Imbattibilità casalinga infranta. Dopo mesi di successi interni, il Vastogirardi viene piegato da un Tolentino galvanizzato, al suo settimo risultato utile di fila. Sul campo imbiancato dalla neve, ad avere la meglio sono i Cremisi che si involano in terza posizione grazie alla rete decisiva di Zammarchi nel primo tempo e la difesa tenace nel secondo.
Prima frazione con il Tolentino che parte convinto e propone bene, riuscendo ad impensierire sia nel gioco stretto che in quello lungo. Il gol arriva al 25’ firmato Zammarchi, settimo stagionale per lui che mette in discesa la partita. Continuano a spingere fino alla fine della prima frazione i ragazzi di Mister Mosconi con il solito Zammarchi che dirige la fase offensiva. Prestazione maiuscola anche di Paolo Tortelli che non lascia passare un pallone e reimposta ogni azione da centrocampo.
Ripresa all’insegna dell’inseguimento dei padroni di casa, in cui il Vastogirardi riesce a farsi vedere di più e minaccia fino alla fine la porta di Bucosse. Il Tolentino è costretto a difendersi nella sua metà campo e cerca troppo spesso di spazzare frettolosamente in avanti.
Decisivo Stefoni in fase difensiva che salva a più riprese il risultato. A meno di venti minuti dalla fine Zammarchi non ce la fa più e lascia il posto a Cicconetti dopo una gara eccellente. Lo segue in panchina, poco dopo, anche Padovani che lascia il posto al giovane Moscati.
I tanti errori delle due formazioni penalizzano le concretizzazioni sotto porta e le girandole di cambi non smuovono la situazione. Il Vastogirardi tenta l’assalto in extremis e costringe anche Bucosse ad intervenire, ma i tre fischi del direttore di gara sanciscono il successo del Tolentino per 1 a 0 dopo il lungo recupero.
Tre punti d’oro che consolidano la terza posizione in classifica dei Cremisi, che accorciano le distanze dal Trastevere. Il Vastogirardi deve invece continuare a lottare per la salvezza con soli tre punti di distacco dalla zona playout.
"È Mauro Sclavi il cambiamento". Le liste civiche 'Tolentino Civica Solidale', 'Tolentino Popolare', 'Riformisti Tolentino' annunciano così l'appoggio alla candidatura a sindaco di Mauro Sclavi.
"Sclavi, che nella vita è infermiere di lungo corso e attualmente tutor universitario di emergenza sanitaria, è espressione della società civile e capace di aggregare più visioni, col solo e unico obiettivo di costruire un progetto forte e credibile" sottolineano le forze civiche, espressioni di sensibilità sia di destra che di sinistra, in una nota stampa congiunta.
"Mauro è competente, carismatico, appassionato e con l’esperienza necessaria per restituire alla città il ruolo di fulcro della comunità pedemontana che ha sempre avuto, perché è questo che i cittadini chiedono - proseguono i civici -. È stato un lungo percorso ma oggi possiamo mettere in campo una risorsa straordinaria e una squadra ampia, di valore e sostanza, al servizio della città, convinti che la trasparenza e la competenza debbano essere la stella polare di chi gestisce la cosa pubblica. Lanciamo insieme a Mauro la sfida per la rinascita economica, culturale e sociale di Tolentino"
Nel corso dell'ultimo fine settimana la Compagnia dei Carabinieri di Tolentino ha voluto incrementare il proprio servizio di controllo e prevenzione della sicurezza stradale, ricorrendo all’utilizzo massiccio di pattuglie.
E proprio grazie alle nuove misure adottate, è stato possibile individuare venerdì scorso un uomo di origini indiane alla guida con patente falsa. A un primo controllo, il documento risultava apparentemente valido e rilasciato dalle autorità governative polacche. Gli accertamenti successivi, hanno evidenziato come invece si trattasse di una semplice riproduzione illegale.
I carabinieri hanno così proceduto a denunciare l’uomo presso la Procura della Repubblica di Macerata, accusato di possesso di documento falso e contestato con sanzione pecuniaria di oltre 5mila euro per guida senza patente – sequestrata -, oltre al fermo dell’autovettura di proprietà della moglie.
Nel corso del medesimo servizio di controllo gli agenti hanno complessivamente controllato oltre trenta persone, e contestate altre tre sanzioni al Codice della Strada.
Proseguono le celebrazioni del 78° anniversario dell’Eccidio di Montalto. Questa mattina, al Famedio, come da sua espressa volontà, è stato tumulato Enzo Angeli, cittadino onorario della città di Tolentino, sopravvissuto all’Eccidio e deceduto a 92 anni in Svezia dove si era trasferito subito dopo la guerra.
