Un maceratese potrebbe custodire la chiave di un caso diplomatico internazionale.
Si tratta di David Vincenzetti, fondatore della Hacking Team SRL, e, per capire di chi stiamo parlando, basta scrivere il suo nome su qualsiasi motore di ricerca.
Basta, invece, ascoltare un qualsiasi tg o aprire un qualsiasi quotidiano per capire di quale caso diplomatico internazionale stiamo parlando: la scomparsa del giornalista saudita Khashoggi, torturato e probabilmente fatto a pezzi all’interno dell’ambasciata saudita di Istanbul. Secondo le autorità turche, Khashoggi si sarebbe recato in quel luogo per ottenere dei documenti per il suo matrimonio, ma, una volta entrato in ambasciata sarebbe stato ucciso dai servizi segreti di Riad. Khashoggi in numerosi articoli comparsi sul Washington Post aveva criticato il principe regnante Mohamed Bin Salman.
Ma cosa c’entra Macerata? E’ rispondendo a questa domanda che entra in gioco la figura, controversa e misteriosa, di David Vincenzetti.
L’Hacking Team, fondata proprio dal maceratese, è una compagnia di information technology che vende servizi di intrusione offensiva e di sorveglianza ai servizi segreti di tutto il mondo, tra i quali appunto quelli sauditi. Secondo quanto riportato da un articolo de Il Fatto Quotidiano, a firma di Marco Lolli, sono comprovati i rapporti tra la HT srl e l’Arabia Saudita, in particolare nella figura di Saud Al Qahtani, uno degli artefici della scalata al potere del principe regnante saudita Mohammed Bin Salman. Al Qahtani, che si occupa di rafforzare l’immagine del principe Mohammed Bin Salman attraverso l’utilizzo dei social network, viene considerato lo Steve Bannon saudita e avrebbe intrattenuto rapporti con la compagnia di Vincenzetti già dal 2010.
Il Fatto Quotidiano ha chiesto a David Vincenzetti se si fosse convertito all’islam e quale sia il ruolo della sua compagnia nella vicenda. Ma le risposte sono rimaste molto vaghe.
Litiga col negoziante e dopo aver dato in escandenza gli sottrae alcuni orologi.
È accaduto ieri pomeriggio in un negozio di Corso Cavour a Macerata. La donna, di nazionalità americana, era entrata per avere indietro l’importo di un paio di cuffie auricolari per smartphone che aveva precedentemente acquistato delle quali non era soddisfatta. Nonostante la disponibilità del negoziante a sostituire il prodotto con uno più gradito, la 24enne, dopo aver dato in escandescenze ha arraffato 5/6 orologi dalla vetrina guadagnando l’uscita.
Immediatamente, il titolare ha rincorso la giovane riuscendo a fermarla e a rientrare in possesso della merce sottratta. Nel frattempo, sono giunti sul posto gli agenti della “Volante” i quali contattavano la donna che, presa dal panico, con una mossa repentina ha cercato di eludere il controllo scappando e strappando dalle mani di uno degli agenti il proprio documento che aveva esibito per l’identificazione.
Immediatamente raggiunta, la donna è stata denunciata.
Un cartello, affisso in alcuni supermercati e punti vendita, che invita quanti hanno acquistato il Salame Morbido della Norcineria Alto Nera a non consumarlo e restituirlo per i dovuti controlli, contattando lo stesso punto vendita o la ditta produttrice. E' il singolare avviso su cui si é imbattuto un cliente, che ha poi fotografato il cartello e lo ha postato su Facebook.
