Treni in ritardo sulla tratta Fabriano - Civitanova a causa di un incidente anomalo.
Il treno proveniente da San Severino, poco prima di Tolentino, ha investito una famiglia di cinghiali, sembra almeno tre provocando inevitabili rallentamenti. Il treno è rimasto fermo a lungo all'altezza dell'investimento mentre i treni provenienti dal senso opposto hanno dovuto attendere che la vettura ripartisse per proseguire il viaggio portando ai passeggeri un ritardo di circa una ventina di minuti.
Nei giorni scorsi, si è svolta in piazza Martiri di Montalto e in piazza Mauruzi una manifestazione organizzata dalla delegazione Toscana della Federazione Italiana Fuoristrada, in collaborazione con le delegazioni di Marche, Umbria e Abruzzo, volta a portare un “Sorriso” soprattutto ai bambini. I fuoristradisti intervenuti hanno offerto a chiunque volesse salsicce e arrosticini cotti al momento, panini e dolci vari.
Ai bambini che sono intervenuti le befane fuoristradiste, con simpatia ed entusiasmo, hanno offerto una calza piena di dolci leccornie.
Anche il Sindaco Giuseppe Pezzanesi si è voluto complimentare per questa bella iniziativa, assaggiando le varie specialità regionali che sono state cucinate al momento e poi offerte.
Nel pomeriggio tutto il gruppo ha raggiunto un agriturismo del luogo dove sono ospitate alcune famiglie e dei bambini a cui le stesse befane hanno donato la calza e un pò di allegria e
Successivamente, sempre tutto il gruppo, ha visitato il centro di prima accoglienza ricavato all’interno dello Spazio ‘815 e dove attualmente vengono accolte diverse persone di tutte le età a cui le Delegazioni della Federazione Italiana Fuoristrada hanno donato dolciumi, calze della Befana, giocattoli e vestiario.
Inoltre i fuoristradisti presenti hanno raccolto circa 600 euro che saranno versati sul conto corrente del Comune di Tolentino dedicato alla ricostruzione della scuola.
La splendida giornata si è conclusa con le foto di rito ed i ringraziamenti alle Delegazioni che hanno organizzato la manifestazione e alla Pro Loco TCT che ha fornito l’indispensabile supporto logistico.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dal Coordinamento provinciale di Macerata (FI).
"Forza Italia è sensibile ai problemi delle popolazioni che hanno subìto le gravi conseguenze del sisma. Per questo motivo il Coordinamento provinciale di Macerata, guidato da Lorena Polidori, in collaborazione con i Coordinatori provinciali di Ancona, Pesaro e Fermo, Daniele Berardinelli, Alessandro Bettini e Jessica Marcozzi, e con la responsabile dei Club Forza Silvio, Claudia Regoli, ha organizzato per il 28 gennaio p.v. una cena di beneficenza a Macerata (ore 20,30 al ristorante La Filarmonica, via Ghino Valenti 126 – presso il centro sportivo) i cui proventi saranno devoluti ai Comuni di Camerino e di Tolentino.
Per Forza Italia le parole non bastano, servono interventi concreti, contributi fattivi, quotidiana vicinanza, attenzione e tempestive risposte alle popolazioni che stanno subendo le gravi conseguenze del terremoto. Per informazioni rivolgersi ai referenti locali del Partito".
Per il premier Paolo Gentiloni gli auguri di pronta guarigione da parte di Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino, la città terremotata di origine della famiglia del premier, che aveva visitato quando era ancora ministro degli Esteri.
"Sono dispiaciuto, ma confido che questo problema non lasci strascichi, che si tratti di uno stop momentaneo - dice Pezzanesi all'ANSA -. Questa cosa non ci voleva, soprattutto per l'uomo Gentiloni, la persona moderata, mite che tutti conosciamo. Siamo vicini a lui e alla sua famiglia". Il sindaco di Tolentino ricorda l'agenda fitta di appuntamenti del presidente del Consiglio: "politica internazionale, ma anche sicurezza e migranti, senza dimenticare naturalmente il terremoto. Sta tirando la corda, come tutti noi, lavorando con grande impegno e senza esibizionismi" (ANSA).