GLI EVENTI - Le celebrazioni hanno preso il via mercoledì con l'incontro tra i partigiani superstiti e gli alunni delle scuole di Tolentino. Per domani è prevista la giornata clou. Alle ore 9:30 celebrazione della santa messa al Famedio dei Martiri di Montalto, presso il cimitero comunale. Alle ore 10:30, in piazza della Libertà, deposizione della corona di alloro sulla lapide dedicata al sacrificio dei Martiri di Montalto.
A seguire gli interventi del sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, del presidente della sezione di Tolentino dell’Anpi Lanfranco Minnozzi, del sindaco del Consiglio comunale dei Ragazzi Benedetta Cotognini, dei rappresentanti dei Comitati degli Studenti degli Istituti superiori. A concludere le celebrazioni in piazza sarà l’intervento dell’oratore ufficiale.
Al termine della manifestazione, è previsto il trasferimento per Montalto di Cessapalombo con sosta a Caldarola per le onoranze al cippo della Medaglia d’Argento Aldo Buscalferri e ai Martiri di Montalto.
LA STORIA - Nel marzo del 1944 i nazifascisti trucidarono oltre trenta ragazzi, la maggior parte giovani tolentinati, che si erano rifugiati nella frazione di Montalto di Cessapalombo. Furono fucilati il 22 marzo. Per questo sacrificio della sua migliore gioventù e per il contributo dato alla Resistenza, la Città di Tolentino è insignita della medaglia d’Argento al valor Civile e della medaglia d’Argento al valor Militare. Il sacrificio di queste giovani vite viene ricordato tutti gli anni con solenni celebrazioni.
Il Politeama si conferma hub creativo e casa delle arti del territorio, un luogo multidisciplinare in grado di favorire lo sviluppo organizzativo e di business nei settori culturali e creativi. Un vero spazio delle performing art dove dal 23 febbraio al 18 marzo si è articolato il progetto “La moda che danza” che ha coinvolto Malagrida, importante brand di abbigliamento maschile, l’Istituto “F. Filelfo” di Tolentino e professionisti del settore culturale e creativo.
Il progetto è nato dal coinvolgimento dell’azienda manifatturiera Malagrida che ha scelto il Politeama, gestito dalla Fondazione Franco Moschini, come luogo per presentare in anteprima alcuni capi della nuova collezione. La presentazione è avvenuta in maniera innovativa attraverso uno spettacolo di danza che ha visto protagonisti in palcoscenico gli allievi dell’Istituto “F. Filelfo” di Tolentino.
La produzione dello spettacolo è iniziata il 23 febbraio nelle sale del Politeama e realizzata attraverso un progetto di alternanza scuola-lavoro con la classe 4° del Liceo Coreutico Filelfo. Un progetto che ha coinvolto il Politeama come capofila, produttore dell’evento, l’azienda Malagrida per i contenuti e l’Istituto Francesco Filelfo con i giovani allievi del Liceo Coreutico, coadiuvati da professionisti dello spettacolo e della comunicazione.
Un progetto importante che afferma il Politeama come hub creativo volto al networking di diverse realtà del territorio con uno sguardo rivolto in particolare alle nuove generazioni. Malagrida, azienda moderna e all’avanguardia impegnata in una costante ricerca stilistica unita alla lunga esperienza nel settore fashion. Il Liceo Coreutico di Tolentino, attraverso un’esperienza di alternanza scuola-lavoro capace di offrire agli allievi uno sguardo aperto al mondo del professionismo e delle aziende.
Professionisti del settore creativo e culturale come Eugenio Dura, coreografo e regista con alle spalle una lunga carriera nel mondo dello spettacolo, che ha curato le coreografie e la regia; il videomaker Luca Giustozzi, e un’agenzia di comunicazione che studieranno e realizzeranno una vera e propria campagna di comunicazione con i contenuti dell’evento; Tania Bettucci e Samanta Ciurlanti, altre eccellenze delle Marche, che hanno realizzato le scenografie.
Questo è uno dei progetti “Politeama Hub Creativo” che è stato anticipato anche dall’evento prodotto dal Politeama per l’azienda pellettiera Tigamaro, per la quale è stato creato uno spettacolo di storytelling, con protagonisti l’attore Cesare Bocci e il gruppo marchigiano di giovanissimi jazzisti “Mixtape”, presentato in occasione dell’inaugurazione della nuova concept factory di Tolentino.
È Massimo D'Este il candidato sindaco di Tolentino del centrosinistra. Questo pomeriggio la coalizione "Tolentino Città Aperta", che lo sostiene, si è presentata davanti ad un nutrito numero di cittadini al bar Urban Reef.
Il suo nome ha messo d'accordo Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle, oltre ai gruppi 'Dipende da Noi' e 'Civico 22', quest'ultimo da lui stesso fondato in collaborazione con Paolo Dignani.
