I vigili del fuoco nella giornata odierna, in collaborazione del sistema S.A.P.R. (sistema aeromobili pilotaggio remoto), sono intervenuti a Visso nella strada provinciale Valnerina per monitorare la frana del 30 ottobre che blocca la viabilità. Il drone ha sorvolato la zona, successivamente le immagini sono state passate al personale specialistico per le valutazioni del caso.
Continua incessantemente il lavoro dei vigili del fuoco che stanno cercando di fare tutto il possibile nel campo della sicurezza e nel salvataggio dei beni artistici.
Nella giornata di ieri, a Ussita, sono state recuperate alcune opere sacre nella frazione della Pieve. Chiesa della Pieve dedicata a Maria SS. Assunta, venne costruita in stile gotico nel 1300. Interessante il trecentesco fonte battesimale in pietra calcarea attribuito alla scuola dei pietraioli vissani. Di rilievo il quadro dell’Assunzione posto dietro l’altare maggiore ed opera di Camillo e Fabio Angelucci (1584), mentre lungo le pareti si trovano affreschi più o meno deteriorati raffiguranti “il battesimo di Gesù”, una “Madonna e Bambino tra S. Sebastiano e S. Rocco”, un “Crocifisso S. Girolamo e la Madonna”.
Sempre giovedì, i vigili del fuoco, in collaborazione del sistema S.A.P.R. (sistema aeromobili pilotaggio remoto), sono intervenuti a Visso nella strada provinciale Valnerina per monitorare la frana del 30 ottobre che ancora blocca la viabilità. Il drone ha sorvolato la zona, successivamente le immagini sono state passate al personale specialistico per le valutazioni del caso.
https://www.youtube.com/watch?v=-vY_caU_B80
https://www.youtube.com/watch?v=KwncvD7U4-U
Tra le tante manifestazioni di solidarietà per le popolazioni terremotate anche l’Aicpe Onlus ha deciso di fare la sua parte.I soci dell’Onlus, che fa parte dell’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica dedicata alla beneficienza e al volontariato, hanno raccolto fondi a favore della popolazione di Visso. Sono stati raccolti circa 6 mila euro destinati al comitato della Croce Rossa di Visso.La scelta della cittadina maceratese è stata decisa in base al fatto che, nonostante il 70% degli edifici siano inagibili, Visso è rimasta un po’ fuori dai riflettori mediatici: “Qui le scosse non hanno fortunatamente fatto vittime, ma gli edifici sono danneggiati o crollati e la maggior parte della gente ha dovuto andarsene” dichiara il presidente di Aicpe Marco Stabile.
Lo stabilimento di Svila srl riparte con la produzione di pizze surgelate, un segnale forte per la comunità di Visso che tenta di ripartire dopo la distruzione del sisma.La struttura ha una grandezza di 4 mila metri quadri di linea di produzione chiusa dopo la forte scossa del 30 ottobre a causa proprio dello spostamento dei macchinari lungo la linea. La chiusura è stata di tre settimane, poi l’azienda ha deciso di tornare a produrre e ridare lavoro ai 140 dipendenti. Molti di essi però sono sfollati e la difficoltà è quella di riportare le persone al lavoro. Per i marchigiani, che si trovano ora sulla costa, sono stati organizzati dei pullman, mentre si sta trovando ancora una soluzione per i lavoratori umbri.La proprietà americana di Alexander Palermo ha fortemente voluto la riapertura dello stabile per dare un segnale al territorio: la voglia di ripartire e di dare l’esempio per tornare a far vivere Visso e i comuni danneggiati dal sisma.
Il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani ha incontrato questo pomeriggio all'Hotel 77 di Tolentino i sindaci e gli amministratori della provincia di Macerata per illustrare il decreto. Siamo riusciti a scambiare alcune battute con Errani al termine della lunga riunione, soprattutto per fare chiarezza in merito a una questione sulla quale in questi giorni si sta creando molta confusione: il credito d'imposta utile al pagamento dei lavori per la ricostruzione."E' stata una riunione molto importante e anche positiva. Stiamo avviando la ricostruzione, gestendo ancora l'assistenza. Tuttavia" ha sottolineato Errani "stiamo già impostando la ricostruzione: le scuole, le imprese, e cominceremo anche con le abitazioni e i danni lievi.Il credito d'imposta è uno strumento relativo ai rapporti fra Ministero dell'Economia, Cassa depositi e prestiti, Agenzia delle Entrate: un cittadino terremotato, danneggiato, presenta il progetto attraverso il professionista e l'impresa che deve essere iscritta alle white list e deve avere l'approvazione dell'Ufficio Ricostruzione. Dopo di che va in banca e la banca pagherà il saldo all'impresa che costruisce. Il cittadino non deve fare null'altro: tutto in bianco e in maniera assolutamente trasparente.E' chiaro che per valutare i lavori stiamo costruendo un nuovo prezziario che fa la sintesi dei diversi territori, perchè come sapete il terremoto riguarda quattro regioni".