Da Emanuele Porfiri, segretario del PCI di Tolentino riceviamo
Entrando nel merito della delibera sulla costruzione del villaggio abitativo per la collocazione temporanea dei cittadini di Tolentino sfollati a causa del sisma, siamo consapevoli dello stato di necessità oggettivo che ha indotto l’Amministrazione Comunale a prendere un provvedimento di urgenza.
Riteniamo comunque che la zona non sia la più idonea per la collocazione di manufatti lamierati, in quanto la stessa è posta a pochi metri dal fiume Chienti. Il clima umido perenne comprometterà la vivibilità delle oltre 400 persone che vi alloggeranno, oltre alla non funzionalità rispetto ai servizi, in quanto localizzata fuori dal perimetro abitativo. Ad esempio ,non riusciamo a capire perché non sia stata individuata altra zona, tipo tutto il terreno ancora incolto in contrada Pace a ridosso del parco commerciale, si poteva prendere l’occasione anche di poter portare a termine le opere di sistemazione della viabilità, incompleta da anni, anche se il Sindaco, più volte ha comunicato l’accordo con il privato per la realizzazione di tale opera di completamento.
Altra considerazione potrebbe essere quella che questo villaggio, successivamente potrebbe essere utilizzato per altre iniziative, come quella di accoglienza,in quanto un D.L. emanato ultimamente,le Regioni dovranno predisporre aree attrezzate per l’accoglienza di profughi, ripartite per Provincia, così sicuramente l’impegno finanziario temporaneo potrebbe avere una sua valenza. Riteniamo comunque un gravissimo errore che il villaggio sia recintato: sarebbe l’ennesimo lager e la città di Tolentino non dovrebbe accettare una tale provocazione.
Auspichiamo che per la fase successiva, quella della localizzazione per la costruzione dei moduli abitativi in legno, sia presa in considerazione la zona da noi evidenziata, quale quella in contrada Pace. Questo progetto potrebbe essere utile alla cittadinanza per uno sviluppo economico e sociale della città, vedi soprattutto quella di ricezione turistica per incentivare l’occupazione giovanile.
(nella foto il segretario Emanuele Porfiri)
Sconcerto: è questo il sentimento espresso da Andrea Corvatta, titolare della pizzeria Fantasy di Tolentino, dopo aver letto la nota del Comune di Tolentino relativa alla sua vicenda.
Il giovane, infatti, insieme al fratello, ha deciso di tenere chiuso il locale (qui), spiegando così la loro scelta: "Vittime delle incertezze e delle lentezze burocratiche della nostra amministrazione, preferiamo tutelare noi stessi e la sicurezza dei nostri clienti".
Il Comune (qui) ha spiegato che “sono state effettuate tutte le procedure previste in caso di sisma. Infatti dopo un primo controllo dello stabile, i tecnici incaricati dal Comune hanno effettuato una verifica completa e accurata dell’intero edificio, stilando la scheda Aedes. Discorso a parte quello inerente un piccolo vano utilizzato come magazzino e facente parte di uno stabile confinante con il palazzo dove ha sede la pizzeria e che è stato dichiarato inagibile a seguito del sisma”.
“A parte la confusione fatta con i numeri civici riportati nel primo comunicato e successivamente corretti, c'è da restare basiti di fronte alla nota del Comune. A parte il fatto che, dopo l'uscita sulla stampa, questa mattina sono venuti in pizzeria sia l'assessore al Commercio che i tecnici comunali, si comprende come la vicenda sia sottovalutata. Quel “piccolo vano” per noi è basilare ed è stato dichiarato inagibile con lettera E sulla scheda Aedes. Senza laboratorio, la pizzeria non può esistere, non può lavorare. E' come se una persona avesse una macchina senza motore. Stamattina, comunque, c'è stato questo ulteriore sopralluogo, fatto al buio perchè la luce l'ho staccata. Devo dire che in Comune abbiamo trovato persone molto comprensive e ben disposte ad aiutarci, al contrario di chi è venuto in negozio.
