Al fine di consentire le operazioni di trasporto di materiali all’interno del cantiere edile oggetto di ricostruzione post sisma 2016 edificio, il Comune di Tolentino ha istituito una modifica temporanea alla circolazione in corso Garibaldi per il giorno 23 luglio.
Dalle ore 8:00 alle ore 12:00 sarà attivo il divieto di sosta con rimozione esteso a tutti i veicoli, per il tratto compreso dal civico n. 66 al civico n. 22. Dalle ore 9:00 alle ore 11:45 è istituito il divieto di transito veicolare dall’intersezione con viale Cesare Battisti, ad eccezione dei veicoli dei residenti del centro storico che possono transitare fino all’intersezione con via Oberdan, piazza Strambi, via Valporro e via Flaminia.
Si confermano Campioni Italiani di Categoria 19/27 classe internazionale i tolentinati Matteo Ballini e Alessandra Ballini che nelle giornate dal 10 al 12 luglio hanno partecipato ai Campionati Italiani Fidesm presso Rimini Fiera, conseguendo il titolo di Campioni Italiani e vincendo inoltre la Supercoppa. Rappresentando la scuola New Fashion Gia Man Dance, attiva anche a Tolentino dal 1997/98 sotto la presidenza di Federica Lorenzi, questi atleti si sono confermati tra le migliori coppie italiane nella loro categoria.
"Siamo felici - hanno dichiarato il sindaco Mauro Sclavi e il vicesindaco e assessore allo Sport Alessia Pupo - che molti dei nostri giovani talenti stiano ottenendo riconoscimenti nazionali nei loro sport durante questo periodo.Il traguardo raggiunto da Matteo e Alessandra Ballini rappresenta un importante successo, dimostrando come la dedizione e le numerose ore di allenamento possano portare a risultati straordinari.
La costruzione del nuovo polo scolastico di Tolentino è stata al centro di un incontro che si è svolto in Provincia tra il presidente Sandro Parcaroli, il dirigente del settore Ricostruzione ed edilizia scolastica Stefano Mogetta, il Rup Giordano Pierucci, il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, alcuni esponenti di maggioranza del Comune, i rappresentanti dell’Istituto Filelfo insieme al dirigente Donato Romano e a diversi studenti.
L’architetto Pierucci e l’ingegner Mogetta hanno spiegato che entro fine anno si provvederà all’approvazione del progetto esecutivo per la realizzazione del polo che sarà suddiviso in tre distinti corpi di fabbrica e potrà arrivare ad ospitare fino a mille alunni, ripartiti in 44 classi.
La costruzione si avvarrà della tecnologia Bim (Building Information Modeling) e delle ultime tecnologie in termini di efficientamento energetico e sicurezza: tetto green a invarianza idraulica, raffreddamento a soffitto e classe IV di sicurezza che la renderanno una struttura pubblica strategica. Il complesso centrale del primo corpo sarà dedicato alla didattica e alle attività complementari. Qui si troveranno l’atrio dell’istituto Filelfo, la dirigenza didattica, la segreteria, l’infermeria e l’archivio.
Inoltre saranno realizzate anche una palestra, due sale danza e una sala registrazione con relativi spogliatoi. Nelle due ali est ed ovest, oltre alle aule, ci saranno la biblioteca per gli alunni, le sale professori, l’archivio, alcuni spazi studio per gli studenti e i servizi igienici. Un secondo corpo sarà dedicato all’officina meccanica a servizio dell’Ipia, mentre nel terzo e ultimo complesso ci sarà una palestra di tipo B1, con funzione anche di auditorium. Tutto il complesso sarà accessibile alle persone diversamente abili e, nella parte esterna del polo, ci saranno anche ampi spazi verdi.
Secondo un primo cronoprogramma la consegna dei lavori è prevista per la fine di gennaio 2025, mentre il corpo centrale e l’ala dei Licei saranno completati a fine 2026. Subito dopo saranno spostati nei nuovi locali gli studenti del Liceo Filelfo che ancora si trovano nei capannoni ex Quadrilatero, mentre si prevede di completare l’intera struttura scolastica dopo altri 20 mesi di cantiere. In tutto questo tempo la direzione dei lavori rimarrà sempre in mano agli uffici tecnici della Provincia.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente Parcaroli che ha confermato l’impegno della Provincia e della consigliera Laura Sestili, che fin dall’inizio ha seguito le diverse fasi del progetto, nel risolvere la delicata situazione delle scuole superiori di Tolentino, mentre il sindaco Sclavi si è detto "felice della sinergia fra le istituzioni, che si è concretizzata anche attraverso la concessione alla Provincia di parte delle aree confinanti al polo, in maniera tale da definire a tutti gli effetti Campus la nuova struttura e dare nuovi e ampi spazi agli studenti del comprensorio".
Per consentire i lavori di smontaggio della gru all’interno del cantiere edile sito in viale Vittorio Veneto, il giorno 22 luglio 2024 dalle ore 7:30 alle ore 15:30 la circolazione è temporaneamente modificata. Lo rende noto il Comune di Tolentino, che fa sapere come venga attuato il divieto di transito per tutti i veicoli, a esclusione dei residenti.
In viale Vittorio Veneto, nel tratto di strada compreso tra l’intersezione con via Isonzo e l’intersezione con via Asiago; -in via Arsiero, per il tratto compreso tra via Murat e viale VittorioVeneto. Doppio senso di circolazione esclusivamente per i residenti: in viale Vittorio Veneto, nel tratto di strada compreso tra l’intersezione con via Isonzo ed il civico 98 di viale Vittorio Veneto; in viale Vittorio Veneto nel tratto di strada compreso tra l’intersezione con via Tagliamento e l’intersezione con via Asiago.
Lunedì 15 luglio si è riunita l’Assemblea dei Comuni soci del Cosmari. Presenti sindaci o loro delegati per il 79,83% delle quote. Molti i sindaci neo eletti che hanno partecipato per la prima volta all’Assemblea dell’azienda.
