Nelle scorse settimane, in seguito a una serie di controlli da parte della polizia locale, sono emerse violazioni relative all'uso fraudolento di tagliandi per disabili e pass per residenti. Durante il consueto servizio predisposto in occasione del mercato settimanale del sabato, un agente della polizia locale ha notato un veicolo che esponeva un tagliando per disabili, che, nonostante apparisse autentico, presentava però un bollino anticontraffazione alterato.
Il veicolo è stato rimosso secondo le procedure previste e, al momento del recupero nel deposito giudiziario, il proprietario è stato intercettato da una pattuglia della polizia locale. Gli agenti hanno provveduto al sequestro del tagliando e alla denuncia nei confronti dell'utilizzatore per possesso di documento contraffatto.
Solo 48 ore dopo, la stessa pattuglia ha individuato un altro veicolo nelle vicinanze della sede comunale di viale Trieste, con esibizione di un altro tagliando per disabili dalle caratteristiche simil-originali. Anche in questo caso, il documento presentava un'anomalia nel bollino anticontraffazione.
Grazie a un'immediata azione di indagine, il proprietario è stato rintracciato e denunciato, e la documentazione è stata sequestrata. Dall'analisi dei documenti, è emerso che entrambi i tagliandi originali erano presenti negli archivi, mentre i documenti sequestrati erano duplicati veritieri, utilizzati in modo fraudolento su due veicoli da parte degli utilizzatori, dal momento che i tagliandi per disabili sono personali e ne viene rilasciato solo uno per richiesta.
Infine, in seguito a una segnalazione dell'Apm, l'ufficio per la gestione e il rilascio dei pass per residenti ha riscontrato casi di utilizzo di pass contraffatti, presumibilmente auto-duplicati, da parte di alcuni cittadini richiedenti. La segnalazione è stata trasmessa agli uffici della Polizia locale per avviare le indagini del caso.
"Il Comune intende ribadire il proprio impegno nella lotta contro le frodi e nel garantire il corretto utilizzo dei servizi riservati ai cittadini disabili e residenti - interviene l’assessore alla sicurezza Paolo Renna -. È fondamentale che tutti comprendano l'importanza di utilizzare solo documenti autentici e di segnalare eventuali irregolarità".
Tre arresti sono stati eseguiti dai carabinieri del Fermano nell'ambito di un'operazione mirata al contrasto di furti e rapine. Gli interventi hanno interessato i comuni di Sant’Elpidio a Mare, Porto Sant’Elpidio e Altidona, portando all’arresto di tre uomini con precedenti penali.
A Sant’Elpidio a Mare, i militari hanno rintracciato e arrestato un 66enne italiano residente in zona, in esecuzione di un’ordinanza di carcerazione. L’uomo doveva scontare una pena residua di sei mesi di reclusione per furto aggravato, reato commesso nel 2021 a Porto Sant’Elpidio ai danni di una lavanderia self-service. L'arrestato è stato posto in regime di detenzione domiciliare.
A Porto Sant’Elpidio, è finito in manette un 22enne di origini tunisine, già noto alle forze dell’ordine. Il giovane, colpevole di furto in abitazione e rapina impropria, ha visto aggravarsi la sua misura cautelare, passando dall’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria agli arresti domiciliari.
Nel luglio 2024, il ragazzo aveva sottratto un monopattino elettrico all'interno dell'hotel Lotus a Rimini e, scoperto dal proprietario, lo aveva aggredito con calci e pugni per guadagnarsi la fuga. I carabinieri hanno accertato diverse violazioni delle prescrizioni precedentemente imposte, portando all’inasprimento della misura cautelare.
Infine, ad Altidona, è stato arrestato un 40enne originario della provincia di Foggia, anche lui con precedenti penali. L'uomo dovrà scontare una pena di un anno e dieci mesi di reclusione per una serie di furti aggravati commessi tra il 2007 e il 2010 nei comuni di Fermo e Porto San Giorgio. I reati, perpetrati ai danni di un esercizio commerciale, un’abitazione e un poliambulatorio, comprendono anche il furto di un ciclomotore. Come nei casi precedenti, il 40enne sconterà la pena in regime di detenzione domiciliare.
