Scia fuoripista e cade: dopo quasi sette ore di intervento, viene recuperato e trasferito in ospedale. L'incidente è avvenuto attorno alle 12:30 della mattinata odierna, quando un trentenne di Montottone, comune in provincia di Fermo, ha allertato la stazione del Soccorso Alpino di Macerata per essersi procurato una probabile frattura della tibia mentre praticava "freeride" (sciava fuoripista ndr) lungo il canale del Bicco, nel territorio comunale di Ussita.
Sul posto erano già presenti alcuni tecnici in guardia attiva, che hanno raggiunto rapidamente l'infortunato. In collegamento costante con la centrale 118 di Macerata si è provato anche a far intervenire l'elisoccorso, impossibilitato ad effettuare la missione a causa dei forti venti.
Nel frattempo una squadra di terra è intervenuta a supporto per stabilizzare ed imbarellare l'infortunato. Procedendo con una serie di calate assicurate lungo il pendio, il ferito è stato condotto fino alla più vicina pista, dove ad attenderli c’era un gatto delle nevi messo a disposizione dal "comprensorio sciistico", che ha portato a valle e consegnato l'uomo all'ambulanza.
L'intervento di recupero del giovane si è rivelato molto complesso, prolungandosi per quasi sette ore, fino alle 19:30. Si sono rese necessarie ben undici manovre di calata della barella, per raggiungere il canalone dove il ragazzo era caduto con gli sci.
Sul posto anche i Carabinieri Forestali della stazione di Ussita che hanno collaborato attivamente, portando con le loro motoslitte in quota il materiale necessario ed i soccorritori della stazione di Macerata del Soccorso Alpino.
Con una mozione presentata nei giorni scorsi, il consigliere di minoranza al comune di Ussita, Guido Rossi, chiede al sindaco e alla giunta di ripristinare con ordinanze specifiche le stalle e i ricoveri di animali chiusi dopo le disposizioni sia dell'ex sindaco Marco Rinaldi che del Commissario Prefettizio, Mauro Passerotti nominato dal governo dopo le dimissioni di Rinaldi.
"Due allevatori di Ussita - si legge nella mozione di Guido Rossi - hanno scritto alla S.V. e a tutti i consiglieri comunali, facendo presente l' attuale situazione delle proprie aziende agricole e la volontà assoluta di espansione delle stesse chiedendo la possibilità di avere assegnati spazi all'interno delle stalle o presso altre strutture dove ricoverare i propri animali, così come concesso ad altri allevatori locali, avere in conclusione quelle opportunità di sviluppo aziendale alle quali aspirano".
Rossi ricorda alla sindaca Bernardini come nelle linee programmatiche del Suo Programma, c'è anche scritto: "Accelerazione della ricostruzione e riattivazione delle strutture pubbliche, cercando laddove possibile la pronta riapertura".
"Si auspica - fa presente Rossi - che i giovani possano avere un futuro qui dove sono nati e cresciuti ma, per poter offrire loro un'occupazione è assolutamente fondamentale rilanciare lo sviluppo economico e turistico, per creare nuove opportunità di impiego perchè la naturale proiezione del territorio Ussitano è proiettata verso l'agricoltura, allevamento e turismo". Tenuto conto che L'Ordinanza del Commissario del Governo per la ricostruzione n.5 del 28.11.20 recita tra l'altro: ”Gli impianti e le attrezzature temporanee delocalizzate a norma della presente ordinanza sono finalizzati esclusivamente ad assicurare il ricovero degli animali e la continuità produttiva per il tempo strettamente necessario alla realizzazione dei lavori di ripristino con miglioramento sismico o ricostruzione", Rossi, nella mozione impegna il sindaco e la Giunta "ad attuare quanto necessario affinché vengano fatte le ulteriori verifiche tecniche qualora comunque sussistano condizioni di sicurezza; mettere in atto tutte le opere, risorse o iniziative istituzionali necessarie per rendere agibili gli immobili tuttora dichiarati uno “Non Utilizzabile” e l'altro “Inagibile e inagibile per rischio esterno”, da eseguirsi in ottemperanza ai disposti di legge affinché una simile struttura così importante per l'economia del paese possa essere messa a disposizione degli allevatori che ne fanno o faranno richiesta nelle condizioni previste dalla legge".