Proprio Dignani, coordinatore del 'Civico 22', ha sottolineato come "per la prima volta dopo tanti anni il centrosinistra, arricchito della presenza del Movimento 5 Stelle, presenta un unico candidato sindaco a Tolentino". "Questa volta una divisione, significativa, la troviamo nel campo dei nostri competitor", aggiunge.
"Massimo è una persona seria, umile, determinata e capace" prosegue, e nel ribattere a chi ritiene D'Este una candidatura politica, domanda: "Non ha mai avuto tessere di partito, come si fa a dire che sia una figura politica? Sono esternazioni in cui si fa fatica a capire se debba prevalere il sorriso o l'umana pietà".
A sottolineare l'unità dell'ampia coalizione intervengono la vicepresidente del consiglio comunale Anna Quercetti ("Si tratta di una maturazione rispetto a cinque anni fa, un dovere morale di offrire una differente opportunità alla città") e il pentastellato Gian Mario Mercorelli, che punge, nel suo discorso, il modus operandi del sindaco uscente Pezzanesi.
"Credo - dichiara Mercorelli - che Tolentino non abbia più bisogno di quell'atteggiamento da bricconcello che ti fa l'occhiolino e ti dà la pacca sulla spalla e ti fa credere di essere il preferito. È proprio quello che ci rovina".
Presenti alla conferenza anche la consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Martina Cicconetti e i due fondatori del gruppo tolentinate "Dipende Da Noi", Barbara Salcocci e Nazzareno Tiranti. Il filo conduttore degli interventi è quello dell'attenzione da dare ai giovani, al lavoro, alla ricostruzione.
Per ultimo prende la parola il più atteso, il candidato sindaco Massimo D'Este, che tradisce un pò di emozione, e si mostra - a tratti - commosso, soprattutto quando fa riferimento alla sua famiglia.
"Ho lavorato per 47 anni e lavoro tuttora, con l'entusiasmo di farlo - dice -. Questa scelta è stata pesata, la voglio dedicare anzitutto a mia moglie e a mia figlia. È una sfida, ma alle sfide ci sono abituato".
"Sono venuto a Tolentino nel '75 - aggiunge -, la ricordo come una città molto viva. Ricordo le gare di go kart in centro storico, le corse a Santa Lucia, a Paterno, il Carnevale. Dobbiamo tornare ad essere protagonisti e diventare meno spettatori". "Gli spettatori li andiamo a fare al Della Vittoria per sostenere la nostra grande squadra, di cui mi onoro di aver anche scritto l'inno", scherza.
Poi puntualizza di non voler parlare di programma perché "questa sera è importante aver definito il perimetro, io sono quello che ha messo il lucchetto". "Per entrare nel vivo dei temi", D'Este rimanda a un "prossimo incontro", puntualizzando come "noi non siamo 'contro', ma siamo 'per'. Vogliamo soltanto lavorare per Tolentino. La politica non può essere solo denaro e colate di cemento".
"Ho detto sì al richiamo politico perché credo che si riesca a dare risposte più incisive rispetto alle esperienze di volontariato di cui sono stato protagonista per 30 anni - conclude D'Este - . A Tolentino è presente un grande patrimonio associativo, abbiamo bisogno di accogliere le istanze di tutti i cittadini e imparare a lavorare insieme".
Da qualche giorno sulla facciata dell’Asp Porcelli di Tolentino è stata esposta una bandiera della pace. Il personale interno della casa di riposo tolentinate, interpretando il desiderio degli ospiti, ha richiesto al Consiglio di Amministrazione la possibilità di mostrare fuori dalle finestre il vessillo simbolo della pace con i colori dell’arcobaleno.
La richiesta, subito accolta favorevolmente, è scaturita a seguito delle reazioni degli ospiti. Gli anziani, guardando in televisione l’attuale situazione che coinvolge l’Ucraina e la Russia e rammentando i periodi di guerra vissuti durante la giovinezza nel secolo scorso, spesso hanno le lacrime agli occhi per il dolore che certe immagini provocano.
Un gesto simbolico ma certamente molto sentito da tutti coloro che vivono all’interno dell’Asp e che il presidente Sbaraglia e i componenti del CdA Andreani e Mattioli, congiuntamente con la direzione, hanno condiviso interpretando i sentimenti di pace propri di tutti gli ospiti e del personale che auspicano la fine delle ostilità in tempi brevi per un rapido ritorno alla pace tra i due popoli.
Sono stati premiati martedì 155 marzo i vincitori della quinta edizione del Certamen Philelfianum, il primo concorso nazionale di traduzione di testi umanistici latini destinato al triennio finale dei licei classici d’Italia, scaturito dalla stretta sinergia fra il Liceo Classico dell’IIS “F. Filelfo” di Tolentino, con il coordinamento di Claudia Canestrini, Laila Boldorini e Paolo Paoloni, l’Associazione dei “Filelfiani” presieduta da Carlo Conti e il Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Macerata, sotto la direzione scientifica di Silvia Fiaschi, titolare della cattedra di letteratura latina medievale e umanistica.