Un'importante operazione della Guardia di Finanza ha portato al fermo amministrativo e al pignoramento di un’autovettura di grossa cilindrata su cui gravava un provvedimento amministrativo per un debito di circa 70mila euro.
Nel corso di un servizio di controllo economico del territorio, condotto in conformità con le disposizioni del comando provinciale di Macerata, i militari della tenenza di Porto Recanati hanno individuato un'Audi A4 "Avant" di recente immatricolazione. Dagli accertamenti immediatamente effettuati, è emerso che sul veicolo era stato emesso un provvedimento di pignoramento dall'Agenzia delle Entrate e Riscossione di Siena.
L’indagine ha rivelato che il proprietario dell’auto, residente in Toscana, aveva tentato di eludere il fermo amministrativo e il pignoramento, sottraendosi così al pagamento del debito accumulato.
A seguito delle verifiche, i finanzieri hanno proceduto con la redazione di verbali di contestazione per le violazioni riscontrate al Codice della Strada, applicando le relative sanzioni amministrative. Successivamente, il veicolo è stato affidato all'Istituto di Vendite Giudiziarie Marche con il supporto di una società di soccorso stradale, consentendo così all’Erario di recuperare i mancati introiti.
Furto in casa mentre è al telefono, una giovane non si accorge di nulla. È quando avvenuto lo scorso 10 febbraio, quando due ladri si sono introdotti nell'abitazione dei genitori della ragazza mentre era impegnata in una telefonata nella propria stanza. Approfittando della presunta assenza di persone, i malviventi hanno forzato una finestra al primo piano per entrare.
L'episodio è stato denunciato dal proprietario dell'immobile agli agenti del commissariato cittadino, ai quali ha consegnato i filmati registrati dall'impianto di videosorveglianza della casa. Dalle immagini si vedono chiaramente i due malviventi che, dopo aver forzato una finestra al primo piano, si sono introdotti nell’appartamento e hanno iniziato a rovistare nei cassetti.
Il furto, tuttavia, non è andato come previsto: i ladri, probabilmente accortisi della presenza della ragazza e del cane di famiglia, si sono dati alla fuga prima di completare il colpo. La giovane, ignara di quanto stesse accadendo, è rimasta chiusa nella propria stanza per tutta la durata del furto, evitando così un incontro potenzialmente pericoloso con i criminali.
Grazie alle immagini di sorveglianza, la polizia è riuscita a identificare uno dei due responsabili: si tratta di un 30enne di origine albanese, già noto alle forze dell’ordine per diversi reati, tra cui ricettazione, guida senza patente, immigrazione clandestina, invasione di terreni ed edifici e danneggiamento. L'uomo è anche destinatario di un provvedimento di espulsione. È stato quindi denunciato all’autorità giudiziaria, mentre le indagini proseguono per risalire all’identità del complice ancora ignoto.
Un’indagine condotta dai carabinieri della Stazione di Pieve Torina ha portato alla denuncia di una 29enne di Mantova e di un 49enne di Pellezzano (SA), accusati di truffa aggravata e continuata ai danni di un anziano residente in zona. La vicenda risale al 2018, quando l’uomo di 74 anni ha iniziato a intrattenere conversazioni online con quelle che credeva essere due donne, promettendogli relazioni sentimentali e una futura convivenza. La situazione si è rivelata ben presto una truffa, che ha portato il malcapitato a versare ingenti somme di denaro in risposta a presunti bisogni urgenti delle sue interlocutrici.
La prima truffa risale al periodo compreso tra il 2018 e il 2019, mentre la seconda ha avuto luogo tra il 2019 e il 2024, con un danno complessivo di oltre 137.000 euro. Il 74enne, già fragile a causa di una difficile situazione familiare, è stato manipolato dai malintenzionati, che, utilizzando storie di sventure familiari inventate, hanno indotto l’uomo a effettuare diversi bonifici. I trasferimenti di denaro ammontano a circa 35.000 euro per il primo episodio e a oltre 102.000 euro per il secondo, con l'uomo che ha dovuto ricorrere anche a prestiti per soddisfare le richieste delle truffatrici.
