Cronaca

Macerata, auto fuori controllo investe 17enne e poi si schianta contro un muro

Macerata, auto fuori controllo investe 17enne e poi si schianta contro un muro

Incidente intorno alle 13 in via Maffeo Pantaleoni a Macerata. Una donna percorrendo la strada che da via della Pace porta verso lo Sferisterio ha perso il controllo dell'auto e, invadendo la corsia opposta, ha investito un ragazzo di 17 anni prima di schiantarsi contro un muretto. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, l'automedica, la polizia locale e i sanitari del 118. Il 17enne è stato trasportato al pronto soccorso di Macerata per gli accertamenti del caso. Nell'impatto, l'auto ha rotto anche alcune conduttore dell'Apm, tanto che per le operazioni di ripristino tutta la zona è stata transennata.

18/04/2018 13:50
Si perde nella campagna di Recanati: ritrovata grazie a WhatsApp

Si perde nella campagna di Recanati: ritrovata grazie a WhatsApp

Si perde nella campagna di Recanati. È accaduto ieri sera intorno alle 21.15 circa di ieri quando i carabinieri della Stazione di Recanati hanno ricevuto la telefonata di una donna brasiliana. La donna, a Recanati poiché iscritta al corso di lingua e cultura italiana del “Campus l’Infinito”, ha raccontato agli agenti che dopo essersi recata, a piedi, a fare la spesa presso un supermercato in periferia, aveva perso l’orientamento e anziché tornare sui propri passi  si era allontanata ulteriormente, perdendo ogni punto di riferimento cosicchè, dopo alcune ore si cammino, si era ritrovata al buio in aperta campagna. Immediatamente i carabinieri si sono messe sulle sue tracce, tentando telefonicamente di farsi indicare dei particolari che li aiutasse a raggiungerla, ma la donna, presa dal panico e dalla stanchezza, non è riuscitta ad essere precisa. A quel punto, visto che le ricerche continuavano ad essere negative, considerato che la donna aveva fornito un numero di cellulare brasiliano, utilizzando l’applicazione WhatsApp del telefono di uno dei carabinieri, hanno effettuata una video chiamata che ha consentito di fare una panoramica sui luoghi circostanti alla posizione della donna che sono stati immediatamente riconosciuti dai soccorritori. La donna è stata subito raggiunta. La donna, seppur stremata, era in buoni condizioni di salute ed è stata riaccompagnata presso la sua abitazione. 

18/04/2018 13:41
San Severino, siringhe nel centro storico. Scatta un piano straordinario di controlli

San Severino, siringhe nel centro storico. Scatta un piano straordinario di controlli

Gli agenti della Polizia Locale del Comune di San Severino Marche hanno rinvenuto, nei giorni scorsi, siringhe usate in una via pubblica nei pressi di un parcheggio del centro storico. Gli oggetti sono stati recuperati dallo stesso personale in servizio. Subito avvertito il sindaco, Rosa Piermattei, ha fatto scattare un piano straordinario di controllo e verifica in tutta l’area. Gli agenti hanno ispezionato vicoli e zone più buie. “Alla questione ho chiesto di prestare attenzione assoluta portando lo stato di allerta ai massimi livelli - spiega il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei. Abbiamo già deciso di rafforzare, anche con la grande collaborazione che c’è con tutte le forze dell’ordine, i controlli in questa e in altre zone della città considerate sensibili. Nei giorni scorsi i militari della locale stazione dell’Arma dei Carabinieri hanno sorpreso due giovani, che sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti. E’ accaduto nei pressi dei giardini pubblici dove i controlli saranno sempre più massicci. Questi episodi vanno arginati subito. Dobbiamo poi garantire i livelli massimi di sicurezza anche per tutti gli altri cittadini e su questo fronte continueremo con impegno. Non escludiamo nemmeno il ricorso all’utilizzo di telecamere mobili in alcuni vicoli e vie del centro”. Nel frattempo è scattata anche un’operazione straordinaria di pulizia che ha visto impegnati i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile e il personale dell’ufficio Manutenzioni. Sono stati aperti tombini e caditoie e ripuliti vicoli e scalinate del centro storico. “La situazione è preoccupante, abbiamo trovato diverse siringhe usate gettate ovunque. E’ un campanello d’allarme che va subito ascoltato prima che la situazione degeneri. Chiediamo la massima collaborazione da parte di tutte le forze di polizia, auspicando, come sempre abbiamo fatto, un rafforzamento degli organici. Ma ricordo a tutti che è necessaria la collaborazione anche da parte dei cittadini. Il primo aiuto lo possono dare le persone segnalando al Comando della Polizia Locale anche singoli episodi, movimenti sospetti o situazioni che meritano di essere approfondite. Siamo molto avanti con il progetto del controllo del vicinato. Da parte del Comune posso assicurare – conclude il sindaco Piermattei – che il livello d’allerta è massimo nei confronti di tutti quegli episodi che possono turbare la tranquillità e il futuro della nostra comunità locale”.    