Traffico sospeso lungo la linea ferroviaria Adriatica Ancona-Rimini dalle 7:55 a causa del rinvenimento di un cadavere nell'interbinario, lo spazio tra i due binari, nella tratta tra Pesaro e Fano. A notare il corpo il personale del treno regionale 12015 di Trenitalia, relazione Rimini - Ancona, con 150 viaggiatori a bordo. Il regionale è rimasto fermo sulla linea fino alle 8:40, quando è ripartito con 45 minuti di ritardo. Il traffico tra Pesaro e Fano resta interrotto per accertamenti da parte dell'autorità giudiziaria. In via di identificazione il corpo; si tratta di un uomo che sarebbe stato travolto, forse durante la notte da un treno in transito. Potrebbe quindi trattarsi di un suicidio. Intanto Trenitalia ha attivato un servizio sostitutivo con bus tra Pesaro e Fano. (Ansa)
"È fondamentale dare un impulso alla ricostruzione ed eliminare quei colli di bottiglia che fino ad oggi hanno in parte ostacolato alcuni processi": è quanto ha detto il nuovo commissario straordinario Piero Farabollini, in visita a Norcia. Con lui il sottosegretario ai Beni culturali, Gianluca Vacca.Per Farabollini "c'è la necessità di dare risposte immediate al territorio". "Faremo di tutto - ha aggiunto - per trovare le soluzioni necessarie perché la ricostruzione prenda il via davvero. I due anni che sono trascorsi dal sisma sono stati lunghi ma anche necessari per dare metodologie e indicare le procedure. Adesso che le abbiamo acquisite dobbiamo cercare di rimuovere gli ostacoli che impediscono di applicare nell'immediato le stesse procedure".Farabollini ha anche sottolineato che intenderà portare avanti il compito a cui è stato designato "in collaborazione con i territori e con i sindaci". (Ansa)
I carabinieri della stazione di Monte San Giusto hanno denunciato alla procura un soggetto, 50enne, della provincia di Udine, noto alle cronache, per truffa.
Tutto ha avuto inizio nel luglio scorso quando un signore della provincia maceratese aveva notato su un sito dedicato l’annuncio per la vendita di un mezzo agricolo a prezzo conveniente.
Dopo aver contattato l’inserzionista, pattuita quindi la somnma ed inviata su una post pay indicata dal venditore, l’ignaro acquirente ha atteso invano l’arrivo del mezzo. I tentativi di rintracciare l’uomo sono stati vani.
A quel punto l'acquirente si è rivolto ai carabinieri i quali, dopo aver “navigato” su internet ed esaminato la documentazione postale, sono giunti all’identificzione del truffatore.
Il procuratore della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio per Innocent Oseghale, pusher nigeriano di 29 anni, con le accuse di omicidio di Pamela Mastropietro, vilipendio, occultamento di cadavere e violenza sessuale. Alcune accuse sono supportate dalla testimonianza di un detenuto, che ha diviso la cella con Oseghale. Il testimone ha riferito dei particolari, appresi dallo stesso nigeriano, che poteva conoscere solo Oseghale. Si attende che sia fissata l'udienza preliminare.
(ANSA)
Un post su Facebook, nel gruppo "La voce di Pamela Mastropietro", riaccende il dibattito su quei tragici giorni di gennaio e sulla facilità con cui la diciottenne sia riuscita ad allontanarsi dalla struttura in cui era ospitata. "Un anno fa esatto - si legge nel post scritto sotto forma di lettera a Pamela - entravi alla comunità a doppia diagnosi Pars di Corridonia. Per cause ignote, quel maledetto 29 gennaio ti sei allontanata da lì, spinta da non si sa da chi o da cosa, per poi andare incontro all'atroce destino.A livello mediatico, è sicuramente più attrattivo parlare del tuo macabro omicidio, della probabile violenza sessuale ricevuta, del tuo corpo depezzato, disarticolato, scuoiato, esanguato, lavato con la varechina, messo in due trolley e lasciato a bordo della strada.Noi però vorremmo capire se, chi aveva comunque un obbligo di cura e vigilanza su di te, abbia fatto tutto quello che doveva fare per proteggerti, per evitare il tuo allontanamento da lì.Troppo semplicistico, a nostro avviso, dire che eri maggiorenne e che non potevano far nulla di più di quanto fatto (cosa?): a causa della patologia psichiatrica che purtroppo avevi sviluppato, prendevi dei farmaci importanti, che compromettevano la tua lucidità mentale, ed avevi un amministratore di sostegno che al tuo posto poteva decidere (anche) le eventuali dimissioni da qualsiasi struttura sanitaria o terpaeutica.No, noi vogliamo sapere se veramente è stato fatto di tutto. Vorremmo sapere se è normale che, presso quella struttura, a seguito di quanto accaduto a te, la Regione Marche, che, a quanto pare, non sembra brillare nel campo della sanità, e che peraltro, proprio in questo ambito è destinataria di una indagine della Guardia di Finanza per dei concorsi truccati che avrebbero riguardato decine e decine di dirigenti negli anni passati, non abbia disposto una ispezione per capire cosa sia accaduto e se siano stati effettivamente rispettati i protocolli rapportati al caso tuo singolo. E vorremmo sapere se è normale che, a quanto ci risulti, il presidente del Consiglio Regionale delle Marche, appositamente interrogato su questo e su altro, dai consiglieri Elena Leonardi e Malaigia Marzia a fine luglio di quest'anno, non abbia ancora risposto agli interrogativi di interesse pubblico postigli.Vogliamo la verità, per dare #giustizia a te e per evitare che accada ad altri".
