Continuano incessantemente i servizi di prevenzione crimine su tutto il territorio provinciale voluti dal neo questore di Macerata dottor Antonio Pignataro.
Visto anche il particolare momento storico che sta vivendo la città di Macerata, significativo è lo sforzo che sta esprimendo il locale ufficio Digos, diretto dalla dottoressa Pascucci, impegnato nel fare luce su alcuni episodi di gravi minacce pervenute nei giorni scorsi, in forma anonima, a strutture della provincia che ospitano cittadini extracomunitari.
In tale ottica, a conclusione di una breve ma brillante attività di investigazione, personalmente coordinata dal procuratore capo dottor Giovanni Giorgio, gli uomini della Digos sono riusciti, operando in perfetta sinergia con i colleghi degli omologhi uffici di altre provincie a pervenire all’individuazione dei soggetti responsabili di gravi atti minatori, nei confronti rispettivamente della Caritas di Macerata e della direzione dell’Hotel Recina di Villa Potenza.
Entrambe le strutture, come è noto, da tempo attive nella accoglienza dei migranti richiedenti asilo presenti in provincia, alcuni giorni fa avevano ricevuto diverse telefonate minatorie proprio in conseguenza del loro impegno nella filiera dell’accoglienza dei migranti.
Gli investigatori della Digos di Macerata, attivati dai responsabili delle strutture interessate, hanno avviato immediatamente una serie di accertamenti riuscendo nel volgere di poche ore ad isolare alcune utenze ritenute compatibili per orari e tempi di durata delle conversazioni con le telefonate minatorie attenzionate.
La successiva attività di indagine da parte degli specialisti della Digos ha poi consentito di localizzare in un popoloso comune della provincia di Napoli l’autore delle minacce pervenute alla Caritas. Operando in perfetta sinergia con i colleghi di Napoli, una volta pervenuti alla esatta identificazione, gli agenti hanno perquisito il domicilio di pertinenza dell'uomo non rinvenendo materiale ritenuto pertinente ai reati per i quali si stava procedendo.
Sono tuttora in corso attività investigative volte alla compiuta identificazione del soggetto resosi autore delle minacce rivolte alla direzione dell’Hotel Recina di Villa Potenza.
Il Tribunale per i Minori di Ancona ha revocato ad Innocent Oseghale la possibilità di avere contatti con la figlia e di poterla contattare senza l'autorizzazione del magistrato di sorveglianza. Il provvedimento gli è stato notificato nel carcere di Ascoli Piceno dove il 29enne nigeriano è rinchiuso per vilipendio, distruzione e occultamento del cadavere della 18enne romana Pamela Mastropietro ritrovata a pezzi in due trolley a Pollenza.
Oseghale è indagato dalla Procura di Macerata anche per omicidio. La bimba ha circa un anno e vive con la madre in una comunità, ma la donna, incinta, è ricoverata in ospedale. Il nigeriano ha aggiunto un altro legale al team difensivo: l'avv. Umberto Gramenzi, che affianca il collega Matraxia. A lui ha ripetuto la sua versione dei fatti: Pamela è morta dopo avere assunto eroina. Al legale ha anche mimato quello che a suo dire sarebbe successo, finché la ragazza è caduta a terra. (Ansa)
Viaggiava in sella ad un motorino senza la patente mai conseguita, l'assicurazione mai stipulata e la revisione scaduta. A finire nei guai è un pakistano di 37 anni residente a Montelupone che è incappato nella sistematica attività di controllo della Polizia Locale di Recanati che si estende anche nelle zone periferiche della città.
L'uomo, che è poi risultato regolare sul territorio italiano a seguito del controllo della banca dati interforze, è stato infatti pizzicato dagli uomini in divisa nella località industriale di Sambucheto nell'ambito del pattugliamento predisposto dal Comando in orario di chiusura delle varie attività e volto a prevenire eventuali furti. La pattuglia ha notato un ciclomotore che circolava con fare sospetto cominciando cosi' un inseguimento a distanza per verificarne i movimenti sino all'alt che gli è stato imposto nei pressi del semaforo Romitelli.