Inaugurata la struttura delocalizzata del bar pizzeria dell’Hotel Felycita di Ussita.
“Alle attività di verifica della ricostruzione si è anche reso necessario monitorare la branca attinente a quella della rivitalizzazione economica delle aree terremotate perché questi due obiettivi devono andare di pari passo, al fine di evitare che il territorio si spopoli. Per favorire questo obiettivo ci siamo prodigati sotto la spinta del Commissario Legnini affinché ci fosse nella legge di bilancio 2021 uno stanziamento pari a 160 Milioni di euro per il Contratto istituzionale di sviluppo. Una misura che unitamente alla porzione di Recovery plan dedicata alle aree del sisma mira al recupero di competitività economica delle montagne e dei borghi colpiti dal terremoto, come il comune di Ussita che ha sempre avuto una economia turistica di grande tradizione e potenzialità. Questi Comuni devono essere aiutati perché la crisi economica prima e la crisi prodotta dal sisma dopo, si trovano in una condizione di non poter autonomamente curare i propri comprensori. Il fatto che si sia curata la delocalizzazione di strutture ricettive turistiche come quella che abbiamo inaugurato è sicuramente un segnale di incoraggiamento che va nel verso giusto”.
Così l’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli accompagnato dal direttore dell’Usr Stefano Babini e accolto dalla sindaca di Ussita, Silvia Bernardini, ha inaugurato la struttura delocalizzata del bar pizzeria dell’Hotel Felycita.“Oggi dopo tanto tempo – ha sottolineato Bernardini - Frontignano torna a vivere e vedere tanta grinta e gioia dei gestori di questa struttura delocalizzata ci fa ben sperare che Ussita torni ridente e bella come prima”.
È di circa 105 mq l’area dove è stata posizionata la struttura temporanea situata a ridosso degli impianti sciistici. La Regione Marche ha provveduto a stanziare un apposito fondo per l’acquisto di moduli prefabbricati composti da elementi in acciaio e da pannelli in lamiera zincata preverniciata e per la realizzazione delle relative opere di urbanizzazione. Con la buona notizia dello studio condotto dall’Università di Camerino che non ci sono faglie attive e capaci sul territorio sarà possibile riprendere la ricostruzione.
Dopo aver raddoppiato le linee telefoniche a disposizione dei cittadini per effettuare le prenotazioni, e aver ricevuto oltre 700 chiamate in un solo giorno, gli Ambiti Territoriali Sociali 17 e 18 sono pronti a dare il via all’operazione “Marche Sicure” per sottoporre a test la popolazione contro il Covid al Lanciano Forum di Castelraimondo.
Lo screening di massa interesserà ben 19 Comuni del Maceratese: Bolognola, Camerino, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Esanatoglia, Fiastra, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Pioraco, San Severino Marche, Sefro, Serravalle di Chienti, Ussita, Valfornace e Visso.
Complessivamente la macchina organizzativa sarà capace di effettuare oltre 7mila tamponi, circa 200 ogni ora, dalle ore 8 alle ore 20 dei giorni 24-25-26 gennaio.
Quattro gli operatori dedicati a ricevere le prenotazioni su altrettante linee telefoniche, due di linea fissa e due mobile, che rispondono ai seguenti numeri: 0733/637245 interno 1; 0733/639427 interno 2; 3516888191 e 3701538124.
Inoltre, per tutti, c’è anche la possibilità di prenotare direttamente dal sito www.ats17.it tramite una email da inviare allo staff dell’Ats17 che poi ricontatterà gli interessati.
Per effettuare il tampone bisognerà poi presentarsi, nell’orario prenotato, muniti di Tessera Sanitaria originale e modulo di Richiesta test antigenico rapido compilato, disponibile al sito www.ats17.it
Saranno escluse: persone che hanno sintomi che indichino un'infezione da Covid-19: in questo caso, si deve contattare il Medico di Assistenza primaria (MMG/PLS); persone attualmente in malattia per qualsiasi altro motivo; persone in stato di isolamento per test positivo negli ultimi tre mesi; persone attualmente in quarantena o in isolamento fiduciario; persone che hanno già prenotato l'esecuzione di un tampone molecolare; persone che eseguono regolarmente il test per motivi professionali; minori sotto i 6 anni; persone ricoverate nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie, comprese le case di riposo pubbliche e private.
