Si intitola "3.36 La scossa assassina" l'instant book realizzato da Remo Croci sul terremoto del 24 agosto presentato oggi ad Ascoli Piceno dal giornalista di Mediaset. Un libro che racconta il sisma del centro Italia, anche attraverso fotografie inedite di Luca Cameli, Guido Picchio e degli operatori della Xentek di Ascoli. Remo Croci ha ripercorso i giorni del sisma attraverso gli scatti e i pensieri di cronista.Nel libro sono ospitati tre articoli di Toni Capuozzo, inviato e conduttore di Terra, Emma D'Aquino, inviata e conduttrice del Tg1, e di Claudio Sebastiani, inviato dell'Ansa. Presente anche un'analisi comparativa degli ultimi tre terremoti da parte dell'ing. Roberto Gregori. L'incasso sarà interamente devoluto all'associazione Omnibus Omnes di Arquata del Tronto. "Scrivere questo libro è stato per me un modo per dare un sostegno laddove sarà necessario, un impegno verso i terremotati. Personalmente non ho mai spento i fari sul terremoto e sulle sue conseguenze". (Ansa)
Molti, all'indomani del sisma del 24 agosto avevano proposto di destinare la somma del jackpot del Superenalotto alle popolazioni terremotate. Col passare del tempo, ci sì è accorti che la cosa risultava formalmente impraticabile e alla fine i buoni propositi si sono scontrati con la dura realtà.Non è successo così nel caso dei fondi risparmiati dalla Camera dei Deputati nell'anno in corso. Grazie all'iniziativa del suo vicepresidente, Simone Baldelli, eletto nelle Marche nella lista di Forza Italia, la Camera ha stanziato per l'emergenza terremoto una cifra pari a 47 milioni di euro. Atteso il parere favorevole del Governo, che è arrivato, puntuale in mattinata, tutti i gruppi parlamentari hanno votato favorevolmente la delibera dell'ufficio di presidenza."Sono orgogliosa che l'Aula di Montecitorio abbia deciso di destinare alle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto i 47 milioni di euro risparmiati quest'anno dalla Camera. Sulla risoluzione proposta al riguardo dal Vicepresidente Baldelli e firmata da deputati di tutti i gruppi si è registrata infatti una significativa unanimità. E anche nel voto sulle numerose mozioni a favore delle zone danneggiate si è potuto apprezzare un clima di dialogo e di convergenza. Mi sembra una conferma ulteriore di come tutte le forze politiche stiano rispondendo con senso di responsabilità agli impegni presi fin dalle prime ore dopo la tragedia". Così la presidente della Camera Laura Boldrini, in una nota.
E' stata depositata una risoluzione, a prima firma Simone Baldelli, che verrà discussa questo pomeriggio dall'Aula di Montecitorio, per far sì che i risparmi della Camera dei deputati vengano destinati alle zone colpite dal terremoto dello scorso 24 agosto."Il 27 settembre - si legge nel documento - la Camera dei deputati ha restituito al Bilancio dello Stato, effettuando il relativo trasferimento bancario in favore del ministero dell'Economia, la somma di 47 milioni di euro, dando seguito a quanto deliberato dall'Assemblea nella seduta dello scorso 3 agosto in sede di esame del Bilancio di previsione 2016. Si tratta della restituzione più consistente mai operata dalla Camera, ed è frutto di una politica di tagli e risparmi su diverse voci di spesa: dalle competenze economiche corrisposte ai deputati all'acquisto di beni e servizi, dalle spese per la gestione amministrativa a quelle per il personale dipendente". La risoluzione - sottoscritta anche da tutti gli altri gruppi parlamentari: Carrescia (PD), Terzoni (M5S), Zaratti (SI-SEL), Tancredi (AP), Castiello (LN), Galgano (SC), Gigli (DeS-CD), Rampelli (FdI), Palese (Misto-CR), Vezzali (Misto), Pisicchio (Misto) - impegna il Governo "ad assumere iniziative normative al fine di impiegare le risorse restituite dalla Camera dei deputati al bilancio dello Stato per la ricostruzione dei territori e il sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto 2016". (Ansa)
“Ci sono territori e province dove si reclama soccorso, dove si reclama un sostegno, perché non sono rientrate nella prima perimetrazione, diciamo così, del primo intervento di emergenza.”Così Simone Baldelli, parlamentare di Forza Italia, eletto nelle Marche e vicepresidente della Camera dei Deputati, nel suo intervento in Aula sulla mozione riguardante il sisma del 24 agosto e discussa nel pomeriggio di lunedì scorso.“Territori del maceratese - ha continuato il parlamentare - penso a Camerino, Acquacanina, Bolognola, Fiastra, Muccia, Serravalle di Chienti, Monte Cavallo, Fiordimonte, Pieve Torina, Ussita, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Pievebovigliana e, ancora, Macerata, San Severino e altri comuni. Ci sono famiglie che sono state costrette a lasciare la propria abitazione, scuole, territori, non solo nella parte del maceratese, ma anche in quella del fermano: Penso a Servigliano e a Falerone. Io, quindi, spero e mi auguro che all’interno di questo quadro – noi lo faremo presente anche nella nostra mozione – si tengano presenti questi territori.”“È allora necessario fare sistema in Europa, ma è necessario anche fare sistema in Italia. Credo che al di là degli slogan, dei nomi curiosi con i quali possiamo chiamare – ha proseguito Baldelli - questa o quell’altra operazione di ricostruzione, la responsabilità delle forze politiche di maggioranza e di opposizione si misuri anche in circostanze come queste. E noi siamo disposti a fare la nostra parte, in sostegno non al Governo, ma in sostegno alle popolazioni colpite. Perché abbiamo una responsabilità sulle nostre spalle, anche da parlamentari, ancorché privi di strumenti operativi. Perché questo è: non siamo certamente nelle condizioni di portare un contributo operativo; possiamo semplicemente ascoltare con discrezione, senza far troppe passerelle, con quella serietà che è dovuta a chi rappresenta il Paese in questo incarico: essere tramite e sostegno alle iniziative di difesa, di protezione, di continuità dei territori colpiti. Lo faremo – ha concluso l’esponente politico - con serietà e responsabilità.
