Nel corso di servizi mirati di vigilanza venatoria e antibracconaggio lungo l'asta fluviale del fiume Musone a Porto Recanati, disposti nelle giornate di preapertura della stagione venatoria, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Recanati e della Stazione Carabinieri del Parco di Fiastra, a seguito di ripetuti appostamenti, hanno colto in flagranza di reato un cacciatore del luogo che aveva appena abbattuto esemplari di fauna selvatica di specie protetta di “Alzavola” (Anas crecca) e “Marzaiola” (Anas querquedula).
Il cacciatore è stato immediatamente deferito alla competente Autorità Giudiziaria, procedendo al sequestro del fucile e delle munizioni rinvenute nonché degli esemplari abbattuti illecitamente.
L'Arma ricorda che per evitare le pesanti sanzioni amministrative e penali, chi pratica l’attività venatoria ha l’obbligo di rispettare le leggi nazionali e regionali in materia, che impongono anche di portare sempre al seguito i documenti che attestano la regolarità della propria posizione venatoria (licenze, bollettini, tesserino).
Con l’inizio della stagione venatoria, i Carabinieri Forestali hanno intensificato l’attività di vigilanza sia per prevenire e reprimere episodi di bracconaggio o di infrazioni alle norme vigenti, sia per prevenire incidenti di caccia anche mortali, come purtroppo si è verificato anche lo scorso anno. I militari richiedono pertanto a tutti i cacciatori un alto livello di attenzione evitando sempre l’esercizio venatorio vicino alle abitazioni o alle strade, ma anche la necessaria cautela nelle zone di montagna i cui sentieri sono frequentati da escursionisti a piedi o nei percorsi utilizzati dagli appassionati di mountain bike.
Per segnalare eventuali situazioni di pericolo i cittadini potranno chiamare il 1515 (Numero di Emergenza Ambientale) o il 112 (Numero Unico di Emergenza) in modo da poter attivare le pattuglie dei Carabinieri Forestale o le altre componenti dell’Arma territoriale.
Il tamponamento tra le due vetture è avvenuto nel pomeriggio di oggi, alle 17:20 circa, lungo la Statale Adriatica 16, nel territorio di Civitanova Marche, all'incrocio con via Quattro Marine. Violento l'impatto.
I due occupanti dei mezzi, una ragazza alla guida della Micra e un giovane alla guida della Ford Fiesta, sono subito stati soccorsi dalla Croce Azzurra di Porto Recanati, dallla Croce Verde di Morrovalle e Montecosaro e dall'automedica. I due sono poi stati trasferiti presso il pronto soccorso di Civitanova. Tanta paura ma fortunatamente nessuna grave conseguenza.
Sul posto anche i Vigili del Fuoco che hanno messo in sicurezza le due vetture. Il sinistro ha causato dei rallentamenti alla circolazione.
A circa un'ora dall'incendio che ha interessato il terrazzo di un abitazione al dodicesimo piano del Condominio Pineta di Porto Recanati, intorno alle 16:30, i Vigili del Fuoco sono stati chiamati a intervenire in corso Matteotti, sempre nella città rivierasca.
Un'auto che si trovava in quel momento nella centralissima via della Città ha preso fuoco. I pompieri hanno subito spento l'incendio e messo in sicurezza la vettura.
Nessuna persona è rimasta coinvolta.
Un incendio è divampato nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 15:30, in un terrazzo al dodicesimo piano del Condominio Pineta a Porto Recanati in Via Salvo D'acquisto. La palazzina è composta da 16 piani.
Il rogo è scaturito da un mobiletto posto sul balcone contenente liquidi infiammabili e materiale per pulizie per vario.
Immediato l'arrivo sul posto dei Vigili del Fuoco, della Croce Azzurra di Porto Recanati e dei Carabinieri della Compagnia della città rivierasca.
Molto allarme ma fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta nell'incendio.
I pompieri hanno infatti subito spento le fiamme e messo in sicurezza l'area.