18/04/2018 12:30
Uccise una commerciante cinese, condannato a 20 anni. La famiglia della vittima: in Cina sarebbe stata pena di morte

Uccise una commerciante cinese, condannato a 20 anni. La famiglia della vittima: in Cina sarebbe stata pena di morte

Aveva tentato una rapina, ma alla reazione della commerciante l’aveva uccisa. Poi, dalla Sardegna, era scappato rifugiandosi nelle Marche, tra Valfornace e Camerino, ospite di uno zio. Ma la polizia c’aveva messo poco a trovarlo e, una volta arrestato, ha confessato l’omicidio. Ora, Simone Delussu (questo il nome del ragazzo che oggi ha 20 anni), dovrà scontare una condanna a venti anni. Una condanna che i familiari della donna uccisa, Lu Xian Cha (madre di due bambini di 4 e 10 anni), hanno definito fin troppo morbida, commentando così la decisione del giudice: “In Cina, per un fatto del genere, c’è la pena di morte”. Ma in Italia no. E Delusso dovrà stare in carcere per i prossimi venti anni, con il processo che si è svolto secondo il rito abbreviato ed il giudice che ha riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche, portando così a venti anni la pena, rispetto all’ergastolo richiesto dal pubblico ministero. Simone Delusso, lo ricordiamo, era stato arrestato a Camerino (qui il nostro articolo) la scorsa estate. Una notizia, quella del giovane che si era macchiato di un così grave delitto, che fece molto clamore nella città ducale e su tutto il territorio montano della provincia, dove il ragazzo sembrava condurre una vita assolutamente normale e lontana da trascorsi di criminalità. Ospite di uno zio che, come hanno accertato le indagini, era all'oscuro di tutto. Quando fu arrestato, attraverso i suoi legali dichiarò che per lui era “finito un incubo, non potevo più vivere con questo peso e finalmente potrò iniziare a espiare la mia pena”.

18/04/2018 11:20
Civitanova, individuato dalla polizia l'autore di una rapina a mano armata

Civitanova, individuato dalla polizia l'autore di una rapina a mano armata

Il giorno 14 aprile scorso un 49enne di Civitanova Marche ha chiamato il 113 riferendo agli agenti di Polizia intervenuti che verso le ore 16.00, mentre si trovava nel garage di sua proprietà si era allarmato poiché aveva sentito dei rumori sospetti provenire dai box auto adiacenti, siti nella galleria parallela a quella dove si trovava il suo. Insospettito del fatto, si era avvicinato alla fonte del rumore e aveva notato che un uomo travisato dal cappuccio del giaccone che indossava, si stava aggirando nei pressi dei garage di proprietà di altri condomini. Il civitanovese è subito intervenuto per far desistere l’uomo dalla chiara intenzione di compiere furti ma questi lo ha aggredito afferrandolo al collo, puntandogli contro una pistola e minacciandolo di morte se si fosse rifiutato di consegnare tutti i soldi che deteneva. Ne è scaturita una violenta colluttazione nel corso della quale il civitanovese, sebbene ferito alla mano sinistra, è riuscito a disarmare l’aggressore e una volta scopertone il volto, a riconoscerlo come noto pluripregiudicato della zona. Il civitanovese, raggiunto da altri condomini, è riuscito a chiamare i soccorsi. Nel mentre però il malvivente si è divincolato ed è riuscito a fuggire a bordo di un’auto al volante della quale vi era una donna che lo aspettava poco distante. Gli agenti immediatamente intervenuti, solo due ore dopo, sono riusciti a rintracciare l’uomo proprio a bordo dell’autovettura unitamente alla sua complice. In sede di sopralluogo nel luogo ove era stato perpetrato il tentativo di rapina gli agenti hanno inoltre riscontrato che il malvivente aveva forzato le serrande di alcuni garage senza tuttavia riuscire ad impossessarsi di oggetti o altro e hanno proceduto al sequestro di due pistole scacciacani prive di tappo rosso e del tutto identiche a quelle in uso alle Forze di Polizia di cui una utilizzata per la rapina e una caduta al malvivente durante la colluttazione. Il rapinatore, 43 anni, residente in provincia, bloccato dalla Polizia, è ritenuto una persona pericolosa che vive abitualmente con i proventi di attività delittuose ed è solito accompagnarsi a persone pregiudicate per gravi reati contro il patrimonio, contro la persona e lo spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo e la sua complice, 25 anni, anch’essa residente in provincia, sono stati deferiti all’A.G. per i reati di tentata rapina, tentato furto in concorso tra loro e lesioni visto che il civitanovese che era intervenuto a seguito della colluttazione ha riportato lesioni giudicate guaribili in alcuni giorni.     

