Celebrato ieri il 77° Anniversario dell'Eccidio di Montalto, avvenuto il 22 marzo 1944 sulle montagne tra Caldarola e Cessapalombo.
Seppur in forma ridotta a causa della pandemia, il Comune di Tolentino insieme all'ANPI locale e provinciale, come lo scorso anno, ha commemorato, in forma non pubblica, il sacrificio dei Martiri di Montalto proponendo alcune iniziative per mantenere viva la memoria di quei drammatici eventi.
Celebrata, dopo l’alzabandiera, al Famedio dei Caduti al Cimitero comunale da Padre Gabriele Pedicino Priore di San Nicola, una santa messa in suffragio dei caduti che è stata seguita dall’apposizione di una corona. In questa occasione il Sindaco Pezzanesi, ancora una volta, ha ribadito l’importanza di mantenere vivo il ricordo di questi giovani che donarono la propria vita,per donarci i più alti valori quali la Democrazia, la Libertà e la Pace.
“In ricordo di questi giovani tolentinati che donarono la propria vita, uniti nel tricolore manteniamo viva la memoria di chi si è sacrificato per i più alti valori quali la democrazia, la libertà, la pace” ha sottolineato il sindaco Giuseppe Pezzanesi.
Lo stesso primo cittadino, il Presidente Anpi Minnozzi e il Presidente del Consiglio comunale Ceselli hanno poi apposto in piazza della Libertà, sulla lapide che ricorda l’Eccidio, una corona di alloro.
La mattinata si è conclusa a Montalto, nel territorio del Comune di Cessapalombo con l’apposizione della corona di alloro sul cippo realizzato nel punto dove furono fucilati i Martiri di Montalto. Nell'occasione era presente anche il vicesindaco Silvia Luconi, che ha dichiarato: "Dopo 77 anni, ancora qui, per non dimenticare e per ricordare che la morte è morte sempre e la Libertà è un diritto di ogni individuo. Tutti ed in particolar modo chi rappresenta le istituzioni, non può scegliere quale sia la memoria da tramandare; la memoria è memoria e serve per costruire il futuro; qui non può esistere faziosità"
Inoltre fino al prossimo 1° maggio, in piazza Martiri di Montalto, è allestita la mostra “Un’amicizia per la vita. Un sacrificio per la libertà. I giovani di Montalto”, promossa dal Circolo Culturale “Tullio Colsalvatico”, a cura di Enzo Calcaterra e Franco Maiolati, che presenta in 14 pannelli la tragedia di Montalto, in cui il 22 marzo del 1944 furono uccisi dai nazifascisti complessivamente 31 giovani, raccontando inizialmente la realtà politica, religiosa e sociale tolentinate.
La Mostra - ricordano i curatori - intende fornire uno strumento di conoscenza che stimoli una riflessione utile in particolare ai nostri giovani, a cogliere il senso di attualità per la loro vita di una vicenda che ha colpito in modo tragico e profondo altri giovani, per lo più coetanei.
Il Tolentino conquista i tre punti sul campo del Pineto: bastano le reti del solito Minella e di Cicconetti (autore anche dell’autogoal del momentaneo pareggio degli abruzzesi).
Si tratta di una pesante vittoria sotto il profilo della classifica, che consente alla compagine cremisi di raggiungere quota 30 punti e di intravedere la zona playoff.
La cronaca. Un primo tempo equilibrato, dove la squadra abruzzese spinge soprattutto sulle fasce. Dal canto suo il Tolentino risponde con le geometrie di Pagliari, oggi tornato titolare al posto dell’infortunato Conti.
Il goal del vantaggio cremisi arriva al 23’ della prima frazione. Il regista del Tolentino, Pagliari, serve Aloisi che va al cross, la sfera giunge a Severini, il quale con uno splendido colpo di testa serve Santiago Minella che di prima intenzione non sbaglia. Si tratta dell’ottavo goal in maglia cremisi per il bomber argentino.
Il Pineto non molla e insiste con il tandem Minnozzi-Bugaro.
Ed è proprio da un calcio d’angolo battuto dal centrocampista ex Matelica, che arriva il pareggio degli abruzzesi. Corner battuto in maniera insidiosa, la sfera viene spizzata di testa dallo sfortunato Cicconetti che insacca nella propria porta. Nulla può il portiere Governali nell’occasione.
Il primo tempo scivola via con Il Tolentino che insiste ad attaccare e il Pineto che agisce di rimessa.
La seconda frazione di gioco si apre nel migliore dei modi per la squadra cremisi. Sugli sviluppi di un’azione convulsa la palla finisce in corner. A battere ci va il solito Severini: la sfera sembra facile preda del portiere Mejri, al quale però scivola letteralmente dalle mani, e la regala di fatto a Cicconetti che da due passi non può sbagliare. È la rete del 2-1 per il Tolentino, che consente a Cicconetti di rifarsi dall’autorete precedente.
A quel punto il Pineto si riversa in avanti alla ricerca del pareggio, ma la compagine cremisi è brava a reggere l’urto.
Abruzzesi pericolosi soprattutto nel finale con Mbuba e Bertolo, ma entrambe le conclusioni finiscono fuori. Piuttosto evanescente, invece, la prova dell’ex di turno Matteo Minnozzi, poco servito dai compagni di squadra.