La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha condannato a 30 anni Giuseppe Pellicanò, il pubblicitario accusato di strage e devastazione per aver causato un'esplosione nel suo appartamento in una palazzo di via Brioschi nella quale, nel giugno 2016, morirono la sua ex compagna Micaela Masella e una coppia di giovani vicini di casa marchigiani, Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi, e rimasero ferite gravemente le sue due bimbe. I giudici hanno quindi ritoccato la sentenza di condanna all'ergastolo inflitta in primo grado.
(Fonte Ansa)
Condannati rispettivamente a 8 anni e a sei anni di carcere per spaccio per essere poi espulsi alla fine della pena Lucky Awelima e Desmond Lucky, i due nigeriani inizialmente coinvolti, e usciti dopo pochi mesi, nell'inchiesta sulla morte di Pamela Mastropietro: unico imputato resta Innocent Oseghale, accusato di avere ucciso la 18enne romana e di averne fatto a pezzi il corpo. I due, arrestati, sono rimasti in carcere per la cessione di stupefacenti.
A Desmond Lucky viene però contestata anche una cessione di eroina a Pamela Mastropietro. L'accusa, sostenuta dal procuratore di Macerata Giovanni Giorgio, aveva chiesto condanne rispettivamente a 6 anni e 6 mesi e a 6 anni e 4 mesi, ma il gup Claudio Bonifazi ha stabilito pene più severe. "Troppo severa", secondo l'avv. Francesca Palma, quella per il suo assistito Lucky Awelima, accusato di avere spacciato nei pressi di una scuola. Il legale di Desmond, avv. Gianfranco Borgani, attende le motivazioni per l'eventuale ricorso in appello.
(Fonte Ansa)
Un incidente si è verificato nella tarda mattinata di oggi tra Montefano e Montecassiano. Ad essere coinvolto un signore di 77 anni che per cause ancora in via di accertamento è finito fuori strada.
Sia il conducente che i due passeggeri a bordo dell'auto sono rimasti feriti. I primi due sono stati trasportati a Macerta mentre il terzo è stato trasferito ad Ancona ed è in prognosi riservata.
I carabinieri della compagnia di macerata, nella mattinata odierna, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo presso istituti scolastici superiori della zona e luoghi di aggregazione di studenti.
Nelle prime ore, con l’ausilio delle unità cinofile dei carabinieri di pesaro, sono stati prima presso il piazzale Pizzarello di Macerata, poi presso un istituto sempre di macerata e poi presso altro di Corridonia.
I militari hanno effettuato controlli nelle vicinanze dei plessi, nei piazzali antistante e in alcune aule: nulla è stato riscontrato.
I controlli, che rientrano nelle attività di prevenzione, in particolare per contrastare il fenomeno dell’uso e del commercio di stupefacenti tra i giovani studenti, proseguiranno per tutto l’anno scolastico presso i vari istituti del territorio.
Proseguono incessanti i controlli della Polizia vicino alle scuole e nelle zone più sensibili ed esposte a criminalità.
Uno dopo l’altro, si susseguono gli interventi volti a liberare la città da tutte le situazioni di pericolo e di criminalità, specie nel contrasto al narcotraffico.
