Si trancia una mano: uomo finisce a Torrette
È quanto accaduto, intorno alle 13:15 della mattinata odierna, in un'abitazione sita in contrada Campomaggio nella località Passo di Treia.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto accaduto ma stando ad una prima ricostruzione un uomo mentre era intento a svolgere dei lavori domestici con un frullino si è tranciato le dita di una mano.
Immediato è stato lanciato l'allarme e sul posto sono prontamente intervenuti gli operatori sanitari del 118 che valutata l'entità della ferità da taglio hanno deciso di allertare l'eliambulanza.
L'elicottero del soccorso ha poi disposto il trasferimento dell'uomo presso il nosocomio dorico di Torrette.
Sport d’interesse nazionale, quindi salvo dalle restrizioni e divieti covid 19: si tratta della palla tamburello, disciplina sportiva da sempre praticata a Treia anche come allenamento invernale di alcuni giocatori di palla al bracciale, in passato così come oggi.
L’Usd Treiese, giovane società sportiva locale attiva dal 2013, parteciperà alle finali nazionali Indoor di serie B organizzate dalla Fipt (federazione italiana palla tamburello) nel prossimo fine settimana a San Paolo d’Argon (Bergamo).
La compagine di Treia guidata dal capitano Matteo Camertoni, in campo con Jonathan Sileoni, Fabio Pascucci, Luca Gigli e Michael Baldi, col responsabile palla tamburello Sestilio Medei, si è classificata al secondo posto del girone eliminatorio Marche-Emilia alle spalle del Bagnacavallo; ai quarti di finale affonterà il Monte (Verona); la vincente in semifinale affronterà il vincitore del quarto Firenze-Castelnuovo.
Il Comune di Treia rende note le informazioni riguardo popolazione.
La popolazione residente nel Comune (alla data del 31 dicembre 2020) è di 9152 abitanti, 60 unità in meno rispetto all’anno precedente; tra questi 4505 I maschi, 4647 le femmine, per un totale di 3576 famiglie anagrafiche.
Dato positivo è quello dei nati dell’anno 2020 (+72), un tasso dello 0,82% in continua crescita dal 2017 ad oggi (dallo 0,52%, 48 nati del 2017 al +28 dell’anno 2020), 123 I decessi per un tasso di mortalità dell’ 1,34% (in aumento dal 2016 – 1,15%- ad oggi).
La popolazione è così suddivisa per fasce d’età: 433 tra gli 0 e I 6 anni, 890 tra 7 e 16 anni, 1063 tra I 17 e il 29 anni, 4488 tra I 30 e I 65 anni, 2278 gli over65.
Tra i cittadini residenti: 38 del Perù, 39 senegalesi, 107 marocchini, 25 provengono dalla Guinea, 66 cinesi, 50 macedoni, 180 della Romania, 65 albanesi, 20 dalla Bulgaria.
Il Rotary di Tolentino continua a sostenere, in questo periodo di emergenza, la comunità. Il club presieduto da Paolo Francesco Perri ha donato un carrello multifunzionale in acciaio per medicinali alla casa di riposo di Treia. Diverse altre donazioni sono state effettuate a favore della stessa struttura, ma anche delle case di riposo di Tolentino e San Severino Marche.
Il club ha sviluppato il progetto “Il Rotary sostiene le case di riposo” consegnando ciò di cui hanno bisogno per affrontare in modo adegato i mesi della pandemia del covid-19. Il club è così intervenuto fornendo presidi di protezione personale. Alla casa di riposo di Treia sono stati consegnati camici monouso, tute, cuffie, copriscarpe, visiere paraschizzi, gel disinfettante.
A quelle di Tolentino e di San Severino Marche sono state fornite tute monouso e gel igenizzante per mani. Recentemente il Rotary di Tolentino ha donato al 118 di Macerata dell’Area Vasta 3 un ecografo palmare con doppia sonda settoriale e lineare che consente una scansione sia in profondità che in superficie. Riguardo quest'ultimo service sono giunti al Rotary di Tolentino i ringraziamenti da parte del presidente del Consiglio regionale, Dino Latini. «In questo periodo di grave crisi sanitaria – ha scritto – qualsiasi tipo di azione a beneficio della comunità e dei cittadini è lodevole e deve essere apprezzata. Voglio porgere i miei migliori complimenti al presidente e a tutti i soci del Rotary Club Tolentino".
