, hanno chiesto l'intervento dell'eliambulanza che si è alzata in volo da Fabriano ed è atterrata in un campo poco distante dalla pista di motocross, dove è avvenuto l'incidente. Il giovane, comunque, non ha mai perso conoscenza, è rimasto sempre vigile ed ha parlato con i soccorritori. Ora si trova in coma farmacologico all'ospedale di Ancona.
Ancora nessuna traccia di Adriano Machella, il farmacista maceratese di 58 anni del quale da sabato non si hanno più notizie.Nato a Macerata, l’uomo è celibe e si era laureato in Farmacia all’Università di Camerino nel 1997. Residente in Via Panfilo esercitava anche il ruolo di amministratore di condominio.Sabato si è allontanato con la sua Fiat Punto grigia targata BL990ER facendo perdere ogni traccia. Inutili i tentativi dei familiari di contattarlo telefonicamente. Con il passare dei giorni l’angoscia dei parenti è diventata insostenibile così il fratello ne ha denunciato la scomparsa.Immediatamente sono scattate le ricerche da parte di Carabinieri e Polizia.Al momento della scomparsa, Machella indossava una tuta da ginnastica e degli occhiali da vista. Della sua scomparsa si è occupata anche la nota trasmissione televisiva Chi l'ha visto.
"Non siate tristi per me, lascio un mondo di dolore per un regno di pace.Ricordatemi così... con un sorriso. Sarò sempre con voi."Queste le parole che si leggono nel ricordino di Don Pietro Parisse, il parroco di Macerata deceduto domenica scorsa. Il suo viso sorridente, la sua bontà, i suoi modi gentili e affabili. Tutti lo ricorderanno sempre così."Pochi giorni prima della sua scomparsa - ricorda un amico- lo si poteva vedere ancora ridere e scherzare in giro. Una perdita che ha colpito al cuore l'intera comunità maceratese".Una folla commossa lo ha salutato per l'ultima volta questo pomeriggio al Duomo di Macerata. Presenti anche il Vescovo di Macerata Monsignor Nazzareno Marconi, Mons. Giancarlo Vecerrica ex Vescovo della Diocesi di Fabriano e Giancarlo Pallini, Questore di Macerata oltre ai tanti gli amici che lo ricordano con parole affettuose.Molto amato in città Don Pietro aveva 76 anni. Aveva da poco celebrato l’anniversario per i 50 anni di sacerdozio.https://youtu.be/XQ5unv2jzKU
La Regione Marche recederà dal rapporto di lavoro con Piero Ciccarelli, revocandogli l'incarico di dirigente del servizio Salute. Al suo posto verrà nominata Lucia di Furia.La notizia è stata confermata con un comunicato stampa, in cui si legge che ''il ruolo conferito è caratterizzato dall'imprescindibile natura fiduciaria derivante dalla collocazione del dirigente all'apice dell'organizzazione della Sanità marchigiana''. Ciccarelli, attualmente in aspettativa, è indagato dalla procura di Ancona per associazione per delinquere, finalizzata a favorire l'azienda Medilife nell'assegnazione degli appalti dell'Asur. Il manager sanitario respinge le accuse.''Al dott. Piero Ciccarelli interessa soprattutto provare alla Procura della Repubblica ed a chi l'ha sempre stimato l'assoluta infondatezza dell'ipotesi accusatoria mossa nei suoi confronti. A tal fine, dopo l'interrogatorio dei giorni scorsi, questa mattina abbiamo prodotto un'articolata e documentata memoria difensiva, pronti anche a farvi seguito ove richiesti dall'Autorità inquirente. Conta meno, anche se non fa certo piacere, l'interruzione del rapporto collaborativo che si dice essere stata decisa dall'Esecutivo regionale; rapporto che sarebbe comunque cessato tra qualche mese''. Così gli avv. Gianfranco e Manuel Formica, difensori del dirigente del Servizio Salute della Regione Marche Piero Ciccarelli indagato per presunti appalti 'pilotati' dell'Asur, che la giunta regionale ha annunciato oggi di voler sostituire con Lucia Di Furia, rescindendo il contratto. ''Valuteremo le ragioni della decisione della giunta - prosegue il legale - e la stessa legittimità una volta portate a conoscenza dell'interessato, che, lo si ribadisce, nel suo lavoro come dirigente regionale ha sempre e solo svolto il proprio dovere''.(ANSA).
