“Leggiamo con grande amarezza le dichiarazioni del Sindaco di Ussita rispetto alla nota da noi inviata al Presidente del Consiglio e al Commissario straordinario Errani per sollecitare una attenzione specifica rispetto ad alcuni dei problemi che stanno emergendo nei nostri territori a seguito del sisma, a cominciare da un allargamento dei Comuni ricompresi nell'area del cratere sismico, da cui attualmente sono esclusi tutti i Comuni della provincia di Macerata, iniziando proprio da uno dei più colpiti, Castelsantangelo suo Nera, epicentro anche di numerose scosse degli ultimi giorni”.
Con queste parole gli onorevoli Carrescia, Lodolini, Manzi, Morani, Bianchi e i senatori Amati e Morgoni replicano alla nota con cui il Sindaco di Ussita, Marco Rinaldi, ha aspramente criticato la loro iniziativa ritenendola offensiva nei confronti di Ussita e della sua cittadinanza.
"Ci rammarica dover entrare in polemica con un Sindaco, ma riteniamo necessario offrire alcuni elementi di chiarezza al dibattito. In questo momento tutti i Comuni della provincia sono esclusi dal provvedimento di differimento dei tributi, la nostra iniziativa nasce dalla volontà di mettere in evidenza i danni subiti da una parte consistente del territorio e dai Comuni in esso ricompreso. È del resto di pochi giorni fa la dichiarazione del Presidente Ceriscioli secondo cui il territorio interessato dal sisma è molto più ampio del cratere in senso stretto e la stessa Regione ha inviato nei giorni scorsi alla Presidenza del Consiglio un elenco dei Comuni più colpiti dal sisma del 24 agosto. L'iniziativa intrapresa - come del resto recita la nota inviata - vuole sollecitare il Governo a verificare con urgenza la possibilità di estendere ai Comuni individuati dalla stessa Regione i provvedimenti che comportano la sospensione dei tributi sull'intero territorio comunale. L'aver citato il caso di Castelsantangelo - che del resto è oggettivamente uno dei Comuni più colpiti dell'intera regione - non intende mancare di rispetto a nessun amministratore o comunità della nostra provincia, ma semplicemente rappresentare ulteriormente le tante necessità ed emergenze di questa provincia. Emergenze e necessità per le quali ci stiamo adoperando dai momenti successivi al sisma, in continuo contatto con gli amministratori locali e con la Regione Marche tanto da aver ottenuto il riconoscimento, anche per la provincia di Macerata, dello stato di emergenza, inizialmente non previsto."
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