Il conducente è risultato così sprovvisto di patente di guida perchè mai conseguita, privo di assicurazione perché mai stipulata e con la revisione del mezzo scaduta nel 2015. Per il pakistano è scattata una sanzione di € 5.000 e il ciclomotore è stato posto sotto sequestro amministrativo ai fini della confisca e fermo amministrativo presso il custode giudiziale territorialmente competente.
Per la seconda volta, una casa inagibile per via del terremoto a Villa Potenza viene violata da alcuni balordi, non si comprende se per rubare o per usarla come riparo per la notte.
Poco dopo le 19 di mercoledì, alcune persone che abitano nei paraggi si sono accorte della presenza di questi uomini che avevano scalvacato la recinzione della casa inagibile. E' stata anche avvertita la polizia (la Stradale dista solo poche centinaia di metri dal punto in cui si trova questa abitazione) che, però, una volta sul posto non ha potuto far altro che raccogliere le testimonianze.
A confermare i fatti, le registrazioni delle telecamere di sorveglianza di alcune case vicine.
Nell’ambito dei mirati controlli straordinari per contrastare il diffuso fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, disposti dal Comandante Provinciale di Macerata, Colonnello Michele Roberti, i Carabinieri della Stazione di Monte San Giusto in collaborazione con i colleghi della limitrofa Stazione di Montegranaro (impegnati anch’essi in servizio esterno durante la serata di ieri) hanno tratto in arresto due persone residenti tra in due vicini Comuni:
-V.D., 32enne italiano;
-L.M. 23enne, marocchino.
Nell'ambito dei controlli su strada attuati nel servizio coordinato, nella tarda serata di ieri, a Monte San Giusto, i Carabinieri della locale Stazione hanno proceduto al controllo di un’autovettura sospetta, condotta dall’italiano V.D, il quale ha manifestato da subito un atteggiamento di nervosismo che ha indotto i carabinieri ad approfondire il controllo. Infatti, dalla immediata perquisizione personale, i militari hanno trovato addosso al 32enne italiano ben 5 panetti di hashish, del peso complessivo di circa mezzo chilo, che teneva nascosti nei pantaloni.
Con l’immediato arrivo sul posto dei colleghi di Montegranaro, anch’essi impegnati in un servizio coordinato disposto dal Comando Provinciale di Ascoli Piceno, è stato controllato un altro soggetto che, alla vista dei militari, si era disfatto di altro stupefacente, circa 400 grammi di hashish (diviso in 4 panetti subito recuperati dal personale dell’Arma), e cercava di darsi alla fuga a piedi dall’abitazione antistante a dove aveva parcheggiato il 32enne, ma è stato prontamente bloccato. Nella successiva perquisizione domiciliare, i Carabinieri hanno rinvenuto altro stupefacente in modeste quantità (circa 1 grammo di cocaina suddivisa in due dosi) e frammenti di hashish, oltre al bilancino elettronico di precisione.
I due arrestati sono stati tradotti presso il Carcere di Ancona – Montacuto.
L’intensificazione dei controlli posti in essere dall’Arma dei Carabinieri in tutto il territorio della Provincia di Macerata risponde a precise indicazioni del Procuratore della Repubblica in ordine al monitoraggio a tappeto finalizzato al diffuso fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti che coinvolge sempre più le fasce più giovani.
Nel pomeriggio di ieri, durante uno screzio avvenuto all'Hotel House di Porto Recanati tra un pakistano e un marocchino, quest'ultimo ha colpito il pakistano con un coltello procurandogli una ferita alla mano.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i sanitari del 118 che hanno trasportato il pakistano all'ospedale di Civitanova dove è stato medicato e dimesso: infatti l'entità della ferita era lieve.
I motivi dello screzio sono ancora in fase di accertamento ma si pensa possano essere attinenti allo spaccio di stupefacenti.
Incendio questa mattina nel deposito "Scaldasole" in via 1° maggio a Piediripa. Le cause che hanno determinato l'incendio sono ancora in fase di accertamento.