Finisce con una vittoria che il Tolentino ha voluto dedicare a Ettore Padovani, l'attaccante era infatti assente oggi a causa della prematura scomparsa del padre (Leggi l'articolo qui).
Prossima sfida per i cremisi giovedì, al Della Vittoria arriva l’Aprilia.
Nel tardo pomeriggio di ieri, a Tolentino, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, durante controlli di routine, hanno individuato cinque persone nel Parco Isola d'Istria, in aperta violazione dell'Ordinanza Comunale del 14 marzo scorso che ha imposto la chiusura di tutti i parchi pubblici tolentinati (leggi qui).
I giovani, tutti provenienti dall'Africa Centrale, non rispettavano la distanza di sicurezza e non indossavano le mascherine, motivi per i quali sono stati contravvenzionati per la normativa Covid.
Sottoposti a più approfonditi controlli, uno dei giovani è stato anche trovato in possesso di circa 2 grammi di marijuana, venendo - quindi - segnalato in Prefettura quale tossicodipendente (art. 65 DPR 309/90) e gli è stata ritirata la patente di guida.
Questa notte, poi, lungo la Strada Provinciale 78, i carabinieri delle locali stazioni hanno contravvenzionato altre tre persone perché non avevano rispettato il coprifuoco delle 22: i tre - non collegati tra loro e trovati isolatamente in punti diversi della Strada Provinciale - pur essendo quasi mezzanotte (quindi ben oltre il limite orario) non hanno fornito alcuna giustificazione al loro mancato rispetto della normativa.
"Si ribadisce di fare particolare attenzione al rispetto della normativa vigente sul Covid, a partire dalle ordinanze comunali che impongono la chiusura dei parchi pubblici e al divieto assoluto di assembramenti". A sottolinearlo è il il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Tolentino, Giacomo De Carlini.
"Il “mostro” ha colpito ancora. Ha messo fine alla presenza terrena di Salvatore Padovani, amato padre del nostro Ettore. Non riusciamo a parlare di “uno in più” o di “un’altra” vittima. Non ci riusciamo perché se ne è andato “uno di noi”. Già, perché qui, pur tra mille difetti, abbiamo la propensione naturale a considerare tutti coloro che condividono il medesimo percorso, più umano che sportivo, parte di un’unica famiglia".
Così, tramite una nota apparsa sui propri canali social, l'Us Tolentino ha voluto porgere l'ultimo saluto a Salvatore Padovani, padre dell'attaccante cremisi Ettore, stroncato a 68 anni dal Covid-19.
"L’improvviso aggravarsi di Salvatore è stata vissuta da tutti noi con angoscia sincera - si legge ancora nella nota -. Sentimento indotto in parte dal dolore che abbiamo percepito tremendo nel cuore di Ettore ed in parte dal fatto che, proprio nel momento più duro, abbiamo conosciuto molte cose di questo Papà. Il profilo della sua pagina social non fa bella mostra di sé stesso ma delle cose più preziose mai possedute".
"Abbiamo compreso il profondo legame tra lui ed Ettore. Abbiamo saputo che era impaziente di poter tornare al “Della Vittoria” per seguire figlio e Tole - prosegue la commossa nota rilasciata dalla società cremisi -. Caro Ettore, l’abbonamento a vita che era stato promesso a tuo padre verrà comunque stampato. Sappiamo che, ora, ti seguirà e ti sarà vicinissimo. Sempre, comunque ed ovunque. E’ difficile, se non impossibile, consolare una persona a cui vuoi bene in un momento così gravido di dolore. Sappi che ti siamo vicini, come lo siamo alla tua famiglia. Non solo ora ma anche in futuro. Ti e vi sia di grande sollievo il privilegio che avete avuto nell’averlo a fianco, sia nei momenti belli che in quelli meno belli".
"E’ impossibile accettare il regolamento di questo “strano” gioco che è la vita. Abbiamo solo una certezza. L’amore che vi ha legato, che vi lega e che vi legherà a lui, così come i momenti vissuti insieme, saranno per sempre il vostro “sorriso dentro al pianto”. Un abbraccio immenso Ettore, da tutti noi". Così si conclude il messaggio che l'intero staff dell'Us Tolentino ha voluto diramare per esprimere la propria vicinanza, in questo momento di profondo dolore, alla colonna portante della propria squadra.
"Ci hanno lasciato a piedi, io debbo muovermi. Questo Governo ha deciso di dar credito ad altre tipologie di lavoratori, io devo fare qualcosa per preservare la salute degli sportivi. Molte persone vengono in palestra perché hanno la necessità di svolgere determinati esercizi per avere dei benefici salutistici, e non soltanto estetici".
Così Francesco Clerico, gestore delle palestre del gruppo "Robbys", ha annunciato - tramite una diretta andata in onda nella serata di ieri sulle piattoforme social "Robbys" - la volontà di riaprire le proprie strutture per un determinato target di utenti.
"Si tratta di una cosa che noi possiamo fare, visto che i luoghi dove si pratica sport al chiuso possono essere utilizzati se coloro che lo praticano rispondono a determinati criteri. Metteremo a disposizione le nostre palestre per l'allenamento di questi soggetti - spiega Clerico -. Non violiamo nessuna legge, nessuno verrà multato per svolgere l'attività sportiva al chiuso nelle nostre palestre".