L'emergenza derivata dal sisma 'spacca' in due anche il mini-processo per le cosiddette spese facili nel Consiglio regionale delle Marche. L'inchiesta, quasi totalmente azzerata dal Gup di Ancona, è arrivata a giudizio con solo sei imputati su 66 indagati e accuse ridimensionate.
Il Tribunale, su istanza della difesa dell'ex consigliere Pdl Franco Capponi, ha rinviato al 14/9 la prima udienza, in base al decreto che sospende i giudizi fino al 31/5 per imputati e avvocati che provengono dai Comuni del cratere (Capponi è di Treia). Alla richiesta di sospensione si sono associate le difese degli ex consiglieri Enzo Marangoni (Ln) e Ottavio Brini (Pdl), ritenendo che le imputazioni a carico dei loro assistiti siano simili a quelle mosse a Capponi e dunque da trattare insieme. Hanno invece rinunciato al rinvio, per essere giudicati il prima possibile, Francesco Massi Gentiloni Silveri (ex Pdl), Massimo Di Furia (ex addetto al Gruppo Pdl) e Cesare Procaccini (Pdci). Per loro il processo si svolgerà il 18/1. (Ansa)
Dal Comune di Tolentino riceviamo
In merito alla vicenda della pizzeria di via San Nicola (qui) , si precisa che sono state effettuate tutte le procedure previste in caso di sisma. Infatti dopo un primo controllo dello stabile, i tecnici incaricati dal Comune hanno effettuato una verifica completa e accurata dell’intero edificio, stilando la scheda Aedes.
Purtroppo il titolare della pizzeria, in questa occasione, non ha risposto all’invito di aprire il proprio locale per far accedere i tecnici e di fatto non si è presentato contrariamente agli altri proprietari e occupanti dei negozi e degli appartamenti. Il sopralluogo ha stabilito la piena agibilità del piano terra, del primo e secondo piano dell’edifico in via San Nicola n. 36, decretando altresì l’agibilità con provvedimenti per i piani superiori. Quindi nessun pericolo né per i titolari della pizzeria né tantomeno per i loro clienti.
Discorso a parte quello inerente un piccolo vano utilizzato come magazzino e facente parte di uno stabile confinante con il palazzo dove ha sede la pizzeria e che è stato dichiarato inagibile a seguito del sisma.
Nella mattinata di martedì 10 gennaio l’Assessore al Commercio Orietta Leonori e un tecnico comunale hanno incontrato il titolare della pizzeria e hanno effettuato un nuovo sopralluogo confermando di fatto quanto già stabilito con la scheda Aedes e fornendo tutti i chiarimenti del caso. Resta inteso quindi che l’attività può essere continuata nella sede di via San Nicola.
L’emittente radiofonica Multiradio di Tolentino ancora in prima fila nelle battaglie a favore degli animali.
Oggi pomeriggio alle 15.30 è stato infatti lanciato, unitamente all’associazione animalista Amici di Fido di Montegranaro e Civitanova Marche un appello alla solidarietà nei confronti degli animali al freddo.
Per quanto riguarda i canili, già per effetto del nostro articolo di ieri (qui) sono già stati raccolti 100 kg di crocchette presso il negozio Zampe e Baffi di Montecosaro e altro cibo e coperte si trovano presso il punto di raccolta prontamente attivato da una cittadina di Tolentino.
L’appello di Multiradio si aggiunge a quello di Picchio News ed è rivolto a tutti i cittadini che vogliano aiutare i canili, ma anche a chi possa ospitare presso garage o cantine cani e gatti vaganti.
Il fatto gli animali vivano fuori non significa infatti che ci stiamo bene quando le temperature scendono così tanto come in questi giorni, oltre al fatto che anche l’acqua e il cibo congelano subito.
L’associazione Amici di Fido ricorda poi che detenere gli animali in condizioni incompatibili con la loro natura integra il reato di maltrattamento di animali previsto dall’articolo 544 bis del codice penale.
Multiradio ed Amici di Fido promuovono infine l’adozione dei cagnolini anziani, quelli che soffrono maggiormente nei canili.