Ed infatti, anche questa volta i poliziotti della Questura di Macerata hanno dato un altro “scacco” alla criminalità, in modo particolare a quella straniera dedita al traffico di stupefacenti.
Nelle prime ore del pomeriggio di ieri, infatti, un agente della squadra mobile aveva notato uno strano andirivieni di persone nelle vicinanze del parco cittadino posto tra via Piave e via Isonzo, individuando una persona sospetta.
Si tratta di un soggetto di nazionalità straniera, senza fissa dimora, più volte controllato dalla Polizia che ha scelto come proprio domicilio i Giardini pubblici di Largo Isonzo, dove peraltro alcuni residenti, giornalmente, portano all’uomo viveri. Nonostante le ripetute diffide ad allontanarsi da quei giardini destinati ai bambini di quella zona, l'uomo, D.A., non si limitava a permanere nei giardini, ma spacciava anche droga davanti alle scuole.
Ed infatti, nella giornata di ieri, alle ore 17.30, lo straniero è stato visto armeggiare vicino la panchina del parco. I poliziotti, in borghese, appostati su una casa vicina e su una stradina prospiciente, senza farsi notare sono entrati in azione.
Sono riusciti ad avvicinarsi all’uomo che, insospettito e avendo compreso di non avere più vie di fuga, si è libera di un sacchetto di plastica gettandolo nella vegetazione, e si è dato alla fuga.
Con scatto repentino, il malvivente è riuscito a lasciare il parco cittadino, confidando di averla fatta franca. Ma non aveva fatto i conti con i poliziotti della Squadra Volante che erano lì pronti a catturarlo. Una volta accerchiato tra i poliziotti in divisa e quelli in borghese, trovatosi oramai in trappola, ha desistito dalla fuga.
Al termine dell’attività sono state rinvenute 5 dosi di sostanza stupefacente del tipo hashish pronte allo spaccio. Il malvivente è stato denunciato per detenzione a fini di spaccio con l’aggravante di aver agito nelle prossimità di una scuola, condizione che gli comporterà un aumento notevole della pena.
Mettono in vendita su "subito.it" una piscina dal valore di 350 euro ma dopo aver ricevuto il pagamento non la spediscono. È così che due uomini, pescaresi di 29 anni e 43 anni avevano raccimolato diverse migliaia di euro su un conto collegato ad una Poste Pay che era stato poi chiuso. Le truffe sono state commesse in diverse città italiane.
Le indagini condotte dai carabinieri di Recanati, dove la truffa della piscina è stata commessa, hanno portato alla denuncia dei due.
E' stato denunciato a Recanati questa mattina un uomo residente in città, classe '76, per danneggiamento e molestia o disturbo alle persone e violenza privata.
Dalle indagini condotte dai carabinieri guardando le telecamere di videosorveglianza di un locale del centro è risultato che, nel mese di agosto, l'uomo aveva danneggiato la tastiera di una slot machine prima versandoci sopra della birra e poi prendendola a calci.
Sempre all'interno dello stesso esercizio aveva sbattuto sedie e tavoli provocando un gran fragore e successivamente aveva sfidato il gestore senza una reale motivazione se non quella di non aver ricevuto alcuna vincita alle slot machine.
Cestini divelti, un tappeto di immondizia per terra, giochi per bambini distrutti e panche e tavoli danneggiati. Si presentava così il parco di via Saragat, a Civitanova Marche, come denunciato da una residente sui social, nella giornata di ieri, dopo l'ennesima scorribanda di un gruppetto di minorenni.
La presenza di questi adolescenti è purtroppo nota nel quartiere, dove si segnalano quasi quotidianamente danni e sporcizia lasciata in giro, in particolare dietro la chiesa e sotto la pineta. "Spiace vedere l'assenza delle famiglie - come scrive qualcuno -, visto che si tratta di ragazzi e ragazze minorenni" e dato il ripetersi degli eventi, sarebbe auspicabile anche un maggiore controllo da parte delle forze dell'ordine.