"Abbiamo deciso di istituire un questionario dove, rispondendo a poche domande, prenderemo tutti i nominativi di coloro che vorranno usufruire dell'allenamento in palestra - aggiunge il gestore delle palestre Robbys -. Se, in base alla risposte date, la persona verrà considerata rispondente ai requisiti di legge, saremo felici di accoglierla nelle nostre strutture. Siamo al lavoro per chiarire meglio le condizioni del questionario".
Riguardo alla tempistiche di riapertura "ci atterremo alle domande che arriveranno - dice Clerico -. Più o meno verso la metà di aprile potremmo concedere i nostri spazi a queste persone e capire quali tra le nostre tre palestre (Tolentino, Trodica di Morrovalle e Macerata ndr) riaprire in base alla territorialità delle domande stesse".
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Le ragioni della riapertura - spiega ancora Clerico - sono state anche dovute alle "innumerevoli richieste pervenute nelle ultime tre settimane" e alle conseguenze dell'ultimo Decreto Sostegni.
"Il nuovo Governo Draghi garantì che gli aiuti del Ristori 5 sarebbero arrivati nella formula già scritta dall'allora Ministro dello Sport Spadafora. Purtroppo, alla luce del nuovo Decreto Sostegni, questa promessa non è stata mantenuta perchè l'attuale Dl ci riconosce soltanto un 25% di quello che era previsto nel Decreto Ristori 5", sottolinea il gestore delle palestre del circuito Robbys.
"Con l'indennizzo che ci darà il governo Draghi, non riusciremo a pagare neppure un mese di affitti. Togliendo la specifica dei Codici Ateco, sono state agglomerate tutte le attività, a prescindere da quanto siano state chiuse, ragionando soltanto in base alla perdita del fatturato. Alla nostra categoria, soggetta a chiusura totale nel 2021, non viene riconosciuto nulla per quanto riguarda la copertura dei costi fissi" conclude Francesco Clerico.
Anche l’IIS Filelfo di Tolentino partecipa alle celebrazioni del Dantedì, rese ancora più solenni quest’anno nell’anniversario dei 700 anni dalla morte del sommo poeta. I ragazzi del Filelfo hanno scelto di recitare alcuni dei passi più significativi della Commedia nel tentativo di ripercorrere sommariamente il viaggio oltremondano di Dante facendo risuonare alcune delle terzine fortemente impresse nell’immaginario di ciascuno di noi.
Un piccolo saggio quale contributo significativo per un evento che ci unisce all’interno di una forte identità culturale. Un plauso a tutti i ragazzi che hanno saputo mettersi in gioco con semplicità, ma anche con la passione di chi sente di appartenere a una comunità studentesca che si apre a un contesto più vasto e fortemente unitario. Il video, pubblicato nel sito della scuola e nei canali social, è dunque il frutto di un lavoro sinergico seppure confinato nelle singole realtà domestiche, come il momento attuale ci impone.
Le città di Tolentino e Venezia legate dal culto di San Nicola. Ed è proprio in nome del santo protettore che la cittadina del Maceratese ha risposto all'invito dell'Anci di pubblicare un proprio messaggio di augurio con l'hashtag ufficiale #Venezia1600, in onore ai 1600 anni dalla fondazione della Serenissima.
A Venezia esiste il fondaco dei tolentini e una grande chiesa dedicata al taumaturgo tolentinate a cui sono attribuiti dai veneziani diversi miracoli, tra cui lo spegnimento del Palazzo Ducale in piazza San Marco e l'aver debellato una pestilenza, come testimoniato da due grandi dipinti fatti realizzare da un mecenate veneto e oggi esposti nella cappella delle Sante Braccia all'interno della Basilica di San Nicola di Tolentino.
Il Campo dei Tolentini è un campo di Venezia, situato nel sestiere di Santa Croce, poco distante da piazzale Roma e dalla stazione ferroviaria.
In occasione del Settimo Centenario della morte di San Nicola sia il Sindaco Cacciari che il Sindaco Costa parteciparono a diverse iniziative tra cui un convegno tenutosi proprio a Tolentino mentre a Venezia fu allestita una interessante mostra dedicata al culto di San Nicola.
"Ci uniamo a tutti i festeggiamenti dedicati alla città di Venezia - dice il primo cittadino Giuseppe Pezzanesi - con l'intento di rinnovare l'antichissima amicizia che lega le due città nel nome di San Nicola. I nostri auguri da Tolentino a Venezia per i suoi 1600 anni dalla fondazione".
Il Tolentino rimedia alla parziale sconfitta per 1-0 patita lo scorso 24 febbraio contro la Recanatese, quando a decidere fu una rete da lontano firmata del terzino Togola. Il quel caso la partita venne interrotta alla mezz'ora circa del primo tempo a causa dell'infortunio dell'arbitro Fantozzi.
Il derby, ripartito quest'oggi dal trentunesimo minuto, è terminato sul punteggio di 2-2 dopo che la formazione leopardiana era stata anche in vantaggio di due reti. Un punto, dunque, che soddisfa molto di più coach Mosconi rispetto al collega Pagliari, per il quale oggi è andata in scena la sfida del cuore visto che Tolentino è la sua città e che tra le fila cremisi milita il figlio.
