Grande successo per la seconda edizione del "Montelago Eco Trail", progetto che, coniugando sport e ambiente, promuove la bellezza e valorizza il territorio dei comuni di Sefro, Camerino e Serravalle di Chienti, i tre comuni coinvolti dal tracciato. Due i percorsi, con partenza e arrivo a Sefro, uno da 30 km e un altro da 10 km, quest’ultimo valido come Campionato Regionale di Corsa in Montagna, che si snodano nei rilievi compresi tra Monte Primo e Monte Igno.
La manifestazione è stata dedicata a Francesco “Paco” Gentilucci, atleta di trail e tra gli ideatori della manifestazione, prematuramente scomparso lo scorso anno durante una sfortunata arrampicata, ricordato con grande commozione da parte di tutta la famiglia e gli amici presenti alla manifestazione.
Nel percorso da 10 km è Alessandro Crafa (Avis Ascoli Marathon) a imporsi nella classifica assoluta con 1h00’28” laureatosi campione regionale, davanti a due atleti del C.U.S. Camerino A.S.D., rispettivamente Andrea Michiorri (1h01’07”) argento e Marco Cruciani (1h06’17’’) bronzo. Nel femminile la campionessa regionale si è rivelata Cristina Carioli in 1h22’26’’, davanti a Paola Frontini (amat. Avis Castelfidardo) in 1h23’27 e Cristiana Polzoni (Asd Space Running) in 1h23’30’’
Sui 30 km primo posto per Patrizio Bartolini (Trail Running Project) con 2h49’57”, secondo per Francesco Vitali (Asd Bike Monti Azzurri) con 3h08’34’’ e terzo per Falappa Fabrizio (asd Atletica Cingoli) in 3h09’37’’. Nella gara femminile successo per Laura Mariani della Deka Riders Team (3h54’56”), seguita da Natascia Compagnucci (Acli Macerata) in 4h41’34’’ e Giorgia Gentilucci (Runcard), sorella di Francesco “Paco” Gentilucci, in 5h54’21’’. A premiarla è stata l'altra sorella di "Paco", Maria.
I vincitori del Trofeo Unicam, riservato agli studenti universitari, si sono rivelati invece Danilo Veliu (C.U.S. Camerino A.S.D.), Conte Alberta Anna (Runcard) e Rachela Censi (Avis Castelraimondo). La manifestazione è promossa e organizzata dall’associazione Acrusd Camerino in Corsa e dal C.U.S. Camerino A.S.D. con la partnership di Unicam.
Premiazioni effettuate da Stefano Belardinelli, presidente C.U.S. Camerino A.S.D., Roberto Cambriani, segretario C.U.S. Camerino A.S.D., Pietro Tapanelli, sindaco di Sefro e da Silvia Piscini assessore allo sport del comune di Camerino.
Montelago Celtic Festival torna live il 4, 5 e 6 agosto a Taverne di Serravalle di Chienti, anche con un progetto speciale cinematografico: Montelago cinema.
Il docufilm Montelago – città nomade celebra una memorabile avventura ventennale di una città errantee pacifica che riunisce decine di migliaia di appassionati da tutta Europa. È un omaggio al popolo di Montelago e a tutti gli artisti che negli anni hanno contribuito a rendere il festival uno dei più importanti del genere. Il docufilm, che raggiungerà decine di sale cinematografiche, è stato realizzato in tre anni di lavori, sotto la regia degli ideatori del festival, Luciano Monceri e Maurizio Serafini.
La storia appassionata dei due pionieri della musica folk celtica in Italia sarà proiettata anche durante la tre giorni di festival: un’edizione che si annuncia particolarmente ricca, con nomi internazionali della musica, come Korpiklaani, The Dubliners o gli irriverenti italiani Nanowar Of Steel.
