A segnalare quanto sarebbe avvenuto in un paese della provincia di Ancona è l’avvocato Francesco Miraglia che si è occupato in prima persona dei fatti di Bibbiano. Un “affido mascherato” che sarebbe avvenuto proprio nel Tribunale dorico per i Minorenni. Il Giudice in questione, querelato dal legale Miraglia su richiesta della madre biologica della bambina data in affido, avrebbe avuto degli incontri privati con la psicoterapeuta incaricata delle perizie mediche e l’avrebbe convinta, sotto pressioni, a dichiarare l’infermità della madre biologica della bambina data in affido a una coppia, sempre stando alla denuncia del legale, amica del Giudice.
Nel 2015, quando la minore aveva appena un anno, il Giudice del Tribunale per i Minorenni di Ancona aveva dichiarato “la decadenza della madre biologica dall’esercizio della responsabilità genitoriale sulla figlia minore.” Il provvedimento del Giudice dorico disponeva “la prosecuzione della psicoterapia di coppia dei coniugi affidatari, con cadenza di una volta ogni settimana o ogni 15 giorni, scelta rimessa al prudente apprezzamento della psicoterapeuta” incaricata. Il Tribunale disponeva inoltre “con urgenza una presa in carico da parte del competente CSM del disturbo psichiatrico” della madre biologica, “con l’introduzione di una opportuna terapia psicofarmacologica e quanti altri atti medici si possano rendere necessari per la corretta gestione clinica, incaricando, quale psichiatra curante, un medico diverso da quello che ha già seguito la donna in passato.” Si disponeva inoltre la prosecuzione della psicoterapia per la donna e che la presa in carico psicoterapeutica della signora venisse condotta da uno specialista del servizio pubblico esperto nel trattamento di pazienti con disturbi psichiatrici.
“Nel procedimento sono emerse alcune situazioni che non possono e non devono sfuggire alla Procura della Repubblica competente, altrimenti si cade nel campo degli equivoci e soprattutto nel campo dell’illegittimità” – spiega il legale Miraglia -. L’avvocato parla anche di una “forte pressione” che la minore subiva da parte dei genitori affidatari.
Nella denuncia fatta dalla madre biologica della minora nei confronti del Giudice infatti si parla di segnali di condizionamento della bimba subiti dagli affidatari per ostacolare il rapporto con la madre biologica, con espressioni quali: “papà ho fatto la cattiva come avevi detto, ho detto che voglio rimanere sempre con voi!”. “Non voglio più venire qui, me lo ha detto papà!”. Presunte condotte che hanno portato, in passato, la madre biologica a denunciare la famiglia affidataria per maltrattamenti.
La madre biologica della bambina parla anche di un “vero e proprio interesse personale nella vicenda ma soprattutto nell’affidamento e collocazione di mia figlia. Il Giudice più volte, durante le udienze, mi ha “consigliato o meglio minacciato” di ritirare le denunce mosse nei confronti della famiglia affidataria, oltretutto ha sempre sostenuto in udienza che io dovessi farmene una ragione di non dovermi più occupare di mia figlia, in quanto la stessa stava bene con la famiglia affidataria.”
Ci sarebbe, di illegittimo, anche un incontro “privato”, avvenuto il 21 ottobre di quest’anno, tra la psicoterapeuta incaricata di seguire il caso, che avrebbe manifestato le piene capacità genitoriali della madre biologica, e il Giudice incaricato, su richiesta di quest’ultimo. “In seguito all'incontro, in data 30 ottobre, la psicoterapeuta contattava il mio avvocato – racconta la madre biologica della bambina - sia all’utenza fissa che direttamente al cellulare. L’incontro e soprattutto l’atteggiamento prepotente e arrogante del Giudice aveva preoccupato non poco la dottoressa. La psicoterapeuta dichiarava di aver percepito un tale disagio e preoccupazione da quell’incontro, tale da doverne parlare con il suo dirigente, in quanto riteneva inaccettabile un comportamento simile da parte di un giudice, tanto da doversi intromettere in un percorso di psicoterapia o addirittura in una diagnosi, pur di garantire la collocazione della bambina alla famiglia affidataria. Oltretutto, il Giudice riferiva alla dottoressa di non informare assolutamente il mio avvocato di fiducia del loro incontro e degli argomenti trattati”. Un incontro durante il quale il Giudice avrebbe anche pronunciato la seguente frase: “La bambina non la daremo mai alla signora (madre biologica)… in quanto malata psichica”. Il Giudice avrebbe condizionato dunque la valutazione della psicoterapeuta che più volte avrebbe invece confermato la capacità genitoriale della madre biologica della bambina.
