Cronaca

Sandro Petrone in visita a Serrapetrona

Sandro Petrone in visita a Serrapetrona

Ieri a Serrapetrona è arrivato Sandro Petrone che ha voluto sincerarsi e mostrare la sua vicinanza al paese dell'entroterra maceratese duramente colpito dal sisma.Nello specifico il giornalista della Rai, accompagnato da Guido Picchio, ha voluto incontrare l'amico di vecchia data Mauro Quacquarini e sincerarsi delle condizioni della sua cantina. Petrone è stato tristemente colpito di ciò che ha visto, della situazione critica in cui si trova l'azienda vinicola e di tutto il paese.Successivamente si è recato in visita dal sindaco Silvia Pinzi e dalla vice sindaco Maria Beatrice Amici Abbati per avere tutte le notizie sull'emergenza."Un grande gesto di amicizia, come i molteplici messaggi che in questi giorni mi sono giunti" dichiara Quacquarini " Mi ha fatto piacere ricevere chiamate da tutte le parti del mondo, ciò significa che abbiamo seminato bene, non solo nell'immagine della Vernaccia, ma soprattutto a livello umano. Ciò che mi sento di aggiungere è che bisogna alzare la testa, schiena dritta e tornare a lavorare senza perdere tempo, so che è difficile, ma bisogna reagire". 

04/11/2016 12:13
Castelraimondo: riaprono le scuole

Castelraimondo: riaprono le scuole

Il Comune di Castelraimondo comunica che le scuole riapriranno regolarmente lunedì 7 novembre nelle loro sedi. In questi giorni i Tecnici Regionali inviati dal SOI hanno effettuato tutte le verifiche necessarie e constatato l'agibilità e la fruibilità delle strutture scolastiche comunali.Il servizio Scuolabus è assicurato in zona Monti, Ripalta, Poggio Annalisa, Feggiani, e nelle frazioni.Non verrà effettuato il servizio scuolabus nelle aree interne al capoluogo, per via delle diverse zone rosse.E' garantito il servizio mensa.

04/11/2016 11:53
Oltre il terremoto...

Oltre il terremoto...

In un momento di estrema ed inedita difficoltà come quello che stiamo tutti attraversando, la politica regionale, nonostante i disagi e le diffuse imperfezioni, sta dando il meglio di sé. Lo debbo ammettere in tutta onestà, in quanto l’ho sperimentato da molto vicino. Dobbiamo, inoltre, riconoscere al nostro Angelo Sciapichetti, assessore regionale alla Protezione Civile, un impegno che va al di là delle sue forze. Impegno umano prima che istituzionale, il suo, che lo porta a tenere sempre in primo piano l’agenda quotidiana delle priorità. Malgrado il susseguirsi delle scosse e, con esse, della tenuta psicologica dei moltissimi senzatetto.Con la scossa del 26 ottobre, a Pioraco, presso lo stabilimento cartario del Gruppo Fedrigoni, è venuto giù il tetto di un intero capannone, seppellendo e rovinando irrimediabilmente i due impianti produttivi. Non ci sono scappati morti solo per miracolo, ma il colpo alla produzione sarà di quelli che lasceranno il segno. Non scherziamo, qui stiamo parlando non di una piccola impresa locale (con il doveroso rispetto che tutte esse meritano) ma di un marchio che appartiene alla galassia delle ormai sempre più rare eccellenze nazionali. Un’azienda leader nel settore con fatturato a nove zeri e fabbriche in tutti i continenti e che a Pioraco dà lavoro ad oltre centocinquanta dipendenti. Sciapichetti ha compreso subito la gravità della situazione e già nel pomeriggio del 27 ottobre, assieme al presidente della Provincia, Antonio Pettinari, si è immediatamente recato a Pioraco per mettersi a disposizione dell’Azienda. Qui, gli alti dirigenti gli hanno rappresentato la pressante esigenza della massima celerità nel poter accedere al più presto nei locali, così da poter portar via le tonnellate di macerie.  La mattina di sabato 29, il gruppo cartario aveva già l’autorizzazione sul tavolo. Poi domenica mattina c’è stata l’Apocalisse. Sciapichetti, però non ha mai declassato la priorità cartiera.  Anzi martedì mattina ha preso per mano Vasco Errani, il presidente Ceriscioli con tutto il suo staff ed assieme a loro si è portato di nuovo a Pioraco, in fabbrica, per fare il punto della situazione, assieme ai sindaci dei comuni limitrofi. Il messaggio simbolico della riunione operativa era forte e chiaro: l’economia di molti piccoli comuni dell’alta valle del Potenza si regge sulla cartiera di Pioraco e l’Istituzione Regione Marche, in quel preciso momento, doveva essere fisicamente dentro quella fabbrica. Qui Errani, assieme al suo braccio destro Roberto Oreficini (un piacevole ritorno che per competenza ed esperienza ha, decisamente, una marcia in più degli altri) hanno immediatamente preso atto della situazione e, in tempo reale, dato disposizioni agli uffici regionali sul da farsi, così da perdere meno tempo possibile.La sensazione è che Angelo Sciapichetti sia riuscito, in questi giorni, a prendere in mano la situazione molto meglio di Ceriscioli. Lo dico senza nessuna venatura polemica, ci mancherebbe altro. D’altra parte, conosce il territorio ed i suoi amministratori molto meglio del suo presidente. Molte circostanze le ha pure vissute nel sisma precedente come esponente politico e, forte di questa esperienza, sa dove andare immediatamente a mettere le mani. Eppure tutto questo non basta. Si rivela ben poca cosa a fronte delle imminenti e future difficoltà da affrontare.Nel suo appassionante, ma al tempo stesso anche lucido e spietato editoriale di ieri, (leggi qui) il direttore Scorcella ha perfettamente centrato il punto della questione: il timore di un oblio per i terremotati e per tutto il territorio. Un crescente disinteresse che si riverbera nel silenzio e nell’assenza dell’Unione Europea e dei suoi rappresentanti. Non c’è traccia di umana compassione in Juncker e nei suoi burocrati. Non c’è spirito di solidarietà tra le nazioni. Soprattutto di quelle dell’est Europa che fino al 1989, grasso che cola, se mangiavano patate e barbabietole.La novità, casomai, è che questa indifferenza vale anche in caso di calamità naturali e non solo di default bancari.  Tuttavia, a questo punto, non serve recriminare, né piangerci addosso. Dobbiamo prenderne atto e arrangiarci da soli. Serve, in una parola, andare oltre la buona volontà e l’impagabile, ed al tempo stesso prezioso, spirito di servizio di cui è stato fin qui esempio per tutti quanti l’assessore Sciapichetti.Serve uno slancio della politica, propriamente intesa. Servono progettualità e coscienza di insieme. Servono le migliori professionalità, necessitano le élite. Senza nessuna pregiudiziale politica.Occorre, al contempo, esorcizzare sin da subito quello spirito di irragionevole autosufficienza che già serpeggia e sta diventando palpabile giorno, dopo giorno.Questo è il momento in cui bisogna chiamare in campo i migliori, riservisti compresi. Quelli, per esempio, che affrontarono prima l’emergenza e poi la ricostruzione del ’97. C’è un intero territorio da ricostruire e un tessuto sociale da ricucire e riparare con cura e pazienza.Ad Angelo Sciapichetti, in quanto rappresentante locale del governo regionale e ad Irene Manzi, in qualità di parlamentare locale, spetta il compito di chiamare a raccolta questa sorta di task force aperta. Possibilmente il prima possibile.  Come organo di informazione locale, chiediamo loro di farsi promotori di questa iniziativa epocale (temo che stavolta l'aggettivo sia appropriato), così che dall'emergenza si possa andare anche oltre il terremoto.Questo giornale, ovviamente, è pronto sin d’ora a collaborare in questa direzione.

