Valutata l'importanza del servizio svolto nell'hub vaccinale Terme Santa Lucia che, ad oggi, effettua - in aggiunta alle normali attività - più di 220 somministrazioni giornaliere di vaccino anticovid e prendendo atto della necessità di mantenerlo attivo fino al 31 marzo, il sindaco Giuseppe Pezzanesi e la giunta di Tolentino hanno espresso l'indirizzo favorevole al sostegno economico necessario al mantenimento dell’attività, riconoscendo alla Assm Spa un contributo ad hoc.
L’Assm aveva, infatti, comunicato ai vertici dell'Asur Marche e al Comune di Tolentino la difficoltà nel coprire le spese per lo svolgimento dell’attività oltre la fine del mese di gennaio. L'Amministrazione Comunale ha riconosciuto, pertanto, all'Assm un contributo di 15 mila euro al fine di consentire la prosecuzione della campagna di somministrazione fino all'attuale termine dello stato di emergenza e, quindi, fino 31 marzo 2022.
“Abbiamo fatto e faremo ancora molto per la città che amiamo, ma ci manca ancora una grande opera, la più grande, la più giusta, la più formativa e futuribile, quella per cui tre anni or sono abbiamo lottato tutti insieme: il nuovo campus scolastico delle superiori”. Questo quanto si legge in una lettera che il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha scritto alle famiglie e ai ragazzi che quest’anno terminano la terza media e che devono iscriversi alle scuole superiori, per invitarli a privilegiare, nelle loro scelte, gli istituti tolentinati.
“Pensavamo che il campus potesse vedere l'apposizione della prima pietra nella fine del 2021 – scrive ancora Pezzenesi -, ma problematiche legate alla progettazione e alla copertura dell'intero finanziamento hanno prorogato al 2022 il sogno di poter vedere l'apertura dei lavori. Oggi abbiamo tutto quello per cui abbiamo lottato, ottenendo il finanziamento completo dell'opera (23 milioni e 500mila euro)”.
"Il progetto è stato approvato dal Comune di Tolentino e dalla Provincia di Macerata e ora è in fase di validazione. Quasi certamente andrà in appalto ai primi di aprile e, nel corrente anno potremo assistere all'apertura del cantiere" aggiunge il sindaco.
Per la chiosa finale Pezzanesi si rivolge direttamente alle famiglie e ai ragazzi: "Non sfiduciatevi proprio ora - il suo appello -. Chi vi ha preceduto, ha lottato con tutte le forze per Tolentino, le sue scuole, il suo futuro, immaginandolo migliore per chi veniva dopo di loro, consapevoli che ci sarebbero voluti anni per giungere al risultato desiderato. Ma ci siamo - conclude il sindaco -, è arrivato il momento, iscrivendosi agli istituti superiori di Tolentino, di dimostrarsi degni eredi per attaccamento al lustro, alla storia, alla cultura della città di tutti coloro che hanno fortemente voluto e condiviso questo progetto”.
Derby di ritorno fra Tolentino e Recanatese con un pesante poker sul groppone dei giallorossi dall’andata. La presenza di Nonni, assente per covid nella sconfitta contro Montegiorgio, rassicura la difesa cremisi, sicuramente il miglior reparto cremisi in campo oggi. Partita che si chiude con a reti inviolate, 0 a 0 e un punto ciascuno.
Primo tempo teso ma con poche emozioni, la Recanatese subisce la pressione di giocare al Della Vittoria e non riesce a trovare la quadra della partita.
Seconda frazione altrettanto equilibrata, colpevole stavolta il Tolentino incapace di fare valere il vantaggio dell’uomo in più. Da lodare invece la prestazione impeccabile di Bucosse, migliore in campo oggi, evidenza ulteriore delle tante occasioni che i leopardiani sono riusciti a creare.
LA CRONACA - Inizio frizzante per i Cremisi con Severini servito da capitan Tortelli: vantaggio sfiorato già nei primi secondi di gara. In generale un buon Tolentino che supera bene la linea dei mediani recanatesi e si inserisce a più riprese. Bene anche in difesa i ragazzi di mister Mosconi che lasciano poco spazio ai leopardiani.
Senigagliesi si rende pericoloso al rintocco dei trenta minuti a seguito dell’errore difensivo di Tortelli, ma un ottimo Bucosse salva tutto. Sembra riprendersi la recanatese sul finale della prima frazione, ma più per sporadici exploit individuali che per azioni di squadra. Bravo Urbietis a sventare il sempre pericoloso calcio d’angolo del Tolentino all’ultimo minuto di recupero.
Secondo tempo che si complica fin da subito per la squadra di mister Pagliari: al 50’ Raparo entra duro su Capezzani e viene espulso, Minella si infuria per il provvedimento dell’arbitro e viene ammonito. La Recenatese però tiene duro e nonostante lo svantaggio numerico costringe Bucosse a dare il meglio di sé per non passare in svantaggio.
Equilibrio precario che sembra sempre sul punto di spezzarsi ma che, complice un Tolentino che sembra volersi accontentare del pareggio e poco incisivo in fase offensiva, rimane intatto fino al fischio del direttore di gara dopo quattro minuti di recupero.
La Recanatese rimane a +5, con una partita in più, dal Trastevere e il Tolentino continua a covare la speranza dei play-off.