Nei 60 ettari di campeggio, 2 mega tensostrutture che assicurano relax e ombra, 3 palchi, 90 stand di produttori artigianali e 23 aziende agricole coinvolte, per quello che a tutti gli effetti è diventato il caso italiano più virtuoso di expo rurale esperienziale.
Incidente all'interno della galleria Bavareto lungo la superstrada (strada statale 77 Var “della Val di Chienti”), all'altezza del territorio comunale di Serravalle di Chienti. È quanto avvenuto attorno alle ore 14:50 della mattinata odierna: il tratto in cui si è verificato il sinistro, in direzione mare, è stato chiuso al traffico tra Gelagna e Muccia
Secondo una prima ricostruzione, un tir ha tamponato una Lancia Ypsilon all'interno della galleria. La vettura, in seguito all'impatto è finita fuori dalla sede stradale e si è poi ribaltata. Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i sanitari del 118 e i vigili del Fuoco. La squadra dei pompieri di Camerino ha estratto la conducente dell’auto, in collaborazione con il personale del 118.
Gli operatori dell'emergenza, constatati i traumi, hanno subito allertato l'eliambulanza, che ha trasferito la donna all'ospedale di Torrette. Per i rilievi sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Camerino. Notevoli i disagi registrati alla circolazione.
Ordigno della Seconda Guerra Mondiale nascosto nel garage: agli arresti due uomini. Nel corso di una complessa attività d’indagine, i Carabinieri della Stazione di Serravalle del Chienti, unitamente ai colleghi di Camerino, hanno tratto in arresto due pregiudicati ritenuti responsabili di furto, ricettazione e detenzione abusiva di armi e munizioni.
Nel corso di una perquisizione, infatti, i militari hanno rinvenuto in un garage, nella disponibilità dei due uomini, un fucile già oggetto di furto e una pistola con relative munizioni composte da oltre 250 cartucce.
Nel corso dell’attività, i militari hanno rinvenuto l’ordigno bellico che necessitava dell’intervento immediato degli artificieri. La bomba, un proiettile di artiglieria risalente alla Seconda Guerra Mondiale, è stata trasportata in una cava individuata nei pressi del garage e, successivamente, fatta brillare in sicurezza. I due uomini, uno slovacco di 54 anni e un camerte di 58, sono stati posti agli arresti domiciliari.
A volte capita che la distanza fra cittadino e forze dell'ordine si riduca all’interno di una comunità, quando la divisa riesce a diventare punto di riferimento nei momenti di maggiore difficoltà. Con il Luogotenente Junio Faiazza siamo andati alla scoperta dell’uomo che per quasi trent’anni ha rappresentato per la zona di Camerino una figura importante, degna di fiducia.
Lui nell’Arma dei Carabinieri ci è entrato ufficialmente nel 1995, motivato dalla passione e la voglia di dare un contributo attivo alla società. E da allora ha portato avanti il suo percorso, arricchito anche dal conseguimento di ben quattro lauree. Ma soprattutto, segnato profondamente dai terremoti del 1997 e del 2016 e dalle varie esperienze vissute all’estero in rappresentanza delle Marche e dell’Italia.
Il 14 febbraio 2022, Junio Faiazza lascerà il comando della Stazione di Camerino dove ha passato gli ultimi 6 anni della sua carriera e della sua vita, per essere trasferito a Grottammare. E proprio passeggiando per le strade di una città ancora vuota e silenziosa, ferita dal sisma, abbiamo ripercorso insieme lui le tappe più importanti di questa avventura.
Che momento è adesso per lei con questo trasferimento? È un cambiamento quasi drastico, perché ho passato più tempo in questa zona delle Marche che non nella mia terra d’origine. Una scelta difficile, ma era giunto il momento di cambiare.
Com’è cominciata la sua esperienza in divisa? Ero affascinato da due figure fondamentali dell’Arma dei Carabinieri: il comandante di Stazione e l’operatore R.O.S., per le operazioni speciali. Mi sono fatto conoscere e ho iniziato con le prime esperienze, fino al giorno in cui ho deciso di diventare Luogotenente.