Sono 131 in tutto i comuni di Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo che figurano nel cratere del sisma che dal 24 agosto al 30 ottobre ha interessato l'Italia centrale. La gran parte dei Comuni, 87, si trova nelle Marche.Il presidente della Regione Luca Ceriscioli assicura che ''per i cittadini non ci sarà differenza tra dentro e fuori cratere: tutti i danni diretti causati dal sisma ad abitazioni o ad attività commerciali, edifici pubblici saranno risarciti al 100 per cento. Fatta eccezione per le seconde case fuori cratere che non si trovino nei centri storici e nei borghi, e per cui è previsto comunque un risarcimento al 50 per cento''. Ma i cittadini e le imprese che ricadono nel cratere possono chiedere il rinvio dei pagamenti dei tributi: un'agevolazione che nei Comuni più grandi (Teramo, Rieti, Ascoli Piceno, Macerata, Fabriano e Spoleto) si applicherà però solo a chi ha subito danni diretti dal sisma. E i sindaci potranno sforare il pareggio di bilancio e rinviare il pagamento dei mutui. (Ansa)
Ieri mattina il Sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini e Adolfo Guzzini si sono incontrati presso la sede di iGuzzini per cominciare a discutere gli aspetti operativi del progetto di sostegno al comune maceratese colpito dal terremoto, annunciato lo scorso 7 novembre (consistente in 100mila euro più diversi interventi di supporto e valorizzazione del patrimonio sociale, economico e culturale a breve, medio e lungo termine).Sintonia totale sulle modalità generali non solo economiche ma anche progettuali, per ricostruire prima di tutto un’economia locale a partire da un ecosistema che ha nelle persone, nel lavoro, nella cultura e nei paesaggi la propria anima e le proprie risorse per il futuro.Alla luce di quanto emerso dall’incontro, il Sindaco di Visso e il presidente di iGuzzini lanciano un appello alle associazioni di categoria dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell'industria affinché si adoperino con urgenza ad approfondire e a mettere in atto tutte le azioni possibili per agevolare la rinascita dell’economia locale, senza la quale ogni altro tipo di intervento risulta inevitabilmente limitato.
Aumenta il contributo di autonoma sistemazione per gli sfollati del terremoto che hanno avuto la casa distrutta o danneggiata: il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha firmato un'ordinanza che prevede un contributo di 400 euro a persona (fino ad oggi era 200) fino ad un massimo di 900 euro (era 600) a nucleo familiare.In particolare, il contributo è di 400 euro per i nuclei di una sola persona, 500 per le famiglie di 2 persone, 700 per quelle da 3, 800 per quelle da 4 e 900 per quelle composte da cinque o più persone. Nel caso in cui nel nucleo familiare vi siano ultra 65enni, portatori di handicap o disabili con un'invalidità superiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro per ogni persone, anche oltre il limite massimo di 900 euro previsto per ogni famiglia, come già disposto dall'ordinanza 388/2016 (ANSA).
Domani, giovedì 17 novembre, il Presidente del Senato, Pietro Grasso si recherà in visita presso le aree del centro Italia colpite dai recenti eventi sismici.Dopo la visita ad Amatrice e a Norcia insieme al Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani e il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, arriverà a Visso, con arrivo alle 14, e a Camerino, dove il Presidente del Senato è atteso dopo le 16.Il Presidente arriverà a Camerino in elicottero intorno alle ore 15, insieme al commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani e al capo della Protezione Civile ingegner Fabrizio Curcio. Ad accoglierli insieme al sindaco Gianluca Pasqui ci sarà il rettore di Unicam Flavio Corradini, con la delegazione che effettuerà una visita nel centro storico della città grazie alla sempre preziosa disponibilità dei Vigili del Fuoco. Dopo aver toccato con mano le gravi ferite di Camerino il presidente Grasso raggiungerà la sede di Contram s.p.a., che ormai da settimane ospita anche il comune, per un incontro operativo con l'amministrazione comunale e per incontrare gli operatori dell'informazione.
