Incidente tra due auto nel tardo pomeriggio di oggi a Tolentino: una donna al pronto soccorso.
Le due vetture si sono scontrate nei pressi della rotatoria intorno alle 19:00 in Contrada Pace; ancora da chiarire l'esatta dinamica del sinistro.
I militi del 118, che hanno prestato le prime cure del caso alle persone incidentate, hanno trasferito una donna di 57 anni al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata: le sue condizioni non sarebbero gravi. Nessuna conseguenza per gli altri occupanti dei mezzi.
Sul posto anche la Polizia locale.
Questo fine settimana, i militari della Compagnia dei carabinieri di Civitanova, Nucleo Operativo e Radiomobile e Stazioni dipendenti, collaborati dal personale del Nucleo Cinofili di Pesaro, hanno effettuato numerosi controlli nell’ambito del dispositivo coordinato dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Macerata, finalizzato al contrasto dei reati contro il patrimonio e al consumo indiscriminato di sostanze alcoliche e/o di stupefacenti.
I controlli sviluppati per l’intero fine settimana nei punti nevralgici di aggregazione giovanile e sulle arterie maggiormente interessate dalla circolazione stradale, hanno consentito ai militari di individuare cinque conducenti al volante in stato di ebbrezza, due risultati entro il limite di 0,80 g/l, mentre gli altri due hanno addirittura rifiutato di sottoporsi ai previsti accertamenti tecnici con etilometro e quindi, oltre all’immediato ritiro della patente e il sequestro del veicolo, sono anche stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per la violazione dell’art. 186 comma 6 del Codice della Strada.
Nella medesima sanzione è incorso un trentaquattrenne dell’ascolano che questa notte, dopo aver percorso un tratto contromano nel centro abitato di Civitanova, ha danneggiato alcuni veicoli in sosta ed è stato trasportato in ospedale in evidente stato di alterazione, dove si è rifiutato di sottoporsi agli accertamenti utili a stabilire il tasso di alcolemia, quindi anche per lui è scattato il ritiro di patente e sequestro del veicolo.
Un giovane trentenne del fermano è stato fermato alla guida della sua macchina e trovato in possesso di una dose di eroina, ovviamente recuperata e sequestrata.
Mentre una donna trentasettenne del maceratese è stata sorpresa mentre indisturbata girava per le vie del centro, nonostante fosse destinataria di foglio di via obbligatorio emesso nei suoi confronti dalla Questura del capoluogo. Sono state controllate complessivamente settantaquattro autovetture e identificate centosei persone, nei confronti delle quali sono state accertate quaranta violazioni al codice della strada, principalmente per divieto di sosta su passi carrabili, mancato uso delle cinture, uso dei telefoni cellulari, mancata revisione e/o copertura assicurativa.
L'incidente è avvenuto intorno alle 17:00 del pomeriggio odierno lungo il tratto stradale che, dalla frazione di Piediripa, conduce in contrada Corneto. Per cause in corso di accertamento, un'auto è uscita dalla carreggiata per poi ribaltarsi.
A bordo della vettura una donna di 59 anni e sua suocera, le quali sono stati trasportate all'ospedale di Macerata, dagli operatori sanitari giunti sul posto. Le loro condizioni non sono gravi.
Sul luogo del sinistro anche i Vigili del Fuoco, il cui intervento è stato necessario per estrarre le due occupanti dall'abitacolo del mezzo e mettere in sicurezza la zona nella quale si è verificato l'incidente. I rilievi del caso sono spettati ai carabinieri.
L'investimento è avvenuto in via Santa Lucia nei pressi dell'ospedale di Macerata.
Per cause in corso d'accertamento, un'auto, condotta da un anziano, ha investito un uomo che stava attraversando la strada.
Sul posto è accorso il personale del 118 che ha trasportato l'uomo investito all'ospedale di Macerata, le sue condizioni non sono gravi. Anche l'anziano alla guida è dovuto ricorrere alle cure dei medici, ed è stato trasferito per accertamenti al nosocomio del capoluogo.
Sul posto per i rilievi del caso la Polizia Locale.
Introiti derivanti dallo sfruttamento della prostituzione, partivano dall'Italia su voli di linea con destinazione Nigeria. La terra di origine dei membri di una banda con sedi operative nelle province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Teramo.
L’inchiesta è partita polizia di Teramo che ha dato vita a una maxi operazione, con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo di Pescara e delle Mobili di Ascoli, Fermo e Macerata, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di L'Aquila.