Le indagini, iniziate nel mese di agosto 2024, hanno coinvolto le forze dell'ordine in un’attenta ricostruzione dei movimenti bancari e telematici, riuscendo così a individuare i conti sui quali il 74enne aveva effettuato i bonifici. È emerso che, dietro le due sedicenti donne che avevano preso in giro la vittima, si nascondevano una 29enne di Mantova e un 49enne di Pellezzano. I carabinieri sono riusciti a collegare con precisione i flussi bancari, ricostruendo ogni passaggio e portando all’identificazione dei responsabili.
L’operato dei carabinieri non si è fermato alla denuncia dei responsabili, ma ha voluto lanciare un importante messaggio alla comunità: la collaborazione tra i cittadini e le forze dell’ordine è fondamentale per prevenire e contrastare i crimini come le truffe. La vittima di questa truffa si è infine presentata presso la Stazione carabinieri di Pieve Torina grazie anche al supporto dei familiari, nonostante il forte senso di colpa che spesso impedisce a chi subisce simili crimini di denunciare tempestivamente.
Il comando provinciale carabinieri di Macerata ha ribadito l’importanza di segnalare prontamente episodi sospetti e di diffidare da richieste di denaro via social. "È fondamentale proteggere se stessi e gli altri da questi pericoli, ed è importante ricordare che le forze dell’ordine sono sempre pronte ad ascoltare e a offrire supporto. I cittadini sono invitati a segnalare ogni anomalia senza timore di essere giudicati. Le stazioni dei carabinieri, così come le altre forze di polizia, sono i presidi a cui rivolgersi in caso di necessità".
Proseguono le attività sul territorio della polizia locale, coordinate dal dirigente superiore Cristian Lupidi, per garantire il rispetto delle regole e la sicurezza di tutta la comunità con azioni mirate e tempestive nei quartieri e luoghi pubblici. Un recente intervento riguarda il sequestro penale di un automezzo rinvenuto nel quartiere di San Giuseppe.
Nel corso dei monitoraggi della polizia locale predisposti a supporto della collaborazione per l’allestimento della festa di San Giuseppe operaio nell’omonimo quartiere dove si è organizzata la festa del patrono, gli agenti hanno rinvenuto un autocarro oggetto di un furto perpetrato a Civitanova Marche nel corso del 2024. L’automezzo è stato sottoposto a sequestro probatorio e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sono in corso ulteriori indagini.
Un altro intervento ha riguardato un’occupazione abusiva in via Verga a San Marone, dove una famiglia in difficoltà economiche, non riuscendo a far fronte al pagamento regolare dell’affitto, aveva occupato abusivamente un alloggio popolare, dove era entrata scardinando la porta d’ingresso. La polizia locale è intervenuta immediatamente, sgomberando l’immobile e identificando l’autore del fatto che è stato deferito all’autorità giudiziaria.
La questione ha richiesto sia l’intervento dell’Erap, che ha provveduto con il proprio personale tecnico a sigillare l’immobile in modo tale da evitare future intrusioni, sia i Servizi sociali comunali che hanno preso in carico il nucleo familiare, provvedendo ad elargire i primi aiuti a questa famiglia.
Molto intensa anche l’attività di controllo messa in campo durante il servizio serale fra sabato e domenica. La pattuglia di zona ha sequestrato un veicolo sprovvisto di assicurazione ed ha provveduto a sottoporne un altro a fermo amministrativo per 90 giorni in quanto circolante, nonostante fosse sospeso dalla circolazione per mancata revisione. Sempre nell’ambito dei controlli di polizia stradale è stata accertata la circolazione di un veicolo sottoposto a fermo fiscale.