Nell’ottobre del 2017 alcuni amici di Renata Rapposelli, pittrice anconetana di 64 anni, ne denunciarono la scomparsa. La donna venne ritrovata morta il mese successivo, a Tolentino, lungo l’argine del fiume Chienti, da un muratore che si era fermato lì per una sosta.
Gli investigatori si concentrarono immediatamente sulla famiglia Santoleri: Giuseppe, 70 anni e Simone, 46 anni, rispettivamente ex marito e figlio della donna uccisa.
Dalle indagini era emerso che la donna nei giorni della scomparsa si era recata nella loro casa a Giulianova (Teramo). Padre e figlio l’avevano invitata con la falsa scusa di gravi problemi di salute del figlio Simone, mentre in realtà l’intento era quello di farla desistere dalle sue pretese economiche per il mantenimento.
Al termine di un’accesa discussione la donna sarebbe stata strangolata dal figlio. In particolare i giudici di primo grado, nella sentenza che ha condannato Simone a 27 anni e il padre a 24 anni di carcere per omicidio volontario in concorso e per la distruzione del cadavere, hanno descritto il movente nel “mai sopito disprezzo della figura materna” nutrito dal figlio.
Il 46enne l'avrebbe strangolata a mani nude in casa, per poi scaricare il corpo a Tolentino, lungo l’argine del fiume, dentro un sacchetto della spazzatura, con l’aiuto del padre. I giudici hanno riscontrato “indizi gravi, precisi e concordanti che rilevano in modo innegabile un radicato e risalente sentimento di rancore (da parte del figlio) nei confronti della vittima”.
Simone ha sempre negato le accuse, mentre il padre invece ha dichiarato di aver assecondato sempre le scelte del figlio perché “remissivo e succube”. Il 16 dicembre 2021 la Corte d’Assise d’ Appello del tribunale de l’Aquila ha confermato la condanna per Simone, mentre l’ex marito Giuseppe ha avuto uno sconto della pena da 24 a 18 anni.
Dalla perizia psichiatrica è emerso il risentimento di Simone nei confronti della madre; quello stesso risentimento che l’uomo non ha nascosto nelle interviste televisive rilasciate anche nell’immediatezza del fatto. Un disagio familiare protrattosi nel tempo, oltre che dissapori per il denaro .
Un figlio che i testimoni hanno descritto come “una persona disturbata che aveva deliri e allucinazioni”. E’ proprio la sua ex compagna ad aver raccontato che “Simone con la religione aveva un rapporto molto particolare, ha avuto un periodo in cui diceva che vedeva il diavolo che lo prendeva e lo faceva alzare da terra, lo e lo attaccava ai muri”.
Un disagio relazionale “co costruito”, all’interno di una famiglia che prima di disgregarsi era una famiglia benestante, ma all’interno della quale un figlio è cresciuto con evidenti sofferenze e mancanze che probabilmente i genitori non sono riusciti a riconoscere e colmare.
Lo scenario di quello che è accaduto è molto complesso proprio per le dinamiche di quella famiglia, disgregata e segnata da sentimenti forti e profonde lacerazioni.
Non è finita la protesta degli infermieri. Il resoconto del sit in tenutosi in piazza Cavour ad Ancona – in contemporanea con altre piazze d’Italia – ha dato ragione ai manifestanti di una lotta da portare ancora avanti. Soprattutto a seguito del confronto con l’assessore Filippo Saltamartini.
Dopo un rapido intervento, il responsabile regionale alla Sanità ha espresso vicinanza e sostenuto le richieste già avanzate negli ultimi due anni, promettendo di farsene carico e portavoce, oltre che di organizzare un tavolo nei prossimi giorni dove discutere le nuove riforme e strategie. Ma una data certa per il momento ancora non c’è.
“Serve una risposta concreta stavolta – ha dichiarato Elisabetta Guglielmi della NurSind Macerata – perché siamo dei professionisti, non semplice manovalanza. L’intera categoria ha bisogno di essere difesa a livello normativo sia economico, con l’obbiettivo di poter lavorare in autonomia ed essere più efficienti. Non accettiamo più compromessi.
C’è stata molta partecipazione da parte dei colleghi di altri sindacati, sebbene la CISL abbia preferito dissociarsi. Ma è bene ricordare che è molto facile gestire una pandemia da dietro una scrivania anziché in prima in linea col camice indosso. Devono imparare a rispettare noi e le nostre esigenze”.
Una cerimonia solenne per non dimenticare la memoria di un morrovallese che non volle piegare la testa di fronte alle atrocità del regime nazifascista. Questa mattina, in occasione della Giornata della Memoria, il Prefetto di Macerata Flavio Ferdani ha ricevuto in Comune il professor Nazzareno Navisse per consegnargli la Medaglia d’Onore della quale è stato insignito il padre, Ernesto Navisse.
Un momento molto importante per tutta la comunità morrovallese, rappresentata durante l’incontro dal sindaco Andrea Staffolani, da una rappresentanza della giunta e dei consiglieri comunali e dal comandante della stazione dei Carabinieri di Morrovalle Pasquale Cariulo.
