Cronaca

Chiesanuova, furto nella parrocchia di San Vito e Patrizio: è caccia ai ladri

Chiesanuova, furto nella parrocchia di San Vito e Patrizio: è caccia ai ladri

Furto nella parrocchia di San Vito e Patrizio, a Chiesanuova di Treia, tra le 19 e 19:30 del tardo pomeriggio di ieri. Tutto è avvenuto mentre il nuovo parroco don Igino Tartabini - arrivato appena un mese fa - celebrava la Santa Messa. I ladri si sono intrufolati nell'appartamento passando nella parte retrostante la chiesa, dove si trova il campo sportivo. Hanno potuto operare indisturbati visto che non erano in programma allenamenti della società Chiesanuova Calcio. Saliti su una tettoia hanno forzato una persiana e sono entrati: hanno portato via un computer pieno di dati, 3 cellulari, un I-Phone e un portafoglio contentente circa 600 euro, ai quali si aggiungono le offerte della messa. 

15/11/2019 10:00
Montecassiano, scontro fra tre auto: due persone all'ospedale

Montecassiano, scontro fra tre auto: due persone all'ospedale

L'incidente si è verificato, intorno alle 14:10, in viale dei Mori a Montecassiano, di fronte alla pasticceria "Paradiso". Ancora da chiarire l'esatta dinamica del sinistro che ha visto coinvolte tre automobili le quali, per cause in corso di accertamento, si sono scontrate tra loro. Lanciato l'allarme, sono giunti sul posto i sanitari del 118. Il bilancio è di due feriti lievi trasportati all'ospedale di Macerata. Sul luogo dell'incidente per i rilievi di legge la Polizia Locale.

14/11/2019 14:41
Maltempo, le Marche chiedono lo stato di emergenza

Maltempo, le Marche chiedono lo stato di emergenza

La Giunta della Regione Marche ha avviato la procedura di richiesta dello stato di emergenza per i danni causati dal maltempo e dalle forti mareggiate che si sono abbattute su vari tratti e centri del litorale marchiano nei giorni scorsi (LEGGI QUI). Ad annunciarlo, in Consiglio regionale, è l'assessore alla Protezione civile, Angelo Sciapichetti. L’ordine del giorno della seduta è stato integrato con la proposta di mozione, a firma del consigliere Piergiorgio Fabbri (M5s), sulla riduzione in mare dei rifiuti trasportati dai corsi d’acqua. L’atto verrà esaminato in coda ai lavori di giornata.   Gli uffici territoriali di Confcommercio, nella prima mattinata del 13 novembre si sono attivati per aiutare ad effettuare una stima dei danni subiti (ancora da calcolare). Le immagini che le aziende balneari inviano agli uffici non hanno bisogno di commenti. Tutto quanto registrato nella ricognizione di Confcommercio Marche sarà riportato in un dossier, pronto per essere inviato alle Autorità, affinché possano valutare ed intraprendere misure efficaci per riportare alla normalità la costa, nel più breve tempo possibile.   "Infine ricordiamo che la mareggiata - concludono da Confcommercio - si aggiunge alla già troppo precaria situazione a cui i balneari sono sottoposti ormai da tempo, molti dei quali, inspiegabilmente non hanno potuto neanche godere del procedimento di proroga delle proprie concessioni previsto dalla scorsa finanziaria, senza che i Comuni inadempienti abbiano addotto motivazioni valide."

14/11/2019 13:00
Ancona, ex giudici onorari implicati nel caso della bimba affidata alla coppia di amici del giudice

Ancona, ex giudici onorari implicati nel caso della bimba affidata alla coppia di amici del giudice

