“Siamo vicini alla popolazione in questo momento così difficile”.Le responsabili dei Centri Santo Stefano di Camerino, Roberta Ferranti, e Tolentino, Mariella Grassettini, esprimono parole di vicinanza alla cittadinanza, colpita così duramente dal sisma.“Gli effetti li stiamo vivendo direttamente anche noi. Alcune nostre fisioterapiste hanno dovuto abbandonare la loro abitazione. Noi stessi abbiamo dovuto lasciare il Centro Ambulatoriale e siamo attualmente ospiti presso la sede ambulatoriale di Matelica (in viale Europa 1, nell’Ospedale Civile E. Mattei) e presso quella di San Severino (in via Taccoli). I nostri servizi sono rimasti invariati”.“Per quanto riguarda i nostri pazienti che hanno dovuto lasciare le proprie case, possiamo raggiungerli nelle loro nuove sistemazioni. Oppure, se si sono trasferiti come molti lungo la costa, possiamo accoglierli presso le nostre sedi ambulatoriali di San Benedetto del Tronto, Civitanova Marche, Porto Potenza Picena”.“Appena le condizioni logistiche lo consentiranno – concludono la Ferranti e la Grassettini - torneremo nelle nostre sedi di Camerino e Tolentino. È un impegno, oltre che una promessa”.Un segnale di speranza. Anche questo può servire.
L'on. Riccardo Nuti, parlamentare ed ex capogruppo del Movimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati, questo pomeriggio ha visitato Tolentino.Accompagnato dal consigliere comunale Gian Mario Mercorelli e da alcuni attivisti, insieme al tecnico comunale Giovanni Francioni, ha girato per la città rendendosi conto personalmente degli enormi danni causati dal sisma. L'on. Nuti, proveniente da Pesaro e diretto a Civitanova per la tappa del 'treNO tour#iodicoNo', ha ascoltato con grande attenzione le problematiche più urgenti che gli sono state esposte, rendendosi disponibile a portarle all'attenzione del Parlamento. A Pesaro il deputato palermitano aveva espresso il suo pensiero sui media: "È giunto il momento di rifiutarsi di andare in tv, sono tutte in mano ai partiti, e basta andare sui giornali. E parlo anche di chi dei nostri è bravo in tv e sui giornali. Non andiamoci più che sono contro di noi perché appartengono ai partiti".
L'avvocato Marco Romagnoli, già assessore e oggi consigliere comunale a Tolentino, negli ultimi giorni ha più volte manifestato la sua preoccupazione per quanto riguarda, in particolare, la sospensione delle cause civili e penali qualora Macerata sia inserita nel cratere sismico.Quali sono le sue preoccupazioni? Quando ci sono momenti del genere è oggettivamente difficile coordinare ed armonizzare la miriade di provvedimenti da prendere. E' abbastanza frequente che ci si accorga di qualche falla solo in un secondo tempo e che poi vi si metta mano.Tutti gli aspetti non chiari del decreto sisma verranno sicuramente perfezionati in sede di conversione in legge, ma visto il disorientamento che tutti i cittadini hanno in questo momento sarebbe bene che le istituzioni diano immediate risposte anche di prospettiva. Il tema del giorno, per esempio, è stato se dover o no pagare la scadenza IVA, visto che il decreto del Governo dell'11 novembre lo prevede mentre non è ancora stata resa ufficiale la lista dei comuni inserita nel cd. cratere. Altro aspetto che mi viene in mente è quello di dover armonizzare le scadenze del decreto per il sisma del 24 agosto con quello relativo al sisma dell'ottobre, ovviamente occorre una dilazione maggiore. Tra gli interrogativi maggiori vi è poi quelli che derivano dall'inserimento di Macerata nel novero dei comuni. Da un punto di vista formale, ove non si introduca a livello centrale una spefica proprio per Macerata, questo comporterebbe che in Tribunale pressochè tutte le attività sarebbero sospese sino al maggio 2017 se non oltre. Mi pare di poter dire che questa necessità non vi è, Macerata per fortuna non ha subito le stesse conseguenze che furono provocate dal sisma alla città di L'Aquila. E' bene che il problema venga messo sul tavolo immediatamente per dare certezza ad operatori del diritto ed ai propri clienti. La mia convinzione spassionata è che il territorio non abbia bisogno di un provvedimento così pesante in tema di gestione della giustizia.Resta fermo il punto che, comunque, per i vostri clienti che risiedono nei Comuni del cratere, la sospensione sarebbe comunque applicabile. Quali sono le differenze? Certo, ecco perchè affermo che il provvedimento di cui soprta sarebbe abnorme. Occorre che si prevedano, anche in presenza di Macerata all'interno del cratere, delle possibilità per legali e/o parti processuali residenti nei comuni danneggiati dal sisma di poter fruire di rinvii e sospensioni. Andare oltre sarebbe ingiusto ed ovviamente foriero di ulteriori danni economici. Si pensi, ad esempio, ad una parte in causa contro una compagnia di assicurazione o di un soggetto con sede in altra pare di Italia in giudizio da anni per ottenere un risarcimento del danno.Che tipo di ripercussioni può avere sulla vostra attività un fermo così lungo? Anche perchè, a questo punto, prima del prossimo settembre non se ne riparlerebbe... Spero vivamente che questo blocco delle attività non si concretizzerà. In caso contrario la situazione per moltissimi legali diverebbe assai dura da affrontare. Già si faceva enorme fatica a riscuotere a causa della congiuntura economica, il blocco diverrebbe fatale. A prescindere dalla sospensione o no delle attività giudiziarie anche gli avvocati del territorio debbono essere inseriti tra i soggetti fruitori dei benefici di cui all'art. 24 del decreto dell'ottobre scorso che prevede "Interventi a favore delle micro, piccole e medie imprese nelle zone colpite dagli eventi sismici". Nel novero andrebbero incluse tutte le partite iva ed i commercianti. Occorre rendersi conto che nella nostra provincia al momento la situazione è realmente drammatica. Per noi lo diverrebbe ancor di più in caso di applicazione letterale del disposto del decreto come sopra ho spiegato. Confido anche in un ulteriore sollecito e deciso intervento del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Macerata. Altrimenti ci troveremo dinanzi ad una sorta di selezione naturale della specie ove si reggerano in piedi solo i grandi studi legali, con la riduzione sul lastico degli altri con particolare riferimento ai professionisti più giovani.Da avvocato, ha anche più volte puntato il dito sull'improvviso rincaro del costo degli affitti e sulla carenza di alloggi. Quali soluzioni consiglierebbe? Più che da avvocato l'ho fatto da cittadino. Siamo nella piena emergenza, non possiamo perder tempo nel pensare ad istituire osservatori o altre strutture del genere. Occorre procedere immediatamente alla requisizione della case sfitte per cederle in affitto a chi casa più non ha, ovviamente destinando ai proprietari un compenso per la locazione che sia in linea con i prezzi di mercato prima del sisma.
