Tolentino

Sciapichetti: "Basta allarmismi, i soldi per il CAS ci sono"

Sciapichetti: "Basta allarmismi, i soldi per il CAS ci sono"

Continuano le polemiche intorno al contributo di autonoma sistemazione, destinato a tutte quelle persone che, rimaste senza casa a causa dei tragici eventi sismici, si sono trovati costretti a trovare una nuova sistemazione. Per fare chiarezza abbiamo chiesto delucidazioni sull'argomento all'assessore regionale Angelo Sciapichetti, anche a seguito delle recenti esternazioni di alcuni primi cittadini che lamentavano l'assenza della Regione e la mancanza di liquidità."Ci tengo a chiarire - dice Sciapichetti - che da agosto al 20 dicembre la Regione Marche ha liquidato 15.770.332,77 di euro ripartiti tra contributo di autonoma sistemazione (circa 4 milioni) strutture alberghiere e ricettive (oltre 3 milioni), interventi in emergenza, pagamenti agli enti locali per lavori di somma urgenza, pagamenti a ditte private e anticipazioni agli enti locali (circa 7 milioni). Questi soldi sono stati già liquidati a chi ne ha fatto richiesta nella maniera opportuna. Va chiarito infatti che la pubblica amministrazione non può pagare a prescindere e i Comuni che fanno richiesta per quel che riguarda il CAS devono prima rendicontare: se si sono verificati dei ritardi è solo perché la Regione per liquidare deve verificare che tutto sia in regola da parte dell'ente richiedente"."In Regione - continua Sciapichetti - c'è un ufficio preposto che si è occupato finora di ricevere le richieste e, laddove fosse tutto in regola, liquidare i pagamenti. Ci sono delle regole che impediscono alla pubblica amministrazione di pagare quando le pratiche non sono complete o inesatte. Voglio però rassicurare sul fatto che i soldi ci sono e che è nostro preciso impegno continuare a liquidare secondo le necessità". A seguire una tabella con i pagamenti effettuati dalla Regione Marche alla data del 20 dicembre 2016.Euro 15.770.332,77 così ripartiti: - Pagamento Contributo Autonoma Sistemazione (rendicontato dai Comuni da agosto fino al 19 dicembre 2016): EURO 3.900.967,35 -pagamento alberghi,agriturismi,campeggi ecc: EURO 3.125.984,16 - Pagamento agli Enti Locali per lavori di somma urgenza: Euro 978.852,22 - pagamento interventi in emergenza Euro 503.072,03 - pagamento lavori somma urgenza ditte private: Euro 287.388 - Anticipazioni 30% agli Enti Locali per lavori di somma urgenzaEURO 6.907.069.00 TOTALE PAGAMENTI EFFETTUATI FINO AL 20 DICEMRE 2016 EURO 15.770.332,77POPOLAZIONE ASSISTITA - palestre,scuole,palazzetti dello sport, centri sociali,tensostrutture MC 1.160 - FM 168 - AP 212 - AN 0 = Totale 1.540 . autonoma sistemazione CAS MC 11.663 - FM 1.324 -AP 2.676 - AN 533 = Totale 16.196 - alberghi,campeggi,agriturismi ecc MC 5.037 - FM 124 - AP 752 - AN 205 = Totale 4.388 TOTALE POPOLAZIONE ASSISTITA NELLA REGIONE n. 29.304 

28/12/2016 16:43
Sisma, Realacci: "Ricostruire presto e bene"

Sisma, Realacci: "Ricostruire presto e bene"

"Nei territori di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo colpiti dal terremoto batte forte il cuore dell'Italia e il futuro di queste zone è il futuro dell'Italia. Occorre superare prima possibile la fase dell'emergenza e ricostruire presto e bene, nella legalità e nella trasparenza. Prioritario anche l'obiettivo di sostenere le attività economiche per ripartire con maggiore forza".Lo scrive Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, sul suo profilo facebook. "Siamo pronti come Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici a continuare fare la nostra parte anche nel 2017, valutando le esigenze che si presenteranno. Ritengo molto importate concentrarsi sin d'ora non solo sulla ricostruzione ma anche sulla ripresa del tessuto produttivo. Credo che una delle priorità debba essere un massiccio investimento sulla banda larga. La ripartenza dell'economia nelle zone colpite dal sisma è un elemento fondamentale per il futuro delle comunità" (ANSA).

28/12/2016 13:04
Dal cuore di Elektro's oltre 2500 euro per la ricostruzione di Tolentino

Dal cuore di Elektro's oltre 2500 euro per la ricostruzione di Tolentino

Un'altra iniziativa di grande solidarietà a sostegno di chi è stato colpito dal terremoto arriva da un'azienda privata di Tolentino. La ditta ELEKTRO'S, infatti, commercio di elettrodomestici, ha donato la cifra di 2650,00 euro (duemilaseicentocinquanta) al Comune di Tolentino per sostenere le spese a fronte del sisma che ha colpito la città. Il negozio, oltre alla vendita in sede fissa effettuata nei locali di piazza Togliatti a Tolentino, ha un e-commerce www.elektros.it. L'e-commerce è presente da quasi 10 anni, specializzato principalmente nella vendita di macchine da caffè, macinacaffè, accessori, ricambi. ELEKTRO'S ha esportato in quasi 60 Paesi del mondo, destinazione finale solo ed esclusivamente clienti privati, clienti che apprezzano ogni giorno i prodotti, i servizi offerti, la disponibilità a rispondere alle email in Italiano, Francese e Inglese per qualsiasi chiarimento, consigli e quant'altro. "Dopo il 30 ottobre" racconta Gianni Bonfigli "decine e decine di email sono pervenute per conoscere la situazione della città di Tolentino, per sapere se avevamo subito danni, per avere notizie più dettagliate. É stato commovente tutto questo, persone che non ti conoscono e che ti hanno conosciuto solo per acquistare prodotti che si preoccupano, che ti sono vicine anche solo con il pensiero. Molti clienti hanno chiesto informazioni per inviare denaro al Comune di Tolentino. A fronte di questa generosità, d'impulso abbiamo deciso di destinare una parte dei proventi delle vendite dal 30 ottobre fino a Natale al Comune di Tolentino La dinamica è stata molto semplice e molto trasparente, in proporzione agli incassi abbiamo sottratto ai nostri guadagni una parte da girare successivamente come donazione in un'unica soluzione. Il black friday di fine novembre ha fatto impennare le vendite online e così anche le somme accantonate. La stessa dinamica è stata adottata anche per le vendite nel negozio di Piazza Togliatti.  É con orgoglio che una piccola realtà come la nostra possa partecipare in minima parte alla ricostruzione di questa città e donare la cifra di 2650,00 euro".

27/12/2016 16:24
Fino a Natale svolte quasi 45mila verifiche FAST sugli edifici privati

Fino a Natale svolte quasi 45mila verifiche FAST sugli edifici privati

Sono 44.598 le verifiche effettuate su edifici privati dalle squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità con procedura FAST (Fabbricati per l'Agibilità Sintetica post-Terremoto), attivata dopo il terremoto in centro Italia. In base ai dati aggiornati al 23 dicembre - rendo noto il Dipartimento di Protezione civile - i controlli sono stati 20.699 nelle Marche, 14.182 in Umbria, 8.273 in Abruzzo e 1.444 nel Lazio.Gli edifici risultati agibili sono complessivamente 20.030, mentre sono 13.290 gli esiti di "non utilizzabilità" per temporanea, parziale o totale inagibilità, oltre a un 1.252 edifici che, pur non essendo danneggiati, risultano "non utilizzabili" per solo rischio esterno. A questi si aggiungono 10.026 edifici per i quali le squadre non hanno avuto la possibilità di accedere agli immobili e, pertanto, sono necessari ulteriori sopralluoghi. (Ansa)

25/12/2016 23:29
Il premier ungherese Orban finanzierà il restauro della chiesa dei Sacconi di Tolentino

Il premier ungherese Orban finanzierà il restauro della chiesa dei Sacconi di Tolentino