17/04/2018 14:14
Urinava sul muro dello Sferisterio: espulso

Urinava sul muro dello Sferisterio: espulso

Controlli a 360 gradi da parte della “Volante” e del reparto prevenzione Crimine di Perugia nella giornata di ieri a Macerata. Nel corso dei servizi, finalizzati anche al contrasto del degrado urbano, particolare attenzione è stata dedicata ai luoghi di ritrovo dei giovani e alle aree verdi presenti in città. Gli agenti hanno identificato 75 persone, sottoposto a controllo 40 veicoli ed effettuato sei perquisizioni personali per la ricerca di sostanze stupefacenti nei confronti di altrettanti soggetti pregiudicati. Nella tarda serata di ieri inoltre, gli agenti della “Volante” sono intervenuti in Piazza Nazario Sauro ove era stato segnalato un cittadino extracomunitario che stava urinando a ridosso delle mura dell’Arena Sferisterio. Sulla base delle descrizioni fornite dal cittadino che aveva chiamato il 113, lo straniero veniva rintracciato disteso a terra nella vicina Piazza Mazzini. Da successivi accertamenti è emerso che lo stesso, senegalese di 46 anni residente in provincia, era destinatario di un provvedimento di rimpatrio con foglio di via obbligatorio emesso dalla Questura di Macerata con divieto di fare rientro in questo comune, motivo per cui verrà denunciato all’A.G.  

17/04/2018 14:12
Trans trovato morto in una stanza: mistero in un B&B fra Porto Recanati e Loreto

Trans trovato morto in una stanza: mistero in un B&B fra Porto Recanati e Loreto

Mistero in un bed and breakfast fra Porto Recanati e Loreto.  Un trans è stato trovato morto, infatti, questa mattina in una stanza della struttura ricettiva. Secondo i primi riscontri, si sarebbe ucciso ingerendo acido muriatico. Vicono al cadavere, però, è stato rinvenuto un coltello: sono in corso altri accertamenti medico legali per escludere altri possibili scenari. Da indiscrezioni si apprende anche che il trans avrebbe lasciato un biglietto. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, i carabinieri della compagnia di Osimo e del Reparto operativo di Ancona.  

17/04/2018 13:11
Tolentino, addio alla signora Saretta Conti Guerra

Tolentino, addio alla signora Saretta Conti Guerra

Profondo cordoglio nel mondo forense per la scomparsa di Saretta Conti Guerra, moglie del noto e stimato avvocato Paolo Guerra. Verrà ricordata dal marito Paolo, dal figlio Maurizio e dai nipoti Valerio, Aurora, Vittorio, Alessio e Giulia "per il sorriso, la dolcezza, l'ironia e i sentimenti di amore per il prossimo che dimostrava quotidianamente come sposa, madre e nonna meravigliosa". La camera ardente sarà allestita dalle ore 15 di questo pomeriggio (martedì 17 aprile) presso la Sala del Commiato "Terracoeli" di Tolentino. I funerali avranno luogo domani, mercoledì 18 aprile, alle ore 10:30 presso la Chiesa dello Spirito Santo di Tolentino.  