In apertura di seduta l’approvazione del progetto di bilancio anno 2023 che presenta un valore della produzione di 57.168.583 euro con costi pari a 56.585.429. I proventi e oneri finanziari sono pari a 553.120 euro e quindi ne scaturisce un utile ante imposte pari a 30.034 euro e per effetto delle imposte anticipate si raggiunge un utile finale di 85.352 euro.
Dopo l’intervento del direttore generale Brigitte Pellei che ha illustrato lo stato patrimoniale che rileva la situazione patrimoniale dell’azienda nonché i crediti e i debiti e del conto economico che rileva i costi e i ricavi e dopo la relazione del Collegio sindacale, sono intervenuti diversi sindaci per chiedere alcuni chiarimenti. Subito dopo i sindaci hanno approvato il bilancio consuntivo 2023 all’unanimità.
Per quanto concerne il bilancio di previsione 2024 sono stati ricordati da parte del presidente Massimo Rogante i punti programmatici che hanno dettato l’elaborazione del documento economico dell’anno in corso quali: programmazione d’ambito; riqualificazione dei servizi sul territorio; riqualificazione della rete di raccolta; completamento impiantistico e discarica; rivisitazione e potenziamento della struttura della società; strumenti di controllo, trasparenza e qualità; introduzione Tariffa Puntuale; la strategia del PNNR nella gestione dei rifiuti; armonizzazione dei Regolamenti comunale; rapporti istituzionali.
Inoltre sono state sottolineate le diverse difficoltà incontrate in questo 2024 tra cui la crisi energetica, gli scossoni inflazionistici e la questione della discarica d’appoggio. E’ stata ribadita la qualità dei servizi erogati con costi tra i più bassi d’Italia, come testimoniato dal rapporto annuale “Rifiuti Urbani”, che attesta il costo medio Tari per famiglia italiana nel 2023, pari a 320 euro mentre nei Comuni maceratesi serviti da Cosmari una famiglia paga 220 euro. Nel corso della relazione è stato anche ricordato che a causa della mancanza della discarica e per altre variabili si andrà incontro, come già annunciato, a un aumento della tariffa. Per l’anno 2024 il Bilancio di previsione presenta un valore della produzione di 62.436.377 euro, con costi di produzione pari a 61.362.491 euro, con risultato prima delle imposte pari a 306,485 euro, con imposte per 267.260 euro da cui deriva un utile di 39.225 euro.
Quindi per il 2024 si confermano le sfide economiche-finanziarie già anticipate lo scorso anno, con decisioni importanti da prendere relativamente all’iter autorizzativo per la produzione di biometano; revamping del TMB; rinnovo della flotta di gestione dei servizi; introduzione degli strumenti per consentire l’estensione marcata della tariffazione puntuale tramite sistemi di identificazione e Green Point; i due grandi progetti impiantistici (biodigestore e trattamento pannolini e pannoloni) in fase di rivalutazione.
Questi i fattori più significativi del 2024: implementazione di un sistema preventivo di gestione dei rifiuti per ridurre i rischi; revisione delle attività relative agli ispettori ambientali; riallineamento autorizzativo di tutte le attività dell’impianto; avvio della progettazione per la dismissione dell’impianto di termovalorizzazione; implementazione di un’analisi specifica dei dati per la ricerca e sviluppo; conclusione del capping delle discariche di Tolentino e San Severino Marche; sistemi di riqualificazione delle attrezzature e dei servizi; ampliamento della viabilità di accesso e sistemazione dell’area nord-est; formazione mirata per le figure apicali; collaborazioni con i consorzi per il recupero del rifiuto differenziato; progetto di comunicazione per valorizzare il personale dipendente; progetti di ricerca e sviluppo in collaborazione con università e laboratori.
Il Bilancio di previsione 2024 è stato approvato a maggioranza con il 61,16% delle quote dei presenti con l’astensione di Cingoli, Camerino, Matelica e Loreto. Rinviati all’unanimità gli atri punti iscritti all’ordine del giorno relativi alla nomina del nuovo CdA in una seduta da convocare nel mese di agosto e in chiusura di seduta approvazione all’unanimità per l’acquisizione di due piccoli porzioni di terreno confinanti con l’area dell’ex discarica di Tolentino.
In conclusione il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, in qualità di presidente dell’Ata, si è dichiarato d’accordo con le richieste avanzate da diversi sindaci di conoscere lo stato dell’individuazione di una rosa di almeno cinque siti in cui localizzare la prossima discarica, e ha annunciato in proposito la convocazione di una specifica riunione con il tecnico incaricato Ing. Stella (ATA 2) e con i ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche, presso il Cosmari per il giorno 25 luglio 2024.
Il prossimo 20 luglio, lo storico Teatro Antico di Taormina sarà il palcoscenico di un evento straordinario: la serata di gala dei Taomoda Awards 2024, durante la quale Silvio Calvigioni Tombolini riceverà il prestigioso Tao Award per la Moda Made in Italy. Questo riconoscimento celebra l’eccellenza italiana del marchio di menswear marchigiano Tombolini, che festeggia il suo 60° anniversario con un altro traguardo importante.
La commissione del premio, composta da autorevoli giornalisti delle principali testate nazionali e da esperti del settore, ha voluto premiare un brand che si distingue per la sua capacità manifatturiera eccezionale e per essere diventato un riferimento mondiale nel menswear. Tombolini non è solo un simbolo della tradizione sartoriale italiana, ma rappresenta anche un modello di imprenditorialità di successo che ha saputo unire heritage e contemporaneità senza perdere la propria identità.
Silvio Calvigioni Tombolini, direttore commerciale, marketing e comunicazione del brand, ha dichiarato a margine dell’evento: "Ricevere un premio tanto prestigioso è un ulteriore stimolo per proseguire nel solco di un percorso che ci permette di contaminare il nostro storico DNA con quell’avanguardia sempre più sostenibile che è oramai imprescindibile per portare al successo la creatività e lo stile italiano nel mondo."