Ernesto Navisse, classe 1915, fu arruolato nel 1940 nell’8° Genio di Roma e inviato sul fronte orientale, tra Villa del Nevoso e Fiume, ricondotto a Roma e poi inviato al fronte greco-albanese, dove è rimasto fino al 9 settembre 1943. In tale data fu catturato dai tedeschi e deportato in Germania nel campo di concentramento di Forbach, in Alsazia.
Durante la prigionia ha subito il trattamento riservato ai militari definiti “badogliani”: carenza di vitto, lavori estenuanti nelle miniere di carbone e nelle industrIe metallurgiche, percosse e maltrattamenti, isolamento, nessuna assistenza sanitaria. A Forbach rimase per due anni, fino al giugno 1945, quado gli Alleati entrarono nel campo e lo liberarono. Fu rimpatriato e nell’agosto dello stesso anno fece ritorno a Morrovalle, dove è vissuto fino al 1999, anno della sua morte.
"Ho sentito tante volte da mio padre i racconti di quando era al fronte e le vicissitudini della sua prigionia – ha ricordato Nazzareno Navisse ricevendo l’onorificenza dalle mani del Prefetto Ferdani – a noi sta il dovere morale di interiorizzare l’insegnamento che ci lascia la sua storia. Quello che più mi fa piacere è la parola “onore”. Un qualcosa che si acquisisce e dà origine alla stima e al rispetto di tutta una comunità per i comportamenti che un individuo ha avuto nel corso della sua vita pubblica. La memoria deve però passare anche dalle scuole. Trent’anni fa istituimmo in Italia i consigli comunali dei ragazzi, un progetto nato per educare gli studenti all’educazione civica ma che ancora oggi viene portato avanti con successo".
"Ci tenevo molto, in questa giornata così importante, ad onorare otto città della nostra Provincia e, in qualità di rappresentante dello Stato, di andare ad onorare in prima persona le personalità scelte dal Capo dello Stato per questo che non è solo un attestato formale – ha sottolineato il Prefetto Ferdani – incontrarci e confrontarci tra istituzioni è importante per mantenere vivo il ricordo. Perché se oggi siamo qui, in libertà e in pace, lo dobbiamo anche a persone che hanno sofferto e sono stati espropriati della loro vita per questo".
"E’ un grande onore per me e per tutti i cittadini morrovallesi ricordare il nostro concittadino Ernesto Navisse – ha detto il sindaco Staffolani – le testimonianze dei sopravvissuti, i racconti, i documenti e la storia devono essere fonti utili non solo per il presente, ma anche per le generazioni future e tutti, a partire da noi che abbiamo responsabilità istituzionali, siamo chiamati a migliorare il mondo in cui viviamo".
A Tolentino, il Prefetto di Macerata Flavio Ferdani e il sindaco Giuseppe Pezzanesi hanno consegnato a Domenico Menghi e Gino Pistacchi la Medaglia d’Onore riservata ai cittadini italiani, militari e civili, ed ai familiari dei deceduti, che sono stati deportati o internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra nell’ultimo conflitto mondiale. Poiché gli insigniti sono deceduti l’onorificenza è stata ritirata dai congiunti Dimitri Montecchiari, Carlo Pistacchi e Michele Montecchiari.
Le celebrazioni del Giorno della Memoria sono proseguite nella concattedrale di San Catervo con la santa messa e a seguire in via Buozzi, angolo Piazza Peramezza, con la deposizione di una corona di alloro sulla targa che ricorda le “Vittime della Shoah” a cui è stato intitolato lo stesso parco pubblico.
Erano presenti l’assessore Fausto Pezzanesi, il presidente del Consiglio comunale Carmelo Ceselli, i Consiglieri comunali Monia Prioretti, Martina Cicconetti, Diego Aloisi, il Comandante della Compagnia Carabinieri Capitano Giulia Maggi, il Comandante della Stazione dei Carabinieri Luogotenente Gaetano Barracane, il comandante della Polizia Locale Commissario David Rocchetti, i rappresentanti della sezione Anpi di Tolentino, tra cui Lanfranco Minnozzi e Vittorio Luciani, diversi familiari di deportati nei lager e campi di lavoro tedeschi tra cui Vittorio Calvigioni.
“La Shoah non va dimenticata. Sono stati tempi oscuri e non dobbiamo permettere che si ripetano”. Sono le parole di Ivano Tacconi, classe 1938, ex consigliere comunale di Macerata, iscritto da più di 40 anni all’Anpi e vecchio militante della DC di Enrico Mattei – come lui stesso ricorda romanticamente.
Ivano è nato proprio nell’anno delle Leggi Razziali introdotte in Italia: 6000 ebrei residenti furono costretti a emigrare, più di 7000 ad essere deportati in campi di concentramento nel nostro Paese e all’estero.
Alla fine della guerra, il bilancio delle sole persecuzioni è stato di 7.579 ebrei identificati e arrestati, di cui 6.806 deportati nei lager, dai quali ne sono ritornati soltanto 837. I morti furono 5.969.
Oggi Ivano si occupa di pubblicità, ma ricorda ancora la sua infanzia scanzonata e, al contempo, profondamente segnata dai fatti storici di quel tempo, divisi fra la paura seminata da fascisti e nazisti e la promessa di fare in modo che orrori del genere non si sarebbero più ripetuti.
