Cosa hanno in comune la Banda Bassotti e i Blues Brothers? La risposta è Lucca Comics & Games. Durante la manifestazione, capace di radunare oltre 30mila persone al giorno e giunto al suo cinquantesimo compleanno, infatti, si rinnoverà lo speciale connubio, nato nel 2008, tra le street band delle città di Lucca e Treia.Due le occasioni: il 31 ottobre e per il gran finale della manifestazione, il 1° novembre, quando il gruppo treiese si esibirà per le vie del Centro storico di Lucca nei brani della band fondata nel 1978 dai comici John Belushi e Dan Aykroyd, protagonisti, due anni più tardi, anche dell'omonimo film “The Blues Brothers” diretto da John Landis. La Street Band di Treia è uno spin-off della Banda Musicale “Città di Treia”, riconosciuta nel 2011, in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, come patrimonio culturale nazionale. L'obiettivo dei suoi 25 elementi, diretti dal giovane maestro Emiliano Bastari, 22 anni, è realizzare speciali esibizioni per un pubblico diverso da quello appassionato dalla musica tradizionale, come, appunto, quello rappresentato dal Lucca Comics & Games. Cinque i brani previsti: “Peter Gunn Theme”, “I Can't Turn You Loose”, “Soul Finger e “Everibody Needs Somebody”, tratti dalla colonna sonora della pellicola di Landis, e “Y.M.C.A”. La Banda Bassotti Street Band in Tour ha anch'essa una storia antica alle spalle, traendo origine dal Corpo musicale “G. Puccini” - Gruppo folkloristico “La Castellana”, sodalizio musicale che rappresenta l'intero Comune di Lucca. Da questa realtà si è poi formato il “gruppo di banditi” caro all'immaginario collettivo: ovvero, circa cinquanta musicisti, identificabili dalla famosa maglietta rossa numerata, la maschera e il cappellino verde. Lunedì 31 ottobre, nel pomeriggio, dopo la prima delle due esibizioni previste, la Street Band di Treia sarà ricevuta in Comune dal sindaco Alessandro Tambellini per un saluto ufficiale; mentre il giorno seguente, alle ore 15, è previsto l'ultimo spettacolo a poche ore dalla chiusura della manifestazione. «Si tratta di un'occasione speciale che ribadisce la nostra amicizia con la Banda Bassotti – ha affermato Paolo Damiani, presidente della Banda treiese -, siamo molto onorati e, per l'occasione, pensiamo di coinvolgere in modo particolare, tra amici e familiari, anche chi ci accompagnerà in questa esperienza. Inoltre, insieme agli amici di Lucca renderemo omaggio a Bud Spencer, morto lo scorso 27 giugno, e speriamo di poterlo fare in prima persona al compositore Maurizio De Angelis, ospite di Lucca Comics & Games il 1° novembre, autore delle colonne sonore dei film cult del grande Bud con Terence Hill».
Riapre oggi, sabato 29 ottobre, la Chiesa di San Filippo viene riaperta alla popolazione treiese e ai tanti fedeli che amano questo luogo di culto, con la prima S. Messa che verrà celebrata alle ore 19.00.I gravissimi eventi sismici iniziati il 24 agosto scorso hanno leso gravemente tutte le Chiese di Treia, rendendole inagibili; anche la bellissima Chiesa romanica di S. Michele, che aveva resistito alle prime scosse, è stata lesionata a seguito del nuovo grave sisma del 26 ottobre.L’unico edificio religioso che non ha subìto danni è la Chiesa non officiata di San Filippo, che si affaccia maestosa su Piazza della Repubblica, in una delle piazze pensili più belle d’Italia.Edificato nel XVIII secolo dai Filippini che lo dedicarono a San Filippo Neri, il tempio iniziò ad essere officiato il 26 maggio 1778, giorno della festa di San Filippo Neri, che già nell'anno 1626 figurava tra i patroni di Montecchio (antico nome di Treia).Il cardinale Grimaldi procurò alla chiesa quelli che un tempo erano beni preziosi: i corpi di quattro martiri cristiani, morti durante le prime persecuzioni: Aurelio, Valentino, Castoria, Venusta, importati direttamente dalle catacombe e posti sotto gli altari laterali.A spese della Congregazione furono poste, nelle nicchie alle pareti, otto statue che rappresentano i quattro evangelisti e i quattro maggiori dottori della chiesa latina, opere dello scultore romano Gioacchino Varlè. L’opera d’arte più pregevole conservata all’interno della chiesa è un Crocifisso ligneo del XV secolo, proveniente dalla Chiesa di San Marco (che un tempo si ergeva nella zona dell’Onglavina), raffigurante il “Cristo della pioggia”.A seguito della crisi sismica del 1997, la Chiesa di San Filippo subì danni tali da essere oggetto di un cospicuo intervento di risanamento; i lavori di restauro e consolidamento della Chiesa hanno comportato una spesa di importo complessivo di circa 2 miliardi di Lire, di cui 200 milioni di Lire a carico del bilancio comunale.Da tempo nella Chiesa di San Filippo, mai sconsacrata, non venivano officiate funzioni religiose; le ultime celebrazioni religiose risalgono alla metà degli anni Settanta. Ciononostante, la Chiesa non è stata mai abbandonata; al contrario ha ospitato iniziative molto belle, fra cui la recente mostra su Villa Spada, numerosi concerti ed eventi prestigiosi quali Symbola.Con la sua lunga e affascinante storia, la Chiesa di San Filippo oggi torna ad accogliere i fedeli treiesi che, a seguito del terremoto, hanno perso la possibilità di frequentare tutte le altre Chiese, fra cui la Cattedrale della SS. Annunziata e il Santuario del SS. Crocifisso, che hanno subìto ulteriori gravi danni.