"Se tutto fosse confermato, quello del caso di una bimba strappata a una madre e affidata a una coppia di amici del giudice (LEGGI QUI) aprirebbe uno scenario inquietante: sarebbe una vera e propria “cricca” di amici a operare sul caso, creando una cortina impenetrabile e assicurando che nessuno possa intromettersi. Oltre al giudice, che avrebbe più volte ammesso che mai avrebbe riconsegnato la bimba alla madre. Ebbene la consulente di parte della famiglia affidataria avrebbe ricoperto per anni il ruolo di giudice onorario, partecipando a numerose camere di consiglio con il giudice in questione. Un altro giudice onorario, loro collega, fino all’altro ieri ha organizzato e relazionato gli incontri protetti tra madre e figlia, oltretutto se pur disposti dal Tribunale completamente a carico della mamma." A parlare e tornare sulla preoccupante questione che vede coinvolto un giudice del Tribunale dei Minorenni di Ancona è l'avvocato Francesco Miraglia che si è occupato in prima persona dei fatti di di Bibbiano. "A Bibbiano il sistema era orchestrato da assistenti sociali - commenta l’avvocato che difende la mamma della piccola, - ma qui è un giudice togato, una persona che dovrebbe esser super partes, che dovrebbe avere a cuore la giustizia e il benessere dei minori". L’avvocato Miraglia, alla luce delle nuove rivelazioni, ha scritto immediatamente al Tribunale per i minorenni di Ancona. Dopo aver denunciato la coppia affidataria per maltrattamenti, il legale aveva chiesto la ricusazione del giudice: il presidente del tribunale ha dato seguito alla richiesta e il caso sarà affrontato all’udienza fissata lunedì prossimo, 18 novembre. Sarebbero poi clamorosamente incomprensibili le motivazioni che avrebbero portato all’allontanamento fin dalla nascita della piccola dalla sua mamma per affidarla a una coppia. "Il motivo principale è il presunto disturbo mentale della mia assistita - prosegue l’avvocato Miraglia -. La madre naturale della piccola sarebbe in realtà affetta al massimo da un disturbo istrionico di personalità, che la porterebbe a comportarsi in maniera eccessivamente emotiva. Niente a che vedere con la donna affidataria, la quale è stata valutata una schizofrenia dalla stessa CTU del Tribunale. Quindi questo giudice, forse con la complicità, sicuramente con l’appoggio dei suoi colleghi, di coloro che sono stati per anni seduti alla scrivania accanto alla sua, ha tolto una bambina a una donna ritenendola instabile mentalmente, per affidarla a una schizofrenica. Sarà un affidamento lecito o illecito? Dove sarebbe, in tutto questo, il benessere della bambina? Che tra l’altro vede la mamma naturale solamente durante incontri protetti (stranamente a spese della madre) e che la coppia affidataria obbliga a chiamare “zia”, quasi a volerle cancellare la memoria della sua famiglia di origine, contravvenendo così ai principi dell’affidamento, che è una prassi di carattere temporaneo. Questo comportamento, infatti - prosegue il legale - non volge certo nella direzione del rientro della bimba in senso alla famiglia di origine." A sostenere l’allontanamento della bambina dalla madre a favore della famiglia affidataria sarebbe un ex giudice onorario che per anni ha lavorato gomito a gomito con il giudice stesso. "Insomma, sarebbe uscita dalla porta come magistrato per rientrare dalla finestra come consulente tecnica della famiglia affidataria - spiega il legale -. Quanto poi al professionista che ha valutato e relazionato al giudice in questione gli incontri protetti tra madre e figlia, questi avrebbe fatto parte anch’egli del medesimo team di magistrati. Il Tribunale di Ancona non deve dare risposta solo a questo, ma anche ai casi in cui questo giudice ha preso determinate iniziative. Integreremo quindi la querela, aggiungendo quella contro la consulente di parte, e spero che il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, così come a Bologna invii gli ispettori anche ad Ancona: non vorremmo che questo caso fosse la punta di un iceberg e la situazione merita la massima attenzione".

14/11/2019 12:20
Lotta al caporalato, amministratore giudiziario per tre aziende agricole: lavoratori pagati 2 euro e 50 all'ora

Lotta al caporalato, amministratore giudiziario per tre aziende agricole: lavoratori pagati 2 euro e 50 all'ora