Le pesanti accuse per i protagonisti della vicenda vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla commissione dell'illecita intermediazione finanziaria, autoriciclaggio e riciclaggio transnazionale, e tratta di esseri umani. Infatti a produrre i guadagni erano le schiave del sesso. Giovani donne di nazionalità nigeriana, portate in Italia con l’inganno costrette a prostituirsi, sotto minaccia, sulle strade del nostro Paese.
L'incidente è avvenuto intorno alle ore 13:00 della giornata odierna lungo la strada provinciale 77, a Macerata. Sul posto sono immediatamente intervenuti sanitari del 118, Croce rossa e vigili del fuoco. Ad essere coinvolti nel sinistro sono stati tre veicoli: un furgoncino della raccolta rifiuti, una Fiat Panda e una Fiato Bravo. Per consentire ai soccorritori di operare è stato chiuso in via precauzionale il passaggio a livello di via Roma, con la linea ferroviaria temporaneamente sospesa visto che a causa del traffico intenso qualche autoveicolo era rimasto bloccato nelle barriere.
L'orario in cui è avvenuto il fatto, coincidente con l'uscita da lavoro per la pausa pranzo, ha acuito i disagi alla circolazione stradale con la formazione di lunghe code in ingresso e in uscita dal capoluogo. I vigili del fuoco, in questo senso, hanno operato con grande maestria cercando di creare il minor disagio possibile e permettendo il transito di autobus e veicoli in modo da sbloccare la situazione.
Un ferito è stato trasportato all'ospedale di Macerata, mentre le altre due persone coinvolte hanno rifiutato il trasporto in pronto soccorso.
I ladri colpiscono la chiesa di San Grisogono, nell'omonima frazione di Mogliano. Dal luogo di culto sono stati trafugati sei candelabri, un paio di quadri, un calice, un Cristo staccato da un crocefisso e soprattutto il busto contenente le reliquie del santo a cui la chiesa è intitolata. Oggetti risalenti al periodo compreso tra il '700 e l'800. Ad accorgersi del furto, nella giornata di venerdì 27 novembre, è stata una signora incaricata delle pulizie in vista dell'apertura natalizia. La donna ha avvisato dapprima il parroco, padre Mauro Valentini, che a sua volta ha avvertito i carabinieri della locale stazione.
La chiesa, infatti, apre le porte ai fedeli in maniera saltuaria, tanto che l'ultima funzione religiosa celebrata risale alla prima metà del mese di settembre. Circostanza che rende difficile definire con esattezza il giorno in cui il furto è avvenuto.
Le indagini per risalire agli autori del furto sacrilego sono ancora in corso. L'ingresso principale della chiesa è stato trovato chiuso e senza alcun segno di scasso.
Il tragico episodio è accaduto nella serata di oggi sulla tratta Albacina-Civitanova.
Un viaggiatore 59enne, Massimo Colonna, residente a Tolentino, ha accusato un malore mentre era in treno. Gli altri passeggeri si sono subito accorti delle condizioni dell'uomo e hanno avvertito il capotreno, il quale ha subito richiesto l'intervento del 118, il cui personale ha atteso il convoglio alla stazione di Tolentino.
Il 59enne è sceso ed è stato subito soccorso dal personale sanitario che lo ha preso in carico. L'intervento del 118 si è però rivelato vano. Nonostante i vari tentativi per rianimarlo, nei locali della stazione l'uomo è deceduto a causa dell'infarto. Sul posto per i rilievi di rito i carabinieri della Compagnia di Tolentino. La salma del 59enne è stata restituita ai familiari, dopo il nulla osta dell'autorità giudiziaria.
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In manette un 25enne, arrestato per il reato violenza sessuale nei confronti di una minore.
L'attività investigativa dei carabinieri della Compagnia di Camerino, guidati dal Capitano Roberto Nicola Cara, ha permesso di arrestare l'uomo, conosciuto su Facebook da una studentessa di 17 anni arrivata a Castelraimondo per studiare la lingua italiana. L'uomo, B.C., di 25 anni, operaio, è stato tratto in arresto ieri, venerdì 29 novembre, in esecuzione dell’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal tribunale di Ancona, sezione riesame e appelli, per il reato di violenza sessuale nei confronti di minore.
La giovane 17enne si era presentata lo scorso 10 luglio, alle prime ore del mattino, presso la stazione dei carabinieri di Castelraimondo. La minore, accompagnata da una insegnante e da un'amica, ha denunciato la violenza sessuale da parte del 25enne, incensurato, residente nell'entroterra maceratese. La minore, aveva conosciuto qualche giorno prima il 25enne sul social network e aveva passato la serata del 9 luglio in sua compagnia e insieme a un'altra coppia di ragazzi. Questi ultimi, di lì a poco, si sono allontanati lasciando da soli la minore e il giovane. A quel punto è avvenuta la violenza sessuale.