E da allora la sua passione è rimasta immutata? Assolutamente sì. Il comandante di Stazione per me resta una figura inossidabile, la colonna portante dell’Arma dei Carabinieri. Questo ruolo mi stimola ancora oggi ad andare avanti.
Lei è riuscito a costruire un legame di fiducia con la comunità? Per me è la base di questo lavoro, se viene meno la fiducia del cittadino sento di aver fallito.
Qual è stata la prima tappa fondamentale del suo percorso? Diventare vice-comandante a Serravalle di Chienti, nel 1997. Purtroppo a pochi mesi dal mio arrivo ci fu il terremoto, nella frazione di Cesi. Fare i conti con quell’evento è stato un durissimo battesimo: fra le macerie, la disperazione e la voglia di ricostruire, il compito mio e dei miei colleghi era continuare a trasmettere sicurezza.
E dopo Serravalle di Chienti? Sono stato chiamato al R.O.S. di Roma, dove ho avuto la fortuna di collaborare direttamente con il famoso capitano Sergio De Caprio, detto “Ultimo” - alla ricerca dei latitanti mafiosi. Ma poi ho scelto di tornare come comandante alla stazione di Serravalle.
L’esperienza dell’antimafia cosa le ha trasmesso? Molto, ma lì devi essere invisibile: non sei “nessuno”. Come comandante a Serravalle invece cercavo il contatto diretto con le persone.
Nel 1997 il terremoto di Serravalle. Nel 2016 quello Camerino. Un’altra esperienza forte. Un evento così disastroso che nessuno si aspettava in cosi poco tempo, nello stesso territorio.
Come si è sentito in quelle occasioni? Di fronte a un evento del genere come un terremoto sisma ci si sente impotenti. Tutte le certezze svaniscono insieme al crollo della tua casa. E l’unica cosa che puoi fare è continuare a fare il tuo lavoro meglio che puoi: proteggere e assistere nella disperazione.
Qual è la cosa peggiore e quella migliore che si è sentito dire nella sua carriera? La migliore: “Grazie per quello che fate”. La peggiore: “Avete fallito”.
Dal 1995 nell’Arma, sono passati 27 anni. Ci sono state anche altre missioni fuori dall’Italia. Ho passato otto mesi in Palestina (2007), sei mesi in Bosnia (2009) e altri otto mesi in Afghanistan (2010-2011). Al tempo fui scelto perché sapevo parlare bene due lingue – inglese e spagnolo – e avevo la giusta predisposizione psicologica. Non sono missioni che può intraprendere chiunque.
Cosa ha trovato in quelle zone? Era tutto surreale: qualsiasi racconto non regge il confronto con la realtà. In Palestina a Hebron – città occupata - lo scopo della missione era aiutare rimanendo imparziali.
E oggi lasciare questa Camerino fantasma cosa significa? Anche questo è surreale, ma parto sereno: so di aver fatto tutto quello che potevo.
Domani che giorno sarà per Junio Faiazza? Mi aspetto di tutto, senza programmi. Per me si tratta di una nuova sfida, da vivere giorno per giorno. Sicuramente oggi ho con qualche buon valore in più da mettere al servizio della comunità.
È stata sottoscritta oggi la convenzione tra il commissario straordinario alla ricostruzione sisma 2016, Giovanni Legnini e il direttore della Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici dell'Agenzia del Demanio, Filippo Salucci.
La convenzione affida alla Struttura dell'Agenzia la progettazione e il monitoraggio di 39 interventi su caserme e strutture demaniali da ricostruire in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, indicati dall'ordinanza speciale in deroga numero 27 firmata lo scorso 14 ottobre dal commissario Legnini.