Emessi tre provvedimenti di controllo giudiziario in materia di contrasto al caporalato per tre aziende agricole del territorio: due maceratesi e una ascolana. A essere interessate dalla misura sono la Loddo family di Matelica, l'Aga srl con sede legale a Penna San giovanni e la Sibilla srls di Montemonaco. Su richiesta del Procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio e a seguito delle indagini condotte dal Sostituto Procratore Rita Barbieri, che concordava con le risultanze investigative del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata e del Reparto Operativo Tutela del Lavoro di Roma, coadiuvati dal personale del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei carabinieri di Macerata, il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Macerata, il dottor Domenico Potetti, ha emesso un provvedimento di controllo giudiziario di tre attività agricole, ai sensi dell’art. 3 della legge 199/2016, in materia di contrasto al caporalato. È stato quindi nominato un amministratore giudiziario (ossia un commercialista di Macerata, esperto in materia in gestione aziendale iscritto all’albo degli amministratori giudiziari), che affiancherà i titolari delle aziende nella gestione delle stesse, al fine di garantirne una conduzione conforme alle leggi, autorizzando soltanto tutti gli atti di amministrazione ritenuti utili per le imprese agricole. Il provvedimento del giudice è stato determinato da un’intensa attività d’indagine volta ad accertare il fenomeno dello sfruttamento del lavoro in agricoltura. Nello specifico, l’attività investigativa trae origine dalla denuncia di alcuni lavoratori rumeni rivoltisi all’Ambasciata a Roma, a seguito della quale l’Arma dei Carabinieri aveva organizzato una imponente task force, composta da Carabinieri dell’organizzazione speciale e di quella territoriale, avviando dal mese di maggio un’attività di osservazione e un massiccio monitoraggio all’indirizzo di diverse aziende agricole delle colline maceratesi e ascolane, impegnate prevalentemente nell’allevamento di animali da latte e nella produzione di prodotti caseari sulle colline del maceratese e dell’ascolano. L’articolata e complessa indagine ha fatto emergere numerose violazioni dei diritti dei lavoratori. In particolare, è stato registrato un via vai di operai agricoli, per lo più di nazionalità rumena, che venivano impiegati come pastori in orari irregolari, a partire dalla mattina fino a tarda notte, tutti privi dei dispositivi di protezione individuali (ad es. scarpe antinfortunistica, guanti, mascherine, etc…). Nove quelli che sono stati identificati, tutti di origine straniera. Gli operai lavoravano in pessime e degradanti condizioni, caratterizzate da retribuzioni non conformi a quanto effettivamente svolto, senza il riposo settimanale, con l’effettuazione di giornate lavorative non indicate sul libro unico del lavoro e con giornate lavorate completamente in nero, nonché con l’esecuzione di prestazioni lavorative articolate su 7 giorni alla settimana, dalle ore 6.30 alle 22.00 , per una paga di 2,50 euro circa a ora e violazioni delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, senza alcuna sottoposizione a visita medica preventiva e garanzia di formazione e informazione. Tutti i lavoratori, indigenti e bisognevoli di un rapporto di lavoro, sono risultati formalmente assunti ma con numerose incongruenze salariali, concesse solo in parte. La Procura di Macerata, nel valutare l’esigenza di evitare ripercussioni negative, dal punto di vista produttivo, sui livelli occupazionali (poiché risultano attualmente altri 18 lavoratori alle dipendenze delle tre aziende), ha disposto, in luogo del sequestro, il controllo giudiziario delle tre ditte, con relativa nomina di un’amministratore giudiziario e il sequestro preventivo di euro 94.000,00. Il fenomeno dello sfruttamento del lavoro, su cui il Prefetto di Macerata ha indirizzato la propria attenzione fin dal suo arrivo in provincia, non è circoscritto ad alcune località d’Italia, ma è più diffuso di quanto si possa immaginare. Il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro (il più antico reparto speciale dell’Arma, le cui radici risalgono al lontano 1926), presente in provincia con un suo Nucleo inserito presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Macerata, e il Comando Provinciale di Macerata, stanno operando e opereranno per tutelare il lavoro in tutte le sue forme, reprimendo gli abusi e contrastando lo sfruttamento e il condizionamento del mercato del lavoro.

14/11/2019 11:30
Civitanova, sorpreso con 300 grammi di eroina: arrestato un 41enne

Civitanova, sorpreso con 300 grammi di eroina: arrestato un 41enne

Trecentoventi persone controllate, sequestrati trecento grammi di eroina, due grammi di marijuana, una persona denunciata in stato di libertà e arrestata un’altra in flagranza di reato, entrambe di origine pakistana. È il bilancio di una vasta operazione dei carabinieri di Macerata, guidati dal colonnello Michele Roberti, nel contesto di un servizio a largo raggio finalizzato al contrasto del diffuso fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Nell’operazione sono stati impiegati una cinquantina di militari delle Compagnie dipendenti, con il personale degli organi investigativi del Reparto Operativo e della Sezione Operativa di Macerata, con il supporto di unità cinofile, attraverso massicci posti di controllo nei pressi delle stazioni ferroviarie, svincoli autostradali e terminal di pullman ricadenti nel territorio della provincia di Macerata.     Nel corso dei controlli, presso lo scalo ferroviario di Civitanova Marche, due soggetti di origine pakistana hanno destato particolare sospetto all’equipaggio dell’Aliquota Radiomobile, appostato nell’area pedonale di transito dei passeggeri. L’atteggiamento di nervosismo manifestato da uno dei due uomini ha indotto i militari dell’Arma a procedere all’identificazione e ad approfondire il controllo con perquisizione personale, che ha dato esito positivo. Infatti, nello zainetto che indossava A.R.Z. 41enne, veniva rinvenuto un pacchetto confezionato con nastro adesivo contenente un involucro in cellophane con all’interno 300 grammi di eroina, mentre il suo connazionale veniva sorpreso con 2 grammi di marijuana, nascosti in una tasca del proprio zaino. Il pakistano arrestato, risultato richiedente asilo, è stato tradotto dai carabinieri presso il Carcere Montacuto di Ancona, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Lo stupefacente, del tipo eroina “brown sugar”, risultato tra l’altro di qualità pregiata, avrebbe fruttato sulla piazza complessivamente circa 30.000 euro. L’intensificazione dei controlli svolti dai Carabinieri in tutto il territorio della Provincia di Macerata risponde a precise indicazioni anche del Procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio in ordine al monitoraggio a tappeto finalizzato al diffuso fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti che coinvolge sempre più le fasce più giovani. “I due nigeriani arrestati in due distinte operazioni di controllo straordinario del territorio con 24 ovuli di eroina ingeriti per sottrarsi all'arresto avvenuto nel territorio della Compagnia di Tolentino e un pakistano arrestato con 300 grammi di eroina sequestrata in un'altra operazione coordinata di controllo del territorio nel territorio del Comune di Civitanova sono un bilancio dell'ultimo mese di attività dei Carabinieri di Macerata - le parole del Comandante provinciale dei Carabinieri il Colonnello Michele Roberti -. Questo dimostra come un presidio del territorio mirato e costante rappresenti, insieme ad un'incessante azione di informazione e diffusione della cultura della legalità nei confronti soprattutto dei più giovani, la strategia migliore per aggredire un mercato dello spaccio di sostanza stupefacenti che affina sempre di più le modalità per far arrivare le sostanze sul nostro territorio. Questi ultimi arresti dei Carabinieri confermano un incremento del consumo di eroina e una suddivisione delle aree di interesse che vede la costa appannaggio di spacciatori di origine pakistana mentre nell'entroterra attivi venditori di sostanze stupefacenti di origine nigeriana. In entrambi i casi provenienti da fuori provincia”.