CNA Macerata, dopo aver ascoltato quotidianamente le esigenze delle micro imprese e delle aziende colpite dai sismi degli ultimi due mesi, chiede immediati decreti attuativi per sbloccare i 5.000,00 euro per il 2016 e la concessione di contributi per 18.000,00 euro per il 2017. Inoltre chiede una concessione di provvidenze per il mancato reddito per i prossimi mesi.“Una richiesta – dice il Direttore Provinciale Luciano Ramadori - che rivolgeremo ai parlamentari del nostro territorio, perché i nostri imprenditori non possono aspettare lungaggini burocratiche”.La provincia di Macerata, con le sue 970 attività economiche inattive, ha subìto un vero e proprio terremoto economico, di entità esponenziale, se questi numeri vengono confermati , di 20-30 volte superiore alle province limitrofe.Cesare Spuri, Capo del Dipartimento di Protezione Civile delle Marche lo scorso sabato, nell'ambito di un'iniziativa CNA, ha incontrato il Presidente CNA di Macerata Giorgio Ligliani:“E' stato un colloquio molto positivo, avvenuto a poche ore dalla firma del secondo decreto post terremoto da parte del Governo, rispetto al quale accogliamo con favore l'inserimento di alcune delle osservazioni presentate dalla CNA. Tuttavia per la CNA di Macerata è una priorità assoluta l’emanazione di decreti attuativi riferiti ai decreti legge post terremoto, perché troppi provvedimenti restando sospesi e di difficile interpretazione. La CNA inoltre chiede l'aumento fino a 300.000 euro della soglia di attestazione SOA, per favorire l'azione delle imprese locali, sempre nel rispetto della trasparenza e della legalità. Inoltre chiede di chiarire e di semplificare la procedura di accesso alle cosiddette 'white list' per gli interventi di immediato ripristino”.Giorgio Ligliani ha ribadito all'ingegner Spuri quanto già fatto presente in sede di confronto regionale e locale, ricordando come la nostra associazione di categoria si sia messa a disposizione dei cittadini e delle istituzioni: “ Tutti gli uffici CNA sono aperti e operativi, con i funzionari che possono dare la propria consulenza sul fronte fiscale, tributario, della gestione del personale, del credito, oltre che riguardo alle pratiche di cassa integrazione e sugli affitti, altro aspetto su cui c'è bisogno di essere supportati”. Il Presidente ha proposto a Spuri la creazione di un tavolo di coordinamento permanente dedicato al mondo della piccola e media impresa artigiana, a cui prendano parte l'assessorato regionale alle Attività Produttive e quello alle Politiche per la montagna e le aree interne, la Protezione Civile e le associazioni di categoria: “Necessario – dice – per discutere in maniera concreta delle problematiche del settore manifatturiero e artigiano del territorio”.Aggiunge il Direttore Provinciale Luciano Ramadori: “CNA Macerata è parte della task force attivata a livello regionale con funzionari dedicati alla raccolta delle segnalazioni delle imprese e all'assistenza nella compilazione delle schede necessarie. Al momento emerge forte la necessità di poter condividere spazi, laboratori e servizi: per questo abbiamo attivato sul sito www.mc.cna.it lo sportello “emergenza terremoto”, attraverso il quale gestiamo le richieste e le offerte, sia per ospitare la produzione o la vendita o per concordare il conto lavorazione”. Aggiunge inoltre che sono state programmati incontri in tutto il territorio provinciale interessato dal sisma.”