LA CRONACA - Il 2-0 giallorosso era stato trovato da Pezzotti al 49' della ripresa, dopo essere stato imbeccato alla grande in contropiede da una finezza di Sbaffo.
Al 68' il Tolentino trova la rete che accorcia le distanze. Sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Severini arriva bomber Padovani a spizzare di testa e chiamare al grande intervento De Chirico. Il portiere giallorosso, però, nulla può sulla ribattuta ravvicinata di Labriola.
A sette minuti dal termine Santiago Minella viene abbattuto in area dal centrale della Recanatese Ferrante: rigore evidente. Dal dischetto l'attaccante argentino non perdona, è due a due.
All'86' un miracolo di Governali sul colpo di testa ravvicinato di Senigagliesi fa rimanere inchiodato il punteggio sul pari sino al fischio finale.
Tabellino Recanatese-Tolentino 2-2
Recanatese: De Chirico, Togola, Sbaffo (85’ Pennacchioni), Ferrante, Raparo, Liguori (71’ Senigagliesi), Pezzotti, Donzelli, Guercio (71’ Giaccaglia), Gomez, Brunetti.
A disposizione: Santarelli, Morazzini, Senigagliesi, Capitani, Candidi, Giaccaglia, Alessandretti, Pennacchioni, Bove.
Allenatore: Giovanni Pagliari
Tolentino: Governali, Laborie, Salvatelli, Bonacchi, Pagliari (71’ Ruci) , Labriola, Tortelli, Cicconetti, Padovani, Severini, Minella (87’ Aloisi).
A disposizione: Depuis, Stefoni, Strano, Ruggeri, Capezzani, Aloisi, Bozzi, Tizi, Ruci.
Allenatore: Andrea Mosconi.
Arbitro: Flavio Fantozzi (Civitavecchia), 1° Ass. Diego Spatrisano (Cesena), Federico Pasotti (Imola).
Ammoniti: Liguori (R), Togola (R), Cicconetti (T)
Angoli: 2-4
Reti: Togola (R),
La situazione pandemica nella residenza protetta ASP “Porcelli” di Tolentino è quasi tornata alla normalità. Infatti a tutt’oggi risultano positivi solo 2 ospiti i quali sono in buone condizioni fisiche e senza sintomi.
Tutte le altre persone hanno superato la malattia e lentamente stanno tornando alle loro consuete attività quotidiane.
In questi giorni verranno ripetuti i tamponi per verificare la condizione degli ultimi ospiti che sono ancora positivi e si è in attesa delle decisioni dell’Asur per effettuare i vaccini, nel rispetto delle linee guida.
£Un forte ringraziamento e tutta la nostra stima – sottolinea il Sindaco Giuseppe Pezzanesi - va al Presidente Giorgio Sbaraglia e ai componenti del CdA Anna Andreani e Edoardo Mattioli per aver sempre seguito l’evolversi della situazione, al Direttore Simone Ricci per il costante impegno profuso e per la sua costante presenza nella struttura, a tutto il personale, infermieristico e OSS, amministrativo e alle operatrici della cucina che in maniera “eroica”, spesso al di là delle proprie forze, hanno operato con professionalità ed abnegazione. Un ringraziamento all’Asur, alla Regione Marche e a tutto il personale sia dell’Usca che dell’Adi, oltre a tutti i medici, anche di base, oltre ai sanitari del Potes 118 e ai volontari della CRI di Tolentino".
"Inoltre, ancora una volta vogliamo ringraziare la task force inviata dall’Aereonautica a Tolentino coordinata dal tenente medico Silvio Pallone e composta dal Luogotenente Vincenzo Serpico, dal 1° Maresciallo Ludovico De Marco e dal Maresciallo di 2° Classe Anselmo Pacifico - ha aggiunto il primo cittadino - Mi sia consentito di rivolgere un pensiero a tutti gli ospiti che, loro malgrado, hanno dovuto sopportare una situazione difficile e a tutte le famiglie che hanno dimostrato grande comprensione e fiducia nella struttura. Porteremo sempre nei nostri cuori quelle persone che, purtroppo, ci hanno lasciato e di cui serberemo sempre il ricordo. Siamo vicini e lo saremo sempre in maniera particolare alle famiglie che hanno avuto la perdita dei loro cari".
Nel pomeriggio di oggi i militari della Compagnia dei Carabinieri di Tolentino, unitamente al personale della Polizia Locale, al quale si è aggiunta una squadra del NAS di Ancona, hanno svolto un corposo servizio coordinato che ha visto convolti i comuni di Tolentino, San Severino e Sarnano.
I servizi hanno avuto lo scopo di verificare il rispetto dei DPCM e delle ordinanze comunali per il contenimento del contagio da Covid-19 e, soprattutto, sensibilizzare i cittadini al rispetto dell’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, del divieto di assembramento e di stazionamento nei pressi dei locali per il consumo di cibo e bevande.
Nel corso del monitoraggio della circolazione stradale sono state fermate circa 80 persone ed elevate due contravvenzioni. Sono altresì stati effettuati dei controlli da parte del personale del gruppo NAS di Ancona presso un bar alimentari di Tolentino sito in contrada Le Grazie, al quale è stata comminata una sanzione di circa 4500 euro.