#SiamoAgibili, Camminiamo insieme per ricostruire e prevenire, è la passeggiata lanciata nell'ambito della Giornata nazionale del Camminare, che si terrà domenica 9 ottobre a Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera, i comuni del Maceratese danneggiati dal sisma del 24 agosto scorso.L'Associazione Movimento Tellurico, con il supporto dell'associazione Operatori Turistici Alto Nera, del comitato spontaneo di operatori UssitAttiva e della Pro Loco delle Valli Castellane, promuove la manifestazione per unire idealmente i tre comuni dell'Alta Valle del Nera attraverso due camminate che partiranno da Piazza dei Cavallari a Ussita alle ore 10.30 (per poi spostarsi a Frontignano da cui partirà la camminata alle ore 11.00) e da Piazza dei Martiri Vissani a Visso intorno alle 10.30, per confluire in segno di solidarietà a Castelsantangelo sul Nera, dei tre il comune che ha avuto più danni. Alla fine, pranzo di solidarietà. (Ansa)
Un mese dopo l’inizio della sequenza dell’Italia centrale, attivata dal terremoto di magnitudo 6.0 avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 agosto, continuano gli studi dei sismologi e dei geologi per delineare sempre meglio il quadro di quanto è accaduto e fare degli scenari sulla possibile evoluzione.Anzitutto va detto che la sequenza è ancora in pieno svolgimento, pur con un numero minore di repliche (aftershocks) rispetto alle prime due settimane. Al momento la Rete Sismica Nazionale dell’INGV ha localizzato complessivamente circa 11500 repliche, in un’area che si estende per circa 40 chilometri in direzione NNO-SSE lungo la catena appenninica: 200 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4, 14 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 e uno di magnitudo maggiore di 5, oltre naturalmente a quello principale di magnitudo 6 del 24 agosto.L’evento principale di ML 6.0 del 24 agosto è stato causato dallo scorrimento di una faglia distensiva (o faglia normale) orientata in direzione NNO-SSE inclinata verso SO con una pendenza di circa 50°. La lunghezza della faglia che si è attivata con questo terremoto è di 20-25 km. A partire dal punto di nucleazione del terremoto, localizzato a circa 8 km di profondità in prossimità di Accumoli, la rottura della faglia è stata bilaterale (propagandosi sia verso NO sia verso SE, ossia verso Norcia e verso Amatrice). Sia i dati accelerometrici che quelli SAR indicano che la faglia non si è dislocata in maniera omogenea lungo la sua estensione ma è caratterizzata da due zone principali di concentrazione dello spostamento sul piano di faglia stesso, con valori massimi di circa un metro. La durata della rottura, ricavata dai dati accelerometrici, è stata di circa 6 secondi.Le deformazioni del terreno visibili dai dati SAR analizzati finora sembrano suggerire che il movimento sulla faglia non sia arrivato a interessare direttamente la superficie. Gli spostamenti del terreno osservati dal satellite sembrano piuttosto legati a due fenomeni deformativi a una scala diversa: uno “profondo” legato al movimento sulla faglia a profondità tra i 10 e i 5 km, e un altro, più circoscritto, che produce delle frange caratteristiche negli interferogrammi e che sarebbe legato a deformazioni più superficiali, forse attribuibili a fenomeni gravitativi. Sono in corso verifiche e confronti tra questi dati e quelli di terreno per discriminare la natura delle rotture evidenziate sul terreno, se queste siano cioè diretta espressione in superficie della faglia responsabile del terremoto del 24 agosto, o, alternativamente, siano degli elementi deformativi secondari.Come noto, molte “rotture superficiali” del terreno sono state rilevate e mappate lungo la faglia del monte Vettore: si tratta di una zona di fratturazione superficiale continua che si estende per circa 5.2 km lungo il fianco sud-occidentale del monte. Le squadre dei rilevatori stanno tuttora investigando l’area epicentrale per un’estensione totale di circa 40 km tra Castelluccio di Norcia, a Nord, e la Località Ortolano posta a sud del lago artificiale di Campotosto. Al momento, sono state catalogate informazioni geologiche su oltre 3000 punti di osservazione. In generale, nell’intera area investigata sono state segnalate numerose fratture lungo i versanti montuosi e i campi coltivati (questi elementi deformativi risultano spesso ben visibili sul manto stradale), insieme a frane, scoscendimenti e crolli di massi, di piccole-medie dimensioni.(Dal sito www.ingv.it)
La terra continua a tremare. Scosse di assestamento vengono comunemente chiamate. Ma il pericolo si è esaurito nella tragica notte del 24 agosto? Due esperti del rischio ci chiariscono la situazione. La dott.ssa Francesca Testella, consulente giuridico ambientale, esperta in materia di rischi da calamità naturali e il geologo dott. Eugenio Pistolesi, hanno fatto un sopralluogo sabato 17 settembre a partire da Castel Sant’Angelo e Spina di Gualdo fino alle Piane di Castelluccio per poi salire sul monte Vettore e scendere ad Arquata e Pescara del Tronto. Ultima tappa Norcia. Le foto scattate mostrano gli effetti del sisma. Possono accedere alla zona rossa soltanto gli ex residenti per prendere i propri effetti personali restando il minor tempo possibile. Castelluccio di Norcia L’abitazione (sotto) sita a Spina di Gualdo si trova in una posizione molto particolare: in linea d’aria con la faglia e sulla cima di una collina, il che amplifica gli effetti del sisma. Il secondo piano dell’edificio infatti è stato completamente ruotato rispetto al piano terra. Sicuramente si tratta di una casa abusiva, considerando anche che si dovrebbe essere all’intero di un parco naturale. Spostandoci sul monte Vettore la faglia si mostra da vicino in tutta la sua evidenza. L’asfalto è completamente squarciato e in lontananza, nella valle si intravedono le frazioni di Arquata e Pescara del Tronto, di cui sotto mostriamo delle immagini scattate da vicino. La scarpata sotto Pescara del Tronto si è completamente sbriciolata. Le case con armature di ferro e chiavi esterne si sono lesionate ma non sono crollate. Hanno retto il colpo dunque. Ma