È il primo docu-video in realtà virtuale, che consente una visione a 360 gradi, realizzato da “La Repubblica” nelle zone colpite dal sisma del 30 ottobre. Le telecamere mostrano la situazione nei giorni successivi alla spaventosa scossa di magnitudo 6.5 attraverso la particolare tecnica di ripresa in un’esperienza immersiva. Fra i centri visitati anche San Severino Marche, insieme Visso e Castelluccio di Norcia. La regia è a cura di Haider Rashid, la produzione di Stefano Mutolo (Berta Film) e Haider Rashid (Radical Plans). Per visualizzare il video http://video.repubblica.it/dossier/terremoto-30-ottobre/terremoto-la-telecamera-a-360-ci-porta-dentro-visso-castelluccio-e-san-severino/259229/259530.“Abbiamo avuto gravi danni in tutta la città, interi quartieri hanno avuto dei collassi delle strutture” – spiega nel video il vice sindaco, Giovanni Meschini. Le telecamere de “La Repubblica” sono andate al quartiere Settempeda ma anche al palasport comunale “Albino Ciarapica” dove sono state girate immagini di alcuni momenti di accoglienza e socializzazione. Qui Amedeo Boffa, capo campo dell’Ordine di Malta, spiega la gestione delle strutture d’accoglienza allestite dal Comune di San Severino Marche e che ancora oggi continuano a dare ospitalità a circa 600 persone. “Siamo volontari che vengono da ogni parte d’Italia, facciamo assistenza alla popolazione e forniamo il vettovagliamento dalla colazione, al pranzo e alla cena e assistiamo le persone anche nei dormitori”.“Non abbiamo avuto feriti e morti ma il morale è sottoterra - spiega nel video don Aldo Romagno, parroco e vicario del vescovo - Incontrando le persone è un pianto. Speriamo pian piano di ricostruire la speranza”.
“Vorremmo un distaccamento permanente dei Vigili del Fuoco a Visso e, soprattutto, che qui fosse organizzata una scuola di alta formazione, perché la conformità di questo territorio si presta perfettamente a qualsiasi tipo di esercitazione” è la richiesta che il Sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, ha fatto a Giampiero Bocci il sottosegretario del Ministero dell’Interno che ieri ha fatto visita ai tre comuni dell’entroterra maceratese più colpiti dal terremoto.
Ad accompagnarlo c’era anche il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Gioacchino Giomi. “Si tratta di un’ ipotesi interessante che stavamo già prendendo in considerazione – ha detto il sottosegretario – qui saranno maturate conoscenze importanti che non devono essere disperse”.
Un modo per capitalizzare competenze ma anche per dare sostegno ad un’ intera area messa economicamente in ginocchio dal sisma e che rischia lo spopolamento.
Dopo l’incontro a Visso, Bocci si è recato a Ussita e a Castelsantangelo sul Nera dove ha parlato con i sindaci e i tecnici per fare il puto della situazione sullo stato in cui versa il territorio e sugli interventi che saranno improntati per il futuro.