Gli edifici finanziati dall'ordinanza, che sono soprattutto caserme danneggiate dal sisma, si trovano nei Comuni di Camerino, Arquata del Tronto, Montegallo, Fiastra, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Visso, Castelsantangelo Sul Nera, Ussita, Ascoli Piceno, San Severino Marche, Montemonaco, Castignano, Tolentino, Accumoli, Amatrice, Cittaducale, Rieti, Fiuminata, Norcia, Sant'Anatolia di Narco, Spoleto, Cerreto di Spoleto, Montereale, Sulmona, Teramo e Castelli.
La Struttura per la progettazione dell'Agenzia Demanio si occuperà delle fasi preliminari, di project management, di supporto tecnico e monitoraggio della maggior parte degli interventi, 39 su un totale di 41 (dei restanti due se ne occuperà l'Arma dei carabinieri), con l'obiettivo di rendere il processo più snello e coordinato possibile, garantendo allo stesso tempo i più alti standard di sicurezza sismica ed efficienza energetica degli edifici da realizzare o riparare.
A coordinare gli interventi dell'ordinanza resta comunque il Tavolo permanente istituito e presieduto da Legnini ."Si tratta di un'ordinanza importante e innovativa - sottolinea il commissario - sia per le procedure introdotte sia per l'impatto che avrà sul territorio, dato che questi presidi sono fondamentali non solo per le forze dell'ordine che così ritroveranno delle sedi nuove, ma anche per le comunità a cui restituiamo luoghi strategici per la sicurezza e che spesso fanno parte anche del bagaglio identitario del paesaggio cittadino che il terremoto ha così radicalmente sconvolto"
Frontale tra due auto: due feriti trasportati all'ospedale di Foligno.
L’incidente si è verificato ieri sera, intorno alle 21, nel comune di Serravalle di Chienti, lungo la SS 77. Un'Alfa Romeo Giulietta e una Volkswagen Passat, per cause in corso di accertamento, si sono scontrate frontalmente all'imbocco di una semicurva. Violento l'impatto, tanto che la parte anteriore delle due vetture è andata distrutta.
Sul posto è intervenuta la squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Camerino che ha l’estratto dall’abitacolo dell’autovettura uno dei due conducenti, in collaborazione con il personale del 118, messo in sicurezza gli automezzi coinvolti e lo scenario dell’incidente. Gli operatori dell'emergenza, una volta prestate le prime cure del caso, hanno disposto il trasferimento dei due conducenti (entrambi 40enni) all'ospedale di Foligno. In base a fonti mediche, le condizioni dei due uomini sarebbero serie, ma non si troverebbero in pericolo di vita. Per i rilievi sono intervenuti i carabinieri della stazione di Pieve Torina.
"Sembrava che, con il nuovo commissario Legnini, la strada fosse spianata e invece le cose si stanno complicando. Il costo dei materiali edili è aumentato spropositatamente e le ditte disposte ad avviare i cantieri non si trovano, visto che stanno lavorando tutte con il Superbonus 110%. Il problema si porrà seriamente la prossima primavera, quando la ricostruzione dovrà partire in maniera poderosa, con centinaia di cantieri". A far suonare il campanello d'allarme è Venanzo Ronchetti, divenuto per tutti il 'sindaco del terremoto' grazie alla gestione egregia della ricostruzione post-sisma della sua Serravalle di Chienti, epicentro del terremoto umbro-marchigiano del 1997.
"A ciò si aggiunge un'altra preoccupazione - aggiunge Ronchetti, in visita assai gradita alla nostra redazione -. Non essendoci più alberghi o ristoranti aperti, dove alloggeranno gli operai e i tecnici dei cantieri? Dove mangeranno? La Regione sta aspettando indicazioni, mentre nel '97 fummo noi sindaci a decidere subito cosa fare delle casette, una volta che gli sfollati ebbero trovato una sistemazione. A Serravalle di Chienti le diedi in alloggio proprio ai lavoratori e, fino al termine della ricostruzione, vivemmo con 300 persone in più rispetto a quelle residenti. Una situazione che generò anche un indotto economico non indifferente per il nostro paese".