Se avete intenzione di adottare un cane o un gatto, fatelo ora che hanno davvero bisogno.
Una brutta storia di droga ed estorsioni a Tolentino. Un giovane diciannovenne albanese, C.L., è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Tolentino dopo che un altro ragazzo, originario della Romania, lo ha denunciato.
Il pusher diciannovenne avrebbe picchiato violentemente il romeno che gli doveva 900 euro per la droga. Dopo averle prese "di santa ragione", il ragazzo si è rivolto ai carabinieri per denunciare l'albanese, raccontando tutto ai militari che si sono subito adoperati per ricercare il giovane estorsore.
Il ragazzo albanese è stato arrestato e la sua casa è stata perquisita. I carabinieri hanno trovato un bel bottino: circa 1300 euro in contanti, 120 grammi di marijuana, 5 grammi di cocaina, 10 grammi di mannitolo e tutta la strumentazione per la preparazione e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Nella mattinata di lunedì 9 gennaio, il sig. Angelo Miconi, responsabile della filiale di Tolentino della UNIPOL Banca, e la Sig.ra Maddalena Lepretti, Responsabile Coordinamento Commerciale RomagnaSud-Marche, hanno consegnato alI’istituto comprensivo “Don Bosco” materiale comprendente carta di vari formati, cinque computer portatili e due stampanti.
A ricevere la donazione erano presenti il Dirigente Scolastico, Prof.ssa Lauretta Corridoni, il Vicepreside Giancarlo Brachetti e la DGSA Enza Pettinari, i quali hanno molto apprezzato il gesto di solidarietà e ringraziato cordialmente.
Si tratta di un importante segno di vicinanza alla comunità locale, tristemente colpita dal sisma, da parte della Unipol Banca, che vuol contribuire in questo modo ad una positiva ripresa delle lezioni per gli alunni dell’Istituto.
ASSM SpA segnala che nelle giornate di domenica 8 e lunedì 9 gennaio ha constatato un notevole aumento dei consumi di acqua potabile nella rete di distribuzione nei comuni di Tolentino, Caldarola e Belforte del Chienti.
I consumi anomali sono probabilmente da attribuire all’ondata di freddo che ha provocato la rottura dei contatori e delle tubazioni di acqua potabile non protette dal gelo; al fine di evitare uno spreco di acqua si invitano i cittadini a controllare il vano contatore della fornitura di acqua potabile segnalando prontamente eventuali guasti al numero 0733-956030 in modo da permettere un immediato intervento da parte dei tecnici ASSM SpA che provvederanno a mettere in sicurezza l’impianto evitando la dispersione di acqua potabile.
L'U.S. Tolentino 1919 comunica che da oggi la propria rosa si è arrichita del centrocampista Ruben Carboni.Carboni, classe 1983, ha una lunga carriera alle spalle nei vari campionati dilettantistici delle Marche.Lo scorso anno ha militato nel Trodica.Nelle precedenti cinque stagioni ha indossato la casacca del Castelfidardo contribuendo in maniera rilevante all'ascesa dei biancoverdi dalla Promozione alla serie D ove, sempre con fidardensi, ha militato nel 2014/15.La società cremisi, inoltre, intende doveroso ringraziare tutti i tecnici del settore giovanile per il grande lavoro sin qua svolto.Non è un caso se, proprio nei prossimi giorni, numerosi saranno i giovani del vivaio (di cui molti facenti parte della rosa della prima squadra) a partecipare ai raduni di categiorie delle varie rappresentative regionali.Per la rappresentativa juniores sono stati convocati Matteo Nunzi, Lorenzo Ripa e Lorenzo Tizi.Per quella allievi Alex Castelli, Matteo Mariani, Lorenzo Pagliari e Nicolò Rozzi.Per quella giovanissimi, infine, Luca Cerolini, Tommaso Ruggeri e Paolo Vagni.
Si comunica, da ultimo, che la gara di campionato di Eccellenza tra Grottammare e Tolentino si disputerà domenica (e non in anticipo di sabato) prossima, 15 gennaio.