A me quello che fa più impressione di quanto sta avvenendo con il terremoto sono i rumori. Per esempio del crollo sordo e cupo del capanno davanti casa che usavo come ripostiglio. Oppure quello forte e acuto delle tegole che cadevano sulla veranda, dal tetto sovrastante. Ma più di tutti, mi rimbomba negli orecchi quello degli scarponi dei Vigili del Fuoco. È un toc toc cadenzato ed ininterrotto.Risuona forte, nel silenzio surreale dei paesi fantasma che ho visitato, assieme al suono acciottolante dei pezzi di tegole che, quegli scarponi scansano davanti ai loro passi. Forte e deciso, quando camminano sui detriti sassosi che schiacciano e, andando avanti, riducono in poltiglia. Sono passi pesanti di una via crucis che parte dalla piazzetta di una valle ancora vivibile, ancorché in tende o container e si inerpica, dritto per dritto, su cocuzzoli spettrali, ormai ridotti in cumuli di pietre dove pure le croci delle chiese, in un immaginario calvario, sono rovinate a terra, dalle loro sommità ove l'uomo le aveva amorevolmente piazzate. E lì giacciono abbandonate, alla mercé di un vento freddo e sacrilego che le percuote in un vortice di fogliame e breccia. Li indossano, questi scarponi, uomini speciali che mai smetterò di ringraziare anche a nome dei tanti concittadini, che la sventura del terremoto, ha unito. Ieri mattina ho sentito il dovere di farlo di persona a Visso, al sottosegretario, presso il Ministero degli Interni Giampiero Bocci, un caro e vecchio amico. L'ho fatto anche a nome di tutto il mondo dell'informazione, per sottolineare e metterlo al corrente della disponibilità, la pazienza, e la squisita cortesia che tutti i Vigili del Fuoco, ma in particolare i funzionari di Macerata, mettono quotidianamente a nostra disposizione. Poi sono tornato alla via crucis degli scarponi che camminavano le strade di Ussita. Stavolta per documentare un sopralluogo finalizzato ad effettuare un eventuale, possibile trasloco.Succede, che sin dal mattino presto, la richiedente si mette in fila davanti al gabbiotto dei Vigili del Fuoco, poi procede alla formale richiesta e, giunto il suo turno viene accompagnata (una volta indossato l'elmetto protettivo), da due agenti in piena zona rossa. In questo caso si trattava di una madre con suo figlio. Di mezza età lei, molto giovane lui. Chiediamo ai vigili, ma soprattutto ai due interessati il permesso di poter documentare. Il villino è a due passi dalla piazzetta, in località Pieve. Proprio nella parte di sopra è venuto giù tutto. La chiesa ha un buco enorme sulla facciata principale. Per accedere al villino occorre fare un centinaio di metri di salita. Si entra in un piccolo giardino recintato da noccioli. C'è pure un agrifoglio. Sul vialetto due alti pini incorniciano il panettone del monte Bove appena innevato. Un panorama mozzafiato adesso, figuriamoci con dappertutto il bianco della neve invernale o col tramonto in arancione di mezza estate. Per terra, solitaria, una margherita dal gambo incerto prova a resistere al vento freddo dell'inverno che soffia infido. Dentro il garage hanno ammassato già degli oggetti. Un alpenstock è uno zaino appesi alla parete attirano la mia attenzione. Fabrizio ed Alessandro sono i Vigili del Fuoco di Livorno incaricati per l'operazione. Fanno una breve riunione con tutti per stabilire le modalità: prima andranno da soli al primo e poi al secondo piano, quindi, a seconda delle condizioni che troveranno, si potrà eventualmente procedere al recupero degli oggetti. I militari salgono ai piani e dopo qualche minuto tornano al piano terra. Fabrizio dice che al primo piano il pavimento presenta rilievi e avvallamenti. Può salire una sola persona ed in tutta fretta recuperare il possibile. Al secondo piano invece non può salire nessuno. Il pavimento è completamente distaccato dalle pareti laterali e c'è pericolo che crolli tutto. Sale la signora assieme a Fabrizio. Noi aspettiamo tutti di sotto. La signora riempie ad ogni viaggio tre o quattro sporte di plastica. Suo figlio ha steso dei lenzuoli per terra per raccogliere ogni cosa. Lampade, vasi, qualche quadro. Oggetti di una quotidianità domestica che adesso mi sembra di non rispettare con la mia curiosità. Mi sento fuori posto e mi viene naturale voltarmi dall'altra parte e mettermi a discutere del più e del meno con l'altro Vigile del Fuoco. Una casa distrutta comporta pure una privacy, una intimità - per quanto domestica - violata. I Vigili del Fuoco ci sono abituati e sanno come comportasi, io non ne sono in grado. I lenzuoli si chiudono con dei nodi alle estremità. Diventano sacchi che vengono caricati in macchina. Uno, due viaggi, poi la porta del garage si chiude come un sipario nel suo ultimo spettacolo. La processione di elmetti variopinti riprende la via del ritorno. Nel silenzio del crepuscolo si distingue solo il rumore degli scarponi che scansano pezzi di coppi e spaccano pietruzze bianche riducendole in polvere.