tutto questo avrebbe potuto essere evitato. Il terremoto è un effetto naturale del movimento della Terra che ci dimostra di essere viva. Le zone con faglie attive sono di dominio pubblico presso i siti istituzionali e delle NGV. In ogni zona è possibile di conseguenza stabilire se edificare o no e laddove si costruisce e la resistenza degli edifici deve essere commisurata all’intensità massima preventivata in caso di sisma provocato dalla specifica faglia di riferimento. La situazione che ora (e da anni) preoccupa riguarda la faglia che attraversa il comune di Norcia. L’ultimo sisma si è verificato nel 1979 e la faglia passa esattamente sotto due abitazioni. Sotto, in foto, la faglia ed una delle due abitazioni interessate. I proprietari rivelano di non dormire più dalla notte del sisma ma di non sapere come affrontare la situazione. Gli esperti spiegano che la soluzione ideale sarebbe demolire e ricostruire una struttura leggera in legno, o realizzarla nella spazio vuoto a disposizione dei proprietari. Nel frattempo però la pubblica amministrazione locale potrebbe emanare un’ordinanza di sgombero e mettere a disposizione delle famiglie interessate degli alloggi anche coinvolgendo anche la Regione Umbria. In fondo si tratta al massimo di cinque abitazioni se si considerano quelle un po’ più lontane rispetto alla faglia. La convivenza con il rischio va realizzata attraverso l’informazione, non sperimentando sulla vita delle persone. Il diritto va utilizzato per proteggere persone, animali e cose. Ed in questo caso – spiega la Testella – gli strumenti ci sono e la situazione di rischio può essere eliminata. Pistolesi aggiunge che ci sono i tempi per pianificare un intervento (da un minimo di un anno a un massimo di 50 anni). Non si può stabilire quando la faglia sprigionerà la sua energia, ma ciò che è incontrovertibile è che lo farà. L’ultima immagine mostra come il capitello della Chiesa nel centro di Norcia si sia completamente girato a seguito del sisma del 24 agosto. Norcia dunque, ed anche Preci, i comuni attualmente a rischio. Dalla logica emergenziale si deve passare ad una logica di prevenzione, attraverso l’uso delle conoscenze scientifiche in materie. E la normativa va utilizzata ed anche elaborata per finalità di convivenza consapevole con un territorio sismico. I cittadini devono pretendere dalle pubbliche amministrazioni di essere informate sulla micro zonazione sismica del proprio comune, sull’effettività del piano di protezione civile, anche con simulazioni di evacuazione, sulla condizione degli edifici pubblici e chiedere una mediazione con esperti (ingegneri e geologi) per una verifica delle condizioni delle proprie abitazioni a prezzi sociali. Ultimo, richiedere un tavolo di incontro con le assicurazioni per ottenere premi economicamente sostenibili o con importi a scalare in corrispondenza del progressivo adeguamento sismico degli edifici. La dott.ssa Testella e il dott. Pistolesi sono a disposizione per chiarimenti e spiegazioni tramite la redazione di Picchio News che allo scopo, ha creato lo Sportello Terremoto attivo dal prossimo primo ottobre.
I sindaci di Acquacanina, Bolognola, Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Fiordimonte, Montecavallo, Muccia, Pieve Torina, Pievebovigliana, Serravalle di Chienti, Ussita, Visso, hanno lanciato un appello affinchè parte della provincia di Macerata, colpita duramente dal terremoto, non si trovi da sola a dover curare "ferite profondissime". Questo il testo dell'appelloNon c’è un comune danneggiato dal sisma, ma c’è un intero comprensorio che ha subito danni importanti e che merita considerazione. O chi di dovere entra in questa logica, oppure il terremoto avrà prodotto più disastri di quanti ne abbiamo già contati.Il nostro è un appello - ai vertici della Regione Marche, al Governo e a chi è stato chiamato a gestire l’emergenza e la ricostruzione - per evitare che una parte della nostra Provincia si trovi da sola a curare ferite profondissime. La nostra gente è abituata a rimboccarsi le maniche, a lavorare senza pubblicismi e a non piangersi addosso, ma questa dignità e questo senso di orgoglio non possono essere usati da chi ci governa per minimizzare e sottovalutare i danni che il sisma del 24 agosto scorso ha provocato nei nostri comuni.Non accettiamo che il territorio che governiamo sia stato tenuto fuori dal provvedimento per le defiscalizzazioni in favore delle popolazioni terremotate e non accetteremo disegni arbitrari per inserire o escludere interi territori dalla cartina geografica già tristemente disegnata dal sisma in maniera inequivocabile e non interpretabile. Il terremoto ha purtroppo provocato danni dove i danni sono evidenti e per questo invitiamo chi di dovere a fare visita ai nostri comuni, tra i nostri sfollati e tra le lesioni delle nostre abitazioni private e dei nostri edifici pubblici, tra le nostre attività commerciali in ginocchio. Vedremo, poi, chi avrà il coraggio (o la faccia tosta) di venirci a raccontare che i nostri comuni non sono nel così detto “cratere del sisma” e chi avrà il coraggio di escluderci da quei tavoli in cui si deciderà il da farsi e si programmerà l’auspicata ricostruzione.Già a seguito del terremoto del 1997 abbiamo pagato a caro prezzo e sulla nostra pelle scelte scellerate in base alle quali sono stati destinati fondi a territori che il sisma l’avevano visto solo al telegiornale, privando invece i nostri comuni della possibilità di finanziare tutte le opere necessarie o anche, ad esempio, quelle per le seconde case. Viviamo in piccole cittadine che vivono del così detto “turismo di rientro” e non tollereremo in nessun modo, questa volta, che la nostra economia venga bastonata e la nostra dignità umiliata.Quello delle seconde case (impropriamente chiamate così in quanto sono tali solo sotto il profilo fiscale e non patrimoniale) è solo un esempio e potremmo farne tanti altri. Siamo, tuttavia, proiettati al futuro e al bene di questi nostri comuni in prospettiva e non intendiamo piangere o fare polemica sul passato, ma pretendiamo che il passato, con i suoi tremendi errori, sia tenuto in