A causa del fumo è rimasto vittima di una lieve intossicazione il titolare del deposito che è stato trasportato all'Ospedale di Macerata per gli accertamenti di routine.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i Vigili del Fuoco.
Nei giorni scorsi, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di San Severino Marche hanno notato lungo il “Fosso Intagliata” affluente del Fiume Potenza, la presenza di una intensa colorazione bianca delle acque, e un copioso deposito della stessa sostanza sul fondo. Da una prima analisi ispettiva la sostanza è risultata essere un limo proveniente da lavorazioni di pietra.
Sono scattati tempestivamente i rilievi del caso per accertare la provenienza di questo materiale e, risalendo il fosso, è stato verificato che lo sversamento proveniva da un impianto produttivo posto nelle vicinanze.
Successivamente, con l’accesso all’impianto, i carabinieri hanno constatato che lo sversamento era stato causato dalla rottura di una paratia, posta all’interno di un pozzetto dove avveniva la raccolta dei residui liquidi di lavorazione.
L’azienda ha ammesso le colpe e già aveva sospeso l’attività, adoperandosi sin da subito per la riparazione della paratia.
Il titolare della ditta è stato denunciato per inquinamento ambientale.
Sempre nell’ambito dei controlli, i militari del Nucleo Radiomobile a Pollenza hanno accertato che il conducente di una vettura, un 20enne residente in zona, guidava sotto l’effetto di alcol e di stupefacenti. La patente gli è stata ritirata.
I carabinieri della Stazione di Macerata, insieme ai colleghi del Battaglione Veneto – Compagnia Intervento Operativo – nel corso di mirati controlli a Macerata, hanno proceduto all’ispezione nei pressi dei giardini Diaz di un soggetto straniero, trovato in possesso di una modesta quantità di marijuana.
Il giovane, vent'anni, è stato segnalato alla Prefettura.
Un cambio di marcia deciso, una lotta serrata allo spaccio di stupefacenti. Sono queste le direttive del nuovo Questore di Macerata, dottor Antonio Pignataro, che stanno portando già dopo pochi giorni risultati concreti.
A Macerata gli agenti della Questura hanno rintracciato nei pressi dei Giardini Diaz, luogo già oggetto di numerosi controlli da parte della Polizia di Stato mirati al contrasto della spaccio di sostanze stupefacenti, due soggetti rispettivamente originari della Guinea e del Gambia trovati in possesso di alcuni grammi di marijuana. I due sono stati denunciati. Inoltre il giovane originario del Gambia è stato denunciato anche per l’inottemperanza ad un foglio di via obbligatorio emesso nei suoi confronti dal Questore con divieto di fare rientro a Macerata.
A Pollenza, nella serata di ieri è finita nella maglie dei controlli straordinari messi in atto dalla Polizia di Stato, un’autovettura segnalata come sospetta, a bordo della quale sono stati identificati due soggetti residenti rispettivamente nelle province di Napoli e Macerata.
A seguito della perquisizione operata dagli agenti sulle due persone, sulla vettura e nelle rispettive abitazioni sono stati sequestrati alcuni grammi di marijuana. Entrambi gli individui controllati sono stati denunciati quali assuntori di sostanze stupefacenti.
La Polizia di Stato ha proceduto al controllo di numerose persone, soprattutto nelle aree maggiormente frequentate da assuntori e spacciatori di droghe, come nei Giardini Diaz, nel Parco di Fontescodella ed altri luoghi di abituale ritrovo di persone sospette.
Nel contesto dell’intensa attività operativa svolta nella giornata di ieri sono stati controllate 274 persone e 321 veicoli. La Polizia Stradale ha inoltre elevato 25 violazioni al codice della strada.
Un pluripregiudicato di origini tunisine arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti;alcuni giovani segnalati quali assuntori di stupefacenti; quantitativi di eroina e hashish sequestrati; 18 immobili controllati dei quali 6 sottoposti a perquisizione locale; oltre 40 soggetti identificati; e circa 25 autovetture controllate: è questo invece il positivo bilancio di un servizio di prevenzione crimine effettuato nel pomeriggio di ieri dagli uomini della squadra mobile di Macerata lungo la fascia costiera.