Alti sia la partecipazione, che ha interessato diversi istituti del territorio nazionale, sia il livello degli elaborati, a giudizio della commissione composta dai docenti Fiaschi, Giuseppe Flammini e Claudio Micaelli.
La premiazione, ospitata nell’aula magna della sede di filosofia e introdotta dai saluti del rettore Francesco Adornato, del direttore del Dipartimento di Studi Umanistici John McCourt, è stata arricchita dalla relazione “Un mondo tutto per sé. Riflettendo su Poggio Bracciolini, Enea Silvio Piccolomini, Bartolomeo Platina” tenuta da Riccardo Bruscagli, professore emerito dell’Università di Firenze e insigne italianista, che ha illustrato l’attualità dei brani proposti quest’anno agli studenti, sottolineando la vitalità di questa tradizione letteraria, troppo spesso posta ingiustamente ai margini dei percorsi formativi.
Alla valorizzazione del latino medievale e umanistico contribuiscono adesso anche i “Quaderni del Certamen”, il progetto editoriale di cui è stato presentato il primo numero, “Dovere civile e diritto alla poesia”, Quodlibet 2022, destinato ad accogliere anche le prove migliori svolte dagli studenti in gara, espressione efficace dell’interazione fra scuola, università, mondo della ricerca e mondo della comunicazione, secondo un’ottica inclusiva.
”In un momento storico così delicato e tragico - ha detto Silvia Fiaschi – l’esperienza del Certamen Philelfianum ha senso perché, così come è nata, continua ad alimentarsi di dialoghi e di incontri, strumenti e mezzi essenziali di cui ognuno di noi può disporre per affrontare le sfide del nostro tempo, ma la cui reale competenza si può acquisire solo partendo dall’attenzione e dalla cura di prossimità, nella palestra delle comunità piccole e grandi che solo attraverso queste attitudini si costruiscono e in cui tutti possono fare la loro parte”.
La scuola, dunque, nel suo valore assoluto secondo i principi della paidèia umanistica, è stata al centro della cerimonia, aperta e chiusa dalla performance di Tommaso Foresi, studente al terzo anno del Liceo Classico dell’IIS Filelfo di Tolentino, che ha eseguito al pianoforte alcuni brani di Ennio Morricone.
I premiati in ordine di graduatoria: Gianmaria Puglisi, Pamela Lombardo, Santa Lombardo del “Maurolico” di Messina, Veronica Pinciaroli dell’Iis Filelfo, Tolentino, Marika Cassarà dell’Iis Sciascia di Sant’Agata di Militello, Giulia Olivieri del Maurolico di Messina, Giulia Roberto dell’Isiss Cicognini-Rodari di Prato, Alice Gigli e Alessandra Soverchia dell’Iss Filelfo di Tolentino.
Uomo di 84 anni si toglie la vita: la tragica scoperta a Tolentino. Il dramma si è consumato verso mezzogiorno, in località Ributino. L'anziano, stando alle prime informazioni, si è impiccato. La vittima viveva insieme alla famiglia in una casa di campagna. A trovarlo sono stati proprio i familiari, all'interno della rimessa di mezzi agricoli presente all'interno della proprietà.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell'emergenza hanno trovato il corpo ormai privo di vita dell'uomo, per lui non c'è stato nulla da fare. Presenti sul luogo anche i Carabinieri per gli accertamenti del caso, ma non sembrano esserci dubbi sulla volontarietà del gesto.
Incidente domestico per un 79enne che è stato soccorso in eliambulanza. È quanto avvenuto poco dopo le 11:30 a Tolentino in zona Pace. In base a una prima ricostruzione, l'uomo si è presentato al punto di Primo Intervento della città con una profonda ferita alla mano provocata da un frullino.
Constatati i traumi riportati dal 79enne, i sanitari hanno richiesto il supporto logistico dell'eliambulanza, atterrata nel punto più vicino dove si è verificato il fatto. Secondo fonti mediche, l'uomo avrebbe riportato l'amputazione di un dito della mano: è stato trasferito in codice rosso all'ospedale Torrette di Ancona.
Nel corso delle ultime settimane il costo delle materie prime sul mercato è schizzato alle stelle mettendo in ginocchio diverse aziende nel Maceratese e i cittadini che in bolletta si sono trovati a dover fronteggiare spese più che raddoppiate rispetto ai mesi precedenti. Ma perché la benzina costa così tanto? E quali fattori influenzano l'ondata di aumenti?
Il prezzo dei carburanti staziona a livelli record, con picchi ai distributori in città fino a 2,404 euro al litro. Un'impennata dipendente da mesi di rialzi e che ha costretto molti gestori a chiudere le pompe di benzina e mettere in cassa integrazione i dipendenti per arginare la contrazione nelle vendite.