Le indagini, condotte dalla Compagnia dei carabinieri di Camerino e dal procuratore della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio, hanno permesso di raccogliere più che sufficienti elementi idonei a rafforzare il quadro indiziario. Quella notte infatti, dopo essersi appartato con la giovane, l'uomo avrebbe costretto la giovane ad avere un rapporto sessuale completo, contro la sua volontà. Al termine del rapporto sessuale, la minore si è subito rivestita ed è scappata in stato confusionale e sotto shock raccontando poi ad alcune amiche quanto accaduto.
I militari di Camerino, avvalendosi anche di mezzi tecnici per la repertazione del materiale biologico presente nell’autovettura, nel luogo della violenza sessuale e sugli indumenti della vittima, hanno così fugato ogni possibile dubbio sulla dinamica dei fatti esposti dalla minore. I carabinieri di Camerino hanno anche passato al setaccio le conversazioni whatsapp presenti sul telefono cellulare del 25enne. L’esame di queste ultime ha permesso di far emergere particolari agghiaccianti relativi ai momenti successivi alla violenza. "Me la sono sco****", "Non è che me ritrovo in galera?" aveva commentato il 25enne con un amico quanto accaduto.
L'uomo si trova ora agli arresti domiciliari.
Imbarcazioni da diporto "fantasma" immatricolate all'estero ma di proprietà di soggetti fiscalmente residenti in Italia. Mezzi che non erano mai stati dichiarati all'Agenzia delle Entrate. Il Reparto aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona ne ha scovate 61 di pregio ormeggiate in porti turistici e approdi del litorale, da nord a sud, compreso anche il porto di Civitanova Marche, o in transito nelle acque prospicienti la costa marchigiana. Evasione da 7 milioni di euro.
L’operazione è stata denominata “Non expedit rw”, come la sigla del quadro della dichiarazioni dei redditi omessa dagli interessati. Sono state irrogate sanzioni per oltre 1,1 milioni di euro ai proprietari delle imbarcazioni responsabili di una dichiarazione infedele di redditi, beni e loro valore patrimoniale. Alcuni proprietari, avvalendosi del ravvedimento operoso (sgravio sulla sanzione tra il 3 e il 15% rispetto al valore del bene) hanno subito pagato la contestazione.
È stato catturato questa notte dagli uomini del Commissario di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche il rapinatore seriale responsabile dei furti ai danni della Farmacia Foresi e del negozio Benetton di Corso Umberto I. L'arresto dell'uomo - Simone Alfonsi di 35 anni, originario di Fermo - arriva al termine di una complessa e articolata indagine investigativa coordinata e diretta dal procuratore capo Giovanni Giorgio e dal sostituto procuratore Buccini. Un ruolo cruciale hanno avuto le immagini rese disponibili dalle telecamere di sorveglianza.
Una lunga attività di comperazione di immagini e video ha, infatti, permesso alla sezione anticrimine del commissariato - coadiuvata degli operatori della polizia scientifica e sotto il coordinamento del dirigente Lorenzo Sabatucci - di identificare l'autore dei reati.
Alfonsi risulta senza fissa dimora, con numerosi precedenti specifici e con una lunga storia di tossicodipendenza. Proprio per acquistare droga ha compiuto le due rapine, armato di siringa, avvenute a pochi giorni di distanza l'una dall'altra.
L'uomo è stato arrestato nel comune dell'Aquila al termine di quattro giorni di appostamenti e pedinamenti, grazie anche all’estrapolazione dei dati di posizionamento del cellulare. Al momento il rapinatore si trova nel carcere del capoluogo abruzzese in custodia cautelare, come da disposizione del gip Manzoni.
Nella notte tra giovedì e venerdì (28 e 29 novembre) una banda composta da tre uomini incappucciati ha messo a segno un furto con spaccata nella sala scommesse di via Pertini, a Morrovalle. I malviventi hanno svuotato le casse del locale trafugando un bottino totale di circa 250 euro. Secondo le prime testimonianze, i ladri avrebbero agito intorno alle quattro di notte per poi fuggire a bordo di un'auto bianca. Sono in corso le indagini dei carabinieri per risalire ai colpevoli.