Gli agenti della squadra mobile, coordinati dal dirigente dottor Alessandro Albini, con l’ausilio anche di colleghi di altri uffici della Questura e di personale di rinforzo proveniente da altri reparti, ha messo in atto una serie di mirati servizi in ambito provinciale con particolare riguardo al comune di Porto Recanati ove insistono le note strutture residenziali Hotel House e River Village.
Proprio in questo contesto operativo gli agenti, che da giorni avevano riscontrato la presenza di tossicodipendenti fermi sui pianerottoli interni del condominio River Village, hanno deciso di approntare un mirato servizio di osservazione, documentando l’eventuale attività di spaccio ed intervenendo laddove possibile in flagranza di reato.
L’attività di polizia giudiziaria ha consentito di avere riscontri positivi. Infatti, dopo alcune ore di appostamento, gli investigatori della mobile, dopo aver pedinato un giovane noto tossicodipendente sono intervenuti al primo piano del River Village cogliendo in flagranza del delitto di spaccio di stupefacenti un noto pluripregiudicato di origini tunisine, il quale stava cedendo una dose di eroina al giovane seguito.
Una immediata puntuale ispezione dei luoghi ha poi permesso agli investigatori di recuperare, seppur abilmente nascosto in una intercapedine del muro, sempre sullo stesso pianerottolo, un ulteriore quantitativo di eroina ancora da suddividere in dosi.
La successiva perquisizione domiciliare effettuata nell’abitazione in uso all’arrestato ha poi portato al ritrovamento, nascosta all’interno di una scatola di medicinali,della considerevole somma di euro mille in banconote di vario taglio sequestrata poichè ritenuta evidentemnete provento dell’attività di spaccio posta in essere.
Gli uomini della mobile sono riusciti anche a ricostruire nuemrose ulteriori cessioni di droga effettuate dall’indagato verso tossicodipendenti della zona.
Proseguono tuttora incessantemente i servizi di prevenzione crimine sul territorio cosi come disposto dal Questore di Macerata dottor Antonio Pignataro.
Uno spinello di marijuana e due involucri contenenti hascisc del peso complessivo di circa 5 grammi sono stati rinvenuti dai carabinieri di Loreto su tre autobus di linea provenienti da Porto Recanati e Castelfidardo, per il trasporto di studenti dell'Istituto Alberghiero Tecnico-Commerciale "Nebbia-Einstein".
Ad aiutare i militari, che hanno ispezionato dieci pullman al capolinea presso il campo sportivo, nell'ambito di un servizio coordinato preventivo di controllo nelle scuole, i due pastori tedeschi Artur e Anita del Nucleo Cinofili di Pesaro. Spinelli e ovuli sono stati probabilmente abbandonato da qualche studente alla vista dei carabinieri. (Ansa)
Temiamo "che qualcuno le abbia fatto qualcosa di male lì dentro" cioè nella comunità da dove Pamela è scappata. Lo ha detto la mamma della ragazza morta a Macerata il 30 gennaio, Alessandra Verni, intervistata insieme all'ex marito Stefano Mastropietro durante la registrazione di Porta a Porta di Bruno Vespa. "Quando fai i bagagli e lasci un posto - ha detto il padre - hai avuto per forza un problema". La madre ha aggiunto: "pensiamo dal più piccolo problema a quello più grave cioè che qualcuno le abbia fatto del male".
I genitori spiegano poi che Pamela la sostanza stupefacente non l'ha mai assunta per endovena: "la inalava o la fumava. Non ha mai usato una siringa: questo è un dato di fatto, una certezza. Per questo escludiamo che possa essere morta per overdose".
L'avvocato Marco Valerio Verni, legale della famiglia e zio di Pamela, ha sostenuto che qualcun altro potrebbe averle fatto l'iniezione. Secondo la madre di Pamela, Alessandra Verni, invece, "può essere stato il nigeriano ad averle detto comprami questa siringa, mi serve. Lui è padre, ha una bambina piccola, non so come l'abbia ingannata". (Ansa)
Tamponamento a catena tra almeno 5 macchine quello avvenuto questa mattina sulla superstrada Civitanova-Foligno all'altezza dell'uscita Macerata Sud-Corridonia.