In questa intervista la sua storia di ragazzo che si affacciava a un’Italia da ricostruire. Oggi adulto che vive per non dimenticare:
Sale l'attesa per il derby maceratese del girone F di Serie D tra Tolentino e Recanatese, in programma per domenica 30 gennaio, alle 14:30, presso lo stadio Della Vittoria. Una partita in occasione della quale la società di casa ha scelto di istituire la "giornata cremisi".
Non saranno, pertanto, validi gli abbonamenti sottoscritti dai tifosi ad eccezione degli abbonati nel settore “poltroncine” che potranno accedere gratuitamente allo stadio.
Sarà inoltre possibile vedere la partita in diretta streaming sulla pagina Facebook della società cremisi al costo di 5 euro, con pagamento effettuabile tramite PayPal, Carta di Credito (prepagate, postepay).
Questi i prezzi dei biglietti di ingresso: poltroncine (20 euro), tribuna coperta (10 euro), gradinata 'Pallorito' (7 euro), curva (solo tifosi ospiti, 10 euro), biglietto gratuito per gli under 16.
"Si fa presente che tutti coloro che intenderanno seguire il match allo stadio, under 16 compresi, dovranno munirsi del biglietto di ingresso e al momento dell'acquisto sarà necessario fornire nome, cognome e numero di telefono - informa l'Us Tolentino -. L’accesso allo stadio è consentito soltanto a coloro che saranno in grado di esibire il Super Green Pass e che indossano mascherine Ffp2".
Onde evitare assembramenti e lunghe attese si consiglia vivamente di acquistare i tagliandi in prevendita e di presentarsi allo stadio con molto anticipo rispetto all’orario di inizio del match (i cancelli saranno aperti sin dalle ore 13:30).
I biglietti d'ingresso potranno essere acquistati tramite il circuito Vivaticket sia on line che nelle ricevitorie convenzionate, oltre che presso lo stadio “Della Vittoria” di Tolentino il giorno della partita, dalle 13 alle ore 15, dopodiché i cancelli verranno chiusi e non sarà più possibile accedere allo stadio.
È stato pubblicato il nuovo bando del Cosmari per l’assunzione del direttore generale che andrà a sostituire Giuseppe Giampaoli. Va sottolineato, come vi siano delle sostanziali differenze rispetto al primo avviso pubblicato. L’unica laurea richiesta è quella in Ingegneria.
Dopodiché è necessaria un’esperienza di almeno due anni nella funzione di direttore generale, ovvero aver maturato una consolidata esperienza di almeno 5 anni "in un ruolo analogo a quello ricercato o di pari, o maggior responsabilità, con qualifica dirigenziale o con funzioni apicali comparabili presso complesse realtà private e/o pubbliche, con non meno di 150 dipendenti, e questo negli ultimi dieci anni".
Tra i requisiti – si legge ancora nell'avviso - il possesso di master e dottorati di ricerca in materie attinenti. Per questo bando sono, inoltre, previste tre prove: una scritta, una orale e una terza di valutazione tecnica. Cosmari si riserva, inoltre, “di assumere il vincitore della selezione con contratto a tempo pieno determinato, per tre anni, dopo un periodo di prova pari a 6 mesi".
"Durante il periodo di prova la società si riserva di far affiancare il vincitore al direttore in carica per acquisire tutte le informazioni e le specifiche competenze necessarie per la miglior esecuzione del contratto per un periodo non superiore al periodo di prova. Al termine del periodo di affiancamento, la carica di direttore verrà svolta in totale autonomia. Il mancato superamento del periodo di prova – si precisa nel bando - comporterà la cancellazione dalla graduatoria".
La retribuzione per la durata del periodo di affiancamento sarà pari a 7.000 euro lordi mensili, comprensivi del superminimo individuale. Una volta superato il periodo di prova, Il direttore del Cosmari verrà assunto con un contratto di tre anni a tempo determinato e percepirà uno stipendio di circa 140mila euro annui. Per chi volesse partecipare, le domande vanno presentate al Cosmari entro (e non oltre) le ore 12 del prossimo 10 marzo.
Albero pericolante: giovedì mattina (27 gennaio) è previsto l'abbatimento. Lo comunica l'amministrazione comunale di Tolentino. "La pianta - informano - pianta si trova nei pressi del distributore "IP" di fronte al monumento alla Vittoria dello Stadio, in via Nazionale. Per l'intervento, che impegnerà la ditta incaricata circa 2 ore, si provvederà all'interruzione temporanea del traffico su Via Flaminia per motivi di sicurezza. Si consentirà il transito soltanto ai veicoli pesanti e quelli adibiti al trasporto pubblico, previa momentanea interruzione delle operazioni di abbattimento dell'albero".
"Per tale intervento - spiega il Comune - considerato che l'essenza arborea è inserita nell'elenco delle piante protette, è stata preventivamente ottenuta specifica autorizzazione rilasciata dall'Unione Montana "Monti Azzurri" a seguito di specifico sopralluogo e valutazione dello stato dei luoghi".