Tra gli edifici ecclesiastici danneggiati dal terremoto del 30 ottobre scorso vi è la Chiesa del SS. Cuore di Tolentino, sede della Venerabile Confraternita del S. Cuore di Gesù, di proprietà dei fratelli laici della Confraternita stessa. Vista la grave situazione dell’edificio sacro, il Priore Andrea Carradori ha scritto una lettera al Primo Ministro d’Ungheria Viktor Orbán chiedendo il suo „personale aiuto per la ricostruzione della chiesa”, considerato anche quanto egli stava facendo in Ungheria per la “salvaguardia delle radici cristiane”. L’Ambasciatore d’Ungheria presso la S. Sede, Eduard Habsburg-Lothringen ha voluto recarsi personalmente a Tolentino per conoscere la comunità colpita dal sisma. Accolto dal Priore Carradori, il 14 dicembre, l’Ambasciatore ha visitato la Città di Tolentino, facendo un sopralluogo anche nella Chiesa del S. Cuore di Gesù. Il Primo Ministro ungherese, ricevuta la lettera del Priore Andrea Carradori, ha voluto portare la sua richiesta davanti al Governo. L’esecutivo ungherese, nella sua seduta del 19 dicembre, ha deciso di mettere a disposizione una somma considerevole (480mila euro, ndr) per i lavori di restauro della Chiesa del S. Cuore di Gesù a Tolentino. Nella risposta autografa al Priore il Primo Ministro Orbán ha affermato di aver desiderato anche in questo modo esprimere la solidarietà degli ungheresi “verso i nostri fratelli cristiani italiani colpiti da calamità naturale”. Anche perché “solo ritrovando i valori cristiani, i quali rappresentano tuttora la più importante forza di comunione per una Città e per un Paese intero, si può giovare al futuro dell’Europa”. Così, alla Vigilia di Natale è pervenuta la notizia che il Governo Ungherese presieduto da Viktor Orbán nella seduta del 19 dicembre ha stanziato una considerevole somma per la messa in sicurezza e per il restauro della Chiesa del Sacro Cuore di Tolentino danneggiata dal recente terremoto. Nel pomeriggio del Santo Natale (domenica 25 dicembre) alle ore 18,30 a Civitanova Alta nella chiesa della Madonna degli Angeli (o dei lumi) il Parroco don Andrea Leonesi celebrà la Santa Messa Cantata in rito antico ricordando tutti coloro che ci sono stati vicini con la preghiera e con la carità in questo momento di sofferenza.  

24/12/2016 21:29
Unipol per la Don Bosco di Tolentino, consegnato il materiale

Unipol per la Don Bosco di Tolentino, consegnato il materiale

Questa mattina, venerdì 23 dicembre, è avvenuta la consegna di una prima parte del materiale che la Unipol Banca ha avuto il piacere di donare alla Scuola Don Bosco di Tolentino.La consegna è avvenuta presso la scuola di Via Grandi: sono stati scaricati due bancali contenenti materiali di cancelleria e lavagne magnetiche con relativi accessori.Il prossimo 9 gennaio è prevista la consegna di ulteriore materiale: computer portatili, stampanti e carta in formato A/4 e A/3.Nel caso della Scuola Don Bosco, alle difficoltà enormi del terremoto che ha colpito in nostro territorio, si è aggiunto l’esecrabile episodio di un furto, subito proprio nei giorni della ripresa dell’attività didattica.A pagarne ingiustamente le spese sono stati soprattutto i bambini e questa è una delle ragioni per le quali Unipol Banca si è attivata per cercare di rimettere prima possibile la scuola in condizione di lavorare con i mezzi adeguati e di contribuire a rendere, per quanto possibile, più serene le prossime festività agli insegnanti della scuola, ai bambini e alle loro famiglie.La consegna è stata effettuata alla presenza del Direttore di Unipol Banca filiale di Tolentino Cristiano Schiavi.Appuntamento, quindi, alla ripresa delle lezioni, con una ulteriore importante attestazione di solidarietà con computer e stampanti che saranno particolarmente utili per tutte le attività educative di tutti gli studenti dell’Istituto comprensivo Don Bosco.Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e tutta l’Amministrazione comunale ringraziano Unipol Banca per queste donazioni.

24/12/2016 11:51
Tolentino, arriva da Fano un gesto concreto per le scuole

Tolentino, arriva da Fano un gesto concreto per le scuole

Ancora momenti di festa e di allegria alla scuola Grandi grazie ad un significativo gesto di solidarietà del Comune di Fano.Infatti, una nutrita delegazione composta dall’Assessore ai Servizi Educativi Samuele Mascarin, dalle insegnanti, dalle bambine e dai bambini della scuola dell’infanzia “Quadrifoglio” di San Lazzaro insieme ai loro genitori ha raggiunto Tolentino e incontrato le scuole dell’infanzia “Bezzi” e “Grandi”, quest’ultima trasferita nella struttura della prima dopo il terremoto dello scorso ottobre. L’incontro ha rappresentato il momento più emozionante di un progetto di solidarietà ideato dalle insegnanti e dai genitori del “Quadrifoglio” e sviluppato insieme alle bambine e ai bambini per sostenere concretamente la ripresa, dopo i danni provocati dal sisma, delle attività educative nella città marchigiana. Infatti grazie al mercatino dei prodotti e degli elaborati realizzati dai più piccoli la scuola dell’infanzia “Quadrifoglio” ha potuto raccogliere e donare 700 euro alla scuola dell’infanzia “Grandi”.La delegazione è stata calorosamente accolta dal Sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, e dalle bambine e dai bambini tolentinati che hanno ringraziato con una recita natalizia la delegazione fanese. A loro volta i piccoli del “Quadrifoglio” hanno portato ai loro coetanei alcuni regali e un grande libro da loro realizzato che, raccontando le bellezze di Fano, ricostruisce il percorso ideale che ha portato le scuole dell’infanzia di Fano e Tolentino a incontrarsi in questo momento di difficoltà per molti aspetti drammatico.Una bella pagina di solidarietà scritta dalle bambine e dai bambini, un meraviglioso anticipo di Natale per chi ha ricevuto in dono l’abbraccio ideale delle città di Fano e Tolentino.

23/12/2016 17:55
Tolentino, sindaco ringrazia i clown volontari nei centri accoglienza

Tolentino, sindaco ringrazia i clown volontari nei centri accoglienza

Tra i tanti volontari che si prodigano ogni giorno nei centri di accoglienza vanno segnalati anche quelli del Team clowneria Dr.Clown Italia di Vicenza e provincia.Tutti loro hanno portato un importante sostegno “Allumiere” per la Civiltà del Sorriso.Con piccoli gesti e tanta solidarietà hanno regalato allegria e preziosi momenti di spensieratezza sia ai bambini che agli adulti.Per questo il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e l’Assessore ai Servizi Sociali Fausto Pezzanesi hanno voluto incontrare i volontari clown per testimoniare la stima e per porgere il ringraziamento da parte di tutta la Comunità tolentinate.

23/12/2016 17:20
"Caro Babbo Natale, non voglio più il regalo per me. Porta il Cas ai miei genitori"

"Caro Babbo Natale, non voglio più il regalo per me. Porta il Cas ai miei genitori"

