Cronaca

Schianto in autostrada: paura per il cantante Marco Virgili

Schianto in autostrada: paura per il cantante Marco Virgili

Tanto spavento per il conosciutissimo Marco Virgili, front man del noto gruppo Mark Zitti e i Fratelli Coltelli, vittima di un grave incidente oggi pomeriggio mentre viaggiava in auto sull'autostrada Roma - Fiumicino.  Un problema a una vertebra, una costola rotta e un piccolo ematoma al cervello: questa la diagnosi per Virgili, ora ricoverato al San Camillo Forlanini di Roma. In totale, nell'incidente sono rimaste ferite tre persone, fra cui una donna in maniera grave: è stata trasportata in ospedale in eliambulanza. Illesa la persona che era in macchina con Virgili. Lo scontro si è verificato sull'A91 all'altezza dell'allacciamento con l'A12 Roma-Civitavecchia ed il Grande Raccordo Anulare, in direzione della Capitale. La Fiat Punto a bordo della quale si trovava Virgili è stata tamponata da un'Alfa 147 all'interno della quale si trovava una coppia. Sul posto è prontamente intervenuto il personale dei vigili del fuooco che ha estratto dalle lamiere della Fiat Punto le due persone a bordo, affidate poi alle cure mediche del personale sanitario. Marco Virgili ha rassicurato tutti gli amici con un post scherzoso sulla sua pagina Facebook: " tranquilli posso solo migliorare rispetto al pre incidente". 

05/01/2017 17:52
Macerata, sarà messa in sicurezza nei prossimi giorni la cupola della Chiesa delle Vergini

Macerata, sarà messa in sicurezza nei prossimi giorni la cupola della Chiesa delle Vergini

Importante sopralluogo questa mattina al Santuario di Santa Maria delle Vergini da parte dei tecnici del Comune insieme ai vigili del fuoco, all'ing. Maggi della Protezione Civile e alla dottoressa Rossella Bellesi dell'Unità di Crisi del Mibact, "Si procederà da subito alla messa in sicurezza dall'esterno per la sicurezza della viabilità pubblica con la cerchiatura del tamburo della cupola e di altri interventi necessari, - ha spiegato l'assessore ai beni culturali Stefania Monteverde. - Rafforzerà la stabilità dell'edificio lesionato ma è necessario programmare l' intervento di recupero dall'interno gravemente lesionata.  La cupola è lì dal 1566 ed è un patrimonio inestimabile. Abbiamo anche concordato il recupero delle opere d'arte che sono ancora nella chiesa, e debbono essere messe in sicurezza  nei depositi del Palazzo Buonaccorsi insieme alle altre già recuperate nel primo intervento  che abbiamo fatto. Penso in particolare all'affresco della Madonna delle Vergini  che già il 31 marzo del 1605 venne tagliato dal muro della vecchia chiesa originaria, poi demolita, e trasportato nella grande cappella dove sta ora. Ed ora si muove una seconda volta. Una storia di cura del patrimonio da parte della comunità del territorio, che continua a farlo anche oggi" Gli interventi di messa in sicurezza  con opere provvisionali esterne saranno eseguiti nei prossimi giorni dai vigili del fuoco in collaborazione con l'ufficio tecnico del Comune di Macerata che metterà a disposizione l'autogru necessaria. Successivamente si rende  necessaria l'adeguata progettazione di recupero e ricostruzione da eseguire con ditta specializzata  e su progetto Mibact per il ripristino della piena funzionalità dell'edificio. "Sarà un tempo lungo, purtroppo - continua l'assessore - Per questo vogliamo esporre con una mostra a primavera le opere del Santuario di Santa Maria delle Vergini al Palazzo Buonaccorsi per dare visibilità alla ricchezza del patrimonio lì conservato e tenere viva la memoria e l'attenzione su un gioiello da riportare presto al suo splendore e alla sua funzione. E' quello che abbiamo affermato come amministratori con il Manifesto della Marca Maceratese per Ripartire dal Patrimonio Culturale nel dibattito sulla questione dei beni culturali e sisma: le opere d'arte colpite dal sisma restano nel territorio per valorizzare il legame con la comunità e rilanciare il turismo". Le opere d'arte che debbono ancora essere recuperate con un intervento più impegnativo sono l'affresco La Madonna delle Vergini di Lorenzo Pittori del 1533,  la  Fuga in Egitto di Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino del 1640, posta in alto nella Cappella di S. Maria delle Vergini,  l' Estasi di San Filippo, opera di Giuseppe Marchesi detto Sansone, e la pala dell' altare maggiore, le  Nozze di Cana e cena del Signore con gli Apostoli dei fratelli Vincenzo e Cesare Conti del 1595. Il primo intervento di recupero è stato fatto il 3 novembre, a 3 giorni dalla grande scossa del 30 ottobre, e in  quell'occasione sono state spostate parte delle 21 opere custodite nel santuario ed è  stata messa in sicurezza l' Adorazione dei Magi attribuita al Tintoretto. Anche il coccodrillo impagliato, presumibilmente del 1590, custodito nel santuario è stato messo in salvo nel convento dei frati. La chiesa è di proprietà del demanio e gestita dalla comunità dei Padri Carmelitani che hanno in custodia la chiesa dal lontano 1566. Nel 1869 ha ottenuto il riconoscimento come Monumento d'Arte da parte del governo italiano.     