Sarebbero 46 i comuni maceratesi inseriti nel cratere del terremoto: restano fuori undici comuni della fascia costiera, mentre entrano città come Macerata, Tolentino, San Severino e Camerino. Sono queste le disposizioni della nuova geografia del cratere sismico disegnato dal commissario straordinario Vasco Errani nella relazione tecnica che accompagna il decreto per la ricostruzione post terremoto. L’elenco sarà ufficializzato in giornata (ma potrebbe slittare a mercoledì): la bozza conferma quanto assicurato nei giorni scorsi dallo stesso Errani, che ha sostanzialmente raddoppiato il cratere disegnato dopo la scossa del 24 agosto. Il decreto originario, infatti, prevedeva sessanta comuni, quindici dei quali nel Maceratese.Questi i 31 comuni aggiunti da Errani: Apiro, Belforte, Caldarola, Camerino, Camporotondo, Castelraimondo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Monte San Martino, Montecavallo, Muccia, Petriolo, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Ripe San Ginesio, San Severino, Sefro, Serrapetrona, Serravalle, Tolentino, Treia, Urbisaglia. Nel cratere iniziale figuravano: Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso.Restano fuori soltanto Appignano, Civitanova, Montecassiano, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle, Potenza Picena, Porto Recanati, Recanati.Un discorso a parte merita Macerata per la quale Errani precisa che «le misure di sostegno al reddito dei lavoratori e quelle in materia fiscale saranno riconosciute soltanto a soggetti effettivamente danneggiati, che comprovino il danno subito». Questo perché – spiega il commissario – i danni di Macerata (ma anche di Teramo, Rieti, Ascoli e Spoleto) sono di «portata minima rispetto al numero della popolazione e risulta che sostanzialmente il tessuto economico-sociale è rimasto inalterato». Nei comuni del cratere sarà concentrato il grosso dei finanziamenti per la ricostruzione e qui verranno applicate le norme introdotte dal decreto.Il decreto prevede poi fondi per 1,1 miliardi di euro, da spalmare nei prossimi sei anni. Il provvedimento rafforza i poteri dei sindaci, i quali potranno portare avanti in tempi celeri le opere di messa in sicurezza. I Comuni, poi, potranno sfondare i tetti di spesa per il personale, assumendo fino a 350 persone a tempo determinato. Sul fronte scuole, i presidi potranno derogare al numero minimo e massimo di alunni per classe. Per quanto riguarda le case, nel cratere saranno risarciti al 100% i danni ad attività produttive, prime e seconde case. Fuori dal primo cerchio, il 100% resta per le attività produttive, le prime case e le seconde abitazioni nei centri storici, mentre per il resto delle seconde case la copertura è al 50%. Previsto il prestito d’onore per il riavvio delle attività produttive, cassa integrazione in deroga per i lavoratori delle attività produttive coinvolte e rinvio di imposte e tasse.
Venerdì architetti, ingegneri, geometri e geologi si sono incontrati a Tolentino al bar Pistacchi per un confronto sulla ripresa e sulla ricostruzione post terremoto. Dall'iniziativa, partita dall'architetto tolentinate Alessia Scarpeccio, è nata subito una proposta importante, sicuramente utile per chi è ancora alla ricerca di una casa dopo essere stato costretto a lasciare quella dove viveva a causa del sisma."Abbiamo organizzato insieme ad altri colleghi una rete di proprietari di immobili agibili ed agenzie immobiliari sia sulla costa che nell'entroterra" spiega Alessia Scarpeccio "che hanno disponibilità di appartamenti in affitto! Chi fosse interessato può inviare una mail a: casapertutti2016@gmail.com, specificando Comune di residenza, dove si cerca l'immobile e particolari esigenze! Ovviamente l'attività da parte nostra è completamente gratuita. Possono inviarci le proprie disponibilità anche agenzie e privati che ancora non sono in rete! Sarà nostra cura inviare le numerose richieste arrivate. Speriamo di essere utili in questo momento! casapertutti2016@gmail.com
Sono 130 in totale i Comuni di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo che figurano nel cratere sismico: il commissario per la ricostruzione Vasco Errani firmerà la nuova ordinanza lunedì 14 novembre.Lo ha annunciato lo stesso Errani negli incontri avuti con il presidente delle Marche Luca Ceriscioli e i sindaci del Fermano, dell'Ascolano e della provincia di Ancona. Oltre ai 62 Comuni già inseriti nell'ordinanza emessa dopo il sisma del 24 agosto, ce ne sono altri 68 che hanno subito danni con le scosse di ottobre.
Prima spruzzata di neve a Ussita, Visso, Sarnano e Bolognola, i comuni della montagna maceratese colpiti dal sisma, anche se per ora le precipitazioni non sono scese sotto gli 800 metri. ''Stamani avevo due centimetri di neve sul tetto dell'auto - dice il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini -, ma poi per fortuna si è sciolta''.''Fa freddissimo - spiega il sindaco di Sarnano Franco Ceregioli -, siamo sui 3 gradi''. Paesaggio prenatalizio anche a Ussita, conferma il sindaco Marco Rinaldi (ANSA).