04/11/2016 09:57
Sisma, Mastrovincenzo: "Ripartire con attività produttive è la priorità"

Sisma, Mastrovincenzo: "Ripartire con attività produttive è la priorità"

"Ripartire al più presto con scuola e attività produttive per far tornare quanto prima possibile questi territori alla normalità. L'impegno della Regione Marche prosegue in costante confronto con le popolazioni colpite dal terremoto per affrontare l'emergenza e trovare insieme le migliori soluzioni per il territorio.Questo momento deve vederci tutti uniti, istituzioni e cittadini insieme, per ricostruire e tornare a vivere". Così il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, che ha accompagnato oggi nel maceratese la Presidente della Camera, Laura Boldrini. Presenti l'assessore alla Protezione civile, Angelo Sciapichetti, Roberto Oreficini della Protezione civile nazionale, il consigliere regionale Francesco Micucci, il prefetto di Macerata Roberta Preziotti. (ANSA).

03/11/2016 20:21
Sisma, messa in salvo "L' Adorazione dei Magi" di Tintoretto

Sisma, messa in salvo "L' Adorazione dei Magi" di Tintoretto

L'Adorazione dei Magi di Tintoretto custodita nella chiesa delle Vergini a Macerata è in salvo.I vigili del fuoco hanno portato via il dipinto questo pomeriggio, dopo un sopralluogo dei tecnici della Soprintendenza e in collaborazione con i Carabinieri della tutela del patrimonio artistico e il Comune.Il dipinto è una delle 21 opere custodite nel santuario del 1550, dove il terremoto rischia di far implodere la cupola. Le opere saranno custodite a Palazzo Buonaccorsi, in un luogo sicuro (ANSA).