Visto il moltiplicarsi di attacchi "phishing", ossia un tipo di truffa effettuata su Internet attraverso la quale un malintenzionato cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, fingendosi un ente affidabile in una comunicazione digitale, l'Unicredit corre ai ripari e mette in allerta i propri correntisti. Stanno arrivando infatti delle mail che cercano di mettere in guardia i correntisti contro questo tipo di truffe, validi chiaramente anche per gli altri istituti di credito, e di seguito riportiamo il testo integrale.
"Gentile Cliente, ti segnaliamo dei tentativi di frode tramite SMS, con messaggi che appaiono spediti da UniCredit. Questo è il testo che potresti ricevere: 'Gentile cliente la invitiamo a mettersi in contatto urgentemente con il nostro ufficio prevenzione frodi chiamando il numero verde 800960849'. Il numero di telefono varia in continuazione, questi gli ultimi usati: 800960849, 0656549425, 0287168294, 0282951974, 0287178408,800890432.
I frodatori, una volta contattati, fanno presente al Cliente che sono state eseguite delle operazioni fraudolente dal suo online banking o dalle sue carte e che per annullarle servono i codici autorizzativi (quelli ottenibili ad esempio attraverso il Token) e lo convincono a comunicarli telefonicamente. Ottenuti i codici lo rassicurano confermando l’annullo delle operazioni ed il blocco dello strumento di pagamento usato. In realtà, carpiti i codici, sono in grado di compiere fraudolentemente delle vere operazioni tramite l’online banking o tramite i dati della carta del Cliente.La Banca ha già avviato le opportune attività di contrasto; ti ricordiamo che i nostri consulenti e operatori non chiedono mai ai Clienti le credenziali dell’online banking e i codici autorizzativi (PIN, Password, codice numerico generato dal Token o dall’App Mobile Banking).
Ti invitiamo quindi a prestare la massima attenzione ai messaggi che ricevi e in caso di sospetto a segnalarlo immediatamente alla tua Filiale."
Nella giornata di ieri, mercoledì 11 settembre, i militari della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Macerata hanno avviato le procedure di rimpatrio nei confronti di un 25enne gambiano, destinatario del provvedimento di espulsione emesso dalla Prefettura di Macerata nel mese di aprile.
Nel tardo pomeriggio di ieri i carabinieri, in servizio di perlustrazione, hanno proceduto al controllo del giovane, notato dagli operanti mentre passeggiava sul marciapiedi di viale Leopardi in direzione di corso Cairoli. Il 25enne alla vista della pattuglia ha subito manifestato nervosismo.
Il giovane, in possesso del passaporto emesso dalle autorità del Gambia, è risultato privo del permesso di soggiorno nonché colpito dal citato provvedimento prefettizio e dal connesso ordine del Questore di Macerata di lasciare il territorio nazionale, al quale non aveva ottemperato.
Dopo le formalità di rito il giovane è stato accompagnato presso il Centro di Permanenza di Bari in attesa del successivo rimpatrio.
Il titolare di un'azienda di Civitanova Marche che si occupa dell'attività di imballaggio di pellami e derivati è stato denunciato dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata per lesioni personali colpose nei confronti di un dipendente.
A suo carico viene contestata l'installazione di macchinari privi del marchio "CE" e di corretta installazione e collaudo. Macchinari utilizzati dal dipendente che, a seguito di un infortunio sul lavoro, ha riportato lesioni guaribili in 44 giorni. Al contempo, i carabinieri hanno eseguito il sequestro preventivo dei macchinari delle "linee di spalmatura", privi anch'essi di marchio "CE" e collaudo.
All'operazione, scattata da una delega d'indagine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, ha partecipato anche personale dell'Asur Area Vasta 3 di Macerata e personale della Compagnia dei carabinieri di Civitanova Marche.
"Ancora clamoroso silenzio sull'interrogazione riguardante la Comunità Pars di Corridonia". A denunciare il fatto è la pagina social "La voce di Pamela Mastropietro" e la stessa famiglia della 18enne romana uccisa e fatta a pezzi il 30 gennaio del 2018 da Innocent Oseghale, il 30enne nigeriano che lo scorso 29 maggio è stato condannato in primo grado dalla Corte d'Assise di Macerata all'ergastolo.