Caro Babbo Natale, sono ancora io. Ti ricordi di me? Ti avevo scritto un po' di tempo fa per chiederti la stazione di polizia dei Lego per regalo. Te lo giuro: ho fatto ancora il buono e faccio sempre i compiti. Ma devo chiederti un favore grande: non voglio più la stazione di polizia dei Lego. Vorrei tanto un'altra cosa.Lo so che è tardissimo e so anche che forse ti arrabbierai... ma se hai un minuto da dedicarmi posso spiegarti tutto.Non sono un bambino capriccioso, ma invece del gioco che ti avevo chiesto vorrei tanto che tu potessi portare ai miei genitori il Cas (Contributo Autonoma Sistemazione, ndr). Non so cosa sia e spero tanto che non sia una parolaccia, ma te lo chiedo con tutto il cuore... porta il Cas ai miei genitori e lascia stare la stazione di polizia. Sai, dopo che ti avevo scritto la prima letterina, sono cambiate tante cose dentro casa mia. Anzi, dentro quest'altra casa dove mi hanno portato senza neanche chiedermi niente i miei genitori qualche giorno dopo che c'è stato il terremoto. Non stiamo male qui, veramente. Ma mi manca tanto casa mia... E come ti dicevo prima, dopo che siamo arrivati in questa nuova casa sono cambiate tante cose. Io sono piccolo, ma li sento i miei genitori parlare. E vedo anche che sono tanto tristi e preoccupati. Sento papà che dice sempre che ha dovuto spendere un sacco di soldi per venire ad abitare qui e che un po' ha dovuto anche farseli prestare da un amico, perchè la banca non glieli dava... Lui lavora tanto ma non ha uno stipendio fisso e anche quando è stato male non gli hanno riconosciuto neanche un centesimo perchè non ha, come la chiama lui, "la busta paga". E anche la mia mamma prima lavorava un po' di più, ma adesso, con i tempi che corrono la chiamano sempre meno e guadagna pochi soldini.L'altra sera li sentivo mentre parlavano fra di loro e dicevano sempre che aspettano questo Cas per poter respirare un po' di più. Erano sicuri che almeno per Natale qualcuno avrebbe portato loro questo Cas per trascorrere delle festività più tranquille e magari poter fare anche qualche pensiero. Dicevano anche che comunque a me non avrebbero fatto mancare niente, ma erano tanto tristi. Papà diceva anche che qualcuno gli aveva detto che non avrebbe dovuto pagare le bollette per qualche tempo e che invece la mattina stessa erano arrivate in banca e aveva dovuto pagarle... Loro hanno fatto tanti sacrifici per comprarsi la casa dove vivevamo, ma il terremoto ce l'ha rovinata e adesso per stare in quest'altra casa dobbiamo pagare: ti pare giusto Babbo Natale? Perchè non c'è nessuno che regala ai miei genitori il Cas? Ho capito che è una cosa che gli devono dare per forza ma che se non arriva fra poco non sapremo neanche come fare la spesa... Sono anche un po' arrabbiati perchè li ho sentiti che dicevano che a qualcuno qui intorno forse un altro Babbo Natale come te il Cas lo ha portato, ma a noi che siamo fuori casa da fine ottobre non lo porta mai nessuno... Ti prego Babbo Natale, ti prego con tutto il cuore: non mi importa più della stazione di polizia dei Lego, ma porta il Cas a papà e mamma perchè non posso più vederli così tristi. A me penserai l'anno prossimo. Grazie Babbo Natale, ti voglio tanto bene.P.S.: l'anno prossimo non sbagliare casa, mi raccomando! Spero tanto che saremo di nuovo a casetta nostra!

22/12/2016 20:42
Last Union, da Tolentino una collaborazione d'eccezione con James LaBrie

Last Union, da Tolentino una collaborazione d'eccezione con James LaBrie

Last Union è il nome della band hard rock che da Tolentino è riuscita a coronare un grande sogno. Nata nel 2007, la band si è formata grazie alla tenacia e alla determinazione della cantante Elisa Scarpeccio e del chitarrista Cristiano Tiberi, coppia anche nella vita che, dopo un inizio come cover band nel panorama hard rock metal, ha poi iniziato a scrivere pezzi propri. Ai due si sono aggiunti un bassista e un batterista d'eccezione: Mike LePond dei Symphony X e Uli Kush, ex-Helloween che, conquistati dalla musica di Cristiano ed Elisa, hanno deciso lanciarsi in questa avventura, chiudendo quella che è la formazione ufficiale dei Last Union. "La nostra passione - racconta Cristiano - ci ha portato a sognare in grande, per questo abbiamo, fin dagli esordi, cercato di contattare quelli che per noi erano gli artisti migliori in circolazione che, accettando di suonare con noi, ci hanno dato un enorme attestato di stima e ci hanno portato a pensare che la qualità paga. Il passo successivo è stato quello di aver contattato su Twitter James LaBrie, cantante dei Dream Theater, che per noi è da sempre stato un riferimento musicale, chiedendogli di poter fare qualcosa insieme. E' stato lui, successivamente, a scriverci un messaggio in cui ci chiedeva che cosa avevamo in mente: da qua è partita la collaborazione". I Last Union hanno così inciso un album "Most Beautiful Day" che contiene ben tre canzoni cantate da James. "Ci sono voluti quasi otto mesi - continua Cristiano - di scambi di demo perché James ha giustamente preteso da noi un livello qualitativo molto alto. I pezzi gli sono piaciuti da subito, ma il lavoro che abbiamo fatto per migliorare la qualità tecnica è stato enorme. Alla fine James ha accettato di collaborare e nel nostro album intitolato Most Beautiful Day, ci sono tre canzoni cantate da lui. Presiden Evil è il primo singolo dell'album che è già uscito ed è scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale della band, mentre le altre due canzoni sono: A Place In Heaven e Taken dove James duetta con Elisa. Una delle più grandi soddisfazioni è stata quella di vedere che James e i Dream Theater, in modo del tutto spontaneo e gratuito, hanno pubblicato un post su questa collaborazione sui loro profili social". Il disco dei Last Union uscirà a fine dicembre, accompagnato da un video della band girato al teatro di Caldarola: l'album sarà presto disponibile sia in formato digitale, su iTunes e Amazon, che su CD fisico direttamente dal sito della band. Inoltre la band sta organizzando un tour da fare in Nord Europa, ma maggiori informazioni si avranno dopo l'uscita dell'album.

22/12/2016 15:49
Copagri organizza il convegno "Terremoto non ci fai paura"

Copagri organizza il convegno "Terremoto non ci fai paura"

“Terremoto non ci fai paura!”. E’ questo il titolo del convegno che la Copagri, in collaborazione con l’Agenzia di sviluppo rurale e la Camera di Commercio di Macerata, ha organizzato per la giornata di oggi all’Hotel 77 di Tolentino.L’appuntamento servirà per fare il punto a quasi quattro mesi dalla prima forte scossa di terremoto che ha cambiato la vita ad una intera comunità. È un evento che vuole essere di vicinanza a tutte le persone, le aziende, agricole e non, colpite dal sisma. “Terremoto non ci fai paura!” è la risposta di un territorio che è ripartito e che vuole tornare ad essere protagonista. “L’appuntamento – afferma Andrea Passacantando, presidente Copagri Macerata – è stato fortemente voluto dalla Copagri per parlare di ricostruzione in un comune come quello di Tolentino al centro del cratere ed alla luce delle nuove disposizioni normative con esperti ed operatori.” Tante sono le personalità presenti agli appuntamenti del mattino e del pomeriggio, tra le quali anche il presidente di Copagri Marche, Giovanni Bernardini. Per il pomeriggio sono previsti, con inizio alle 15.30, tre seminari. Alle 13, infine, è in programma un aperitivo, nonché un brindisi augurale.Una giornata quindi ricca di molti appuntamenti in cui si confronteranno esperienze di rilancio del territorio nate in questi ultimi periodi. L’agricoltura è così protagonista della ricostruzione del tessuto socio–economico nei territori colpiti dal sisma. Per l’occasione Copagri, Regione Marche, Camera di commercio e Università, aziende si uniranno per un rilancio sempre più forte, segno che, realmente, il “Terremoto non ci fa più paura.”

22/12/2016 13:15
Per il CentroArancia di Tolentino seimila euro dai VVF di Varese

Per il CentroArancia di Tolentino seimila euro dai VVF di Varese

Ancora un gesto di straordinaria solidarietà rivolto ai ragazzi e alle ragazze del CentroArancia di Tolentino. Questa volta a dimostrare tutta la loro vicinanza sono stati i Vigili del Fuoco di Varese, l’Associazione NoidelTosi e l’istituto tecnico economico Enrico Tosi sempre di Varese.Consegnati nelle mani del Sindaco Giuseppe Pezzanesi, della Presidente dell’Associazione Volontari senza Confini Rosanna Baccifava e del Coordinatore d’Ambito XVI Valerio Valeriani un assegno di 6 mila euro che saranno utilizzati per incrementare le tante attività del CentroArancia.Inoltre a tutti i ragazzi e le ragazze sono stati consegnati uno zainetto a testa contenente, tra l’altro, coperte e dolci.Sono stati donati molti giochi che in questi giorni saranno distribuiti ai bambini degli asili nido, del centro per l’infanzia e alle scuole materne.Il Sindaco ha ringraziato personalmente per questo ulteriore gesto di solidarietà, sia i rappresentanti dei Vigili del Fuoco di Varese che la presidente dell’Associazione NoidelTosi Giovanna Colombo e il dirigente scolastico dell’Ite Enrico Tosi, Nadia Cattaneo.