La prima violazione, inerente al ritrovamento di circa 9 kg generi alimentare privi dei certificati di rintracciabilità dei singoli prodotti, ha portato ad una pena pecuniaria pari a 1500 euro e al sequestro di tutto il materiale in questione.
Un’altra multa, del valore di 1000 euro, è stata comminata per non aver ottemperato al mantenimento delle condizioni igieniche, per locali ed attrezzatura, previste dalle normative dedicate al settore alimentare.
Infine un ulteriore sanzione di 2000 euro è stata ascritta al titolare del bar per l’omessa applicazione delle procedure di autocontrollo. Nella fattispecie, non erano stati eliminati dal bancone alimenti scaduti, da un minimo di 20 giorni a un massimo di 4 mesi, in quanto pronti per essere venduti.
Sono stati inoltre effettuati dei controlli sugli avventori da parte degli uomini del gruppo Cinofili, con cane anti droga a seguito, che hanno segnalato una persona trovata in possesso di due grammi di cocaina e quindi è stato conseguentemente segnalato alla Prefettura per la violazione dell'articolo 75 del Dpr.
Parte da Tolentino per scaricare rifiuti ingombranti a Caldarola, donna sorpresa grazie alla videosorveglianza .
È successo nei giorni scorsi, quando nelle immediate periferie del comune di Caldarola sono stati abbandonati rifiuti ingombranti che normalmente devono essere portati all’isola ecologica.
L’Amministrazione Comunale insieme alla polizia locale si sono attivati per cercare di risalire alla vettura che poco prima aveva appunto scaricato i rifiuti. È stato possibile ricostruire tutto il tragitto che la donna aveva compiuto e attraverso la targa risalire all'identità. Esemplare la multa e soprattutto il messaggio che l'Amministrazione comunale vuole dare a chi contravviene alle regole, perché non è la prima volta che rifiuti ingombranti vengono abbandonati a Caldarola e gli autori vengono dai comuni limitrofi.
Un atteggiamento di grande inciviltà e anche stupidità perché le isole ecologiche forniscono tale servizio in forma completamente gratuita. Un comportamento che giustamente va punito.
In occasione del settantesimo anniversario dell'Eccidio di Montalto, avvenuto il 22 marzo 1944, sulle montagne tra Caldarola e Cessapalombo, il Comune di Tolentino insieme all'ANPI locale e provinciale, come lo scorso anno, a causa della pandemia, è costretto a celebrare quei tragici eventi in forma non pubblica ma propone, comunque alcune iniziative per mantenere viva la memoria di quei drammatici eventi, con l’intento di celebrare il sacrificio dei Martiri di Montalto.
In ricordo di questi giovani tolentinati che donarono la propria vita, uniti nel tricolore manteniamo viva la memoria di chi si è sacrificato per i più alti valori quali la democrazia, la Libertà e la Pace.
"Seppur condizionati dalle disposizioni anti contagio, abbiamo deciso – ricordano il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e il Presidente della sezione Anpi di Tolentino Lanfranco Minnozzi – di celebrare domenica 28 marzo una santa messa al Famedio dei Caduti al cimitero comunale e poi di apporre le corone di alloro, oltre che allo stesso Famedio, sulla lapide che celebra i Martiri in piazza della Libertà e ovviamente al Cippo eretto a Montalto nel luogo dove furono fucilati.
Le corone saranno apposte dal Sindaco Pezzanesi, dal Presidente Anpi Minnozzi e dal Presidente del Consiglio comunale Ceselli.
Inoltre dal 21 marzo al 1° maggio 2021, in piazza Martiri di Montalto, è allestita la mostra “Un’amicizia per la vita. Un sacrificio per la libertà. I giovani di Montalto”, promossa dal Circolo Culturale “Tullio Colsalvatico”, a cura di Enzo Calcaterra e Franco Maiolati, che presenta in 14 pannelli la tragedia di Montalto.
“Con provvedimento del Sindaco Pezzanesi e in accordo con il Cosmari sono stati riaperti ai cittadini sia il Centro di Raccolta (isola ecologica) sia il Centro del Riuso di contrada Rotondo”, lo comunica la stessa Amministrazione comunale.
Le due strutture erano state chiuse a seguito dell’applicazione delle disposizioni anti-contagio che hanno portato tutto il territorio della provincia di Macerata in fascia “rossa”.
“Per venire incontro alle esigenze della popolazione e per evitare inutili abbandoni di rifiuti è stato deciso di riaprire le due strutture che consentono di conferire i rifiuti o di avviali al riuso”, spiega l'amministrazione comunale.
Si ricorda che il Centro di Raccolta è aperto al pubblico dal lunedì al sabato, dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 16.30 alle ore 19.00. Si possono conferire i seguenti rifiuti: carta e cartone, plastica, vetro (bottiglie e lastre). Ingombranti (poltrone, divani, materassi, mobili, tavoli, sedie, ecc.), beni durevoli, RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), indumenti vari, ramaglie e potature, oli vegetali esausti, legnosi, ferrosi, alluminio, batterie, lampadine, neon, nel rispetto del regolamento comunale.