Continuano senza sosta a Tolentino i lavori di sistemazione degli edifici scolastici cittadini. Intanto è ripresa l’attività educativa nei due asili nido comunali “N. Green” e “Il Cucciolo”. Le lezioni sono riprese anche all’Istituto Tecnico Economico e il 18 riprenderanno all’IPSIA “R. Frau”. In tutti gli altri edifici che ospitano le scuole si stanno portando a termine i lavori per consentire la riapertura degli edifici scolastici già da lunedì 21 novembre.Grande lavoro in più zone della città dove si continua ad intervenire per la messa in sicurezza degli edifici che presentano pericoli per la pubblica incolumità. Interventi molto complessi quelli che riguardano la Collegiata di San Francesco, Palazzo Sangallo e la facciata della Basilica di San Nicola. Si sta lavorando anche nella con cattedrale di San Catervo per poter riaprire in tempi brevi corso Garibaldi e consentire al traffico e ai pedoni di raggiungere facilmente piazza della Libertà e via Roma.Anche a Tolentino attivati diversi "Centri di Ascolto" per aiutare a superare le paure e le angosce date dal terremoto. I centri sono stati realizzati in collaborazione con il Dipartimento delle dipendenze patologiche dell’Asur Area Vasta 3, l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Tolentino ed il GUS. Una equipe di psicologi coordinati da Massimo Mari e Gianni Giuli è presente nei diversi punti di prima accoglienza; aperto anche un ambulatorio nei container messi a disposizione dalla Protezione Civile della Valle d’Aosta in piazza Ugo La Malfa.Per effettuare la messa in sicurezza del campanile di Santa Teresa fino al completo ripristino della sicurezza stradale è disposto il divieto di transito veicolare e pedonale in Vicolo del Monastero.Fino a giovedì 17 novembre 2016 e comunque fino al termine dei lavori straordinari da effettuare sulla sede stradale e al completo ripristino della sicurezza, la circolazione all'intersezione tra Viale Terme Santa Lucia – Viale B. Buozzi – Via Roma è disciplinata con senso unico alternato con impianto semaforico.Anche se il maltempo rallenta i lavori di messa in sicurezza degli edifici, si continua con gli interventi con lo scopo di ridurre quanto prima le zone rosse e di riaprire le zone ancora interdette al traffico veicolare e pedonale.Queste le tre zone rosse ancora attive:Zona 1: via Ozeri nn. 46-48-50-52-54; vicolo della Carità, da inizio a fine;Via delle Caserme n. 8, da incrocio con via S. Salvatore e fino a incrocio con Largo Fidi;L.go Fidi nn. 1-2-3;Zona 2: Via Filelfo dall'incrocio con Piazza della Libertà fino all'incrocio con Piazza Mauruzi;Zona 3: Via Valporro chiusa nel tratto dei numeri pari dal civico 16 fino al n. 46 compreso e nel tratto dei numeri dispari dal civico 27 al n. 75 compreso.Per festeggiare il cinquantesimo compleanno dello Sci Club Tolentino viene organizzato un pranzo solidale i cui proventi verranno utilizzati per un progetto di ricostruzione. Sarà un'occasione unica e originale per dimostrare la vera natura dei tolentinati che sapranno reagire anche alle incredibili prove cui la natura ci ha sottoposto. Siamo sicuri che i nostri Sibillini torneranno ad essere a breve i nostri amati 'Monti Azzurri'. Lo Sci Club aspetta tutti numerosi, per contribuire tangibilmente alla lenta ma inesorabile ripresa della città. Ospite della Giornata la Campionessa di sci Lara Magoni sempre molto sensibile e presente ad eventi di solidarietà. Per prenotazioni mandare sms 339/8478178 oppure email info@sciclubtolentino.it.
Grazie all’encomiabile, costante ed indispensabile lavoro della Protezione Civile, moltissimi cittadini marchigiani colpiti dal sisma, hanno ricevuto un’adeguata accoglienza nelle strutture ricettive della riviera marchigiana che hanno dato disponibilità, tra cui molti hotel, camping e centri vacanze.Purtroppo il centro turistico Verde Mare, la più grande struttura ricettiva della riviera, che avrebbe la capacità di accogliere più di 2.500 sfollati, non può offrire la necessaria ed auspicata ospitalità in quanto sono stati recentemente apposti i sigilli su richiesta della procura di Fermo per un’ipotesi di reato tutta ancora da dimostrare.Il GIP competente, sulla base del parere negativo della Procura del Tribunale di Fermo ha sorprendentemente rigettato l’istanza di riapertura eccezionale del camping, presentata dai legali del neo costituito Comitato “Salviamo il Verde Mare” a cui hanno aderito più di 200 persone tra campeggiatori e simpatizzanti della storica struttura. La motivazione risiede nel fatto che “in tema di reati edilizi, la facoltà dell’uso residenziale privato di un manufatto sottoposto a sequestro preventivo cosiddetto impeditivo è incompatibile con le finalità della misura cautelare”.“Molti degli aderenti del Comitato risiedono in comuni gravemente colpiti dal terremoto, come Tolentino, Belforte del Chienti, Sarnano, ecc.” sottolinea il Presidente del Comitato Riccio Fulvio. “per questo il Comitato, nel pieno rispetto dell’indagine in corso, ha presentato un’istanza alla Procura di Fermo per permettere alle persone residenti nei comuni colpiti dal terremoto, proprietarie di roulotte all’interno del Verde Mare, di usufruire eccezionalmente delle loro proprietà o delle strutture analoghe messe a disposizione in modo straordinario e gratuito da parte del Verde Mare. Non avrei mai pensato che di fronte ad una tragedia simile che ha così terribilmente e profondamente colpito il territorio fermano, maceratese ed ascolano, si arrivasse al rigetto della nostra istanza. Tutti i membri del Consiglio Direttivo e gli aderenti del Comitato che rappresento, sono rimasti sconcertati nel prendere atto che, per cavilli giudiziari, persone stremate dai disagi e dalla continua paura, non possano usufruire, in via del tutto eccezionale e per drammatiche esigenti contingenti, delle loro roulotte. Ci aspettavamo tutti noi maggiore sensibilità da parte della magistratura.”Peraltro molte di queste persone sono già costrette ad essere accolte in altre strutture ricettive della riviera “rubando” il posto ad altri. Come si suol dire oltre al danno, la beffa. Tra coloro che hanno richiesto di essere accolti nel Verde Mare ci sono bambini, anziani, persone portatrici di handicap, che invece di potersi provvisoriamente trasferire, a causa del terremoto, nella struttura ricettiva e nelle loro roulotte, saranno costretti a subire ancora i disagi del sisma.Conclude il Presidente del Comitato: “Spero ed auspico un rapido intervento del Governo, della Regione Marche e del Comune di Fermo, per sbloccare questa situazione surreale e paradossale. Pur rispettando l’operato della magistratura, mi rimane difficile comprendere come, in una situazione tanto drammatica, si possano negare, per un’ipotesi di reato tutta da dimostrare, necessità inderogabili come garantire un tetto ed un pasto caldo a coloro che, per via degli eventi sismici, hanno perso tutto.”
In occasione della riapertura della scuola, prevista per lunedi 21 novembre, il plesso "G. Lucatelli" di Tolentino domenica 20 novembre, a partire dalle ore 15.00, aprirà i suoi battenti ai genitori degli alunni frequentanti l'Istituto, dopo i lavori eseguiti, a seguito dei danni provocati dal recente sisma.Saranno presenti la dirigente Mara Amico, alcuni tecnici dell'amministrazione comunale, RSPP Nazzareno Tiranti e il presidente del Consiglio d'Istituto Simone Tiranti.