Il tempo complessivo richiesto è di circa 30 minuti. Dopo l'effettuazione del tampone, si dovrà restare in auto nei successivi 20 minuti. Se non si riceveranno comunicazioni telefoniche il test avrà dato esito negativo e si potrà successivamente controllare in piattaforma con le credenziali inviate in Sms.
Solo in caso di esito positivo si verrà richiamati telefonicamente nei 20 minuti successivi al test e invitati a rientrare per effettuare seduta stante anche il tampone molecolare.
Al via la campagna di screening della popolazione contro il Covid-19, per tutti i cittadini dei Comuni ricadenti negli Ambiti Territoriali Sociali 17 e 18, tramite tampone rapido al drive-in che sarà allestito al Lanciano Forum di Castelraimondo.
Potranno parteciparvi, dunque, i cittadini residenti nei seguenti Comuni: San Severino Marche, Matelica, Castelraimondo, Esanatoglia, Gagliole, Fiuminata, Pioraco, Sefro, Bolognola, Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Valfornace, Serravalle di Chienti, Ussita e Visso.
L’iniziativa rientra nell’ambito dell’operazione “Marche Sicure” e interesserà i giorni 24-25-26 gennaio 2021, dalle ore 8 alle ore 20.
E' necessaria prenotazione telefonica al numero telefonico 0733 6376245 che fa riferimento al call center attivato dall’Ats 17 di San Severino Marche presso l’Unione Montana Potenza Esino Musone aperto, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 14 e dalle ore 15 alle ore 18.
Per effettuare il tampone bisognerà poi presentarsi, nell’orario prenotato, muniti di Tessera Sanitaria originale e modulo di Richiesta test antigenico rapido compilato, disponibile al sito www.ats17.it
Saranno escluse: persone che hanno sintomi che indichino un'infezione da Covid-19: in questo caso, si deve contattare il Medico di Assistenza primaria (MMG/PLS); persone attualmente in malattia per qualsiasi altro motivo; persone in stato di isolamento per test positivo negli ultimi tre mesi; persone attualmente in quarantena o in isolamento fiduciario; persone che hanno già prenotato l'esecuzione di un tampone molecolare; persone che eseguono regolarmente il test per motivi professionali; Minori sotto i 6 anni; persone ricoverate nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie, comprese le case di riposo pubbliche e private.
Il tempo complessivo richiesto è di circa 30 minuti. Dopo l'effettuazione del tampone, si dovrà restare in auto nei successivi 20 minuti. Se non si riceveranno comunicazioni telefoniche il test avrà dato esito negativo e si potrà successivamente controllare in piattaforma con le credenziali inviate in Sms.
Solo in caso di esito positivo si verrà richiamati telefonicamente nei 20 minuti successivi al test e invitati a rientrare per effettuare seduta stante anche il tampone molecolare.
Faglie attive: studi esludono rischi per Ussita e Macerata, può finalmente partire la ricostruzione post sisma a Frontignano, l’importante località turistica e stazione invernale nel comune di Ussita .
La prima fase degli studi di approfondimento sulle faglie note che interessano alcuni centri urbani nel cratere del sisma 2016, e che fino a questo momento avevano bloccato la possibilità di presentare i progetti di ricostruzione e riparazione degli immobili danneggiati, ha infatti consentito di escludere l’esistenza di una faglia attiva e capace, e dunque pericolosa, nel nucleo abitato. Nello stesso tempo, questa prima fase di analisi ha permesso al gruppo di lavoro di escludere la presenza di ogni fattore di rischio legato alle faglie per la zona urbana di Macerata.
Gli studi di approfondimento sulle faglie erano stati affidati il 5 ottobre scorso dal Commissario per la Ricostruzione, Giovanni Legnini, all’INGV, guidato da Carlo Doglioni, con una forte accelerazione dei tempi ed un’ampia revisione delle procedure rispetto a quanto era stato ipotizzato nel 2019 con l’Ordinanza 83.
La prima parte di questo lavoro, realizzato insieme alle Università del territorio, si è conclusa oggi con la presentazione dei risultati ai sindaci dei dodici Comuni interessati, nel pieno rispetto dei tempi previsti. Nella seconda fase del lavoro, che si concluderà entro la primavera, saranno effettuati studi più dettagliati sulle altre faglie attive e capaci presenti nei Comuni di Norcia, Preci, Capitignano, Montereale, Barete, Pizzoli, Leonessa, Cittaducale, Rieti, Cantalice e Rivodutri.