05/01/2017 16:45
Scuola materna Sarnano: lavori in corso per salvare il materiale scolastico

Scuola materna Sarnano: lavori in corso per salvare il materiale scolastico

Questa mattina la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e alcuni dipendenti della scuola materna di Sarnano sono entrati nell’edificio divenuto inagibile dopo le scosse di ottobre per salvare il salvabile dalla scuola. Il tempo sembra essersi fermato , nei corridoi ci sono ancora le decorazioni di autunno rimaste appese tra i calcinacci e le crepe. Tante le crepe che corrono nei muri, quei muri che per tanto tempo hanno ospitato i piccoli e li hanno fatti sentire protetti e sicuri. Fortunatamente le scosse che hanno rovinato la scuola sono avvenute fuori dall’orario scolastico evitando così un’immane tragedia. Triste il lavoro di chi sta salvando quel poco che è rimasto intatto, ma per ricostruire il futuro è necessario ripartire da ciò che è resistito, per avere un futuro più sicuro.

05/01/2017 15:15
L'appello di una commerciante di Visso: "Riaprite la Valnerina!". E parte una petizione on line

L'appello di una commerciante di Visso: "Riaprite la Valnerina!". E parte una petizione on line

Un appello accorato e una petizione lanciata sui social network: riaprite la Valnerina, fateci tornare a vivere! L'accorata richiesta arriva da Sonia Fiorelli che ha lanciato la petizione su change.org (qui) e la sua richiesta è stata subito sottoscritta dal sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini. Sonia Fiorelli è la titolare della Trattoria del Pescatore che si trova in località Molini di Croce a Visso. "Fortunatamente la struttura della mia attività non è stata danneggiata dal sisma" scrive nella proposta di petizione "ma stiamo subendo danni ben peggiori come conseguenza della chiusura del tratto di strada che ci collega a Visso e al resto delle Marche. Ho deciso di far sottoscrivere questa petizione non soltanto per il mio interesse personale ma sopratutto per dare la possibilità a tutti di poter continuare a sperare in una ripartenza futura! Sono passati ormai quasi 70 giorni dal sisma del 30 ottobre e di riaprire la Valnerina ancora neanche se ne parla! Capisco che è venuta giù mezza montagna! Capisco che ci vuole tempo, ma che nessuno si prenda la briga di farci sapere come stanno le cose non lo accetto né per me né per gli altri! Vi chiedo di firmare questa petizione per farci tornare a sperare in una ripartenza, perché senza viabilità aperta non c'è possibilità di ripartire! È inammissibile che il Comune di Visso sia spaccato in due e che nessuno faccia nulla per riunirlo! Noi abitanti delle frazioni di Visso siamo stufi di essere abbandonati a noi stessi e di percorrere 45 /60 km al giorno per raggiungere Visso Comune! Quel tratto di strada va riaperto non solo per noi che ci viviamo e ci lavoriamo, ma anche per tutti i turisti e per coloro che hanno le seconde case da venire a visionare dopo quel maledetto 30 ottobre! Aiutateci a ripartire e a riavere un po di normalità! Questi luoghi così belli non devono essere dimenticati ed abbandonati!". Concorde il primo cittadino di Visso: "Nonostante la piena disponibilità che ho sempre trovato negli interlocutori istituzionali con cui mi sono confrontato per il problema della strada promuovo anche io questa iniziativa privata perché è ora che si getti il cuore oltre l'ostacolo e si faccia il miracolo... richiesta che ribadirò ufficialmente il 20 quando mi incontrerò con Errani e Curcio per parlarne".