Mondo del calcio in lutto: è morto l’ex dirigente arbitrale Maurizio Mattei.
Il 79enne originario di Treia era ricoverato al Covid-Center dopo aver contratto il Coronavirus. Oggi la tragica scomparsa.
Mattei iniziò la sua carriera il 24 giugno 1963 e diresse 82 partite in Serie C, 113 in Serie B e 125 in Serie A, dove esordì il 21 marzo 1976. Nel 1985 venne onorato del riconoscimento destinato all’arbitro italiano maggiormente distintosi, il Premio Giovanni Mauro. Tra le classiche del campionato italiano dirette figurano un derby di Roma, uno Juventus-Milan, uno Juventus-Roma e un Milan-Roma.
“Il calcio dilettantistico maceratese è fermo, i giovani calciatori sono relegati in casa, ma sicuramente pronti a saper dribblare la pandemia in atto.
Oggi però la tremenda notizia della dipartita causa COVID dell'ex arbitro Maurizio Mattei, lascia un sentimento di sconforto a tutto il mondo calcistico provinciale”. Così il Delegato Provinciale FIGC - LND Guido Andrenelli, già presidente della Sezione AIA di Macerata
“In questo momento la Delegazione Provinciale di Macerata nel ricordare gli innumerevoli traguardi di Maurizio intende mettere in evidenza la sua forza di volontà che, tappa dopo tappa, da giovane podista scolastico, gli ha permesso di raggiungere i più alti vertici dello sport, in particolare nel calcio nazionale ed internazionale.
Un esempio per molti giovani ai quali non sono precluse le mete sognate in qualunque campo della vita”.
Il mondo calcistico maceratese in lutto si stringe ai familiari
Spegne 90 candeline Emilia Massera, madre dell’imprenditore e chef Giuseppe Giustozzi.
La donna ha festeggiato il traguardo raggiunto in compagnia di alcuni familiari nella sua casa a San Lorenzo di Treia.
A Emilia vanno gli auguri di: Peppe, Orietta, Nazzareno, Gabriela, Rossella, Domenico, Marianna, Antonio e di tutti i nipoti e pronipoti. Dai figli: “Auguri mamma!”
Perde il controllo del proprio autoveicolo e termina fuori dalla carreggiata stradale, subendo un ribaltamento. È quanto avvenuto attorno alle ore 16:00 di oggi, 24 gennaio, lungo la Strada Provinciale Cingolana, nel tratto che conduce dalla frazione di Chiesanuova ad Appignano, poco dopo una rotatoria.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che hanno prestato soccorso ai due occupanti della vettura: una mamma col proprio figlio di 10 anni. Sono stati entrambi trasportati al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata, ma non si trovano in gravi condizioni.
Presenti anche i vigili del fuoco della Squadra di Macerata, con un'autobotte, che hanno provveduto alla messa in sicurezza del tratto stradale interessato dal sinistro e al recupero dell'auto finita in un campo, mentre mamma e figlio non hanno avuto necessità del loro supporto per uscire dall'abitacolo.
Ai rilievi, per accertare la dinamica di quanto accaduto, provvederanno le forze dell'ordine.
A due settimane dall’incontro tra il sindaco di Treia Franco Capponi e il nuovo Direttore dell’Area Vasta Sanitaria 3, Daniela Corsi, lunedì 25 gennaio riparte l’attività di degenza presso la struttura della Casa della Salute di Treia.
"Il reparto era stato chiuso nella primavera del 2020 - spiega il Sindaco Capponi - per l’esecuzione di lavori di messa a norma, riattivazione di spazi ancora in disuso e potenziamento della struttura e poi, terminati i lavori nel mese di novembre, la riapertura era stata posticipata per carenza di personale infermieristico, causa il loro impiego emergenziale nella struttura Covid di Civitanova".