17/04/2018 11:25
L'inviata di Striscia all'Hotel House, la Scampia maceratese

L'inviata di Striscia all'Hotel House, la Scampia maceratese

Dopo i servizi da studio sul "pozzo degli orrori" lasciato incustodito, Striscia la Notizia ha mandato la propria inviata Rajae Bezzaz all'Hotel House, a documentare il degrado del residence-ghetto, che viene definito addirittura la Scampia maceratese. Muniti di telecamere nascoste, entrano nel palazzo cercando di raggiungere i piani alti, quelli dove si concentra la maggior parte di spacciatori e delinquenti, a cui sta benissimo che gli ascensori non funzionino, per rendere la vita difficile alle forze dell'ordine durante i controlli.   All'interno la situazione di degrado è assoluta, con il soffitto che in alcuni punti cade letteralmente a pezzi, porte annerite dal fuoco, estintori e manichette antincendio inesistenti e pianerottoli trasformati in discariche con sacchi di spazzatura accatastati, mobili vecchi ed elettrodomestici fuori uso. Proprio alcuni di questi elettrodomestici sono i protagonisti di una ripresa agghiacciante, che mostra frigoriferi e lavatrici spinti fuori dalle finestre dei piani alti e volare a terra distruggendosi con dei tonfi fragorosi. Non osiamo pensare se per sbaglio passasse qualcuno li sotto in quel momento, cosa potrebbe accadere.   Nel finale si parla di droga, con le testimonianze di residenti che denunciano lo spaccio libero e incontrollato, in particolare quando scende il buio, in un luogo che soprattutto dopo gli ultimi ritrovamenti di ossa umane nelle vicinanze, dovrebbe essere super controllato dalle forze dell'ordine ma che invece è praticamente abbandonato a se stesso. "Niente legge, poca igiene e zero sicurezza - conclude la bella Rajae -. L'Hotel House è una bomba sociale pronta ad esplodere e a Porto Recanati stanno arrivando i turisti.  

17/04/2018 10:29
Cingoli, esce per andare a pesca: trovato senza vita dai familiari nel lago

Cingoli, esce per andare a pesca: trovato senza vita dai familiari nel lago

Esce per andare a pesca, ma non fa più rientro a casa. Il corpo senza vita, trovato dai parenti che lo avevano cercato disperatamente per tutta la notte, viene ripescato nel lago dai vigili del fuoco. La tragedia si è materializzata questa mattina all'alba, quando i vigili del fuoco di Macerata intorno alle 5.45 a Cingoli, in località Castreccioni 48 nei pressi della Baia Popeye, hanno ripescato il corpo di P. V., 61 anni, di Apiro, uscito a pesca nel pomeriggio di ieri e non rientrato a casa dove era atteso in serata. I pompieri hanno recuperato il corpo dell'uomo privo di vita, ritrovato in acqua dai familiari presso la sua postazione di pesca. Sul posto anche i sanitari del 118 e i carabinieri.  

17/04/2018 08:49
Post terremoto, primo sciopero degli operai di un cantiere Sae

Post terremoto, primo sciopero degli operai di un cantiere Sae

Primo sciopero degli operai nei cantieri per le casette post terremoto 2016. Dalle 7 alle 11 di oggi 21 lavoratori impegnati nel cantiere Sae di via Cesare Battisti a Visso (Macerata) hanno incrociato le braccia.In un incontro con i sindacalisti della Cgil, hanno lamentato di aver ricevuto soltanto acconti da settembre in poi, sottolineando altresì l'assenza di buste paga e di visite mediche e riferendo di contratti non firmati e di alcuni infortuni non denunciati. Qualche operaio dovrebbe ancora ricevere complessivamente tra i cinque e i seimila euro. In mattinata in cantiere è arrivato Franco Marsili, titolare dell'azienda impegnata nel cantiere: ha dichiarato di aver sempre pagato tutti fin da settembre, sostenendo di non aver versato il Tfr solo perché i lavoratori lo riceveranno a fine rapporto. Al termine della riunione sindacale dei lavoratori in sciopero, i partecipanti hanno deciso che, se entro giovedì non arriveranno gli stipendi arretrati, da venerdì scatterà un nuovo sciopero.   (fonte Ansa)

16/04/2018 21:27
In casa dosi di cocaina pronte per lo spaccio, 35enne in manette