considerazione per agire in maniera diversa e più produttiva, liberando quindi opportunità per la nostra gente e per il nostro territorio ed evitando sprechi che l’Italia non può certo permettersi.Inserire Castelsantangelo sul Nera tra i sette comuni di “Fascia A” è sicuramente il riconoscimento dei tanti danni che questo comune ha avuto – risultando anche epicentro di alcune scosse – ma è nello stesso tempo un prendere in giro la gente della montagna, compresa quella della stessa Castelsantangelo, se poi ignoriamo che Visso e Ussita vivono la stessa situazione o se siamo, ad esempio, esclusi dalle defiscalizzazioni o dall’esenzione delle bollette per la fornitura dell’energia elettrica, come anche dai tavoli in cui si stabiliranno i criteri della ricostruzione. Qui non c’è un comune con i danni, ma c’è un territorio intero danneggiato e troviamo imbarazzante dover precisare qualcosa che invece la logica, magari dando una occhiata ad una cartina delle Marche, avrebbe dovuto suggerire.Siamo pronti, come sempre, a rimboccarci le maniche, a lavorare a testa bassa per ricostruire e liberare opportunità, ma chi pensa di escluderci – magari per una qualche incomprensibile dinamica politica – sappia che venderemo cara la pelle, con la stessa determinazione e la stessa dignità che da sempre caratterizzano la nostra gente.
<Nei Comuni dell’alto maceratese colpiti duramente dal terremoto, tante attività sono in ginocchio e strutture tra cui diverse case di riposo sono inagibili: queste imprese e cittadini si aspettano di non essere dimenticati!>A parlare è il Presidente Provinciale di Confartigianato Imprese Macerata cav. Renzo Leonori, che spiega:< Di fronte alla situazione allarmante di molti comuni del maceratese che versano in situazioni fortemente critiche dopo il sisma, la nostra Associazione si è immediatamente attivata per fornire un aiuto concreto alle imprese e popolazioni colpite dal terremoto. Innanzitutto abbiamo attivato un’operazione di monitoraggio dei Comuni dell’alto maceratese interessati dal sisma, incontrando i sindaci al fine di conoscere le concrete criticità che questi territori stanno vivendo e rilevare richieste e necessità. Nei giorni scorsi abbiamo già visitato i Comuni di Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Visso, e proseguiremo gli incontri con gli amministratori degli altri Comuni investiti dal terremoto per individuare i bisogni reali di imprese e cittadini ed intervenire in favore di coloro che stanno vivendo tale grave situazione>.< Da questi primi incontri – continua il Presidente Leonori – abbiamo rilevato una richiesta di fattiva collaborazione per gettare le basi del post - emergenza innanzitutto attraverso l’inserimento dei Comuni dell’alto maceratese interessati dal sisma nella cosiddetta “area di cratere”, che permetterebbe futuri interventi diretti e maggiore partecipazione e pianificazione degli stessi. Tutti e tre i Comuni lamentano una situazione di emergenza legata alla difficoltà di molte imprese lesionate che sono economicamente in ginocchio, all’abbandono dei territori da parte dei turisti, ed inoltre sia il sindaco di Ussita Marco Rinaldi, che il sindaco di Castelsantangelo Mauro Falcucci, hanno evidenziato il problema legato alle Case di Riposo, strutture essenziali per questi Comuni sia dal punto di vista sociale che economico. Quella di Ussita è infatti inagibile, fino ad ora per evitare trasferimenti fuori Comune gli ospiti sono stati sistemati in un albergo ma proprio per questo serve il contributo per un’autonoma sistemazione e la Regione ancora non ha dato risposte certe. A Castelsantangelo sul Nera gli anziani sono invece stati portati fuori comune, per cui si sta cercando un edificio all’interno del comune, magari un albergo, per sistemarli in attesa di costruire un nuovo edificio>.<Il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini – dice inoltre il Presidente - già si proietta nel post terremoto e quindi la sua richiesta è volta ad approntare un aiuto per ridare impulso al turismo, ad esempio attraverso eventi promozionali che diano visibilità a livello nazionale al territorio ed ai suoi prodotti di eccellenza, primo fra tutti il notissimo “ ciauscolo”>.<Abbiamo inoltre fatto appello tramite lettera – conclude Leonori - sia al Direttore del Dipartimento per le Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile Cesare Spuri, sia al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, affinche’ l’importante misura relativa alla sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari decretata di recente dal Ministero dell’ Economia e delle Finanze, in cui ad oggi figurano solo 5 Comuni marchigiani della provincia di Ascoli e Fermo, possa essere estesa anche ai Comuni del maceratese fortemente danneggiati. Cio’ nella consapevolezza che non si possa non prestare attenzione ed aiuti a questi centri, a queste piccole comunità che rischiano di perdere tutto, compresa la speranza!>.
Carlo Bifulco è il nuovo direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.Dal 1° settembre è iniziata la sua nuova avventura professionale prendendo servizio presso gli uffici dell’ente con un primo incontro con il presidente Oliviero Olivieri ed il direttore uscente Franco Perco che gli hanno illustrato i progetti in corso e le criticità sopraggiunte con il tragico evento sismico. Laureato in Ingegneria elettrotecnica all’Università Federico II di Napoli, ha assunto la direzione del Parco arrivando direttamente dal Portogallo in cui stava svolgendo la sua attività di Dottore di ricerca in Ingegneria Forestale e delle Risorse Naturali presso l’Università di Lisbona, Centro di Ecologia Applicata Prof. Baeta Neves.La sua prima dichiarazione: “Rivolgo al momento soltanto un saluto che arriva in ritardo rispetto all’effettiva data dell’insediamento a causa delle molteplici attività ordinarie e soprattutto straordinarie da affrontare in questi primi difficili giorni. Scusate il ritardo.”Nel dare il benvenuto al nuovo Direttore, il Presidente ed i dipendenti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini gli porgono i migliori auguri di buon lavoro.