Sul fronte sicurezza urbana è stata contestata la permanenza di un ambulante oltre il limite stabilito dalla norma nel parcheggio dello stadio, nonché sanzionato per turpiloquio un automobilista al quale era stata contestata un’infrazione al codice della strada. Lo stesso verrà segnalato all’autorità giudiziaria altresì per le minacce perpetrate ai danni della pattuglia operante.
Infine, sono state accertate due violazioni all’ordinanza sindacale che vieta il consumo di bevande alcoliche negli spazi pubblici a carico di due minorenni intenti a consumarne in centro. Sono in corso accertamenti sul pubblico esercizio che ha somministrato bevande alcoliche senza verificare la minore età dei consumatori, nel caso di specie comunque superiore ai 16 anni. Per il pubblico esercizio potrebbe profilarsi una doppia sanzione da 333,00 euro e la sospensione della licenza da 15 giorni a tre mesi in caso di ripetizione.
Un intervento dei carabinieri del Nas di Ancona e della Stazione di Senigallia ha portato alla chiusura immediata di una pizzeria, a Senigallia, a causa di gravi violazioni igienico-sanitarie riscontrate durante un'ispezione. L’attività, che si occupa di ristorazione e somministrazione di bevande e alimenti, è stata sottoposta a un controllo di routine, che ha svelato una serie di irregolarità preoccupanti.
Durante le ispezioni, i militari hanno rilevato condizioni igieniche decisamente insufficienti, in particolare nella cucina e nel magazzino degli alimenti. Oltre a una generale scarsa pulizia, sono stati rinvenuti segni evidenti di infestazione: blatte morte e escrementi di roditori, trovati addirittura nelle teglie metalliche utilizzate per la cottura delle pizze. La situazione ha suscitato preoccupazione, con il rischio concreto per la salute degli avventori.
A seguito della segnalazione, è intervenuto il personale del Servizio Igiene degli Alimenti di Origine Animale (SIAOA) del Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda Sanitaria Territoriale (AST) di Ancona, che ha confermato le gravi carenze riscontrate e disposto l'immediata sospensione dell’attività. Il titolare della pizzeria è stato inoltre multato con una sanzione di 1.000 euro e gli è stato intimato di intraprendere urgenti interventi per ripristinare le condizioni di salubrità richieste per la sicurezza alimentare.
Dopo mesi di indagini, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Tolentino hanno eseguito un'ordinanza di misura cautelare nei confronti di un giovane di 27 anni, di origini straniere e residente in Abruzzo, accusato di furto aggravato. L’uomo è stato sottoposto all'obbligo di dimora nel comune di Chieti e all’obbligo di firma tre volte alla settimana.
I FATTI - Il furto risale al 23 agosto scorso, quando l’indagato si è introdotto in un supermercato di Tolentino e ha prelevato cosmetici per un valore di 1.510 euro, occultandoli in una busta verde. Dopo aver oltrepassato le casse senza pagare, è fuggito a bordo di un’auto a noleggio, percorrendo persino il parcheggio in contromano per allontanarsi rapidamente.
Decisive per l’identificazione del responsabile sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza, sia del supermercato che del Comune. Attraverso la targa dell'auto, i militari sono risaliti alla società di autonoleggio in provincia di Pescara. Qui hanno acquisito ulteriori filmati che hanno permesso di identificare il soggetto che aveva restituito il veicolo: un uomo già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio.
Le immagini hanno mostrato che, al momento della riconsegna dell’auto, l'uomo ha scaricato una busta verde simile a quella utilizzata per il furto. Proseguendo con le indagini, i carabinieri hanno accertato che il reale autore del colpo fosse il figlio del sospettato. Il confronto tra i fotogrammi delle telecamere e il volto del giovane ha permesso di confermare la sua identità. Inoltre, l’analisi dei tabulati telefonici ha attestato la sua presenza sul luogo del furto il giorno del reato.
A seguito delle evidenze raccolte, il Pubblico Ministero ha richiesto l’applicazione di una misura cautelare, che il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Macerata ha disposto lo scorso 28 febbraio. Il giovane, inizialmente irreperibile, è stato localizzato il 21 marzo grazie alla collaborazione tra i carabinieri di Tolentino e quelli di Chieti.