21/12/2016 18:56
I vertici delle associazioni di Psicogeriatria italiana in visita nelle zone colpite dal sisma - VIDEO

I vertici delle associazioni di Psicogeriatria italiana in visita nelle zone colpite dal sisma - VIDEO

I vertici delle principali associazioni italiane di Psicogeriatria nelle zone colpite dal sisma. Sarà stilato un protocollo che farà scuola per il trattamento degli anziani più fragili.“Situazioni di criticità e precarietà ve ne sono, e non potrebbe essere altrimenti dopo un sisma di questa portata, ma noi ripartiamo da qui, perché gli anziani affetti da Alzheimer sono i soggetti più deboli da tutelare” a parlare è Manuela Belardinelli, la Presidente Alzheimer Uniti Italia che oggi ha accompagnato i vertici delle due principali Associazioni italiane che si occupano di psicogeriatria nei centri colpiti dal sisma, con l’obiettivo di fare un quadro della situazione in cui versano gli anziani affetti da Alzheimer.Da Camerino a Tolentino passando per Matelica, Muccia e Pievetorina perché “in queste zone nell’immediato futuro – ha detto Marco Trabucchi, il Presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria – sarà necessario mettere in campo soluzioni innovative, a partire da oggi noi cercheremo di stilare una linea guida dettagliata per tutte le amministrazioni locali che dovranno prendersi cura degli anziani fragili”.L’interesse della comunità scientifica per quest’area, prende le mosse dalla situazione di oggettiva difficoltà in cui versano ancora tantissimi anziani che vivono all’interno delle tensostrutture e nei centri di accoglienza. “Ci sarà una prima fase di osservazione e valutazione – fa sapere Nicola Ferrara, il Presidente Società Italiana di Gerontologia e Geriatria  –  quindi elaboreremo un protocollo che sarà utile per il futuro degli anziani che vivono in quest’area, ma non solo, perché l’esperienza che matureremo qui farà scuola”.https://www.youtube.com/watch?v=03vti8SMyC0 

20/12/2016 16:30
Post sisma, dalle abitazioni alle attività produttive: un’ordinanza per riavviare il sistema economico

Post sisma, dalle abitazioni alle attività produttive: un’ordinanza per riavviare il sistema economico

L’ordinanza n. 9 del 14 dicembre 2016 del Commissario per la ricostruzione interviene dopo che la n. 7 e la n. 6 hanno disciplinato il finanziamento della ricostruzione degli edifici e traccia il quadro sulla “Delocalizzazione immediata e temporanea delle attività economiche danneggiate dagli eventi sismici del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016”. Il provvedimento trae origine dalla “ necessità di impartire ulteriori disposizioni per determinare un quadro generale e complessivo delle misure volte all’immediato avvio degli interventi di delocalizzazione temporanea delle attività produttive, industriali e artigianali aventi sede nei territori colpiti dagli eventi sismici e che erano ubicate in edifici risultati distrutti o gravemente danneggiati per effetto degli eventi medesimi, con danni non riparabili mediante interventi immediati di rafforzamento locale” e “dalla constatazione che analoga necessità si pone per gli edifici di proprietà o in disponibilità dei comuni interessati, adibiti a magazzini, depositi od officine a servizio di attività economiche dei comuni medesimi, i quali del pari siano stati distrutti o abbiano riportato gravi danni, non riparabili mediante interventi immediati di rafforzamento locale”. Ciò premesso, l’articolo 1 dell’ordinanza delinea innanzitutto l’ “Ambito di applicazione” della disciplina alle “imprese industriali, artigianali o commerciali, di servizi, turistiche ed agrituristiche con sede operativa nei comuni di cui all’articolo 1 del citato decreto legge n. 189 del 2016, nonché nei comuni di cui all’elenco aggiuntivo approvato con l’ordinanza del Commissario straordinario n. 3 del 15 novembre 2016, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 283 del 3 dicembre 2016, emessa ai sensi dell’articolo 1 del decreto legge n. 205 del 2016, nonché attività economiche comunali ubicate in edifici distrutti o che hanno subito danni gravissimi, non riparabili con interventi di rafforzamento locale”. La delocalizzazione riguarda le attività economiche in essere alla data degli eventi sismici suindicati ubicate in edifici che risultano oggetto di ordinanza di sgombero totale a seguito di verifica di agibilità tramite schede AeDES o GL-AeDES. E  lo spostamento è possibile: a) in altro edificio agibile sito nello stesso comune; b) all’interno del lotto di pertinenza dell’insediamento danneggiato o nelle aree immediatamente adiacenti; c) all’interno di una struttura unitaria all’uopo predisposta in attuazione di quanto previsto dall’articolo 3 dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile n. 408 del 15 novembre 2016 ; d) all’interno di un’area pubblica attrezzata dal Presidente della Regione interessata, in qualità di Vice Commissario. L’ordinanza chiarisce che la misura della delocalizzazione è soltanto temporanea e che “gli impianti e le strutture temporanee delocalizzati a norma della presente ordinanza sono finalizzati esclusivamente ad assicurare l’immediata ripresa delle attività economiche e la continuità produttiva per il tempo strettamente necessario alla realizzazione dei lavori di ripristino con miglioramento sismico o ricostruzione dell’edificio gravemente danneggiato o distrutto”. Quanto alle modalità operative: La delocalizzazione in altro edificio agibile sito nello stesso comune (lett. a) è attuata tramite l’affitto di altro edificio esistente agibile, non abusivo, equivalente per caratteristiche tipologiche e dimensionali a quello preesistente, ubicato nello stesso comune in area ritenuta idonea ad ospitare l’attività produttiva come attestato con perizia asseverata dal tecnico incaricato. Agli effetti della presente ordinanza, sono considerati equivalenti gli edifici aventi eguale dimensione per pianta ed altezza, con margine di tolleranza del 20%; all’interno del lotto di pertinenza dell’insediamento danneggiato o nelle aree immediatamente adiacenti (lett. b) avviene tramite la realizzazione, direttamente ad opera del titolare dell’attività economica interessata ed anche in deroga alle disposizioni degli strumenti urbanistici comunali, di una struttura provvisoria realizzata all’interno del lotto di pertinenza o nelle aree immediatamente adiacenti all’insediamento danneggiato, della quale sia dimostrata la disponibilità con apposita perizia asseverata. In caso di documentata impossibilità di delocalizzazione sul lotto di pertinenza o in area immediatamente adiacente determinata dalla presenza di strade o corsi d’acqua, la delocalizzazione può essere autorizzata, acquisito il parere favorevole del comune, su altra area in disponibilità del richiedente purché sita a una distanza non superiore a ml 100 dall’edificio o insediamento distrutto o danneggiato; Per questi due tipi di delocalizzazione (1 e 2) , i soggetti legittimati possono provvedere alla stipula dei contratti di locazione, al relativo trasloco e/o alla fornitura ed installazione delle strutture provvisorie, previa autorizzazione e  percependo il successivo rimborso ai sensi dell’articolo 3, comma 7, del decreto legge n. 205 del 2016 secondo le modalità e le procedure stabilite dai successivi articoli 8 e 9. all’interno di una struttura unitaria all’uopo predisposta in attuazione di quanto previsto dall’articolo 3 dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile n. 408 del 15 novembre 2016 (lett. c) è attuata come stabilito dall’articolo 3 dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile n. 408/2016; Per tale delocalizzazione temporanea i soggetti legittimati possono provvedere al trasloco presso la struttura predisposta dalla Regione, previa autorizzazione e percependo il successivo rimborso ai sensi dell’articolo 3, comma 7, del decreto legge n. 205 del 2016 secondo le modalità e le procedure stabilite dai successivi articoli 8 e 9. all’interno di un’area pubblica attrezzata dal Presidente della Regione interessata, in qualità di Vice Commissario (lett. d) è attuata tramite la predisposizione a cura della Regione di un’area pubblica attrezzata, all’interno della quale i singoli operatori aventi diritto possono realizzare una struttura temporanea. Per questa forma di delocalizzazione temporanea i soggetti legittimati possono provvedere alla realizzazione a proprie spese della struttura provvisoria ed al relativo trasloco, previa autorizzazione e percependo il successivo rimborso ai sensi dell’articolo 3, comma 7, del decreto legge n. 205 del 2016 secondo le modalità e le procedure stabilite dai successivi articoli 8 e 9. In casi eccezionali la delocalizzazione può essere autorizzata su area sita in territorio di comune confinante, sentito il parere anche di quest’ultimo. Questo però soltanto laddove il richiedente documenti che la delocalizzazione della propria attività nell’ambito del medesimo comune è eccessivamente onerosa, in modo da rendere l’intervento oggettivamente antieconomico rispetto alle esigenze di continuità e salvaguardia dell’attività, I soggetti legittimati (art. 3)  agli interventi di delocalizzazione sono: soggetti privati, persone fisiche o giuridiche, che risultino titolari di imprese industriali, artigianali o commerciali, di servizi, turistiche ed agrituristiche in essere alla data degli eventi sismici di cui all’articolo 1, i quali avessero sede a tale data in edifici, detenuti a qualsiasi titolo, che siano risultati danneggiati o distrutti; i comuni in relazione a edifici in loro proprietà o disponibilità, adibiti a depositi, magazzini od officine a servizio di attività economiche gestite dall’amministrazione comunale, che si trovino nelle condizioni di cui al precedente comma 1, in modo da rendere necessario il trasferimento di macchinari e attrezzature in essi contenuti in altro immobile sito nello stesso comune. I titolari di attività economiche site all’interno di edifici ubicati in aree classificate come “zone rosse” dall’autorità di protezione civile e interdette all’accesso, per i quali pertanto non si è proceduto a classificazione AeDES. soggetti legittimati che abbiano proceduto a delocalizzazione di attività economiche prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza. Gli edifici presi in locazione dai comuni potranno essere impiegati anche per il deposito temporaneo di mobili e suppellettili di soggetti privati sgomberati dalle proprie abitazioni, secondo le modalità e procedure che saranno stabilite con successiva ordinanza del Commissario straordinario. Quanto alla procedura per l’autorizzazione di delocalizzazione (art. 5) la richiesta è presentata all’Ufficio speciale per la ricostruzione competente entro quindici giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza. La richiesta può essere presentata a condizione che sia stata emessa ordinanza di inagibilità totale, a seguito di verifica con scheda AeDES, integrata da apposita perizia giurata. Fino all’istituzione dei predetti Uffici speciali, le comunicazioni sono depositate presso gli uffici regionali provvisoriamente individuati dai Presidenti delle Regioni, in qualità di Vice Commissari. La domanda è presentata dai soggetti legittimati ai Presidenti delle Regioni  nel termine di trenta giorni decorrenti o dalla stipula del contratto di locazione o nelle altre ipotesi, dalla conclusione degli interventi di delocalizzazione. Alla domanda devono essere allegati l’elenco delle attività svolte con il computo delle eventuali lavorazioni resesi necessarie per la funzionalità del nuovo edificio e delle spese effettivamente sostenute, nonché le fatture, anche non quietanzate, degli acquisti o noleggi di attrezzature nonché dei lavori, delle forniture e delle spese tecniche. L’Ufficio che riceve la comunicazione a norma del comma 1 ne informa il Comune territorialmente competente. L’autorizzazione è rilasciata previa sommaria istruttoria dell’Ufficio speciale per la ricostruzione, sentito il comune, in ordine alla compatibilità urbanistica dell’intervento di delocalizzazione ovvero all’autorizzabilità della deroga eventualmente richiesta agli strumenti urbanistici richiesti, nonché all’autorizzabilità dell’intervento richiesto sotto il profilo ambientale e sanitario. Ottenuta l’autorizzazione si può provvedere immediatamente a svolgere gli adempimenti necessari per la locazione del nuovo edificio e l’acquisto o il noleggio dei macchinari e delle attrezzature indispensabili per la ripresa dell’attività produttiva, secondo le prescrizioni indicate nel medesimo provvedimento autorizzativo. In termini economici,  il rimborso mensile massimo ammissibile per la delocalizzazione, per la durata della locazione fino al ripristino o ricostruzione dell’edificio preesistente, è pari al canone medio di locazione determinato nella perizia asseverata, tenendo conto delle valutazioni di mercato. Per gli interventi di delocalizzazione di cui all’articolo 2, commi 2 e 4: il rimborso massimo ammissibile per la realizzazione della struttura temporanea sul lotto di pertinenza o nelle aree immediatamente adiacenti ovvero nelle aree attrezzate poste a disposizione dalla Regione è pari al minor importo tra il costo dell’intervento quale ricavabile dal computo metrico estimativo di cui all’articolo 5, comma 4, lettera b), ed il costo convenzionale determinato in misura di euro 280/mq. per una superficie equivalente a quella dell’edificio gravemente danneggiato o distrutto, come indicata nella perizia asseverata. L’ordinanza pone dei limiti al rimborso, prevedendo che “In tutti i casi di delocalizzazione di cui all’articolo 2, inoltre: a) per gli interventi su macchinari, attrezzature ed impianti, volti a ripristinare la piena funzionalità dell’impresa, il rimborso è pari all’80% del costo indicato nella perizia asseverata; b) per il ripristino delle scorte il rimborso è pari al 60% del valore di quelle distrutte o danneggiate, come attestato nella perizia asseverata. In tutte le ipotesi di delocalizzazione, le spese sostenute per il trasloco di macchinari e attrezzature sono rimborsate nel limite dell’80% dei costi documentati. Le spese tecniche documentate sono in ogni caso rimborsate nel limite del 5% del costo delle opere eseguite. Il rimborso è in ogni caso determinato al netto dell’eventuale indennizzo assicurativo già percepito dal richiedente o in corso di determinazione”. Il rimborso viene successivamente  erogato, previa verifica dell’esecuzione degli interventi e della documentazione presentata in conformità all’autorizzazione regionale mediante accredito sul conto corrente indicato nella domanda.