L’azienda Tigamaro appartiene alla tradizione del distretto pellettiero di Tolentino fin dal 1982, anno della sua fondazione. In trent’anni di attività si è cercato di sviluppare ricerca della qualità e della tecnologia capace di poter portare avanti progetti dalla scelta della materia prima, alla lavorazione fino al picking del prodotto finito.Proprio attraverso questa filosofia di lavoro, la Tigamaro è diventata leader nel settore della pelletteria di lusso, mettendo a disposizione il proprio il know how alle grandi firme, come Prada e Miu Miu, per produrre i loro prodotti.Dal 2015 la Tigamaro ha un nuovo “capitano di ventura”: Luca Bortolami. Originario del Veneto, fondatore di ICM Immagine Integrata, Concessionaria di pubblicità. Nel 2005 debutta nel panorama della videocomunicazione out of home con la creazione del progetto ANSA Airport TV, network presente nei sei maggiori aeroporti d'Italia di cui all'inizio del 2009 ne acquisisce la totale titolarità denominandolo ICMoving Channel. Luca Bortolami è stato Presidente della sezione Servizi Innovativi e Tecnologici per Confindustria Vicenza.Grazie alla nuova guida la Tigamaro ha rafforzato il suo ruolo nel settore grazie al connubio “amore per ciò che si fa e amore per la propria azienda con l’accettare le nuove sfide che il mercato pone di fronte”.Dopo il terremoto del 30 ottobre, Bortolami ha aperto le porte della sua azienda alle famiglie dei propri lavoratori. Il 95% dei dipendenti è rappresentato da donne e l’imprenditore veneto ha creato un welfare naturale interno all’azienda con asilo e foresteria per i lavoratori e le lavoratrici che non avevano più una casa o la scuola dove portavano i propri figli. Collegare famiglia, lavoro e azienda è il cavallo di battaglia che sta portando avanti Bortolami e il rapporto che costruisce con ciascuno dei suoi collaboratori.https://www.youtube.com/watch?v=A3O45B6YTl0
Il Sibilla Golf, con sede all'Abbadia di Fiastra, è stato preso di mira la notte scorsa dai ladri che in questo momento si stanno accanendo su quelle proprietà che sono non custodite a causa del terremoto.Tanti i danni provocati, anche se per fortuna, il bottino è stato molto magro: un aspirapolvere, un compressore e qualche monetina. Il video registrato dalle telecamere a circuito chiuso del Sibilla Golf è stato consegnato ai carabinieri per le indagini. "Speriamo che ci siano più controlli e pene più severe" dice il presidente del Sibilla Golf, Emanuele Storani "verso chi compie questi atti di sciacallaggio nei nostri territori colpiti duramente dal terremoto".
A me quello che fa più impressione di quanto sta avvenendo con il terremoto sono i rumori. Per esempio del crollo sordo e cupo del capanno davanti casa che usavo come ripostiglio. Oppure quello forte e acuto delle tegole che cadevano sulla veranda, dal tetto sovrastante. Ma più di tutti, mi rimbomba negli orecchi quello degli scarponi dei Vigili del Fuoco. È un toc toc cadenzato ed ininterrotto.Risuona forte, nel silenzio surreale dei paesi fantasma che ho visitato, assieme al suono acciottolante dei pezzi di tegole che, quegli scarponi scansano davanti ai loro passi. Forte e deciso, quando camminano sui detriti sassosi che schiacciano e, andando avanti, riducono in poltiglia. Sono passi pesanti di una via crucis che parte dalla piazzetta di una valle ancora vivibile, ancorché in tende o container e si inerpica, dritto per dritto, su cocuzzoli spettrali, ormai ridotti in cumuli di pietre dove pure le croci delle chiese, in un immaginario calvario, sono rovinate a terra, dalle loro sommità ove l'uomo le aveva amorevolmente piazzate. E lì giacciono abbandonate, alla mercé di un vento freddo e sacrilego che le percuote in un vortice di fogliame e breccia. Li indossano, questi scarponi, uomini speciali che mai smetterò di ringraziare anche a nome dei tanti concittadini, che la sventura del terremoto, ha unito. Ieri mattina ho sentito il dovere di farlo di persona a Visso, al sottosegretario, presso il Ministero degli Interni Giampiero Bocci, un caro e vecchio amico. L'ho fatto anche a nome di tutto il mondo dell'informazione, per sottolineare e metterlo al corrente della disponibilità, la pazienza, e la squisita cortesia che tutti i Vigili del Fuoco, ma in particolare i funzionari di Macerata, mettono quotidianamente a nostra disposizione. Poi sono tornato alla via crucis degli scarponi che camminavano le strade di Ussita. Stavolta per documentare un sopralluogo finalizzato ad effettuare un eventuale, possibile trasloco.Succede, che sin dal mattino presto, la richiedente si mette in fila davanti al gabbiotto dei Vigili del Fuoco, poi procede alla formale richiesta e, giunto il suo turno viene accompagnata (una volta indossato l'elmetto protettivo), da due agenti in piena zona rossa. In questo caso si trattava di una madre con suo figlio. Di mezza età lei, molto giovane lui. Chiediamo ai vigili, ma soprattutto ai due interessati il permesso di poter documentare. Il villino è a due passi dalla piazzetta, in località Pieve. Proprio nella parte di sopra è venuto giù tutto. La chiesa ha un buco enorme sulla facciata principale. Per accedere al villino occorre fare un centinaio di metri di salita. Si entra in un piccolo giardino recintato da noccioli. C'è pure un agrifoglio. Sul vialetto due alti pini incorniciano il panettone del monte Bove appena innevato. Un panorama mozzafiato adesso, figuriamoci con dappertutto il bianco della neve invernale o col tramonto in arancione di mezza estate. Per terra, solitaria, una margherita dal gambo incerto prova a resistere al vento freddo dell'inverno che soffia infido. Dentro il garage hanno ammassato già degli oggetti. Un alpenstock è uno zaino appesi alla parete attirano la mia attenzione. Fabrizio ed Alessandro sono i Vigili del Fuoco di Livorno incaricati per l'operazione. Fanno una breve riunione con tutti per stabilire le