03/11/2016 19:39
Sisma, a Tolentino ancora critica situazione sfollati

Sisma, a Tolentino ancora critica situazione sfollati

Si comunica che a seguito della grande disponibilità riscontrata da parte dei tecnici, attualmente sono state composte un numero sufficiente di squadre per le prime verifiche e per i prossimi giorni. Si ringrazia per la collaborazione e se ci si troverà nelle condizioni di avere bisogno di ulteriori ingegneri, architetti e geometri si darà notizia con apposita informativa.Nella mattinata di giovedì 3 novembre, alla multisala Giometti si è tenuto un incontro con tutti i titolari di attività commerciali, artigiani, imprenditori al quale hanno partecipato i dirigenti del settore attività produttive della Regione Marche, il Sindaco Pezzanesi e l’Assessore Leonori.Nel corso della riunione sono scaturite diverse segnalazioni da parte dei commercianti che degli imprenditori e degli artigiani a cui hanno risposto i tecnici regionali che hanno anche illustrato il contenuto del decreto terremoto con i diversi aiuti e sgravi fiscali per chi si trova in difficoltà a causa del sisma. Si ricorda che per segnalare eventuali problemi, tutte le attività economiche possono rivolgersi al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) ubicato negli uffici comunali di piazzale Europa.Fortemente attiva la macchina della solidarietà a più livelli. Tanti i gruppi di Protezione Civile che stanno operando a Tolentino provenienti da tutta Italia e che collaborano con gli uffici comunali per essere di ausilio alla popolazione. Molte le aziende che hanno messo a disposizione spazi o mezzi anche per trasportare beni di prima necessità.Ad esempio il Gruppo SIS e la BBC hanno realizzato gratuitamente un software per informatizzare tutte le richieste di sopralluogo degli edifici danneggiati. Il gruppo Scout e tanti ragazzi che in questi giorni non hanno lezione si sono subito messi a disposizione per aiutare a caricare i dati sul programma. Scout e volontari impegnati anche per la distribuzione dei pasti nelle mense scolastiche che accolgono le famiglie senza casa e per aiutare gli sfollati nei centri di prima accoglienza. Molte aziende hanno ricavato spazi all’interno dei loro capannoni e uffici che vengono utilizzati per ospitare durante la notte i propri dipendenti senza casa insieme ai familiari. Qualcuno si è anche attivato per un servizio di baby sitter e animatrici per far divertire i bambini che non possono andare a scuola in quanto chiuse fino alla prossima settimana.Altre imprese, invece, hanno messo a disposizione di altre aziende che hanno i propri laboratori danneggiati spazi non utilizzati all’interno dei propri stabilimenti.Il Sindaco Pezzanesi sta lavorando anche per trovare una soluzione per l’ospedale di concerto con il direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, Francesco Comi. Domani venerdì 3 novembre probabilmente potranno essere prese importanti decisioni per mantenere i servizi già esistenti presso il nosocomio di Tolentino, eccezione fatta per le cure intermedie, cioè l’avvio dell’ospedale di comunità già previsto nella riorganizzazione sanitaria con riguardo a Tolentino, per cui si ritiene la necessità di grandi spazi ancora non a disposizione degli operatori sanitari di Tolentino.In queste ore sono iniziati i controlli e le verifiche con i tecnici abilitati del Dicomac negli edifici scolastici. Tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido, presenti sul territorio di Tolentino rimarranno chiuse fino al giorno 9 novembre 2016. Le lezioni, salvo diversa comunicazione, riprenderanno giovedì 10 novembre 2016.L’accesso agli edifici scolastici è consentito esclusivamente ai tecnici comunali e provinciali ed ai Vigili del Fuoco per le necessarie verifiche delle condizioni di sicurezza.Sempre più complicata e critica la situazione degli sfollati. L’Ufficio Servizi Sociali, anche grazie all’apporto di tantissime volontarie continua a monitorare la situazione delle tante persone che sono senza casa, dando risposte alle istanze delle famiglie. Tra i circa 10.000 cittadini che si trovano ad essere senza casa, si conferma che la maggior parte ha trovato una sistemazione autonoma. Anche oggi altre persone, sono in totale circa 400, sono state ospitate in strutture di Loreto e di altri comuni. Molti di essi sono stati accompagnati in autobus.Rafforzata la capienza dei punti di prima accoglienza che ospitano già più di 1.200 persone nei sei luoghi appositamente allestiti. Sempre molto affollate le aree di sosta per camper e roulottes che accolgono oltre 2000 persone. Continua il grande lavoro, senza sosta, per le mense scolastiche che preparano pasti sia per le persone senza casa che per i volontari.Questi i sei punti di prima accoglienza:presso gli impianti sportivi di zona Sticchi, di fianco la piscina comunale, accesso da via Weber; palestra della scuola King, piazza Ugo La Malfa; oratorio e locali della chiesa dello Spirito Santo in via Brodolini; Palasport “G. Chierici” viale della Repubblica; ex locali Tigotà nella zona commerciale Oasi, di fronte alla multisala Giometti; locali ex concessionaria Toyota zona commerciale La Rancia nei pressi dello svincolo della superstrada “Tolentino – Zona Industriale”. A queste si aggiunge anche la parrocchia Santa Famiglia in viale Trento e Trieste. Si consiglia di portare con se coperte e indumenti caldi ed eventualmente brandine e lettini oppure materassini per trascorrere la notte.Attivate anche le mense scolastiche della scuola Grandi, della scuola King e della scuola Lucatelli per distribuire i pasti.Si ricorda che quanti avessero bisogno di segnalare danni o richieste di sopralluoghi possono rivolgersi o al COC il cui ufficio è stato spostato da piazza della Libertà nella nuova sede di piazza Peramezza (ex locali Linea Casa, nelle vicinanze dell’Hotel 77) oppure compilare l’apposita domanda modello IPP scaricabile sul sito del Comune di Tolentino all’indirizzo www.comune.tolentino.mc.it che può essere inviata via mail all’indirizzo info@comune.tolentino.mc.it. Per ogni informazione o chiarimento si può contattare il numero 0733.1960101 oppure il numero della Polizia Locale 901263. Per segnalazioni inerente i servizi sociali è a disposizione l’apposito Ufficio ubicato al piano terra della Palazzina ex caserma dei Carabinieri in via Roma.Si comunica che nei prossimi giorni potranno essere ritirate le prime ordinanze di sgombro emesse dai tecnici che stanno effettuando i sopralluoghi. Venerdì 4 novembre saranno comunicati la data e il luogo dove sarà attivato lo sportello per questo servizio inerente le ordinanze di sgombro.Per garantire la pubblica incolumità sono state individuate quattro zone rosse che sono interdette all’accesso delle persone, alcune delle quali saranno a breve riaperte.Queste zone rosse sono state definite perché effettivamente ci sono pericoli reali di crolli e quindi si ricorda ai cittadini che le stesse sono totalmente chiuse.Zona 1 – via Fidi numeri civici 1, 2, 4, via delle caserme 8, vicolo Carità, via Ozeri numeri civici 46, 48, 50, 52, 54 (pericolo di crollo del campanile della chiesa ex Carità).Zona 2 – primo tratto di via Filelfo da piazza della Libertà a piazza Mauruzi (pericolo di crollo della collegiata di San Francesco).Zona 3 – via Valporro intera via (pericolo di vari crolli).Zona 4 – traversa Santa Maria, vicolo del Triangolo, via Panunzi, via Sparaciari, via I Maggio, via del Popolo (pericoli di vari crolli).Queste le vie riaperte al traffico sia veicolare che pedonale: via Pacifico Massi, via Montecavallo dove sono stati eliminati tutti i pericoli di crolli imminenti, via Flaminia, via San Catervo, via Bezzi, via Pace primo tratto. Con tutta probabilità entro sabato 5 novembre verrà riaperta anche via Caselli e via Pacifico Massi. Infatti sono necessari degli interventi di messa in sicurezza su alcuni edifici che potranno essere effettuati se le condizioni meteo saranno accettabili.Si comunica agli utenti che gli sportelli A.S.S.M. e Prometeo si sono trasferiti a Tolentino in Viale XXX Giugno n. 46 al primo piano presso la sede di AeM - Alimentazione e Movimento. Il centro AeM Alimentazione e Movimento si è invece trasferito al piano terra dello stesso palazzo sempre in Viale XXX Giugno ma al numero civico 44. 