“Le Cure Intermedie – continua il Sindaco - costituiscono l’area delle cure che si trovano a metà strada fra l’intensività assistenziale delle cure ospedaliere in fase acuta di malattia e l’estensività assistenziale garantita a domicilio o nelle strutture residenziali specialmente per il paziente cronico-fragile. Tutto ciò era stato studiato ed attivato con l’ambizione di costruire finalmente nel sistema sanità-territorio un ulteriore tassello nell’offerta complessiva di servizi con la creazione di un continuum assistenziale tra ospedale e domicilio e viceversa, sino ad allora mancante nella realtà Maceratese”.
"Il reparto di “Cure Intermedie” di Treia dispone di 24 posti letto e ora “Il sistema della Residenzialità” prevede anche l’impegno dei medici di medicina generale nelle Cure Intermedie e la loro presenza risulta imprescindibile; tuttavia, il patrimonio ereditato dall’ex reparto di Medicina prima e Lungodegenza poi aumenta la valenza della struttura e permette una differenziazione nella tipologia di ricoveri, indirizzando ai medici specialisti i casi a maggiore complessità, che necessitino di competenze multidisciplinari. Ci auguriamo che una modalità organizzativa, così strutturata, possa essere mantenuta e potenziata anche in futuro” conclude Capponi.
Alla riattivazione del reparto lunedì 25 Gennaio, alle ore 16:00, presenzieranno l’Assessore Regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, il Direttore dell’Area Vasta 3 Daniela Corsi, il Direttore del Distretto di Macerata Giovanna Faccenda, il Direttore di struttura complessa di Medicina Fisica e RiabilitativaGiorgio Caraffa (che ha avuto un ruolo importantissimo nel continuo rafforzamento e qualificazione della Casa della Salute di Treia), la Dott.ssa Marina Lombardello Dirigente Medico di Cure Intermedie e la Dott.ssa Maria Donata Mancinelli anch’essa Dirigente Medico di Cure Intermedie, oltre il personale medico, infermieristico e socio assistenziale della struttura.
Sorpassa tre veicoli in curva, ma si trova di fronte una pattuglia dei carabinieri: maxi multa e sequestro della patente per un 20enne.
Verso mezzogiorno di ieri, 19 gennaio, un 20enne residente in provincia di Macerata, mentre transitando a forte velocità in contrada Schito di Treia alla guida di una Volkswagen di colore nero, ha effettuato il sorpasso in prossimità di una curva di ben tre veicoli che lo precedevano trovandosi di fronte, poco più avanti, la pattuglia della Stazione Carabinieri di Appignano che stava effettuando un posto di controllo.
I militari, vista la manovra azzardata, gli hanno intimato l’alt contestandogli la violazione dell’art.148 del Codice della Strada che prevede la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da €. 167 a €. 666 e la sospensione della patente di guida da uno a tre mesi
Nel corso della puntata di “Linea Bianca” in onda sabato 23 gennaio 2021, alle ore 14 su Rai 1, ci sarà uno speciale dedicato all’associazione “Il Mio Labrador” con sede in Treia.
La bellissima Giulia Capocchi, co-conduttrice della trasmissione insieme a Massimiliano Ossini, intervisterà il Presidente Andrea Zenobi che illustrerà le finalità dell’associazione e le tecniche di addestramento dei cuccioli di Labrador.
L’Associazione "Il Mio Labrador” si occupa dell’addestramento di cani di razza Labrador Retriever e non solo, quali futuri “cani da assistenza” per persone con disabilità motorie e psichiche.
Le tecniche apprese lungo il percorso formativo da questi bellissimi cuccioli, consentono di aprire e chiudere, cassetti, porte, lavatrici; accendere e spegnere gli interruttori della luce, raccogliere oggetti da terra e, per quanto riguarda la sfera della disabilità psichica, con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico, diventano insostituibili compagni di gioco.