Fortunatamente non vi è stato alcun ferito. Nonostante la superstrada sia rimasta aperta ci sono stati disagi alla viabilità.
Sul posto sono intervenuti la polizia stradale e i Vigili del Fuoco per mettere in sicurezza le auto coinvolte.
È finito nella maglie dei controlli straordinari, stamattina, un giovane italiano di 31 anni, residente ad Ancona. Durante un posto di controllo nei pressi dell’uscita della SS77 è stata fermata un’auto di grossa cilindrata. Il giovane, senza precedenti, nel baule posteriore della vettura trasportava una mazza da baseball di 75 cm ed uno sfollagente metallico telescopico lungo 54 cm. Per tali motivi l’individuo è stato denunciato per possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
I servizi di controllo del territorio hanno interessato anche le zone maggiormente colpite dai reati di furto. In tal senso nel quartiere di S. Maria Apparente di Civitanova Marche è stata fermata un’utilitaria con a bordo due italiani, residenti fuori provincia, gravati da numerosi precedenti penali, i quali giravano nella zona con fare sospetto. I due individui verranno sottoposti alla misura di prevenzione del rimpatrio con foglio di via dalla provincia di Macerata.
Denunciato ventenne per possesso di Marijuana a Macerata.
È accaduto stamattina durante un controllo da parte degli agenti della “Volante” che hanno rintracciato a Piazza Garibaldi un 20enne della Guinea, già noto per precedenti legati al mondo della droga. Il ragazzo dopo essere stato perquisito è stato trovato in possesso di un discreto quantitativo di marijuana, contenuto in un involucro di cellophane termosaldato. Il giobame è stato pertanto denunciato.
Continuano le perquisizione presso l'Hotel House di Porto Recanati.
Ieri pomeriggio, durante i controlli, i carabinieri di Civitanova hanno rinvenuto alcuni involucri contenente eroina nel pizzale, in prossimità delle attività commerciale, probabilmente lanciati lì da qualcuno che voleva disfarsene.
La droga è stata sequestrata dai carabinieri.
Si introducono nella casa inagibile a causa del terremoto, ma non trovano nulla da portare via.
È quanto accaduto ieri pomeriggio a Tolentino, in un'abitazione in Via Martin Luter King. A denunciare l'accaduto la propietaria di casa che, dal sisma del 2016, vive in un'altra sistemazione, poco distante dalla vecchia casa.
"Ieri pomeriggio - racconta Michela Farabolini - mi sono accorta che le ante del mobiletto che abbiamo sul terrazzo della vecchia casa erano aperte e, da un sopralluogo, abbiamo appurato il fatto che qualcuno fosse davvero entrato in casa. La finestra del terrazzo era infatti aperta e la serranda forzata e rotta".
"In casa - continua Michela - non c'è più niente, se non un mobile nella sala, alcuni scatoloni e un materasso e quindi sarebbe impossibile portare via qualcosa. La nostra preoccupazione è però che chi si è introdotto abbia anche dormito nella nostra casa e che lo faccia regolarmente. Bisogna dire che ci sono spesso controlli da parte delle forze dell'ordine ma evidentemente non basta. Quello di cui abbiamo veramente bisogno è che i tempi della ricostruzioni subiscano un'accellerara".
"Quella mattina Pamela le chiede di accompagnarla, dove? Mi chiede di portarla ai Giardini Diaz". Inizia così l'intervista andata in onda nel programma Mediaset Quarto Grado, dove le telecamere, a bordo dello stesso taxi preso dalla povera Pamela, ripercorrono il tragitto dalla stazione ai giardini fatto dalla giovane e le successive tappe in cui è stata vista a Macerata.