L'ultima avventura politica di Ronchetti, 'socialista' storico, risale alle elezioni Regionali dello scorso anno quando si candidò nella lista 'Rinasci Marche': "Mi ero già ritirato dalla politica, ma molta gente mi fermava dicendomi 'Se ti candidi tu, vado a votare. Altrimenti evito'. Così mi sono detto 'Perchè no?' e sono partito, all'ultimo minuto, con la campagna elettorale, facendo tutto completamente da solo. Proprio per questo il risultato ottenuto è andato ben oltre le mie aspettative, visto che sono stato il più votato della lista in provincia di Macerata con 600 preferenze".
Ronchetti, a cinque anni dalle scosse del 2016, analizza anche - dal suo punto di vista - cosa è andato storto nella gestione della ricostruzione mettendola a paragone con quella di cui fu attivo protagonista: "Nel '97 dopo nove mesi dalle scosse diedi l'autorizzazione di inizio lavori e, dopo cinque anni, la ricostruzione era a metà. Invece qui si sono persi tre anni con la scelta di commissari inadeguati, che ogni volta smontavano quanto fatto dal loro predecessore. La fortuna, ora, è stata trovare il commissario straordinario Legnini, che sta facendo il massimo. C'è stato un bel cambio di passo. Le sue ordinanze devono essere poste a modello per redigere una 'Legge nazionale della calamità'. Dimodochè, dopo 20 giorni da un terremoto, si sappia già come intervenire".
Altro problema annoso, già prima del terremoto, è quello dello spopolamento delle aree montane: "Si dovrebbe pensare a istituire una zona a tassazione agevolata per le imprese, come incentivo per investire e creare posti di lavoro nelle zone del cratere - suggerisce -. Bisogna combattere lo spopolamento che da tempo affligge paesi come Serravalle di Chienti, Visso e Pioraco. Basti pensare che negli anni '50 contavamo 3 mila abitanti, mentre oggi siamo anche sotto la soglia dei mille abitanti".
I plessi di Fiastra e Serravalle di Chienti dell’Istituto comprensivo “Ugo Betti” di Camerino nelle ultime settimane hanno ospitato, durante le ore di educazione fisica, alcune lezioni speciali che hanno coinvolto i tecnici federali della FIGeST, la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali.
Il presidente del Comitato regionale Marche FIGeST, Matteo Capeccia, insieme ai colleghi Luciano Milani e Falerio De Minicis, ha illustrato storia e regole di alcune specialità come le piastrelle, i birilli, il lancio della ruzzola e il gioco delle freccette. Il progetto è partito su iniziativa della professoressa Elena Vitali che aveva conosciuto il mondo degli sport e dei giochi tradizionali in occasione dei centri estivi organizzati sul territorio con il coinvolgimento della FIGeST.
Una quarantina gli alunni coinvolti complessivamente tra le tre classi delle medie del plesso di Serravalle e la pluriclasse del plesso di Fiastra. Il progetto scuola dedicato ai giochi della tradizione è perfettamente riuscito grazie anche alla risposta del dirigente dell’Istituto comprensivo “Ugo Betti”, il professor Francesco Rosati, che ha dato piena disponibilità alla possibilità di ospitare le speciali lezioni in classe. I ragazzi si sono mostrati molto interessati e hanno salutato con entusiasmo e grande partecipazione il progetto che verrà replicato sicuramente in futuro.
Avevano messo a segno diversi furti in tre paesi del cratere: scatta il Daspo urbano per due uomini.
Il questore, Vincenzo Trombadore, sulla base delle segnalazioni dei carabinieri di Camerino e della Polizia Anticrimine, ha emesso due Daspo urbani per due uomini - un cittadino fermano e un cittadino marocchino anch'esso residente a Fermo - sospettati di aver commesso alcuni furti, tutti nell'area compresa tra Muccia, Serravalle e Pieve Torina.