Le fortissime scosse del 26 ottobre, il cui epicentro è fra i comuni di Castelsantangelo sul Nera Visso ed Ussita sono state avvertite in maniera violentissima anche a Treia, con danni ingenti in diverse zone del territorio.Si è verificato, infatti, il crollo parziale di un immobile in Via Montegrappa e l’aggravamento della situazione, già molto compromessa, del Santuario del SS. Crocifisso, in cui ci sono stati nuovi crolli: in particolare all’interno del Santuario si è verificata la caduta totale dell’intonaco della cupola, oltre al distacco della facciata e ad una gravissima lesione, sempre sulla cupola, visibile anche sul lato esterno.Ingenti danni si segnalano, inoltre, nella frazione di Passo di Treia e nelle zone rurali orientate verso l’epicentro. La Scuola Media di Treia, già inagibile, è stata ulteriormente e gravemente danneggiata.La macchina dei soccorsi è scattata immediatamente; dopo la prima violenta scossa delle ore 19:10 e quella ancora più violenta delle ore 21:18 sono stati predisposti dei punti di raccolta per i cittadini che hanno deciso di passare la notte fuori dalle proprie case; palestre comunali e campo sportivo hanno ospitato diverse centinaia di persone. Oltre 1.000 persone hanno dormito fuori casa.Una prima rapida ricognizione è stata effettuata già nella serata del 26 ottobre.Alle ore 8.00 di questa mattina si è riunito il C.O.C. (Centro Operativo comunale) e sono state adottate, sotto la guida del Sindaco, le prime misure organizzative, fra cui i sopralluoghi dei tecnici comunali.Le attività di verifica sono iniziate dalle scuole, chiuse con ordinanza del Sindaco per la giornata odierna, in attesa degli esiti definitivi dei sopralluoghi; l’attività proseguirà presso gli altri edifici pubblici e privati, al fine di determinare un quadro il più possibile definito della situazione.Per segnalare situazioni di inagibilità o pericolo per le proprie abitazioni continua ad essere operativo il C.O.C., che sta organizzando anche quanto necessario per l’eventuale accoglienza e sistemazione temporanea delle persone, le cui abitazioni sembrano presentare lesioni più consistenti.Anche in questa occasione l’Amministrazione Comunale si è attivata richiedendo la disponibilità all’accoglienza da parte delle strutture ricettive del territorio.Le attività di verifica sulla staticità degli edifici pubblici e degli edifici privati segnalati come lesionati proseguiranno senza sosta.Un ringraziamento particolare va alla Protezione Civile che ha garantito la notte scorsa assistenza alla popolazione nei centri di raccolta e nel territorio comunale e continua ad offrire il proprio prezioso servizio a fianco della struttura comunale.I cittadini che volessero segnalare gravi danni alle proprie abitazioni (utilizzando il modulo aggiornato pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente) e che abbiano necessità di accoglienza, sono pregati di contattare il Centro Operativo Comunale ai seguenti recapiti: 0733 218701 – 0733 218724 – comune@treia.sinp.net
Saranno i team femminili ad inaugurare la nuova stagione di volley agonistico di prima divisione di Macerata: da sabato 29 ottobre animeranno le palestre di Comuni e frazioni della provincia.Alla griglia di partenza 12 società: Caldarola volley, Cgf Di Pranzetti Montelupone, Del Mastro Auto Cingoli, Esavolley, Pallavolo Sangiustese, Pg Lorese, Polisportiva Pollenza, Roana Cbf Helvia Recina, San Severino volley, Secursilent Tolentino, Ubi Bpa Treia, Valfiastra volley.Per lo start del campionato è Roberto Cambriani, Presidente della Fipav Macerata, a sottolineare quanto sia “importante e fondamentale per mettere in luce l’interesse per il volley dei piccoli centri, fortemente impegnati a far emergere il connubio tra valori dello sport e valenza territoriale”.Il presidente Cambriani, che ha mosso i primi passi nel volley come dirigente di società, ricorda quanto fosse impegnativo allora “creare una rete emancipata e moderna anche solo per il fatto di accompagnare nel tragitto casa palestra le ragazze, obbligate da allenamenti e gare a rientrare più tardi rispetto alle coetanee”. Una rete che, “man mano ha reso la provincia e tutti i collaboratori promotori e propulsori del movimento di aggregazione per eccellenza”.Oggi la prima divisione per il presidente Cambriani si può ben definire “un trampolino di lancio per realtà e società nuove, capaci di interessare le amministrazioni locali allo sport che rimane il più praticato e praticabile a livello femminile, affascinante per socializzazione e fair play”.In prospettiva futura Cambriani osserva che “si è investito molto nelle scuole, c’è un interesse sempre vivo verso i giovani e forse è arrivato il momento di ritornare ad investire nella formazione dirigenziale”. Tra i punti programmatici da sviluppare, il presidente pone l’accento sull’importanza della costruzione e gestione di un ambiente societario che permetta una crescita esponenziale delle atlete in primis e delle stesse piccole e grandi società.“È motivo d’orgoglio la nascita di nuovi centri che stanno collaborando in sintonia sul territorio - sottolinea Cambriani – Accorpano piccoli Comuni che da soli non riuscirebbero ad emergere, mentre in sinergia riescono a gestire e rafforzare l’attività”.Confermano questa strategia vincente proprio le due new entry del campionato: Valfiastra Volley e Pg Lorese.A chiusura di questa festa d’inaugurazione, il vulcanico e mai banale presidente Cambriani pone l’accento su un altro fattore anacronistico del volley: il vincolo che riguarda i singoli giocatori. “I ragazzi vengono considerati delle proprietà, anziché esser liberi di andare dove vogliono”, continua critico, “la concorrenza agonistica tra le varie società deve investire nel benessere psicofisico che spinga l’atleta a rimanere in determinati contesti. Ciò avvantaggia il mondo sportivo su due fronti: il primo è veder annientato il lato peggiore di questo movimento, ossia inutili rivalità; l’altro riguarda i rapporti tra praticanti, dirigenti societari e organizzazione” Il Valfiastra Volley, che opera nei comuni di Urbisaglia, Colmurano, Ripe San Ginesio e San Ginesio, sta mettendo in piedi un lavoro di staff eccellente. C’è entusiasmo nelle parole del presidente Giorgio Rilli che quest’anno conta un gruppo ancora più importante grazie al gemellaggio con l’Helvia Recina Macerata: “A partire dal percorso del settore scuola – racconta il massimo dirigente del Valfiastra - questo mutuo soccorso tra le due società prevede la condivisione di tecnici e giocatrici, in modo da assicurare il massimo per quanto riguarda l’evoluzione della pallavolo locale. Grazie all’accordo con il presidente Pietro Paolella si vuol tutelare l’attività perché duri nel tempo e resista a tutte le difficoltà, a partire da quelle di tipo finanziario fino a quelle indispensabili di partecipazione umana”.Alle 270 atlete dell’Helvia Recina vanno quindi a sommarsi le 90 ragazze del Valfiastra, capaci di rappresentare una bella realtà nel maceratese non solo per numero, ma per autentico spirito di gemellaggio. Rilli lancia un bel messaggio: “Occorre superare questo atteggiamento di campanilismo inutile, qui si tratta di assicurare a bambine che non ne hanno possibilità, un’organizzazione tale che permetta loro di scegliere la pallavolo come sport di crescita”. L’organico pronto al via rimarca perfettamente questo patto di fratellanza, integrato con quattro giovani elementi