E' l'ora della resa dei conti. Qualcosa alle provinciali non ha funzionato. La vittoria di Pettinari apre un problema politico per il Partito Democratico e quattro sindaci e 40 amministratori chiedono "una seria verifica della maggioranza regionale" ma soprattutto stigmatizzano e condannano "l'atteggiamento ancora più grave tenuto da alcuni amministratori del PD, che avevano acclamato senza distinguo la scelta di Ornella ma che poi sono stati protagonisti di numerose defezioni, indice di mero calcolo politico, volto ad anteporre la salvaguardia delle carriere personali al perseguimento dell'interesse pubblico". Insomma, si chiede un nuovo Partito Democratico. Questo il testo della nota con in calce tutti i firmatari:Dopo più di una settimana dalle elezioni per il presidente e per il consiglio dell'area vasta, come amministratori del PD e di amministrazioni civiche che con il PD collaborano nelle esperienza amministrative delle nostre comunità, vogliamo esprimere la nostra profonda delusione per l’inatteso esito. Abbiamo con convinzione sostenuto la candidatura di Ornella Formica e desideriamo oggi ringraziarla ancora una volta per essersi spesa con determinazione, forza e generosità in questa sfida, peraltro tenutasi in un clima quasi surreale in seguito al drammatico terremoto che ha scosso anche la nostra provincia.Considerato che nella nuova realtà dell'area vasta non si dovrebbe esprimere più il primato della politica dei partiti ma la gestione amministrativa collegiale dei Sindaci del territorio, continuiamo a pensare che la scelta del Sindaco di Colmurano fosse la più coerente e lineare. Le sue caratteristiche di Sindaco di un piccolo comune dell'entroterra largamente rappresentativo della realtà del territorio maceratese, di una persona quotidianamente alle prese con le difficoltà e i problemi concreti dei cittadini, avrebbero fatto di Ornella Formica un'ottima guida del nuovo organismo. Per di più la sua candidatura non è stata frutto di compromessi, calcoli o designazioni dall'alto, non è stata certo cercata ma accolta con molte difficoltà, ha fatto sì che attorno alla sua figura si siano stretti tanti amministratori molti dei quali fuori dal perimetro classico del PD.Purtroppo, per sbarrare la strada a questa possibilità' di scrivere una bella pagina di trasparenza e di rinnovamento per una nuova visione del governo locale, hanno fatto fronte comune tutte le energie trasversali di ogni colore interessate a far sopravvivere la vecchia politica, i suoi calcoli e le sue convenienze. Infatti, abbiamo assistito alla presentazione di liste di centrodestra senza alcuna indicazione sul candidato presidente ma confluite poi con grande tempestività e furbizia su Pettinari. Tra l'altro un centrodestra che vota "contro e non per", non propone un candidato ma si coalizza e si aggrega unicamente per far perdere il PD, conferma la sua estrema debolezza, il profondo disorientamento e una certa inadeguatezza ad assumere un ruolo di governo.Allo stesso modo ci sentiamo di stigmatizzare e condannare l'atteggiamento ancora più grave tenuto da alcuni amministratori del PD, che avevano acclamato senza distinguo la scelta di Ornella ma che poi sono stati protagonisti di numerose defezioni, indice di mero calcolo politico, volto ad anteporre la salvaguardia delle carriere personali al perseguimento dell'interesse pubblico. Lo stesso atteggiamento ha caratterizzato con ogni evidenza alcuni alleati del PD che, pur dichiarando lealtà e sostegno alla Formica, in realtà, come nelle peggiori pagine della vecchia politica, si preparavano a consumare un tradimento che è sotto gli occhi di tutti. Questa vicenda ci insegna che non si può più sopportare questo teatrino della politica e noi vogliamo denunciare questo scandalo e fare la nostra parte per cancellare dalla politica comportamenti che la rendono ogni giorno di più insopportabile, alimentando il consenso di forze antisistema.In questo senso appare inevitabile, a nostro avviso, anche una seria verifica della maggioranza regionale, perché è chiaro che si apre un problema tutto politico: Tonino Pettinari segretario regionale dell'UDC, alleata del PD nel governo regionale, diventa presidente dell'area vasta di Macerata contro il PD. È evidente una clamorosa contraddizione, a meno che non si voglia teorizzare che ogni posizione è legittima purché garantisca dei benefici. Gli altri alleati del PD, presenti al tavolo regionale, si sono dimostrati nella vicenda maceratese ambigui e inaffidabili.Riteniamo sia giunto, non più rinviabile, il momento di mettere al bando questa politica. Per cambiare bisogna fermare questo comportamento da parte di chi vive l'impegno più come opportunità personale che non come servizio perché, così facendo, contribuisce in modo determinante alla perdita di credibilità e fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche. Crediamo che la chiarezza, la linearità dei percorsi e delle decisioni siano scelte che paghino sempre. Il resto sono dinamiche che non ci appartengono.Infine, vogliamo anche ringraziare il segretario provinciale del PD che ha anteposto l'ascolto delle esigenze provenienti dagli amministratori e dai cittadini alle analisi strategiche dei calcolatori di mestiere e