Lo scopo degli studi è quello di verificare la reale pericolosità di queste faglie e determinare le corrette fasce di attenzione, ovvero le distanze minime che debbono avere le nuove costruzioni da queste fratture del terreno, pericolose perché possono riattivarsi con un sisma, e che possono essere significativamente ridotte accertandone le singole specificità.
Per la presenza di un alunno positivo al Covid-19, rimarrà in quarantena fino al 4 dicembre la classe III B della scuola secondaria di primo grado di Mogliano.
È giá stata predisposta dall'Istituto Comprensivo "Giovanni XXIII" la didattica a distanza per l’intera sezione. Prosieguo regolare e in presenza delle lezioni per le restanti classi del plesso di Scuola Secondaria di primo grado di Mogliano, salvo diversa disposizione dell’Autorità sanitaria.
Il Comune, stando all'ultimo aggiornamento fornito sulla situazione legata ai contagi, registra 53 persone positive al Coronavirus: dato stabile rispetto ai precedenti report.
Torna, invece, Covid free il comune di Ussita. "Apprendiamo finalmente che tutti coloro che sono risultati positivi al Covid-19 sono guariti - sottolinea il sindaco Silvia Bernardini - Non abbassiamo la guardia, la migliore medicina restiamo noi con i nostri comportamenti. Si raccomanda, quindi, a tutti di rispettare rigorosamente le disposizioni governative impartite in materia di contenimento del contagio, evitando ogni forma di assembramento, limitando l’uscita dalla propria abitazione solo per motivi di necessità ed osservando, al tempo stesso, anche le misure stabilite in materia di utilizzo delle mascherine e lavaggio delle mani".
Ecco gli aggiornamenti forniti dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata: i numeri delle ultime 24 ore sembrano confermare una decrescita dei contagi.
Continuano a calare, infatti, sia i positivi che le quarantene nel Comune di Tolentino, in confronto all’aggiornamento comunicato martedì: ad oggi la situazione è di 137 contagiati e 64 persone che sono in isolamento domiciliare. Leggera diminuzione dei soggetti positivi anche a Macerata, dove si passa dai 432 di ieri ai 426 odierni mentre scendono più sensibilmente le persone poste in isolamento che oggi sono 248 (-12 rispetto al precedente aggiornamento).
Numeri in netto miglioramento anche a Civitanova Marche, dove i contagiati scendono a 426 (35 in meno del precedente aggiornamento), mentre salgono di quattro unità i soggetti sottoposti a quarantena (243). Diminuisce il numero di persone positive al Covid anche a Pioraco: sono 8 rispetto alle 13 comunicate nell'ultimo aggiornamento.
Situazione simile si registra pure a Morrovalle, dove le persone contagiate scendono a 87 (32 quelle in isolamento fiduciario) e a Treia, dove si registrano 125 persone in isolamento domiciliare al cui interno vi sono 74 positivi al covid (6 persone sono uscite dall'isolamento domiciliare e 5 sono i positivi in meno rispetto alle 24 ore precedenti).
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Dati invariati nel comune di Sant'Angelo in Pontano (6 persone positive ed una in isolamento domiciliare fiduciario a breve termine) e nel comune di San Ginesio (14 persone positive e 7 in isolamento domiciliare fiduciario). Un trend negativo si conferma, invece, a Castelraimondo dove si evince un nuovo aumento del numero dei contagi. Sono infatti 58 i casi positivi.
Sale a 3 il numero di contagiati nel comune di Camporotondo di Fiastrone, mentre sono 18 le persone in isolamento domiciliare. "Le persone coinvolte stanno bene" ha precisato il sindaco Massimiliano Micucci.
Anche il sindaco Michele Vittori ha informato sulla situazione Covid-19 a Cingoli: nel territorio si registra un miglioramento rispetto al precedente report con 80 casi positivi (-9) e 91 persone in isolamento domiciliare (-17).
Numeri in lento e costante miglioramento trai i cittadini di Pollenza. Nelle ultime 24 ore i contagi sono diminuiti: si contano infatti 66 positivi, vale a dire sei unità in meno rispetto al precedente aggiornamento. A Ussita non si registrano nuovi casi di cittadini positivi al Coronavirus: in base alle comunicazioni ufficiali della Asl è risultato negativo al tampone, e quindi guarito dal COVID-19, un cittadino ussitano. Un altro risulta essere in via di guarigione.