Il percorso formativo di questi cani dura all’incirca due anni e tutte le spese riguardanti l’acquisto del cucciolo da allevatori selezionati, l’addestramento, la cura, il sostentamento e le spese veterinarie sono a totale carico dell’Associazione che non riceve alcun tipo di sovvenzione da Enti pubblici.
E’ di pochi giorni fa la notizia di un bambino inglese affetto da autismo che ha iniziato a parlare grazie alle interazioni con un cucciolo di cane di appena due mesi.
La scorsa estate l’Associazione si è resa protagonista di una campagna di solidarietà promossa dall’Orchestra Fiati Città di Macerata, prevedendo, nel corso delle serate musicali, uno spazio dimostrativo delle capacità operative di questi splendidi cani.
Sulla pagina facebook “Il Mio Labrador - educazione Cani per Disabili” si possono trovare ulteriori informazioni e approfondimenti.
Nella mattinata dI oggi hanno preso il via le vaccinazioni alla Residenza protetta e casa di riposo “Covid Free” di Treia.
Per la prima volta e’ stato utilizzato il vaccino “Moderna” è stato somministrato a tutti gli ospiti, al personale infermieristico e delle OSS. La prima ad essere vaccinata “per priorità di anzianità” e’ stata Ida. Una nonnina, ancora simpatica e brillante, che la scorsa settimana ha compiuto 106 anni.
Il delicato compito di effettuare le vaccinazioni è toccato ai medici di base di Treia tra cui dr. Pettarelli, il dr. Brambatti, il dr. Cingolani, il dr. Luchetti, il dr. Salvatori oltre alla dr.ssa Ferretti, medico di base ad Appignano. Anche tutto il personale operante presso la struttura (infermieri, Operatrici sociali, addetti alla mensa, alle pulizie e addirittura il barbiere è stato vaccinato.
“E’ importante sottolineare che finora, nonostante la gravità della Pandemia, la casa di riposo di Treia non è stata aggredita dal virus: un risultato eccezionale – ha affermato il Sindaco Franco Capponi presente all’evento - per le fragilità degli ospiti, e ottenuta grazie ai protocolli molto severi che sono stati messi in atto, ma soprattutto grazie all’impegno, alla dedizione ed alla accortezza del personale che ha dovuto sottostare oltre i rigidi protocolli a limitazioni anche nella loro vita privata. Hanno raggiunto questo obiettivo, come si può portare a termine una vera e propria missione, dedicando a queste persone fragili la loro stessa esistenza rifuggendo quindi da qualsiasi occasione di rischio esterno e condizionando quindi anche la loro vita privata”.
“Certamente i nostri ospiti hanno dovuto subire qualche privazione (soprattutto il contatto fisico con i propri familiari) ma pensiamo sia valsa la pena e queste privazioni sono state sostituite dalla tecnologia mettendo in contatto gli ospiti con i loro parenti attraverso due Tablet utilizzati per vedersi e parlarsi a distanza”.
Data l’importanza di questo momento per la comunità treiese, l’Amministrazione comunale, nella persona del Sindaco Franco Capponi e dell’assessore ai Servizi sociali, Luana Moretti, ha voluto essere presenti, per testimoniare agli ospiti e agli operatori la particolare attenzione per le persone più fragili.
“Sognai, e vidi che la vita è gioia; mi destai, e vidi che la vita è servizio. Servii, e vidi che nel servire c'è gioia”. Con questo emblematico messaggio del grande poeta e scrittore Tagore, i ragazzi del Servizio Civile Nazionale che hanno svolto, nell’anno appena trascorso, la loro esperienza nella comunità treiese, hanno ricevuto il saluto e i ringraziamenti dall'amministrazione comunale di Treia, nella persona del sindaco Franco Capponi e dell'assessore ai Servizi Sociali Luana Moretti, insieme ai Responsabili dei settori "Affari Generali ed Istituzionali - Risorse umane - Servizi Demografici " Liliana Palmieri e "Servizi alla Persona" Orazio Coppe, nei cui rispettivi ambiti i volontari hanno prestato servizio.