I danneggiamenti di via Saragat, purtroppo, sembra siano solo l'ultimo episodio di una lunga sequenza che accomuna buona parte del territorio comunale, dato che si segnalano più o meno gli stessi problemi nel parco sotto il Pincio a Civitanova Alta e nei pressi della bocciofila in via Ginocchi.
Andrea Busetto, 58 anni, agricoltore di Montecalvo in Foglia, in lotta da anni contro i cinghiali che gli rovinano i raccolti, ha deciso di iniziare uno sciopero della fame in piazza del Popolo a Pesaro, di fronte alla Prefettura.
"Rimarrò qui finché il prefetto non ci autorizzerà a installare dei recinti di cattura dei cinghiali - ha spiegato -. Non lo pretendo senza una legge, ma protesto perché la legge esiste ed è disattesa. La Regione Marche nel maggio scorso ha approvato un regolamento che autorizza gli agricoltori a creare questi recinti, ma prima occorre partecipare ad un corso di formazione, non ancora fatto dall'Atc. Nel frattempo i cinghiali continuano a mangiarci il raccolto. Su sei ettari di mais, ne ho raccolti nemmeno 22 quintali, solo il 20% del previsto. L'80% è stato mangiato da branchi di cinghiali che continuano ad impazzare liberi nei nostri campi".
Così Busetto si è seduto in una panchina di piazza del Popolo, col cartello 'vendesi azienda agricola per impossibilità di coltivare'.
(Fonte Ansa)
Giuseppe Pellicanò tenta il suicidio prima dell’udienza di appello, ma viene salvato.
L'uomo, condannato all'ergastolo, nel 2016 aveva fatto saltare in aria l’appartamento in cui viveva a Milano in via Brioschi uccidendo la moglie e due 28enni di Morrovalle e Monte San Giusto, Riccardo Maglianesi e la fidanzata Chiara Magnamassa, che vivevano nell’abitazione adiacente. Nell'esplosione erano rimaste ustionate le sue due figlie di 11 e 6 anni
Nei giorni scorsi Pellicanò, 53 anni, accusato di strage e devastazione aggravata, ha ingerito una dose massiccia di farmaci, mase l'è cavata con una lavanda gastrica.
Oggi inizia il processo di appello, che si giocherà tutto sulla capacità di intendere o volere e sulla eventuale infermità mentale di Pellicanò al momento in cui scollegò il tubo del gas della cucina, tornò in soggiorno, aprì il divano letto su cui dormiva da due anni, da quando non divideva più la camera matrimoniale con la moglie, per poi addormentarsi, risvegliarsi sotto le macerie e raccontare di non ricordare più nulla.
Comunità Ebraica di Ancona annuncia "con tristezza infinita la perdita della sua grande Presidente Onoraria Franca Ascoli Foà. Per tanti anni - scrive in una nota - ci ha illuminati con la sua grande cultura ebraica, la sua saggezza, il suo buon senso e la sua grande affabilità che, assieme alla sua enorme attività a favore della nostra Comunità e della città di Ancona, hanno costituito e costituiranno sempre un punto di riferimento per tutti noi".
Le esequie si svolgeranno il 17 ottobre alle 11 presso il Cimitero ebraico delle Tavernelle ad Ancona.
(Fonte Ansa)
Attraversano mano nella mano, Enrico si sacrifica e salva la moglie prima dello schianto„
Muore per salvare la vita alla moglie. È così che ha perso al vita Enrico Orlandini, 68 anni di Falconara Marittima. L'uomo stava tornando a casa insieme alla moglie, attraversando la strada mano nella mano quando lui ha visto un’auto arrivare e ha spinto via la moglie, sacrificandosi, prima di essere centrato in pieno dalla Mini Cooper condotta da un uomo.
La donna è caduta a terra sull'asfalto, a pochi passi dal marito, ma sufficienti per salvarsi mentre Orlandini, centrato in pieno dall'auto è morto sul colpo.
Sul posto sono intervenuti i soccorsi con l’automedica e l’ambulanza della Croce Gialla di Falconara, i cui volontari hanno portato al Pronto Soccorso la donna in stato di choc. Per l'uomo, che è morto dopo aver stretto per l'ultima volta, la mano di sua moglie non c’era più nulla da fare.
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