Migliora di due unità il totale dei soggetti positivi al virus nel comune di Monte San Martino: ad oggi risulta un solo caso positivo, mentre due sono i casi di persone in isolamento domiciliare. Tutti i casi segnalati risultano residenti, ma non domiciliati, nel Comune.
Degrado, macerie e solchi ancora ben visibili sul terreno a ridosso dei loculi. Sono ancora queste le condizioni del cimitero monumentale di Castelmurato di Ussita a 4 anni dalla grande scossa di terremoto del 30 ottobre 2016.
“Attesa” è ancora la questa la parola che meglio rappresenta lo stato dell’arte e di spirito di strutture e abitanti delle comunità del cratere, costretti a sperare in una ricostruzione che da “macchia di leopardo” diventi “totale”. Il sisma non ha risparmiato nessuno, nemmeno i morti che, così come i vivi, stanno ancora soffrendo i ben visibili segni delle scosse che hanno lasciato le loro tombe devastate e i centri cimiteriali inagibili.
"Quattro anni dopo gli eventi sismici si fa fatica ad accettare tutto questo – aveva affermato il Sindaco Silvia Bernardini durante la cerimonia di Ognissanti - fa male al cuore vedere questo cimitero e gli altri, ridotti in questo stato. La questione è una delle tante che abbiamo sottoposto al commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini e posso assicurare che faremo di tutto per ridare una dignità al riposo dei nostri cari defunti”. Aveva annunciato il neo primo cittadino del piccolo borgo dell'Appennino marchigiano.
Al momento sono ancora in fase di sviluppo dei progetti per la ristrutturazione di questi luoghi di preghiera. In qualche caso i lavori sono già avvitati, come quelli relativi alle strutture dei fornetti del nuovo cimitero di Ussita, ma la strada per la ricostruzione appare lunga e ad oggi, per gli ussitani, ancora non è possibile rendere omaggio alle tombe dei propri defunti.
Una situazione sconfortante alla quale alcuni residenti non si sono rassegnati: “Nel bosco adiacente al cimitero ci sono dei sentieri, di cui uno che conduce direttamente al cancello principale – racconta uno di loro – sono percorsi che conosciamo sin da quando eravamo bambini ed oggi li ripercorriamo per andare a trovare i nostri cari”.
“Sappiamo che la struttura è inagibile e non è consentito dalla legge entrarci – precisa – ma ci sembra giusto andare a deporre un fiore o recitare una preghiera presso le tombe dei nostri parenti che ancora oggi portano i segni del sisma – aggiunge – la strada principale che conduce al cimitero è ancora chiusa e in questi quattro anni non è stato fatto ancora nulla per ridare quella dignità ad un luogo di culto come il nostro che non è molto grande – e conclude – basterebbe che chi di dovere si ricordi ogni tanto di fare qualcosa”.
Quattro anni dopo la grande scossa di terremoto del 30 ottobre, alcune bare dei defunti nei cimiteri di Ussita sono ancora sotto le macerie. "Una vergogna, è moralmente inaccettabile", dice Silvia Bernardini, neo sindaco del piccolo borgo dell'Appennino marchigiano che stamane, in occasione della ricorrenza di Ognissanti, ha deposto una corona di fiori un ognuno dei tre camposanti. Nel monumentale Castel Murato, dove proprio l'ANSA un anno e mezzo fa raccontò lo scempio dei cinghiali a spasso tra le tombe, a Casali e nel minuscolo San Placido. "Di quest'ultimo - racconta il sindaco - si fa fatica a individuare anche il perimetro: a causa del sisma è stato praticamente inghiottito e con i loculi sono sprofondati anche i defunti". "Qui riposano una cinquantina di nostri congiunti - spiega Bernardini -, fa male al cuore vedere questo cimitero e gli altri, ridotti in questo stato". "La questione cimiteri è una delle tante che abbiamo sottoposto al commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini, posso assicurare che faremo di tutto per ridare una dignità al riposo dei nostri cari defunti", promette Bernardini. "Quattro anni dopo gli eventi sismici - aggiunge il sindaco - si fa fatica ad accettare tutto questo, unica consolazione è che nell'attesa di ricostruirli, li stiamo tenendo puliti e non sono più terra di conquista per gli animali selvatici".