Una esperienza molto costruttiva per i ragazzi, che hanno avuto la possibilità di vivere da vicino la realtà professionale all'interno del Comune, che per sua vocazione istituzionale, è l'Ente più vicino al cittadino; una esperienza preziosa anche per l'Ente ospitante, che con il sorriso e la grinta dei volontari, ha avuto una ventata di freschezza.
Il servizio ha coinvolto 8 volontari: alcuni di loro hanno operato presso l’Ufficio Cultura di Treia, prestando la loro preziosa collaborazione anche presso la Proloco, per accogliere i tanti turisti che nella scorsa estate hanno scelto i piccoli Borghi; altri invece hanno prestato servizio presso l'ufficio dei servizi sociali e presso la casa di riposo, affiancando il personale dipendente e portando un contributo prezioso e costruttivo.
Nella particolare cornice del parlatorio del Monastero della Visitazione, in cui hanno sede i servizi sociali, il Sindaco ha ringraziato i volontari per il prezioso aiuto, ricordando loro come l’esperienza del Servizio Civile sia una buona opportunità di formazione per i giovani perché permette loro di intraprendere i primi passi nel mondo del lavoro ma, soprattutto, di entrare in contatto con la comunità locale e di conoscerne anche i bisogni e le necessità. Nel salutarli, con l’augurio di aver dato loro gli strumenti giusti per capire quale strada intraprendere nel futuro, il Sindaco ha donato ai volontari un acquerello dipinto a mano, con gli scorci più belli della Città di Treia e la riproduzione delle parole di Tagore.
Per un periodo che si conclude, già se ne avvia un altro: ricordiamo, infatti, che il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato il nuovo bando per il Servizio civile universale rivolto ai giovani tra i 18 e i 28 anni che aspirano a diventare operatori volontari. Il bando scade il prossimo 8 febbraio.
Tutte le informazioni sono consultabili nel sito istituzionale del Comune di Treia.
https://www.comune.treia.mc.it/avvisi-cms/servizio-civile-universale-bando-2019-2/?a=
L'Amministrazione comunale di Treia, riconoscendo alla tecnologia un ruolo importante per il contrasto ed il contenimento dei fenomeni criminosi, ha provveduto alla sottoscrizione di un protocollo d'intesa con la Prefettura di Macerata per un progetto di sicurezza urbana integrata (leggi di più).
Il Comune di Treia è tra gli 11 Enti della provincia di Macerata beneficiari del finanziamento ministeriale per l'installazione di ulteriori 11 telecamere intelligenti per il monitoraggio, in tempo reale, delle arterie stradali principali di accesso alla Città caratterizzate da flussi viari rilevanti: i finanziamenti stanziati copriranno il 50% del costo di realizzo della progettualità stimata in 40 mila euro.
"La realizzazione del progetto, che rappresenta una continuità con quanto già fortemente voluto e realizzato da questa Amministrazione in materia di sicurezza urbana - sottolinea il vicesindaco David Buschittari - è il frutto di un qualificato lavoro del nostro Comando di Polizia Locale, condotto in sinergia con la locale stazione dei Carabinieri, collaborando per l'individuazione dei punti nevralgici per i flussi viari del territorio".
"L’utilizzo di 'occhi elettronici' consente l'effettuazione in tempo reale della lettura delle targhe dei veicoli in transito - spiega ancora Buschittari -, con capacità di trasformare le targhe rilevate in files digitali trasferibili ad un server centralizzato e da qui indirizzati ad un data base del sistema targhe e transiti per la segnalazione, se necessaria, in tempo reale, del passaggio di un’auto con targa attenzionata o di veicoli sprovvisti di copertura assicurativa o di revisione, requisiti imprescindibili sia per la tutela dell’ordine pubblico sia per la sicurezza della circolazione stradale".
"Ci stiamo muovendo per dare una risposta tangibile e concreta per la sicurezza urbana. Il Comune di Treia è dotato di 51 telecamere di contesto e 8 telecamere OCR: arriveranno a 19 gli occhi elettronici intelligenti da collocare nei punti strategici della viabilità comunale con previsione di realizzazione entro il prossimo mese di marzo" conclude Buschittari.