13/11/2019 21:51
Civitanova, auto finisce fuori strada e si ribalta: due feriti all'ospedale

Civitanova, auto finisce fuori strada e si ribalta: due feriti all'ospedale

L'incidente si è verificato intorno alle 18 in via del Molino, nella strada che da Civitanova Alta conduce a Santa Maria Apparente. Per cause in corso di accertamento, una Volkswagen Up è uscita di strada per poi ribaltarsi.  A bordo della vettura un 28enne e una donna, i quali sono stati trasportati all'ospedale di Civitanova, in codice giallo, dagli operatori sanitari giunti sul posto.  Sul luogo del sinistro anche i Vigli del Fuoco per la messa in sicurezza della zona e delle auto e la Polizia Locale per i rilievi del caso.

13/11/2019 19:01
Seconda fase del processo a Ramadani. Oggi l'udienza preliminare, Pantana: "Chiedo pena esemplare"

Seconda fase del processo a Ramadani. Oggi l'udienza preliminare, Pantana: "Chiedo pena esemplare"

Si è svolta oggi, presso il tribunale di Macerata, l'udienza preliminare del secondo filone del processo riguardante il trentatreenne macedone Shevalj Ramadani. L'uomo, già condannato a otto anni (leggi qui) per il tentato omicidio dell'ex fidanzata Alina Emilia Pavel, dovrà difendersi da ulteriori capi d'imputazione a suo carico per quanto fatto soffrire alla propria compagna nel periodo precedente l'atroce aggressione avvenuta a Civitanova Marche la sera del 17 novembre 2018. Il Pubblico Ministero della Procura di Macerata Rosanna Buccini ha contestato all'uomo l'articolo 612 bis (commi I e II), ovvero lo stalking aggravato, lesioni personali aggravate e violenza sessuale aggravata (dall'anno 2017 al 17 novembre 2018). In particolare vengono contestate "condotte di gelosia ossessiva e minacce di morte sfociate nel tentato omicidio [...] giungendo a rompere il cellulare della donna ed urlando come un ossesso. [...]". A ciò si aggiungano le due aggressioni datate 1 ottobre 2017 (accoltellamento sotto il seno destro, ndr) e marzo 2018 (minaccia di morte con una pistola, ndr).  La difesa del Ramadani ha richesto il rito abbreviato. Il legale Oberdan Pantana, difensore di Alina, si è costituito parte civile e ha chiesto che venga contestata anche la recidiva infraquinquennale. Il giudice per le Indagini Preliminari ha rinviato per discussione e contestuale sentenza il processo in data 11 febbraio 2020.  Pantana commenta così l'esito dell'udienza preliminare: "Dopo la congrua condanna per tentato omicidio ci aspettiamo altrettanto riguardo a tale secondo processo per i reati aggravati correttamente contestati dalla Procura di Macerata al Ramadani quali violenza sessuale, stalking, lesioni personali e minacce, una pena esemplare a tutela di Alina, quale segnale inequivocabile affinché quello che è successo non possa più accadere a nessuna altra donna". 

13/11/2019 18:47
Civitanova, armata di siringa tenta la rapina in edicola: 80enne evita il colpo

Civitanova, armata di siringa tenta la rapina in edicola: 80enne evita il colpo

Tenta la rapina armata di siriga, ma viene bloccata da un ottantenne. È quanto avvenuto nel pomeriggio di ieri in una tabaccheria-edicola di via Cecchetti, a Civitanova Marche. Una donna ha provato il colpo cercando di farsi consegnare 300 euro ma il padre della titolare, con prontezza di riflessi e coraggio, ha reagito ed evitato il furto. L'uomo ha strattonato la rapinatrice che si presentata col viso coperto da una sciarpa e con la siringa nascosta nella manica del maglione, e - con l'aiuto della figlia - l'ha messa in fuga.  Il tutto è avvenuto mentre in negozio era presente anche una cliente: tutto è stato ripreso delle telecamere di videosorveglianza. Indagano i carabinieri di Civitanova Marche. 