(fonte Ansa)
Il Prefetto Flavio Ferdani ha incontrato in Prefettura i neo eletti Sindaci dei comuni di Ussita e Petriolo.
"L’incontro è stato un utile momento di confronto per rivolgere ai Sindaci un indirizzo di saluto e per confermare il positivo percorso di lavoro già avviato con le altre amministrazioni comunali" - spiega il Prefetto - .
"Nel sottolineare l’importanza del principio di leale collaborazione istituzionale come caposaldo del rapporto tra Stato e Amministrazioni Locali, il Prefetto ha inteso assicurare anche ai due neo eletti Sindaci la costante attività di consulenza, sostegno e supporto che l’Ufficio Territoriale di Governo svolge quotidianamente nei confronti di tutti gli Enti locali.
Un incontro non soltanto di conoscenza, ma anche di confronto su temi che coinvolgono lo sviluppo delle piccole comunità locali, nell’ottica di garantire quei principi di correttezza, trasparenza, buon andamento e legalità cui deve sempre uniformarsi l'azione amministrativa", conclude Ferdani.
Il Prefetto ha infine augurato ai neo Sindaci un proficuo lavoro per un mandato vicino alle comunità e in un clima di costruttiva e leale collaborazione con tutti gli altri soggetti Istituzionali.
Presupposti per avviare tutte quelle progettualità volte allo sviluppo ed alla valorizzazione dei territori ed alla soluzione condivisa di criticità, in particolare quelle connesse alla ricostruzione post sisma e all’emergenza sanitaria in atto.
Il Sindaco, Silvia Bernardini, eletta alle ultime consultazioni tenutesi il 20 e 21 settembre scorso, con appositi decreti ha nominato i componenti della Giunta comunale, che verrà presentata ufficialmente in occasione della seduta del primo Consiglio comunale, fissata per sabato 10 ottobre.
A Valentina Bravi è stata assegnata la carica di Vicesindaco e Assessore con deleghe alla Finanza, Contabilità e Tributi, Ambiente, Programmazione servizio raccolta e gestione rifiuti, Urbanistica, Strategia per il recupero del cimitero monumentale di Castelmurato e di San Placido, Politiche abitative emergenziali.
L’altra carica di Assessore è stata assegnata a Roberto Napoleone, al quale sono state attribuite le deleghe per la Promozione turistica del territorio, Eventi culturali, turistici e sportivi, Attività culturali, turistiche ed agroalimentari, Innovazione e digitalizzazione e Polizia locale.
Il Sindaco riserverà a se stessa le deleghe relative alla Ricostruzione post eventi sismici del 2016, ai Lavori pubblici, alla Protezione civile e sicurezza, ai Servizi sociali ed al Personale.
È terminato lo scorso 31 agosto il mandato del direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Carlo Bifulco. Un'esperienza iniziata nel 2016 quando, arrivando direttamente dal Portogallo dove stava svolgendo la sua attività di ricerca in Ingegneria Forestale e delle Risorse Naturali all'Università di Lisbona, ha assunto la guida del Parco, dovendo subito confrontarsi con le drammatiche conseguenze del sisma, ma riuscendo comunque ad amministrare efficacemente l'ente seppure in una situazione di emergenza.
Ora, a subentrare nel ruolo di direttore in qualità di facente funzione è la dottoressa Maria Laura Talamè, dipendente del Parco dal 1998.
"La scelta del Consiglio Direttivo è ricaduta sulla responsabile dell'ufficio promozione ed educazione ambientale del Parco - dichiara il presidente Andrea Spaterna - una donna di grande esperienza e di acclarate competenze gestionali, che, siamo convinti, saprà traghettare efficacemente la direzione per i prossimi mesi, fino alla nuova nomina da parte del Ministero dell'Ambiente".
A lui fa eco il vicepresidente Alessandro Gentilucci: "Nel ringraziare l'ingegner Bifulco per il lavoro sin qui svolto con competenza e passione, voglio augurare un buon lavoro alla dottoressa Talamè, certo che saprà interpretare questo ruolo nel migliore dei modi".
Sarà l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in tempi brevi, ad effettuare gli studi di approfondimento sulle faglie, una decina, che attraversano i centri abitati di alcuni comuni del cratere colpito dal sisma del 2016.