Un cartello appeso sulla serranda del locale abbassata e una scelta tanto dolorosa e sofferta, quanto coraggiosa. I titolari della pizzeria Fantasy in via San Nicola, 32 hanno deciso di tenere chiuso il locale, spiegando così la loro scelta: "Vittime delle incertezze e delle lentezze burocratiche della nostra amministrazione, preferiamo tutelare noi stessi e la sicurezza dei nostri clienti".
Questa la storia di Andrea Corvatta e di suo fratello, titolari dell'attività che, dislocata in due stabili adiacenti non è stata verificata in maniera adeguata.
"Gli edifici accanto alla nostra pizzeria - spiega Andrea - sono tutti stati dichiarati inagibili e lo è stato anche il nostro laboratorio che non è sito nello stesso stabile della pizzeria, ma in quello adiacente. In pratica lo stabile del laboratorio è inagibile parzialmente dal 24 agosto e ha ottenuto l'inagibilita perché fa parte di un palazzo dichiarato inagibile totalmente e non perché sia stato visionato attentamente. I tecnici sono venuti così per un'occhiata veloce senza riportare risposte concrete o fogli che certificassero qualcosa, al contrario di quanto fatto per i locali adiacenti. Tutti i tecnici hanno preferito rimandare la risposta per non prendersi la responsabilità di dire una propria opinione. Hanno risposto che non possiamo pretendere tutto e subito perché ci sono tante situazioni da risolvere ma a mio avviso anche la nostra attività meritava una risposta immediata ed efficiente".
Da qui la decisione di chiudere, per tutelare la sicurezza propria e dei clienti.
"Vorremo avere qualche conferma da parte del Comune - continua Andrea - per capire come muoverci e che cosa fare del nostro futuro. Io ho 22 anni e faccio questo lavoro da 7, con mio fratello vorremmo continuare a lavorare in centro, ma per farlo abbiamo bisogno di un aiuto concreto e di sapere da dove poter ripartire".
Ancora ghiaccio, freddo e temperature sotto le zero che, oltre a creare disagi e problematiche ovunque, regalano viste spettacolari. Non è raro infatti imbattersi in qualche monumento che in questi giorni sembra essere trasformato in una statua di ghiaccio.
Questo è quello che è successo, tra le altre, alnche alla fontana davanti alla chiesa di San Catervo, a Tolentino.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dal Movimento 5 stella di Tolentino
"A.S.S.M. si è premurata di accusare il MoVimento 5 Stelle di muovere polemiche pretestuose circa gli oneri di distacco e allaccio delle utenze per chi è stato colpito dal terremoto. Ma è evidente che chi ha scritto il comunicato non ha nemmeno letto la nostra proposta.
La dimostrazione è che ci si accusa di fingere di non sapere che A.S.S.M. è solo distributore e che per legge non ha competenza su queste spese. E, infatti, nella mozione protocollata, non si chiede di azzerare quelle spese in partenza, cosa che non potrebbe essere fatta, ma che il Comune, di concerto con A.S.S.M. provveda a rimborsarle una volta sostenute. L’Azienda, strumento dei cittadini a servizio dei cittadini, non può essere “munta” solo quando c’è da far quadrare i conti del Comune che ne riceve gli utili. A.S.S.M. stessa, nella propria nota, afferma di stare valutando “l’opportunità, in base agli utili di bilancio, di concedere un contributo che ben potrà essere destinato, da soggetti terzi, a copertura dei costi afferenti le opzioni esercitate dagli utenti danneggiati dal sisma”. Ma guarda! Esattamente ciò che abbiamo chiesto noi! Quindi dove sarebbe la polemica pretestuosa?