modalità: prima andranno da soli al primo e poi al secondo piano, quindi, a seconda delle condizioni che troveranno, si potrà eventualmente procedere al recupero degli oggetti. I militari salgono ai piani e dopo qualche minuto tornano al piano terra. Fabrizio dice che al primo piano il pavimento presenta rilievi e avvallamenti. Può salire una sola persona ed in tutta fretta recuperare il possibile. Al secondo piano invece non può salire nessuno. Il pavimento è completamente distaccato dalle pareti laterali e c'è pericolo che crolli tutto. Sale la signora assieme a Fabrizio. Noi aspettiamo tutti di sotto. La signora riempie ad ogni viaggio tre o quattro sporte di plastica. Suo figlio ha steso dei lenzuoli per terra per raccogliere ogni cosa. Lampade, vasi, qualche quadro. Oggetti di una quotidianità domestica che adesso mi sembra di non rispettare con la mia curiosità. Mi sento fuori posto e mi viene naturale voltarmi dall'altra parte e mettermi a discutere del più e del meno con l'altro Vigile del Fuoco. Una casa distrutta comporta pure una privacy, una intimità - per quanto domestica - violata. I Vigili del Fuoco ci sono abituati e sanno come comportasi, io non ne sono in grado. I lenzuoli si chiudono con dei nodi alle estremità. Diventano sacchi che vengono caricati in macchina. Uno, due viaggi, poi la porta del garage si chiude come un sipario nel suo ultimo spettacolo. La processione di elmetti variopinti riprende la via del ritorno. Nel silenzio del crepuscolo si distingue solo il rumore degli scarponi che scansano pezzi di coppi e spaccano pietruzze bianche riducendole in polvere.
Giacomo "Jack" Bonaventura, Fabrizio Castori, Alberto Giuliani: tre 'figli' di San Severino Marche, tre grandi uomini di sport capaci di conquistare la ribalta nazionale a suon di risultati.Il centrocampista della Nazionale e del Milan, il tecnico del Carpi e l'allenatore del Piacenza Volley hanno voluto prestare la loro immagine per un breve video che sta facendo il giro degli smartphone tramite Whatsapp. "Facciamo squadra contro il terremoto" è il messaggio lanciato a gran voce da Bonaventura, Castori e Giuliani.[video width="480" height="320" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/11/IMG_5938.mp4"][/video]
I dati statistici sulla situazione a Tolentino a seguito del sisma aggiornati al 14 novembre 2016 Domande dal 24/08 al 25/10: 2.987 Domande dal 26/10 al 29/10: 450 Domande dal 30/10: 3.046 Totale attività interessate: 210 Totale famiglie interessate: 5.155 (63,1%) Totale popolazione interessata: 12.393 (62,09%) Totale sopralluoghi: 1.300 Edifici Agibili Famiglie: 1.360 Popolazione: 3.348 Edifici Agibili con provvedimento Famiglie: 618 Popolazione: 1.420 Edifici Parzialmente Inagibili Famiglie: 113 Popolazione: 286 Edifici Inagibili Famiglie: 756 Popolazione: 1.830 Edificio da Rivedere Famiglie: 134 Popolazione: 300 Presenze Punti di Prima Accoglienza e Ascolto Palasport 168 Chiesa Sacro Cuore Pollenza 30 ex Dico 105 Santa Famiglia 29 Santo Spirito 39 ex Toyota 38 ex Tigotà 125 Le Grazie 23 Foro Boario 28 totale 585Si comunica che la domanda per il Contributo per l’autonoma sistemazione va presentata nell’ufficio dei Servizi Sociali di piazza Peramezza (ex locali Linea Casa, nelle vicinanze dell’Hotel 77).L’Ufficio è aperto al pubblico, ogni giorno, da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 17 alle 19 e il sabato dalle ore 9 alle ore 13.Si ricorda di allegare copia dell’ordinanza di inagibilità della propria abitazione, codice iban e indirizzo della nuova sistemazione.Per ogni informazione o chiarimento si può contattare il numero 0733.1960101.Si avvisa che dal 14 novembre 2016 è possibile presentare la richiesta di contributo per l’autonoma sistemazione.Chi ha diritto al contributo: Hanno diritto al contributo per l’autonoma sistemazione i nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta in tutto o in parte, ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità, che autonomamente hanno provveduto al reperimento di una sistemazione alloggiativa alternativa temporanea, non avente carattere di stabilità.Per quanto tempo spetta il contributo: Il contributo è concesso esclusivamente per il periodo in cui si è provveduto autonomamente alla sistemazione (anche non onerosa) del proprio nucleo familiare, per cui non spetta per i periodi nei quali si è usufruito di sistemazioni con oneri a carico della pubblica amministrazione (strutture temporanee di accoglienza, strutture ricettive). Il diritto al contributo cessa nel momento in cui la propria abitazione viene dichiarata agibile oppure la sistemazione autonoma assume il carattere della stabilità.A quanto ammonta il contributo: Il contributo mensile per ogni nucleo familiare è pari a €200,00 a persona fino ad un massimo di €600.00. Per i nuclei familiari composti da una sola persona il contributo mensile è pari a € 300,00. Il contributo per singolo individuo è aumentato di €200,00 mensili quando in capo al medesimo ricorra una delle seguenti ipotesi (persone di età superiore ai 65 anni, portatori di handicap, disabili con percentuale di invalidità non inferiore al 67%). In tal caso si può superare il limite di € 600,00 di contributo massimo.Dove si presenta la domanda: La domanda può essere presentata da lunedì 14 novembre 2016 al Comune di Tolentino, presso l’Ufficio Servizi in piazzale Peramezza (vicino Hotel 77).Il modulo può essere scaricato dal sito del Comune di Tolentino: www.comune.tolentino.mc.it e può essere inviato anche via PEC al seguente indirizzo : comune.tolentino.mc@legalmail.itPer consentire i lavori per la riorganizzazione dell'incrocio di Viale Terme Santa Lucia-V.le B. Buozzi-Via Roma di mediante la realizzazione di rotatorie, si è reso necessario procedere con opere straordinarie tali da richiedere la necessità di disciplinare la circolazione con l'installazione temporanea di impianto semaforico, allo