03/11/2016 19:34
Sisma, sindaco Piermattei: "Abbiamo bisogno di generi di prima necessità"

Sisma, sindaco Piermattei: "Abbiamo bisogno di generi di prima necessità"

Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha lanciato un appello chiedendo di poter aiutare i senzatetto inviando generi di prima necessità: “In questo momento a causa del terremoto, che tanto ci ha impaurito e preoccupato, ci sono moltissime famiglie rimaste senza casa che hanno bisogno della nostra solidarietà. Per loro chiediamo alimenti e generi di prima necessità, che attraverso le nostre mense e il nostro ufficio Servizi alla Persona, serviranno per affrontare la quotidianità. Servono olio, pomodori e prodotti in scatola, parmigiano, pasta, frutta e verdura, mozzarelle, prosciutto, carne e altro. Vi ringrazio a nome della città di San Severino Marche, sappiamo di poter contare su di voi” – scrive il sindaco Piermattei in un messaggio. Per informazioni e per l’invio dei materiali si prega di contattare il responsabile della funzione volontariato presso il C.O.C. Centro Operativo Comunale, Dino Marinelli: 339/8565699.Intanto, in queste ore, sono arrivati i primi aiuti. Fra le associazioni che hanno prontamente risposto anche il corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta.Il Comune di San Severino Marche, inoltre, ha attivato una raccolta fondi per l’emergenza terremoto. Chi volesse dare un aiuto può farlo utilizzando il conto corrente intestato a Comune di San Severino Marche – servizio Tesoreria piazza Del Popolo, 45 – 62027 San Severino Marche presso Nuova Banca Marche Iban IT63Y0605569151000000007432 Codice Bic/Swift: BAMAIT3AXXX CIN: Y ABI: 06055 CAB: 69151 N. CONTO: 000000007432 specificando la causale “Pro Terremoto”.Il Comune di San Severino Marche ha inoltre reso noto un elenco di numeri utili a cui rivolgersi in caso di necessità. Per le emergenze, o il pericolo di crolli, si può contattare il tel. 115 dei Vigili del Fuoco che hanno aperto un presidio in piazza del Popolo, oppure chiamare lo 0733641313. Per le istanze di sopralluogo e il front office ci si può rivolgere, invece, all’ufficio Terremoto al piano terra del Municipio, in piazza del Popolo 45 presso ufficio Tributi (tel. 0733641222). Per gli alloggi e le sistemazioni alternative all’abitazione principale (contributi autonoma sistemazione, alberghi, ecc.) si può contattare l’ufficio Servizi Sociali che ha un presidio anche al palazzetto dello Sport (tel. 3204082044). Per le segnalazioni di danni alle attività commerciali, produttive e agricole (il servizio viene svolto in collaborazione tra le associazioni di categoria e l’ufficio Attività Produttive) ci si può rivolgere all’associazione di riferimento o telefonare allo 0733641225. Per informazioni tecniche e per il ritiro delle ordinanze di inagibilità non ancora notificate l’ufficio Ordinanze, sito in viale Bigioli 25 presso la sala Sisto V (sopra i Vigili Urbani), resterà aperto al pubblico dalle 10 alle 12 dal lunedì al sabato (tel. 0733641313). I tecnici e i volontari per il supporto alle attività ispettive (sopralluoghi) sono disponibili al numero di telefono 3463650839. 

03/11/2016 17:55
Si butta ancora da un cavalcavia e piomba sopra un'auto in transito: stavolta è in fin di vita

Si butta ancora da un cavalcavia e piomba sopra un'auto in transito: stavolta è in fin di vita

Il 14 ottobre era volato dal ponte fra Sforzacosta e Colbuccaro, rimanendo incredibilmente illeso (leggi qui).Questo pomeriggio intorno alle 16, M.R., 33 anni, originario di Civitanova ma residente a Corridonia, è precipitato nuovamente da un cavalcavia della superstrada 77, sempre all'altezza di Sforzacosta. Il giovane si è lanciato nel vuoto ed è finito addosso a un'auto che stava transitando in quel momento. L'impatto è stato devastante: M.R. ha riportato numerose fratture e le sue condizioni sono gravissime. E' stato trasportato in ospedale e la prognosi è riservata. Sotto choc anche il conducente della vettura sopra la quale è piombato il 33enne. Sulla volontarietà del gesto ci sono ben pochi dubbi, malgrado dopo l'episodio del 14 ottobre M.R. avesse più volte affermato che si era trattato di un incidente.La viabilità ha subito inevitabili rallentamenti.