"A distanza di più di un anno da quando essa è stata presentata, siamo ancora in attesa di ricevere, dal Presidente della Giunta Regionale delle Marche, una risposta all'interrogazione scritta con cui si chiedeva alla suddetta notizie in merito alla comunità terapeutica a doppia diagnosi di Corridonia, dove Pamela era ricoverata, e da cui si è allontanata il 29 gennaio dello scorso anno, andando incontro al suo tragico e demoniaco destino - prosegue la nota -. In essa, si chiedeva, dopo una sostanzisa premessa: se dopo i tragici fatti di Pamela siano state eseguiti ispezioni, accertamenti e controlli come di competenza del Servizio Regionale, dell'Area Vasta e del suo relativo Dipartimento; se la risposta al precedente punto è positiva: quali sono i risultati delle relative ispezioni, dei controlli e delle verifiche ai sensi della normativa vigente; se in precedenza al fatto di cronaca di cui in oggetto siano state fatte ispezioni e verifiche, di che tipo e quali accertamenti siano scaturiti dalle medesime, nonché quali determinazioni successive siano state messe in atto; quante e di che tipologia, sono, rispettivamente, le segnalazioni pervenute al competente servizio regionale, P.F. Accreditamenti, al Servizio Salute, alla competente Area Vasta e al relativo Dipartimento, su disfunzioni, richiesta di verifiche, esposti, lamentele, diffide, anche ai sensi della DGR 109/2015 e ss.m.ii.; quali siano i livelli di finanziamento di questa struttura da parte dell’Amministrazione regionale ed i risultati ottenuti a fronte delle rette corrisposte dalla Regione; facendo seguito al punto che precede, se e come, questa Amministrazione vigili sul regolare svolgimento dell’esercizio di recupero degli utenti da parte della suddetta Comunità."
"Perchè questo clamoroso silenzio? Noi vogliamo delle risposte, che credo riguardino TUTTI. Questa è la sensibilità mostrata dall'amministrazione regionale nei confronti di una tragedia simile? Questa è la trasparenza?" conclude "La voce di Pamela Mastropietro".
L'INTERROGAZIONE REGIONALE PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA DELLA LEGA MARZIA MALAIGIA E DALLA CONSIGLIERA DI FRATELLI D'ITALIA ELEONA LEONARDI IN DATA 25 LUGLIO 2018: CLICCA QUI.
Incendio nella mattinata di oggi, intorno alle 9:00, in una sartonia a Belforte del Chienti, in zona Santa Maria.
A causa probabilmente di un corto circuito, un macchinario ha iniziato a prendere fuoco. I dipendenti dell'atelier sono subito usciti dai locali e hanno lanciato l'allarme.
Immediato l'arrivo sul posto dei Vigili del Fuoco di Macerata che, giunti sul posto, hanno subito spento il principio di incendio e messo in sicurezza l'area.
Nessun grave danno alla struttura dell'edificio se non qualche annerimento delle pareti dovuto al fumo. Nessuna persona è stata intossicata.
Si svolgerà domani alle 16, presso la Chiesa dell’Immacolata a Macerata, il funerale del regista 54enne Alessandro Valori.
A stroncarlo, nella serata di ieri, è stato un infarto, mentre si trovava in un ristorante di Recanati insieme ad alcuni amici imprenditori, tra cui Iginio Straffi.(Leggi qui)
Domani mattina all’obitorio di Macerata sarà allestita la camera ardente. Anche l’amministrazione comunale di Macerata ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa del regista.
(Foto Ansa)
L'incidente si è verificato intorno alle 18:00 lungo la Statale Adriatica, nel territorio comunale di Porto Potenza Picena, all'altezza dell'ex discoteca "Babaloo".
Per cause in corso di accertamento, due auto, una Nissan Qashqai e una Chevrolet Matiz, si sono scontrate frontalmente. Violento l'impatto.
Sul posto sono giunti immediatamente i mezzi di soccorso: 118 e Vigili del Fuoco. Il bilancio è di due feriti, i due conducenti delle vetture; ad avere la peggio l'uomo alla guida della Matiz.