Ora il 27enne dovrà rispettare le misure imposte dall’autorità giudiziaria, in attesa di ulteriori sviluppi nell’indagine.
Rocambolesco incidente nel tardo pomeriggio di oggi a Recanati, nei pressi dello stabilimento Fratelli Guzzini Casalinghi.
Una Fiat Grande Punto, per cause ancora al vaglio delle autorità, si è ribaltata sull'asfalto all'altezza dell'accesso dell'azienda Guzzini andando a finire a testa in giu al centro della careggiata
Immediato l'intervendo della Polizia Locale che ha dovuto gestire il traffico rimasto paralizzato in entrambe le direzioni. Sul posto anche i Vigili Del Fuoco di Macerata ed il personale sanitario del 118 intervenuti con un ambulanza
Nonostante il serio incidente, il conducente non ha riportato gravi conseguenze ed è stato assistito sul posto
importanti i disagi alla circolazione tuttora rallentata in entrambe le direzioni
Nella notte appena trascorsa, la Compagnia Carabinieri di Macerata ha messo in atto un ampio servizio di controllo del territorio con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza alla cittadinanza e prevenire crimini. L’operazione ha visto coinvolti numerosi reparti, tra cui il Nucleo Operativo e Radiomobile, il Nas di Ancona, i carabinieri Cinofili di Pesaro Urbino e il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata, ed è stata focalizzata sulla prevenzione di reati legati al patrimonio, al traffico di stupefacenti e alle violazioni del Codice della Strada.
I controlli hanno interessato sia le principali arterie stradali che gli obiettivi sensibili, con 5 esercizi pubblici sottoposti a ispezione. A Monte San Giusto, all’interno di un bar, sono stati identificati 4 giovani tra i 20 e i 27 anni, che detenevano frammenti di hashish e marijuana, tutti segnalati all’autorità Amministrativa per uso personale di sostanze stupefacenti. Inoltre, a Corridonia, un bar è stato sanzionato per la detenzione illecita di animali di specie protette e per carenze igienico-sanitarie, con una multa di 1.000 euro. Il titolare è stato anche denunciato per violazioni riguardanti la sicurezza sul lavoro, con una multa di 7.500 euro.
A Macerata, durante l'ispezione di un locale notturno, è stata identificata una donna con 3,67 grammi di hashish e segnalata al Prefetto per l’uso personale di sostanze stupefacenti. Inoltre, due donne sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza, entrambe con tassi alcolemici ben oltre i limiti consentiti, e hanno subito il ritiro della patente.
Durante il servizio, sono stati impiegati 8 pattuglie che hanno controllato 95 persone, 27 veicoli, 24 stranieri, 5 esercizi pubblici e numerosi obiettivi sensibili, elevando 2 infrazioni al Codice della Strada e ritirando 2 patenti.
Un incendio è divampato questa sera alla raffineria Api di Falconara. Intorno alle 22:30 un’esplosione ha preceduto le fiamme che si sono originate nel settore della lavorazione del gasolio. Fiamme molto alte così come la colonna di fumo che, visibili a chilometri di distanza, hanno subito allarmato la popolazione.
Secondo le prime informazioni, il rogo - forse a causa della rottura di un tubo o di una valvola - sarebbe partito da un impianto ad alta pressione. Gli impianti in questione erano partiti da pochi giorni dopo un fermo per manutenzione.
Sul posto sono intervenute squadre dei vigili del fuoco di Ancona, Senigallia e Jesi, supportate dai carabinieri e dai sanitari del 118. Al momento l’incendio sarebbe sotto controllo, ma le operazioni di messa in sicurezza sono ancora in corso.
La direzione regionale dei vigili del fuoco ha allertato uomini e mezzi da tutti i comandi delle Marche, che stanno progressivamente raggiungendo Falconara per garantire un intervento tempestivo e prevenire eventuali riprese delle fiamme.
All’interno della raffineria sono state attivate tutte le procedure di sicurezza previste per emergenze di questo tipo.