03/11/2016 16:59
Sisma, visita Boldrini: "Questi paesi devono tornare a vivere"

Sisma, visita Boldrini: "Questi paesi devono tornare a vivere"

La presidente della Camera Laura Boldrini è arrivata stamattina nei luoghi colpiti dal sisma, prima a Ussita, luogo dove la presidente è solita passare le sue estati, a Visso e infine a Castelsantangelo sul Nera, luoghi duramente provati dagli eventi sismici degli ultimi giorni.''Questa è una scommessa che il Paese fa: questi paesi devono tornare a vivere, ma ci sono dei tempi. L'inverno qui è duro, arriveranno i container, ma ci sono dei tempi''. Così Laura Boldrini, parlando a Visso a quanto si apprende dall'ANSA. ''Si cercherà di venire incontro alle istanze delle persone, e una cosa deve essere chiara: nessuno vuole disattendere la volontà delle persone''.''Ho incontrato delle mamme, mi hanno detto 'cosa dobbiamo fare con la scuola', c'è preoccupazione su questo. So che c'è un team del Miur al lavoro per le verifiche di sicurezza, si cercherà di venire incontro alle esigenze delle persone, di continuare la normalità ma la scuola 'è' la normalità''. Questa la risposta della Boldrini, si legge ancora sull'ANSA, dopo aver parlato con le madri di alcuni dei 100 alunni di Visso, sfollati negli hotel della costa con le famiglie. La scuola è agibile, ma il paese è zona rossa."La politica non si divida.  Ora al Senato c'è il Decreto per le scosse del 24 agosto, poi se ne dovrà fare un altro, perchè questo è un nuovo terremoto''. Ha detto la presidente della Camera durante la visita sui luoghi devastati dal sisma di domenica scorsa.Intanto, sempre da Visso, arriva l'annuncio che il 7 novembre, lunedì prossimo, a Montecitorio ci saranno 650 sindaci italiani, tra i quali quelli del cratere del terremoto, per parlare dei loro problemi e provare a dare delle risposte. ''Siamo in fase di approvazione della legge di Bilancio, è giusto sentire anche i sindaci'', ha detto la Boldrini. 

03/11/2016 16:08
Sisma, niente sarà più come prima: siamo forti, non invincibili. Fate presto