così facendo ha ben interpretato il senso di questa elezione di area vasta. Da ogni parte veniva una richiesta forte di rinnovamento che pur non collimando con calcoli strategici avrebbe avuto i numeri se ci fossero stati lealtà e senso di appartenenza ad una comunità politica. Purtroppo questo tentativo serio di imboccare la strada del rinnovamento, che di certo non poteva essere affidata alla ricandidatura di Pettinari, a cui auguriamo comunque un buon lavoro, è stata strumentalizzata ed ostacolata come dimostrano i numeri da una parte dello stesso PD. Sono quantomeno grotteschi i richiami all’unità nel post-elezioni alla luce dell’assenza di unità nel momento cruciale del voto.Ora è più che mai necessario che si riapra immediatamente una nuova fase congressuale per fare chiarezza sui troppi lati oscuri che questo passaggio ha messo in evidenza. C’è bisogno di rimettere al centro la buona politica, concentrandoci sui problemi reali delle persone, a partire innanzitutto dalla ricostruzione post-terremoto, e affrontando il tema dalle riforme con l’avvicinarsi del referendum costituzionale.Resta l'amarezza per non essere riusciti ad eleggere Ornella ma da questa esperienza è emersa una rete di amministratori che ha lavorato con passione e tenacia e che rappresenta sicuramente un primo bel segnale sulla strada del rinnovamento dal quale ripartire".Andrea Gentili (sindaco Monte San Giusto), Leonardo Catena (sindaco Montecassiano), Osvaldo Messi (sindaco Appignano), Paolo Teodori (sindaco Ripe San Ginesio), Giovanni Giri (capogruppo Porto Recanati), Fausto Cavalieri (capogruppo Potenza Picena), Tonino Nardi (capogruppo Mogliano), Luca Longo (capogruppo Montefano), Sara Simoncini (sindaco Poggio San Vicino) e gli amministratori di comunali Valentina Campugiani, Giulia Foglia e Tommaso Gaballo (Potenza Picena), Mauro Spinelli, Claudia Re e Simona Scopetta (Monte San Giusto), Katia Acciarresi, Simone Fogante, Cinzia Paolucci, Paolo Carnevali, Graziano Paparelli, Marco De Marchis e Fiorella Perugini (Montecassiano), Alessio Gianfelici, Rolando Vitali, Vittoria Trotta, Mariano Calamita, Alessia Tarabelli, Natascia Compagnucci e Lucia Feliziani (Appignano), Paolo Monina e Massimo Sparapani (Montefano), Massimo Candria (Mogliano), Anselmo Bordi (Belforte del Chienti), Alfio Verdicchio e Robertino Paoloni (Loro Piceno), Fabio Pierucci (Urbisaglia), Alberto Bevilacqua e Giovanni Piersigilli (Apiro), i segretari di circolo Sante Basilli (Ussita, Visso e Castel Sant’Angelo sul Nera), Tobia De Felice (Appignano), Sarah Gigli (Montecassiano), Benso Antonini (Montelupone), Sandro Nardi (Treia), Enrico Garofolo (Potenza Picena), Domenico Mucci (Urbisaglia), Tonino Di Giulio (Penna San Giovanni) e il segretario Pd di Montefano Francesco Giubileo.
“Leggiamo con grande amarezza le dichiarazioni del Sindaco di Ussita rispetto alla nota da noi inviata al Presidente del Consiglio e al Commissario straordinario Errani per sollecitare una attenzione specifica rispetto ad alcuni dei problemi che stanno emergendo nei nostri territori a seguito del sisma, a cominciare da un allargamento dei Comuni ricompresi nell'area del cratere sismico, da cui attualmente sono esclusi tutti i Comuni della provincia di Macerata, iniziando proprio da uno dei più colpiti, Castelsantangelo suo Nera, epicentro anche di numerose scosse degli ultimi giorni”.Con queste parole gli onorevoli Carrescia, Lodolini, Manzi, Morani, Bianchi e i senatori Amati e Morgoni replicano alla nota con cui il Sindaco di Ussita, Marco Rinaldi, ha aspramente criticato la loro iniziativa ritenendola offensiva nei confronti di Ussita e della sua cittadinanza."Ci rammarica dover entrare in polemica con un Sindaco, ma riteniamo necessario offrire alcuni elementi di chiarezza al dibattito. In questo momento tutti i Comuni della provincia sono esclusi dal provvedimento di differimento dei tributi, la nostra iniziativa nasce dalla volontà di mettere in evidenza i danni subiti da una parte consistente del territorio e dai Comuni in esso ricompreso. È del resto di pochi giorni fa la dichiarazione del Presidente Ceriscioli secondo cui il territorio interessato dal sisma è molto più ampio del cratere in senso stretto e la stessa Regione ha inviato nei giorni scorsi alla Presidenza del Consiglio un elenco dei Comuni più colpiti dal sisma del 24 agosto. L'iniziativa intrapresa - come del resto recita la nota inviata - vuole sollecitare il Governo a verificare con urgenza la possibilità di estendere ai Comuni individuati dalla stessa Regione i provvedimenti che comportano la sospensione dei tributi sull'intero territorio comunale. L'aver citato il caso di Castelsantangelo - che del resto è oggettivamente uno dei Comuni più colpiti dell'intera regione - non intende mancare di rispetto a nessun amministratore o comunità della nostra provincia, ma semplicemente rappresentare ulteriormente le tante necessità ed emergenze di questa provincia. Emergenze e necessità per le quali ci stiamo adoperando dai momenti successivi al sisma, in continuo contatto con gli amministratori locali e con la Regione Marche tanto da aver ottenuto il riconoscimento, anche per la provincia di Macerata, dello stato di emergenza, inizialmente non previsto."
