Tolentino, Luconi critica i dehor in centro: "La zona pedonale è diventata un percorso a ostacoli"
"Passeggiando per la zona pedonale lungo via della Pace, ci si può imbattere in una serie di pedane amovibili, ribattezzate simpaticamente 'catafalchi', che nelle intenzioni dell’amministrazione rientrano nel 'Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana del centro storico'. Certo, camminare in zona pedonale potendo passare liberamente da una parte all’altra, guardando vetrine, entrando nei negozi era troppo comodo, meglio rendere il percorso ad ostacoli, e nelle ore di punta camminare anche in fila indiana nei corridoi liberi ai lati, considerando che il corridoio più stretto è leggermente in pendenza".
È quanto osserva beffardamente il Comitato di Quartiere Centro Storico del Comune di Tolentino attraverso le parole del proprio presidente, Luigino Luconi.
"Definirlo un buon intervento di arredo è tesi difficile da sostenere - aggiunge Luconi -. Un progetto di arredo urbano presupporrebbe la volontà di qualificare lo spazio urbano con elementi di arredo che garantiscano le molteplici funzioni del centro storico, per renderlo fruibile a cittadini e turisti. Fermo restando che condividiamo il tentativo dell’amministrazione di dare decoro urbano alla nostra città, siamo perplessi sul modo di occupazione spazio dell'area pedonale”.
"Un progetto di arredo urbano non è realizzazione facile come si potrebbe pensare, perché l’inserimento di complementi d’arredo nella città, nasce da un processo analitico e progettuale minuzioso - puntualizza Luconi -. E’ importante che i progettisti non debbano esimersi dal tenere conto delle esigenze, delle attese e dei gusti estetici, di chi la città la abita. Le realizzazioni di arredo urbano hanno potenzialmente la capacità di plasmare il “gusto collettivo” verso nuovi orizzonti. I progetti devono saper intercettare i bisogni e la sensibilità estetica dei luoghi, che muteranno a seguito degli interventi, e pensare non solo la vita immediata ma anche quella futura delle loro proposte. Proposte che potranno cambiare in meglio o in peggio la qualità della vita dei cittadini".
"Ritornando all’arredo amovibile di Via della Pace, ci viene spontaneo chiederci come mai l’Amministrazione non abbia coinvolto la commissione urbanistica, nell’analisi e programmazione della progettazione di tali arredi e se rispettino le attribuzioni del codice della strada. Secondo il nostro parere potrebbero andare bene in un lungomare, in un parco, ma non in un contesto urbano come la preziosa via pedonale. Abbiamo dei dubbi, anche per l’importo significativo si parla di oltre 36mila euro" conclude Luconi.
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