19/12/2016 16:54
"Terremoto: prima, durante e dopo": un convegno per affrontare l'emergenza

"Terremoto: prima, durante e dopo": un convegno per affrontare l'emergenza

Sala gremita per il convegno “Terremoto: prima, durante e dopo” a cura del Rotary di Tolentino. In tantissimi, rotariani e non, hanno partecipato, l’altro pomeriggio, all’evento ospitato al cinema Multiplex, nello Spazio 815 di Tolentino. Molti sono giunti anche da paesi limitrofi per prendere parte all’incontro che si è rivelato alquanto interessante. Nel corso del convegno sono stati affrontati diversi argomenti sull’emergenza terremoto e sulla ricostruzione post terremoto.Dopo i saluti del sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, è intervenuto Cesare Spuri, capo Protezione civile Marche e direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione. "L’emergenza non si è conclusa – ha detto Spuri - una prima parte di tale fase quella dell’assistenza della popolazione, nonché delle necessità, è alquanto inquadrata, mentre quella del sistema delle rilevazioni del danno, della compilazione delle schede aedes, della predisposizione delle aree per i moduli e le casette di legno, andrà avanti per altri cinque o sei mesi. Ora si cerca di riportare le persone in condizioni abitative dignitose, stabili anche se temporanee in attesa che le loro abitazioni e i luoghi di lavoro siano riparati. Dico e ribadisco che ben venga qualunque soluzione porti a non occupare territorio per dare spazio a moduli abitativi, a non spendere soldi per una soluzione provvisoria con case temporanee che poi vengono demolite. Ben venga quindi l’uso del nostro patrimonio edilizio non utilizzato per accogliere nuclei familiari invece che realizzare delle casette per le quali bisogna urbanizzare le aree. La protezione civile sta seguendo tre filoni uno dei quali riguarda le macerie che rappresenta un problema molto rilevante. Avremo milioni di tonnellate di macerie delle demolizione che dovremmo collocare. Abbiamo iniziato con una procedura nella provincia di Ascoli Piceno con Arquata ed ora stiamo intavolando un discorso con il Cosmari per la provincia di Macerata e non è una operazione semplicissima perché tra le macerie vi è anche l’amianto. Il secondo filone seguito è quello del rilevamento dal danno ed ora con l’ordinanza emanata c’è la possibilità per i singoli professionisti di certificare aedes con una perizia giurata. Ciò ci farà risparmiare del tempo. Ed è importante per vedere quante casette servono e quindi quante ne dobbiamo disporre. Un occhio di riguardo va anche alle attività produttive. Chi ha chiuso un negozio per i danni del terremoto non ha più reddito e se quell’attività in breve tempo non dovesse riprendere c’è il rischio elevato che cesserà per sempre".Importante è stato anche il contributo di Fabio Massimo Eugeni, presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Macerata, che si è soffermato sulle regole da seguire in caso di terremoto. E’ stata poi la volta di Gino Pala, responsabile volontari Rotary Distretto 2090, che ha illustrato il progetto Fenice del Distretto 2090. Gianni Giuli, psichiatra di Macerata, si è soffermato sul tema della resilienza psicologica delle persone colpite dal sisma. Di seguito è intervenuto Emanuele Tondi, geologo della scuola di Scienze e tecnologie dell’università di Camerino. "Sicuramente si può sapere dove si possono verificare i terremoti più forti – ha aggiunto - nonché la magnitudo massima attesa. E poi si possono fare studi per capire in quali zone si possono verificare i terremoti prima di altre. E’ meglio, infine, costruire le case sulla roccia e non sulla sabbia. La roccia, comunque, non deve essere fratturata, ma integra, perche non amplifica l’onda sismica, mentre i terreni meno densi come sabbie e ghiaie possono amplificare anche di molto l’onda sismica. Si può costruire anche sulla sabbia, ma bisogna conoscere le caratteristiche geofisiche del terreno in modo da costruire per resistere a quelle amplificazioni". Dell’illustrazione del decreto post terremoto si è invece occupato Franco Capponi, sindaco di Treia. Al convegno, condotto dal presidente del Rotary Tolentino, Fabio Nardi, hanno partecipato anche altri club del maceratese e del Distretto 2090 che comprende le regioni Marche, Abruzzo, Molise ed Umbria, il Rotary di Macerata, Macerata “Matteo Ricci”, Camerino, Civitanova Marche, Fermo. I relatori ed i rotariani si sono poi trasferiti all’Hotel 77.