Intanto si sta lavorando per la riapertura anche del Centro del Riuso che, in condizioni normali, è aperto al pubblico il mercoledì dalle ore 10 alle ore 12.30, il giovedì dalle ore 16.30 alle ore 19.00 e il sabato dalle ore 10 alle ore 12.30. In questa settimana il Centro del Riuso sarà aperto martedì 23 marzo e non mercoledì 24, sempre dalle ore 10, alle ore 12.30.
Si possono lasciare oggetti ed elettrodomestici in buono stato, funzionanti che non si usano più e che possono essere utili ad altre persone”.
Il paesaggio ritorna a tingersi di bianco, in maniera inaspettata. È questo lo scenario che molti cittadini dell'entroterra maceratese hanno ammirato dalle proprie case e luoghi di lavoro nel primo pomeriggio odierno.
Copiosa la nevicata che ha avvolto le aree montane e alcune frazioni di Camerino, dove si segnala anche qualche piccolo disagio alla circolazione stradale per via di qualche automobilista colto di sorpresa dalla ‘sfiocchettata’.
Precipitazioni nevose sono state segnalate anche nei territori comunali di San Severino Marche, Tolentino e Cingoli. Deboli e sporadici fenomeni anche a Civitanova Marche.
Il nevischio, inusuale per il periodo, non era stato previsto dalla Protezione Civile delle Marche che, infatti, non aveva diramato alcuna allerta meteo in merito per la giornata odierna.
Per consentire l’abbattimento di un edificio danneggiato dagli eventi sismici sito in Via Pasubio, al civico 23, il Comune di Tolentino ha ritenuto necessario apportare modifiche alla circolazione stradale visto che i lavori necessiteranno dell'occupazione di una porzione di suolo pubblico.
Pertanto è stata emessa un'ordinanza con la quale da mercoledì 17 marzo 2021 fino a venerdì 26 marzo 2021 e comunque fino al termine dei suddetti lavori, nonché al completo ripristino della sicurezza stradale a tutela della pubblica incolumità, nella fascia oraria compresa dalle ore 07:00 alle ore 19:00 è disposta la seguente modifica della circolazione veicolare:
- in Viale Vittorio Veneto: divieto di sosta con rimozione, esteso a tutte le categorie di veicoli, sulle fasce adibite a parcheggio poste (secondo il senso di marcia) sul lato sinistro dal civico n.14 fino all'intersezione con Via Montegrappa, nonché sul lato destro in corrispondenza degli stalli di sosta compresi dal civico n.46 fino al civico n.48 compreso;
- in Via Pasubio: divieto di transito pedonale e veicolare, esteso a tutte le categorie di veicoli, eccetto residenti e veicoli di polizia e di soccorso: deve essere in ogni caso garantito il transito veicolare ai residenti al civico n.28;
- in Via Adamello: divieto di sosta con rimozione, esteso a tutte le categorie di veicoli, sul lato destro dal civico n.10 al civico n.18 e sul lato sinistro dal civico n.47 al civico n.55;
- esclusivamente in caso d'indifferibile necessità, gli autocarri impegnati nei lavori in oggetto sono autorizzati a raggiungere Via Adamello circolando in Via Montegrappa in senso contrario, a condizione che la ditta interessata regoli la mobilità con moviere.
La ditta esecutrice dei lavori provvederà all'installazione della relativa segnaletica stradale da cantiere con le relative limitazioni, obblighi e preavvisi necessari alle modifiche apportate alla circolazione veicolare e pedonale.
Camion avvolto dalle fiamme: esce illeso il conducente.
L'episodio è avvenuto stamane, intorno alle 8, lungo la Provinciale 127 nel territorio comunale di Tolentino.
L'autista del mezzo viaggiava lungo l'arteria, quando ha visto delle scintille fuoriuscire dal cofano. A quel punto l'uomo si è fermato lungo il piazzale all'incrocio delle Terme di Santa Lucia, mentre l'autocarro ha incominciato a prendere fuoco. Il conducente è quindi prontamente sceso dal mezzo e ha subito allertato i soccorsi.
La Squadra dei Vigili del Fuoco di Tolentino, in collaborazione con il personale dell'autobotte proveniente dalla Centrale di Macerata, ha provveduto allo spegnimento dell'incendio confinando le fiamme alla motrice dell'autoarticolato.
Presenti sul luogo anche i carabinieri. Illeso il conducente del camion.
Come ogni anno domenica 14 marzo si è svolta nella Basilica di San Nicola la Festa del Pane. A celebrare il rito religioso è stato Sua Eccellenza Cardinal Edoardo Menichelli che, nella sua omelia, con parole semplici e chiare ha richiamato il miracolo del Santo che - grazie all’apparizione della Madonna che gli suggerì di farsi portare un tozzo di pane e mangiarlo dopo averlo intinto nell’acqua per guarire - ha incitato i presenti a ringraziare quotidianamente il dono del pane che, spesso, viene disprezzato mentre una volta si raccoglieva da terra, si soffiava e bisognava baciarlo.
Come tradizione hanno portato il pane dei loro paesi anche i sindaci dell’Unione Montana dei Monti Azzurri guidati dal suo presidente Giampiero Feliciotti che è stato il promotore della nomina di San Nicola come protettore dei 15 comuni.