La donna ha anche spiegato che “più volte mia figlia mi riferiva di conoscere il Giudice in quanto amica degli affidatari. Più volte mia figlia, rivolgendosi al Giudice, la indentificava con un vezzeggiativo (diminutivo del suo nome, ndr.). Effettivamente ho avute informazioni, oltre che verificare sui social, che effettivamente il Giudice nel privato è chiamata con tale vezzeggiativo e non con il suo nome di battesimo.” La bambina, nell’ultimo incontro con la madre biologica, avrebbe anche chiesto a quest’ultima di “portarle un cellulare, di nascosto, in modo da poter parlare con me liberamente.”
Il legale Miraglia ha chiesto così alla Procura della Repubblica di disporre gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti esposti e acquisire l’intero fascicolo presso il tribunale dei Minorenni di Ancona, al fine di poter valutare gli eventuali profili di illiceità penale. Al Giudice del Tribunale dei Minori di Ancona, il legale Miraglia, contesta i reati di abuso di ufficio; false dichiarazioni all'autorità giudiziaria; lesioni personali e concorso di persone nel reato.
Una forte scossa di terremoto è stata registrata in provincia de L'Aquila alle 18:35.
La magnitudo al momento stimata dall'Ingv è tra 4.4 e 4.9: l'epicentro a 5 chilometro a sud est di Balsorano, a una profondità di 14 chilometri.
Una scossa che fa tornare la paura nel centro Italia e che ricorda i drammatici momenti del 6 aprile 2009.
La scossa di terremoto è stata avvertita anche a Roma, Napoli e Caserta.
(Foto del centro de L'Aquila dopo la scossa del 2009)
Lavori edili mai eseguiti, o fatti in parte e per un valore inferiore al reale, pagati con soldi pubblici a un cartello di imprese amiche in cambio di una serie di utilità.
La Polizia di Stato di Ancona ha eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare: una nei confronti di un dipendente pubblico in servizio al Comune di Ancona e quattro nei confronti di imprenditori del settore dell'edilizia. Le indagini sono iniziate un anno fa, nell’autunno del 2018, e gli indagati sono ritenuti responsabili di corruzione aggravata.
Al centro del sistema c'era proprio il dipendente del Comune: per gli inquirenti, l'uomo non rispettava il principio di rotazione di inviti e assegnazioni dei lavori e liquidava i compensi in modo "diretto e sistematico" alla stessa rosa di ditte amiche. Sono anche emersi, in seguito alle indagini, altri fatti delittuosi che hanno coinvolto altri trenta indagati, a vario titolo per i reati di abuso d'ufficio, falsità materiale e ideologica in atti pubblici, turbata libertà degli incanti e in materia ambientale, truffa aggravata ai danni dello Stato finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche, rifiuto di atti d'ufficio. Eseguite da parte della Polizia anche numerose perquisizioni.
Investimento intorno alle 9:45 della mattinata odierna in via Nazionale a Porto Recanati, lungo la Statale. Un ciclista, 70enne e originario del posto, è stato investito da un'auto con dinamica ancora in corso di accertamento.