Sisma, niente sarà più come prima: siamo forti, non invincibili. Fate presto

Sono passati pochissimi giorni da quando due violente scosse di terremoto hanno cambiato per sempre la provincia di Macerata. Eppure, c'è la sensazione condivisa che i riflettori su quella che è senza ombra di dubbio una tragedia immane, si stiano già spegnendo. Forse si sono già spenti. Eppure, qui niente sarà più come prima.Il giorno dopo il terremoto di agosto, abbiamo mangiato amatriciane solidali anche per colazione, in ogni posto d'Italia. Dopo L'Aquila tutti i grandi artisti italiani hanno inciso anche una canzone. Oggi i fari sono accesi solo su Norcia e Cascia. Abbiamo visto decine e decine di volte le immagini delle suore che vengono accompagnate fuori. Non abbiamo visto un fotogramma su una Muccia devastata, su una Pieve Torina fantasma, su una San Severino a pezzi. Qualcuno vi ha detto che a Cessapalombo ci sono state intere frazioni isolate per giorni? Niente di tutto questo. E non cominciamo col solito buonismo e con le frasi di circostanza per cui "adesso non è il momento di fare polemiche" e "ora bisogna stare tutti uniti". Sì, tutti uniti ci stiamo. Noi cittadini e solo noi. Perchè altre attenzioni non ne vediamo. Certamente, non vogliamo pensare che Acquacanina o Muccia siano un bacino elettorale troppo esiguo, non sia mai. Francamente, delle visite "private" (che poi che senso abbia definire privata una visita di un capo di Stato) ce ne facciamo poco. Molto poco.E non dimentichiamoci che solo poche settimane fa, questi stessi territori avevano subito un altro durissimo colpo con l'apertura della superstrada fino a Foligno per via della quale paesi interi venivano tagliati fuori dal traffico veicolare, con le comprensibili conseguenze ricadute negative su un tessuto economico già fragile. Però, vuoi mettere... arrivare a Foligno e metterci un quarto d'ora di meno... Oggi la stragrande maggioranza di questi paesi non esiste più.Tutti i media aprono con "una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Roma"... quasi che vien voglia di scusarsi coi romani se il terremoto ci ha devastato e si è avvertito anche nella capitale... Sentiamo dire troppo spesso "Meno male, non ci sono stati morti", quasi fosse una sorta di appagamento, una excusatio non petita, di fronte a un dramma che invece coinvolge migliaia di persone. E più calano le luci dei media, più cresce il numero della gente che per colpa di questo sisma ha perso la casa, la cosa più cara e a cui tutti siamo più legati nella vita. No, non ci sono stati morti. Ma c'è una provincia in ginocchio, devastata nel suo cuore più bello, distrutta non solo nelle macerie dei crolli ma anche nell'anima. Chi scrive è sufficientemente vecchio per ricordarne diversi di terremoti forti, ma, anche questa sensazione comune, come quello di mercoledì sera alle 21.18 non si era mai sentito prima. Siamo provati tutti, dagli anziani ai bambini che hanno visto cadersi addosso qualsiasi cosa nelle loro case: sono cicatrici indelebili nell'anima che non si potranno mai cancellare.E poi, inutile girarci intorno, c'è un entroterra che rischia molto concretamente l'estinzione. Il tempo che sarà necessario per ricostruire quanto è stato devastato, potrebbe essere letale per paesi dove l'età media è alta e di lavoro ce n'è sempre meno. Non solo Castelsantangelo, Ussita e Visso, ma Camerino, Muccia, San Ginesio, Ripe San Ginesio, Pieve Torina, Pievebovigliana, Treia, Serravalle, Matelica, Castelraimondo, Gagliole, Colmurano, Caldarola, Serrapetrona, Loro Piceno, Pollenza, Cessapalombo, Camporotondo, Belforte, Cingoli, Sarnano, Gualdo, Fiastra, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Pioraco, Sefro, Fiuminata, Monte Cavallo, Acquacanina, Bolognola, le stesse Tolentino e San Severino dove centinaia e centinaia di persone non hanno più una casa. E poi quella splendida Camerino, profondamente provata e ferita dal terremoto del 1997, capace di rialzarsi e ripartire, di creare un polo universitario di eccellenza in tutta Italia e nel mondo. E' quasi commovente lo sforzo immane del rettore Flavio Corradini nel cercare di diffondere tranquillità agli studenti e alle loro famiglie. Corradini, un rettore dinamico e "mediatico" è stato sempre attentissimo a fornire l'immagine più bella di Camerino e della sua Università, riuscendo sotto il suo rettorato a raggiungere probabilmente i migliori picchi di sempre per l'ateneo camerte, sia sotto l'aspetto qualitativo che quantitativo. Il rettore è persona profondamente intelligente e colta e sa che questo colpo sarà durissimo da assorbire per quella che è una fabbrica di cultura, ma anche un volano fondamentale e determinante per l'economia di tutto l'entroterra.L'Università di Camerino deve diventare il simbolo della forza della nostra gente, della capacità di rimboccarsi le maniche e di saper offrire qualcosa che non si trova da nessun'altra parte nel nostro Paese. Anche la cultura e la preparazione che offre Unicam non si trovano in nessun'altra Università: lo dicono dati nazionali, non certo noi giornalisti di provincia. E che nessuno pensi di strappare l'Università a Camerino: lì nasce tanti secoli fa e lì deve rimanere, sotto la guida illuminata di Flavio Corradini. Questa è una battaglia che porteremo avanti senza soluzione di continuità, perchè la provincia di Macerata deve continuare ad avere i suoi due poli di eccellenza universitaria, ognuno con le sue specializzazioni, ognuno con le sue peculiarità. La storia non si cancella: neanche un sisma devastante può cancellarla. E da quella storia oggi si deve ripartire, facendo dell'Università di Camerino il traino di una rinascita difficile, ma non impossibile per gente come noi.Stringe il cuore vedere tanti sindaci che lontani dalle luci della ribalta ma con le mani sporche e i capelli impolverati, si affannano per dare una mano ai loro concittadini, per infondere speranza, per provare a dare un pizzico di tranquillità. Sono veri "eroi", costretti ad affrontare un'emergenza imprevista e imprevedibile, senza più un ufficio, senza più nessuna certezza sul futuro della loro terra. Vicino non hanno avuto e non hanno nessuno. Devono combattere contro una burocrazia soffocante, contro un dramma sociale ed economico senza pari. Se dovessimo essere più realisti del re, non possiamo nasconderci dietro le frasi di circostanza e i meme sui social dove "ce la faremo" "ci riprenderemo" "non molliamo". Stavolta rialzarsi sarà dura: da Tolentino in poi c'è il rischio concreto dello spopolamento definitivo, dell'estinzione di perle rare e dal valore inestimabile. Un patrimonio immenso è stato perso per sempre, è sotto gli occhi di tutti. Già dopo le scosse di agosto, superando la burocrazia si sarebbe potuto salvare tanto. Non è stato fatto nulla e oggi non si può più tornare indietro. Per non parlare di edifici pubblici inaugurati non più di tre-quattro anni fa e oggi inagibili: quando saranno aperte le inchieste dalle procure per trovare i responsabili di certi scempi?Oggi dobbiamo urlarlo tutti insieme: nel cratere sismico siano inserite tutte, tutte le città e i paesi colpiti. Si faccia in fretta, si faccia subito. La nostra gente non chiede soldi. Chiede una parvenza di normalità. Siamo marchigiani, maceratesi, tignosi, ignoranti, ma fiaccati nell'anima e nel corpo. Non ci abbandonate. 

03/11/2016 15:41
Sisma, oltre l'80% delle strutture agricole danneggiate

Sisma, oltre l'80% delle strutture agricole danneggiate

Oltre l'80% delle strutture agricole e zootecniche delle zone terremotate marchigiane presenta danni che andranno certificati poi dai tecnici abilitati Aedes.Il dato si riferisce alla metà delle 125 verifiche in corso, che hanno evidenziato l'urgenza di disporre di strutture di emergenza. I controlli si riferiscono alle sole segnalazioni finora pervenute dai Comuni, mentre appare evidente che il quadro complessivo delle devastazioni possa risultare maggiore.I dati sono stati riferiti dalla vicepresidente e assessore all'Agricoltura Anna Casini che - al servizio decentrato Agricoltura di Macerata - ha riunito i componenti del Tavolo politico strategico del settore agricolo. Erano presenti i rappresentanti di Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Agci Marche, Legacoop Marche, Unici Marche, Confcooperative e Uecoop. "Abbiamo le risorse per ripartire, non svendiamo il bestiame a chi non si fa scrupoli di lucrare su un'emergenza. Tutto sarà ripristinato e l'entroterra non verrà abbandonato", ha detto Casini (ANSA).