Treia piange per la scomparsa di Tarquinio Antolini, noto imprenditore artigiano ma anche un grande amico di tutta la comunità.
Conosciuto nella zona per la sua ditta "Accumulatori ABA" che ultimamente aveva passato nelle mani del figlio Michele. Amante della caccia e del calcio tant'è che era grande tifoso della Juventus. Se n'è andato il giorno del suo 81esimo compleanno, lasciando la moglie Gianna, i figli Michela e Michele, il genero Giovanni, la nuora Mercedes con il dolce nipote Diego e la suocera di 99enne Erina.
La salma è esposta presso la sala funebre della Croce Verde di Sforzacosta. I funerali avranno luogo martedì 12 gennaio, presso la Chiesa del Santissimo Crocefisso di treia alle ore 10.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 13 decessi correlati al Covid-19.
Tre le vittime registrate nelle strutture ospedaliere del Maceratese: al nosocomio del capoluogo sono spirate una 99enne di Colmurano e una 92enne di Civitanova Marche, mentre al Covid-Hospital ha perso la vita un 85enne di Treia.
Tre i decessi avvenuti al "Murri" di Fermo: una 78enne di Fermignano, una 82enne del capoluogo e una 90enne di Porto Sant'Elpidio. Alla Res Valdaso Campofilone ha perso la vita una 88enne di Fano.
Sono state 6 le persone decedute nelle strutture ospedaliere del Pesarese. A Fossombrone è morto un 84enne di San Lorenzo in Campo, mentre al nosocomio del capoluogo hanno perso la vita: una 57enne,una 90enne, un 85enne, una 84enne e una 86enne.Tutte le vittime erano di Fano.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1711 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (732), mentre sono 285 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:
Incremento della videosorveglianza in diversi comuni del Maceratese.
La sicurezza urbana integrata prende vita nel 2017 allo scopo di incrementare il controllo del territorio attraverso l’ottimale utilizzo di dotazioni e risorse umane.
Per i progetti presentati nell’anno 2020 sono risultati beneficiari dei contributi i Comuni di Caldarola, Camerino, Castelsantangelo Sul Nera, Civitanova Marche, Fiastra, Montecassiano, Penna San Giovanni, Porto Recanati, Serrapetrona, Treia e Urbisaglia.
Questi i Comuni che a seguito dell'approvazione della graduatoria definitiva da parte del Ministero dell'Interno otterranno infatti i finanziamenti statali, per un importo complessivo di € 231.896,85, per la realizzazione di impianti di videosorveglianza.
"Un importante risultato - ha commentato il Prefetto Flavio Ferdani - che assicurerà ai Sindaci dei Comuni le opportunità preventive e repressive dei sistemi di videosorveglianza; infatti le potenzialità offerte dagli apparati tecnologici consentiranno di far fronte ai fenomeni di delinquenza diffusa e predatoria, contribuendo ad incrementare la sicurezza percepita oltre che quella reale in particolari zone".
La realizzazione di tali progetti, frutto di un percorso avviato con la preventiva sottoscrizione di un patto tra il Prefetto ed i Sindaci dei Comuni, consentirà agli enti beneficiari dei finanziamenti di assicurare più elevati standard di vivibilità e un maggiore decoro della città grazie ad appositi sistemi di videosorveglianza installati nelle zone più esposte a fenomeni delittuosi.
Non è stato il consueto intervento di pulizia delle bacheche, ma un vero e proprio atto vandalico. Ignoti, nelle ultime due settimane, si sono "divertiti" a strappare i manifesti funebri appesi sulle plance situate nella frazione di Chiesanuova, nel territorio comunale di Treia.
Un gesto privo di senso (come d'altra parte tutti gli atti vandalici) che è stato subito notato dai residenti dal momento che quelle bacheche, visto il difficile periodo pandemico, sono molto consultate.
Tutti parlano di gesto ignobile, soprattutto nei confronti dei parenti dei defunti, i cui nomi sono pubblicati su quei manifesti e che, per ore, sono rimasti stracciati e lasciati a terra.