Sul posto sono intervenute due ambulanze, la Croce Azzurra e la Croce Gialla di Recanati che hanno soccorso l'uomo e constatati i traumi riportati hanno disposto l'intervento dell'elisoccorso: le sue condizioni sono piuttosto gravi ed è stato trasportato all'ospedale Torrette di Ancona.
Presente anche la Polizia locale per disporre tutti i rilievi del caso.
Non rispondeva ai familiari, 65enne trovato morto in casa. La tragica scoperta è stata fatta da un parente, che è andato a cercarlo nella sua abitazione, non avendo sue notizie, e lo ha trovato senza vita. L'episodio è avvenuto a Macerata in via Gasparri, nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16:30.
Immediata la richiesta di soccorso da parte del familiare dell'uomo. I sanitari del 118, giunti sul posto, hanno solo potuto constatare il decesso dell'uomo. A stroncare il 65enne probabilmente un malore.
Sul posto per gli accertamenti del caso anche i carabinieri.
Il noto imprenditore 50enne di Appignano, Enrico Calamante, si è sparato un colpo di pistola questa mattina nel cortile dell'abitazione nella quale viveva fino a qualche anno fa con la moglie, in via 4 novembre. È successo questa mattina, intorno alle 8:30.
A trovarlo, ancora in vita, e a dare l'allarme è stato l'ufficiale giudiziario con il quale doveva incontrarsi per una valutazione dell'immobile.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che hanno prediposto le cure del caso per salvargli la vita. Da Ancona è intervenuto anche l'elisoccorso, per trasportare d'urgenza il 50enne a Torrette: l'uomo è in gravi condizioni ma sarebbe fuori pericolo di vita.
Presenti i carabinieri della stazione di Appignano per i rilievi di rito. L'arma usata dall'uomo era detenuta legalmente.
L'incidente sul lavoro si è verificato intorno alle 8 di questa mattina a Passo Colmurano.
L'uomo, un 48enne, che stava lavorando in un campo, è stato colpito al torace dalla barra laterale protettiva del rimorchio di un escavatore che, per cause in corso di accertamento, si è staccata.
Lanciato l'allarme si è attivata la macchina dei soccorsi: sul posto 118 e Vigili del Fuoco.
I sanitari, valutata la situazione, hanno allertato l'eliambulanza che, atterrata nelle vicinanze del luogo dell'incidente, ha poi trasportato l'uomo a Torrette in codice rosso. Il 48enne non sarebbe comunque in pericolo di vita, ed è rimasto sempre cosciente all'arrivo dei soccorsi: ha riportato un forte trauma toracico.
L'investimento si è verificato intorno alle 19 di questa sera in via Roma a Macerata.
Per cause in corso di accertamento, un giovane di 25 anni è stato travolto da un furgone mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali.
Sul posto sono accorsi immediatamente i sanitari del 118 per le cure del caso. Il ferito, uno straniero, è stato trasportato in codice rosso all'ospedale Torrette di Ancona. L'uomo non sarebbe comunque in pericolo di vita.
Per ricostruire quanto accaduto è giunta sul luogo dell'investimento la Polizia locale.
Tentativo di furto nel tardo pomeriggio di ieri a Tolentino presso un’abitazione.
Ignoti sono saliti sul balcone di un appartamento, sito al primo piano, tentando di forzare la porta-finestra per introdursi all’interno.
I ladri però hanno desistito dal loro intento dopo aver visto il proprietario dell’abitazione rientrare. A quel punto si sono dati alla fuga per le vie limitrofe. Nel tentativo di effrazione della porta-finestra, i malviventi hanno creato dei danni all’infisso. Il proprietario dell’appartamento, un 21enne, ha subito denunciato il fatto ai carabinieri.
Una donna di 71 anni, residente a Sarnano, ha denunciato ai carabinieri di essere stato vittima di un furto all'interno della propria abitazione. Tutto è avvenuto nel pomeriggio di ieri, 4 novembre, quando un sedicente dipendente comunale, con il pretesto della verifica della raccolta rifiuti, le è entrato in casa distraendola.