Novanta bambini e ragazzi, 192 partite disputate: questi i numeri che hanno caratterizzato la finale del Master Fit Junior Program 2020/2021 che si è disputato nella giornata di domenica scorsa sui 6 campi coperti dell’Associazione Tennis Tolentino. Alla manifestazione accedevano di diritto i primi 4 giocatori di ogni categoria della classifica provinciale, a fronte dei singoli tornei disputati nel corso dell’intera stagione, a cui hanno preso parte i tennisti provenienti da tre provincie (Pesaro, Macerata ed Ascoli Piceno), suddivisi in ben nove diverse categorie: Red mista (fascia d’età 5/7 anni), Orange Maschile e Femminile (8/9 anni), Super Orange Maschile e Femminile (10/11 anni), Green Maschile e Femminile (12/13 anni) e Super Green Maschile e Femminile (14/15 anni) guidati dai capitani e fiduciari Fit Pierpaolo Cenci (provincia di Macerata), Massimo Grazioli (provincia di Ascoli Piceno) e Luca Pavoni (provincia di Pesaro).
Tutti i match sono stati arbitrati dai ragazzi agonisti dell’Associazione Tennis Tolentino ed ogni singola gara è stata gestita da un istruttore del circolo: Federica Salvatori, Elena Moretti e Riccardo Birilli, con la supervisione dell’intera organizzazione curata dal Maestro di Tennis Alessio Rinaldelli. “Voglio ringraziare e fare i complimenti per la perfetta organizzazione della tappa finale del Master, riservata ai tennisti che si avvicinano al tennis, a tutto l’intero staff dell’Associazione Tennis Tolentino - esordisce il consigliere Fit Regionale e responsabile del settore giovanile marchigiano Andrea Pallotto – in primis per la meravigliosa struttura di cui dispongono location ideale per lo svolgimento dell’intero evento sui 6 campi coperti in una sola singola giornata.
Il tutto nel massimo rispetto delle regole Covid vigenti in cui oltre ai giocatori hanno assistito numerosi genitori e maestri ed istruttori di tennis provenienti da svariati circoli dell’intera regione Marche". Alla cerimonia di premiazione hanno preso parte, il presidente della Fit Regionale Marche Emiliano Guzzo, unitamente al consigliere Fit Andrea Pallotto e l’Assessore allo sport del comune di Tolentino Fausto Pezzanesi.
La seconda parte della stagione 2021/22 del Politeama inizia con una grande novità: Cassini&Friends. Si tratta di quattro spettacoli comici dal format innovativo, dove oltre a Dario Cassini si esibiranno giovani comici e ospiti speciali del panorama cabarettistico nazionale. Il primo appuntamento si terrà giovedì 27 gennaio alle ore 21:15 al Politeama di Tolentino, e l’ospite d’eccezione sarà Gianluca Impastato.
Fra i più apprezzati comici del panorama italiano, Gianluca Impastato diventa celebre grazie a Colorado Cafè dove partecipa a tutte le edizioni. Tra i suoi personaggi più famosi ricordiamo Chicco D’Oliva, lo strampalato intenditore di vini, e Mariello Prapapappo, l’investigatore dell’assurdo. Partecipa anche a “Paperissima Sprint” e “Grande Fratello Vip”. Prende parte a diverse serie tv come “Medici miei”, “Così fan tutte” e “Fratelli Benvenuti”. Nel 2020 è nel programma “Enjoy – Ridere fa bene” condotto da Diego Abatantuono e Diana Del Bufalo.
Dario Cassini è uno dei grandi della comicità italiana, ha alle spalle una lunga esperienza televisiva nei tre cult-show della tv italiana come Zelig Circus, Le Iene e Colorado. Ha all’attivo oltre venticinque spettacoli scritti e replicati in tutta Italia.
Biglietti a partire da 12 euro disponibili al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino. Tutte le attività del Politeama si svolgono nel rispetto delle normative per il contrasto del Covid-19, l’ingresso è consentito esibendo il Green Pass “rafforzato” e indossando correttamente la mascherina protettiva FFP2.
Risultato contro tutte le aspettative per il match valido per la 17esima giornata di campionato di Serie D fra Tolentino e Montegiorgio. Uno 0 a 3 perentorio conquistato nel secondo tempo da un Montegiorgio corsaro in trasferta che viola per la prima volta (su azione) la porta del Della Vittoria. Primo tempo piuttosto noioso e povero di azioni, preludio di una seconda frazione ben più movimentata e ricca di emozioni.
LA CRONACA - Primo tempo equilibrato in cui le due squadre si studiano e non si rendono pericolose l’un l’altra. In linea con l’andamento fino a questo punto del campionato del Montegiorgio. La squadra rossoblù conta soli 3 gol segnati sino al 45' e ben 15, dopo oggi, nel secondo.
La ripresa è movimentata sin dalla prime battute, con un Tole che parte più convinto e conquista addirittura un calcio di rigore, arrivando a un passo dal sorpasso: Gagliardini anticipato da Zammarchi entra duro e Padovani batte dagli undici metri. L’ultimo uomo del Montegiorgio non ci sta e decide di rifarsi dell’errore commesso nel migliore dei modi e para il penalty, che costa a Padovani il secondo errore stagionale dal dischetto; Fofana prova la ribattuta ma la palla scivola fuori. Mister Mosconi riorganizza le proprie forze al 20’ del secondo tempo per sfruttare al meglio le occasioni in attacco e il piano sembra anche funzionare. Al 26’ del secondo tempo è però Albanesi a portare in vantaggio il Montegiorgio con un gol a sorpresa, bravo a punire l’ingenuità in difesa di Stefoni. Da lì in poi è un galvanizzato Albanesi a farla da padrone sul campo, fino a trovare il raddoppio e la doppietta personale a pochi minuti dal recupero. A chiudere definitivamente i giochi ci pensa Zannocchia e il Montegiorgio cala il tris.