19/12/2016 13:17
Ricostruzione: si comincia, finalmente. Due ordinanze mettono le basi per ripartire

Ricostruzione: si comincia, finalmente. Due ordinanze mettono le basi per ripartire

Le ordinanze 7 e 8 del Commissario per la Ricostruzione mettono le basi operative per ripartire (In calce all'articolo il link con il prezziario integrale). L’ordinanza del Commissario per la Ricostruzione .n. 7 del 14 dicembre 2016 contiene l’ “Approvazione del Prezzario Unico Cratere Centro Italia 2016” e stabilisce che lo stesso rappresenta il presupposto imprescindibile dell’erogazione del contributo per la concessione dei finanziamenti agevolati per la ricostruzione. L’articolo 6, comma 7, del decreto legge n. 189 del 2016 prevede infatti che “la concessione dei finanziamenti agevolati per la ricostruzione siano erogati in forza di una metodologia di calcolo basata sul confronto tra il costo convenzionale al metro quadrato per le superfici degli alloggi, delle attività produttive e delle parti comuni di ciascun edificio e i computi metrici estimativi redatti sulla base del prezzario unico interregionale, predisposto dal Commissario straordinario d'intesa con i Vice -commissari nell'ambito del cabina di coordinamento di cui all'articolo 1, comma 5, del medesimo decreto – legge, tenendo conto sia del livello di danno che della vulnerabilità” Ciò premesso, l’articolo 1 dell’ordinanza stabilisce che “2. Il “Prezzario Unico Cratere Centro Italia 2016” allegato alla presente ordinanza viene utilizzato, in luogo dei prezzari regionali adottato dalle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, nell’elaborazione dei computi metrici estimativi, nella definizione degli importi a base di appalto, nei procedimenti per la valutazione di anomalia delle offerte, nella redazione dei progetti e nella valutazione degli stessi ai sensi e per gli effetti dell’articolo 23, comma 7, del decreto legislativo n. 50 del 2016, nonché in fase di esecuzione dei contratti”. Strettamente connessa all’ordinanza sul prezzario, è la successiva ordinanza n. 8 recante “Determinazione del contributo concedibile per gli interventi immediati di riparazione e rafforzamento locale su edifici che hanno subito danni lievi a causa degli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi” che all’articolo 1 “Ambito di applicazione” dispone che “Le disposizioni della presente ordinanza si applicano nei Comuni di cui all’articolo 1 del decreto legge 17 ottobre 2016, n. 189, nonché nei Comuni di cui all’elenco aggiuntivo approvato con l’ordinanza del Commissario straordinario n. 3 del 2016, emessa ai sensi dell’articolo 1 del decreto legge 11 novembre 2016, n. 205. Le stesse definiscono i criteri e parametri per la determinazione dei costi ammissibili a contributo e la successiva quantificazione dei contributi concedibili per gli interventi immediati di riparazione e rafforzamento locale di interi edifici che hanno riportato danni lievi a norma degli articoli 8 del decreto legge n. 189 del 2016 e 9 del decreto legge n. 205 del 2016, nonché dell’ordinanza del Commissario straordinario n. 4 del 17 novembre 2006, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 278 del 28 novembre 2016”. L’ articolo 2 “Determinazione del contributo” scende nel dettaglio e chiarisce che “1. Per l’esecuzione degli interventi di cui all’articolo 1, comma 1, il contributo è determinato sulla base del rapporto tra costo dell’intervento e costo convenzionale, secondo i parametri indicati nell’Allegato 1 alla presente ordinanza, in relazione alle diverse tipologie degli edifici interessati dagli interventi”. L’Allegato 1 “Parametri per la determinazione dei contributi” specifica che per gli edifici a destinazione e tipologia prevalentemente residenziali Il costo ammissibile a contributo, per edifici a destinazione e tipologia prevalentemente residenziale, è pari al minore importo tra: “- il costo dell’intervento, così come risulta dal computo metrico-estimativo redatto sulla base dell’Elenco dei prezzi appositamente approvato dal Commissari - al lordo delle spese tecniche e dell’IVA se non recuperabile e - il costo convenzionale ottenuto moltiplicando il costo parametrico di 370 Euro/mq più IVA se non recuperabile, per la superficie complessiva dell’unità immobiliare fino a 120 metri quadrati. Per le superfici superiori a mq 120 e fino a mq 200 il costo parametrico si riduce al 60% ed ulteriormente al 30%, per le superfici eccedenti i 200 metri quadrati. Nel caso di unità immobiliari a destinazione produttiva il costo parametrico è pari al 70% di quello destinato alle abitazioni. I costi parametrici sono incrementati nelle ipotesi di cui all’articolo 3 della presente ordinanza”. Quindi : contributo = costo dell’intervento * costo convenzionale e il costo convenzionale = 370 Euro/mq più IVA * superficie dell’immobile fino a 120 metri quadrati Ai fini della determinazione del contributo, nel costo dell’intervento rientrano: i costi sostenuti per le indagini e le prove di laboratorio sui materiali che compongono la struttura ritenuti strettamente necessari, per le opere di pronto intervento e di messa in sicurezza, per le opere di riparazione dei danni e di rafforzamento locale delle strutture danneggiate dell’intero edificio e per le finiture connesse agli interventi sulle strutture e sulle parti comuni dello stesso ai sensi dell’art. 1117 del codice civile, nonché le spese tecniche. Ai sensi dell’articolo 5, comma 2, del decreto legge n. 189 del 2016, il contributo è pari al 100% del costo ammissibile per ciascuna unità immobiliare. La procedura per la concessione del contributo L’ Articolo 6 dell’ordinanza n. 8 sull’ “Avvio dei lavori e concessione del contributo” indica la procedura da seguire per ottenere il contributo: il tutto si avvia con la comunicazione di inizio lavori presentata a norma dell’articolo 2 dell’ordinanza commissariale n. 4 del 2016 che costituisce comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA). In particolare, con la perizia ivi allegata si assevera che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici, al regolamento edilizio, alle normativa sull’efficientamento energetico e che gli stessi interessano alcune strutture dell’edifico per la loro riparazione e per il rafforzamento locale, conformemente al punto 8.4.3 delle NTC08. 2. La comunicazione di inizio lavori e tutte le istanze inerenti e conseguenti sono inviate all’Ufficio speciale a mezzo PEC, utilizzando l’apposito modulo di cui all’Allegato 2 alla presente ordinanza, ovvero attraverso la piattaforma informatica operante sul sito del Commissario straordinario, che verrà istituita con successivo provvedimento. L’Ufficio speciale, utilizzando la procedura informatica, trasmette immediatamente al comune la comunicazione di inizio lavori per i provvedimenti di competenza. 3. Nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione della presente ordinanza, il soggetto interessato deposita all’Ufficio speciale territorialmente competente la domanda di contributo corredata dalla documentazione necessaria ed entro il medesimo termine, possono altresì presentare domanda di contributo, con le medesime modalità, anche i soggetti che non abbiano già comunicato l’avvio dei lavori. 4. L’Ufficio speciale nei sessanta giorni successivi provvede agli accertamenti istruttori e determina il contributo ammissibile, dandone comunicazione al richiedente, all’istituto di credito prescelto ed al Vice Commissario delegato attraverso la piattaforma informatica istituita dal Commissario straordinario. 5. Nei dieci giorni successivi alla determinazione del contributo da parte dell’Ufficio speciale, il Vice Commissario adotta il decreto di concessione del contributo dandone comunicazione, attraverso la piattaforma informatica, al richiedente, al Comune, all’istituto di credito prescelto ed al Commissario straordinario. 6. Il beneficiario del contributo segnala all’Ufficio speciale per la ricostruzione l’apertura di un conto corrente dedicato al progetto, caratterizzato dal CUP che lo identifica, indicando l’IBAN di detto conto. Tutte le transazioni finanziarie relative al progetto dovranno riportare il CUP per cui vengono effettuate riportando, nei bonifici in addebito, la causale del pagamento scelta tra quelle pubblicate su apposita sezione del sito del DIPE. L’articolo 7 sull’“Erogazione del contributo” chiarisce che il contributo è erogato dall’istituto di credito che è stato prescelto dal richiedente all’impresa esecutrice dei lavori ed ai professionisti che hanno curato la progettazione, la direzione dei lavori ed il coordinamento del progetto per la sicurezza. Il contributo è erogato dall’istituto di credito direttamente al richiedente, sulla base delle percentuali indicate al precedente comma 1 e previa produzione dei documenti ivi indicati, oppure, a richiesta del beneficiario in un’unica soluzione, a seguito della presentazione della documentazione di cui al comma 1, lettera b). L’istituto di credito dà comunicazione al Comune ed al Commissario delegato delle avvenute erogazioni con periodicità mensile. I tempi e i modi sono i seguenti: a) il 50% del contributo, entro trenta giorni dalla presentazione all’Ufficio speciale dello stato di avanzamento dei lavori redatto, con riferimento all’art. 194 del d.P.R. n. 207 del 2010, dal direttore dei lavori utilizzando il prezziario unico di cui all’articolo 6, comma 7, del decreto legge n. 189 del 2016, che attesti l’esecuzione di almeno il 50% dei lavori ammessi e della dichiarazione del legale rappresentante dell’impresa attestante il rispetto, nei confronti dei fornitori e delle eventuali imprese subappaltatrici, dei tempi di pagamento non superiori a trenta giorni dalla data di erogazione del contributo; b) il 50% a saldo del contributo, entro trenta giorni dalla presentazione all’Ufficio speciale del quadro economico a consuntivo dei lavori, redatto come alla lettera a) dal direttore dei lavori ed approvato dall’Ufficio speciale. A tal fine il direttore dei lavori trasmette all’Ufficio speciale la seguente documentazione: i. attestazione di esecuzione dei lavori e di raggiunta piena agibilità dell’edificio che documenti la sussistenza delle condizioni necessarie a garantire il rientro nelle abitazioni dei nuclei familiari occupanti ovvero la ripresa delle attività produttive che ivi si svolgevano; ii. consuntivo dei lavori redatto sulla base dei prezzi di cui alla precedente lettera a) con allegazione, nel caso delle varianti in corso d’opera, di un quadro di raffronto tra le quantità di progetto e le quantità finali dei lavori; iii. rendicontazione delle spese effettivamente sostenute, da documentarsi a mezzo fatture. Qualora la spesa sostenuta sia superiore al contributo concesso dovranno essere emesse distinte fatture per gli importi relativi al contributo che erogherà l’istituto di credito e per quelli relativi alle spese a carico del richiedente; iv. documentazione fotografica comprovante le diverse fasi degli interventi eseguiti; v. dichiarazione a firma del legale rappresentante dell’impresa affidataria attestante il rispetto, nei confronti dei fornitori e delle imprese esecutrici, di tempi di pagamento non superiori a trenta giorni dalla data di erogazione del contributo per ogni stato di avanzamento lavori, con impegno a pagare i fornitori e le imprese subappaltatrici entro trenta giorni dal riconoscimento del saldo del contributo. E’ possibile anche per il richiedente ottenere un anticipo fino al 20% dell’importo ammesso a contributo purchè lo abbia richiesto in sede di domanda di contributo e alle seguenti condizioni: a) che sia stato emesso il decreto di concessione del contributo; b) che sia stato stipulato, in data antecedente la presentazione della domanda di anticipo, il contratto con l’impresa affidataria dei lavori; c) che vengano presentate fatture di importo pari all’anticipo richiesto, a cui va aggiunta l’IVA se non recuperabile; d) che sia allegata polizza fideiussoria incondizionata ed escutibile a prima richiesta nell’interesse dell’impresa affidataria dei lavori a favore del Commissario straordinario, di importo almeno pari all’ammontare dell’anticipo. La fideiussione può essere bancaria o assicurativa o rilasciata dagli intermediari iscritti nell’albo di cui all’articolo 106 del d.lgs. 1 settembre 1993, n. 385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a revisione contabile da parte di una società di revisione iscritta nell’albo previsto dall’articolo 161 del d.lgs24 febbraio 1998, n. 58. Su richiesta del beneficiario, l’erogazione del contributo di cui al comma precedente può avvenire in un’unica soluzione a conclusione dei lavori, a seguito della presentazione della documentazione di cui al comma 1, lettera b). http://www.csrsisma2016.it/assets/pdf/Allegato%201%20Ordinanza%20n.%207_ridotto.pdf