L'evento, ideato e diretto dalla giornalista Agata Patrizia Saccone, coniuga moda e design, sostenibilità e cultura, imponendosi come il momento più glamour del Sud Italia. La serata di gala vedrà sfilare in passerella i look più rappresentativi del DNA di Tombolini, offrendo una sintesi perfetta delle diverse anime del marchio: dal classico tailoring al casual sportivo, fino alle declinazioni green e super light.
La storia di Tombolini è un esempio di eccellenza tricolore, dove la tradizione sartoriale si unisce all’innovazione e al rispetto per l’ambiente. La ricerca e lo sviluppo sono i capisaldi di uno stile riconoscibile e amato, che continua a evolversi senza mai perdere di vista le proprie radici. La sfilata-evento offrirà una preview delle collezioni della prossima stagione, mostrando come il brand sappia reinventarsi continuamente pur mantenendo la propria identità.
Continuano le azioni predisposte dal sindaco Mauro Sclavi, dall’Amministrazione comunale e dall’Ufficio Ambiente del Comune di Tolentino, in accordo con l’AST, per combattere il proliferare e la presenza dei piccoli insetti ed in particolare delle zanzare. Infatti, dopo l’ordinanza che dispone una serie di accorgimenti da adottare per evitare la presenza e l’aumento delle zanzare, dopo gli accorgimenti adottati con la disinfestazione con pasticche nei ristagni d’acqua per prevenire la schiusa delle uova e dopo gli interventi in alcune zone della città, considerate sensibili, con il nebulizzatore, è stato deciso di aderire alla campagna di monitoraggio pianificata dall’Istituto Zooprofilattico sanitario dell’Umbria e delle Marche.
“Continuiamo – precisa il sindaco Sclavi – a mantenere alta l’attenzione sulla presenza nel nostro territorio dei piccoli insetti, come le zanzare. In particolare, insieme alle Autorità sanitarie, vogliamo monitorare la presenza della zanzara tigre, particolarmente pericola perché in grado di trasmettere, quale portatore, malattie tropicali all’uomo. Quindi nelle prossime settimane, anche a Tolentino, saranno posizionate alcune postazioni ovitrappole per tenere sotto controllo la presenza di specie esotiche di insetti potenzialmente rischiosi per la popolazione. Ciò ci consentirà di intervenire con puntualità e in maniera precisa con il trattamento ritenuto più idoneo per eliminare le zanzare e gli altri piccoli fastidiosi animali. Quindi prevenzione e interventi per garantire la salute pubblica”.
Il monitoraggio” hot-spot” si basa sulla creazione di una cella di monitoraggio di 1 kilometro di lato con all’interno 14 ovitrappole disposte a distanza di circa 300 metri l’una dall’altra. Tale cellula viene scelta e pianificata dall’IZSUM in collaborazione con il Comune, viene scelta l’area ritenuta idonea con caratteristiche urbane omogenee: alta densità abitativa, presenza di “isole verdi” (come parchi giochi per bambini, piccoli giardini privati, giardini condominali, ecc), tipologia abitativa residenziale omogenea.
L’Izsum identifica e georeferenzia univocamente su mappa una lista di possibili siti d’istallazione in cui posizionare le 14 ovitrappole, fornendo al Comune il materiale necessario per il monitoraggio.
Il Comune individua il personale addetto alla raccolta settimanale che istallerà le ovitrappole e seguirà il monitoraggio per tutta la durata della stagione vettoriale. Il primo posizionamento dell’ovitrappola sarà fatto in conformità ai programmi di monitoraggio e all’andamento climatico stagionale. Alla prima installazione se l’ovitrappola non viene posta nel punto consigliato si dovrà georeferenziare (con GPS o GIS) il nuovo punto comunicandone le coordinate al Centro Regionale di Sorveglianza Entomologica Malattie da Vettore (CREVe) dell’IZSUM.
Le stazioni scelte per ciascuna ovitrappola devono essere mantenute fisse nel corso della stagione. Settimanalmente le listelle di masonite identificate singolarmente dovranno essere inviate in buste di plastica, accompagnate dalla distinta invio campioni al Dipartimento di Prevenzione che provvederà a inviarla alla sede Izsum più vicina.
L’istituto Zooprofilattico Umbria e Marche provvederà all’analisi ovvero al conteggio delle uova presenti e alla rilevazione dell’eventuale presenza di specie esotiche riscontrato con lo sfarfallamento delle stecche mensili. Le trappole vanno installate nella vegetazione, in ombra dove la zanzara tigre si ripara nelle ore calde. Per un corretto posizionamento vanno seguiti i seguenti punti: evitare posti dove vi sia un eccessivo scorrere d’acqua piovana da tetti, grondaie, pensiline, ecc. in quanto si corre che l’ovitrappola sia sommersa o rovesciata; evitare zone molto frequentate da bambini e/o animali domestici, in quanto potrebbero rovesciarle; se possibile metterle a riparo e nasconderle alla vista; sistemare le trappole in luoghi dove rimangano possibilmente in ombra per la gran parte della giornata, evitando l’esposizione alla luce diretta del sole; le trappole possono essere riparate sotto alberi, tettoie, pensiline, ecc. al riparo dal vento e dalle perturbazioni; devono essere scelti posti dove sia consentito un libero accesso settimanale agli operatori evitando aree private.
La situazione della distribuzione di acqua potabile nel territorio del comune di Tolentino è tornata alla normalità. Lo comunica l’Assm che precisa come i disservizi che si sono verificati non siano imputabili alla gestione della municipalizzata tolentinate, in quanto la rottura sulle tubazioni si è verificata a monte, al di fuori del territorio cittadino e ha interessato la conduttura gestita dai tecnici della società Acquedotto del Nera.
“L'Assm, dal momento del guasto che ha portato alla completa mancanza di erogazione dell’acqua del Nera alla rete idrica comunale, si è subito adoperata con i propri tecnici per trovare soluzioni alternative che scongiurassero la completa mancanza di acqua potabile nelle case dei tolentinati”, si legge in una nota.