La partita si chiude quindi sul 3 a 0, con la seconda sconfitta in casa dei Cremisi e un importante successo per il Montegiorgio, fondamentale per uscire dalle sabie mobili del fondo classifica. Per il Tolentino da segnalare anche gli infortuni di Padovani e Strano, la cui entità sarà valutata in settimana. Una giornata decisamente no.
Esibisce il Green pass di un'altra persona: multa e denuncia per un 23enne. I carabinieri della compagnia di Tolentino hanno controllato un ristorante del posto, dove sono state rilevate varie irregolarità per le quali al titolare è stata elevata una contravvenzione di 400 euro (assenza dell’indicazione del numero massimo di persone ammesse ad accedere nel locale ed assenza del registro clienti).
Nello stesso locale un giovane avventore 23enne, dopo aver provato maldestramente a sottrarsi al controllo dei carabinieri, ha poi tentato di evitare la sanzione esibendo il Green pass di un’altra persona; per il giovane, oltre alle previste sanzioni amministrative pecuniarie, scatterà anche una denuncia per sostituzione di persona.
In vista delle prossime elezioni per il sindaco di Tolentino, tornano a parlare dopo mesi di voluto silenzio - "per meglio concentrare le energie in vista di una nuova e più efficiente amministrazione locale" - i coordinatori di Civico 22 Paolo Dignani e Massimo D'Este. A seguito della recente alleanza fra Movimento 5 Stelle, Tolentino Popolare e Partito Democratico (leggi qui) la realtà civica locale ha ritenuto opportuno aprire ai tavoli tematici con l'obbiettivo di dare un contributo fattivo e costruttivo alla definizione di idee e proposte utili allo sviluppo di un programma che guardi al futuro della città secondo l'auspico della buona politica, priva di logiche personalistiche.
"La nostra dichiarata disponibilità al dialogo - si evince dal comunicato diffuso - con movimenti, gruppi politici, liste civiche, la chiarezza e la linea di pensiero di Civico 22 non sono una fragile ossessione, ma elementi fondanti di un'idea che ha due cardini imprescindibili: un no categorico a coalizioni politicamente innaturali, senza prospettive di dialogo a lungo termine e la ricerca di un candidato Sindaco autenticamente civico.
"Ci preme ribadire - prosegue la nota - che occore oggi formare una sana e matura coalizione che annoveri fra i suoi valori l'equità sociale, la tutela dei diritti individuali e collettivi, la tutela dell'ambiente, la solidarietà e la sussidiarietà, l'integrazione sociale e culturale e non ultimo la sicurezza e il benessere dei nostri concittadini. Per questo, bisogna prendere le distanze da uomini e donne legati ai vecchi modi di fare politica: le nuove figure dovranno essere autorevoli poiché spetterà loro anche il difficile compito di riattivare la voglia di partecipazione dei cittadini, mettendo a disposizione competenza ed entusiasmo, nel solco della discontinuità sia nei metodi che nei contenuti".
"A causa dell’imponente aumento dei contagi registrati nell’ultimo periodo e, di conseguenza, dell’alto numero di persone sottoposte ad isolamento o quarantena obbligatoria, l’azienda non è più in grado di ottemperare, come fatto finora, alle disposizioni tecnico gestionali a causa delle enormi difficoltà oggettive che si sono via via registrate".
A scriverlo sono il presidente del Cosmari Giuseppe Pezzanesi e il direttore generale Giuseppe Giampaoli in una nota informativa inviata al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e all’assessore all’ambiente Stefano Aguzzi, e per conoscenza dall’Ata 3 e a tutti i Comuni soci.
La disciplina di gestione dei rifiuti urbani prodotti dai soggetti positivi al Covid-19, o in quarantena obbligatoria, è divenuta insostenibile per l'azienda: “Ad oggi, a fronte delle precedenti problematiche legate al ritardo dell’inserimento dei soggetti interessati nell’apposito elenco da parte dell’Asur, si registra un vero e proprio aumento esponenziale del numero di utenze da raggiungere pari ad oltre 9.000 - evidenziano i vertici del Cosmari -, conseguenza del cambio di modalità operativa di inserimento, permanendo invece la problematica relativa alla cancellazione dagli elenchi al momento della fine quarantena o negativizzazione dell’utente”.
Rilevante anche ai fini dell’espletamento del servizio il fatto che il Covid ha colpito anche la forza lavoro in forza al Cosmari: circa il 10% del personale operativo è assente per malattia o in isolamento domiciliare. “Pertanto - suggeriscono i vertici del Cosmari - si auspica che la Regione voglia prendere i provvedimenti necessari al fine di semplificare la procedura in essere, magari sulla scorta dell’analoga Ordinanza emessa dal Presidente della Regione Toscana”.
La proposta lanciata dal Cosmari prevede le seguenti caratteristiche. Il servizio di raccolta dei rifiuti domestici dei soggetti positivi al Covid-19 e soggetti in quarantena sarà quello comunemente utilizzato per la raccolta del secco non riciclabile. Durante il periodo di isolamento domiciliare l’utenza dovrà: inserire tutti i rifiuti nel sacco dell’indifferenziato (non fare la raccolta differenziata); raccogliere i rifiuti utilizzando almeno due sacchi (uno dentro l’altro); chiudere bene i due sacchi uno dentro l’altro, con i lacci di chiusura o con del nastro adesivo.