In merito alla proposta dei parlamentari del Pd a firma dei deputati Carrescia, Manzi, Lodolini, Morani e Stella Bianchi e i senatori Morgoni e Amati presentata al premier Renzi, al commissario straordinario per il terremoto Vasco Errani ed al presidente della Regione Marche con la richiesta di allargare con urgenza l’elenco dei Comuni dell’area del cratere, inserendo solo quello di Castelsantangelo sul Nera, il Sindaco di Ussita ing. Marco Rinaldi in una nota esprime tutto il suo dissenso per la sommaria ed imprecisa analisi fatta sulla reale situazione del territorio, “Ritengo la Vostra richiesta di includere solo il Comune di Castelsantangelo sul Nera tra quelli dell’area del “cratere”, assolutamente offensiva nei confronti del Comune di Ussita e della Cittadinanza tutta, - ha dichiarato il Sindaco Rinaldi - sia per l’oggettiva situazione orografica del nostro territorio, finitimo a quello epicentrale, sia per i danni reali che all’interno del territorio stesso hanno subito strutture pubbliche strategiche ed attività economiche pubbliche e private. Ancora una volta debbo, ahimè, constatare che il nostro Comune è stato ignorato e maltrattato da Chi, per dovere istituzionale, dovrebbe invece rappresentarlo a livello nazionale e regionale con la lealtà che la situazione attuale impone. Non a caso nessuno di Voi Onorevoli e Senatori e nessun rappresentante della Regione Marche, dal 24 agosto ad oggi è venuto a constatare di persona lo stato della realtà della nostra vallata.”
Il comandante generale dell'Arma dei carabinieri, il generale di corpo d'armata Tullio Del Sette, questa mattina ha visitato le zone terremotate di Ussita e Visso per esprimere sostegno, vicinanza e solidarietà alle comunità colpite dal sisma del 24 agosto e a tutti i militari e rispettive famiglie. Partito da Roma con un elicottero del Centro di Pratica di Mare è atterrato al campo sportivo di Ussita intorno alle 11 accompagnato da Capo Ufficio Operazioni del Comando Generale di Roma Gen. Marco Minicucci; ad accoglierlo c’erano il Comandante Provinciale di Macerata Col. Stefano Di Iulio ed il Comandante della Compagnia di Camerino Cap. Vincenzo Orlando.Il Generale Del Sette si è quindi spostato presso la sede della Stazione Carabinieri di Ussita dove, accolto dal comandante Massimiliano Lucarelli, ha effettuato una breve visita al reparto intrattenendosi con tutto il personale al quale ha rivolto parole di ringraziamento e di apprezzamento per il prezioso operato quotidianamente svolto dai militari congratulandosi per l’eccellente attività di sostegno e di controllo svolta nell’immediatezza del sisma e incessantemente in questa lunga fase emergenziale. Successivamente il generale Del Sette è stato accolto presso la Stazione Carabinieri di Visso dal Comandante Luogotenente Francesco Bonu dove, analogamente, si è soffermato con il personale del reparto esprimendo, anche in questa circostanza, parole di elogio per l’attività del presidio riconoscendo nel personale delle Stazioni la risorsa più importante ed il più diffuso ed essenziale elemento di potenza della sicurezza italiana.Al termine dell’incontro, il Comandante Generale ha lasciato il territorio marchigiano raggiungendo la vicina Umbria per portare la propria vicinanza e riconoscenza anche agli altri reparti dell’Arma interessati dal sisma.
"Il Camoscio dei Sibillini Escursioni e Trekking" torna a portare l'attenzione sui sentieri e le zone pericolose o vietate, pubblicando una accurata mappa "per fare un minimo di chiarezza e informazione! Esuliamo invece da qualsiasi utilizzo di questo mappa a fini escursionistici o di fruizione". ZONE VIETATE: 1- Sentieri Foce-Lago di Pilato; 2- Sentiero Infernaccio; 3- Strada Bianca Pintura di Bolognola-Fargno (Si può salire da Casali al Fargno, il Rifugio del Fargno è aperto fino a quando non nevicherà); 4- Sentiero delle Gole e cascate dell'Acquasante di Bolognola; AREE FORTEMENTE PERICOLOSE: - Gole del Fiastrone (Lame Rosse medio-bassa pericolosità) - Gole dell'Ambro; - Tutte le Creste sommitali di Priora, Sibilla, Redentore, Borghese e Vettore; - Valle del Lago di Pilato tutta."Come si evince dalla mappa le aree a forte rischio sono meno del 20 % del Parco dei Sibillini," spiega Il Camoscio dei Sibillini Escursioni e Trekking "per cui ci sono km e km di sentieri di bassa quota completamente sicuri e splendidi".
Riceviamo e pubblichiamo il cordoglio del presidente della Provincia Pettinari per la scomparsa dell'on. Rinaldi:“A nome della comunità provinciale desidero esprimere un grato e commosso ricordo dell’amico Nicola Rinaldi che ha contribuito in modo significativo e nobile alla crescita politica amministrativa economica e sociale della nostra provincia.Profondo conoscitore del nostro territorio ed innamorato delle sue bellezze ambientali paesaggistiche e storico-culturali, era un convinto sostenitore delle potenzialità di questa terra e della sua promozione anche attraverso i suoi prodotti agroalimentari, enogastronomici ed artigianali e l’utilizzo delle sue energie naturali e rinnovabili.Mi colpivano in modo particolare l’amore per la sua montagna, il suo stile e la sua correttezza pur nella fermezza delle sue idee e dei suoi valori cristiani.Esprimo profondo cordoglio al Sindaco di Ussita Marco e a tutti i suoi familiari.”