13/11/2019 13:22
Macerata, tamponamento in via Bramante: una donna al pronto soccorso, traffico in tilt (FOTO)

Macerata, tamponamento in via Bramante: una donna al pronto soccorso, traffico in tilt (FOTO)

Tamponamento, intorno alle ore 12:00 della mattinata odierna, a Macerata, in via Donato Bramante. Un fuoristrada, per ragioni in corso di accertamento, ha urtato contro una Fiat Punto. Sul posto è intervenuta la Croce Verde di Monte San Giusto che ha soccorso la donna a bordo del mezzo tamponato (la Punto, ndr), e l'ha trasportata per accertamenti all'ospedale di Macerata.  Immediato l'intervento della Polizia Munipale che, con il gruppo motociclista, ha raggiunto il luogo del sinistro e ha regolato il traffico su un'unica corsia per consentire ai sanitari di operare.  Si sono segnalati gravi disagi alla circolazione con code che si sono formate in entrambe le direzioni: sia verso Piediripa che verso Macerata.

13/11/2019 12:50
Civitanova, beccato in bici alle due di notte: 32enne viola l'obbligo di dimora

Civitanova, beccato in bici alle due di notte: 32enne viola l'obbligo di dimora

Alle due di ieri notte i militari della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche, durante un servizio di controllo del territorio scaturito dalle nuove segnalazioni di furti in abitazione, hanno sorpreso per le vie del centro un trentaduenne civitanovese che girava indisturbato nonostante fosse gravato dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di dimora. Una misura che gli impone di restare a casa nell’arco notturno compreso tra le ore 21:00 e le ore 7:00 del mattino per tre anni. Il giovane è stato individuato lungo Via Civitanova, nei pressi della Statale 16, in sella ad una bicicletta insieme alla compagna, con la quale convive. La pattuglia in borghese, insospettita dalla singolare presenza dell'uomo in quella località e in quell'orario, ha decidiso di controllarli: entrambi sono risultati senza documenti di identità. I successivi accertamenti hanno fatto emergere come, oltre ad essere gravato da molti precedenti penali, l'uomo risultasse essere sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di dimora e all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tutti i giorni alle ore 9:00 e alle ore 20:00. L'uomo è stato condotto in caserma e poi presso la propria abitazione, dove si trova tuttora agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida e del giudizio con rito direttissimo che si terrà questa mattina presso il Tribunale di Macerata.

13/11/2019 12:12
Macerata, non si ferma all'alt della Polizia Locale e rischia di investire gli agenti: era senza assicurazione

Macerata, non si ferma all'alt della Polizia Locale e rischia di investire gli agenti: era senza assicurazione

Non si ferma all'alt della Polizia Locale in corso Cavour a Macerata e rischia di investire gli agenti. È stato bloccato nella mattinata di oggi, mediante il riconoscimento della targa, l'uomo che ieri è sfuggito al controllo degli agenti. Il fermo è avvenuto all'altezza di via Teatro Romano, nella frazione di Villa Potenza. L’operazione ha avuto un prologo ieri, quando una pattuglia della Polizia locale aveva riconosciuto in corso Cavour un’auto ricercata nei giorni scorsi sia dal comando della Polizia Locale, che dalla Polizia di Stato per guida senza assicurazione, senza revisione, i cui occupanti erano sospettati dell’esecuzione di alcuni reati. A una prima richiesta di documenti, da un gruppo di 3 persone, un uomo rivolgendosi agli agenti aveva dichiarato di voler spostare l’auto che era in sosta su un’area dedicata al carico e scarico. Gli agenti hanno chiesto i documenti, invitando il conducente a non spostare l’auto. A quel punto un secondo uomo, dichiaratosi il conducente, è salito in auto affermando di volerla rimuovere e che avrebbe mostrato i documenti. Un agente, capita l’intenzione di fuga del conducente, posizionandosi davanti all’auto ha intimato l’alt al guidatore che invece ha messo in moto il mezzo e ha cercato di forzare il blocco. È iniziato un inseguimento di lì a poco sospeso per l’eccessiva velocità e quindi pericoloso per l’incolumità dei passanti. Dopo una breve indagine tramite le banche dati il conducente e proprietario della Toyota è stato identificato dalla Polizia. Si tratta di S. M, 49 anni, italiano senza fissa dimora, pregiudicato per reati contro il patrimonio e contro la persona. Allo stesso tempo è stato ricostruito, grazie alle telecamere della videosorveglianza, il percorso dei movimenti giornalieri dell’auto. Questa mattina la pattuglia della Polizia locale ha coordinato un intervento a Villa Potenza dove, nel parcheggio di via Borgo Pertinale, rintracciata dal NORM dei Carabinieri, hanno trovato l’auto in sosta con il conducente a bordo. L’uomo, portato al comando, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e per rifiuto di indicazioni sulla propria identità. Al 49enne è stata inoltre contestata la guida senza assicurazione, con revisione scaduta, con patente sospesa a tempo indeterminato. Le forze dell’ordine hanno proceduto anche al sequestro dell’auto e della targa prova utilizzata per la circolazione, peraltro scaduta e senza copertura assicurativa.  