In casa dosi di cocaina pronte per lo spaccio, 35enne in manette

Continua l’attività della polizia di Stato per il contrasto ai fenomeni legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Sabato scorso gli uomini del Commissariato di Civitanova Marche hanno bloccato uno spacciatore di 35 anni residente in provincia colpito da numerosi precedenti di per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Al 35 enne, residente in provincia, si è giunti dopo una articolata attività di indagine al termine della quale l’uomo era stato individuato come uno spacciatore attivo nella zona tra Civitanova Marche e Porto Potenza Picena. Nel contesto operativo di cui si parla, il soggetto, dopo essere stato pedinato per alcune ore,  veniva bloccato dagli agenti nei pressi della sua abitazione che veniva sottoposta a perquisizione. Durante l’operazione, gli agenti rinvenivano nascosti allì’interno della sua camera da letto alcune dosi di cocaina già divisa in dosi pronte allo spaccio, tre bilancini di precisione e due telefoni cellulari che l’uomo utilizzava per mantenere i contatti con i tossicodipendenti suoi “clienti”. Tutto il materiale è stato sequestrato e sono in corso ulteriori indagini al fine di ricostruire la rete di persone che ruotavano intorno all’attività criminosa posta in essere dall’uomo.   

16/04/2018 18:21
Sorpreso con 25mila euro di eroina, in manette 31enne

Sorpreso con 25mila euro di eroina, in manette 31enne

Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Macerata diretta dal vice questore aggiunto Alessandro Albini, al termine di una intensa attività di indagine con  pedinamenti ed appostamenti protrattisi per ore, hanno arrestato il cittadino pakistano P.A. di 31anni. Il giovane era sotto osservazione da tempo  in quanto ritenuto spacciatore di ingenti quantitativi di eroina nel territorio maceratese e fermano. In tale ottica nella giornata prefestiva iniziava una operazione congiunta di ricerca del veicolo in uso al cittadino asiatico che veniva rintracciato nelle prime ore del pomeriggio a Recanati.  L’uomo veniva è stato pedinato costantemente fino alle successive alla tarda serata, quando è scattato il controllo. Arrivato infatti presso un distributore di carburanti sito in Porto Potenza Picena il P.A. è stato visto avvicinarsi ad un giovane che era in attesa nei pressi a bordo della sua autovettura. A questo punto ritenendo verosimile che si stesse per concretizzare lo scambio di stupefacenti.  Accortosi della presenza degli operatori di polizia il cittadino pakistano aveva cercato di disfarsi di un grosso involucro che gettava in terra nel tentativo di occultarlo al di sotto degli altri veicoli presenti in loco, azione che però non sfuggiva agli agenti  i quali subito lo recuperavano.  L’intuizione investigativa si è dimostrata sin da subito positiva. E' stato infatti recuperato un ovulo di cospicue dimensioni contenente oltre due etti e mezzo di eroina purissima del valore sul mercato di circa 25.000 euro. Il cittadino pakistano è stato tratto quindi in arresto e posto a disposizione della competente A.G. ed associato alla Casa Circondariale “Montacuto” di Ancona. Sono tuttora in corso attività sul territorio da parte degli investigatori al fine di ricostruire la rete dei soggetti coinvolti nella illecita attività.    