Pamela sale accanto al conducente e durante il percorso si confida, dicendo di aver litigato col fidanzato e di voler tornare a Roma ma quando il tassista le chiede del perché, allora, volesse essere portata ai Giardini Diaz, risponde che doveva incontrare una persona, chiedendo informazioni anche sul Sert.Mostrato il punto in cui Pamela è scesa, il servizio riprende da Via Spalato, nei pressi della farmacia, dove il tassista dice di averla incontrata un'ora dopo e che ad attenderla fuori, dall'altro lato della strada, c'era un ragazzo di colore. I due vengono visti successivamente camminare insieme, recarsi nell'appartamento di Oseghale, al civico 124, dove la ragazza, purtroppo, troverà la morte.Un racconto già noto, ma di certo anche una testimonianza importante fatta da quel tassista che è stato uno degli ultimi a vederla ancora in vita e che riferisce di aver chiamato immediatamente i carabinieri, il giorno successivo, quando vide le foto di Pamela sui giornali, per raccontare tutto quello che aveva visto.
Il problema è noto e proprio in questi giorni, con lo stanziamento di fondi dalla Regione, si dovrebbero iniziare a sistemare le prime cose all'interno dell'Hotel House, partendo dal sistema antincendio. Nel palazzone multietnico di Porto Recanati, infatti, a causa della morosità dei condomini, non c'è più acqua corrente, gli ascensori sono fuori uso, la spazzatura non viene portata via e si rischia un'emergenza sanitaria per le 2000 persone, tra cui 700 bambini, che ci vivono.
Ma chi è che non paga? Sono veramente tutti stranieri indigenti, oppure c'è qualcuno che ci specula?
In un servizio andato in onda a Piazzapulita, il programma di Corrado Formigli su La7, diversi inquilini del palazzo puntano il dito contro alcuni proprietari di appartamenti italiani che riscuoterebbero regolarmente i soldi del condominio dai propri inquilini ma li terrebbero per loro, senza versarli.
Tra queste persone figurerebbe il signor Enrico Cotronè, proprietario di 34 appartamenti, che viene accusato di farsi pagare ben 120 euro di condominio, quando la quota massima secondo il bilancio preventivo dell'Hotel House non dovrebbe superare i 50, e di non versarli da addirittura 8 anni.
Lui ovviamente nega tutto, parlando di canoni da 300 euro comprese le spese condominiali per i suoi affittuari ma messo a confronto con un gruppetto di residenti, gli animi si riscaldano e volano parole grosse, venendo tacciato di essere un ladro e di essersi "mangiato" i soldi degli stranieri. Interviene quindi un suo ex inquilino, confermando le accuse e viene mostrato un vecchio contratto di locazione in cui, effettivamente, sono indicati questi famosi 120 euro. Soldi intascati ma non versati.
Il signor Cotroné, sprezzante, si difende rispedendo al mittente tutte le accuse e nel finale del servizio sbotta e abbandona la conversazione, andandosene coperto dalle accuse di essere un ladro.
Proseguono le indagini sull'omicidio di Pamela Mastropietro.
Nella giornata di oggi è stato ascoltato un altro testimone, un tassista. "E’ stato individuato e sentito un tassista" spiega il procuratore capo Giovanni Giorgio "che ha avuto modo di conoscere e stare insieme alla ragazza, sino a poco prima ch’essa si adoperasse per approvvigionarsi di sostanza stupefacente.
Le dichiarazioni rese da questo testimone sono coperte dal segreto investigativo e ne è assolutamente vietata ogni forma di divulgazione, anche per rispetto alla parte lesa ed ai familiari.
L’esito degli accertamenti scientifici in corso sarà comunicato a questo Ufficio entro la prossima settimana e ne è sin d’ora vietata ogni divulgazione, al fine di non compromettere le ulteriori indagini, previste nell’ambito del predisposto programma investigativo.
Colgo l’occasione per esprimere il mio più vivo rammarico" conclude il procuratore Giorgio "per le gravi offese, che sarebbero state arrecate ai difensori degli indagati. Gli avvocati, invero, svolgendo l’essenziale funzione garantistica, loro attribuita dalla vigente Costituzione, meritano il massimo rispetto da parte di tutti".