05/01/2017 15:04
I Sindaci del terremoto in udienza straordinaria dal Papa - VIDEO - FOTO

I Sindaci del terremoto in udienza straordinaria dal Papa - VIDEO - FOTO

"Ricostruire, ricominciare, ricominciare da capo, ma anche ricominciare senza perdere la capacità di sognare, sognare, avere il coraggio di sognare una volta di più". Lo ha detto il Papa a migliaia di terremotati del centro Italia - dalle diocesi di Rieti, Spoleto-Norcia, Macerata e Ascoli Piceno, accompagnati dai loro vescovi - ricevuti in aula Paolo VI, dopo aver ascoltato le testimonianze di due di loro.    Bergoglio si è quindi detto orgoglioso dei suoi parroci "che non hanno lasciato la terra, è buono avere pastori che se vedono il lupo non corrono". Ricordando di aver già ringraziato sia autorità che vigili del fuoco che volontari, il Pontefice ha, infine, rivolto un grazie anche a "tutti quelli che si sono immischiati in questo dolore vostro perché quando uno fa la lista sempre si vede chi non ha detto, no, a tutti". (Ansa) Nota del Comune di Castelraimondo Il sindaco di Castelraimondo, Renzo Marinelli, accompagnato dall’assessore Elisabetta Torregiani e da una delegazione di cittadini ha partecipato oggi all’udienza speciale per i terremotati di Papa Francesco, che si è svolta questa mattina in Vaticano. Il sindaco ha portato in dono al Pontefice una copia del libro che narra la storia dei 700 anni dalla fondazione di Castelraimondo, consegnato nelle sue mani al momento del saluto. Con grande sorpresa, il Santo Padre ha subito ricordato di aver conosciuto, quando si trovava in Argentina, un padre cappuccino originario proprio di Castelraimondo. Si tratta di Padre Giuseppe Gaggiotti, uomo di chiesa nonché storico della cittadina, autore del primo libro su Castelraimondo la cui prima edizione fu scritta a metà degli anni Settanta. “Una forte emozione – ha affermato il sindaco Marinelli – e una inaspettata sorpresa la lucidità con cui il Santo Padre ha immediatamente ricordato il nostro concittadino, conosciuto quando entrambi si trovavano in Argentina, un incontro che secondo alcune memorie deve essere avvenuto verso la fine degli anni Ottanta”. 

05/01/2017 14:37
Abbadia di Fiastra: fra alcuni frequentatori del parco regna l'inciviltà - FOTO -

Abbadia di Fiastra: fra alcuni frequentatori del parco regna l'inciviltà - FOTO -

La Riserva Naturale dell’Abbadia di Fiastra è uno dei luoghi simboli del territorio maceratese, un gioiello naturalistico frequentato da moltissime persone, sia turisti che maceratesi. La Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, è stata istituita nel 1984 e comprende 1825 ettari di terreni che circondano l'Abbazia di Chiaravalle di Fiastra. Oggi è gestita dalla Fondazione Giustiniani Bandini con la finalità di proteggere il territorio e le sue risorse, promuovere la ricerca scientifica e le attività di educazione ambientale, favorire lo sviluppo dell’attività agricola in accordo con le attività culturali e turistiche di più recente sviluppo, salvaguardare l’antica Abbazia Cistercense, il palazzo principesco e tutte le altre preziose testimonianze storico-architettoniche del passato. Purtroppo non tutti hanno rispetto di ciò che, al contrario, dovrebbe essere protetto e salvaguardato. Passeggiando per i tanti percorsi naturalisti della Riserva spesso ci si imbatte in immondizia sparsa a terra, segno della scarsa civiltà di alcuni dei frequentatori di questo bellissimo posto, sicuramente apprezzato ma non difeso da tutti. Le foto che alleghiamo all'articolo sono purtroppo eloquenti. 

05/01/2017 13:13
Furti e rapine in calo nel 2016, il Questore Pallini: "Soddisfatti, ma non bisogna abbassare la guardia"

Furti e rapine in calo nel 2016, il Questore Pallini: "Soddisfatti, ma non bisogna abbassare la guardia"