16/04/2018 15:38
Camerino: morto lo scultore Giuseppe Gentili

Camerino: morto lo scultore Giuseppe Gentili

Da tempo non lo si vedeva più passeggiare con quella sua andatura dinoccolata, con quell'aria semplice che non avrebbe mai lasciato credere che quell'uomo fosse uno degli artisti contemporanei più quotati e apprezzati nella scultura in ferro. Il terremoto aveva distrutto la sua Camerino e, magari, qualcuno non ci ha neanche fatto caso che non lo si incontrava più. Perché lassù, nella città ducale, ormai é un'abitudine non incontrarsi. Invece Giuseppe Gentili era malato (quasi un segnale di quella simbiosi creata con la sua città) e, ormai da mesi, era ricoverato in Ospedale. A marzo, sulla sua pagina Facebook, aveva scritto: "Dovevo ammalarmi, per riposarmi". E in ospedale é deceduto. La notizia della morte di Giuseppe Gentili ha suscitato sgomento e commozione a Camerino, ma anche nel mondo dell'arte più in generale.   Di lui, Wikipedia riporta: "Frequenta gli studi artistici e consegue il Diploma di Maestro d'Arte nel 1963. A venticinque anni espone le sue prime opere in scultura, con consenso di pubblico e di critica. Innovativo per la tecnica e per il materiale che adopera, realizza pannelli in basso rilievo, sbalzi in rame, bronzetti e numerose opere di grande dimensione: lavora con la fiamma ossidrica, mista alla fusione.   Di lui si interessano per il collezionismo: Charlie Chaplin, che acquista tre opere; Federico Fellini, il regista delle favole folli; Pablo Picasso, che accetta l'offerta di un "Don Chisciotte", figura emblematica nella produzione dello scultore. L'artista iberico pone l'opera, alta più di due metri, nel parco della sua villa di Mongius (Nice).   Espone a Montreal (Canada), impressionando per la drammaticità esistenziale delle opere, e a Nizza, città dove, in occasione del terzo "Grand Prix de New York", gli viene assegnata la targa "Plaquette d'or - Statue de la Libertè".   Nel 1979, l'artista si trasferisce a Spoleto, instaurando con il Festival dei Due Mondi un proficuo lavoro dialettico, che si traduce in mostre e in celebrazioni della sua arte (Spoleto Magazine).   Eccentrico ed anticonvenzionale, gestisce il mondo creativo con atteggiamenti di vita, che plasma come pezzi visivi: contesta e irride "il rispetto dell'arte ufficiale - che egli dice - in Italia combina grossi guai". Nascono così le tante sculture alla fiamma ossidrica, che diffonde in Italia e all'estero, entrando nelle case e nelle collezioni di molti privati.   Racconta di sé stesso: "Non voglio essere chiamato contestatore, non m'interessa accordarmi ad una qualsiasi protesta. Io vivo per la mia arte e della mia arte. E chi non sa cosa sia l'Arte non può capirmi".   Seguono opere di impegno umano e valenza sociale: dalla ricerca indirizzata verso episodi della Bibbia (particolarmente drammatica la serie di Caino e Abele) al volto di Cristo della Sindone, carico di tragedia; dal Don Chisciotte al grido de L'uomo di Sarajevo.   Dopo avere migrato in più luoghi, ora risiede in campagna presso Camerino".   Quella Camerino che, oggi, non é più la città di cui si era innamorato, ferita e devastata da un terremoto che lo stesso Giuseppe Gentili aveva paragonato ad una guerra: "Dopo le macerie della guerra, con i mezzi di allora, in poco tempo fu ricostruito tutto ciò che l'uomo aveva distrutto .Energia impiegata male, oggi!?"  

16/04/2018 11:45
Era stato rubato nel maceratese il telefonino che incastra un marocchino vicino all'Isis

Era stato rubato nel maceratese il telefonino che incastra un marocchino vicino all'Isis

Incastrato da un telefonino risultato rubato in provincia di Macerata. Così Soufiane Rahbi, marocchino di 34 anni residente a Cerreto d'Esi, due passi da Matelica, è stato espulso con decreto del ministro dell'Interno Marco Minniti per motivi di sicurezza nazionale. L'uomo è stato bloccato dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Ancona ed è stato rimpatriato con un volo dall'aeroporto di Bologna. Il nome dell'uomo era emerso nel luglio del 2016 in seguito al sequestro di uno smartphone che, come appurato in un secondo momento, era stato rubato in provincia di Macerata. Nel telefono i carabinieri hanno trovato diverso materiale riconducibile alla propaganda dell'Isis: un video di un uomo decapitato in Siria, un video contenente le indicazioni per realizzare un ordigno rudimentale a base di Tatp (triperossido di triacetone), sostanza estremamente instabile e largamente impiegata dalle organizzazioni terroristiche, un terzo video relativo ad un sermone di un imam dell'is. Il marocchino, inoltre, ha ripetutamente mostrato un atteggiamento antioccidentale e ha alterato il passaporto per ottenere il permesso di soggiorno.