Nel nostro comunicato non c’era una singola riga che accusasse l’azienda municipalizzata di qualcosa: esso tirava in ballo la rigidità della burocrazia (cui anche A.S.S.M. deve sottostare). La reazione scomposta, e questa sì pretestuosa, che abbiamo avuto modo di leggere oggi testimonia solo una cosa: che a Tolentino c’è un movimento politico che, nel rispetto del mandato ricevuto dal popolo, porta avanti le istanze dei cittadini e c’è chi, invece, eletto da nessuno, colpito dalla sindrome della “coda di paglia”, si sente in “dovere” di intervenire nel dibattito politico quando invece il suo compito (ben stipendiato) sarebbe quello di gestire gli aspetti tecnici della conduzione dell’azienda municipalizzata in modo che essa possa servire al meglio la città. Per esempio, al posto del comunicato che ci accusa di fare polemica, ci saremmo aspettati un comunicato che spiegasse alla città il motivo dell’odierna sospensione dell’erogazione di acqua in alcune zone. Ma, evidentemente, l’ufficio stampa era troppo impegnato".
Da Comune di Tolentino e Assm spa riceviamo
Una polemica pretestuosa quella sollevata dal Movimento 5 stelle di Tolentino, le regole riguardanti i nuovi allacci delle utenze non sono stabiliti dall'ASSM, a maggior ragione se riguardano elettricità e metano di diretta competenza del venditore di cui ASSM è distributore.
Sicuramente chi ha sollevato le obiezioni finge di ignorare un sistema in piedi da anni che vede la Multiservizi di Tolentino nel ruolo di distributore, in materia di elettricità e metano, mentre per l’idrico è sia venditore che distributore.
Quindi l'unico settore in cui ASSM ha piena autonomia è quello idrico ed in questo ambito la gratuità delle sospensioni delle utenze e i successivi riallacci, così come più volte annunciato attraverso i media, sono state attuate nel pieno rispetto della normativa vigente che comprende tanto le delibere dell’Autorità per l’Elettricità, il Gas e l’Idrico, quanto i decreti legge emanati per disciplinare gli ambiti riguardanti le popolazioni colpite dal sisma oggi convertiti in un'unica legge.
Tuttavia, l’Azienda municipalizzata sta valutando l’opportunità, in base agli utili di bilancio, di concedere un contributo che ben potrà essere destinato, da soggetti terzi, a copertura dei costi afferenti le opzioni esercitate dagli utenti danneggiati dal sisma. Sensibilità già dimostrata anche in passato con vari contributi di corposa entità erogati a sostegno degli utenti meno abbienti.
Gli utenti dell’ASSM S.p.a. che hanno richiesto maggiori chiarimenti in merito alla fatturazione delle bollette o consigli su cosa fare nelle differenti situazioni che si sono venute a creare a causa degli effetti del sisma, hanno trovato personale preparato a dare risposte esaurienti nonché suggerimenti validi ed univoci nel rispetto delle direttive impartite dal Garante.
Tutti i cittadini hanno potuto constatare, inoltre, come sia stato tempestivo il trasloco degli uffici della Multiservizi dalla sede di Corso Garibaldi, resa inagibile dalle scosse di ottobre a quella di Viale XXX Giugno, resa operativa in pochissime ore grazie ad un lavoro di grande professionalità realizzato proprio dalle squadre dell’Azienda pubblica tolentinate.
Speravamo tutti che l’arrivo della prima neve fosse uno sfoggio di celerità ed efficienza. Una medaglia al merito da appuntare sul petto da ostentare in ogni dove a dimostrazione delle capacità organizzative della locale classe politica. Gelo e neve erano annunciati da lungo tempo. Prevedibili ed infatti previsti da tutti i meteorologi dell’orbe, sono puntualmente arrivati. Immaginavamo spazzaneve già revisionati che scalpitavano e pronti per la partenza. Depositi di sacchi di sale sparpagliati per tutto il territorio. I mezzi del soccorso alpino, con al seguito troupe televisive, pronte a documentare il trasporto di foraggio in stalle provvisorie per alimentare il bestiame degli allevatori, messo al sicuro in ricoveri di fortuna. Fatti e non parole, pensavo fosse pure lo slogan di tanta operosità.
Invece niente. È stata la solita debacle. Una Caporetto politica prima che organizzativa. Gli spazzaneve dell’ANAS (almeno dalle mie parti) non sono passati. O se sono passati lo hanno fatto veramente male. Non ricordo a mia memoria una performance peggiore. Eppure stavamo parlando di zone terremotate. Dell’epicentro o a due passi da esso. Quello che in televisione e sui giornali chiamano il “cratere”.