Un calo drastico di furti e rapine in tutta la provincia, la gestione dell'emergenza terremoto e un Capodanno potenzialmente "pericoloso" filato via liscio, senza particolari problemi.  Come di consueto, il dottor Giancarlo Pallini, questore di Macerata, a cavallo fra la fine del vecchio e l'inizio del nuovo anno, ha voluto incontrare personalmente i responsabili degli organi di stampa della provincia per fare il punto della situazione. E i numeri sono senza dubbio confortanti. "Mettendo a confronto il 2015 e il 2016, abbiamo registrato un calo del 17 per cento dei furti in provincia di Macerata e, nello specifico, del 13 per cento dei furti in abitazione. Un altro dato che ci incoraggia è quello relativo alle rapine che, generalmente sono scese in provincia del 10 per cento, ma quelle in strada crollano del 46 per cento. Un calo marcato che si evidenzia anche nelle città più grandi come Macerata e Civitanova.  Il nostro invito alla popolazione, comunque, è sempre quello di denunciare e di rivolgersi agli organi di Polizia: più informazioni riusciamo a raccogliere, più possiamo contrastare questi fenomeni. Puntiamo logicamente a far calare ancora di più la percentuale dei reati in provincia, e in questo senso le informazioni che riceviamo dai cittadini sono fondamentali". Il 2016 è stato un anno particolare, dove le emergenze da fronteggiare sono state diverse e importanti, una su tutte il terremoto. "Ci siamo attivati fin da subito per essere vicini alle popolazioni colpite dal terremoto e ad oggi sono ancora 600 le unità che quotidianamente operano sul territorio e continuano i servizi, anche se è il momento in cui la sicurezza deve lasciare il passo alla ricostruzione. Sono stati ben sedici i fogli di via obbligatori che abbiamo emesso a carico di personaggi, provenienti per lo più dall'Umbria, che gravitavano nei territori terremotati senza alcun titolo e arrivati non certo per fare una passeggiata. E questi provvedimenti li abbiamo emessi soprattutto nei primi 30-40 giorni dopo il sisma. Poi c'è stata una netta diminuzione della presenza di persone estranee in quelle zone, forse proprio perchè si sono resi conto che la grande attenzione e i servizi messi in campo a tutela delle popolazioni terremotate non consentivano loro grandi margini di manovre criminali. Anche oggi, sono convinto che per il cittadino vedere una divisa dia una sensazione di sicurezza e noi siamo chiamati ad essere vicini a questa gente che si trova a vivere una situazione davvero tremenda". Terremoto ma non solo. Durante il 2016 i servizi sono stati intensificati un po' ovunque. "Come Polizia di Stato abbiamo messo in campo controlli straordinari del territorio. In totale nel 2016 sono stati circa 70 i servizi straordinari, e cioè in aggiunta all'attività ordinaria svolta dalla Polizia, grazie ai quali sono state controllate 1800 persone e 700 auto. Si tratta di sforzi preventivi ed eccezionale che siamo ancora continuando a svolgere, per arrivare a quella "tranquilla sicurezza" di cui parlava pochi giorni fa il Ministro: garantire controlli senza andare ad interferire nella vita quotidiana dei cittadini. Un altro dato significativo è quello relativo alla netta diminuzione della presenza dei cosiddetti "migranti extrasbarchi". Dai 400 del 2015, siamo scesi ai 70 dei primi mesi del 2016: da giugno, poi, nessun'altra presenza. Esiste anche la possibilità che quest'anno venga aperto un Cie nelle Marche.  Qualche timore c'era per la serata di Capodanno a Civitanova, ma devo dire che siamo stati bravi e fortunati e tutto è filato via liscio. C'è stato un grande lavoro di preparazione, una vasta attività informativa e poi, dopo i fatti di Berlino, anche una enorme attenzione all'aspetto dell'antiterrorismo. Abbiamo calcolato tutto e, anche se l'attività di prevenzione è sempre difficile da monitorare, alla fine è andato tutto bene". "In questo 2017 continueremo il grande lavoro iniziato l'anno scorso per sensibilizzare i cittadini sul problema della violenza delle donne e l'attività nelle scuole a contatto diretto con gli studenti. Preannuncio che dal 9 gennaio il dirigente dell'Ufficio Prevenzione Crimine dott. Sandro Tommasi lascerà Macerata per prendere servizio a Fabriano. Al suo posto arriveranno altri due giovani commissari. Continueremo a lavorare intensamente sul territorio" conclude il questore Pallini "perchè anche se i numeri sono confortanti, c'è sempre bisogno di migliorarsi e in quest'ottica si concentreranno i nostri sforzi anche nel 2017".