Fortunatamente non si sarebbero registrati feriti, ma nella zona si è diffuso un forte odore di idrocarburi, causando preoccupazione tra i residenti. Le autorità stanno valutando i possibili rischi ambientali e le eventuali ripercussioni sulla qualità dell’aria.
L’intervento è ancora in corso e seguiranno aggiornamenti. Sul posto sono presenti anche due assessori del Comune di Falconara Marittima per monitorare la situazione.
++ AGGIORNAMENTO ORE 00:05 ++
Il sindaco di Falconara Marittima Stefania Signorini ha diffuso una nota: "L’incendio è stato domato e non ha coinvolto i serbatoi. Non si registrano feriti. Sono presente sul posto insieme alla Giunta, Protezione Civile, la nostra polizia locale e tutte le forze dell'ordine. Mi sono confrontata subito con il direttore dello stabilimento Sciascia ed ll viceprefetto. Le attività negli altri impianti proseguono regolarmente. Le autorità competenti sono state informate e sono in corso le verifiche per accertare le cause" .
++ AGGIORNAMENTO ORE 10:06 ++
L'intervento dei vigili del fuoco nella raffineria si è concluso alle 3.30 circa. Dopo le verifiche anche strumentali, effettuate insieme alla squadra di emergenza interna e ai tecnici dello stabilimento, le squadre intervenute, 25 unità, sono rientrate. In supporto sono state fatti arrivare anche i vigili del fuoco di Macerata e Fermo.
Una scossa di magnitudo 3.5 si è registrata a 9 chilometri di profondità, con epicentro localizzato a 6 chilometri dal comune di Gagliole. La scossa - segnalata alle 18:26 dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) - è stata avvertita distintamente in tutta la provincia maceratese e nell'entroterra anconetano.
Al momento non si registrano danni a cose o problemi particolari a persone. Oltre a Gagliole, altri quattro comuni sono ricompresi in un'area inferiore ai dieci chilometri di distanza dall'epicentro: Matelica, Cerreto d'Esi, Castelraimondo e Poggio San Vicino. Si tratta di una zona non distante dal monte Canfaito.
Poco dopo, alle ore 19:29, è stata registrata un'altra scossa di magnitudo 2.2 sempre nella stessa area. A Matelica si è subito attivata l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Denis Cingolani: "Fortunatamente non sono emersi particolari danni ed al momento non ci sono state segnalazioni di pericolo - ha commentato il primo cittadino -. Ciò nonostante la macchina comunale per garantire una maggiore tutela sta attivando il COC (centro, operativo, comunale). Per qualsiasi problema riscontrato siete pregati di contattare i numeri di pubblica utilità. Restiamo a disposizione per qualsiasi eventualità".
Nelle prime ore di questa mattina, il personale della squadra volanti della Questura di Macerata è intervenuto presso il reparto di chirurgia dell'ospedale cittadino a seguito di alcune segnalazioni di furto ai danni di pazienti ricoverati.
Gli agenti, giunti tempestivamente sul posto, hanno individuato il sospettato e, dopo aver raccolto le testimonianze delle vittime e di alcuni presenti, hanno deciso di procedere a una perquisizione personale. L'attività ha permesso di rinvenire, sebbene accuratamente occultata, una somma in denaro contante pari a 315 euro, cifra che corrispondeva esattamente all'ammontare sottratto ai pazienti.
Le indagini hanno rivelato che l'uomo - un 50enne - si era introdotto fraudolentemente in due distinte camere di degenza, appropriandosi del denaro dei pazienti. Grazie al pronto intervento degli agenti, la somma è stata recuperata e restituita ai legittimi proprietari.
Il soggetto, già noto alle forze dell'ordine per precedenti reati contro il patrimonio, è stato arrestato in flagranza di reato. Su disposizione del pubblico ministero, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa dell'udienza di convalida, prevista per il giorno successivo presso il Tribunale di Macerata.
Un imprenditore 62enne, ex amministratore di un calzaturificio di Montegranaro, è stato arrestato ieri dalla Policia Nacional a Las Palmas de Gran Canaria, in Spagna. L'uomo era ricercato dal 2016 per bancarotta fraudolenta ed è stato fermato in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dalla Procura Generale di Perugia, guidata da Sergio Sottani.