Quando c’era la Provincia da Pettinari assessore ai lavori pubblici (praticamente preistoria) a Pettinari presidente (l’altro ieri) se c’era un ritardo di anche solo un’ora, partivano telefonate a raffica anche in piena notte, per lamentarsi direttamente col presidente di turno. Poi però, in giro per le strade, c’erano più spazzaneve che automobili. E di notte viaggiavano camion con sale e breccia.
Il risultato del passaggio all’ANAS è sotto gli occhi di tutti. Un condensato di ritardi, inefficienze, lavori svolti male, oppure neanche fatti. In un territorio, lo ripeto, che avrebbe dovuto essere particolarmente tenuto in considerazione in questo post terremoto.
Ringraziamo il ministro Del Rio e la sua riforma - aborto. Se non fosse stato per lui e quelli che gli sono andati appresso, oggi avremmo strade pulite e una viabilità normale e non da terzo mondo come ci hanno ampiamente dimostrato.
Nelle zone di montagna il sisma ha fatto i suoi gravi danni sin dal 24 agosto. Quattro mesi. Ebbene in centotrenta giorni, questi governanti qui – tra commissari straordinari, vice, capi della protezione civile, sono una dozzina di persone - non sono stati capaci di portare sui pascoli e sugli alpeggi una cinquantina di stalle prefabbricate. Dieci, venti pannelli per stalla da caricare su di un camion e da far montare ai militari. Oppure un semplice tendone, ma che oggi chiamano pomposamente tensostruttura. Invece niente. Bastava un mese lavorandoci con tutta calma. In quattro mesi non hanno combinato niente. Non hanno messo in piedi nemmeno una capanna.
Eppure i sindaci sono mesi e mesi che si sgolano a chiederle. Il freddo e la prima neve in montagna era caduta già a metà novembre. Non hanno letteralmente mosso una paglia. Ed oggi il bestiame, grazie alla loro incapacità, sta a due cifre sottozero.
La verità è che sono solo capaci di produrre burocrazia: ordinanze, decreti, regolamenti, prezziari, tabelle. O al massimo nominare dirigenti i loro compagni e sodali. I quali a loro volta dovrebbero essere quelli che risolvono concretamente i problemi. Ma siccome pure loro non ne sono all’altezza eccoci qui con questo risultato: un assoluto disastro su tutti i fronti.
Sarebbe bastato prendere a modello il sisma del ’97 e valorizzare gli uomini che governavano allora. Invece che rottamarli sdegnosamente manco fossero indegni. Per fare un Mario Conti (il segretario generale delle giunte D’Ambrosio e Spacca) non basta tutto il battaglione di dirigenti della Regione Marche messi assieme.
In questo squallido e penoso quadro chi ci rimette in ultima istanza è il cittadino. Dopo aver avuto contro le forze della natura, oggi si trova pure contro chi, viceversa, dovrebbe sostenerlo ed aiutarlo, per dovere istituzionale.
Guardate che così non funziona. Non si va da nessuna parte. Il presidente della Repubblica, Mattarella, sul terremoto ci ha messo la propria faccia. Piuttosto che lodarlo ad ogni parola che dice, sarebbe meglio per tutti che ciascuno facesse il proprio mestiere. Possibilmente bene, o almeno facendo ogni sforzo possibile.
Tra l’altro i politici, per arrivare al governo e dare prova di efficienza, hanno sgomitato parecchio. E non glielo ha ordinato il medico.
E soprattutto non pensino di poter sfruttare l’occasione del terremoto solo per poter appaltare i lavori più facili e redditizi alle cooperative pesaresi o ravennati e lasciare quelli più improbi e difficili alle ditte locali.
A buon intenditor poche parole...
Anche il volontariato nell’ambito del Servizio Civile Nazionale riguarderà le zone colpite dal terremoto 2016. Il Bando “Avviso agli Enti: Presentazione dei progetti di Servizio civile nazionale per 1599 volontari da impiegare nelle aree terremotate delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria” pubblicato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale prevede l’impiego di 1.599 volontari nelle aree terremotate delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
I progetti dovranno essere trasmessi dagli enti esclusivamente alle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria entro le ore 14,00 del 10 marzo 2017.