Il Centro Funerario Città di Macerata, che ha l'incarico di affiggere i manifesti nella frazione, ha provveduto "ad una continua attività di controllo e di riaffissione, nonostante le festività".
"Ora, però, ci troviamo costretti - sottolineano dal Centro Funerario - ad attivarci nelle opportune sedi affinché venga dato un nome e un cognome alla mano malata che, con il suo operato, sta di fatto peggiorando una situazione di sofferenza, già drammatica di suo a causa del Covid-19, ad un'intera comunità".
“Il valore sociale dello sport”. E’ questo il titolo di un progetto predisposto dal comitato regionale dell’Unione Sportiva Acli Marche che si è aggiudicato il primo posto nel Bando emesso dalla Regione Marche per il finanziamento di progetti di rilevanza regionale, a sostegno dello svolgimento di attività di interesse generale promossi da organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale.
Si tratta di un'iniziativa che sarà realizzata nel territorio di comuni che sono compresi all’interno del cratere del sisma degli anni 2016/2017.
Le attività, infatti, saranno svolte nel territorio di tre province: Ascoli, Fermo e Macerata ed in particolare ad Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Maltignano, Castorano, Venarotta, Ortezzano, Treia, Pioraco, Offida e Cossignano.
Attraverso il proprio staff tecnico, quello delle associazioni partner (Arquata Potest, Il Cammino, Delta e Centro Iniziative Giovani) e delle amministrazioni comunali coinvolte, saranno organizzate una lunga serie di attività gratuite (anche attraverso i canali di comunicazione e dunque non solo in presenza) finalizzate ad evidenziare il valore sociale dello sport e a evidenziare la stretta correlazione esistente tra sport e salute.
In particolare saranno allestite attività come lo yoga, l’autodifesa, il parkour, i cosiddetti giochi della mente (scacchi, burraco, vision training), la respirazione, il taijiquan, il qigong, la ginnastica e le camminate naturalistiche.
“Con questo progetto – dicono i dirigenti dell’U.S. Acli Marche - vogliamo evidenziare l’importanza delle attività sportive al fine di poter ottenere una lunga serie di benefici che la pratica sportiva può apportare sia alla collettività che al singolo individuo. Vogliamo dunque evidenziare la funzione sociale dell’attività fisica poiché riteniamo che lo sport sia un importante elemento di coesione per tutta la comunità marchigiana".
"Le attività di prevenzione della salute inserite nelle varie azioni progettuali non sono solo funzionali al benessere della persona ma anche ad un importante risparmio delle risorse destinate al welfare. Occorre infatti investire su corretti stili di vita e sulla cultura dell’attività fisica e sullo sport in generale (comprese attività che rientrano in quelle sportive ma che a prima vista potrebbero non sembrare) attraverso una serie di azioni tra loro coordinate che vadano a mettere da parte l’aspetto agonistico dello sport per evidenziare l’aspetto della socializzazione e della prevenzione della salute dei cittadini" aggiungono i dirigente dell'Acli Marche.
Il programma delle attività sarà pubblicato sul sito www.usaclimarche.com o sulla pagina Facebook Unione Sportiva Acli Marche.
Per avere notizie dirette e per essere inseriti nel gruppo informativo, è possibile inviare un messaggio Whatsapp al numero 3442229927.
La neve, così come preannunciato negli scorsi giorni, non ha esitato ad arrivare copiosa sui monti Sibillini. Sugli impianti sciistici di Bolognola sono già stati raggiunti i 25 centimetri di spessore, ma anche in tutte le altre aree interne del Maceratese si segnala la caduta dei fiocchi: da Pieve Torina a Camerino.
Stando a quanto comunicato dal bollettino meteo della Protezione Civile il limite delle nevicate, nel corso della giornata di oggi, sarà in abbassamento fino a 400-500 metri, localmente anche a quote più basse in occasione dei rovesci più intensi.
Peraltro, in vista della giornata di domani (27 dicembre), è stato diramato un messaggio di allertamento valido sino alla mezzanotte per criticità idrogeologica e rischio valanghe, in particolare nella zona est dei Monti Sibillini.