Grazie a un sistema di impianti e reti alternative è stata comunque assicurata la distribuzione di acqua potabile alla gran parte dei cittadini di Tolentino. Certamente restano alcuni disagi che in alcuni casi si sono verificati anche nella mattinata odierna e ai quali si è prontamente sopperito con l’intervento del personale tecnico reperibile”.
“Anche la comunicazione è stata celere e puntuale e come sempre diffusa attraverso i canali ufficiali di Assm e si coglie l’occasione per ricordare il numero verde di Pronto Intervento 800.11.88.75 da utilizzare per ogni segnalazione di disservizio da parte degli utenti. Inoltre da parte del Comune di Tolentino e stato attivato il servizio di fonica per le vie e le piazze della città”.
“Al di là delle comprensibili polemiche – sottolinea il sindaco Mauro Sclavi - voglio ringraziare il presidente, il CdA e tutto il personale dell’Assm che si sono adoperati, dimostrando ancora una volta tutta la loro professionalità e dedizione, per superare in tempi rapidi e brillantemente, tutte le difficoltà derivate da questo stato di crisi non imputabile a loro ma ad una rottura esterna dell’acquedotto del Nera”.
“Grazie al loro lavoro il nostro territorio ha potuto comunque avere la distribuzione di acqua potabile e nelle zone rimaste a secco si è provveduto con le autobotti, intervenendo caso per caso, tanto che abbiamo anche attivato, oltre a quelle private, anche la Protezione Civile di Tolentino e Macerata che è intervenuta con una propria cisterna”.
“ Ringrazio il presidente Salvucci della Protezione civile di Macerata e il direttore generale regionale Stefoni. Quindi una risposta positiva ad un problema non prevedibile che certamente ha causato qualche disagio che i nostri cittadini, che ringrazio, hanno avuto la pazienza di comprendere e di sopportare, intuendo tutte le difficoltà del caso. Ricordo che, anche in queste ore, i tecnici di Assm sono a disposizione per risolvere tutte le problematiche ulteriori che dovessero emergere e per essere di ausilio alla popolazione”.
Con estrema puntualità, si sono conclusi i lavori di adeguamento del Centro di Raccolta e del Centro del Riuso del Comune di Tolentino. Entrambi i centri riapriranno al pubblico a partire da lunedì 15 luglio, con il consueto orario.
Il sindaco Mauro Sclavi ha espresso la sua soddisfazione: "Ringraziamo il Cosmari per l’ottimo lavoro svolto e per la puntualità nella riapertura dei nostri Centro di Raccolta e del Riuso. Grazie alla loro collaborazione, in questi mesi abbiamo comunque assicurato ai cittadini un adeguato punto di conferimento dei rifiuti ingombranti. Ora la nostra città ha a disposizione centri di conferimento ancora più funzionali e rispondenti alle esigenze degli utenti. Auspichiamo una piena collaborazione di tutti affinché si evitino inutili quanto fastidiosi abbandoni di rifiuti, che possono essere comodamente conferiti al centro di raccolta per il riciclo o consegnati al centro del riuso per una seconda vita."
I lavori di adeguamento sono stati progettati dall’Ufficio Tecnico di Cosmari e finanziati dalla Regione Marche per un costo complessivo di 100 mila euro. Gli interventi hanno riguardato l’adeguamento interno ed esterno del Centro del Riuso, l’inserimento di scaffalature a norma, l’installazione di impianti di videosorveglianza e illuminazione, il ripristino dei vialetti di accesso, interventi sulla vegetazione e la piantumazione di siepi, il ripristino delle recinzioni e la realizzazione della piattaforma in cls per mezzi pesanti. Sono stati inoltre forniti e installati parapetti definitivi e ripristinate le recinzioni in continuità con il Centro del Riuso.
Il Centro di Raccolta, situato in Contrada Rotondo, sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.30, con chiusura totale il mercoledì. Il sabato osserverà l’orario dalle ore 9.00 alle ore 14.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00. Il Centro del Riuso, in località Rotondo, sarà aperto al pubblico il sabato dalle ore 9.00 alle ore 14.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00.
Il tolentinate Fabio Paglioriti si è laureato in soli due anni e mezzo al corso di laurea triennale in 'Scienze dei Servizi Giuridici' presso l’Università degli Studi di Macerata. La sua tesi, intitolata “Il lavoro speciale degli autoferrotranvieri” ha ottenuto una votazione di 96/110. Questo importante risultato dimostra la sua dedizione e passione nel campo giuridico: Paglioriti ha dato prova di possedere una solida formazione e una accurata comprensione delle dinamiche legali e delle sfide specifiche del settore. Il suo percorso di studi è stato completato con successo grazie anche al supporto degli amici, parenti e colleghi che lo hanno sostenuto lungo il cammino.
Varie zone di Tolentino senz’acqua o con la stessa che sgorga di colore marrone, a causa di un guasto della condotta idrica. “Si informa che in base alle ultime notizie pervenute dalla società Acquedotto del Nera, nella tarda serata di ieri è stata rinvenuta la rottura che ha causato l'interruzione dell'erogazione dell'acqua del Nera che rifornisce anche la città di Tolentino. In pratica si sta ultimando la riparazione e nella mattinata di oggi venerdì 12 luglio inizieranno le manovre per il ripristino del servizio di erogazione acqua potabile che dovrebbe tornare alla normalità in serata”, precisa la Assm.
“Si precisa che già a partire da giovedì 11 luglio Assm ha attivato le risorse idriche alternative disponibili (potabilizzatore Ributino, campo pozzi Piani Bianchi), e modificato temporaneamente l'assetto della rete al fine di limitare per quanto possibile l'interruzione del servizio”. Nonostante ciò si registrano difficoltà di approvvigionamento nelle contrade: Bura, San Giuseppe, Collina, Santa Lucia e Vicigliano. Si segnalano inoltre alcuni disservizi (assenza di acqua o intorbidimento) nei piani più alti del centro e delle zone: Brodolini, Matteotti, Fornaci.