"Per fortuna le opere di miglioramento eseguite con criteri aggiornati al 1998 ha scongiurato crolli maggiori: tuttavia gran parte delle 486 chiese dell'arcidiocesi risultano danneggiate anche solo negli apparati decorativi e l'opera di riparazione del sisma 1997 non era stata ancora completata".Lo ha detto Luca Maria Cristini, direttore dell'Ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici. "Camerino, San Ginesio, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Visso, Caldarola, Sarnano, Macereto, Castello di Lanciano di Castelraimondo, San Severino Marche: questi i territori fortemente compromessi - spiega ancora Cristini - con il Museo diocesano di Visso in grave condizione di rischio per il pericolo di crollo del massiccio campanile a vela della chiesa di sant'Agostino". "Il sisma ha generato problemi più ingenti rispetto a quelli del fenomeno tellurico di quasi vent'anni fa''. (Ansa)
La Presidente della Camera Laura Boldrini ha trascorso il week end immersa nel verde di Ussita, rigenerandosi tra i più bei sentieri della splendida località turistica dei Sibillini, in una visita strettamente privata.“La Presidente che da sempre è un’amante dei Sibillini e del territorio di Ussita è rimasta, ancora una volta, incantata dalla bellezza dei nostri panorami mozzafiato,- ha dichiarato il Sindaco di Ussita Marco Rinaldi - , si è interessata con grande disponibilità e sensibilità a tutti i problemi del nostro Comune approfondendo le tematiche ed ipotizzando possibili soluzioni”.Accompagnata da amici personali e dalla guida esperta del Sindaco di Ussita, Marco Rinaldi, la Presidente Boldrini ha dimostrato notevoli doti di escursionista percorrendo nel pomeriggio di sabato le praterie del Monte Cornaccione, dove ha ricordato con nostalgia i bei tempi in cui da ragazza veniva a sciare con il CAI di Jesi, e, la domenica, ha risalito il percorso ad anello che parte dal rifugio del Fargno, per arrivare a Monte Acuto, Pizzo Tre Vescovi ed alla Forcella dell’Ancagnola. L’itinerario è caratterizzato da concatenamenti progressivi di cime nella natura spettacolare di pareti rocciose, creste e valloni. La Boldrini ha ammirato le principali vette dei Sibillini in tutta la loro maestà ed in particolare la parete Nord del Monte Bove, ed è poi rientrata al rifugio del Fargno dove ha molto apprezzato i caratteristici menù a base di prodotti tipici dei Sibillini.Con la promessa di tornare presto, la Presidente Boldrini ha lasciato a malincuore nella tarda serata di domenica, l'incantevole vallata di Ussita.
Nella giornata di ieri la seggiovia di Selvapiana di Frontignano di Ussita ha effettuato il suo ultimo giro. Venne realizzata da Leitner nel 1974 in sostituzione del vecchio impianto “delle Malghe” costruito negli anni ’60. Fu uno dei primi impianti del genere in Italia. La partenza era proprio in prossimità dell'Hotel Felicita e l'arrivo fino al Cornaccione. Era prevista pure una stazione intermedia a metà del canalone.A scrivere la parola fine corsa pare sia stato il Ministero delle Infrastrutture che non avrebbe ritenuto valida la nuova normativa che aboliva il concetto di fine vita tecnica. Verso la fine del mese di febbraio, infatti il Comune di Ussita avrebbe ricevuto la comunicazione da parte del ministero in tal senso e ieri la chiusura definitiva dello storico impianto.Il comprensorio turistico di Ussita viene privato, dunque di un fondamentale impianto, utile non solo agli sciatori, ma anche ai ciclisti o agli escursionisti. Ci auguriamo tutti che presto si possano trovare le risorse per costruirne una nuovo.
Imperdibile appuntamento a Ussita con il tramonto d’agosto sulle creste del Monte Bove ai piedi del Cristo delle Nevi, domani sabato 20 agosto per un’emozionante passeggiata romantica, adatta a tutti, in mezzo alla natura tra i più bei sentieri delle creste della montagna, nella magia del Parco Nazionale dei Sibillini.Un’escursione guidata dal biologo Simone Gatto, che partirà da Frontignano di Ussita, alle ore 16 Hotel Felycita, da dove si salirà fino a 1600 metri in auto e si proseguirà nella natura incontaminata, fino ad arrivare a 1850 metri di Passo Cattivo da dove si assisterà allo spettacolo naturale del tramonto del sole sul panorama mozzafiato dell’ Appennino Umbro Marchigiano. Passeggiando, si arriverà ai piedi della statua del Cristo delle Nevi, un Cristo che allarga le braccia al mondo in segno di amore e fratellanza negli ultimi attimi magici del giorno che finisce.Nell’escursione, si giungerà fino allo spartiacque del bacino del Tevere e del Tenna tra l’Adriatico e il Tirreno dove si potranno ammirare, con un po' di fortuna, gli splendidi camosci che popolano la zona, e anche l’ aquila reale, che vive ad Ussita con una coppia nidificante e stabile, che spesso caccia lepri, volpi o giovani camosci sulle praterie del Monte Bove. Ci si potrà immergere nei suggestivi suoni dei primi bramiti dei cervi maschi che iniziano ad andare in amore proprio in questo periodo dell’anno. I cervi maschi dotati di grandi palchi (corna), per dimostrare la propria forza e supremazia nei confronti degli altri maschi e conquistare le femmine del gruppo, bramiscono emettendo un suono straordinario e molto potente che ricorda il ruggito di un leone e il muggito del toro, riempiendo di affascinanti suoni i boschi dei Sibillini. Quando il suono non è sufficiente a legittimare la supremazia sul gruppo, i cervi maschi si battono in spettacolari duelli, scontrando i loro grandi palchi.Cena per gli escursionisti con prodotti tipici della tradizione locale nel famoso rifugio del Cristo delle Nevi nell’ atmosfera unica della terrazza naturale, dove si potranno ascoltare i racconti e le leggende sulla mitica figura della Sibilla e della sua residenza tra queste montagne, uno dei segreti più misteriosi e affascinati d’Italia. Si scenderà, dotati di torce frontali fornite dall'organizzazione, con una suggestiva passeggiata notturna. A chiudere la serata gli spettacoli musicali di Ussita, in piazza Cavallari, protagonista di domani sabato 20 agosto alle ore 21 il rock italiano del gruppo musicale La Stanza.Continua la grande estate di Ussita tra tempo libero, natura e sport con i rinomati impianti sportivi, Palaghiaccio, Bike park, rifugi in quota e impianti di risalita per magnifiche escursioni di trekking, running, nordic walking canyoning, alpinismo su roccia e bike con più di 380 km di percorsi, tutti tracciati da Gps che si sviluppano a dai 750 metri fino ai 1900 metri. Per info e prenotazioni escursione tramonto sul Monte Bove tel. 3282864307 www.comune.ussita.mc.it