La Polizia di Stato rende noti i dati statistici relativi all’attività svolta dalla Polizia di Stato di Macerata (Questura, Commissariato di P.S. di Civitanova Marche, Polizia Stradale e Polizia Postale) nell'anno appena trascorso.Per quanto riguarda l'attività di prevenzione sono stati messi in campo, nel periodo in riferimento, circa 7300 equipaggi automontati. Oltre un milione e 380 mila i chilometri percorsi dagli autoveicoli in dotazione.Nell'ambito del controllo territoriale le chiamate pervenute al numero di pronto intervento sono state 31933. Gli Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Macerata e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche hanno improntato sul territorio complessivamente 2555 equipaggi suddivisi in tutto l’arco delle 24 ore. I controlli totali su strada sono stati 9144 nel corso dei quali sono state identificate 13459 persone, controllati 12013 documenti di identità e 7879 veicoli.Questi i numeri relativi alle misure preventive: 32 le persone avvisate oralmente, 234 quelle allontanate con Foglio di via Obbligatorio, 19 provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive, 4 le persone “ammonite” ai sensi della legge sullo “stalking”, 15 proposte inoltrate al Tribunale per l’applicazione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, 11 i provvedimenti emessi ai sensi dell’articolo 75 bis del D.P.R. 309/90 (prescrizioni imposte agli assuntori di sostanze stupefacenti).Alla Polizia giudiziaria sono stati denunciati 1986 delitti, 607 persone. 101 gli arrestati. 13459 sono state le persone controllate, 7879 i veicoli. In tutto ne sono state controllate e sottoposte a misura restrittiva 3448.Dal 1° maggio 2015 al 30 aprile 2016, la Polizia di Stato ha recuperato e sequestrato le seguenti quantità di stupefacenti : 15.715 grammi di hashish, 30.547 grammi di marijuana, 9.438 grammi di eroina e 332 gr di cocaina, per un totale di oltre 56 mila grammi di droga.La Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale ha rilasciato 7112 passaporti. Per quanto riguarda il settore armi, sono stati rilasciati o rinnovati 1047 porti d’arma ad uso caccia mentre quelli per uso sportivo sono stati 668. Gli operatori della Sezione Amministrativa della Questura, del Commissariat di P.S. di Civitanova Marche, nel periodo osservato hanno controllato 79 esercizi pubblici.La Polizia Stradale in primis e gli altri Uffici e Reparti della Polizia di Stato poi, sono impegnati sulle strade della provincia per assicurare il rispetto del Codice della Strada con particolare attenzione alle norme relative ai limiti di velocità, all’uso del casco, alle cinture di sicurezza, al contrasto dell’abuso di alcool e dell’assunzione di sostanze stupefacenti, in particolare sono stati rilevati i seguenti dati: 16578 violazioni accertate su strada, 344 le patenti di guida ritirate immediatamente a conducenti responsabili di gravi violazioni, 354 patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza alcolica o per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, 809 gli incidenti rilevati.La Sezione della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Macerata, dal 1° maggio 2015 al 30 aprile 2016 ha perseguito 266 delitti e ha denunciando all’Autorità Giudiziaria 94 persone. Nell’analogo periodo precedente i delitti segnalati furono 294 e le persone segnalate all’Autorità Giudiziaria 92. Ha eseguito 788 controlli negli Uffici Postali impiegando 218 equipaggi. I delitti più denunciati sono: truffe e frodi informatiche (106 casi), delitti informatici (54 casi), estorsioni (11 casi).Sono 34.028 i cittadini stranieri non comunitari soggiornanti in provincia. Nel corso dell’annualità sono stati intimati a lasciare il territorio dello Stato 61 cittadini extracomunitari non in regola con la normativa sull’ingresso e soggiorno dei cittadini stranieri, 35 gli accompagnamenti eseguiti. Di rilevanza nazionale l’espulsione operata per motivi di “sicurezza nazionale” nei confronti di due cittadini pakistani di cui uno naturalizzato italiano. Identificati 1042 cittadini stranieri, 417 dei quali provenienti dagli sbarchi sulle coste italiane e 627 “extra sbarchi”.La scientifica ha effettuato 105 sopralluoghi, 62 servizi di o.p., 88 narcotest, 142 lavori per servizi di ordine pubblico e attività di Polizia Giudiziaria, 62 elaborati per individuare le persone indagate, 1.676 fotosegnalamenti e 1.748 fotosegnalamenti Legge Bossi/Fini.Numerosi inoltre sono stati gli incontri effettuati da personale della Questura di Macerata con gli studenti di scuole di primo e secondo grado della provincia improntati sul tema della “Educazione alla Legalità”. Nel corso degli incontri, agli studenti e ai rispettivi insegnanti è stata data la possibilità di vedere, con brevi dimostrazioni, il lavoro di alcuni reparti della Polizia di Stato come la Polizia Scientifica ed il reparto Cinofili.