scopo di regolamentare le correnti di traffico. Pertanto il comando di Polizia locale ha emesso una ordinanza con la quale da martedì 15 novembre 2016 fino a giovedì 17 novembre 2016 e comunque fino al termine dei lavori straordinari da effettuare sulla sede stradale e al completo ripristino della sicurezza, la circolazione all'intersezione tra Viale Terme Santa Lucia – Viale B. Buozzi – Via Roma è disciplinata con senso unico alternato con impianto semaforico.Anche se il maltempo rallenta i lavori di messa in sicurezza degli edifici, si continua con gli interventi con lo scopo di ridurre quanto prima le zone rosse e di riaprire le zone ancora interdette al traffico veicolare e pedonale.Queste le tre zone rosse ancora attive:Zona 1: via Ozeri nn. 46-48-50-52-54; vicolo della Carità, da inizio a fine;Via delle Caserme n. 8, da incrocio con via S. Salvatore e fino a incrocio con Largo Fidi;L.go Fidi nn. 1-2-3;Zona 2: Via Filelfo dall'incrocio con Piazza della Libertà fino all'incrocio con Piazza Mauruzi;Zona 3: Via Valporro chiusa nel tratto dei numeri pari dal civico 16 fino al n. 46 compreso e nel tratto dei numeri dispari dal civico 27 al n. 75 compreso.Uffici comunali di Tolentino, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine e tanti volontari si prodigano continuamente per rispondere alle più disparate problematiche dei cittadini colpiti dal sisma. Continuano anche i sopralluoghi dei tecnici e gli accessi effettuati dai Vigili del Fuoco per prendere vestiario e medicinali dalle case dichiarate inagibili. Punto di ammassamento di tutti i beni di prima necessità donati a Tolentino nel piazzale della Protezione Civile in zona Sticchi.Questi i punti di prima accoglienza e di ascolto:impianti sportivi di zona Sticchi, di fianco la piscina comunale, accesso da via Weber; palestra della scuola King, piazza Ugo La Malfa; oratorio e locali della chiesa dello Spirito Santo in via Brodolini; Palasport “G. Chierici” viale della Repubblica; ex locali Tigotà nella zona commerciale Oasi, di fronte alla multisala Giometti; locali ex concessionaria Toyota zona commerciale La Rancia nei pressi dello svincolo della superstrada “Tolentino – Zona Industriale”; locali ex Dico in piazza Ugo La Malfa vicino all’asilo comunale Green; parrocchia Santa Famiglia in viale Trento e Trieste; locali “Antonio Cesaroni” in contrada le Grazie. Si consiglia di portare con se coperte e indumenti caldi ed eventualmente brandine e lettini oppure materassini per trascorrere la notte.Gli sfollati sono circa 11.000, più della metà della popolazione.Continua il grande lavoro del personale delle mense della scuole Grandi, Lucatelli e King preparano e servono ogni giorno una media di circa 3000 pasti. In ogni punto di prima accoglienza sono stati anche istituiti dei punti informativi per fornire ogni tipo di ausilio alle persone accolte e ospitate.All’Ufficio della Polizia Locale, in piazza della Libertà possono essere ritirate le ordinanze di inagibilità e di sgombro emesse dai tecnici che stanno effettuando i sopralluoghi. Il Sindaco, data l’espressa richiesta di più cittadini di contribuire con donazioni per gli eventi sismici, ha aperto un conto corrente dedicato “Comune di Tolentino pro sisma” presso la Nuova Banca delle Marche - filiale di Tolentino, Iban: IT55I0605569200000000019300, c/c 19300.Si ricorda che quanti avessero bisogno di segnalare danni o richieste di sopralluoghi possono rivolgersi o al COC il cui ufficio è stato spostato da piazza della Libertà nella nuova sede di piazza Peramezza (ex locali Linea Casa, nelle vicinanze dell’Hotel 77) oppure compilare l’apposita domanda modello IPP scaricabile sul sito del Comune di Tolentino all’indirizzo www.comune.tolentino.mc.it che può essere inviata via mail all’indirizzo info@comune.tolentino.mc.itPer ogni informazione o chiarimento si può contattare il numero 0733.1960101 oppure il numero della Polizia Locale 901263.Si ricorda che per segnalare eventuali problemi, tutte le attività economiche possono rivolgersi al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) ubicato negli uffici comunali di piazzale Europa.Per segnalazioni inerente i servizi sociali è a disposizione l’apposito Ufficio ubicato al piano terra della Palazzina ex caserma dei Carabinieri in via Roma, telefono 0733,901323.
“A due settimane dal terremoto il palazzetto dello sport di Tolentino è pieno di persone che di notte dormono su dei lettini da spiaggia”.L’indignazione arriva dalla pagina Facebook Lungo Mare Sud Civitanova. Alcuni volontari del gruppo avevano consegnato i lettini da spiaggia il pomeriggio del 30 ottobre per tamponare la prima emergenza post sisma. Ieri, le stesse persone si sono recate in visita a Tolentino, presso il palazzetto dello sport e hanno trovato un centinaio tra uomini e donne, di ogni età, che ancora potevano contare di passar la notte sul lettino da spiaggia. Niente materasso per loro. Quella che doveva essere una situazione temporanea è divenuta consuetudine.I lettini dovevano servire per le prime notti nell’attesa di una situazione più consona. A tale riflessione i donatori vogliono far sentire la loro voce per dare l’opportunità a queste persone di avere una situazione più comoda. Purtroppo non è una questione semplice e non vi è un capro espiatorio da poter indicare. La situazione a Tolentino è ancora in uno stato di criticità e c’è bisogno di un grande aiuto esterno per poter riavere un minimo di normalità.Sono molte le persone, a Tolentino e non, che in queste ultime settimane si sono arrangiate a dormire un po’ ovunque, ospitati da amici o da persone con il cuore grande. In tanti dormono in macchina, chi è fortunato in camper. Poi ci sono anche quelli che dormono nei lettini in palestra. Ma, forse, il grido di indignazione più forte dovrebbe venire contro quelle persone che speculano per un affitto o per la vendita di una roulotte.