03/11/2016 15:37
4 novembre, nessun corteo a San Severino

4 novembre, nessun corteo a San Severino

L’osservanza di un minuto di silenzio e la deposizione di una corona di alloro al monumento ai Caduti di tutte le guerre celebrerà domani, 4 novembre, la Festa dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate a San Severino Marche.Il Comune, vista l’emergenza terremoto che ha portato anche alla chiusura temporanea delle scuole, ha preferito non organizzare cortei e ritrovi al fine di non intralciare il lavoro della macchina dei soccorsi e delle forze dell’ordine da altri compiti urgenti. Il sindaco, Rosa Piermattei, in mattinata si recherà comunque presso il documento di via Roma per una breve cerimonia. Istituita nel 1919 per commemorare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale, la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate è festeggiata ogni 4 novembre, data dell'entrata in vigore dell'armistizio di Villa Giusti

03/11/2016 15:03
"Salvate i miei prosciutti doc": l'appello di una norcineria di Castelsantangelo

"Salvate i miei prosciutti doc": l'appello di una norcineria di Castelsantangelo

Laboratorio inagibile, negozio distrutto, ma soprattutto un magazzino-caveau dove erano a maturare decine di prosciutti di altissima qualità, realizzati con maiali allevati in stato brado, nei boschi, alimentati in modo naturale e sano.Per questo Giulio Cianconi, titolare della rinomatissima Norcineria Alto Nera si rammarica che ''siano andati via quei bravissimi vigili del fuoco aquilani che mi avevano promesso che mi avrebbero aiutato a recuperare il materiale. C'è un muro pericolante, ora non so se i nuovi vigili presenti possono darmi una mano. Certo, fosse per me sarebbe meglio che tornasse quella squadra di vigili aquilani''. Per fortuna la norcineria ha un magazzino a Osimo per la commercializzazione dei prodotti e molte cose salvate sono state trasportate a Osimo, ''ma è chiaro che il cuore dell'azienda è lassù, e lì vogliamo tornare a lavorare''. (Ansa)

03/11/2016 14:40
Sciacalli in trappola: fermati tre marocchini e un romeno

Sciacalli in trappola: fermati tre marocchini e un romeno

Nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Macerata, finalizzati a contrastare il fenomeno dello “sciacallaggio” nelle aree interessate dai recenti eventi sismici, i militari delle Stazioni di Penna San Giovanni e di San Severino Marche, dipendenti dalla Compagnia di Tolentino, hanno sorpreso nel territorio dei rispettivi comuni e a Monte San Martino 4 giovani (di cui 3 di origine marocchina e un romeno), tra i 23 e i 27 anni, domiciliati nelle province di Perugia e Grosseto, gravati da precedenti specifici per reati contro il patrimonio, mentre si aggiravano con fare sospetto tra alcune abitazioni.I 4 soggetti sono stati pertanto proposti per l’applicazione della misura di prevenzione personale del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nei citati comuni.Continua l’incessante attività di monitoraggio, di prevenzione e repressione dei reati predatori in tutta la provincia di Macerata da parte dei militari dell’Arma.

03/11/2016 14:29
Treno fermo a Collevario: traffico in tilt in via Roma

Treno fermo a Collevario: traffico in tilt in via Roma

Passaggio a livello chiuso per circa tre quarti d'ora blocca il traffico di Macerata.Il treno è riuscito a ripartire solo alle 13 circa e la viabilità tutt'ora stenta a riprendere la regolarità. Si consiglia i cittadini di non percorrere via Roma sia in direzione Sforza Costa e contraria.

03/11/2016 13:16
La luna di miele si trasforma in volontariato

La luna di miele si trasforma in volontariato

In questo periodo di emergenza e grande solidarietà ognuno aiuta come può le persone che hanno perso la casa con il terremoto.Questa è la storia di Alessandra e Carlo che hanno deciso di trasformare la loro luna di miele in volontariato per i terremotati. Dopo aver pronunciato il “Sì” sabato 29 ottobre, i due novelli sposi, entrambi volontaria della Croce Rossa, di comune accordo hanno deciso di non rimanere con le mani in mano “Dopo la scossa della mattina dopo, che come le altre abbiamo sentito anche noi molto bene, la scelta è stata sempre, condivisa e chiara: dovevamo fare qualcosa per le comunità colpite dal terremoto”.Da ieri la coppia si è trasferita a Camerino e prestano servizio nella cucina della Croce Rossa fino a domenica, preparando pasti per le circa 1500 persone sfollate nei palazzetti e nelle zone limitrofe al comune camerte.La scelta di essere volontario è uno status sociale, un modo di vivere che non va mai in vacanza e che si rispecchia nelle scelta della vita. Esempi come quello di Alessandra e Carlo sono la luce in questo momento così buio per il nostro territorio.Fonte foto Croce Rossa Italiana

03/11/2016 12:57
I resistenti di Visso: "l’importante adesso è non andarsene da qui”

I resistenti di Visso: "l’importante adesso è non andarsene da qui”