In particolare i due, con precedenti di Polizia contro il patrimonio e lo spaccio di sostanze stupefacenti, nelle loro scorribande notturne tra l'area di servizio di Muccia e altri bar della zona, avevano fatto incetta di bottiglie di alcolici e contanti rubati dalle casse. Con questo provvedimento, i due soggetti non potranno accedere per un anno nel territorio e nei locali in questione.
Sono iniziati i lavori di risanamento della pavimentazione della provinciale 17 “Camerino-Serravalle” per un valore complessivo di 100 mila euro.
La strada si estende per circa 9 km e collega Camerino con la statale 77, in località Bavareto di Serravalle del Chienti e recentemente la Provincia di Macerata è intervenuta su un breve tratto di circa 200 metri per un lavoro di asfaltatura.
In questi giorni, invece, i lavori eseguiti dalla ditta Gatti & Purini, interessano il primo tratto, molto trafficato perché comprende l’ingresso dell’Ospedale di Camerino.
«Questo intervento sarà realizzato in pochi giorni - dichiara il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari - e permettere così la sistemazione di questa strada molto utilizzata dagli utenti. Il lavoro è stato finanziato con l’avanzo vincolato dell’Ente, costituito dai ricavi delle vendite delle case ex cantoniere e inserito nel bilancio di previsione del 2021».
Incidente all'interno della galleria Bavareto (al chilometro 27) lungo la superstrada (strada statale 77 Var “della Val di Chienti”), all'altezza del territorio comunale di Serravalle di Chienti. È quanto avvenuto attorno alle ore 12:50 della mattinata odierna: il tratto in cui si è verificato il sinistro, in direzione mare, è stato momentaneamente chiuso al traffico con uscita obbligatoria proprio allo svincolo di Serravalle.
Secondo una prima ricostruzione, un'auto avrebbe tamponato un mezzo pesante andando poi a finire la sua corsa contro il muro della galleria.
Sul posto sono presenti le squadre Anas e le Forze dell’Ordine per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire la riapertura della carreggiata nel più breve tempo possibile.
Accorsi immediatamente anche i sanitari del 118 e i vigili del Fuoco. La squadra dei pompieri di Camerino ha estratto un 50enne e una bambina dall’auto, in collaborazione con il personale del 118. Gli operatori dell'emergenza, constatati i traumi, hanno subito allertato l'eliambulanza.
La piccola di 8 anni è stata trasferita, tramite ambulanza, all'ospedale Torrette di Ancona. Sempre al nosocomio regionale è stato trasferito anche il padre, ma tramite elisoccorso.
La strada è rimasta chiusa per il tempo necessario alle operazioni di soccorso.
Tre giorni di motoraduno a Macerata e provincia per la 13° edizione di “Sibillini e dintorni” dove sfileranno numerose auto d’epoca.
Tra giovedì 26 agosto e sabato 28 quarantacinque vetture che hanno fatto la storia ed altrettanti equipaggi principalmente provenienti dal Nord Italia percorreranno svariate tappe nel territorio del maceratese.
In partenza giovedì 26 da Macerata, i piloti si dirigeranno a Serravalle di Chienti passando per la vallata del Potenza, arrivando a San Severino Marche fino a toccare Montelupone visitando prima l’abbazia romana di San Firmano, tornando infine al capoluogo.
Alla fine del raduno sabato 28 agosto, si terrà allo Sferisterio di Macerata lo spettacolo musicale di beneficenza “Il viaggio di CantautorA PiccolinA”, con lo scopo di raccogliere fondi per la Croce Rossa Italiana comitato di Macerata.
L’evento organizzato da Massimo Serra e dalla Scuderia Marche-Club Motori Storici accoglierà vetture di grande valore, pezzi unici appartenenti a musei e collezioni privati definite dal sindaco Parcaroli come “gioielli d’arte”.