"Assm sta approntando un servizio alternativo con autobotte per le contrade e rivedendo ulteriormente l'assetto per ovviare ai disservizi che si stanno verificando. Nel frattempo, visto il periodo particolarmente siccitoso, si rinnova l'invito a tutti gli utenti per un utilizzo attento della risorsa idrica, evitando sprechi ed usi impropri, al fine di contribuire a mantenere sotto controllo la situazione dell'approvvigionamento idrico". "Si ringraziano anticipatamente tutti i cittadini per la collaborazione, scusandosi fin d'ora per ogni eventuale disagio arrecato, anche se non riconducibile direttamente al nostro operato".
Sta per concludersi, dopo diverse settimane di attività il progetto estivo di cittadinanza attiva giovanile “Ci Sto? Affare Fatica! – Facciamo il bene comune”, alla quarta edizione, finanziato dalla Regione Marche e coordinato da CSV Marche ETS.
Infatti, anche il Comune di Tolentino ha aderito per il secondo anno al progetto. Le attività partiranno sono iniziate lo scorso lo 17 giugno, coinvolgendo 6 squadre di ragazzi e ragazze dai 14 ai 21 anni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 12.30 per 6 settimane.
Con loro anche i tutor, giovani dai 22 ai 35 anni, che hanno coordinato settimanalmente le squadre. I ragazzi e le ragazze, come si dice, si sono “sporcati le mani” per rendere più belli i loro territori e per la cura del bene comune, intesa non solo come cura dei luoghi fisici ma soprattutto del “fare insieme”, recuperando il prezioso contributo educativo e formativo dell’impegno, in particolare di quello manuale e artigianale. Ogni gruppo di giovani è stato seguito in tutte le operazioni da volontari “maestri d’arte”, chiamati handyman, proprio per trasmettere loro le competenze tecniche e artigianali necessarie. Tra questi ha aderito anche l’Associazione Nazionale Carabinieri che ha partecipato con diversi volontari.
“Tolentino deve essere orgogliosa dei suoi giovani – sottolinea l’assessore Elena Lucaroni - personalmente insieme all’assistente sociale referente del progetto abbiamo seguito l’ operato dei ragazzi e posso testimoniare che non si sono risparmiati. Hanno compreso bene che quello che stavano facendo era un contributo alla loro comunità e sono certa che lo difenderanno con molta più consapevolezza perché lo hanno curato proprio loro. È stato un modo diverso di passare la mattina, magari riducendo il tempo sui social ma dando priorità alla socializzazione e alla responsabilizzazione e credo che gli si debba veramente rendere merito di ciò. A nome di tutta la Comunità tolentinate, mi permetto di ringraziare davvero i nostri giovani perché sono davvero una grande scoperta in ogni iniziativa li veda coinvolti”.
Le attività nel Comune di Tolentino si sono svolte all’aperto (via Caduti di Nassiriya, via Nicola Ciarapica, Parco Isola d’Istria e viale Papa Giovanni XXIII) e hanno riguardato piccoli lavori di cura del verde, tinteggiatura, manutenzione e artigianato.
A ciascun partecipante, al termine della settimana, viene consegnato, a riconoscimento dell’impegno profuso, un ‘buono fatica’ settimanale del valore di 50 euro (100 euro per i tutor) che potrà essere speso in abbigliamento, libri, cartoleria, materiale informatico e articoli per il tempo libero.
Questa iniziativa ha l’obiettivo di educare le giovani generazioni a un processo virtuoso di custodia del proprio territorio e contesto urbano, fornendo l’occasione di sentirsene responsabili, mediante il coinvolgimento della comunità adulta.
Nel corso di una conferenza stampa il sindaco Mauro Sclavi e l’assessore al turismo Diego Aloisi hanno presentato ufficialmente la rassegna “Musica una. Suoni d’estate”.
Sostenuto dalla Regione Marche, il cartellone presenta alcuni appuntamenti musicali volti a promuovere i talenti locali, ad offrire importanti palcoscenici e a favorire l’incontro con grandi autori della musica italiana e internazionale.
Come ha spiegato il curatore artistico della rassegna Fabio Tiberi, in accordo con l’Amministrazione comunale sono stati programmati diversi momenti con concerti ed eventi inseriti all’interno dell’estate tolentinate e altri che saranno organizzati nei mesi invernali. "L’intento principale è quello di promuovere concerti di qualità come nella miglior tradizione tolentinate anche volendo far recuperare la grande vocazione artistica che Tolentino ha grazie alle sue scuole di musica, ai suoi teatri, ai tanti musicisti tolentinati e anche grazie a Nicola Vaccaj", ha spiegato Tiberi. Tanti appuntamenti con diversi generi musicali per accontentare tutti i gusti e tutte le età da vivere e gustare nelle serate estive in alcuni degli angoli più suggestivi del centro storico.
Ad aprire la rassegna e l’estate tolentinate la serata con il Concerto di Fiati “G. verdi” diretto da Giorgio Caselli. I maestri d’orchestra dell’associazione musicale “N. Gabrielli - Città di Tolentino” hanno incantato il pubblico con una esibizione emozionante e molto coinvolgente.
“Musica una. Suoni d’estate” prosegue venerdì 12 luglio con il concerto che si terrà nel cortile della Biblioteca Filelfica. Alle ore 21 si esibiranno Riccardo Brandi (sassofoni) e Giulio Chiarini (pianoforte). I due giovani musicisti proporranno un variegato programma intitolato “Sax around the piano” con musiche di Bizet, Gershwin, Piazzolla, Rota.
Il terzo appuntamento è programmato per giovedì 18 luglio, sempre nel cortile della Biblioteca Filelfica con l’esibizione, alle ore 21.00 del Concerto Duo Martina Giordani (piano) Chiara Burattini (violoncello) che proporranno al pubblico una serata “East Flavour” con musiche di Bartok, Borodin, Brahmas e Liszt.