16/04/2018 11:20
Omicidio di Pamela, mamma Alessandra attacca il consigliere Ninfa Contigiani: "Mia figlia non è morta di droga!" - AUDIO

Omicidio di Pamela, mamma Alessandra attacca il consigliere Ninfa Contigiani: "Mia figlia non è morta di droga!" - AUDIO

Il dolore che diventa rabbia, attraverso le parole di una madre che commenta quelle di una consigliere comunale. E’ l'estrema sintesi dello sfogo affidato a Facebook da Alessandra Verni, la mamma di pamela Mastropietro, che torna sulle dichiarazioni di Ninfa Contigiani. “Pamela non è morta per droga, signora Ninfa Contigiani – scrive -  mia figlia aveva il terrore delle siringhe. Sono stati trovati i segni delle coltellate, sicuramente è stata violentata, visto che l’hanno ripulita con la candeggina, fatta a pezzi e messa in due valige. Perché? Perché, signora Cortigiani, afferma che non si tratta di femminicidio?”. Domande e rabbia, quindi, con la famiglia Mastropietro che, in qualche modo, si aspettava un atteggiamento diverso dalle istituzioni cittadine. Una solidarietà che sembrasse concreta, più che di facciata. O, almeno, di risparmiare a una madre certe affermazioni. “Quello che è successo a Pamela non è stato l’epilogo di una vicenda che l’ha uccisa in quanto donna. Quello che è successo a Pamela è l’epilogo tremendo, veramente tremendo, di un disagio che non è stato per tempo curato, ascoltato e non sufficientemente preso in carico, di una ragazza che aveva a che fare con la droga. La causa di quello che è successo a Pamela è la droga” – queste le parole di Ninfa Contigiani, il cui intervento può essere integralmente ascoltato qui. Parole che Alessandra Verni non accetta e che sembrano far traboccare il vaso, passando all’esternazione dell’insofferenza maturata verso l’istituzione maceratese. “La morte di mia figlia é stata un omicidio atroce e disumano – prosegue la mamma di Pamela - non ho ancora conosciuto di persona il sindaco di Macerata, neanche alla fiaccolata svoltasi nella vostra cittadina. Eppure da primo cittadino avrebbe dovuto dare anche la sua vicinanza (non solo telefonica) data la mostruosità! Forse é il caso che piantiate una targa ed un albero in memoria di Pamela Mastropietro anche lì nella vostra Macerata, in via Spalato, ma non debbo dirlo io. Forse sarebbe stato almeno questo un bel gesto da parte di certe istituzioni. Per fortuna la verità sta uscendo fuori”.

16/04/2018 10:36
Hotel House, si riaprono le indagini sulla morte di Camey. Ma del fidanzato ormai non c'è più traccia

Hotel House, si riaprono le indagini sulla morte di Camey. Ma del fidanzato ormai non c'è più traccia

Quarto Grado, la trasmissione di approfondimento di Rete4, nell'ultima puntata si è occupata dell'Hotel House e dei ritrovamenti che sono stati fatti nel casolare confinante e all'interno di quello che è stato definito "il pozzo degli orrori". Nella settimana appena trascorsa, oltre ai mezzi già utilizzati, ci si è avvalsi anche dell'uso dei cani molecolari e la ricerca di reperti è terminata con 60 frammenti di ossa, appartenenti verosimilmente ai corpi di un adulto e di un adolescente ma anche un pezzo di un pantalone, un foulard, un fermacapelli, una t-shirt e un paio di scarpe da tennis bianche, che hanno subito fatto pensare a Camey Mosammet, la quindicenne originaria del Bangladesh scomparsa il 29 maggio del 2010. Nel servizio vengono ricostruiti i movimenti della ragazzina, che quel giorno, dopo aver marinato la scuola, venne vista entrare proprio all'Hotel House, dove all'ottavo piano abitava il suo fidanzatino, anche'egli bengalese. In quell'appartamento, durante le indagini, venne trovato un cappellino simile a quello usato da Camey e delle tracce di sangue e ci si chiede se quel sangue sia stato analizzato per stabilirne l'appartenenza. La cosa che lascia sbalorditi è che Monir Kazi, il fidanzatino di Camey, a quell'epoca fu indagato ma non venne mai fermato e un anno dopo, nel 2011, venne allontanato con un decreto di espulsione. Il suo fascicolo venne archiviato però solo nel 2017 e il giornalista chiede "come mai è stato espulso mentre era ancora indagato?". Di sicuro il fascicolo aperto su di lui dalla procura di Ancona potrebbe contenere elementi molto rilevanti ed è proprio per questo che l'avvocato della famiglia della ragazzina scomparsa ha chiesto a più riprese di poterlo visionare, già dal 2013, ma gli è stato sempre negato, anche dopo l'archiviazione del febbraio 2017. Proprio grazie all'ennesima richiesta di qualche giorno fa, l'avvocato Luca Sartini viene a sapere che il fascicolo in questione, dopo gli ultimi ritrovamenti di ossa, è stato riaperto e l'inchiesta sulla scomparsa di Camey riparte. Avendo a disposizione il dna della ragazza, sarà solo questione di tempo ma si arriverà certamente a stabilire se i resti trovati siano o meno i suoi e in caso affermativo, il fascicolo cambierà immediatamente il capo d'imputazione da sequestro di persona a omicidio e occultamento di cadavere. A questo punto però, qualora venisse incolpato l'ex fidanzatino, ora 28enne, ci sarà probabilmente la beffa di non poterlo assicurare alla giustizia, data l'impossibilità di rintracciarlo.