Uno shock dipendente da molteplici fattori tra i quali percentuali di estrazione e domanda sui mercati. Ma quanto sta pesando davvero la guerra in Russia sulle tasche dei contribuenti? Colpa delle accise di Stato che stanno mettendo in ginocchio l'economia o di una speculazione in atto, come denunciato da parte del ministro Cingolani?
I timori delle grandi compagnie risiedono nell'imprevedibilità delle conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina e aumentano per i timori di una contrazione della domanda cinese legati anche a possibili nuovi lockdown causati dal Covid. Ma non basta. Il prezzo della benzina reagisce più lentamente all'oscillazione delle quotazioni di mercato.
Questo significa che le compagnie petrolifere stanno al momento facendo pagare al consumatore finale possibili variazioni di prezzo del greggio che avrebbero effetto su scorte future, non su quelle che sono attualmente distribuite e che sono state acquistate dalle stesse compagnie in contrattazioni precedenti all'inizio del conflitto.
Da qui la "truffa" denunciata del ministro Cingolani e l'apertura di fascicoli presso le procure della Repubblica di mezza Italia. Sotto la lente dei riflettori, secondo il ministro, andrebbero poste le percentuali applicate sul prezzo finale da parte delle singole compagnie. Uno scarica barile - sarebbe il caso di dire - che dimentica però il ruolo dello Stato in questa situazione.
Entrando nel dettaglio della benzina e stando alle rilevazioni settimanali del Ministero per la Transizione Ecologica, il 13 dicembre scorso l'"oro verde" si attestava su un prezzo medio di 1725,35 euro al litro, arrivando a toccare tre mesi dopo i 2184,54, pari a un rialzo del 26,6%. Su 2184,54, il peso delle accise e dell'IVA ammonta in totale al 51%: se non ci fossero le tasse, la benzina costerebbe la metà.
Sono 19 in totale le accise che concorrono all'aumento del costo della benzina arrivando ad incidere in modo significativo sul prezzo finale: 0,728 centesimi al litro. Un decreto legislativo del 1995 ha fatto chiarezza in merito alla correlazione del versamento delle accise e la loro destinazione finale: benché presenti spese del passato nella lista delle 19, queste non vengono finanziate dai ricavi odierni.
Una cattiva gestione della macchina amministrativa da parte della classe politica che, negli anni, ha dato fondo all'aumento delle accise nell'impossibilità di reperire altrove risorse utile ai bilanci pubblici. Solo nel periodo compreso tra il 2004 e il 2014, le accise inserite a bilancio ammontano a 0,3779 centesimi al litro, circa la stessa cifra stabilita tra il 1936 e il 2004.
Sono nel frattempo sul tavolo del Governo possibili riduzioni delle accise per attenuare l'aumento della benzina e per evitare un blocco dell'economia. Step non dipendenti solo dall'Italia quanto dall'Unione Europea e dall'esigenza di un compratore unico sui mercati. Mentre con il rilancio delle fabbriche a carbone, la transizione ecologica in Italia sembra allontanarsi sensibilmente.
“Nella notte di sabato sono stati strappati manifesti commemorativi dell'anniversario dell'eccidio di Montalto, evento che ha segnato la storia della comunità di Tolentino”. La denuncia arriva dal gruppo locale di "Dipende da noi” che esprime una ferma condanna per quanto avvenuto.
“In un periodo di forte intolleranza e di guerra come quello attuale, azioni come questa sono emblematiche perché evidenziano il deterioramento della convivenza civile”, scrivono in una nota gli esponenti di Dipende da noi.
“Appare fondamentale ripristinare un clima di tolleranza, a cui le istituzioni devono contribuire in maniera determinante. Invitiamo la cittadinanza democratica a dare un segnale in controtendenza, partecipando alla commemorazione di domenica prossima 20 marzo alle ore 10:30 in piazza della Libertà”. Da segnalare come i manifesti strappati siano stati trovati nel corso di un’iniziativa per la raccolta di rifiuti.
Continua il trend positivo del giovane centauro Fabio Santecchia che domenica 13 marzo ha vinto le due manches del campionato regionale FMI di motocross.
Il pilota tolentinate, 11 anni, ha trionfato anche correndo sul circuito del crossodromo “Fratte di Sassofeltrio” in Valconca, tra Romagna e Marche.
In sella alla sua moto il porta colori del Moto Club Tolentino ha bissato il successo ottenuto a Ponzano di Fermo. Infatti è partito al comando e ha lasciato dietro di sé tutti gli altri avversari, aggiudicandosi le due prove e consolidando il suo primato in classifica generale.
Soddisfatti, oltre a papà Simone e mamma Monia, anche gli sponsor che sostengono Fabio Santecchia, l’Accessauto Vagni Felice e Cosci Claudio.