Il quarto concerto si terrà venerdì 26 luglio, alle ore 21, in piazza della Libertà, con l’esibizione dei Recidivi spin off che propongono “Effetto Vasco – Il Kom per gli altri”. La band tributo a Vasco Rossi propone le canzoni che il cantautore di Zocca ha scritto per altri artisti e interpreti. “Docuconcerto” a cura di Claudio Toma e Giorgia Isidori con i brani che Vasco Rossi ha scritto per Emma, Mannoia, Curreri, Grandi, Pausini, Pravo.
Infine serata evento giovedì 12 settembre, alle ore 21, in piazza della Libertà. Emozioni e musica con “Mogol racconta Mogol” con la partecipazione di Giulio Rapetti in arte Mogol, Monia Angeli (voce) e Stefano Nanni (pianoforte).
Doppia certificazione di Sostenibilità per Interno Marche Design Hotel: è il terzo hotel al mondo fra le strutture certificate LEED®, primo in Italia Interno Marche Design Hotel, l'hotel che racconta 60 anni di design italiano e che nasce nella villa liberty di Tolentino che fu sede di Nazareno Gabrielli e Poltrona Frau, il cui progetto architettonico e di interior design è stato curato da ORAstudio (lo studio di giovani architetti nato nel 2017 a Tolentino, a cui Franco Moschini ed il suo team hanno voluto affidare questo rivoluzionario progetto) ha ottenuto due certificazioni di eccellenza per la sostenibilità, entrambe con il massimo del punteggio.
Si tratta della certificazione LEED®V4 for Hospitality di livello Platino con ben 87 punti, che attesta Interno Marche come primo Hotel LEED Platinum in Italia nel settore e terzo nel mondo, e della certificazione GBC ®Historic Building, protocollo per la conservazione, riqualificazione, recupero e integrazione di edifici storici che attesta Interno Marche come il primo edificio certificato livello Platino al mondo con 95 punti e lo pone anche come uno dei migliori esempi della Conservazione Post Sisma Centro Italia 2016.
Il protocollo GBC Historic Building di Green Building Council Italia è dedicato agli edifici storici che costituiscono "testimonianza materiale avente valore di civiltà". La certificazione Leed è lo standard mondiale di riferimento per le costruzioni eco-compatibili (viene oggi applicato in 40 Paesi diversi).
Consente, meglio di altri strumenti, di esaltare le caratteristiche “green” degli immobili, conferendo un valore aggiunto. “Siamo fieri di poter annunciare di avere ricevuto ufficialmente le certificazioni LEED®V4 for Hospitality e GBC ®Historic Building, entrambe di rilevanza internazionale - spiega l’ingegner Barbara Capecci, responsabile del progetto per la Moschini spa - Interno Marche è il primo edificio al mondo a potersi vantare di aver conseguito entrambe le certificazioni e lo ha fatto al massimo livello possibile, quello Platino. Si tratta di un risultato frutto di un processo lungo e articolato che ha coinvolto progettisti, tecnici e fornitori, una sfida vinta e un bellissimo risultato per il nostro territorio e per l’Italia”.
“Siamo intervenuti in un bene monumentale adottando un modello di "ricostruzione sostenibile", dimostrando come coniugare architettura contemporanea ed edificio storico, mettendo a sistema gli aspetti tecnici con quelli poetici ed estetici” - affermano Cristiana Antonini e Claudio Tombolini, fondatori di ORAstudio con Federico Pisani e Michele Bonfigli, e responsabili del progetto architettonico e di interior design - .
Csv Marche e il Comitato per l’attivazione del “Patto per un’Amministrazione Condivisa” del Comune di Tolentino hanno organizzato un seminario formativo sull’Amministrazione condivisa a cura del professor Christian Gretter dell’Università di Urbino, docente alla facoltà di sociologia con il corso “governo e organizzazione dei servizi sociali” e consulente per i Comuni di Pesaro e Fano sul tema dello sviluppo del “patto per una amministrazione condivisa”.
L’incontro a cui hanno partecipato i rappresentanti di molte associazioni cittadine è stato aperto dall’intervento del sindaco Mauro Sclavi, dal presidente provinciale del CSV Paolo Gobbi, dal presidente del Consiglio comunale Alessandro Massi Gentiloni Silverj e da Silvio Minetti che sta seguendo l’iter attuativo del progetto congiuntamente a Stefano Servili dell’Ufficio di Staff del sindaco che nel corso del suo intervento ha sottolineato la grande partecipazione delle associazioni cittadine che favorirà un cambio di mentalità necessario per la piena realizzazione e per l’attivazione del Patto per l’Amministrazione condivisa. Presenti anche diversi assessori e Consiglieri comunali, il segretario generale del Comune di Tolentino a testimonianza che questo progetto coinvolgerà l’intera macchina amministrativa comunale.
Il professor, Christian Gretter, ha tenuto una lezione divisa in due parti: nella prima ha fornito tutte le informazioni inerenti il quadro normativo di riferimento mentre nella seconda parte ha illustrato ed in particolare ha evidenziato le buone pratiche adottate dal Comune di Pesaro. Molto vivace e interessante il dibattito con molte domande e interventi anche da parte dei presidenti delle associazioni e dei referenti del comitato di attivazione a cui il relatore ha risposto con precisione ed esempi esplicativi.
A concludere i lavori è stata l’Assessore alle Politiche sociali Elena Lucaroni che ha ringraziato tutti i presenti per la partecipazione e quanti si sono adoperati per la buona riuscita del seminario formativo.
Molti gli spunti su cui riflettere e che sono scaturiti dalla lezione del professor Gretter, ma anche a seguito dei tanti interessanti interventi che si sono susseguiti. Infatti, si è detto che andrebbe "studiato e applicato un “Modello Tolentino” che tenga conto delle altre esperienze, ma che faccia riferimento al territorio e alle esigenze della comunità tolentinate".