13/11/2019 10:18
Mareggiate nella notte: danni lungo la costa maceratese, l'acqua arriva in strada

Mareggiate nella notte: danni lungo la costa maceratese, l'acqua arriva in strada

Come preannunciato dall'allerta diramata dalla Protezione Civile, quella appena trascorsa è stata una notte di forte mareggiate sulla costa maceratese, con l'acqua che è arrivata a invadere strade e marciapiedi. Ad essere maggiormente colpita è stata la città di Porto Recanati, dove - in zona Scossicci - la spinta delle onde ha portato al cedimento di parte dei marciapiedi e invaso la carreggiata stradale.  Sul lungomare nord, subito dopo il balneare Acropoli, il mare ha distrutto il marciapiede che connette il cavalcavia al fiume Musone. Danni cospicui si registrano anche tra gli chalet.  Protezione Civile e vigili del fuoco hanno lavorato per tutta la notte nel tentativo di contenere i danni e già da questa mattina, dalle 7:00, sono in corso i lavori per pulire le strade da sassi e detriti trasportati in strada dalla forza del mare. Situazioni di disagio si ravvisano anche a Porto Potenza e a Civitanova Marche, all'altezza del lungomare nord.  Il mare ha invaso il lungomare anche a Porto Sant'Elpidio. Come annunciato dal sindaco Nazareno Franchellucci "il tratto di strada del lungomare sud immediatamente dopo la curva è interdetto per pulizia straordinaria. Non appena saranno terminati i lavori sarà subito riaperta la viabilità".

13/11/2019 09:45
Furto in un'abitazione a Tolentino

Furto in un'abitazione a Tolentino

I ladri sono entrati in azione intorno alle 19:00, in una abitazione in contrada Colle Redentore a Tolentino. I malviventi hanno approfittato di un momento in cui all'interno dell'abitazione non c'era nessuno; una volta dentro hanno fatto razzia di tutto ciò che potevano tra oro e gioielli. Su quanto accaduto indagano i carabinieri.

12/11/2019 21:40
Tolentino, incendio dei contatori elettrici: palazzina senza luce. Soccorsa un'anziana

Tolentino, incendio dei contatori elettrici: palazzina senza luce. Soccorsa un'anziana

Sembrerebbe sia stato un cortocircuito a uno dei contatori elettrici a originare l'incendio. L'episodio è avvenuto intorno alle 18:00 di oggi, in una palazzina di via Isonzo a Tolentino. A lanciare l'allarme i residenti. Il cortocircuito a uno dei contatori, posizionati all'esterno dell'edificio, ha provocato l'incendio della struttura esterna.  Immediato l'arrivo sul posto dei Vigili del Fuoco che hanno domato le fiamme e messo in sicurezza l'area.  I condomini hanno prontamente abbandonato la struttura, tranne un'anziana donna di 87 anni, impossibilitata a muoversi. I Carabinieri del Norm di Tolentino, insieme ai colleghi della stazione di Tolentino e di Caldarola, ai pompieri e al personale del 118, hanno prontamente prestato soccorso alla donna che ha respirato i fumi della combustione ma è sempre rimasta cosciente.  La donna è stata trasferita per accertamenti al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata.  Le abitazioni sono ora senza energia elettrica ma i tecnici sono sul posto per cercare di risolvere il problema.

12/11/2019 19:30
Assolto l'imprenditore Franco Zamponi. L'avvocato Pantana: "Contento per l'esito del processo"

Assolto l'imprenditore Franco Zamponi. L'avvocato Pantana: "Contento per l'esito del processo"