Un’occasione unica per immergersi nel fantastico mondo del cinema e della tv, attraverso i racconti, i retroscena e le musiche di chi come Fabio Frizzi vanta tanti anni di onorata carriera scrivendo musica film e serie divenuti cult. Domenica 3 aprile alle ore 18,00 si esibirà sul palco del Politeama di Tolentino il Fabio Frizzi Quartet con Backstage di un compositore in concerto. La formazione prevede Fabio Frizzi, voce e chitarra, Alessio Contorni, pianoforte, flauto, armonica e voce, Riccardo Rocchi, chitarra, Luca Rizzo, sax e clarinetto.
Fantozzi, il primo e il Secondo tragico, Febbre da cavallo e La Mandrakata, una lunga collaborazione con il padre dell’horror italiano, il leggendario Lucio Fulci, e poi Delitto in Formula Uno e Delitto al Blue Gay, della fortunata serie del Monnezza con Tomas Milian. Ma anche tanta fiction di qualità Classe di Ferro, Un Ciclone in Famiglia, Butta la luna, Il Capitano, Le ragazze di San Frediano e molte altre. Una lunga storia di passione per la musica e tutto quello che le gira intorno, che è diventata una autobiografia e uno spettacolo di musica e racconti. Prendendo spunto dalle esperienze sul palco deli ultimi dieci anni di Fabio Frizzi vuole essere l’occasione per rivivere insieme un po’ della nostra storia.
Compositore, orchestratore e direttore d'orchestra, Fabio Frizzi, con oltre cento colonne sonore fra cinema e serie televisive, vincitore di numerosi riconoscimenti, ha seguito le orme dei maestri del cinema italiano. Grande appassionato di cinema, ha unito fin da giovane la propria innata musicalità alla settima arte. Innamorato del barocco e di Johann Sebastian Bach, ispirato dalle opere di Nino Rota, Carlo Rustichelli, Ennio Morricone, ma anche dai grandi compositori internazionali, ha deciso di intraprendere questa carriera dopo avere assistito, grazie a Sergio Leone, alla registrazione della colonna sonora di “Giù la testa”. Oltre a comporre per il cinema ha firmato le musiche di moltissime serie Tv e spettacoli di varietà per le televisioni italiane.
L’inizio della sua carriera è stato segnato dal successo di una commedia iconica del cinema italiano, Fantozzi. Ha lavorato al fianco di famosi registi italiani, Luciano Salce, Steno, Vittorio Sindoni, Tonino Valerii, Gabriele Lavia, Bruno Corbucci, Carlo ed Enrico Vanzina. Una menzione speciale merita la collaborazione con il regista Lucio Fulci, durata dal 1975 al 1990 che gli ha dato una visibilità e un apprezzamento internazionale, fra i cultori del cinema di genere.
Tra i titoli più popolari The Beyond, City of the Living Dead, I quattro dell’apocalisse, Sette note in nero, Sella d’argento, Zombi 2, Manhattan Baby, per citarne alcuni. Quentin Tarantino, grande appassionato del cinema di Lucio Fulci, ha voluto inserire nella colonna sonora di kill bill: vol 1 il tema principale di sette note in nero.
Biglietti a partire da 12 euro disponibili al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online su liveticket. Tutte le attività del Politeama si svolgono nel rispetto delle normative per il contrasto del Covid-19, l’ingresso è consentito esibendo il Green Pass rafforzato” e indossando correttamente la mascherina protettiva FFP2.
Prezzi alle stelle per il metano, che nel Maceratese è arrivato a superare i tre euro al chilo. Il forte rincaro dei carburanti – compresi diesel e benzina che vanno oltre i due euro al litro – ha già obbligato nell’ultima settimana molti distributori a sospendere il servizio di distribuzione e persino a chiudere. Fra questi, alcuni impianti siti in Porto Potenza, Tolentino, Recanati e Civitanova.
A incidere è soprattutto il conflitto russo-ucraino: oltre ai carburanti fossili, il 45% del metano distribuito in Italia – e molto utilizzato anche dalle fabbriche, dalle raffinerie e per i riscaldamenti delle case - proviene proprio dalla Russia. Nonostante il tentativo degli automobilisti di rifornirsi laddove il costo del gas si aggirava ancora intorno a 1,90 euro – come Mogliano, Loreto e Fontespina – la situazione appare sempre più grave e incerta.
“Rimaniamo aperti perché bisogna garantire il servizio, ma si va avanti giorno per giorno" – ha dichiarato Adriano Massaccesi, titolare dell’impianto alla Pieve rimasto chiuso lo scorso weekend, e dove il metano era arrivato a costare 3,40 euro. "Purtroppo noi gestori siamo costretti a lasciare a casa i nostri dipendenti, oppure a farli lavorare con orario ridotto. La situazione è diventata critica: non so quanto resisteremo. Da 300mila metri cubi al mese di metano erogato siamo passati a 100mila".