"È importante mettersi in rete e collaborare con l’obiettivo di superare l’attuale sistema competitivo per raggiungere un sistema collaborativo che tenda alla creazione delle reti di comunità", ha spiegato Gretter. "Quindi è necessario un cambiamento culturale che favorisca un processo di costruzione di collaborazioni significative, andando a costituire un capitale sociale a cui dare valore con l’obiettivo principale di coprogrammare e coprogettare".
Nelle prossime settimane varranno convocate le prime riunioni del comitato per l’attivazione del Patto di Amministrazione condivisa con l’intento di cominciare a stilare il regolamento che porti a un percorso partecipato per l’Amministrazione condivisa.
Il 2° Memorial Benito Bibini, gara ciclistica categoria allievi ed esordienti, ha appassionato un numerosissimo pubblico sabato 6 luglio per le vie del centro cittadino di Tolentino. Circa 160 ragazzi, dai 13 ai 16 anni, provenienti da diversi Comuni del centro e sud Italia, hanno preso parte a due gare di ciclismo in un circuito cittadino che ha visto alcune vie protagoniste dell’evento sportivo. Il pomeriggio è iniziato presso i giardini John Lennon, dove gli istruttori hanno insegnato ai più piccoli ad andare in bicicletta in sicurezza, aiutandoli ad affrontare i possibili ostacoli che si possono incontrare in strada. Dalle 15.30 in poi si sono svolte le gare.
I primi a compiere 11 giri nel minor tempo possibile sono stati gli esordienti, la cui classifica è stata divisa poi i 1° e 2° anno in base alla data di nascita. A percorrere i 27,5 chilometri nel minor tempo della prima categoria è stato Andrea Ferretti della società “Velo Club Cattolica”, seguito poi da Federico Cancellieri e Nicola di Stefano.
Per la categoria 2° anno si sono distinti invece Edoardo Costantini della società “Zero24 Cycling Team”, Matteo Casadio e Diego Bardi. Premiata anche l’unica “quota rosa” presente che ha concluso il percorso: Stella Forti del “Team Cingolani”
Vincitore assoluto del 2 °Memorial Bibini è stato il giovane atleta della “Velo Club Cattolica” Lorenzo Gabellini che con un nettissimo distacco di 2 minuti e 5 secondi ha da subito preso le distanze dagli inseguitori, dietro di lui Edoardo Moretti ed Alessio Belfiori entrambi della società “Zero24 Cycling Team”.
Soddisfatti gli organizzatori Maurizio Frizzo presidente ASD C.A.M. Fermo, Paolo Bibini, Fabio Sciamanna, Simone Lazzari e tutti i volontari della associazione sportiva locale, la Federazione Ciclistica Italiana e gli Amministratori di Tolentino. Il sindaco Mauro Sclavi e l’assessore allo sport, il vice sindaco Alessia Pupo, ci hanno tenuto a ringraziare la Protezione Civile, la polizia locale, la Croce Rossa per la disponibilità e tutti i cittadini di Tolentino che, nonostante i comprensibili disagi dovuti alla viabilità necessariamente deviata su altre strade, hanno presenziato numerosi alla manifestazione sportiva.
Il 24 marzo del 1944, a Roma, si consumò l'eccidio delle Fosse Ardeatine dove 335 uomini, tra i 15 e i 74 anni, vennero assassinati dalle truppe tedesche con un colpo di pistola alla testa. Fra loro anche l’avv. Odoardo Della Torre, internato nel campo di Urbisaglia dal giugno all’ottobre 1940.
Nell’ottantesimo anniversario dell’eccidio la Casa della Memoria di Urbisaglia, l’ANPI, l'istituto Storico di Macerata e la Fondazione Giustiniani Bandini hanno ricordato il tragico evento con un convegno che si è tenuto venerdì 5 luglio presso l’Aula Verde dell’Abbadia di Fiastra di fronte ad un folto pubblico attento e, a volte, commosso.
L’incontro è stato presieduto dalla prof.ssa Lina Caraceni, docente di diritto penitenziario all’Università di Macerata e membro del Consiglio Direttivo della Casa della Memoria di Urbisaglia.
La prof. Caraceni ha spiegato che da tempo porta avanti i temi legati al diritto all’identità: in questo ambito di ricerca si pone anche l’opera di Attilio Ascarelli, medico legale che nel 1909 insegnò all’Università di Macerata e che nel giugno 1944 fu chiamato a presiedere l’équipe di riconoscimento delle vittime delle Fosse Ardeatine.
Ed è proprio a Macerata che si conserva il Fondo “Fosse Ardeatine” di Attilio Ascarelli, con documenti e le schede di riconoscimento delle vittime conservati presso l'Istituto di Medicina Legale dell’Università di Macerata.
Ancora oggi, le schede biografiche delle vittime, appartenenti al Fondo “Fosse Ardeatine”, sono le uniche fonti sulla vita della maggior parte dei 335 martiri, indispensabile punto di partenza per gli studi futuri sulle biografie delle vittime.
Il convegno si è aperto con il saluto di Riccardo Natalini, Sindaco di Urbisaglia.
Ha introdotto i lavori il prof. Angelo Ventrone, docente di Storia Contemporanea all’Università di Macerata e referente scientifico della Casa della Memoria di Urbisaglia, che ha presentato una relazione dall titolo “La morte della morte: la violenza nazista e fascista nella Seconda Guerra Mondiale”.
«Perché la violenza contro il nemico possa essere esercitata, - ha spiegato il prof. Ventrone -, occorre rompere il legame di umanità che lega, inevitabilmente, carnefice e vittima. Per questo, la vittima prima viene “animalizzata”, cioè trattata come un animale (meglio se nocivo o repellente, come pulci, pidocchi, ecc.); poi viene ridotta a “cosa”, semplice oggetto da utilizzare o di cui liberarsi a proprio piacimento. I regimi totalitari aggiungono però un elemento ulteriore: non solo occultano i cadaveri, ma cercano di cancellare la memoria stessa dell’esistenza delle proprie vittime, come se non fossero mai esistite. È per questo che si può parlare di “morte della morte ».