dell’Helvia Recina.Percorso inverso rispetto alla pari grado Valfiastra Volley quello della Pg Lorese che dallo scorso anno si è posta l’obiettivo di ripartire dalle fondamenta per far rinascere una società che ha occupato posizioni importanti sulla scena nazionale. Continuando la collaborazione con la società Luna Volley di Montappone le ragazze affronteranno sia il campionato under 18 che quello di prima divisione. “E’ stato confermato in toto il gruppo dello scorso anno” ci spiega la presidente Sonia Catalini, “tutte giovanissime (età media 17 anni) e molto affiatate grazie anche agli ottimi risultati ottenuti”. Rimane lo stesso desiderio di far bene in un contesto che alza l’asticella dal punto di vista tecnico, puntando in modo ambizioso all’obiettivo play off. Unico cambiamento la panchina con l’arrivo di Cataldi che nelle prime amichevoli ha già potuto constatare buoni presupposti su cui lavorare. Un’ulteriore soddisfazione per la presidentessa riguarda il settore giovanile che è il perno su cui la società intende poggiare per progettare il futuro. “Stiamo sviluppando i gruppi di mini volley, coinvolgendo man mano i ragazzi nei campionati di under 12 e under 14”. Lavori in corso, dunque, per le promesse di casa Lorese che hanno tutte le carte in regola per riaffermarsi sul panorama sportivo. Tra le squadre che puntano alla scena da protagonista c’è l’Ubi Bpa Treia, già presente nello scorso campionato, ma con un assetto decisamente rafforzato in tutti i settori. Dopo la retrocessione della serie C, la società ha deciso di fondere l’organico più esperto con le baby promesse del proprio vivaio e affrontare con un impatto a ‘km 0’ le sfide che si presenteranno. “Ottimo il livello della squadra per la categoria che andremo ad affrontare” ci spiega il direttore sportivo Vitaliano Raponi, “sono ben cinque le ragazze provenienti dalla serie C e rimangono i capisaldi della formazione che ritengo abbia tutti i requisiti per lottare per posizioni di vertice”. Due purtroppo gli intoppi che hanno minato in parte il cammino iniziale dell’Ubi Treia: recuperato da poche settimane coach Sergio Innocenzi, coinvolto in un brutto incidente stradale alla fine di agosto, si attende in palestra il ritorno della centrale Fratini costretta al riposo per lo stesso motivo. Questo non scoraggia la società treiese che, attraverso la voce di Raponi, ci conferma che l’obiettivo sarà quello di “tornare ai livelli di campionato regionale, investendo nelle giovani prospettive territoriali e, magari con l’aiuto di ulteriori sponsor, cercare di migliorarsi di anno in anno”.
Dalla Bulgaria un pullman di 43 persone guidate dal parroco di Rakovsi Don Rumen ha percorso 6.000 km per celebrare il Giubileo della Misericordia passando nella porta santa nella basilica di S. Pietro a Roma.Il gruppo, legato a Treia con gemellaggio da molti anni, attraverso scambi molteplici di visite da parte di gruppi giovani, ha unito turismo e pellegrinaggio religioso. Hanno visitato diverse città, compresa Assisi e Loreto.Arrivati a S. Maria in Selva sabato 8.ottobre sono stati accolti con un aperitivo, poi è stata celebrata la messa insieme e, infine, per concludere la giornata: cena al monastero di Pollenza.Il giorno dopo, domenica il gruppo ha visitato i più importanti di Treia guidati dagli operatori Proloco, a seguire solenne concelebrazione a S. Maria in Selva, presente la giunta di Treia con scambio di doni: la parrocchia ha donato una bicicletta Trubbiani festeggiata e molto gradita. Il Comune, invece, ha voluto donare un bel piatto in ceramica con immagine di Treia. Festa fuori della chiesa e poi gran pranzo insieme: bulgari, comitato parrocchiale e giunta comunale (presente anche il sindaco Franco Capponi) e il comitato ella sagra della polenta.Don Rumen ha regalato alle cuoche dei souvenir della Bulgaria: profumi e altri gadget come segno di gratitudine per l’accoglienza ricevuta e per l’ottima cucina.Nel pomeriggio di domenica il gruppo di bulgari ha visita a Villa Spada guidata dal sindaco Capponi e poi si sono recati alla partita di pallavolo della Cucine Lube a Civitanova. Con la squadra cuciniera gioca un loro concittadino, Sokolov, con il quale, al termine del match, hanno fatto foto, autografi e abbracci.Il 10 visita a Loreto forniti di vivere e ogni bene offerti da don Gabriele Crucianelli e don Peppe responsabili della ospitalità.Un bagno di apertura spirituale ed europea divenuta "messaggio di impegno nella fede" come stanno facendo i Bulgari con la loro parrocchia.https://www.youtube.com/watch?v=uvW05LXXljU
Treia non è a norma sulle barriere architettoniche: va commissariata. Parola di Renato Biondini, segretario della cellula di Ancona dell’associazione Luca Coscioni."Dopo che il 30 agosto scorso abbiamo inviato al Sindaco di Treia una richiesta di accesso agli atti, il sindaco Franco Capponi nella sua risposta del 7 ottobre, ammette e dichiara che il comune di Treia non ha adottato il PEBA, (piano eliminazione barriere architettoniche), previsto dall’art. 32 commi 21 e 22 della legge 41 del 1986, obbligatorio per legge da quasi 30 anni!Il comune di Treia (come del resto molte pubbliche amministrazioni) purtroppo non rispetta la normativa sui PEBA, che è uno strumento urbanistico di programmazione a medio lungo termine atto a individuare tutta una serie di barriere architettoniche e sensoriali presenti nel territorio e la programmazione del loro superamento attraverso una serie di lavori e attività da svolgere nel corso degli anni. Chiediamo pertanto, come prevede la normativa, che la Regione nomini un commissario ad acta per l’adozione del PEBA nel comune di Treia. Il rispetto di questa normativa sui PEBA è importante intanto per una motivazione di ordine generale e di rispetto della legge, siccome noi riteniamo che in uno stato moderno e civile, deve esserci uno stato di diritto, dove lo Stato in primis inteso in senso lato comprendendo anche gli enti locali, deve rispettare la legge e le regole che egli stesso ha emanato. Noi diciamo che il rispetto di questa regola è fondamentale per uno Stato democratico. Se non c’è, uno stato di diritto non ci sono diritti ma sopraffazioni, favori e privilegi e questo non può essere accettato.C’è da considerare inoltre che si devono tutelare i diritti delle persone con disabilità, come prescritto innanzitutto dalla nostra Carta Costituzionale e da molte leggi emanate per tutelare concretamente le loro prerogative.Per molte persone in condizioni di disabilità infatti, ciò che pregiudica la loro autonomia indipendenza e inclusione sociale, è rappresentato prevalentemente dagli ostacoli di natura architettonica, le cosiddette barriere architettoniche e sensoriali che impediscono la loro mobilità e quindi la loro libertà di movimento in modo autonomo. Noi crediamo che in un paese civile, come l’Italia si ritiene di essere, i diritti dei disabili oltre che essere difesi e sanciti dalle norme legislative devono essere tradotti in pratica e materialmente applicati attraverso politiche che attuino i dettami previsti dalla legge. Noi crediamo che tanto più uno stato si occupa dei diritti dei più “deboli” tanto più sarà un paese civile, democratico, liberale e rispettoso dei diritti di tutti.La mancata applicazione dei diritti dei disabili lede la loro dignità, offende la loro persona e li fa sentire realmente diversi, emarginati e cittadini di serie B, e questo non può essere tollerato".