In data odierna, il Tribunale Penale di Macerata a composizione collegiale con Presidente, il dott. R. Evangelisti, ha emesso sentenza di assoluzione nei confronti del noto imprenditore calzaturiero di Corridonia, Franco Zamponi, in merito al delitto di bancarotta fraudolenta documentale, e precisamente per aver occultato o distrutto le scritture contabili in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio della ditta fallita. Fatti che risalgono al giugno del 2010. A tal proposito l’avvocato Oberdan Pantana, difensore di fiducia dell’imputato, rappresenta tutta la propria soddisfazione: “Sono contento per l’esito del processo, siamo riusciti a far emergere tutta le verità. Zamponi non ha in alcun modo occultato o distrutto la documentazione, ma la stessa è stata consegnata al succeduto amministratore poi fallito, così come provato e testimoniato dai vari testi citati in causa, tanto da escludere l’ipotesi anche del suo concorso in tale delitto. Così come è stata emessa sentenza di non luogo a procedere per altri due capi d’imputazione - sempre nei confronti di Zamponi - per omessa dichiarazione iva e per omesso versamento iva con indebite compensazioni".  "Rimane solamente da chiarire la marginale vicenda riferita alla presunta indebita cessione di un contratto di locazione ad altra ditta - conclude Pantana -, imputazione questa insussistente tanto che la stessa Pubblica Accusa all'odierna discussione ha chiesto l’assoluzione dell’imputato per non aver raggiunto la prova della sua personale colpevolezza".  

12/11/2019 16:26
Macerata, ragazze riprese di nascosto in bagno: il video diventa virale

Macerata, ragazze riprese di nascosto in bagno: il video diventa virale

Giovani ragazze filmate e fotografate di nascosto mentre sono in bagno. È quanto avvvenuto a Macerata, qualche mese fa, durante la festa per un diciottessimo compleanno. Immagini e filmati sono poi stati diffusi all'interno delle chat di WhatsApp divenendo in breve tempo virali. Le ragazze vittime dello scherzo di pessimo gusto, una volta venute a conoscenza dell'accaduto, hanno raccontato tutto ai loro genitori e da lì hanno preso avvio le indagini della polizia postale. L'Autorità Giudiziaria sarebbe riuscita ad individuare uno degli autori di video e foto, mentre si ricercano i complici.  Le giovani riprese nei video sarebbero in alcuni casi maggiorenni, in altri no. Se venisse accertata la presenza di ragazze minorenni nei filmati, l'autore dei video sarebbe chiamato a rispondere, oltre che di violazione della privacy, di diffusione di materiale pedo-pornografico. Del reato possono essere chiamati a rispondere anche coloro i quali hanno conservato le riprese incriminate sul proprio telefono. 

12/11/2019 09:59
Inseguita e bloccata dalla Polizia a bordo dell'auto rubata: denunciata una 47enne pluripregiudicata

Inseguita e bloccata dalla Polizia a bordo dell'auto rubata: denunciata una 47enne pluripregiudicata

Alla vista della Polizia fugge a bordo dell'auto rubata; intercettata e inseguita viene denunciata per ricettazione: protagonista una 47enne fermana. Lo scorso otto novembre, presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova, veniva denunciato il furto di un'autovettura Fiat Panta da parte della proprietaria, una cinquantenne residente in provincia di Fermo. Immediatamente sono scattate le ricerche dell'autovettura oggetto di furto da parte degli uomini del Commissariato di Civitanova ma fino al giorno successivo nessuna traccia dell'auto. A seguito di serrate indagini, condotte sia attraverso l'acquisizione di testimonianze che attraverso l'analisi di video registrati dalle telecamere di videosorveglianza installate nel luogo dove era stato consumato il furto e nelle zone limitrofe, gli investigatori, coordinati dal dirigente, il Commissario Capo Lorenzo Sabatucci, sono riusciti a stringere il cerchio sui possibili autori del furto e sulla attuale posizione del veicolo. Nella notte tra l'8 e il 9 novembre sono stati dunque predisposti mirati servizi che hanno consentito agli agenti di intercettare l'autovettura oggetto delle ricerche, intorno alle 23:00, nella zona sud di Civitanova Marche mentre marciava a velocità sostenuta in direzione nord. Dopo una spettacolare inversione di marcia e un breve inseguimento da parte di una pattuglia del Commissariato, l'autovettura ricercata è stata raggiunta e bloccata. Alla guida, una donna di 47 anni italiana, residente in provincia di Fermo, che non era in grado di fornire giustificazioni plausibili circa il possesso del mezzo. La donna, pluripregiudicata per reati contro il patrimonio, in particolare per essersi resa responsabile di numerosi furti e per reati in materia di sostanze stupefacenti, è stata accompagnata in ufficio e denunciata all'Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione. All'interno del veicolo sottoposto a perquisizione non sono stati trovati oggetti riconducibili alla commissione di altri reati, tuttavia sono ancora in corso ulteriori indagini al fine di verificare se la donna abbia commesso l'atto criminoso da sola o abbia avuto l'appoggio di complici. L'autovettura, dopo i rilievi del caso, è stata restituita alla legittima proprietaria che ha ringraziato gli uomini del Commissariato.