Il santo è nato a Sant'Angelo in Pontano e ieri, come ogni anno, la sua Confraternita e molti cittadini hanno partecipato alla cerimonia guidati dal sindaco Wanda Broglia.
"Passeggiando per la zona pedonale lungo via della Pace, ci si può imbattere in una serie di pedane amovibili, ribattezzate simpaticamente 'catafalchi', che nelle intenzioni dell’amministrazione rientrano nel 'Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana del centro storico'. Certo, camminare in zona pedonale potendo passare liberamente da una parte all’altra, guardando vetrine, entrando nei negozi era troppo comodo, meglio rendere il percorso ad ostacoli, e nelle ore di punta camminare anche in fila indiana nei corridoi liberi ai lati, considerando che il corridoio più stretto è leggermente in pendenza".
È quanto osserva beffardamente il Comitato di Quartiere Centro Storico del Comune di Tolentino attraverso le parole del proprio presidente, Luigino Luconi.
"Definirlo un buon intervento di arredo è tesi difficile da sostenere - aggiunge Luconi -. Un progetto di arredo urbano presupporrebbe la volontà di qualificare lo spazio urbano con elementi di arredo che garantiscano le molteplici funzioni del centro storico, per renderlo fruibile a cittadini e turisti. Fermo restando che condividiamo il tentativo dell’amministrazione di dare decoro urbano alla nostra città, siamo perplessi sul modo di occupazione spazio dell'area pedonale”.
"Un progetto di arredo urbano non è realizzazione facile come si potrebbe pensare, perché l’inserimento di complementi d’arredo nella città, nasce da un processo analitico e progettuale minuzioso - puntualizza Luconi -. E’ importante che i progettisti non debbano esimersi dal tenere conto delle esigenze, delle attese e dei gusti estetici, di chi la città la abita. Le realizzazioni di arredo urbano hanno potenzialmente la capacità di plasmare il “gusto collettivo” verso nuovi orizzonti. I progetti devono saper intercettare i bisogni e la sensibilità estetica dei luoghi, che muteranno a seguito degli interventi, e pensare non solo la vita immediata ma anche quella futura delle loro proposte. Proposte che potranno cambiare in meglio o in peggio la qualità della vita dei cittadini".
"Ritornando all’arredo amovibile di Via della Pace, ci viene spontaneo chiederci come mai l’Amministrazione non abbia coinvolto la commissione urbanistica, nell’analisi e programmazione della progettazione di tali arredi e se rispettino le attribuzioni del codice della strada. Secondo il nostro parere potrebbero andare bene in un lungomare, in un parco, ma non in un contesto urbano come la preziosa via pedonale. Abbiamo dei dubbi, anche per l’importo significativo si parla di oltre 36mila euro" conclude Luconi.
Il ritorno in zona rossa dell'intera regione Marche sino alle festività pasquali, rappresenta - anche dal punto di vista psicologico - l'ennesimo duro banco di prova a cui la pandemia ci costringe. Per evitare un'ulteriore diffusione del contagio, si vivrà per il secondo anno consecutivo una Pasqua in lockdown con molti che, magari, saranno anche lontani dai propri affetti più cari.
La normalità tanto agognata slitta nuovamente a data da destinarsi. Di certo, però, alcune categorie hanno visto più da vicino gli effetti devastanti che il Covid porta con sé sia sul fisico che sulla quotidianità delle persone. Il riferimento va soprattutto a quegli operatori sanitari che tutti i giorni combattono in prima linea nei presidi ospedalieri così come nelle case di riposo.
A questo proposito abbiamo richiesto il parere della dottoressa Sonia Del Savio, psicologa e psicoterapeuta, responsabile del "Centro Esserci" di Tolentino. A lei si deve la nascita di "Gomito a Gomito", l'iniziativa che ha l'obiettivo di supportare coloro che da oltre un anno stanno offrendo con incessante impegno il loro sostegno a coloro che stanno affrontando la battaglia contro questo subdolo virus.
E’ passato circa un mese dall’avvio del progetto “Gomito a Gomito”, lo sportello d’ascolto psicologico gratuito che avete deciso di offrire agli operatori sanitari. Qual è il bilancio parziale dell’iniziativa?
Come dicemmo inizialmente, la collaborazione con il Nursind (si occupa di infermieri e ostetriche) dura da molti anni e hanno sede all’interno della struttura del Centro Esserci. Già alcune richieste erano in atto, da qui si è rinforzata l’idea di realizzare questa iniziativa a supporto di queste figure professionali.
Cosa traspare parlando con loro, quali sono le paure e le ansie che maggiormente hanno manifestato nel corso degli incontri?
Vorrei fare un riferimento. L’8 Marzo sono stata invitata ad una giornata convegnistica “Lavoratrici contro Covid, 8 Storie di Resilienza per l’8 Marzo" dove ci sono state testimonianze di persone che hanno contratto il Covid tra cui infermiere. Mi sono ritrovata ad ascoltare, condividere, riflettere sulla paura e il coraggio di tante persone che sono state contagiate.