Non si ferma l'ondata di furti che da qualche tempo a questa parte, colpisce la città.L'ennesima bicicletta rubata a Civitanova Marche. Questa volta il fatto è avvenuto in pieno centro verso le 22 della scorsa notte. L'identità del ladro è ancora sconosciuta e non sembrano esserci testimoni.Il proprietario ne denuncia il furto sui social con toni seccati per quello che a Civitanova sta diventando una vera e propria piaga. Molti gli utenti a fargli eco: "A me l'hanno rubata direttamente dentro il recinto di casa con tanto di lucchetto tagliato e lasciato lì" e ancora "A mia moglie hanno rubato quelle elettrica".
Questa mattina intorno alle 10.30 una 73enne di San Ginesio si è ribaltata con la sua Volkswagen nel territorio di Colmurano rimanendo incastrataLa donna stava tornando da Tolentino quando, dopo aver sbagliato strada si è trovata a percorrere una ripida salita. All'improvviso si è spento il motore e l'auto è scivolata all'indietro finendo su una cunetta per poi ribaltarsi.La signora è rimasta incastrata all'interno. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno estratto la donna dalle lamiere e i sanitari del 118 per valutarne le condizioni.Successivamente la 73 è stata trasportata in ospedale. Le sue condizioni fortunatamente non sono gravi.
I Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche, a seguito di un’indagine durata circa sei mesi, hanno sgominato una banda di soggetti di origine campana denunciati a piede libero per concorso in truffa e falsità materiale commessa da privato in quanto, dopo aver stipulato polizze assicurative relativi a motoveicoli sulla base di copie di documenti di circolazione contraffatti al fine di far ottenere ai legittimi proprietari il vantaggio del pagamento del premio assicurativo più basso di quanto in realtà gli stessi avrebbero dovuto elargire in ragione della loro residenza anagrafica, hanno simulato anche 4 incidenti stradali attraverso i quali gli attori degli stessi hanno percepito a vario titolo indennizzi e risarcimenti vari per complessivi quindicimila euro dall’ufficio liquidazioni di una nota assicurazione nazionale con agenzia a Civitanova Marche.Nello specifico, un soggetto 49enne di origine campane, già residente a Civitanova Marche ma di fatto domiciliato in Calabria, avrebbe attivato presso un’agenzia assicurativa di Civitanova Marche quattro polizze assicurative per altrettanti motocicli falsificando i loro libretti di circolazione intestandoseli fittiziamente per utilizzare la sua residenza civitanovese, così da permettere agli effettivi proprietari di pagare un premio minore rispetto a quello previsto avendo questi la residenza in provincia di Napoli. Peraltro questi quattro motocicli, nel corso del 2014 e 2015, sono rimasti coinvolti in alcuni incidenti stradali, sempre in provincia di Napoli, dove non risultava intervenuta una FF.PP. per i rilievi. Le indagini hanno permesso di evidenziare oltre le false proprietà anche che tutte le persone coinvolte, nell’incidente (controparte, testimoni, feriti) altro non erano che conoscenti e parenti tra loro, che hanno testimoniato falsamente la dinamica del sinistro per ottenere, complessivamente, a titolo di indennizzo o risarcimenti vari, la somma di 15mila euro, liquidati dall’ufficio assicurativo preposto.Al termine delle indagini, sono state 15 le persone denunciate a piede libero e il napoletano intestatario fittizio dei motoveicoli, è stato sottoposto anche a perquisizione domiciliare, in Calabria, dove sono stati rinvenuti ulteriori elementi per la prosecuzione delle indagini, in particolare per altre truffe dello tipo ad altre assicurazioni.Il 49enne, è stato anche segnalato all’Ufficio Anagrafe del Comune di Civitanova Marche per la sua cancellazione in quanto non più dimorante nel territorio municipale ormai da diversi anni.