C'è comprensibile grande interesse intorno al decreto legge firmato ieri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la ricostruzione post terremoto. Il decreto non contiene ancora l'elenco dei Comuni inseriti nel cosiddetto "cratere", per il quale è stato incaricato il commissario straordinario Vasco Errani. Per questo decreto legge sono già stato depositati ieri gli emendamenti "per gli interventi urgenti a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del Centro Italia". A spiegare le richieste fatte al governo sono i parlamentari marchigiani del Partito Democratico. "Intenso è stato il lavoro dei parlamentari marchigiani PD" spiega Lodolini "per migliorare il provvedimento.Il decreto è in discussione al Senato e per evitare ulteriori modifiche quando approderà alla Camera con la necessità di restituirlo ai senatori per una seconda votazione i deputati del Partito Democratico hanno ritenuto bene di fornire da subito utili indicazioni.I senatori del PD hanno presentato una ventina di emendamenti.Fra le proposte più significative si segnalano:1. possibilità per il Commissario Straordinario di estendere l’elenco dei Comuni del c.d. “cratere” sulla base di parametri prefissati, riferiti a dati oggettivi di entità del danno rilevato e del numero dei residenti evacuati al termine della fase di redazione delle schede di rilevamento;2. possibilità di cumulare il contributo del 50 per cento (previsto per le seconde case fuori dal cratere e dai Centri storici) della parte restante della spesa con le misure di detrazione fiscale concesse per gli interventi di ristrutturazione edilizia, di efficientamento energetico e di adeguamento antisismico degli edifici (per le seconde case dei Comuni del cratere e nei Centri storici di tutti gli altri il risarcimento è già previsto al 100%);3. innalzamento dei limiti della S.O.A. da 150.000 a 300.000 euro per favorire la partecipazione agli appalti delle piccole e medie imprese locali;4. riconoscimento ai Sindaci dei Comuni che sono ormai impegnati a tempo pieno di una indennità speciale di funzione, per la durata delle gestione Commissariale, pari a quella percepita per la carica alla data del 24 agosto 2016;5. possibilità di utilizzo dei fondi per le scuole anche alla riprogrammazione del Piano triennale di edilizia scolastica 2017-2019;6. estensione fino al soddisfacimento dell’intero fabbisogno delle forniture per l’acquisizione di moduli abitativi per gli allevatori;7. deroghe alle imprese agricole colpite dagli eventi sismici per la conclusione dei procedimenti amministrativi autorizzatori e di accesso agli aiuti, con particolare riferimento ai tempi di presentazione della documentazione;8. accesso anche ai titolari di reddito di impresa industriale, commerciale, del turismo, agli esercenti attività agricole e ai titolari di reddito di lavoro autonomo, che hanno sede operativa o domicilio fiscale nonché il proprio mercato di riferimento nei comuni del “cratere”, ai contributi già previsti dal decreto purchè dimostrino di aver subito un danno economico diretto dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi;9. messa a carico della gestione Commissariale delle spese degli ERSU per garantire la sicurezza e la continuità dei servizi relativi al diritto allo studio universitario e di quelle relative agli interventi di adeguamento sismico e messa in sicurezza delle residenze studentesche universitarie;10. interventi specifici per l’Università di Camerino: a) spese di trasporto degli studenti a carico dello Stato; b) contributo straordinario per la fruizione dello streaming audio-video a supporto dell’attività didattica; c) la cessione a titolo non oneroso all’Università del presidio militare delle “Casermette” di Torre del Parco di Camerino e di proprietà del Demanio dello Stato per la creazione di un Polo scientifico-tecnologico a supporto delle attività di formazione e ricerca finalizzate all’innovazione delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni; d) contributo straordinario di 5 milioni per alloggi per universitari; e) bonus annuo fino a 1.000 euro per studente per la locazione di alloggi nel Comune di Camerino o in altro dell’Unione dei Comuni Montana della Marca di Camerino;11. esonero per i Comuni dall'obbligo di alimentare il Fondo di solidarietà comunale per il triennio 2017-2019;12. riconoscimento delle perdite ai Comuni proprietari di centrali idroelettriche o di impianti sportivi in concessione dichiarati inagibili totalmente o parzialmente e proroga di un anno dei termini per la manutenzione tecnica ordinaria e straordinaria.13. possibilità per i Comuni, ricorrendo prioritariamente alle graduatorie a tempo indeterminato e poi a quelle a tempo determinato dei Comuni e delle Province-Enti di Area Vasta della stessa regione, di assumere personale a tempo determinato;14. sostegno economico fino a 50.000 euro al coniuge e ai familiari delle vittime degli eventi sismici;15. rateizzazione dei tributi e dei mutui, ora sospesi, per 36 mesi (attualmente 18); 16. estensione dei termini di sospensione dei procedimenti giudiziari a tutti i Comuni dei Circondari di Macerata, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Spoleto.La proficua collaborazione che ha visto impegnati i parlamentari marchigiani del PD per elaborare le proposte ha cercato di cogliere le istanze dei tanti amministratori locali, delle Categorie produttive, delle OO.SS., del mondo delle professioni e delle Università per migliorare la qualità e l’efficacia degli interventi del decreto-legge che, ovviamente dovrà essere coordinato con quello di imminente pubblicazione.L’auspicio, ovviamente" concludono i parlamentari del Pd "è che le tante proposte trovino ora accoglimento e che si giunga ad una rapida approvazione del provvedimento".