05/01/2017 13:05
Monte San Giusto, incidente domestico per un sessantenne: lo salvano i vigili del fuoco

Monte San Giusto, incidente domestico per un sessantenne: lo salvano i vigili del fuoco

Gli incidenti domestici, si sa, spesso possono rivelarsi davvero pericolosi e, oggi pomeriggio, quello che è accaduto ad un sessantenne di Monte San Giusto ha richiesto l'intervento dei vigili del fuoco. L'uomo, infatti, scivolato in camera da letto non è rovinato al suolo ma è finito incastrato con il collo sulla sponda del letto, tra i decori in ferro battuto della struttura. L'incidente ha richiesto l'intervento dei vigili del fuoco che, per non peggiorare le condizioni dell'uomo, hanno segato un pezzo della struttura del letto. Il sessantenne, dopo essere stato disincastrato, è stato trasportato all'ospedale di Civitanova Marche.

04/01/2017 21:59
Porto Potenza, anche i diversamente abili hanno diritto a un marciapiede - VIDEO

Porto Potenza, anche i diversamente abili hanno diritto a un marciapiede - VIDEO

La denuncia ancora una volta parte dal web, da Facebook precisamente, dove si legge come i marciapiedi della statale che porta alla struttura del Santo Stefano a Porto Potenza Picena debbano essere messi in sicurezza. E' una protesta vera e propria quella che arriva dalla rete. Su Facebook, infatti, si legge: "Il comune di Porto Potenza Picena si deve mattere in testa che i marciapiedi lungo la statale del Santo Stefano devono essere messi in sicurezza perché sono tutti rovinati. È una vera vergogna". La struttura, infatti, ospita disabili che costretti su una sedie a rotelle hanno bisogno di infrastrutture prive di barriere architettoniche e che limitino in qualche modo i loro spostamenti, soprattutto in zone che siano limitrofe alla struttura.

04/01/2017 21:10
La Maceratese piange la morte del suo tifoso Sabino Cirilli

La Maceratese piange la morte del suo tifoso Sabino Cirilli

La Maceratese piange la scomparsa di un suo appassionato tifoso. Durante le festività natalizie è venuto infatti a mancare Sabino Cirilli, che si è spento all’età di 67 anni dopo aver lottato strenuamente contro una malattia che non gli ha concesso scampo. Sin dalla giovane età Sabino aveva seguìto con passione e puntualità le vicende sportive della Maceratese e molti tifosi lo ricordano ancora tifare per i propri beniamini dalla sua posizione preferita della gradinata. Decine e decine di trasferte (unite agli impegni casalinghi) avevano condotto Sabino in giro per l’Italia con il biancorosso nel cuore. Quando poteva, assisteva di persona anche agli allenamenti nel corso della settimana. Sabino ha trasmesso la sua grande passione, insieme a quella per il Milan, ai suoi figli Samuele e Marco che a loro volta sono diventati grandi tifosi della Maceratese. Che si stringe alla famiglia Cirilli in questo momento di profonda tristezza. Grazie per il tuo costante e profondo attaccamento ai colori della Rata, Sabino!

04/01/2017 20:00
Civitanova, si spegne a 30 anni a causa di una malattia

Civitanova, si spegne a 30 anni a causa di una malattia

Selma Micucci aveva 30 anni e era la figlia di una dipendente comunale, impiegata all'ufficio del protocollo di Civitanova Marche. La ragazza aveva scoperto poco prima dell'estate di avere una malattia degenerativa che l'ha portata alla morte, nel giro di pochi mesi. Il ricovero poco prima di Natale, mentre il decesso è avvenuto stamattina all'ospedale di Civitanova. Oltre alla mamma Maria Stella, lascia il padre Leonardo, le sorelle Samantha e Selina, la compagna Rachele e la nonna Rosa. Domani i funerali alle 15 nella chiesa di San Gabriele.