Il Tolentino conferma il feeling con il proprio stadio conquistando il nono successo tra le mura amiche sulle dodici partite disputate sin qui al "Della Vittoria". Lo "scalpo", ancora una volta, è eccellente.
I cremisi hanno avuto la meglio per 2-1 sul Porto d'Ascoli in una vera e propria sfida playoff, visto che gli ospiti si presentavano a questo incontro con un punto in più in classifica (36 contro 35). Tre punti che proiettano il Tolentino al quarto posto, con una partita ancora da recuperare.
Dopo il rinvio - causa neve - del match contro il Vastogirardi, infatti, coach Mosconi quest'oggi ha potuto finalmente avere a disposizione tutti gli elementi della rosa, con Capezzani al rientro dalla squalifica e di nuovo al suo posto al centro del campo assieme a Tortelli, Severini e Miccoli.
A completare il quintetto, in mediana, è il giovane talento Mengani, che dopo questa partita partirà alla volta della Toscana, per partecipare alla Viareggio Cup. In avanti confermata la coppia Padovani-Zammarchi. Difesa oramai collaudata con Bucosse tra i pali e la linea a tre composta da Bonacchi, Nonni e Salvatelli.
LA CRONACA - Avvio di partita a ritmi alti. Il primo brivido lo regala Zammarchi con un tiro in diagonale che sfiora il palo, su imbeccata di Capezzani, al 18'. Gli ospiti replicano, poco dopo, con una botta da fuori area di capitan Sensi: Bucosse controlla la sfera spegnersi a lato con qualche patema.
Con il passare dei minuti le folate cremisi perdono di vigore, per colpa dell'ottima organizzazione difensiva del Porto d'Ascoli. Le emozioni latitano. All'intervallo è zero a zero.
Emozioni che non si fanno, invece, attendere nella ripresa. Basta un solo giro di lancette e il Tolentino passa il vantaggio. Azione straripante di Mengani sulla fascia destra, palla in mezzo e zampata vincente di Zammarchi a due passi dalla porta, sguarnita.
Al 52' ancora Zammarchi chiama il portiere ospite a un grande intervento. Ma la partita ora è vibrante. Passa un minuto e il Porto d'Ascoli pareggia con una fucilata di D'Alessandro dal limite dell'area che non lascia scampo a Bucosse.
Cremisi di nuovo vicini al gol al 72' con un tiro del subentrato Bartoli, deviato dalla difesa ospite in calcio d'angolo. Sono solo le prove generali del 2-1 che arriva al 75' grazie a una sfortunata autorete di Sabatini propiziata dalla presenza incombente di capitan Padovani che, da vero rapace d'area di rigore, era pronto a insaccare dopo un batti e ribatti all'altezza del dischetto dell'area di rigore.
Duecentosessanta è il numero di talenti che stanno calcando i campi dell’Associazione Tennis Tolentino per la prima tappa della macroarea Centro-Sud del "Junior Next Gen Italia", il più importante circuito giovanile organizzato dalla Federazione Italiana Tennis in programma dal 10 al 20 marzo.
Atleti provenienti da ben otto diverse regioni si affrontano nel torneo riservato alle categorie Under 10, Under 12 e Under 14 sia maschili che femminili, con i più piccoli che giocheranno sui campi in sintetico, mentre i restanti sui campi in terra rossa, con le relative finali previste nella giornata di domenica 20 marzo, sotto il vigile controllo del giudice arbitro Luca Pagliari.
La formula dello Junior Next Gen Italia è la stessa delle edizioni precedenti, con varie tappe sparse in tutta Italia (quattro per macroarea) e una classifica a punti che qualificherà i migliori per l’evento conclusivo, in data e sede da definire.
Dopo l’evento di Tolentino, che terminerà domenica 20 marzo, per la macroarea centro sud si giocherà anche al Circolo Tennis Lanciano (15/24 aprile), al C.T. Barletta Hugo Simmens (18/26 giugno) e dall’1 al 6 agosto in un dei centri estivi federali (da stabilire).
“Un lavoro organizzativo complesso a cui ormai l’Associazione Tennis Tolentino è ben abituata e rodata - dichiara il presidente Marco Sposetti - con un numero elevatissimo di partecipanti che testimonia alla perfezione l’enorme voglia di tennis dei più giovani, motivati dai risultati della nuova generazione dei tennisti italiani e desiderosi di riprendere un’attività senza limiti, dopo aver pagato più di altri le restrizioni dovute a due anni di pandemia. Inviato pertanto tutti gli appassionati di tennis della zona a venire nel nostro circolo tennis per vedere da vicino i migliori giocatori under di categoria”.
Massimo D'Este è il candidato sindaco di Tolentino della coalizione di centro-sinistra composta dal Partito Democratico, dal Movimento 5 Stelle, dal Civico 22 e da Dipende da Noi.