Per il conferimento dei rifiuti Cosmari adotterà e comunicherà alla cittadinanza le modalità operative che saranno messe a punto nell’ottica della massima sicurezza e della semplificazione per l’utenza, che, in ogni caso, supereranno l’attuale organizzazione. Rimarranno comunque attivi il numero verde 800640323 e la mail COVID-19@cosmarimc.it, sia per gli utenti che per i Comuni, per la segnalazione e la conseguente gestione di tutte quelle situazioni, che per difficoltà, spazio e/o particolare problematiche, necessitano di servizio integrativo specifico.
Infine, per garantire condizioni di sicurezza nello smaltimento si conferma che il Trattamento Meccanico Biologico a cui saranno destinati i rifiuti indifferenziati raccolti con la nuova organizzazione, unitamente al sacco giallo del normale porta a porta, è attrezzato con sistemi di nebulizzazione in linea di prodotto disinfettante atti ad abbattere l’eventuale presenta del virus, e che, in ottica puramente preventiva, saranno proseguite le verifiche analitiche periodiche in linea per escludere la presenza dello stesso.
Le forze di opposizione consiliare - Movimento 5 Stelle, Tolentino Popolare, Partito Democratico - si sono incontrate "per porre le basi a un progetto comune, volto a rilanciare la nostra città". A comunicarlo, in una nota, sono i consiglieri del Movimento 5 Stelle Gianni Mercorelli e Martina Cicconetti, Diego Aloisi (consigliere Tolentino Popolare) e Fabio Montemarani (segretario Tolentino Popolare), Rodolfo Frascarello (coordinatore Pd Tolentino) e Matteo Pascucci (segretario Pd Tolentino).
"Il progetto è aperto a tutti coloro che non condividono la cultura amministrativa e il metodo di applicazione della stessa che l’attuale Amministrazione ha costruito e sta portando avanti - si legge ancora nella nota congiunta -. L’incontro è servito inoltre a manifestare attenzione e interesse a tutte le realtà civiche nate ultimamente, come Civico 22, Tolentino solidale, Dipende da Noi. Auspichiamo di creare un’ampia coalizione che porti alle elezioni amministrative, ormai alle porte".
Via libera oggi dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge delega per l’adozione di un “Codice della ricostruzione”. “Una riforma di portata storica, che punta a definire un quadro normativo uniforme per le attività di ricostruzione post sisma, con l’attuazione di un modello che garantisca certezza, stabilità e velocità di questi processi, e che al tempo stesso assicuri una ripresa delle attività economiche e sociali nei territori colpiti” hanno sottolineato il Commissario Straordinario per la ricostruzione 2016, Giovanni Legnini, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il Capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, che hanno contribuito alla stesura del testo.
Oggi in Italia sono in corso almeno sette ricostruzioni post sisma, ciascuna con le sue regole, le sue procedure, un proprio modello di gestione. Il “Codice” nasce proprio per superare questa frammentazione, che genera confusione normativa e diseguaglianze nei diritti riconosciuti ai cittadini colpiti dalle catastrofi naturali. La delega propone la creazione di uno specifico Dipartimento delegato alle ricostruzioni nell’ambito della Presidenza del Consiglio, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con possibilità di nomina di Commissari straordinari per le ricostruzioni più complesse, e l’introduzione di uno “stato di ricostruzione”, distinto e susseguente allo “stato di emergenza”. Sarà possibile in sostanza realizzare quel passaggio coordinato tra prima assistenza alla popolazione e gestione dello stato di emergenza, affidati al sistema di Protezione Civile, e la successiva fase di ricostruzione.
Si introducono, inoltre, alcuni principi nuovi ed importanti. Innanzitutto, quello che i processi di ricostruzione non si limitino alla riparazione materiale dei danni, ma assicurino ai territori colpiti anche il recupero del tessuto socioeconomico, ad esempio con gli aiuti alle imprese. Si prevede poi che, in caso di danni molto elevati e di situazioni complesse, si possa attuare una ricostruzione pubblica dei centri urbani e storici dei comuni più colpiti attraverso progetti unitari. Per il rifacimento delle opere pubbliche si prevedono anche semplificazioni e meccanismi di accelerazione, come l’obbligo di utilizzare centrali uniche di committenza. Per la prima volta, inoltre, si apre alla possibilità di introduzione di polizze assicurative private per il ristoro dei danni da sisma, delegando il Parlamento a valutare l’eventuale introduzione di forme di indennizzo diverse dal contributo pubblico.
Molte delle soluzioni proposte dalla delega sono mutuate dalle esperienze passate, ed in particolare dalle più recenti innovazioni nella ricostruzione post sisma 2016, come il modello di gestione multilivello delle grandi ricostruzioni, affidate ad una Cabina di coordinamento, guidata dal Capo del Dipartimento o dal Commissario, con i presidenti delle Regioni interessate, i rappresentanti dei sindaci ed il Capo Dipartimento della Protezione Civile, con il quale vengono stabilite precise modalità di raccordo nel passaggio dalla fase di emergenza a quella della ricostruzione. Viene poi confermato il modello amministrativo delle attività di ricostruzione, basato sugli Uffici Speciali Regionali, che assistono i comuni anche nella pianificazione urbanistica e attuano gli interventi pubblici più rilevanti, così come quello del monitoraggio, basato sulle piattaforme digitali, e dei controlli di legalità, con il rafforzamento della Struttura di missione del Ministero dell’Interno.