Mille paia di calze, un centinaio di paia di ciabatte, un centinaio di body. Poi sciarpe, felpe e altri capi di biancheria intima.La solidarietà dell'associazione Venerdì Gnoccolaro di Castel Goffredo, in provincia di Mantova, è arrivata fino al cuore dei terremotati settempedani. Il sodalizio, che ogni anno organizza una delle feste di Carnevale più note del nord Italia, è giunto con il suo carico di aiuti anche a Cingoli, Camerino e Tolentino.La missione speciale è stata accolta, a San Severino Marche, dall'abbraccio del sindaco, Rosa Piermattei, che ha voluto ricevere personalmente il promotore di questa straordinaria iniziativa, Claudio Zanella. Con lui anche il sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini. “La solidarietà unisce i nostri Comuni e i nostri territori” – hanno commentato i due primi cittadini che si trovano ad amministrare due delle realtà del Maceratese maggiormente colpite dalle scosse di terremoto di queste settimane.
Sarebbero 46 i comuni maceratesi inseriti nel cratere del terremoto: restano fuori undici comuni della fascia costiera, mentre entrano città come Macerata, Tolentino, San Severino e Camerino. Sono queste le disposizioni della nuova geografia del cratere sismico disegnato dal commissario straordinario Vasco Errani nella relazione tecnica che accompagna il decreto per la ricostruzione post terremoto. L’elenco sarà ufficializzato in giornata (ma potrebbe slittare a mercoledì): la bozza conferma quanto assicurato nei giorni scorsi dallo stesso Errani, che ha sostanzialmente raddoppiato il cratere disegnato dopo la scossa del 24 agosto. Il decreto originario, infatti, prevedeva sessanta comuni, quindici dei quali nel Maceratese.Questi i 31 comuni aggiunti da Errani: Apiro, Belforte, Caldarola, Camerino, Camporotondo, Castelraimondo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Monte San Martino, Montecavallo, Muccia, Petriolo, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Ripe San Ginesio, San Severino, Sefro, Serrapetrona, Serravalle, Tolentino, Treia, Urbisaglia. Nel cratere iniziale figuravano: Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso.Restano fuori soltanto Appignano, Civitanova, Montecassiano, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle, Potenza Picena, Porto Recanati, Recanati.Un discorso a parte merita Macerata per la quale Errani precisa che «le misure di sostegno al reddito dei lavoratori e quelle in materia fiscale saranno riconosciute soltanto a soggetti effettivamente danneggiati, che comprovino il danno subito». Questo perché – spiega il commissario – i danni di Macerata (ma anche di Teramo, Rieti, Ascoli e Spoleto) sono di «portata minima rispetto al numero della popolazione e risulta che sostanzialmente il tessuto economico-sociale è rimasto inalterato». Nei comuni del cratere sarà concentrato il grosso dei finanziamenti per la ricostruzione e qui verranno applicate le norme introdotte dal decreto.Il decreto prevede poi fondi per 1,1 miliardi di euro, da spalmare nei prossimi sei anni. Il provvedimento rafforza i poteri dei sindaci, i quali potranno portare avanti in tempi celeri le opere di messa in sicurezza. I Comuni, poi, potranno sfondare i tetti di spesa per il personale, assumendo fino a 350 persone a tempo determinato. Sul fronte scuole, i presidi potranno derogare al numero minimo e massimo di alunni per classe. Per quanto riguarda le case, nel cratere saranno risarciti al 100% i danni ad attività produttive, prime e seconde case. Fuori dal primo cerchio, il 100% resta per le attività produttive, le prime case e le seconde abitazioni nei centri storici, mentre per il resto delle seconde case la copertura è al 50%. Previsto il prestito d’onore per il riavvio delle attività produttive, cassa integrazione in deroga per i lavoratori delle attività produttive coinvolte e rinvio di imposte e tasse.