La Treia Carlo Didimi si conferma campione d’Italia per il quarto anno consecutivo.Dopo la vittoria sulla Acli Macerata nella finalissima scatta la festa per Matteo Camertoni (capitano), Andrea Spurio, Luca Gigli, Lorenzo Prosperi, mandarino Mauro Aringoli, guidati da mister Alberto Cristofanelli.Si conclude così la stagione sportiva 2016, che ha visto l’Asd Carlo Didimi conquistare la coppa Italia, il campionato di serie b, quello di serie a, lo scudetto under 15 e la seconda piazza nel campionato femminile.Buona cornice di pubblico all’Arena di Treia dove nelle giornate di sabato e domenica si sono affontate le migliori compagini del bracciale italiano.Ottengono, alle spalle di Treia e Macerata, il terzo gradino del podio la Oreste Macrelli di Faenza e il Chiusi; retrocedono in serie b Torrione Portacomaro e Monte San Savino.
Treia ha aderito alla Giornata delle Famiglie al Museo che quest’anno proponeva un tema legato alla gara, vista come gioco, singolo o di squadra e come occasione in cui confrontarsi con gli altri, cercando di dare il meglio di sè: per questo giorno, i luoghi culturali di Treia sono diventati “palestre”, luoghi interattivi in cui allenare la mente. Giocando, gareggiando, confrontandosi!I più piccoli, sostenuti nell’impresa dai familiari, hanno avuto l’occasione di imparare giocando! Ed è infatti attraverso il gioco che i bambini, con i loro familiari, come gli antichi atleti greci, hanno avuto l’occasione di approfondire temi culturali legati al territorio.Una mente allenata e ben esercitata, proprio come il corpo di un atleta, sarà reattiva e pronta ad affrontare sfide culturali sempre più difficili.L’arte, la storia, la scienza, le tradizioni!Per ogni gioco sono stati distribuiti dei premi offerti dall’Amministrazione Comunale, dall’Ente Disfida del Bracciale, dalla Proloco, con la collaborazione delle cartolibrerie del territorio e di una Ditta privata.Ma il premio in palio più bello è rappresentato, sopra ogni altra cosa, dall’arricchimento personale: attraverso i valori culturali scoperti nel corso delle attività e durante i giochi didattici, i bambini hanno scoperto anche i valori di condivisione e di rispetto nei confronti degli altri partecipanti, comportandosi fra loro non come avversari, ma come concorrenti.Si ringraziano per l’accoglienza e la collaborazione i frati del Convento che hanno ospitato le famiglie all’insegna di un pomeriggio culturale.Con l’occasione la Giunta Comunale ha voluto donare alla comunità dei frati francescani un piccolo contributo, che sommato ad altri più grandi, contribuirà alla ristrutturazione del Santuario del SS. Crocifisso, importante luogo di culto e di aggregazione sociale, che richiama ogni settimana tantissime persone.Inoltre luogo prezioso, ricco di reperti e frammenti antichi, un vero e proprio “Museo a cielo aperto”!Anche per questo motivo si è pensato di organizzare il pomeriggio della Giornata Nazionale delle famiglie al Museo in questo luogo culturale assolutamente “speciale”!Lo svolgimento dei giochi, strutturato per percorsi all’interno delle sale del Convento del SS. Crocifisso, è stato organizzato e coordinato dall’Assessore alla Cultura Edi Castellani, coadiuvata dai ragazzi dell’Accademia di Belle Arti di Macerata del biennio di Museologia Museografia, Mauro Morelli, Maria Biagiola e dai ragazzi della Proloco, Eleonora Moretti e Sonia Rapaccini.Per tutto il pomeriggio è stato un susseguirsi di giochi, quiz e laboratori didattici.I bambini hanno partecipato nell’ottica del “gioco” a questa “staffetta culturale”, passandosi come testimone, conoscenza ed esperienza rivolta sia al museo sia al territorio: i giochi, partendo dal tema del Museo Archeologico, capofila della staffetta, hanno coinvolto le più importanti realtà culturali del territorio, con l’unico obiettivo di educare all’osservazione e di riuscire a riqualificare e riscrivere la storia artistica della città, dal passato alla contemporaneità, attraverso il nuovo sguardo dei bambini e dei ragazzi, all’insegna dello spirito dell’accoglienza, del confronto ed anche della condivisione multietnica.Con l’occasione sono stati utilizzati sia i giochi realizzati nei laboratori didattici svolti all’interno del progetto “Educazione al Patrimonio Culturale - Conoscenza del territorio” rivolto fin dal 2012 agli alunni dell’Istituto comprensivo “E. Paladini” di Treia, sia il nuovissimo gioco didattico ideato dall’Assessore Castellani per la divulgazione del Patrimonio culturale, materiale ed immateriale: uno strumento di riflessione sul territorio dall’alto valore educativo.Questo gioco è adattabile anche ad altre realtà e possiede una struttura ben definita.La base, di grande dimensione, riprende in parte le sembianze dei tradizionali giochi da tavolo e in parte la tipologia del classico gioco dell’oca; tuttavia, la vittoria non è determinata solo dalla sorte, come in tale gioco, ma anche e soprattutto dalle conoscenze e informazioni sull’argomento possedute dal giocatore.Tanti giochi quanti sono i temi trattati. Archeologia, antiche vie, antiche civiltà: Picena, Romana ed Egizia. Fiumi, torri ed antichi mulini fortificati, case di terra, storici palazzi, ville gentilizie, illustri personaggi, territorio e tradizioni. Uno degli ultimi temi del gioco è rappresentato dalla narrazione della storia di una delle tradizioni più importanti del Patrimonio Culturale della Città di Treia: il Gioco del Pallone col Bracciale, lo sport che più ha contribuito ad accrescere la notorietà della Città.Questo gioco, oltre ad essere uno strumento per i bambini e ragazzi del territorio sarà utilizzato nei laboratori didattici svolti presso il Museo anche per finalità turistiche.Il progetto ed il gioco didattico il prossimo novembre verranno presentati anche a Barcellona, durante una conferenza sul tema “Educazione al Patrimonio Culturale: Gioco tradizionale e Digital Storytelling”, alla quale parteciperanno, come relatrici del progetto, la prof.ssa Lucia Cataldo docente di Museologia dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e Edi Castellani, Assessore alla Cultura del comune di Treia, ideatrice del gioco didattico, presentato anche in versione digitale.