Nella circostanza, un complice è penetrato nell'appartamento attraverso una porta lasciata aperta, rovistando in casa e sottraendo 1500 euro in contanti oltre a diversi gioielli in oro, custoditi nella camera da letto.
Il danno, non assicurato, è stimato in circa 2000 euro. Le indagini dei carabinieri sono tuttora in corso. L'allarme è stato lanciato via social anche dal sindaco Luca Piergentili (clicca qui).
Ci sono anche Innocent Oseghale, Lucky Awelima e Desmond Lucky tra i dodici indagati in merito al giro di spaccio di eroina in mano ai nigeriani nel capoluogo. Le indagini, giunte al termine, erano state avviate dopo l'omicidio di Pamela Mastropietro, per il quale Oseghale è stato condannato, in primo grado, all'ergastolo (CLICCA QUI).
Gli inquirenti contestano centinaia di cessioni di eroina (in un caso marijuana) avvenute tre il 2017 e il 2018 a Macerata: cessioni che avevano fruttato diverse migliaia di euro.
Nei guai sono finiti anche Happines Uwagbale, Chizon Ezihe, Ik Ikechuku, Isaac Hillary Etumudon, John Earnest, Cletus Umunede, Faith Osagie, Chinedu Okara e Godwin Akhigbe.
Il Gup Claudio Bonifazi ha fissato per il 12 novembre l’udienza preliminare.
Sorpreso a rubare nello stabilimento, viene tratto in arresto. Questa notte i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Civitanova coadiuvati dal personale della Stazione di Porto Potenza Picena, sono intervenuti presso uno noto stabilimento del Lungomare Marinai a Porto Potenza Picena. Grazie all'allarme scattato sul proprio telefono, il proprietario dello stabilimento è riuscito a richiamare prontamente l'intervento dei carabinieri che hanno braccato il cittadino straniero autore del tentato furto.
Appena si è accorto di essere circondato dai militari e dal proprietario intanto sopraggiunti, il ladro ha improvvisato una fuga verso l’arenile, ma è stato prontamente bloccato e tratto in arresto per tentato furto aggravato.
Le immagini dell’impianto di videosorveglianza acquisite dai Carabinieri hanno chiarito in via definitiva quanto accaduto. L'uomo è stato filmato mentre entra indisturbato nello chalet e, dopo aver scardinato gli infissi dell’ingresso, tenta di forzare anche l’accesso alla cucina e al magazzino, dove avrebbe trovato quanto cercava.
L’arrestato, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti per reati analoghi, è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e oggi sarà presentato dinanzi al Tribunale di Macerata per l’udienza di convalida e il giudizio di rito.
Ladri in azione a Tolentino.
Nella serata di oggi, dei malviventi si sono introdotti all'interno di un'abitazione, in via Aldo Moro.
I ladri hanno agito indisturbati, approfittando del fatto che nessuno fosse presente in casa al momento del furto. Una volta entrati, probabilmente forzando una finestra, se ne sono andati trafugando qualche gioiello e oggetti d'oro. Ancora da quantificare il bottino.
La proprietaria dell'abitazione, una volta rientrata, ha sporto denuncia ai carabinieri.
L'incidente si verificato lungo la provinciale, a Santa Lucia, nel Comune di Recanati.
Ad essere coinvolti nel sinistro tre veicoli, che per cause in corso di accertamento si sono scontrati tra loro.
Lanciato l'allarme si è attivata la macchina dei soccorsi: sul posto 118 e Vigili del Fuoco.
Il bilancio è di un ferito che è stato trasportato dai sanitari all'ospedale di Recanati per le cure del caso. Le sue condizioni non sono gravi. Le altre tre persone che erano a bordo delle auto coinvolte nel sinistro, sono state curate sul posto e hanno rifiutato il trasporto all'ospedale.