Secondo l'accusa, l'imprenditore, in concorso con altre quattro persone, avrebbe distratto, dissimulato e occultato ingenti somme di denaro derivanti da fatturazioni, oltre ad aver rivenduto la quasi totalità dei beni aziendali - tra cui merci, materie prime, macchinari e automezzi - dopo aver dichiarato il fallimento della società. L'operazione gli avrebbe fruttato indebitamente centinaia di migliaia di euro.
L'arresto è stato possibile grazie a una complessa attività investigativa condotta dall'aliquota dei carabinieri della Procura Generale di Perugia, in collaborazione con la squadra mobile della Questura di Teramo e il servizio per la cooperazione internazionale di Polizia di Roma. Le indagini hanno permesso di individuare il ricercato a Las Palmas, dove aveva aperto un ristorante. Attualmente, l'imprenditore è in attesa di estradizione in Italia, dove dovrà scontare una pena residua di tre anni e quattro mesi di reclusione.
I carabinieri della stazione di Urbisaglia hanno denunciato un 63enne di San Ginesio. L'uomo è stato identificato come responsabile del furto di un'idropulitrice del valore di circa 1.000 euro, asportata da un capanno di proprietà di una 40enne del posto nel mese di febbraio.
Le indagini sono state avviate a seguito della querela presentata dalla vittima e hanno portato i militari ad effettuare una perquisizione domiciliare a carico del 63enne. Durante il controllo, l'idropulitrice rubata è stata ritrovata all'interno della sua proprietà.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'uomo, al momento del rilascio del capanno in cui custodiva la propria attrezzatura, avrebbe approfittato della situazione per sottrarre anche l'idropulitrice della donna. Scoperto il furto, i carabinieri hanno provveduto a denunciare il responsabile all'autorità giudiziaria. Il macchinario è stato restituito alla legittima proprietaria, mentre il 63enne dovrà ora rispondere delle accuse davanti alla giustizia.
Circolava con una patente di guida revocata, il 30enne conducente del camper che il 18 marzo scorso ha travolto due 20enni su un marciapiedi a Jesi in via Zannoni. I giovani coinvolti, ragazzo di Castelbellino e una ragazza di Jesi, sono rimasti seriamente feriti, con la giovane in condizioni più gravi, ma non in pericolo di vita.
Il conducente del mezzo, che si è dato alla fuga senza prestare soccorso ai feriti, è stato successivamente identificato dai carabinieri dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Jesi. Nonostante la sua evasione dalla scena dell’incidente, le forze dell'ordine sono riuscite a rintracciarlo e a denunciarlo. Il camper, di proprietà del 30enne, è stato sequestrato per i successivi accertamenti.
Dalle indagini è emerso che il conducente aveva la patente di guida revocata e che, negli ultimi due anni, era già stato sanzionato per un’infrazione analoga. Per questo motivo, è stato deferito per inosservanza dell’obbligo di fermarsi e prestare assistenza a seguito di incidente stradale, e per guida con patente revocata. In quanto recidivo, la violazione costituisce un illecito penale.
Nella mattinata di oggi, i carabinieri della Compagnia di Macerata hanno dato il via a un articolato servizio di controllo nell’ambito dell’Operazione “Scuole sicure”, finalizzato alla prevenzione e al contrasto del consumo e dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle vicinanze degli istituti scolastici. Il servizio ha coinvolto un’accurata attività di monitoraggio sia all’esterno degli edifici scolastici che nelle aree adiacenti, come fermate degli autobus e luoghi frequentati dagli studenti.
Il dispositivo di controllo ha riguardato principalmente gli istituti di istruzione secondaria superiore e si è esteso anche nelle aree di aggregazione giovanile, come la stazione ferroviaria, il terminal dei bus di piazza Pizzarello e il parco di Fonte Scodella.