Infortunio sul lavoro alla Pelleterie 1907 Spa, nei locali dell'ex Nazareno Gabrielli in contrada Cisterna, nel comune di Tolentino. La dinamica di quanto avvenuto è ancora in corso di accertamento, ma un uomo - stando alle prime informazioni - sarebbe caduto da un camion. I traumi riportati hanno causato anche perdita momentanea della memoria nel lavoratore. Sul posto è stato richiesto l'intervento dell'elisoccorso da Fabriano: le condizioni dell'uomo sono gravi, ma non si trova in pericolo di vita. È stato trasportato in codice rosso all'ospedale di Torrette.
Infortunio sul lavoro questa mattina, intorno alle 8:30, all'interno di un'officina di via Giovanni XXIII, a Sforzacosta, frazione di Macerata. Un meccanico è caduto da circa 2 metri di altezza e ha riportato traumi che hanno richiesto l'intervento sul posto dei sanitari del 118. L'uomo è stato trasportato al pronto soccorso di Macerata in codice giallo: le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni.
L'investimento si è verificato, alle ore 18 circa, lungo la Statale 16 a Civitanova Marche, nei pressi del cimitero.
Per cause in corso di accertamento, una donna di 32 anni, mentre stava attraversando. è stata investita da un'auto.
Fortunatamente, l'auto viaggiava a velocità contenuta e l'impatto non è stato violento.
Sul posto sono accorsi immediatamente i mezzi di soccorso del 118, che hanno trasportato la 32enne all'ospedale di Civitanova. Le sue condizioni non sono gravi.
L'incidente è avvenuto, intorno alle 19: 15, lungo la Regina, in località Fontenoce sul territorio comunale di Recanati.
A scontrarsi due vetture: una Fiat Doblò e una Volkswagen Maggiolino. Violento l'impatto, tanto che una delle due auto, è rimasta ferma di traverso lungo la carreggiata.
Sul posto sono giunti immediatamente gli operatori del soccorso: 118 e Vigili del Fuoco. La strada è stata chiusa al traffico per consentire le operazioni di soccorso. Una persona è stata portata al Pronto Soccorso dell'ospedale di Civitanova per le cure del case, le sue condizioni non sono gravi. Le altre sono uscite praticamente illese dai propri veicoli.
Nel corso di un servizio di controllo del territorio, dei poliziotti sono stati aggrediti e feriti. L’episodio è accaduto nella località di Lido Tre Archi, in provincia di Fermo.
Stamani è stato effettuato dalle Forze dell’Ordine un intervento mirato per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga e dell’immigrazione clandestina, correlato anche all’occupazione abusiva di alcuni immobili del quartiere.
Venticinque gli operatori impegnati in borghese e in divisa, coordinati direttamente da due funzionari della Questura di Fermo, con 10 automezzi. Nel corso del controllo sono state identificate circa 40 persone e 15 autovetture.
Da un appartamento di Via Tobagi , in località Lido Tre Archi, gli agenti hanno notato una porta socchiusa con segni di forzatura.
Con discrezione, i Poliziotti si sono avvicinati all’uscio, quando hanno sentito dall’interno, alcune voci di uomini. A quel punto hanno notato luci interne accese e e sentito qualche cane che abbaiava.
Immediatamente i Poliziotti, vedendo la porta appena accostata, sono entrati .
Quattro le persone presenti in quella casa, nordafricani che alla vista dei Poliziotti,hanno tentato di fuggire.
Due grossi cani Rottweiler sono stati aizzati contro gli operatori che, costretti ad indietreggiare,non si sono dati per vinti riuscendo ad affrontare i malviventi.
Uno dei malviventi era tranquillo, e poi risulterà anche regolarmente soggiornare nello Stato, ma gli altri, tra insulti e spintoni, hanno cominciato a scaraventare le suppellettili di casa addosso agli operatori.
Un uomo, a quel punto, ha preso dal tavolo un coltello da cucina: dapprima minacciando di suicidarsi, ma appena dopo, puntando l’arma al petto del Funzionario che cercava di disarmarlo, tentando di ferirlo.
Immediatamente l’uomo è stato disarmato, ma ne è poi scaturita una colluttazione, e l’uomo, aiutato da un altro straniero, ha cercato di opporre resistenza all’operato dei Poliziotti. A quel punto è spuntato un altro coltello, pronto ad essere utilizzato.
Grazie all’azione decisa dei Poliziotti, i due malviventi sono stati poi neutralizzati ed immobilizzati, tra continue minacce ed insulti.
Immediata la perquisizione dell’intero ambiente da parte della Polizia, con la collaborazione dell’Unità Cinofila della Guardia di Finanza è stata ritrovata eroina e marijuana, già divisa in dosi e pronta per lo spaccio.