I Comuni marchigiani da inserire nel cratere sismico sono molti di più di quelli compresi del decreto del Governo: la questione finisce in Consiglio regionale con una mozione della Lega Nord a firma Luigi Zura Puntaroni, Sandro Zaffiri e Marzia Malaigia."Numerosi sono i Comuni marchigiani, soprattutto maceratesi, che, nonostante i gravi danni provocati dal sisma" si legge nella mozione "non sono stati inseriti nell’area del cratere di cui al Decreto legge del Consiglio dei Ministri. A titolo esemplificativo e non esaustivo, si riporta di seguito la situazione di alcuni Comuni della provincia di Macerata rimasti fuori dall’area del cratere sismico di cui, per voce dei Sindaci e/o attraverso la stampa locale, si sono appresi alcuni dati riferiti ai danni subiti a seguito del sisma del 24 agosto scorso, e che probabilmente saranno destinati ad aumentare poiché l'attività di verifica da parte dei tecnici specializzati è in piena fase di svolgimento: Comune di Camerino: 300 persone e 23 attività produttive evacuate - 285 edifici lesionati, di cui 13 pubblici o di pubblica utilità, 4 edifici scolastici, 15 edifici di culto, 253 edifici privati - 279 ordinanze di sgombero emesse; Comune di Cingoli: aggravamento delle fessurazioni di alcuni piloni del viadotto in località Moscosi presso la Diga di Castriccioni - lesioni alla Torre civica del Palazzo Comunale, a 4 edifici di culto e all'ospedale di zona - aggravamento di una larga frana sulla strada comunale - 454 richieste di sopralluogo; Comune di Colmurano: 61 persone evacuate dalle prime abitazioni - museo, torre civica e cimitero lesionati, oltre i danni subiti dalla scuola; Comune di Ripe San Ginesio: mura castellane inagibili - 15/20 case evacuate; Comune di San Severino Marche: 36 fabbricati dichiarati inagibili o parzialmente agibili - 64 fabbricati dichiarati agibili con provvedimenti - 3 chiese dichiarate inagibili e 1 dichiarata agibile con provvedimenti - 892 istanze di sopralluoghi; Comune di Tolentino: un quarto dell'ospedale inagibile - 766 le persone evacuate - 1898 edifici lesionati, di cui 26 pubblici o di pubblica utilità, 7 edifici scolastici, 15 edifici di culto, 1850 edifici privati - 197 ordinanze di sgombero emesse; Comune di Treia: 30 edifici pubblici lesionati, di cui 10 chiese e 4 plessi scolastici dichiarati inagibili - 255 sopralluoghi effettuati con redazione di altrettante schede Aedes, di cui 161 con esito di inagibilità totale o parziale - 116 ordinanze di sgombero emesse - 145 persone evacuate (circa 60 nuclei familiari); Come già detto, quelli sopra elencati sono solo alcuni dei Comuni delle Marche che hanno subito danni a seguito del sisma e rimasti esclusi dall'area del cratere. Come riportato dalla stampa locale, il Commissario Straordinario del governo per la ricostruzione, Vasco Errani, ha indicato i due criteri che hanno consentito l’individuazione dei Comuni più esposti: “Abbiamo preso come punto di riferimento la mappa microsismica dell’intensità del danno subito e la definizione di aree omogenee per dare forza alla ricostruzione anche dal punto di vista economico”.Riteniamo che la perimetrazione dell’area del cratere sismico sia stata, quindi, sottostimata poiché anche in altri Comuni, non inseriti nell’elenco di cui al D.L. dell’11 ottobre 2016, si sono registrati danni ingenti e che la definizione dei Comuni dentro l’area del cratere debba essere effettuata con criteri obiettivi e che portino all'inclusione anche di tutti quelli che hanno subito gravi danni, in modo tale da non penalizzare territori, cittadini e imprese. Occorre unirsi al grido di allarme lanciato dai tanti Sindaci, a seguito del mancato inserimento dei propri Comuni nel Decreto legge del Consiglio dei Ministri dell'11 ottobre 2016, poiché in situazioni come queste non possono esserci territori e cittadini di serie A e di serie B". La mozione impegna quindi il presidente della Giunta Regionale "ad attivarsi affinchè l’elenco dei Comuni, contenuto nel Decreto legge del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 ottobre 2016, venga integrato con tutti gli altri Comuni marchigiani che hanno subito gravi danni a seguito del terremoto del 24 agosto 2016".
Dopo 50 anni Macerata torna a organizzare il Campionato italiano di serie A di Palla al bracciale, grazie alla Polisportiva Acli Macerata e alla collaborazione con l’Ente Disfida del Bracciale di Treia.L’iniziativa è stata presentata questa mattina, durante una conferenza stampa all’arena Sferisterio, dagli assessori allo Sport dei Comuni di Macerata e di Treia, rispettivamente Alferio Canesin e David Buschittari, dal presidente dell’Ente Disfida del bracciale, Giorgio Bartolacci, dal presidente della Polisportiva Acli di Macerata, Ulisse Gentilozzi e dall’allenatore e giocatore della squadra maceratese Luca Crescimbeni.“È una manifestazione – ha detto Canesin – a cui teniamo moltissimo e alla quale, grazie alla collaborazione del Comune di Treia, dell’Ente e all’entusiasmo di Gentilozzi, Macerata può finalmente partecipare con una sua rappresentativa. A settembre con l’evento esclusivo allo Sferisterio organizzato nell’ambito di Mura in festa, il Gioco del pallone al Bracciale è ritornato nel luogo delle sue origini, l’Arena Sferisterio. L’esibizione sul palco, con la partecipazione di due squadre professioniste in costume, ha destato molta attenzione e curiosità da parte di tante persone che ne avevano sentito parlare ma che non avevano avuto, fino a quel momento, la possibilità di assistere a una partita.”“Da due anni – ha detto invece l’assessore treiese Buschittari – grazie alla fattiva collaborazione di tutti gli attori coinvolti, al Comune di Macerata e all’impegno del presidente Bartolacci, riusciamo a partecipare al Campionato con ottimi risultati”.Le partite di qualificazione si svolgeranno sabato e domenica prossimi, 15 e 16 ottobre, nell’Arena Carlo Didimi di Treia.Sei le squadre in gara divise in due gironi. Il girone A comprende le compagini di Carlo Didimi Treia (Campione d’Italia 2015), Torrione Portacomaro e Comitato Contrade Chiusi. Nel girone B sono invece iscritte Oreste Macrelli Faenza (2^ classificata 2015) Acli Macerata e Compagnia Pallone Grosso Monte san Savino.“Ben venga la squadra di Macerata – ha affermato il presidente Bartolacci. - L’impegno costante dell’Ente Disfida del bracciale è quello di portare in giro per l’Italia il gioco, farlo conoscere con i suoi campioni vecchi e nuovi e allo stesso tempo di promuovere il nostro territorio”.Ulisse Gentilozzi ha espresso la sua soddisfazione ma ha posto l’accento sulla mancanza a Macerata di un impianto dove poter far giocare la squadra casalinga: “La Polisportiva Acli – ha detto - è un ente di promozione sportiva e quando mi è arrivata la proposta di Canesin di formare una squadra per la palla al bracciale sono stato molto contento dell’opportunità che mi veniva offerta”.Macerata rinnova dunque il suo legame con questo sport per la cui pratica i cento consorti, nel 1820, diedero il via ai lavori di costruzione dell’Arena Sferisterio che nacque proprio per esercitare questa disciplina sportiva. Macerata è anche una delle fondatrici del Comitato nazionale di palla al bracciale e nel 1959 una sua rappresentativa, la Enac Macerata, portò la città in vetta alla classifica conquistando il titolo di Campione italiano.