Il racconto di Sara termina cosi: ”Ritornare a lavoro? È stato un momento particolare, ho avuto la sensazione di essere disarmata pur avendo la corazza dei dispositivi ma credo in questa professione, la sento davvero forte, sono innamorata del mio lavoro e mi rimetto in gioco”. È lo stesso racconto dei tanti infermieri contagiati, la forza di vincere sulla paura.
Il Covid che impatto ha avuto, tra il personale sanitario, dal punto di vista professionale e dal punto di vista dei rapporti umani?
Rispetto al ruolo sanitario porto il vissuto di tante giovanissime infermiere catapultate nel mondo del lavoro per la prima volta e solo dopo un mese sono state contagiate, alle coordinatrici e caposale dei reparti che hanno avuto impatti emotivi fortissimi legate dall’ansia di non poter arrivare dappertutto e di non poter rispondere alle numerose richieste in arrivo.
Ai colleghi chiamati da altri reparti per aiutare lo stato di emergenza digiuni di quello specifico lavoro ma, con l’aiuto di gruppo, sono andati avanti ed hanno imparato in fretta. Queste persone dietro la divisa e la corazza dei dispositivi hanno la loro vita, i loro affetti, i loro figli, la loro famiglia e di conseguenza vivono (come tutti) con il timore costante di contagiare. Infatti spesso anche i figli ne hanno risentito: sono emerse varie fragilità legate all’ansia e al disturbo del sonno.
In questi mesi di chiusure forzate, tutti siamo stati e siamo tuttora costretti a rimanere più tempo in casa. Questa situazione che impatto ha avuto sui rapporto familiari? Ha notato un riavvicinamento verso quelli che sono gli affetti più cari o un deterioramento di rapporti, magari, già incrinati prima della pandemia?
Sicuramente la risposta è duplice…l’essere costretti a rimanere in casa per questo lungo periodo ha incrinato ulteriormente rapporti conflittuali già esistenti, mentre per qualcuno può essere stata l’occasione per ritrovarsi e ripartire o meglio valorizzare, soffermarsi su cose situazioni che nel tran tran quotidiano ci sfuggono o non possiamo curare con maggiore attenzione.
In quest’ottica, visto il ritorno alla didattica a distanza per tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado , dal suo osservatorio quanto incide la prolungata mancanza di socialità che solo un ambiente scolastico riesce a dare in fasce d’età così delicate? E in ambito familiare, cosa cambia nell’avere più tempo in casa i propri figli?
Sono anch’io una mamma di due ragazzini preadolescenti e lo vivo sulla mia pelle. La didattica a distanza non potrà mai sostituire e colmare l’efficacia dell’essere in presenza. La mancanza di scambio vero lascia un vuoto che i pc, giochi on line etc non potranno eguagliare. Anzi proprio l’uso esagerato di tutto ciò scatena altri disturbi nei nostri ragazzi. Pensiamo a chi già viveva delle fragilità, in solitudine e con varie problematiche.
Nella nostra provincia ci sono stati istituti scolastici che hanno deciso di attivare sportelli d’ascolto psicologico dedicati agli studenti. La ritiene una valida iniziativa?
Assolutamente si, sono iniziative già attive da tempo. Sicuramente, se vengono ampliati questi servizi, i ragazzi potranno avere uno spazio per depositare le loro preoccupazioni e ansie.
Nell’ultimo anno avete avuto evidenza di un aumento di richieste di supporto psicologico presso il vostro centro?
Sì, devo dire che ci sono state molte richieste sia on line sia in presenza. Come abbiamo detto all’inizio del progetto oltre la consulenza psicologica offerta dal Nursind abbiamo delle scontistiche per i dipendenti pubblici che sicuramente danno una bella mano per abbattere i costi per chi è intenzionato a proseguire un percorso o estendere questa possibilità per i propri familiari (di quel dipendente pubblico). Abbiamo attivato tutte le risorse possibili.
Quando riusciremo a ritrovare la normalità che ha contraddistinto le nostre vite prima dell’avvento del Covid-19, quali saranno le maggiori difficoltà che si incontreranno? Resterà un timore latente nell’approcciarsi agli altri o la voglia di tornare a conoscersi preverrà? Quanto inciderà la cosiddetta Sindrome della Capanna (paura di uscire di casa) da Covid?
Ecco nonostante questo scenario esiste la Resilienza, persone, donne che non si spezzano di fronte all’urto. La famosa citazione di Nietzsche ”ciò che non uccide fortifica” ci ricorda che possiamo cadere e sentirci perfino sconfitti per un determinato periodo ma non dobbiamo mai cancellare le nostre risorse. Non siamo al mondo per soffrire, il dolore deve essere sempre temporaneo e rappresentare un’esperienza di vita e a volte dobbiamo solo aspettare perché il percorso di guarigione richiede un certo tempo ed è soggettivo.
Chiusi al pubblico, come previsto da un'apposita ordinanza sindacale firmata dal primo cittadino Giuseppe Pezzanesi, tutti i parchi e giardini pubblici presenti nel territorio comunale di Tolentino a partire da oggi, domenica 14 marzo.
Il provvedimento, scaturito a seguito dell'evoluzione della pandemia e della proroga dello stato di emergenza sull'intero territorio nazionale, è da considerarsi valido sino alla revoca della stessa ordinanza sindacale.