I controlli sono stati effettuati dalle Stazioni di Macerata, Corridonia, Mogliano e Treia, in collaborazione con il Nucleo Cinofili di Pesaro, che ha impiegato una unità antidroga. Il dispositivo è stato potenziato dalla presenza di due “gazzelle” del Nucleo Radiomobile di Macerata, per una sorveglianza capillare del territorio.
Nel corso dell'operazione, sono stati presidiati e vigilati 7 obiettivi sensibili, tra cui un esercizio pubblico, e sono state identificate 70 persone, per lo più studenti. Inoltre, sono stati controllati 10 veicoli, tra auto e moto, e una contravvenzione amministrativa di 87€ è stata contestata a un automobilista per una violazione del codice della strada. Il bilancio si è completato con una sanzione amministrativa per uso non terapeutico di sostanza stupefacente a un ragazzo di 19 anni, studente, trovato in possesso di 0,10 grammi di hashish mentre stava entrando a scuola.
L’attività si inserisce nell’ambito di un più ampio piano di sicurezza pubblica, volto a tutelare la salute e l’incolumità degli studenti e a prevenire i rischi connessi al consumo di droghe nelle zone frequentate dai giovani.
Questa mattina, intorno alle 10:00, un incendio ha interessato un appartamento al piano terra di uno stabile di tre piani situato in via Porto Recanati, nel comune di Recanati. Il denso fumo che fuoriusciva dall'abitazione ha allarmato un vicino che ha prontamente allertato i vigili del fuoco. Le squadre provenienti da Osimo e Macerata, sono intervenute sul posto con quattro automezzi per spegnere le fiamme.
I residenti dell’appartamento, una coppia latinoamericana, non erano in casa al momento del rogo. Le operazioni di spegnimento sono state rapide, ma l’appartamento è stato dichiarato inagibile a causa dei danni causati dal fuoco, e sono in corso le valutazioni sui danni subiti dal solaio.
Oltre ai vigili del fuoco, sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e la polizia locale per garantire la sicurezza e svolgere i necessari accertamenti. Sono in corso indagini per stabilire le cause che hanno scatenato l’incendio.
Un uomo ha perso la vita e un altro si trova in gravissime condizioni: è questo il terribile bilancio di un incidente avvenuto sull'autostrada A14, al km 210 in direzione sud, nei pressi dell'area di servizio Esino Ovest, tra Montemarciano e Ancona Nord. Ad essere coinvolti nel sinistro, avvenuto poco dopo le 10:00, un furgone e un autocarro.
L'impatto è stato particolarmente violento, rendendo necessario l'intervento immediato dei soccorsi. Allertato il 112, la centrale operativa di Ancona Soccorso ha coordinato le operazioni di emergenza, inviando sul posto i vigili del fuoco di Senigallia, un'ambulanza e un'automedica della Croce Gialla di Falconara, oltre all'elisoccorso.
I vigili del fuoco, dotati di attrezzature specifiche per il soccorso stradale, hanno estratto i passeggeri del furgone, che risultavano intrappolati all'interno dell'abitacolo. Purtroppo, uno dei due occupanti è deceduto sul colpo, mentre l'altro è stato trasportato d'urgenza e in condizioni gravissime al pronto soccorso dell'ospedale di Torrette.
La polizia stradale è intervenuta per effettuare i rilievi del caso e gestire la viabilità, garantendo il passaggio dei mezzi di soccorso e cercando di limitare i disagi alla circolazione. Le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento, mentre il traffico ha subito forti rallentamenti nel tratto interessato.
Questa mattina, lungo la Strada Statale 361 Settempedana, all'altezza del distributore di Metano GNC di Villa Potenza, si è verificato un incidente che ha visto protagonista un camion uscito dalla carreggiata. Fortunatamente, non si registrano feriti.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente gli agenti della polizia locale e del personale Anas per gestire la viabilità e mettere in sicurezza l'area. Al momento la strada è chiusa in entrambe le direzioni e il traffico è deviato sulla viabilità secondaria con indicazioni sul posto. Per rimettere il camion in carreggiata si è reso necessario l'intervento di un mezzo gru.