Venerdì architetti, ingegneri, geometri e geologi si sono incontrati a Tolentino al bar Pistacchi per un confronto sulla ripresa e sulla ricostruzione post terremoto. Dall'iniziativa, partita dall'architetto tolentinate Alessia Scarpeccio, è nata subito una proposta importante, sicuramente utile per chi è ancora alla ricerca di una casa dopo essere stato costretto a lasciare quella dove viveva a causa del sisma."Abbiamo organizzato insieme ad altri colleghi una rete di proprietari di immobili agibili ed agenzie immobiliari sia sulla costa che nell'entroterra" spiega Alessia Scarpeccio "che hanno disponibilità di appartamenti in affitto! Chi fosse interessato può inviare una mail a: casapertutti2016@gmail.com, specificando Comune di residenza, dove si cerca l'immobile e particolari esigenze! Ovviamente l'attività da parte nostra è completamente gratuita. Possono inviarci le proprie disponibilità anche agenzie e privati che ancora non sono in rete! Sarà nostra cura inviare le numerose richieste arrivate. Speriamo di essere utili in questo momento! casapertutti2016@gmail.com
Non è un quartiere di Beirut. Era uno dei quartieri più popolosi e vivi di Tolentino. Oggi sta morendo, perchè non ci sono cadute le bombe, ma il terremoto si è accanito particolarmente su quella zona, facendola diventare un deserto.Stiamo parlando di viale Vittorio Veneto, dove fino al 30 ottobre erano vive e vegete tante attività commerciali. Oggi, tante sono chiuse e non riapriranno più in quello stesso punto per i danni devastanti subiti dalle strutture. Quelle rimaste aperte boccheggiano, sono allo stremo e rischiano concretamente di non poter sopravvivere. La maggior parte delle case della zona (il 70 per cento) sono state dichiarate inagibili e il viale è chiuso in entrata, all'altezza del passaggio a livello, per alcuni edifici pericolanti. L'appello lanciato dai commercianti ancora aperti è straziante, ma dimostra quanto voglia ci sia di andare avanti magari tutto. Loro sono le vittime cosiddette indirette del terremoto, quelle che non vedranno indennizzato alcun danno per il sisma e non avranno alcun sostegno al reddito ma che ne soffrono maledettamente le conseguenze."Ci sentiamo cittadini di serie B" dicono "perchè abbiamo la sensazione che si stia pensando soltanto al centro storico. Invece ci siamo anche noi. Per carità: è giusto trovare soluzioni per il commercio in centro, ci mancherebbe. Ma qualcuno si accorga che esistiamo anche noi". Parlano con la grande dignità di chi sta facendo da oltre due settimane incassi ridicoli, ma vuole andare avanti: "Vogliamo solo lavorare" dicono in coro i titolari del Veneto Cafè, della panetteria Dolce Forno, del negozio di informatica Esseerre, oltre alla parrucchieria Hair Simpaty, alla rinomata pasticceria La Mimosa. Poco più in là sono spariti un altro negozio di informatica, la Dico, la storica tabaccheria di "Pasquì" e un negozio di pasta all'uovo. Sta provando a ripartire la macelleria di Paolo, ma con grandi difficoltà, le stesse che riscontrano anche le altre attività presenti come una barbieria, un negozio di ortofrutta, uno di alimentari e una merceria."Addirittura, anche i fornitori hanno difficoltà a trovarci per una viabilità che ci esclude completamente dal traffico cittadino, dopo la chiusura del traffico. Soltanto per far mettere i cartelli che indicavano viale Vittorio Veneto ci sono volute settimane. Non ce la facciamo più, siamo allo stremo. Chiediamo aiuto all'amministrazione comunale per cercare di salvare le nostre attività, altrimenti non ce la faremo. Le soluzioni sono due e vanno almeno tentate: o si riapre il traffico mettendo in sicurezza gli edifici pericolanti, oppure si tenti di invertire il senso di marcia rispetto a quello attuale, cosa che consentirebbe anche di decongestionare il traffico in viale Benadduci dove in ogni ora del giorno c'è sempre una lunga fila. Non chiediamo l'impossibile, chiediamo di provare a darci una mano. Fate presto, se non si vuole che questo quartiere di Tolentino muoia per sempre".
Prima del fischio d’inizio la società dell’Atletico Gallo ha consegnato l’intero incasso a favore delle famiglie di Tolentino colpite dal terremoto. Brutta sconfitta per la squadra cremisi in quel di Corbordolo al termine di una partita nel corso della quale l’undici di mister Passarini non è mai riuscito ad impensierire il portiere locale. Parte bene la squadra cremisi. Mongiello rimette al cento due cross invitanti per Adami, ma il numero nove cremisi non riesce a concludere a rete. Al 28’ Atletico in vantaggio con Paoli che sfrutta un’indecisione della difesa cremisi e batte Palmieri. Subita la rete nel suo momento migliore il Tolentino stenta a riorganizzarsi. Al 37’ i locali raddoppiano ancora con Paoli che da ottima posizione batte l’incolpevole Palmieri. Nella ripresa il Tolentino tenta di riaprire la partita ma i propri attaccanti non riescono mai ad impensierire Bacciaglia. L’Atletico controlla la partita si conquista meritatamente i tre punti.IL TABELLINOATLETICO GALLO: Bacciaglia, Donini, Liera, Tonucci, Paoli T., Marini, Sensoli, Virgili, Bartolini, Nobili G., Muratori. A disposizione Giustino, Nesi, Vegliò, Nobili A., Paoli E., Strombolliu, Bucci. All. Mariotti.TOLENTINO: Palmieri, Colonnelli, Ruggeri, Siena, Strano, Nicolosi, Mandorlini Corpetti, Adami, Valdes, Mongiello. A disposizione: Natali, Gobbi, Romagnoli, Rozzi, Tizi, Nunzi, Dell’Aquila. All. Passarini.ARBITRO: Moretti di San Benedetto del Tronto. (Bejko di Jesi – Baldisserrri di Pesaro)RETI: 25’ e 37’ Paoli
E' deceduto Ilario Bordolini, storico partigiano tolentinate e portabandiera dell'Anpi. A darne notizia è proprio l'associazione partigiani."Dopo la perdita di Alberto, ci lascia un altro grande uomo, Ilario Bordolini, colonna della nostra associazione, sempre presente, per anni custode materiale del Famedio dei Caduti di Tolentino, dedicato ai Martiri di Montalto, e di tutti i luoghi che rappresenta la nostra storia partigiana. Finché le forze lo hanno sostenuto era onorato di essere il porta bandiera durante le cerimonie commemorative della nostra città. Successivamente Presidente Onorario della sezione dei "Martiri di Montalto" di Tolentino. L’Anpi perde un grande uomo sensibile alla Democrazia e alla nostra Costituzione. Vorrei ricordare la consegna avvenuta il 2 giugno di quest’anno dal Prefetto di Macerata della medaglia d’Onore per la liberazione del nostro paese dal nazifascismo. La salma da oggi si trova presso la camera ardente della casa di riposo di Tolentino. Lunedì mattina verrà accompagnata presso il nostro cimitero. L'A.N.P.I. si strige con un abbraccio a tutta la tua famiglia".
Sono 130 in totale i Comuni di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo che figurano nel cratere sismico: il commissario per la ricostruzione Vasco Errani firmerà la nuova ordinanza lunedì 14 novembre.Lo ha annunciato lo stesso Errani negli incontri avuti con il presidente delle Marche Luca Ceriscioli e i sindaci del Fermano, dell'Ascolano e della provincia di Ancona. Oltre ai 62 Comuni già inseriti nell'ordinanza emessa dopo il sisma del 24 agosto, ce ne sono altri 68 che hanno subito danni con le scosse di ottobre.