04/01/2017 18:33
Furto alla piscina di Macerata, nei guai trentenne di Tolentino

Furto alla piscina di Macerata, nei guai trentenne di Tolentino

Un trentenne di Tolentino è finito nei guai a seguito delle indagini dalla Squadra Mobile e dalla Polizia Scientifica di Macerata. L'uomo è stato denunciato in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica in quanto ritenuto responsabile del furto consumato nel giugno del 2015 ai danni della piscina comunale di Macerata.  La mattina del 24 giugno 2015 infatti, la “Volante” intervenne nella piscina comunale di via Don Bosco, dove ignoti, nottetempo, dopo aver rotto il vetro della porta di ingresso della porta principale della struttura, erano penetrati all’internoe avevano rubato il denaro contenuto all’interno dei distributori di bevande, manomessi e scardinati. Nell’occasione, tra il denaro sottratto e i danni provocati alla struttura, si quantificò un bottino di circa 1000 euro. Nella circostanza intervenne anche il personale della Polizia Scientifica per il sopralluogo tecnico. L’esito di questa indagine, attraverso la quale furono prelevate impronte digitali poi risultate appartenere all’indagato e la concomitante attività svolta dalla Squadra Mobil,e hanno consentito di risalire all’autore del reato successivamente denunciato alla competente autorità giudiziaria.  Inoltre, a conclusione delle indagini relative ad una lunga serie di furti in danno di edifici pubblici del capoluogo (APM, Agenzia Entrate ecc.) perpetrati nel mese di novembre scorso, sono stati segnalati in stato di libertà in concorso tra loro, alla locale Procura della Repubblica per i reati di furto aggravato due giovani, un uomo ed una donna, lui un tunisino di 31 anni, lei italiana 31enne entrambi residenti nella zona di Civitanova Marche e gravati da importanti precedenti penali legati ai reati in materia di sostanze stupefacenti e contro il patrimonio, sprovvisti di qualsivoglia attività lavorativa. Anche in questi casi determinante è stato il lavoro svolto dalla Polizia Scientifica attraverso i rilievi tecnici effettuati sul posto che attraverso il prelievo delle impronte digitali hanno consentito di identificare gli indagati. Le due persone, nel giro di pochi giorni hanno infatti portato a segno almeno quattro colpi e in alcuni dei casi indicati la loro responsabilità è stata suffragata anche dai filmati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza istallate nelle strutture prese di mira. I due sono inoltre sospettati di aver messo a segno svariati colpi ai danni di Istituti scolastici siti in provincia.

04/01/2017 15:05
Droga e botte: in manette due giovani. Altri sei denunciati

Droga e botte: in manette due giovani. Altri sei denunciati

Due giovani di 20 e 19 anni sono stati arrestati dai carabinieri di Civitanova Marche e Macerata con l'accusa di spaccio di stupefacenti ed estorsione. Si tratta di un italiano, Santo Pio Cicciù, domiciliato a Civitanova, già ai domiciliari, e un egiziano senza fissa dimora, Mohamed Sohail Khaled. Secondo le ordinanze di custodia firmate dal Gip di Macerata, fra l'agosto e l'ottobre scorsi avrebbero spacciato hascisc e cocaina a numerosi tossicodipendenti della zona.    L'italiano avrebbe anche minacciato i clienti che non saldavano il conto e picchiato un ragazzo, sospettato di aver “infamato” i suoi corrieri che erano stati nel frattempo controllati dai Carabinieri.. I fatti contestati risalgono al periodo che va da  agosto 2016 fino a ottobre 2016 per una serie di spacci di sostanze stupefacenti di cocaina ed hashish a numerosi tossicodipendenti della zona.   L’attività investigativa ha permesso di recuperare in un’occasione circa mezzo chilo di hashish che veniva trasportata via treno da un cittadino morrovallese proveniente da Milano che fu arrestato nel’occasione in flagranza di reato. Sei le persone denunciate a piede libero.

04/01/2017 13:07
Riapre la strada che collega Pieve Torina a Serravalle del Chienti

Riapre la strada che collega Pieve Torina a Serravalle del Chienti

“Non solo una strada, riapre una speranza per Pieve Torina”. Con queste parole, questa mattina, il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci ha riaperto una delle strade principali del paese montano, oggi fortemente distrutto dal terremoto.“Questa strada attraversa il centro abitato e collega Pieve Torina a Serravalle del Chienti, per andare poi a Colfiorito – ha affermato il primo cittadino –, è un piccolo passo ma che vuol dire tanto. Il nostro comune è stato completamente distrutto dalle scosse e la riapertura di una delle arterie principali rappresenta un piccolo passo in avanti, vuole essere una speranza per la nostra comunità e la prima di una lunga serie. Tutto questo è stato possibile grazie all’impagabile lavoro dei Vigili del Fuoco che stanno operando sul nostro territorio e alle loro opere di messa in sicurezza degli edifici gravemente lesionati che permettono ora il transito da qui fino a Serravalle. Per questo e per tutto quello che stanno facendo li ringrazio a nome personale e di tutta la comunità di Pieve Torina”.