Le due auto più antiche sono una Buick Absent modello 10 immatricolata l’1 gennaio 1910 negli Stati Uniti ed una Wolseley Siddeley-Limousine inizialmente facente parte della fornitura della casa reale inglese. Menzione speciale per la Willys MB del ‘41 con insegne del 111° Battaglione Genio della 36° divisione USA “Texas” utilizzata in Italia dagli Alleati ancora oggi con attrezzatura per lo sminamento in mostra.
“Il motoraduno ha come obiettivo esportare cultura e turismo attraverso il motorismo storico” dice Fausto Tronelli, presidente della Scuderia Marche-Club Motori Storici. L’attrazione dunque non sono solo le auto d’epoca ed i loro equipaggi, ma anche le tappe del territorio maceratese, che rappresentano un patrimonio culturale.
La 13° edizione di “Sibillini e dintorni” è stata organizzata con solo tre mesi di anticipo causa pandemia, ed è stata definita come “un’edizione coraggiosa” dalla presidente del comitato di Macerata della C.R.I. Rosaria Del Balzo Ruiti.
Tutti i piloti e le persone coinvolte con l’organizzazione dell’evento sono muniti di Green Pass e sono state seguite meticolosamente tutte le norme anti contagio per garantire la sicurezza dell’evento, anche come segnale di speranza e ripartenza.
Per la partecipazione alla serata musicale allo Sferisterio è necessario prenotare entro il 26 agosto. Ingresso libero. Per prenotazioni: 331 8439790 – 334 8334208 Biglietteria dei Teatri: 0733 230735 oppure: sibilliniedintorni@gmail.com
Grande successo per il progetto “Cammino fuori dal Comune” che dal 24 luglio, e fino alla vigilia di Ferragosto, ha proposto dieci itinerari per sette giornate di escursioni e attività attraverso tappe memorabili lungo l'itinerario dell’Antica Via Romano-Lauretana.
Il progetto, promosso dall'Unione Montana Potenza Esino Musone e realizzato da Marche Active Tourism, ha raggiunto Santa Maria in Selva come meta finale.
Più di trecento persone, provenienti da tutto il centro Italia, hanno camminato lungo la rotta che ha attraversato l'area pedemontana della provincia di Macerata.
“L’Antica Via Romano-Lauretana - sottolinea Matteo Cicconi, presidente dell’ente comunitario - si conferma un itinerario dalle enormi potenzialità, che riesce ad unire la storia del territorio alle ricchezze naturalistiche. Uno strumento importante per il turismo locale, utile anche per destagionalizzare le presenze”.
Lo stesso itinerario che è stato ripercorso grazie al progetto “Cammino fuori dal Comune” e che è completo di segnaletica e cartografia, può essere percorso in completa autonomia durante tutto l'anno da turisti e pellegrini in cerca di esperienze di viaggio uniche.
Il percorso si sviluppa dalla cittadina di Serravalle di Chienti fino a Treia passando per Camerino e San Severino Marche e altre realtà che si collegano a “pettine” con una road map che fa del turismo lento la sua via maestra.
“L'entusiasmo dei partecipanti che hanno percorso i sessantacinque chilometri complessivi del Cammino – sottolineano gli organizzatori dell’iniziativa - sono la migliore testimonianza della riuscita dell'evento”.
Incidente in superstrada: strada momentaneamente chiusa al traffico con uscita obbligatoria a Colfiorito per chi proviene da Foligno. È quanto avvenuto attorno alle ore 16:15 del pomeriggio odierno, in prossimità di una galleria e dello svincolo di Muccia (al km 31 della SS 77), in direzione monti-mare (da Foligno a Civitanova ndr).
Secondo una prima ricostruzione, una Fiat Punto avrebbe tamponato una Panda, provocandone il ribaltamento. Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che hanno provveduto ad offrire le prime cure del caso ai conducenti delle auto incidentate. Entrambi risultano feriti, ma le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni: uno è stato trasportato all'ospedale di Camerino, mentre l'altro all'ospedale di Macerata per accertamenti.