È stato completato il trasferimento ad Ancona dell'archivio storico comunale di Visso, uno dei comuni della provincia di Macerata devastati dal terremoto. Sono stati così salvati 500 metri lineari di carte che coprono un periodo cronologico tra il XV e il XX secolo. Si tratta di pergamene, faldoni e registri.Una documentazione molto ricca, che conserva la memoria storica di Visso, e che ora si trova presso la sede dell'Archivio di Stato di Ancona. L'operazione è stata condotta dai tecnici delle squadre di rilevamento danni dell'Unità di crisi delle Marche, assistiti dai restauratori dell'Istituto centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio archivistico e librario, dal sovrintendente e dai funzionari della Sovrintendenza Archivistica e Bibliografica dell'Umbria e delle Marche e dal personale dell'Archivio di Stato di Ancona. Con loro i vigili del fuoco, i carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, i militari dell'Esercito italiano e la Protezione civile di Ancona (ANSA).
Sto visitando i piccoli centri straziati dal terremoto e raccogliendo storie e testimonianze dei pochissimi che lì sono sono rimasti. Oppure di quelli che se ne sono temporaneamente andati, ma sono tornati per svuotare le proprie case, ormai inagibili. Stanno tutti in fila davanti al container o al furgone. Aspettano pazientemente il loro turno al freddo (già da ieri mattina ad Ussita, in quota c'era neve), riempiono l'automobile dei propri oggetti, poi se ne vanno in silenzio. Protagonisti assoluti, in questa fase, i Vigili del Fuoco, che ho cercato di osservare da vicino. Entrano nelle case pericolanti e restituiscono ai proprietari i loro oggetti personali. Detta così pare facile, ma ci sono situazioni in cui è già pericoloso aprire un portone perché crolli giù tutto. Mi interessa stare con loro anche quando non sono operativi. All'ora di pranzo, per esempio, vanno tutti al "Vecchio Mulino" a Casavecchia di Pievetorina. Uno, due, a volte pure tre turni. Tavoli che si svuotano e, in un attimo si riempiono. Vengono da tutta Italia.Serena ha cominciato a collezionare le strisce della provincia di provenienza. Serena è la proprietaria, assieme a sua sorella Silvia. Ha il viso acqua e sapone incorniciato da capelli lunghi e rossi. Sorride e non si ferma mai un istante a riposare. Un giovanissimo vigile del fuoco di Biella, l'altro giorno, per poterle parlare un po' - l'ho visto io - si è dovuto mangiare quattro piatti di mezze maniche alla carbonara. Mi piace guardarli da vicino i vigili del fuoco. Sono tre generazioni (nonno, padre e figlio) che, a tavola, parlano, si confrontano, scherzano, ma che materialmente, da soli, reggono in piedi tutta questa malferma Nazione. Se poi li ringrazi, ti guardano quasi sorpresi e ti rispondono: "dovere"! L'emergenza ha cambiato pure la geografia dei paesi. La principale strada di collegamento ha preso il posto della piazzetta. Ormai diventata inagibile, in piena zona rossa, è presidiata a distanza dai militari armati. Il municipio sta dentro due tende e l'ufficio postale in un tavolo accanto al camion dei pompieri. Per accedere a Visso e quindi a Ussita e Castello c'è bisogno di un pass. Servono un timbro e due firme. Poliziotti al check point controllano minuziosamente il permesso sul cruscotto delle auto di chi passa. È tutto militarizzato. Forse fin troppo. L'altro giorno, per esempio, ho assistito ad una scena che mi ha fatto molto riflettere. La racconto perché vorrei riflettessero pure le cosiddette autorità. Dunque siamo a Visso al comando dei Vigili del Fuoco. Entra un signore che vorrebbe un pass per recarsi a Castelsantangelo sul Nera. È un