Tempi lunghi per la ricostruzione e 15 Comuni del Maceratese inseriti nel cosiddetto “cratere”. Sono due degli elementi emersi durante la conferenza stampa terminata poco fa a Palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario Claudio De Vincenti, del commissario per la ricostruzione Vasco Errani, del capo nazionale della protezione civile Curcio e del presidente della Regione Marche Ceriscioli.I Comuni della provincia di Macerata compresi nel decreto sono Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso. In questa zona, compresa anche nel programma delle “aree interne”, saranno finanziati al 100% gli interventi di ricostruzione sia per le prime che per le seconde case. Fuori dal cratere, invece, come già emerso nei giorni scorsi, il contributo sarà del 100% per le prime case e del 50% per le seconde. I danni dovranno ovviamente essere certificati dalle schede Aedes. In tutto il Governo stanzia nell’immediato 200 milioni di euro per far partire il processo di ricostruzione, oltre ad altri 100 di credito d’imposta.Confermate le misure già emerse, come il prestito d’onore per le imprese danneggiate, la centrale unica di committenza, mentre le stazioni appaltanti saranno i 4 uffici della ricostruzione, il ministero dei Beni culturali e quello delle infrastrutture. Verrà poi istituito un elenco speciale per i professionisti che lavoreranno nella ricostruzione. “Questo – ha spiegato Errani – consentirà un sistema di controllo, con a capo l’Anac, che controllerà le gare a monte per assicurare al massimo trasparenza e legalità”. In totale il Governo stanzierà 35 milioni di euro per il 2016 per le Regioni Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche per agevolazioni alle imprese danneggiate dal sisma. Sono previsti contributi in conto capitale per chi decide di aprire nuove imprese in queste zone, oltre ad un contributo dell’Inail per imprese e lavoratori di 30 milioni. Inoltre altre misure saranno attivate attraverso i fondi del Piano di sviluppo rurale e del Fesr. Per i Comuni è prevista una deroga al pareggio di bilancio.Il commissario straordinario ha poi fatto capire che i tempi per la ricostruzione saranno lunghi. “Partiremo dai danni cosiddetti B, quelli più lievi, al più presto. Per il resto bisogna ricordare che per ricostruire un centro storico bisogna fare una pianificazione urbanistica. Qui – ha aggiunto – si sperimenta una cosa nuova: non si fanno qui i moduli. Qui si costruiscono delle case, temporanee, ma case, di alta qualità. E’ una scelta che va a merito della protezione civile, che non sull’onda delle spinte di oggi e dell’emergenza, ma con una programmazione, ha cercato di dare una risposta strategica. Stiamo costruendo il provvisorio perché dia qualità subito”.Qui sotto le slide del decretoslide_terremoto_20161011
Nel week end appena trascorso grandi risultati per lo sport treiese.Sabato presso lo Sferisterio di Faenza la Asd Carlo Didimi di Treia conquista il titolo nazionale di serie B, dopo aver superato in semifinale il Torrita di Siena e nel match decisivo l’Acli Macerata, staccando così il pass per la serie A 2017.Grande soddisfazione per gli atleti Andrea Spurio, Giacomo Gentili, Leonardo Medei, Riccardo Pettarelli, guidati da Andrea Nardi e Riccardo Crispiani.Domenica allo Sferisterio delle Cascine a Firenze la Carlo Didimi nella pillotta ottiene il primo posto under 15 e la seconda piazza nel femminile.I giovanissimi Matteo Tomassoni, Mauro Laurito, Leonardo Montefusco, Filippo Bianchi, guidati da Marco Sparapani, dopo aver superato nelle qualificazioni il Comitato Contrade Chiusi e Firenze, regolano per 5-1 la Monferrina in finale.Nella pillotta femminile Erica Buratti, Marta Buschittari, Alessandra Giannangeli, Lucia Lausdei, Sara Paolantoni, Romina Caciorgnia, si devono arrendere nella finalissima al Comitato Contrade Chiusi che bissa il risultato dell’anno precedente.Nel tamburello a muro invece, all’Arena di Treia si sono svolte le finali nazionali di serie c: la Usd Treiese, dopo aver superato il Torrita, si è dovuta arrendere ai piemontesi del Torrione.Ora occhi puntati sul prossimo week end con due appuntamenti da non perdere: il campionato italiano di serie a di gioco del pallone col bracciale e il derbissimo di promozione Aurora-Chiesanuova.