I sanitari del 118, valutata la situazione, hanno ritenuto opportuno allertare l'eliambulanza. L'elivelivolo di soccorso, atterrato nelle vicinanze della zona dove si è verificato l'incidente, ha caricato il ferito più grave, un 49enne di Porto Recanati, e lo ha trasportato presso l'ospedale regionale di Torrette in codice rosso. Il conducente dell'altra auto coinvolta nel sinistro, un 73enne di Macerata, è stato invece trasportato all'ospedale di Civitanova in codice giallo. La Statale è stata inizialmente chiusa per consentire le operazioni di soccorso. I rilievi del sinistro spetteranno alla Polizia Locale.
I Carabinieri Forestali di Sarnano hanno accertato una grave situazione di degrado ambientale e maltrattamento animale presso un allevamento suino, sito nel Comune di San Ginesio.
In particolare i militari hanno riscontrato la fuoriuscita di liquame dalle vasche di accumulo delle deiezioni animali, tale da determinare un fenomeno di ruscellamento sul sottostante terreno. Contestualmente hanno accertato gravissime carenze in merito alla custodia e al governo degli animali, tanto che congiuntamente al Servizio Veterinario, è stato constatato il decesso di 50 suini a causa di grave disidratazione, dovuta a mancanza d’acqua di abbeveraggio. L’allevatore degli animali è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di abbandono sul suolo di rifiuti speciali non pericolosi e abbandono e maltrattamento di animali. L’uomo rischia la reclusione fino a diciotto mesi o una multa fino a trentamila euro.
I controlli nel settore del benessere animale sia nel settore zootecnico e per quanto riguarda quelli di affezione rientrano tra i target dei Carabinieri della Specialità Forestale.
Nellambito dellincessante attività di controllo del territorio da parte del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche, nelle prime ore della mattinata odierna, gli uomini della squadra volante, percorrendo le strade del centro città, hanno fermato uno scooter di grossa cilindrata che percorreva la centrale via Vela contromano.
Una volta bloccato il mezzo, il conducente ha tentato vanamente la fuga. Gli uomini del Commissariato, a seguito di una colluttazione, sono riusciti a fermarlo e a condurlo in Commissariato.
Il giovane, di origine magrebina, con numerosissimi precedenti legati alla rapina e allo spaccio di sostanze stupefacenti, è stato arrestato.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fermo, nel corso di specifici controlli effettuati a Porto Sant'Elpidio, hanno fermato un giovane residente a Montecosaro.
Nel corso della perquisizione dell'autovettura del ragazzo, i militari hanno rinvenuto 0,65 grammi di eroina. Il giovane è stato quindi segnalato alla Prefettura di Fermo per uso di sostanza stupefacente.
Al giovane è stata inoltre ritirata la patente di guida.
È morto ieri sera, a 54 anni, stroncato da un infarto mentre si trovava in un ristorante di Recanati insieme a alcuni amici imprenditori, tra cui Iginio Straffi, ideatore delle Winx, il regista maceratese Alessandro Valori.
Valori ha accusato un malore qualche minuto dopo le 21:00. Un medico che era in sala ha cercato di rianimarlo in attesa dell'arrivo dei sanitari del 118, ma non c'è stato nulla da fare. La salma si trova presso l'obitorio dell'Ospedale di Macerata.
Tra i suoi ultimi film, che hanno avuto un grandissimo successo nelle sale cinematografiche, "Come saltano i pesci" e "Tiro libero".
Un'auto ha imboccato contromano il centralissimo Corso Cairoli a Macerata intorno alle ore 22:00 della serata odierna. A bloccare uomo e donna a bordo del mezzo, prima che avvenisse il peggio, è stata una volante della Polizia che ha affiancato il veicolo e ne ha intimato l'alt. Gli agenti stanno predisponendo tutti gli accertamenti del caso sull'uomo che era alla guida e sulla donna che occupava il posto del passeggero.
Assolto perché "il fatto non sussiste". Si è conclusa così la vicenda che ha visto coinvolto, per tre anni, il portiere di un condominio di Civitanova Marche, Gianni Marucci, accusato da una condomina di molestie sessuali. Il tribunale di Macerata, questa mattina, ha giudicato l'uomo, difeso dagli avvocati Narciso Ricotta e Ilaria Soricetti, non colpevole per il reato in questione. I fatti risalgono al 2016 quando la donna ha denunciato il portiere del condominio nel quale viveva per molestie sessuali.