commerciante di generi alimentari, prodotti tipici locali, in particolare. L'agente gli chiede in quale località precisa si debba recare e da quale fornitore. Lui farfuglia qualcosa , ma si capisce che a quella domanda non vuol rispondere. Il pompiere insiste, facendogli presente che è nel suo interesse comunicarglielo. In caso di pericolo o di necessità saprebbero come rintracciarlo. La discussione diventa una trattativa in piena regola. "Io te lo direi pure - dice, ad un certo punto, il commerciante - ma sono sicuro che il mio fornitore non vuol farvi sapere dove sta. Ha paura che lo portiate via da dove si trova adesso". A sentire quelle parole mi si apre un mondo e con esso un uragano di interrogativi. Qualcosa nella comunicazione e nelle informazioni non ha funzionato. Ci sono allevatori che, pur di sfuggire alla burocrazia, si sono dati alla macchia manco fossero partigiani che dovessero scappare da un rastrellamento nazista. Perché qualche nostro concittadino ha la percezione che, dopo la sventura del terremoto, lo Stato lo stia braccando e perseguitando? Era tanto difficile prevedere ragionevoli eccezioni alla severa regola delle evacuazioni di questi piccolissimi centri? Non conoscere, ma soprattutto non rispettare le sensibilità (per quanto bizzarre possano apparire) di questi piccolissimi imprenditori che chiamiamo affettuosamente montanari non è già una sconfitta in partenza sulla faticosa strada della ricostruzione? Domande retoriche che non avrei mai voluto porre. Mi auguro che si provveda al più presto e con tutta la ragionevolezza possibile a riparare questo vulnus che ha ferito gravemente il tessuto sociale. Un'altra gravissima circostanza da segnalare e a cui occorre porre subito rimedio è quella della lievitazione abnorme dei prezzi dei camper e delle roulotte. Me lo hanno raccontato a Pieve Torina. Ho visto con i miei occhi roulotte vecchie di anni e decisamente sudicie e malmesse vendute, dopo il terremoto a 6/7mila euro. O camper pronti per la rottamazione, ma rimessi, miracolosamente, in vendita ai senzatetto che si ostinano a non voler lasciare il loro paese. Mi hanno pure detto di una roulotte noleggiata per 100 euro al giorno (con 80 euro dormi e fai colazione in un hotel 4 stelle) per un'intera settimana, solo perché il poveretto non poteva assolutamente allontanarsi dai suoi animali. A chi dovrebbero rivolgersi le vittime di queste vere e proprie estorsioni? Esiste un garante dei terremotati - stiamo parlando di circa trentamila persone, stavolta - a cui possano arrivare questo genere di segnalazioni affinché non si ripetano mai più? La Regione Marche, nella sua facoltà ed autonomia legislativa potrebbe sin da subito provvedere almeno a questa minima, ma fondamentalmente tutela. Con i mezzi di comunicazione moderni, social network compresi, tanti soprusi e tante ingiustizie potrebbero essere risparmiate.Facciamo in modo che lo facciano e più in fretta possibile...
"Esenzione fiscale totale, bollette comprese, per almeno tre anni per tutte le persone che hanno perso tutto col sisma. Non vogliamo una semplice sospensione per tre, quattro mesi".A chiederlo è Matteo Salvini che questa mattina è in visita a Norcia e agli altri centri dell'Umbria, delle Marche e del Lazio colpiti dai terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre scorso. "Il commissario alla ricostruzione Errani ha detto che l'Europa non permetterà l'esenzione dei tributi? E chi se ne frega, noi siamo noi, noi siamo l'Italia" ha detto il leader della Lega Nord, secondo il quale "se Renzi è in guerra con l'Ue, allora si faccia carico anche di questa battaglia. Noi lo sosterremo". (Ansa)