In ogni caso quello che si può ammirare oggi sulle nostre montagne è uno scenario incantato, di un bianco candido, che contribuisce a ripristinare l'alone magico di un Natale vissuto in "zona rossa" da tutti i marchigiani.
Ecco il video della situazione attuale sugli impianti sciistici di Bolognola, postato dalla pagina Facebook "Bolognola Ski":
Nevicata in corso anche a San Lorenzo di Treia, come dimostra il video postato dalla pagina Facebook "Naturalmente San Lorenzo":
Meraviglioso lo spettacolare panorama imbiancato che in questi minuti si può ammirare a Castelluccio di Norcia attraverso la live webcam:
"Io son partito; poi così d'improvviso: che non ho avuto il tempo di salutare. L'istante è breve, ancora più breve se c’è una luce che trafigge il tuo cuore...".
"Mi manchi tanto amico caro, davvero e tante cose son rimaste da dire...".
Parole tratte da Arcobaleno, scritte da Giulio Rapetti Mogol in memoria di Lucio Battisti (brano interpretato da Adriano Celentano) gli uomini e le donne della Proloco di Arborea in provincia di Oristano. Anche in Sardegna don Peppe, a capo per tanti anni dell'associazione polentari d'Italia, era molto amato. I versi del più famoso paroliere italiano sono stati posti a ideale, unica didascalia delle immagini 'sarde' del parroco treiese, nel curatissimo calendario ieri sera distribuito a conclusione della messa della 24 (In realtà delle 18,30) a Santa Maria in Selva.
Fedeli di qua e di là di due lontane sponde mediterranee, unite dal nome di don Peppe nel corso del rito natalizio. Celebrato in surroga del nuovo parroco don Igino Tartabini (a Chiesanuova) da don Giovanni, un giovane prete proveniente di Pechino, formato dal seminario 'Redemptoris Mater'.
Mentre a Santa Maria in Selva, si stava celebrando la messa, a Lome' in Togo, si lavorava per la biblioteca intitolata a don Branchesi. In prima linea, con la diocesi, il comitato parrocchiale marchigiano: "Abbiamo acquistato numerose copie del libro 'Grazie Fratello' (generosamente prodotto dall'editore Ilari, il libro d' curato da Maurizio Verdenelli) per farne omaggio alle famiglie della nostra comunità e finanziare la biblioteca che avrà il nome di don Giuseppe". Il quale, di spirito missionario, avrebbe di certo gradito la presenza di un giovane 'collega' cinese a presiedere il rito più suggestivo dell'anno nella 'sua' chiesa. Non a caso, don Branchesi aveva sull'altare un mappamondo, e il presepe replicava a Natale lo spirito la sua visione internazionale.
"Nel suo nome faremo altre iniziative, anche e soprattutto in occasione della prossima sagra della polenta, quando sarà possibile ripristinarla" dice Gianni Savi insieme con gli altri del comitato di Santa Maria in Selva, una famiglia nella grande famiglia dell'attivo borgo treiese al confine con Macerata. Ieri sera è stata anche l'occasione per distribuire un altro gadget a cura di Daniela, Nunzia e Marisa nel ricordo del primo parroco maceratese: un prezioso, curatissimo cameo su legno della Santa Famiglia con Pastori di Tiziano Vecellio.
In chiesa una maxi-immagine di don Giuseppe Branchesi. La parte musicale dedicata ai cori con i bambini della parrocchia, e' stata sostenuta da due chitarristi: uno di questi, l'ingegner Francesco Soldini, nipote del parroco e figlio di Maria Pia Branchesi, seduta in prima fila. "... senza don Peppe?". È dura" risponde lei che per la commozione non vorrebbe neppure avvicinarsi alla grande foto dell'amatissimo fratello che domina la muta platea dei suoi 'fratellini'.
Divisi in due 'aule', causa Covid. La prima quella della chiesa; la seconda, l'auditorium collegato in diretta con un maxischermo (un'altra delle sante 'tecnologie' di don Branchesi sempre al passo dei tempi) con l'altare.