"Sono felice di ciò che è stato perché io, in tutti gli anni di lavoro, ho solo cercato di aiutare le persone che vivono nel palazzo - il commento di Marucci -. Ho vissuto tre anni di calvario e portare addosso un peso del genere, avendo anche una figlia, non è una cosa normale."
La donna, che non si è costituita parte civile nel processo, aveva riferito di essere stata palpeggiata dal portiere dopo che, sempre a dire della donna, l’aveva costretta contro il muro della sua abitazione. Nell’udienza odierna, fissata solo per la discussione del processo dopo la chiusura dell’istruttoria dibattimentale, lo stesso Pubblico Ministero ha ritenuto di dover chiedere una sentenza di assoluzione nei confronti dell’imputato, ritenendo che le dichiarazioni della signora che accusava l'uomo "fossero contraddittorie al punto di rivelare un contesto, in cui i fatti si sarebbero svolti decisamente in modo diverso da quello in cui si potrebbe ragionevolmente sospettare l’esistenza di un reato" spiega il legale Soricetti.
"Nell’udienza scorsa, quella del 14 maggio 2019, la querelante aveva parlato dell’esistenza di una profonda amicizia e intimità con l’imputato, continuata anche dopo i fatti per i quali la stessa aveva querelato il portiere, che sembrava ragionevole escludere qualunque addebito all’imputato, anche per le contraddizioni in cui la signora era incorsa durante l’audizioni e le precisazioni chieste dagli avvocati della difesa. Nella stessa udienza le dichiarazioni della signora erano state minate nella loro credibilità dagli altri testimoni" ha proseguito il legale.
Gli avvocati della difesa, dopo una breve discussione volta a evidenziare le contraddizioni più gravi emerse nel dibattimento hanno chiesto l’assoluzione. Il Tribunale, in composizione collegiale, ha assolto il portiere perché il fatto non costituisce reato.
(In foto l'avvocato Ilaria Soricetti)
Furto con spaccata nella sede del patronato Acli, situato in corso Umberto Primo a Civitanova. I ladri hanno agito nella notte.
I malviventi, secondo una prima ricostruzione, si sarebbero introdotti all’interno della struttura, sfondando il vetro con una spranga di ferro ed entrando dalla finestra.
Una volta dentro hanno messo a soqquadro l’ufficio portando via alla fine solo denaro contante in monete.
Non sono state rubati computer ed altre attrezzature da ufficio.
Ad accorgersi del furto stamani sono stati i responsabili degli uffici del patronato.
Un alterco tra due ballerini durante la festa country a Porto Recanati genera un parapiglia: una donna finisce all’ospedale.
L’episodio si è verificato ieri sera, poco dopo le 20, in piazza Giovanni XXIII. Per motivi al momento sconosciuti, due ballerini che partecipavano alla festa country, si sono prima insultati verbalmente per poi passare alle mani, il tutto è accaduto sul palco.
A cercare di separare i due uomini ci ha pensato la compagna di uno dei contendenti, che però, suo malgrado nella baruffa, è stata strattonata ed è finita a terra. Per evitare il peggio gli organizzatori hanno prima separato i due uomini e poi chiamato i carabinieri della locale stazione. La donna è stata soccorsa dalla Croce Azzurra di Porto Recanati e trasportata per le cure del caso all’ospedale di Civitanova, presentava un forte dolore alla spalla.
Sull’episodio indagano i carabinieri di Porto Recanati.
È andato nella camera da letto della sua abitazione, dove viveva insieme alla compagna, e si è tolto la vita con un colpo di pistola.
V. C., 60 anni, informatore medico originario di Macerata, viveva a Civitanova e questa mattina, alle 8:00, ha compiuto l'estremo gesto.
L'uomo, molto conosciuto nel capoluogo, dove lavorava, ha lasciato una lettera con scritte tutte le sue ultime volontà.
I Carabinieri della Compagnia di Civitanova, sul posto per i rilievi del caso, hanno confermato il gesto volontario. La salma del 60enne si trova presso l'obitorio dell'Ospedale della città rivierasca.
Resta da chiarire se sarà disposto un accertamento medico legale.