I Vigili del Fuoco hanno messo in sicurezza le auto e l'area dell'incidente. I rilievi spetteranno alla Polizia Stradale
L'incidente è avvenuto, intorno alle 17:30, in superstrada all'altezza dello svincolo di Corridonia.
A scontrarsi, per cause in fase di accertamento, un'auto e un mezzo pesante.
Scattato l'allarme sono giunti sul posto i sanitari del 118. Tre le persone ferite trasportate al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata per accertamenti. Le loro condizioni non sono gravi. Per i rilievi sul posto la Polizia Stradale.
Due le persone trasportare in ospedale: una al Torrette di Ancona e una a Macerata.
Il doppio investimento, che ha visto coinvolte due anziane sorelle, è avvenuto nella mattinata di oggi, intorno alle 9:00, a Tolentino, in piazzale Europa. Le due donne si trovavano nei pressi del passaggio pedonale che collega i giardini Lennon a Palazzo Europa.
L'auto, una Fiat Punto condotta da un uomo di 70 anni residente a Tolentino, F.C., ha iinvestito le due donne, M.S di 85 anni, residente a Tolentino, e S.S. di 90 anni, residente a Macerata.
Immediata è scattata la macchina dei soccorsi e i militi del 118 hanno deciso di allertare l'eliambulanza dall'ospedale dorico: una delle due donne investite è stata trasferita presso il nosocomio anconetano (le sue condizioni non sarebbero comunque gravi) mentre l'altra all'ospedale di Macerata.
Sul posto anche la Polizia Locale, che ha effettuato tutti i rilievi del caso, e i carabinieri. La zona è rimasta chiusa al traffico veicolare per circa due ore provocando dei disagi alla circolazione. La Polizia locale ha provveduto a sequestrare il mezzo.
AGGIORNAMENTO ORE 11:15. La donna che era ricoverata all'ospedale di Macerata è stata trasferita presso il nosocomio di Torrette, circa un'ora dopo, con l'eliambulanza.
È successo nella mattinata di oggi, intorno alle 9:00, in località Macchie a Ripe San Ginesio.
Le forti raffiche di vento che stanno interessando in questo momento la provincia e che erano state annunciate dall'allerta meteo della Protezione Civile delle Marche (LEGGI QUI) hanno causato la caduta di un albero lungo la carreggiata della provinciale 78, bloccando il traffico.
I Vigili del Fuoco, giunti sul posto, hanno provveduto a liberare la strada.
Nessuna vettura e persona sono rimaste coinvolte.
Il bilancio è di due persone trasportate in ospedale. L'incidente è avvenuto intorno le 19:00 a Tolentino, in contrada Paterno.
L'auto, una Fiat 600, per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri, è finita fuori strada terminando la sua corsa in una scarpata.
Il 118, giunto sul posto, ha prestato le cure del caso ai due occupanti della vettura per poi trasferirli al pronto soccorso per accertamenti. Le loro condizioni non sono gravi.
Sul posto anche i Vigili del Fuoco.
Momenti di apprensione nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16:00, allo Stadio della Vittoria di Tolentino dove si stava disputando il match tra la squadra di casa e il Porto Sant'Elpidio.
Un tifoso elpidiense, 40enne, si trovava sugli spalti, nei gradoni dela curva riservata agli ospiti, e stava seguendo il match quando è inciampato ed è caduto a terra, battendo la testa.
Subito sono scattati i soccorsi e i militi del 118 hanno deciso di trasferire l'uomo, per accertamenti, al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata.
La partita è stata sospesa per qualche minuto.
I malviventi sono entrati in azione nella gironata di ieri a Montelupone, nella zona di San Firmano, prendendo di mira un'azienda agricola.
I ladri hanno portato via una cisterna che conteneva circa 500 litri di gasolio e tre motocoltivatori, oltre ad altra attrezzatura agricola.
Ad accorgersi di quanto accaduto è stato il proprietario dell'azienda agricola che ha subito denunciato quanto accaduto ai carabinieri che hanno avviato le indagini.