La Cucine Lube vince due volte. Prima di tutto con la solidarietà, dato che la proprietà marchigiana ha deciso di devolvere l’intero incasso proveniente dalla vendita dei biglietti (19343 Euro) a favore della ricostruzione post terremoto: metà per la cittadina di Arquata del Tronto (presenti sindaco e vice sindaco), l’altra metà per la chiesa del Santissimo Crocefisso di Treia, anch’essa fortemente danneggiata dal sisma dello scorso 24 agosto.E poi anche sul campo. Alla prima stagionale davanti al pubblico dell’Eurosuole Forum di Civitanova Marche la squadra di Chicco Blengini ha risposto presente conquistando la seconda vittoria su due gare giocate, stavolta sbarazzandosi in tre set (25-20, 27-25, 25-9) della Lpr guidata dal suo predecessore in biancorosso Alberto Giuliani, scesa in campo con diversi cerotti (Parodi libero al posto dell’acciaccato Manià, out anche Yosifov oltre a Marshall) e capace di opporre resistenza solo per due set.La partitaNel primo, ad esempio, in cui la squadra di casa, che propone nel sestetto il convalescente Christenson al palleggio, Kaliberda in posto 4 con Juantorena, Candellaro al centro in diagonale con Stankovic e Pesaresi nel ruolo di libero, prova a scappare in un paio di occasioni grazie all’efficacia del muro (6 vincenti) ma si fa sempre riprendere dalle bombe di Hernandez, micidiale più dai nove metri che in attacco (solo 36% di efficacia). Il break decisivo arriva sul 22-19 con un ace di un super Candellaro (6 punti col 100% in attacco nel parziale, chiude la gara con 13 punti, 80% sui primi tempi, 4 ace e 1 muro: sarà eletto Mvp) ed il successivo mani-out di Kaliberda, vero e proprio uomo d’equilibrio della Cucine Lube Civitanova. Chiude Sokolov (5 punti), ancora dalla linea di battuta.Nel secondo set le squadre giocano nuovamente punto a punto fino ai vantaggi, con gli opposti in grande spolvero su entrambi i fronti. Sul 25-25 è Osmany Juantorena a salire in cattedra risultando decisivo per il 2-0: la sua battuta mette in netta difficoltà la ricezione piacentina favorendo la rigiocata dei cucinieri, con Christenson che si affida all’italo-cubano (11 punti totali, 58% sulle schiacciate) anche per il contrattacco. La giocata in pipe è imprendibile, e fissa il definitivo 27-25.E sotto di due set, una Lpr decisamente spuntata in attacco (chiude col 38%, contro il 56% dei marchigiani) depone definitivamente le armi, lasciando strada libera agli uomini di Blengini, che invece strappano applausi a più riprese, trascinati dalla grande efficacia di battuta (3 ace) e muro (altri 5 vincenti, saranno 12 in totale). E’ una vera e propria passeggiata per i biancorossi di casa, che si conclude addirittura 25-9.Il tabellinoCUCINE LUBE CIVITANOVA: Sokolov 16, Candellaro 13, Pesaresi (L), Kaliberda 6, Juantorena 11, Casadei n.e., Stankovic 9, Kovar n.e., Christenson 2, Cester n.e., Grebennikov, Corvetta n.e., Cebulj n.e.. All. Blengini.LPR PIACENZA: Manià n.e., Parodi (L), Alletti 7, Papi, Zlatanov 7, Tencati 3, Hierrezuelo, Hernandez Ramos 13, Clévenot 4, Cottarelli. All. Giuliani.ARBITRI: Saltalippi (PG) – Vagni (PG).PARZIALI: 25-20 (26’), 27-25 (34’), 25-9 (18’).NOTE: Spettatori 3311, incasso 19343 Euro + rateo abbonati 14153 Euro. Lube bs 17, ace 5, muri 12, ricezione 50% (33% prf), attacco 56%, errori 2. Piacenza bs 10, ace 4, muri 3, ricezione 47% (28% prf), attacco 38%, errori 9.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dal circolo vegetariano."Vorrei tornare ancora una volta sul discusso punto delle “unioni civili” che è stato ed e tutt’ora causa di polemiche fra tradizionalisti ed innovatori. Sostanzialmente questa legge serve a favorire ed a legalizzare le unioni fra congeneri, maschi o femmine che siano. Malgrado la legge alcuni sindaci si dividono e sposano a loro gusto e piacimento. Abbiamo visto che i sindaci che ci tengono a dimostrarsi “innovatori”, come ad esempio la Raggi e la Appendino, fanno bella mostra di sposalizi gay, con tanto di foto da inviare ai giornali, mentre i sindaci contrari ricevono minacce da parte del ministero degli interni di adeguarsi all’obbligo, pena la decadenza.Ma questa delle unioni civili obbligatorie è un po’ come la proposta di legalizzare la canapa, non è una battaglia di libertà o di ecologia sociale ma un escamotage per accontentare fette di elettorato e guadagnarci sopra. Secondo me andrebbe vista la cosa da un punto di vista opposto… meglio eliminare tout court l’istituto matrimoniale, per chiunque, non c’è bisogno di “legalizzare” qualsiasi tipo di rapporto amoroso (etero, omo, etc.) che sia.Il matrimonio è una istituzione obsoleta istituita dalla cultura patriarcale e religiosa e fa comodo alla “politica”, in realtà esso può essere eliminato ed in tal modo si “pareggiano” tutti i rapporti senza bisogno di ampliare il “contratto coniugale” alle diverse categorie delle tendenze sessuali (o si vuole arrivare agli estremi dei matrimoni fra diverse specie, come avviene in alcuni stati americani?).Secondo me le unioni fra esseri umani consenzienti dovrebbero essere completamente libere da cavilli burocratici. Sarebbe sufficiente una semplice dichiarazione da parte dei “conviventi di fatto”, quali e quanti essi siano (intendendo anche famiglie allargate con più membri), che si assumono autonomamente reciproche responsabilità, diritti e doveri, salvaguardando -è ovvio- i diritti degli eventuali figli nati da queste spontanee unioni. Ed inoltre l’amore non può essere sancito da un contratto, anzi il momento che ci si sente “obbligati” ad amare immediatamente scatta la ribellione. Perciò salviamo l’amore ed eliminiamo il “matrimonio”."
Dai consiglieri comunali di Treia Andrea Mozzoni e Gianluca Gagliardini (MeritiAmo Treia), Daniela Cammertoni e Francesco Sassaroli (Il futuro nel cuore) riceviamo Ennesimo passo falso della Giunta Capponi su Villa Spada. Tra l'Amministrazione guidata in passato dallo stesso Sindaco - che tolse per 1,2 milioni di euro la proprietà ai privati - e l'attuale maggioranza continuano le brutte figure per la città di Treia.Lo scorso 6 luglio è stato pubblicato un avviso per la ricerca di progetti per l'illuminazione di Villa Spada, a titolo gratuito e senza chiari criteri di valutazione. Già andato deserto alla prima scadenza, prevista per il 9 settembre, l'avviso è stato prorogato con scadenza al 10 ottobre, probabilmente con lo stesso risultato. Il testo adottato dalla Giunta è finito, infatti, sotto la lente del Consiglio nazionale egli Architetti pianificatori, paesaggistici e conservatori (Cnappc) e, di conseguenza, dell'Ordine degli Architetti (Appc) della Provincia di Macerata. Nelle note diffuse degli stessi, emerge come nell'avviso si rilevi «una pratica anticoncorrenziale scorretta e distorsiva dei normali equilibri di mercato», oltre a una procedura di appalto con «prescrizioni che contravvengono a disposizioni deontologiche», esponendo i partecipanti «a una segnalazione ai rispettivi Consigli di disciplina dell'Ordine di appartenenza». Ne è derivata, perciò, una «diffida a partecipare all'avviso pubblico», tanto che chi avesse già presentato un progetto «è pregato di ritirarlo immediatamente».A questo fatto grave si aggiunge il continuo fumo sugli occhi dei treiesi, invece di ammettere l'incapacità di recuperare il bene storico e di mantenere l'esosa promessa di riqualificazione di Capponi. Illusione a solo scopo elettorale che ha tarpato le ali, già in passato, a ogni possibile iniziativa privata. Inoltre, le ordinanze emesse a seguito del terremoto del 24 agosto, con le quali si dichiara inagibile parte del complesso (ex casa del giardiniere e loggiato annesso al parco) e si ordina il divieto di accesso e di uso dei locali di Villa Spada (piano primo e piano terra) aumentano i dubbi sulla sicurezza dell'area e sull'urgenza di prorogare un avviso pubblico dal contenuto discutibile. Atti che non impediscono, tuttavia, la programmazione di eventi che, seppur meritevoli, sono strumentalizzati dalla Giunta al motto di “Panem et circenses” di fronte alla realtà: 1,2 milioni per l'utilizzo del parco ma per la struttura ancora nessuna soluzione.