03/01/2017 17:53
Sms solidali, il sindaco di Visso: "Inutili. Le scuole le rifarà lo Stato"

Sms solidali, il sindaco di Visso: "Inutili. Le scuole le rifarà lo Stato"

Sugli sms solidali, prende posizione il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini. Una posizione anche scomoda, forse, ma certamente interessante e costruttiva. Infatti, il primo cittadino di uno dei Comuni maggiormente colpiti dal terremoto, si domanda se con i soldi raccolti con gli sms solidali non sarebbe meglio fare qualcosa di più utile alla popolazione, visto che le scuole saranno comunque ricostruite dallo Stato."Premessa, sono in conflitto di interessi. Il fatto però" scrive Pazzaglini "che ai tre Comuni più colpiti della provincia di Macerata (Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera) non serva, credo mi consenta di esprimere un parere. Tramite sms si raccolgono soldi per ricostruire le scuole. Iniziativa di grande appeal mediatico ma INUTILE. Ripeto, il fatto che la nostra scuola non necessiti di interventi, fa sì che il mio parere sia interessato. Però voglio lo stesso evidenziare che TUTTE le scuole sarebbero comunque rifatte, perché quindi raccogliere soldi per un intervento che sarebbe finanziato dallo Stato? Per aiutare lo Stato? Non sarebbe meglio allora aiutare la popolazione? Non sarebbe meglio aiutare le attività produttive? Non sarebbe meglio creare lavoro?Spero che questo post venga condiviso da chi crede che io possa avere ragione, non tanto per evitare donazioni ma con la speranza di indirizzarle verso uno scopo più utile e soprattutto a favore delle popolazioni colpite e non dello Stato".

03/01/2017 14:53
Nuovo look e nuovi disagi al Pronto Soccorso di Macerata - FOTO e VIDEO

Nuovo look e nuovi disagi al Pronto Soccorso di Macerata - FOTO e VIDEO

Disagi al Pronto Soccorso di Macerata, dove, quando si è pensato al restyling di alcune aree per l’accoglienza ai malati, evidentemente non si è pensato all'eventualità della pioggia. Infatti, con la nuova disposizione per le porte di entrata e di uscita, i malati in arrivo con l’ambulanza sono obbligati ad essere trasportati con la barella all’esterno e, in giornate come quella di oggi, sotto la pioggia battente. Ovviamente e inevitabilmente, numerose sono state le proteste sia dei malati e dei parenti, che di alcuni operatori sanitari che non volevano far bagnare le persone arrivate in ospedale per essere curate. Il disagio, ovviamente è anche quello degli operatori sanitari che in una giornata uggiosa come quella di oggi, prodigandosi come sempre, si sono trovati a dover fronteggiare, oltre al solito lavoro caotico di emergenza, anche le lamentele delle persone. La speranza è quella che si trovi una soluzione ragionevole nel breve periodo, utile ad evitare un disagio ulteriore a chi viene trasportato in ospedale per essere curato.

03/01/2017 13:15
L'odissea delle utenze per i terremotati: disagi e scarsa chiarezza nelle spese per allacci e chiusure

L'odissea delle utenze per i terremotati: disagi e scarsa chiarezza nelle spese per allacci e chiusure

Non bastano le enormi problematiche e le ingenti spese dovute a traslochi improvvisati per chi ha dovuto lasciare la propria abitazione a causa del terremoto. Per chi si è trovato una autonoma sistemazione (e chi ha l'inagibilità da novembre ancora deve vedere arrivare un centesimo del contributo previsto), c'è anche il (costoso) rebus delle utenze. Un mare magnum dove la chiarezza appare una chimera e dove le uniche certezze sembrano gli oneri a carico di chi, non certo per scelta, ha dovuto cambiare casa.Partiamo da un dato di fatto oggettivo. Nelle ordinanze di inagibilità viene chiaramente indicato di procedere "alla chiusura della erogazione delle forniture di acqua e gas". Difficile interpretare l'ordinanza in maniera diversa da quella di provvedere presso i distributori a staccare le utenze. Sarebbe stato sufficiente, invece, chiudere in autonomia i rubinetti? Forse. Di certo, chi ha provveduto presso i singoli gestori a staccare le utenze, nel momento in cui potrà fare rientro nella sua abitazione dovrà pagare nuovamente l'allaccio, per un importo stimato intorno ai 200 euro. La domanda è lecita: era obbligatorio staccare le utenze? Se sì, è normale che poi l'utente debba pagare nuovamente l'allaccio?Non basta. A chi ha staccato l'utenza del gas è arrivata anche un'altra beffa: 30 euro di spese per la chiusura del contatore. Oltre a tutto questo, chi è riuscito a trovare una nuova sistemazione, di certo non poteva pensare di andare ad abitare in una casa senza corrente elettrica. Così, ben prima che sui conti correnti dei terremotati venga accreditato un solo centesimo di contributo autonoma sistemazione, nelle nuove cassette della posta sono arrivate le bollette. Sì. Bollette con una 50ina di euro da pagare per l'allaccio della corrente elettrica (anche se questa è una semplice ipotesi, visto che la voce viene indicata sotto un generico "altri importi"). Curioso anche come venga indicato come periodo di fatturazione il mese di ottobre, quando in realtà i terremotati sono andati ad abitare nei nuovi domicili solo a novembre. Insomma, non bastano le traversie e i disagi per chi ha la casa inagibile. Ci sono anche tutte queste altre peripezie burocratiche da attraversare, con l'unica certezza che a rimetterci è sempre e comunque il cittadino.  