"Una sintesi individuata e sostenuta con forza dopo un processo di confronto e dialogo - si sottolinea in una nota congiunta - avvenuto con tutte le forze presenti nella coalizione e nel totale rispetto dei singoli percorsi. Una sintesi che parte e guarda lontano e che ambisce a rappresentare la città tutta".
"La figura di Massimo D’Este è innanzitutto proiettata ad una visione reale del presente e del futuro di Tolentino, emersa dalla solida volontà di cambiare il modo in cui la città viene amministrata, vissuta, plasmata. Una città che sia veramente espressione dei propri cittadini, che sia capace di riportare i giovani ad immaginare qui il loro futuro" ribadiscono le forze di centro-sinistra.
"I valori che uniscono la coalizione - si legge ancora nella nota - sono la trasparenza dell’azione amministrativa, la gestione razionale delle risorse, la partecipazione popolare come metodo di lavoro attraverso l’elaborazione, lo studio e la progettazione di un modello della Tolentino del domani, che sia in grado di coniugare insieme innovazione, eco-sostenibilità, vivibilità, sviluppo, equità sociale, con particolare attenzione alle fasce più deboli".
"Vogliamo rimettere al centro della politica di Tolentino, il merito, la solidarietà, l’accoglienza e la partecipazione di tutti i cittadini. Massimo D’Este è una figura civica di riconosciuta autorevolezza, competente e di assoluta garanzia dei valori che ci caratterizzano, una squadra con culture e storie diverse, per un centro-sinistra nuovo e dinamico" conclude la nota sottoscritta da Pd, Movimento 5 Stelle, Civico 22 e Dipende da Noi.
La conferenza stampa di presentazione del candidato e della coalizione di centro-sinistra si terrà giovedì 17 marzo presso i locali dell’Urban Reef in Viale Vittorio Veneto 28A, alle ore 18:30.
Ape car contro auto: ferito giovane di 17 anni, trasportato d'urgenza a Torrette. L'incidente si è verificato questa mattina, a Tolentino, in contrada Ancaiano, intorno alle 7:30. Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118.
Ad avere la peggio è stato il minore alla guida dell'ape car, per il quale gli operatori dell'emergenza, valutata la situazione, hanno richiesto sul posto l'intervento dell'eliambulanza. Il 17enne è stato trasferito all'ospedale Torrette di Ancona, in codice rosso.
Il giovane non si trova, in ogni caso, in pericolo di vita. Illeso il conducente dell'autoveicolo. Sul luogo del sinistro presenti i Carabinieri, ai quali spetta l'esatta ricostruzione di quanto accaduto.
I partiti politici sono in cerca di una nuova identità. Una versione migliore di sé che nelle elezioni 2022, nella sola provincia di Macerata, testerà in modo importante il termometro dell'attuale situazione politica italiana. Baluardi importanti quelli nei quali gli elettori saranno chiamati alle urne nel Maceratese.
Il comune più popoloso - e anche il piuttosto atteso - di tutta la provincia resta quello di Civitanova Marche (sindaco uscente Fabrizio Ciarapica). A seguire anche Camerino (commissariato dopo la sfiducia a Sandro Sborgia), Corridonia (uscente Paolo Cartechini), Tolentino (uscente Giuseppe Pezzanesi) e Valfornace (uscente Massimo Citracca).
La presentazione dei candidati prosegue a rilento in tutti i comuni, segnale chiaro di un pessimo stato di salute proprio della politica stessa. Le ultimi elezioni nel Maceratese hanno condotto i cittadini a una assioma ben definito: votare "il meno peggio” è una soluzione che ormai non vale più.
L’idea a questo punto è quella di prepararsi ad una defluenza alle urne ancora più importante e significativa. I maceratesi – come gli italiani tutti – non riescono più a fidarsi della politica e dei suoi leader. Una analisi più dettagliata a livello nazionale rende un quadro ancora più limpido sullo stato di salute dei partiti.
Nel periodo compreso fra le “elezioni” del Presidente della Repubblica e l’inizio del conflitto russo-ucraino, le intenzioni di voto degli italiani hanno testimoniato un netto crollo della fiducia rispetto ai maggiori gruppi parlamentari, soprattutto per quanto riguarda la Lega (scesa al 16%) e il Movimento 5 Stelle (12,6%). Fratelli d’Italia e Partito Democratico gli unici a reggere la disaffezione (21,5%).
Come si ripercuote questo quadro politico generale sulle Regioni? Basti pensare alle prossime Amministrative 2022. Attese in un periodo compreso fra il 15 aprile e il 15 giugno, queste elezioni rischiano di restituire - come sul piano nazionale - un clima di totale incertezza politica, rispetto alla quale anche i cittadini delle Marche sembrano essersi rassegnati.
(dati Tecne - Termometro Politico)