Tre auto si sono scontrate ieri sera intorno alle ore 22.15, lungo la strada provinciale 24 "dei Pali" fra Recanati e Porto Recanati.Sono entrate in collisione, per cause in corso di accertamento, un'Alfa 166, una Renault Clio e una Fiat Panda. Una delle auto scendeva da Loreto ed è andata a scontrarsi con le altre due che provenivano dalla direzione opposta. In una delle vetture coinvolte nello schianto si trovavano il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, e il suo autista. I feriti, tutti non gravi, sono stati trasportati negli ospedale di Macerata e Civitanova.Pettinari si trova in osservazione in medicina d'urgenza: indossava la cintura di sicurezza al momento dell'incidente e quindi ha un paio di costole interessate.Oltre ai sanitari del 118, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per la messa in sicurezza dei veicoli, uno dei quali alimentato a metano.
L'uomo ha sempre sognato di volare.L'ing. Giovanni Gardano, il 67enne rimasto vittima dell'incidente con il suo ultraleggero biplano, domenica scorsa, di certo non era da meno.Da sempre grande appassionato di volo, Giovanni ha perso la vita in un tragico schianto presso l'Aviosuperficie di Sant'Anna di Montecassiano, precipitando con il suo Fisher 404 rosso fuoco, costruito con le sue mani.Questo pomeriggio erano presenti in tanti, nella Chiesa del Preziosissimo Sangue a Porto Recanati per l'ultimo addio al "Barone Rosso", così era chiamato per il colore del suo ultraleggero.Gardano lascia la moglie Silvia, un noto medico di Loreto e la figlia Maria.
Grande cordoglio nel mondo ecclesiastico e laico per la scomparsa di don Pietro Parisse parroco della parrocchia di San Giorgio di Macerata. Era nato il 14 giugno del 1940 a Treia e ordinato sacerdote il 19 marzo 1966. Aveva compiuto i suoi studi nel Seminario diocesano di Macerata. Da sacerdote aveva prestato servizio nella parrocchia di Santa Croce a Macerata nei primi anni Settanta, finché, nel 1973, fu nominato parroco a Piediripa nella chiesa di San Vincenzo Maria Strambi per poi trasferirsi nella parrocchia di Santa Maria della Pace alla periferia di Macerata e successivamente per un paio di anni a Santa Madre di Dio. I parrocchiani hanno trovato il corpo senza vita del sacerdote che dormiva presso la Casa del Clero in Piazza Strambi, vicino al Duomo del Capoluogo. Ancora da accertare le cause del decesso di Don Pietro. Fino a qualche giorno fa lo si poteva vedere in giro ridere e scherzare come era suo solito. Probabilmente cause naturali o un malore sono attribuibili all’improvvisa morte.Molto amato in città Don Parisse aveva 76 anni. Aveva da poco celebrato l’anniversario per i 50 anni di sacerdozio. I funerali si svolgeranno mercoledì 25 maggio alle ore 15 presso la Cattedrale di Macerata.
È la scuola elementare di Santa Maria Apparente di Civitanova Marche questa volta a essere presa di mira.Ignoti ladruncoli infatti nella notte si sono introdotti nel plesso scolastico scassinando il portone d'ingresso.Una volta all'interno hanno manomesso i distributori automatici rubando oltre a snack e merendine anche il denaro contenuto all'interno. I ladri si sono poi dati alla fuga.Sulla vicenda indagano i Carabinieri per identificare i responsabili del furto e quantificare i danni.