La dott.ssa Giovanna Salvucci, presidente della Casa della Memoria di Urbisaglia, ha tracciato la biografia di Odoardo Della Torre, avvocato nato a Livorno nel 1894, schedato come “Socialista” dalle autorità di Pubblica Sicurezza e sottoposto ad “attenta e assidua sorveglianza” per tutto il Ventennio.
Internato nel campo di Urbisaglia allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, viene successivamente trasferito a Camerino e poi a Sant'Angelo in Vado perché, secondo la Questura di Macerata, a Camerino aveva “contratto molte relazioni, specialmente con professori e studenti” e quindi bisognava allontanarlo.
Dopo la revoca del suo internamento, Odoardo Della Torre fece ritorno a Roma dove, il 18 marzo 1944, venne arrestato dalle SS a seguito di delazione e, senza essere interrogato, rinchiuso nella cella n. 380 del terzo braccio del carcere di Regina Coeli in attesa di essere trasferito a Fossoli e poi deportato.
Il 24 marzo Odoardo Della Torre finì nella Judenlist di Kappler e venne ucciso con un colpo di pistola alla nuca insieme alle altre 334 vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine.
Il prof. Mariano Cingolani, docente di Medicina Legale all’Università di Macerata, ha illustrato la problematica dell’identificazione delle vittime nei disastri di massa e il valore dell’esperienza del medico legale Attilio Ascarelli e della sua équipe che, con una tecnica sperimentale messa a punto appositamente per l’occasione, nel 1944 accertarono l’identità di quasi tutte le vittime dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine.
La dott.ssa Lucrezia Boari, dottore di Ricerca in Forensic Sciences, ha trattato in modo specifico le procedure adottate dal prof. Attilio Ascarelli che hanno permesso di accertare in modo affidabile l’identità della quasi totalità delle vittime dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine, fra cui quella di Odoardo Della Torre.
Nella scheda di riconoscimento, conservata Fondo “Fosse Ardeatine”, si legge che la salma si presenta “prona, con le gambe fortemente flesse sotto l’addome e con i polsi legati dietro la schiena”.
Il riconoscimento della salma avvenne in base all’abbigliamento: cappotto, abito, gilet, polsino. Il verbale di identificazione della salma n. 247 viene firmato dalla moglie Giuseppina De Santis il 3 settembre 1944.
Il sarcofago di Odoardo della Torre al Mausoleo delle Fosse Ardeatine è il n. 260
L’U.S. Tolentino 1919 ha comunicato di aver raggiunto l’accordo con il giocatore Aurelio Barilaro.
Terzino destro classe ’94, Barilaro nella passata stagione ha raggiunto la vittoria del campionato di Promozione girone A con la maglia del Fabriano Cerreto. In passato è stato un giocatore dell’Ambrosiana, Cittanovese, Castrovillari, Ancona, Messina ed è cresciuto nelle giovanili della Reggiana.
Barillaro si è detto entusiasta per questa nuova avventura in maglia cremisi, oltre che convinto del progetto presentatogli dal ds Crocetti e da Mister Passarini.
“Sono molto felice della mia scelta calcistica di quest’anno. Non ho esitato a prendere questa decisione, soprattutto dopo aver sentito le parole sia del direttore sportivo Crocetti e del mister Passarini dichiarandomi che in questa società avrei respirato di nuovo ‘calcio’, costruito da professionalità e sani principi. Entusiasta per questa nuova avventura con l’augurio sia per i miei nuovi compagni, per me e per tutta la dirigenza di toglierci grandi soddisfazioni. Un saluto a tutti i tifosi del Tolentino Calcio”.
Grande novità dei "Mercoledì dello Shopping" di Tolentino è il servizio navetta che collega alcuni dei comuni confinanti con il centro città di Tolentino, in maniera completamente gratuita, ogni mercoledì sera.
L'amministrazione comunale, grazie ad un finanziamento della regione Marche che ha l’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera, ha predisposto un servizio bus che collega Tolentino con San Severino Marche, Caldarola e Belforte del Chienti.
Questi gli orari di partenza dell’autobus: San Severino Marche ore 20.00 stazione ferroviaria e arrivo alle ore 20.20 in piazza dell’Unità a Tolentino; Caldarola ore 20.40, viale Umberto prima fermata Contram; Belforte del Chienti ore 20.50 via S. Maria vicino fermata Contram. Alle ore 21:10 arrivo in piazza dell’Unità a Tolentino Per il ritorno a casa la navetta parte alle ore 23:30 da piazza dell’Unità per San Severino Marche, Belforte del Chienti, Caldarola.
Sabato pomeriggio parcheggi gratuiti in tutto il centro urbano di Tolentino. Ad annunciarlo, nel corso di una conferenza stampa, è stato il sindaco Mauro Sclavi, congiuntamente al vicepresidente di Assm spa Roberto Lombardelli e all'assessore al commercio Fabiano Gobbi. L'iniziativa è valida a partire da sabato prossimo, 6 luglio, sino al 19 ottobre (a partire dalle ore 13:00).
"Dopo un costruttivo confronto tra amministrazione comunale e Assm, quale gestore dei parcheggi della città di Tolentino, si è raggiunto un accordo per ampliare la gratuità degli spazi riservati alla sosta. Non solo i cosiddetti parcheggi di cintura, Matteotti, Filzi, Foro Boario ma tutti posteggi a pagamento del centro urbano e non solo del centro storico", puntualizza il primo cittadino.
"L'intento principale è quello di venire incontro agli esercenti commerciali che oltre ai tanti disagi derivanti dall’apertura dei cantieri post sisma, devono anche affrontare una crisi congiunturale sempre più grave e difficile - prosegue Sclavi -. La sosta gratuita del sabato pomeriggio e altre iniziative vogliono offrire un'ulteriore possibilità di aiuto per favorire l’afflusso di persone, anche grazie alla gratuità dei parcheggi tutti i sabati pomeriggio fino a dopo le festività dedicate al patrono San Catervo"."Questi mesi saranno anche un banco di prova per il futuro", conclude Sclavi.