“Al freddo ci siamo abituati, quando arriverà sapremo affrontarlo ma l’importante adesso è non andarsene da Visso” parla a ruota Alessandro Morani, 42 anni, il terremoto gli ha portato via la casa e il negozio di telefonia ma di spostarsi sulla costa non ne vuol sapere.Lui è tra quelli che Visso non la lasceranno mai, gli appelli a spostarsi tutti sulle strutture ricettive della costa sono stati inutili  “la transumanza delle persone è finita - ci dice convinto - ora ci siamo adattati all’interno di alcune roulotte quasi senza servizi, quindi chi di dovere si sbrighi a portar su prima i container e poi le casette di legno”.Sono in tutto non più di 15 quelli che hanno declinato “l’invito obbligato del Governo” a trasferirsi al mare, la montagna ce l’hanno dentro, il rapporto con questa terra è fisico, rimangono quassù giorno e notte perché “c’è tantissimo da fare, nessuno come noi conosce queste zone, né i Vigili del Fuoco né l’Esercito. Poi non deve passare il messaggio che da qui vogliamo soltanto andarcene tutti e non tornare, un atteggiamento rinunciatario che rischia di far dilatare i tempi della ricostruzione, perché se tra dieci anni staremo ancora nelle casette di legno questa classe dirigente dovrà vergognarsi”.Per entrare a Visso anche solo per vedere se una casa è ancora in piedi occorre prima registrarsi dai Vigili del Fuoco. Al massimo entrano cinque persone per volta, ad aspettare c’è anche Fabio Cerri il titolare della pasticceria Vissana. Alloggia in una struttura ricettiva a Civitanova, fino a sabato tutte le mattine alle 6:30 tornava quassù per riaprire e dare un minimo di assistenza ai ragazzi rimasti e ai volontari. “Dopo la scossa di domenica mattina , ci dice con rammarico - devo tenere chiuso, non ci voleva. Il bar era diventato quasi un punto di aggregazione per tutti, avevamo come la sensazione che il paese fosse ancora vivo nonostante tutto. Ora non c’è più niente”Anche Fabio Cerri vorrebbe un container per riaprire l’attività e soprattutto per ridare un minimo di servizio alle tante persone che stanno lavorando tra le macerie di Visso.In fila ad attendere per entrare nel borgo c’è Mirko Loretoni e la sua mamma. “Vengo su tutti i giorni – ci dice - mi hanno portato sulla costa ma la mia terra è questa. Io sono un non vedente, qui io avevo la mia mobilità e la mia autonomia perché col bastone bianco giravo Visso da capo a piedi. Sulla costa mi sento come carcerato. E’ inutile, è questa la mia terra”.E’ l’ora di pranzo, i montanari si danno da fare. Un ragazzo prende sulle spalle due tavoli, un altro le sedie. L’acqua sta bollendo sopra ad un falò acceso dentro ad un barile. La resistenza passa anche attraverso le abitudini culinarie, tagliatelle oggi “al pesce noi preferiamo il tartufo, poi ovviamente ciauscolo, i prodotti della nostra terra”. 

03/11/2016 12:14
Gli Sconvolts 1988 Tolentino in aiuto della popolazione terremotata

Gli Sconvolts 1988 Tolentino in aiuto della popolazione terremotata

Il Direttivo degli Sconvolts Tolentino 1988 rende noto che la Gradinata Pallorito rimarrà aperta tutti i giorni per ricevere beni di prima necessità da destinare alla popolazione.Il materiale raccolto verrà poi distribuito giornalmente nei punti di raccolta allestiti per l'emergenza. Abbiamo già consegnato il primo carico presso il campo sportivo "Sticchi".Si richiede: · Salviette umidificate · Pannolini (per adulti e per bambini) · Colori per i bambini · Giochi per i bambini · Acqua minerale − kit pronto soccorso − medicine da banco (tachipirine – cerotti – pomate per ferite) − lettini da campo − brandine − coperte – vestiario ALIMENTARI NON DEPERIBILI DI TUTTI I GENERI . Ringraziamo anticipatamente tutti quelli che parteciperanno "NON E' FORTE CHI NON CADE MA CHI CADE E SI RIALZA" St1988

03/11/2016 11:47
Dalla California una raccolta fondi per costruire un poliambulatorio a Tolentino

Dalla California una raccolta fondi per costruire un poliambulatorio a Tolentino

Dalla California arriva una raccolta di aiuti per Tolentino. Parte infatti da San Diego una raccolta fondi, attraverso il sito www.generosity.com, da destinare attraverso l'Avis di Tolentino per la costruzione di un poliambulatorio a Tolentino. Tutti possono contribuire, perchè c'è bisogno di ripartire da subito con i servizi di pubblica utilità. L'Avis, ovviamente, è garanzia di serietà.Nella pagina https://www.generosity.com/emergencies-fundraising/support-italy-after-the-earthquake--2 si legge:"Thousands of  people have lost everything in just a few seconds.Entire families with kids and old people are forced to leave their houses and live in shelters. Many are in need of medical assistance, moreover the winter is also approaching.Many kids like my little brother do not have a school anymore and hospitals are severely damaged.Please support my community and share this with everybody. We are raising money for primary goods such as food, blankets, clothes and medicines. All the donations will be entirely  used to support the AVIS (Italian Association of Voluntary Blood Donation)  in Tolentino.PLEASE DONATE!! Don't leave this people alone!".Facciamo girare questo link, questo appello: ne abbiamo bisogno tutti.

03/11/2016 11:15
La Clarisse di Camerino: "Torneremo, non possiamo abbandonare la nostra gente"

La Clarisse di Camerino: "Torneremo, non possiamo abbandonare la nostra gente"

La clausura in un container. ''Non è una balaustra che salva la fede, ma stare vicine al nostro popolo, al quale siamo consacrate e al quale torneremo''. Il 'modulo' è il sogno di suor Laura Cristiana Girometti, 39 anni, una delle 6 clarisse scampate al crollo del convento di Santa Chiara a Camerino, ristrutturato dopo il terremoto del 1997, quasi completamente distrutto dal sisma del 26 ottobre.''E' andata via la luce, sono cadute le pietre, un pezzo delle scale - racconta all'ANSA suor Laura -, ma io e le sorelle più giovani siamo riuscite a salire al primo piano, e a portar giù a braccia la madre badessa che è allettata, e la nostra sorella più anziana''. ''Sembrava l'Apocalisse, camminavamo sui detriti,cercavamo di aprire la porta ma le onde sismiche erano così forti che la porta si spostava davanti a noi''. A Camerino è rimasta l'urna con i resti della Beata Camilla da Varano, e lì suor Laura vuole tornare.''Al Signore ho detto, io cercherò di la mia parte, tu però fai la tua''. (Ansa)

03/11/2016 10:38
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