Il bando si riferisce alla presentazione dei progetti di Servizio civile nazionale finalizzati alla ripresa della vita civile delle comunità colpite dagli eventi sismici ed a favorire il ritorno delle popolazioni alla normalità.
I destinatari del bando sono:
gli enti iscritti all’Albo nazionale ed agli Albi delle Regioni e delle Province autonome, aventi sedi
di attuazione progetto nei comuni colpiti dal sisma 2016, di cui all’Allegato 1 del Bando
e nei Comuni costieri che ospitano temporaneamente i terremotati.
I volontari saranno così ripartiti:
Abruzzo 207 volontari;
Lazio 453 volontari;
Marche 617 volontari;
Umbria 322 volontari.
Le Regioni interessate, una volta sentite le strutture del Commissario straordinario per le zone terremotate, coordinano i progetti per ciascun settore/ambito di intervento individuati dal bando, promuovendo la cooprogettazione degli stessi tra i diversi enti presenti sul territorio.
Ciò può avvenire anche attraverso appositi incontri con i Sindaci dei comuni colpiti e con i responsabili degli enti, in modo da redigere uno, al massimo due progetti per ogni settore/ambito di intervento individuato.
Per ogni raggruppamento di enti, che darà luogo alla cooprogettazione, dovrà essere individuato un ente capofila avente una capacità organizzativa sufficiente a supportare la complessità degli interventi proposti.
La cooprogettazione è possibile tra enti appartenenti allo stesso Albo, ovvero tra enti iscritti all’Albo nazionale e ad uno degli Albi regionale e delle Province autonome.
I progetti dovranno realizzarsi esclusivamente in una singola Regione e nei seguenti settori/aree di intervento:
a) Assistenza, con particolare riguardo alle fasce deboli
b) Protezione Civile
c) Patrimonio Artistico e Culturale
d) Educazione e Promozione culturale, con particolare riferimento al supporto alle Amministrazioni Locali impegnate nei processi di ricostruzione e di ritorno alla normalità.
I progetti devono essere redatti secondo il modello di cui all’allegato 1 del Prontuario (parag. 3.3 e 4.6 del “Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione dei progetti di servizio civile nazionale da realizzare in Italia e all’estero, nonché i criteri per la selezione e la valutazione degli stessi” approvato con D.M. 5 maggio 2016) , concernente i progetti da realizzarsi in Italia, essere firmati digitalmente dal legale rappresentante dell’ente capofila o dal responsabile del servizio civile nazionale del predetto ente indicati in sede di accreditamento e devono essere presentati esclusivamente in modalità online.
Ogni progetto deve indicare un capofila, essere redatto per uno solo dei settori/aree intervento innanzi indicati e per una singola Regione.
Tutti i progetti presentati saranno esaminati dalle Regioni competenti e sottoposti ad una valutazione di idoneità riguardante la conformità degli stessi alle finalità stabilite dall’art. 1 della Legge 6 marzo 2001, n. 64, nonché alle modalità di redazione degli stessi previste dal Prontuario.
I progetti risultati idonei sono pubblicati in appositi bandi regionali per la selezione dei volontari.
Questo il link a cui trovare il bando: http://www.serviziocivile.gov.it/menusx/bandi/progetti-scn/2016_bandoprogsisma/
Oggi si sono sposati Silvia Luconi, assessore al Bilancio del Comune di Tolentino, e Mirko Passarini.
La cerimonia è stata celebrata da Sua Eminenza Monsignor Claudio Giuliodori, già Vescovo di Macerata, nella tensostruttura che, dopo il sisma, viene utilizzata dalla Comunità Agostiniana a causa dei danni riportati dal complesso monumentale della Basilica di San Nicola.
Tantissime le persone che hanno partecipato al matrimonio e che hanno voluto testimoniare con la loro presenza la propria vicinanza alla coppia.
Ai neo sposi gli auguri di tutta l’Amministrazione comunale e della Comunità tolentinate.