18/12/2016 18:58
C'è Peppe e Peppe...

C'è Peppe e Peppe...

“Capannelle, Mario, Ferry Boat… m’hanno rimasto solo ‘sti quattro cornuti…” È la sequenza finale, con cui termina il film “L’audace colpo dei soliti ignoti” per la regia di Nanni Loy. Chi parla è Peppe (Vittorio Gassman), un pugile completamente suonato, a cui i medici hanno assolutamente proibito il ring. Dopo la breve parentesi in un cantiere edile, Peppe torna alla sua originaria vocazione, cioè il furto. Ma lui ed i suoi complici sono dei perfetti imbranati e pasticcioni, per cui il film si rivela la classica commedia all’italiana. Con tanti episodi tra il comico ed il drammatico ed un finale dal sapore perennemente dolceamaro.Qualcuno si domanderà perché dico queste cose qui? Rispondo prontamente: perché ho seguito le ultime vicende relative all’amministrazione comunale di Tolentino e letto sui giornali la replica finale del sindaco Pezzanesi ad esse.Dico subito che se Pezzanesi si fosse chiamato Carlo, oppure Giovanni, il paragone con il Peppe dei soliti ignoti difficilmente mi sarebbe venuto in mente. Ma poiché il caso vuole che si chiami Giuseppe, a me ha terribilmente ricordato Vittorio Gassman che impreca contro gli ingrati compari, i quali, nottetempo e dileguandosi, lo lasciano in balia della stradale che al poveretto comminano pure un verbale perché attraversa la strada fuori dalle strisce pedonali.Ma andiamo con ordine che sennò si fa una gran confusione. Succede che una parte delle minoranze consiliari, presenti una mozione sulla gestione di alcuni fondi affidati dalla protezione civile alla pro loco. Succede che in consiglio comunale molti della maggioranza che fa capo a a Pezzanesi, parlino a suo favore. Succede che invece, quando si tratta di votare, si astengano lasciando solo il povero Peppe che va sotto. Succede allora che il povero Pezzanesi, piuttosto che paragonarsi al Peppe dei soliti ignoti ed imprecare perché i suoi sodali lo hanno lasciato solo e verosimilmente colpito da un raptus mistico, si paragoni addirittura a Gesù Cristo. Cioè, diciamola meglio: Peppe paragona i suoi sodali a Ponzio Pilato che colpevolmente astenendosi e cercando di salvare capra e cavoli, lo hanno lasciato da solo al suo doloroso Calvario.Niente! A nulla sono serviti i preziosissimi consigli paterni che Peppe (sindaco) ha dispensato, per ogni dove. Stille di saggezza uniche che lo hanno finanche trasformato in autorevole sensale tra le parti belligeranti in causa.  Il dato finale che resta – a leggere dalla stampa le sue parole – è che nessuno lo ha capito. Un po' come succedeva al Peppe dei soliti ignoti, che infatti aveva la caratteristica di pasticcione sì, ma anche di eterno incompreso.Passi per quelli dell’opposizione (a proposito: in quella circostanza mancava misteriosamente tutto il gruppo del PD) tipo Mercorelli e Sclavi che sono sempre in malafede, ma che a non comprenderlo, nel suo nobilissimo intento siano stati Massi, Cicconi, Salvucci, Fogante, Colosi e Feliziani, è imperdonabile.  Da qui il paragone degli ignavi compari con Ponzio Pilato.Peraltro narra la leggenda che il governatore della Galilea, Ponzio Pilato, venne condannato dall’imperatore Tiberio ad una morte atroce. Ad ogni arto del suo corpo venne legato un carro trainato da quattro cavalli. Una volta smembrato in quattro parti, i suoi miseri resti vennero trasportati dai cavalli impazziti in cima al monte Vettore ed ivi  seppelliti sotto lo specchio d’acqua che, ai nostri giorni è famoso come il lago di Pilato. Ma stiano tranquilli i più impressionabili, perché questa è solo una leggenda. E anche i consiglieri comunali infedeli a Peppe possono dormire sonni tranquilli, perché non verranno torturati come, invero meriterebbero a cagione della loro astensione. Per quanto incompreso (il Peppe sindaco) e  pasticcione (il Peppe- Gassman) entrambi, in fondo, sono di animo buono e questo, sotto le feste di Natale, è apprezzabile per tutti e due…   