La nuova struttura della Presidenza del Consiglio potrà essere dotata di un contingente di personale tecnico altamente specializzato, ricorrendo a professionalità attualmente impegnate nelle ricostruzioni dell’Aquila, dell’Emilia-Romagna e del Centro Italia. “Tutto il Servizio Nazionale della Protezione Civile darà il suo contributo di esperienza al grande cantiere normativo che prenderà il via grazie alla legge delega approvata oggi dal Consiglio dei Ministri. È un risultato particolarmente importante perché da tempo sentivamo l’esigenza di armonizzare, in caso di grandi terremoti, il superamento dell’emergenza e la fase di ricostruzione.
La scelta del Governo consente di avviare questo percorso che garantirà ai cittadini non solo una pronta risposta all’emergenza ma anche uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale” ha aggiunto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. “Si tratta di una proposta virtuosa, resa possibile dalla collaborazione e dalla condivisione delle esperienze di tutti. L’idea di fondo è quella di assicurare una policy stabile della ricostruzione e messa in sicurezza del territorio, ispirata ai principi di semplificazione, accelerazione dei tempi e dello sviluppo. Un modo per individuare un’ordinarietà nella straordinarietà dell’emergenza ricostruzione perché, come suggerito dalla Corte dei Conti, anche nella fase successiva all’emergenza è necessaria una regolamentazione che individui modelli organizzativi e procedurali idonei a dare certezza e a ridurre i tempi della ricostruzione” ha detto il Capo del Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande.
“Ringrazio il Governo per l’approvazione del disegno di legge delega che potrà finalmente essere sottoposto all’esame del Parlamento, presso il quale pende già il disegno di legge dell’On.le Pezzopane. Mi auguro che si proceda celermente con l’approvazione del testo, in tempo utile per il varo del Codice entro la Legislatura, una riforma che potrà finalmente dare certezze ai cittadini, alle imprese e agli enti locali dei territori colpiti dai terremoti, così superando le lungaggini e le incertezze che hanno da sempre caratterizzato l’avvio dei processi di ricostruzione“ ha concluso il Commissario Giovanni Legnini.
Festeggia oggi i 100 anni di Argentina Alessandroni, nata a Serrapetrona il 21 gennaio 1922, dove ha trascorso la sua giovinezza insieme ai suoi fratelli Franco, Raimondo e Bice. Dopo il matrimonio con Albino si è trasferita a Tolentino, dove ha svolto diverse attività. Ha sempre amato cucire, leggere e cucinare, finché ha potuto: durante le riunioni di famiglia era lei a gestire la cucina.
Ancora oggi guida la sua fidata e premurosa Eva nella preparazione del pranzo e della cena. Nonostante le attuali difficoltà motorie, dimostra uno spirito vivace e un’ottima memoria. Pur non avendo avuto figli, si è sempre occupata fattivamente dei suoi nipoti, per i quali è stata una seconda mamma. Dato il periodo pandemico, spegne le sue candeline in compagnia di una ristretta cerchia di persone care: nipoti, pronipoti e le sue amiche di sempre. Tanti auguri Zia Argentina!
Torna la nuova stagione di spettacoli dal vivo, fra musica e cabaret, al teatro Politeama di Tolentino, presentata in conferenza stampa dal Direttore Massimo Zenobi, i comici Dario Cassini e Gianluca Budini, e l’Assessore alla Cultura del Comune di Tolentino Silvia Tatò.
Dopo il successo della prima parte iniziata già a settembre, il tabellone intitolato "Ancora più spettacolo" si arricchisce di una serie di eventi di grande qualità, a partire dalla presenza di importanti nomi come quello del già citato Cassini. Il comico-attore animerà la cornice del Politeama dal 27 gennaio per una serie di quattro appuntamenti di cabaret con un nuovo format ideato espressamente per l'occasione insieme a Gianluca Budini, riservando spazio a ospiti speciali - come Dado, Gabriele Cirilli e Claudio Batta - e a giovani comici esordienti.
La stagione proseguirà fino all'8 maggio anche con alcuni concerti cosiddetti "di facile ascolto" - per la rassegna Master Piano Festival Più, che vedranno coinvolti musicisti del panorma classico e jazzistico - e con l'incontro per il format "Racconti d'attore" affidato all'interprete Orso Maria Guerrini, alle musiche da film di Fabio Rizzi e il tributo a Mina dell'Orchestra Musicando.
«"Leggerezza" è la parola chiave di questa nuova avventura del teatro Politeama - hanno dichiarato il Direttore Zenobi e l'Assessore Tatò - L'obbiettivo è offrire a tutta la collettività - nonostante il periodo che stiamo vivendo - un clima distensivo e di ottimismo, nel pieno rispetto delle normative anti-covid previste dall'ultimo Dpcm. Musica e risate per ripartire tutti insieme verso un futuro migliore».