L’accordo, firmato oggi dal Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Giovanni Legnini, ed il Presidente dell’Ingv Carlo Doglioni, prevede che il lavoro sia concluso in tre mesi per la prima fase e in altri tre per la seconda, con una forte accelerazione rispetto ai tempi previsti dalla procedura precedente, che è stata contestualmente revocata.
Gli studi affidati all’Ingv serviranno per determinare la reale pericolosità delle faglie individuate, definite attive e capaci perché si sono attivate almeno una volta negli ultimi 40 mila anni e risultano evidenti sul terreno, e ridefinire dunque l’ampiezza delle aree urbane sicure per la ricostruzione.
Le faglie erano state rilevate dagli studi di microzonazione sismica, da tempo effettuati, nei centri abitati di undici comuni del cratere.
A Norcia (capoluogo e nella frazione di Campi), Capitignano (capoluogo e nella frazione di Sivigliano), Montereale (frazione di Paganica), Barete, Pizzoli, Frontignano (frazione di Ussita), Leonessa, Rieti, Cantalice (frazione di S. Liberato), Rivodutri (tre frazioni) e Macerata.
Una prima fase del lavoro di analisi e ricerca dell’Ingv, seguendo le Linee Guida predisposte dalla Protezione Civile, punterà a individuare le faglie meritevoli di uno specifico approfondimento, da effettuare nella seconda fase dello studio, e quelle che non impediscono una ricostruzione sicura, che pertanto potrà essere avviata.
Silvia Bonomi è un’allevatrice di pecore di razza sopravissana, vive a Ussita, nell'entroterra Marchigiano duramente colpito dagli eventi sismici del 2016.
Ha pubblicato un appello su GoFundMe la piattaforma di raccolta fondi, per l’acquisto di una soluzione abitativa e sede legale della sua azienda agricola, per continuare ad occuparsi delle sue 162 pecore sopravissane e del suo progetto professionale. La sua storia è diventata virale sui social media: il crowdfunding è stata condiviso oltre 500 volte e sono stati raccolti oltre 12mila euro.
“Il 26 ottobre del 2016 ho perso la mia unica casa e sede del mio lavoro. Con lei sono crollati i ricordi della mia infanzia, ma anche i sogni e le belle speranze per la mia attività” ricorda Silvia Bonomi. La storia degli anni seguenti è fatta da case transitorie: dalla roulotte per poter rimanere vicina agli animali durante un inverno durissimo con oltre due metri di neve e temperature polari per tre mesi alla richiesta di un Mapre, Modulo abitativo provvisorio rurale di emergenza, suggerito e proposto come soluzione abitativa provvisoria per gli agricoltori-allevatori impossibilitati a lasciare il bestiame senza assistenza. “Abbiamo vissuto lì dall’aprile 2017 fino all'ottobre 2019, subendo numerose interruzioni di corrente, blocco dei termoconvettori per il ghiaccio, ascoltando per ore i topi camminare dentro l'intercapedine del tetto e sotto il pavimento, e consumando litri di candeggina per limitare le muffe, invano”.
“Lo scorso ottobre - spiega Silvia - un'impresa si era offerta di donarci una struttura in legno, facendoci arrivare ad ottenere la tanto agognata autorizzazione alla rimozione del Mapre per installare al suo posto un modulo di legno provvisorio. L'impresa però, che di professionale evidentemente aveva ben poco, di colpo è sparita nel nulla lasciandoci davvero in un mare di guai. Dopo questa umana delusione e parecchio sconcerto invece, qualcun altro ha teso la mano verso di noi e con riservatezza, discrezione e solidarietà, ci ha ugualmente aiutato a realizzare la platea di fondazione (con relativi allacci delle utenze) per il posizionamento di una futura struttura di legno, con il generoso augurio di riuscire prima o poi ad avere lo stesso una casa degna di tale nome”.
Al momento Silvia e la sua famiglia rimane ancora sfollata, “in affitto su una soluzione abitativa e soprattutto lontana dagli animali e con una platea di cemento pronta ad ospitare la nostra futura casetta”.
E qui entra in gioco la raccolta fondi: “Ho deciso di ascoltare il consiglio di chi con affetto ci segue da anni, che ci ha suggerito di chiedere pubblicamente aiuto di fronte a questo ennesimo, enorme ostacolo”.