18/12/2016 17:28
Golf Rotary, Distretto 2090 diventa campione d'Italia

Golf Rotary, Distretto 2090 diventa campione d'Italia

La compagine di golf del Rotary Distretto 2090 si è piazzata al primo posto all’ottavo challenge nazionale interdistrettuale di golf a squadre tra distretti d’Italia valevole per il campionato italiano. Grandissima è stata la prestazione dei golfisti marchigiani.La compagine era composta da Francesco Tardella del Rotary Ancona Conero, capitano e segretario nazionale Rotary golf; Riccardo Domadio del Rotary Ancona Conero; Roberto Santacchi presidente del Rotary di Camerino; Virginia Antoniani del Rotary di San Benedetto del Tronto nord; Paolo Badiali, Stefano Severini ed Attilio Marchesini del Rotary di Macerata; Stefano Gobbi del Rotary di Tolentino.La gara, che era riservata solamente al rotariani, si è tenuta nei giorni scorso a Verona. Il prossimo challenge si terrà al campo del Conero di Ancona essendo la sede della squadra che ha conquistato il titolo.

18/12/2016 13:24
"Merry Christmas Tolentino": la solidarietà arriva anche dagli States

"Merry Christmas Tolentino": la solidarietà arriva anche dagli States

La solidarietà non ha confini. E per dare una mano all'Avis di Tolentino, con la sede inagibile dopo gli eventi sismici dei mesi scorsi, si sono mossi tre giovani ricercatori italiani dell'università di San Diego: Francesca Mulas, Michela Brambatti e Lorenzo Ferrari."Merry Christmas Tolentino" è l'evento che si è svolto il 16 dicembre al Bella Vista Social Club Cafè di San Diego e al quale hanno partecipato più di 100 persone. La manifestazione prevedeva musica live con Pietro Mercati e una mostra fotografica. Tutti i proventi dalla vendita delle foto, 2700 dollari, sono stati devoluti all'Avis di Tolentino.I fotografi sono Lorenzo Ferrari e Piero Tardia. Hanno un loro sito personale con tutti i loro lavori: Piero Tardia (https://500px.com/pierseo) and Lorenzo Ferrari / NeParte (web: http://www.neparte.com/) da presentare poi in una mostra all'inaugurazione della nuova sede dell'Avis di Tolentino. Un gesto di grande solidarietà da parte di giovani che sono l'orgoglio del nostro Paese.

18/12/2016 12:45
Regalo di Natale di Gentiloni: verifiche più veloci agli edifici lesionati

Regalo di Natale di Gentiloni: verifiche più veloci agli edifici lesionati

La questione della lentezza e delle difficoltà nelle verifiche certificate AeDES l’avevamo lanciata da questa rubrica (leggi qui 'http://bit.ly/aedespicchio') giusto un mese fa.  Da allora non ce ne siamo stati con le mani in mano e, sull'argomento abbiamo sollecitato più volte la giunta regionale, parlato con il prefetto, incitato sindaci a protestare, messo in allarme parlamentari di tutti gli schieramenti politici. Insomma, per dirla in prosa, in questi giorni abbiamo messo in piedi un gran bel casino, tanto che alla fine qualcosa si è mosso.Proprio ieri, Fabrizio Curcio, il capo dipartimento della Protezione Civile ha firmato un’ordinanza con la quale si sospendono le procedure definite all’indomani del terremoto del 24 agosto per lo svolgimento delle verifiche di agibilità con scheda Aedes, sugli edifici e sulle strutture interessate dagli eventi sismici. Tutto ciò - come si legge già nell’incipit dell’art. 1 dell’ordinanza – “in ragione dell’elevato numero di edifici da sottoporre a verifica a seguito del aggravamento della situazione, conseguente agli eventi sismici di fine ottobre.” Finalmente e, a distanza di un mese, qualcuno si è reso conto che un numero esiguo di tecnici abilitati, non avrebbe mai potuto far fronte, se non in tempi biblici ad un territorio danneggiato e di proporzioni abnormi. Peccato che, a differenza nostra che lo avevamo intuito subito, ci abbiano messo una trentina di giorni in più.La nuova modalità prevede che sia lo stesso proprietario (o avente titolo) dell’abitazione, ubicata in fascia A, che ha già avuto un riscontro di “non utilizzabilità” FAST, ad incaricare “tecnici professionisti iscritti agli ordini e collegi professionali abilitati all'esercizio della professione relativamente a competenze di tipo tecnico e strutturale nell'ambito dell'edilizia”. Molto più semplicemente significa che innanzitutto è necessario avere un riscontro FAST in cui si attesti l’inagibilità della casa. Quindi, e solo da quel momento, si può incaricare un tecnico di fiducia (ingegnere, architetto o geometra) purché iscritto al rispettivo ordine o collegio professionale, per realizzare la verifica con le stesse modalità previste dal manuale AeDES. Ovviamente il tutto vale solo per le abitazioni private.Epperò al provvedimento, per essere efficace, non basta il tempo della pubblicazione in Gazzetta per l’entrata in vigore. Al comma 2 dell’art. 1 si stabilisce infatti che “il Commissario Straordinario del Governo per la Ricostruzione, con proprio provvedimento, disciplina le modalità per lo svolgimento delle attività di cui al presente comma.” Quindi da adesso la palla passa immediatamente a Vasco Errani. Per dovuta correttezza glielo diciamo sin da subito che gli diamo tempo fino al 31 dicembre per disciplinare lo svolgimento di queste attività, dopodiché, se non provvederà, lo attaccheremo tutti i giorni a testa bassa.Indubbiamente si tratta di un passo in avanti gigantesco che coinvolge e rende protagonisti, sia nei tempi che nelle modalità della ricostruzione, non solo la parte pubblica, ma anche privati cittadini.Di contro c'è il rischio, tutt'altro che infondato, che questo genere di procedura possa verosimilmente mettere in moto molti contenziosi anche su diversi livelli. Va tuttavia concesso che non c’era alternativa a questa strada e bisogna riconoscere al Dipartimento della Protezione Civile, quindi al Governo una certa dose di coraggio che sinora era decisamente mancato.Sarà un caso, ma da quando non c’è più Renzi e a Palazzo Chigi gli è subentrato Gentiloni, il capitolo del terremoto ha segnato alcune significative novità. Intanto alla Camera dei Deputati, in seconda lettura del decreto, si è registrato un voto favorevolmente unanime. Circostanza che al Senato non si era verificata, nonostante l’argomento ne fornisse tutti i presupposti. Poi sul territorio, si producono interessanti ordinanze o atti amministrativi che vanno ad incidere positivamente sul processo di ricostruzione.Paradossalmente ed in due mesi, con l’adrenalinico Renzi si è manifestata solo una vuota paralisi amministrativa. Per contro ed in pochissimi giorni, con il più flemmatico Gentiloni si stanno facendo significativi passi in avanti. Non solo con i provvedimenti, ma anche nel versante del dialogo tra diverse forze politiche. Il che non sarà molto, però sicuramente aiuta…    

18/12/2016 12:03
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