La minacciava e la molestava ripetutamente ma da oggi non si potrà più avvicinare a lei. Un uomo di 79 anni residente a Milano e saltuariamente domiciliato in provincia di Macerata è stato raggiunto dal divieto di avvicinamento ai luoghi frequentata dalla vittima, una commerciante 42enne residentea Treia.La vicenda ha inizio nel 2015 quando la donna decide di sporgere denuncia contro quell'uomo che si diceva innamorato ma che nei fatti si comportava come uno stalker. Svariati nel tempo sono stati gli interventi dalle Forze di Polizia ma nonostante ciò l’uomo non ha mai cambiato il proprio atteggiamento, continuando invece a porre in essere minacce e molestie nei confronti della donna.L'attività istruttoria condotta dalla Squadra Mobile ha portato all’emissione della misura da parte del Tribunale di Macerata nei confronti dell'uomo rintracciato della Squadra Mobile di Milano, i cui agenti hanno proceduto alla notifica del provvedimento.
I carabinieri della Stazione di Treia hanno denunciato un cacciatore 57enne per aver esploso colpi d’arma da fuoco vicino ad abitazioni e per minaccia.I fatti si sono verificati nelle campagne di Treia qualche giorno fa. Un cacciatore vede la preda e spara, ma si trova nelle immediate vicinanze di una casa quando la legge prevede che bisogna trovarsi almeno a 100 metri di distanza.Il proprietario di casa si è rivolto così al cacciatore chiedendo spiegazioni per un gesto che aveva messo in apprensione le persone che si trovavano in casa. Il cacciatore, per tutta risposta, lo ha minacciato.Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno accertato la veridicità della segnalazione sequestrando il fucile e denunciando il cacciatore all’autorità giudiziaria.Per l’uomo, ovviamente, la stagione della caccia si è conclusa in anticipo.
Oltre 50 persone provenienti da diverse regioni hanno partecipato, domenica 2 ottobre, a "TerreINmoto: un'escursione per conoscere e capire il terremoto", organizzata dall'associazione "Con in faccia un po' di sole" di Treia in collaborazione con le guide ambientali Nicola Pezzotta, Stefano Properzi, Nazzareno Polini e Patrizia Gagliardi e patrocinata dall'Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche (AIGAE).I partecipanti hanno percorso circa quattordici chilometri attraversando parte del Pian Grande e Pian Piccolo di Castelluccio di Norcia (PG), all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Lo scopo dell'iniziativa è stato quello di sensibilizzare le persone sulle tematiche ambientali e far comprendere loro il fenomeno del terremoto che ha recentemente colpito il Centro Italia, ma anche quello di raccogliere fondi per sostenere la ricostruzione dei beni architettonici e artistici di uno dei paesi più colpiti dal sisma del 24 agosto. Sono stati raccolti 690 euro che saranno destinati al Comune di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno.Info: www.coninfacciaunpodisole.it o pagina Facebook "Con in faccia un po' di sole".
Se il merito della fondazione dell'Avis Treia va, tra i soci fondatori, a don Pietro Balestra che, dal 1962, ha ricoperto la carica di presidente per un quarto di secolo, la crescita dell'Associazione dei volontari del sangue in tempi moderni è senza dubbio merito di Carlo Biagiola. Instancabile presidente per oltre 20 anni, Biagiola è stato anche membro onorario del sodalizio treiese fino alla sua morte, avvenuta sabato 1° ottobre dopo una lunga malattia che non ne ha scalfito l'animo, oltre che, in passato, componente del Consiglio direttivo dell'Avis provinciale di Macerata. A lui si deve l'esponenziale aumento di donatori a Treia e la capacità di attrarre le nuove generazioni verso un impegno importante quanto vitale come la donazione del sangue. Biagiola ha festeggiato da presidente anche il traguardo importante dei 45 anni dell'Associazione, prima di passare il testimone a Valeriano Liberti e, attualmente, al dott. Sebastiano Rubera. Entrambi, uniti alla preghiera dei suoi familiari, lo ricordano con affetto e riconoscenza, così come tutti membri dell'attuale consiglio direttivo e i tanti soci donatori. L'Associazione si stringe unita, perciò, al dolore della moglie Gianna, dei figli Cinzia, Patrizia e Giacomo, dei nipoti Alessia, Sara e Rachael, del genero Giuseppe e della sorella Gina. I funerali saranno celebrati oggi, lunedì 3 ottobre, alle ore 16.30, presso la chiesa di San Michele, a Treia, mentre la salma sarà tumulata nel cimitero di Appignano. Carlo Biagiola era nato a Montefano il 4 novembre 1940.
Il gioco del pallone col bracciale supera i limiti terrioriali e approda a Solian, la città di Ian, uno dei protagonisti della storia a fumetti che si legge nell'ultimo numero di Dragonero Magazine, edito da Bonelli e in edicola dallo scorso 22 settembre.Nella storia in tre parti, Ian e Gmor sospendono le loro missioni di scout per dedicarsi ad attività più tranquille come il Palio delle Tre Contrade, la cottura di un prelibato Smardjass e la finale del torneo di Palla Bracciale… attività che si riveleranno tutt'altro che“tranquille”? A completare il Magazine, i dossier su l’universo in un tiro di dadi, la rosa, la pulce e altre meraviglie da Cinecittà, i folletti cattivi e i giganti gentili di Roald Dahl, oltre a “L’ombra e il baleno”, riduzione a fumetti di un celebre racconto di Jack London.Tra le pagine del numero si può godere della cronaca a fumetti di una tranquilla giornata di sagra popolare a Solian, la città di Ian e, appunto, di un'appassionante finale del torneo di Palla Bracciale.