La campagna è raggiungibile al link https://it.gf.me/v/c/4srp/gn6dj-aiutaci-a-ripartire
Va in cerca di funghi e si perde nei boschi, nella zona di Frontignano, a Ussita: ricerche in corso per un uomo di 81 anni. È stato lui stesso a segnalare di aver perso l'orientamento e non riuscire più a trovare il sentiero del ritorno, attorno alle 18:30 del pomeriggio odierno.
Si sono attivati i Carabinieri forestali di Ussita, la stazione del soccorso alpino di Macerata (partita con due squadre di terra) e i vigili del fuoco per ritrovarlo nel più breve tempo possibile.
Aggiornamento ore 20:10
L'uomo è stato ritrovato dopo quasi due ore di ricerca, si trova in buone condizioni di salute.
Con 169 voti, corrispondenti al 64,26% delle preferenze, è Silvia Bernardini il nuovo sindaco di Ussita. È il risultato dello spoglio conclusasi alle 11. Battuti nettamente gli altri due candidati Monica Pierdomenico (49, 18,63% 2 seggi) e Guido Rossi (45 voti, pari al 17,11% 1 seggio).
Bernardini succede a un anno di commissariamento del Comune con Giuseppe Fraticelli.
(servizio in aggiornamento)
Inciampa e perde conoscenza: interviene l'elisoccorso. È quanto avvenuto nella mattinata di oggi a un sessantenne che si trovava nella zona Rio Sacro, tra il territorio comunale di Ussita e quello di Fiastra.
L'uomo si trovava in compagni di due amici, con i quali stava passeggiando. Uno di loro ha cercato subito di raggiungere un'area nella quale per poter attivare telefonicamente i soccorsi mentre l'altro è rimasto in compagnia dell'infortunato.
I sanitari del 118 hanno richiesto il supporto della Stazione di Macerata del Soccorso Alpino, che si è immediatamente attivata tramite la squadra di terra.
È stata, inoltre, allertata l'eliambulanza. Sul posto si stanno recando anche i vigili del fuoco per poter aprire una sbarra che blocca il passaggio del sentiero e accedere più celermente al luogo in cui si trova l'infortunato.
Aggiornamento ore 12:39
Presenti sul posto anche i Carabinieri Forestali di Fiastra.
Aggiornamento ore 13:00
L'uomo è stato raggiunto dalla squadra di terra del Soccorso Alpino. È stato verricellato e intubato ma si trova in condizioni gravissime. Si è proceduto al trasferimento d'urgenza presso l'ospedale di Camerino.
Aggiornamento ore 14:15
Non ce l'ha fatta il sessantenne che a seguito della caduta era stato trasportato in massima urgenza al nosocomio di Camerino. Ancora da stabilire con esattezza le cause che hanno portato al decesso dell'uomo.
(Seguiranno aggiornamenti)
Cade durante un'escursione e si infortuna la caviglia: donna recuperata dal Soccorso Alpino
Alle 16: 30 odierne, intervento dellla Stazione del Soccorso Alpino di Macerata per una donna di 64 anni di Monte San Giusto che si trovava in compagnia del marito.
La signora, mentre percorreva il sentiero da Pizzo Berro al Fargno, si è procurata una distorsione alla caviglia. La coppia è stata recuperata dalla squadra di terra e accompagnata all'auto.
Si tratta del secondo intervento, nella giornata di oggi, del Soccorso Alpino della Stazione di Macerata (Leggi qui).
Poco dopo le 15, la Stazione del Soccorso Alpino di Macerata è stata allertata per il recupero di una persona presso il rifugio del Fargno sui Monti Sibillini (nel territorio comunale di Ussita). L'escursionista, trovando chiuso il rifugio, si è trovato impossibilitato a proseguire, causa maltempo.
La squadra di terra del Soccorso Alpino si sta avvicinando alla zona per il recupero della persona. Nel frattempo è stata ricevuta un'altra chiamata di soccorso da parte di un gruppo, che si trova in difficoltà nella stessa area. Complicate le operazioni di recupero a causa del maltempo e della scarsa visibilità.
AGGIORNAMENTO delle 16:45.
Le operazioni di recupero sono andate a buon fine, sono state recuperate dal Soccorso Alpino le 5 persone che si trovavano in difficoltà.