15/04/2018 18:56
Schianto in moto, centauro in gravi condizioni

Schianto in moto, centauro in gravi condizioni

Sono gravi le condizioni del centauro rimasto vittima, poco fa, di un incidente in moto all'altezza del cimitero di Valcimarra, nell'arteria stradale che costeggia la Valdichienti e collega Camerino a Caldarola. L'uomo, di cui non si conoscono le generalità, ha perso il controllo del suo mezzo, andando a schiantarsi violentemente contro un muretto. Sul posto, oltre ai volontari della Croce Rossa di Camerino e ai sanitari del 118, é arrivata anche l'eliambulanza. L'elicottero é atterrato direttamente sul piccolo parcheggio del cimitero di Valcimarra. Il traffico, chiaramente, risulta bloccato in quella zona ormai da diversi minuti. Aggiornamento delle 18,10: Il centauro é rimasto sempre cosciente e non é in pericolo di vita. La gravità dei traumi riportati al volto e al torace ha, tuttavia, suggerito il trasferimento in eliambulanza presso l'Ospedale Regionale Torrette di Ancona. L'uomo - R.S. di Camerino, 59 anni - ha interagito con i soccorritori ed é sempre rimasto lucido. foto Gianmario Scodanibbio

15/04/2018 16:54
Si ribaltano con l'auto, paura per una bambina e una donna

Si ribaltano con l'auto, paura per una bambina e una donna

Stava transitando con la sua auto, insieme alla figlia, in contrada San Martino, a Tolentino, quando per cause in corso di accertamento ha perso il controllo dei veicolo, finendo a ruote all'aria. Sono stati attimi di autentica paura, oggi pomeriggio, per una donna e la sua bambina, che procedevano lungo l'arteria che collega la zona delle Grazie con il centro cittadino.  Stando a quanto é dato sapere, comunque, le due non hanno riportato traumi di particolare  gravità. Soccorse dai sanitari del 118, sono state trasferite presso il vicino Pronto Soccorso per accertamenti. Sul posto, per le operazioni di rimozione del veicolo e per bonificare la sede stradale, anche i Vigili del Fuoco.  Il traffico nella zona é rimasto bloccato per diverse decine di minuti.

15/04/2018 14:40
A Muccia la "truffa dello specchietto"

A Muccia la "truffa dello specchietto"

Questa volta hanno trovato uno che non si é fatto intimidire. E sono dovuti scappare a mani vuote i truffatori che questa mattina hanno tentato la "truffa dello specchietto" ai danni di un anziano che stava transitando con la sua auto lungo l'arteria viaria che collega Camerino e Muccia. Hanno seguito l'automobilista per un po', facendogli cenno di fermarsi e, come nel più classico di un copione già noto, gli hanno detto di aver rotto lo specchietto della loro auto. Hanno provato a farsi consegnare denaro, minacciando una ben più costosa denuncia all'assicurazione. Ma l'anziano non c'é cascato e, dopo una breve discussione, é risalito in macchina dicendo che avrebbe chiamato i carabinieri. I truffatori, a quel punto, si sono dileguati. L'episodio é stato segnalato alle forze dell'ordine e sembrerebbe che in mattinata, nella stessa zona, ne siano accaduti di simili.

15/04/2018 13:36
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