03/01/2017 12:54
Perde il controllo dell'auto e resta intrappolata fra le lamiere: grave donna di Loreto

Perde il controllo dell'auto e resta intrappolata fra le lamiere: grave donna di Loreto

Grave incidente questo pomeriggio, intorno alle 17.30 a Recanati. Una donna di 76 anni, L.G., residente a Loreto, mentre stava percorrendo via Nazario Sauro ha perso il controllo della sua vettura ed è finita fuori strada, rimanendo intrappolata fra le lamiere.Immediatamente sono scattati i soccorsi e la ferita è stata estratta dall'abitacolo della vettura dai vigili del fuoco. I sanitari del 118 ne hanno disposto il trasferimento a Torrette dove si trova tuttora ricoverata.

02/01/2017 20:00
Dramma della solitudine a Porto Recanati: anziano trovato morto in casa

Dramma della solitudine a Porto Recanati: anziano trovato morto in casa

Muore solo in casa: un anziano di 88 anni di Porto Recanati è stato trovato questa mattina senza vita nella sua abitazione di via Toscanelli. A dare l’allarme i suoi parenti lontani che si sono preoccupati dato che non rispondeva al telefono.E.P., pensionato, ex perito agrario, viveva da solo e, a causa della sua età, non aveva un buon udito e anche in passato era capitato che non rispondesse subito alle chiamate della sorella che vive a Firenze e del nipote di Salerno, come era già capitato a Natale. Non ha destato subito sospetti, quindi, il fatto che il 31 l’uomo non abbia risposto. Quando poi il telefono ha continuato a suonare invano anche il giorno di Capodanno sorella e nipote si sono allarmati e hanno contattato un altro parente di Recanati che si è recato questa mattina nell’abitazione dell’anziano per accertarsi delle sue condizioni.Visto che nessuno rispondeva neanche al campanello  e che la macchina dell’uomo era parcheggiata davanti al cancello di casa, il recanatese ha chiamato i carabinieri e i Vigili del Fuoco che sono accorsi sul posto e hanno forzato la porta.L’uomo è stato trovato senza vita nel suo letto, il medico del 118 ne ha solo potuto constatare il decesso senza determinarne l’ora e la causa che saranno poi delineate dal medico legale.

02/01/2017 12:18
Il braciere resta acceso durante la notte: strage sfiorata all'Hotel House

Il braciere resta acceso durante la notte: strage sfiorata all'Hotel House

Sei persone hanno rischiato di perdere la vita la notte di capodanno a Porto Recanati a causa di un braciere lasciato acceso. A finire in ospedale sono stati una donna di 35 anni, i suoi quattro figli di età compresa fra i 2 e i 12 anni, e il marito di 46 anni: le loro condizioni, fortunatamente, ora non destano preoccupazione. L'episodio si è verificato intorno alle 23 della notte di San Silvestro all'Hotel House.La famiglia, di origini pakistane, vive al quattordicesimo piano dell'enorme condominio multietnico e la donna aveva deciso di lasciare acceso il braciere in camera per scaldarsi. Le esalazioni di monossido rilasciate dal braciere hanno rischiato di essere fatali per tutti e sei. Ad accorgersi della tragedia che stava concretizzandosi è stata proprio la 35enne che ha visto i figli privi di sensi, ma prima di svenire anche lei, è riuscita a chiedere aiuto ai vicini e a portare i figli fuori dall'appartamento prima che fosse troppo tardi.Sono intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri. Tutte e sei le persone sono state trasportate all'ospedale di Civitanova: i bambini, in un secondo momento, sono stati portato al Salesi di Ancona.

01/01/2017 17:13
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