Tre poliziotti sono stati medicati al pronto soccorso, e hanno riportati lievi lesioni.
I due nordafricani sono stati quindi tratti in arresto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che valuterà la convalida dell’attività della Questura.
Altri tre stranieri, inoltre, sono stati attinti dal provvedimento di espulsione dallo Stato.
Aggredito con un pugno senza un apparente motivo: protagonista un operatore del Cosmari di 35 anni residente a Civitanova. È successo questa mattina, intorno alle 8:00, a Porto Recanati, nei pressi della caserma dei Carabinieri.
Un operatore del Cosmari è stato colpito all’improvviso e inspiegabilmente con un pugno da un cittadino straniero che in evidente stato di confusione, stava dando in escandescenza, con parole e gesti violenti, tanto che dopo aver sferrato il colpo è corso in mezzo alla strada tentando di fermare gli autoveicoli. L'aggressore ha avvicinato l'operatore del Cosmari mentre stava ritirando dei rifiuti nell'appartamento vicino alla caserma dell'Arma.
Subito sono intervenuti i Carabinieri che hanno fermato e identificato l’aggressore, un 45enne di origine nigeriana residente all'Hotel House e regolare sul territorio nazionale. Il cittadino straniero è stato traferito al pronto soccorso dell'ospedale di Civitanova dove è stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio.
L’operatore del Cosmari è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari al pronto soccorso di Recanati.
Occhiali rotti oltre ai segni del colpo ricevuto sulla fronte. Diversi i giorni di prognosi.
Furto nella notte alla Pelletteria Minnozzi di Corridonia, lungo viale dell'Industria. Bottino di circa 30mila euro.
"A fare la tragica scoperta, questa mattina, una volta arrivato in negozio, è stato mio marito - racconta la titolare Anna Minnozzi -. Borse a terra, scatole aperte, ritagli di pellame pregiato: una vera e propria razzia. I ladri, ancora non sappiamo quanti fossero, hanno agito nella notte; hanno divelto una sbarra che protegge la finestra, rotto il vetro e sono riusciti quindi a introdursi nei locali."
"Hanno portato via borse firmate, che hanno tolto appunto dalle scatole, e del pellame pregiato, appositamente selezionato - spiega la signora Minnozzi -. Ancora non siamo riusciti a quantificare bene il bottino ma dovrebbe aggirarsi intorno ai 30mila euro." A entrare in azione sembrerebbe essere stata una banda di professionisti che potrebbe aver agito su commissione.
"È la prima volta che siamo vittime di un furto e sono davvero sconvolta perché avendo il negozio in un punto molto trafficato di Corridonia non avremmo mai pensato che potesse accadere. Ora dovremmo ricominciare a lavorare da capo per consegnare ai clienti tutti i prodotti in tempo; già eravamo in ritardo con le consegne e confidiamo nella magnanimità dei nostri clienti che già ci hanno espresso la loro solidarietà" racconta la titolare.
"Da una parte lo Stato con la pressione fiscale e dall'altra i ladri che rubano tutto: prima o poi bisognerà arrendersi" conclude la signora Anna.
Su quanto accaduto indagano i carabinieri.
Ha patteggiato due anni e starà agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. È la misura cautelare stabilita dal giudice Barbara Cortigiano che ha ascoltato questa mattina, presso il tribunale di Macerata, il 36enne che ha aggredito ieri il direttore del Sert Gianni Giuli (LEGGI QUI).
“Il mio assistito si è detto esasperato per la situazione che stava vivendo” – ha spiegato l’avvocato Barbara Recanati, legale dell’utente del Sert -. Il 36enne ha riferito al giudice, durante l’udienza di convalida, di “aver trovato, più volte, le porte chiuse presso il centro di Dipendenze dell’Area Vasta 3 e quindi ieri, dopo l’ennesimo telefono chiuso in faccia, ha deciso di compiere l’estremo gesto per disperazione.”
Il 36enne, che vive da solo perché ha perso entrambe i genitori ed è senza lavoro, si è mostrato “pentito di quanto accaduto”, riferisce il legale Recanati.
L'uomo, durante l'udienza di convalida, ha spiegato di aver commesso il gesto “nel disperato tentativo di un aiuto e per poter cercare di ottenere un collocamento nella società.” Il giovane di San Severino ha anche spiegato di aver portato con sé il martello ma di non averlo utilizzato; avrebbe colpito invece il direttore del Sert con dei pugni in testa.
(In foto l'avvocato Barbara Recanati)