11/11/2019 16:33
"Spese facili" in Regione: quattro condanne, assolto Francesco Acquaroli

"Spese facili" in Regione: quattro condanne, assolto Francesco Acquaroli

Quattro condanne per ex consiglieri regionali della Regione Marche in abbreviato per il reato di peculato, una assoluzione e 55 rinviati a giudizio. La decisione è del gup di Ancona Francesca De Palma e riguarda il cosiddetto procedimento "spese facili" avvenuto appunto in Consiglio regionale tra il 2008 e il 2012. La pena più alta a Lidio Rocchi (due anni e responsabilità per circa 29.500 euro di spese). Un anno e otto mesi a Giovanni Zinni (9.110 euro), un anno a Stefania Benatti (2.325 euro), un anno ad Adriana Mollaroli (856 euro). Per quanto riguarda le persone condannate, che annunciato già il ricorso in appello, è caduta la maggior parte delle imputazioni contestate dal pm Ruggiero Dicuonzo. Assolto Francesco Acquaroli, attuale deputato Fratelli d'Italia, perché il fatto non sussiste, stessa formula usata dal giudice per altre accuse escluse. Il processo per i 55 imputati inizierà il 3 giugno ad Ancona.

11/11/2019 15:56
L'incubo Bibbiano ad Ancona, Leonardi: "Che possa capitare nelle Marche è molto preoccupante"

L'incubo Bibbiano ad Ancona, Leonardi: "Che possa capitare nelle Marche è molto preoccupante"

Intervista inviata da Giuseppe Salici  Abbiamo ascoltato la Consigliera Regionale di Fratelli D’Italia Elena Leonardi in merito al caso del Giudice Querelato dall’Avvocato Francesco Miraglia (che si è occupato in prima persona dei fatti di Bibbiano) per un presunto caso di “affido mascherato” che sarebbe avvenuto proprio nel Tribunale dorico per i Minorenni (LEGGI QUI). Ricordiamo che poco tempo fa la consigliera Leonardi aveva presentato un’interrogazione in Regione per avere informazioni per quanto concerne la situazione degli affidi nelle Marche e non ha ritenuto la risposta, di qualche settimana fa soddisfacente ed adeguata alla gravità della situazione. Lei, mesi fa ha presentato una interrogazione per avere informazioni per quanto riguarda gli affidi dei minori nella regione Marche ed ha detto che la risposta non è stata soddisfacente. "Per quanto riguarda il caso emerso poco tempo fa e per certi versi simile a quello di Bibbiano possiamo dire molto poco. C’è giustamente una attenzione alle indagini e ai procedimenti in corso. Certamente il segnale che un fatto simile possa avvenire anche nelle Marche è molto preoccupante. Per questo ho presentato la mia interrogazione, per cercare di capire com’è il fenomeno degli affidi dei minori nelle Marche, sia a livello numerico e sia per comprendere quali sono le azioni che la Regione mette in campo per monitorare il fenomeno ma anche per capire quanti di questi minori che vengono sottratti alle famiglie per situazioni di indigenza potrebbero essere aiutati con le stesse risorse utilizzate per affidarli a istituti assistenziali. Avevo chiesto di capire, dato che c’è un contributo pubblico per queste strutture, quale fosse l’azione di monitoraggio e di controllo messa in atto dalla Regione Marche. Su questo, purtroppo non ho avuto risposta e neppure dal tavolo che la Regione ha istituito qualche anno fa, che sulla carta riuniva figure importanti che si occupano della questione dei minori, un tavolo con funzioni di monitoraggio, controllo e proposta, anche da questo tavolo non ho avuto nessuna risposta. Credo che il tema sia molto delicato, un tema che riguarda circa 1500 minori della nostra regione e che meriti una attenzione più profonda e strategie che non restino sulla carta ma abbiano effetti concreti." Molte associazioni che si occupano di questa tematica dicono che serve un Registro nazionale per monitorare e controllare eventuali conflitti di interesse. "Sicuramente si intrecciano i compiti dei Comuni, che con i loro assistenti sociali, hanno la competenza di segnalare e prendersi in carico queste situazioni con quelle dei Tribunali dei minori che devono vigilare sulla tutela dei minori. Il fatto di dover interfacciare più soggetti crea difficoltà a concretizzare questi obiettivi. Credo che possa essere assolutamente condiviso di avere un monitoraggio generale e cioè un Registro nazionale, sempre tutelando la privacy, che metta al primo posto la tutela del minore ma anche quella della famiglia del minore. Se succede quello che è successo a Bibbiano, cioè un interesse economico di un giro di affari sui favori fatti a chi voleva un figlio affidandogli minori sottratti ad altre famiglie, in alcuni casi sane, svelerebbe una situazione drammatica alla quale nessuno con un minimo di moralità potrebbe accostarsi. Quindi il controllo è certamente una delle formule più importanti da mettere in campo per la tutela dei minori e delle loro famiglie."

11/11/2019 14:40
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