A procedere ai rilievi sono gli agenti della Polizia Stradale di Camerino.
Si è conclusa l’asfaltatura, del valore di 185mila euro, della provinciale 79 “Montelago”. La Provincia di Macerata aveva appaltato il lavoro di risanamento del piano viario alla ditta Z New Progect srl di San Severino Marche che è intervenuta su circa 5 chilometri di questa strada che si estende per circa 16,5 chilometri, dal centro abitato di Sefro sale verso Serravalle di Chienti.
L’intervento è stato inserito nel bilancio dell’Ente per l’anno 2021 ed è stato finanziato con le risorse messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) per la sicurezza delle strade.
“Siamo intervenuti prima con la fresatura all’interno dell’abitato di Sorti - dichiara il Presidente della Provincia Antonio Pettinari - e quindi con l’asfaltatura su più tratti, fino all’incrocio con la provinciale 7/VII “Bivio Agolla/Montelago. Per questo intervento abbiamo autorizzato anche l’utilizzo delle economie derivanti dal ribasso d’asta che sono servite per asfaltare ulteriori tratti”.
Sono iniziati i lavori di risanamento del piano viabile del valore di 185mila euro sulla provinciale 79 “Montelago”.
La strada, che si estende per circa 16,5 km, va dal centro abitato di Sefro e sale verso Serravalle di Chienti.
L’Amministrazione provinciale ha deciso di rifare l’asfaltatura su più tratti, in particolare nella parte che si trova prima del centro abitato della frazione di Sorti, fino all’incrocio con la provinciale 7/VII “Bivio Agolla/Montelago”. Complessivamente si tratta di circa 5 km di percorso e il lavoro è stato appaltato alla ditta Z New Progect srl di San Severino Marche.
L’intervento è inserito nel bilancio dell’Ente per l’anno 2021 e viene finanziato con le risorse messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) per la sicurezza delle strade.
“Sono già iniziate le fresature all’interno dell’abitato di Sorti - dichiara il Presidente della Provincia Antonio Pettinari - e da lunedì procediamo con l’asfaltatura. Per questo intervento ho autorizzato anche l’utilizzo delle economie derivanti dal ribasso d’asta. Su questo stessa provinciale abbiamo programmato un altro intervento da 150mila euro nel 2023”.
Sabato prossimo (24 luglio) prende ufficialmente il via il “Cammino fuori dal Comune”, un progetto sperimentale di utilizzo delle tratte dell’antica via Romano-Lauretana, promosso dall'Unione Montana Potenza Esino Musone per il rilancio del territorio pedemontano.
L’itinerario dell’antica via Lauretana, della quale è stato appena realizzato un intervento di valorizzazione finanziato con fondi europei Por-Fesr 2014-2020 asse 8, si sviluppa dalla cittadina di Serravalle di Chienti fino alla frazione di Santa Maria in Selva di Treia, attraversando i Comuni di Camerino e San Severino Marche. Ma nel progetto sono stati coinvolti anche alcuni itinerari "pettine" che collegano altri Comuni con quello che è il tracciato principale.
Il progetto è uno strumento importante per riscoprire il territorio attraverso il turismo lento, “camminando nella storia” dell’antica via Romano-Lauretana.
"Cammino fuori dal Comune" è solo l'ultima tappa di un percorso che parte da lontano, frutto del lavoro di ricerca e progettazione di moltissimi soggetti pubblici e privati.
Tutte le giornate prevedono escursioni guidate lungo il percorso dell’antica Via Romano-Lauretana, attività informative e divulgative legate alle caratteristiche, ai cenni storici e alle testimonianze che si incontrano lungo il tragitto, punti sosta lungo l’itinerario in corrispondenza di luoghi di interesse, servizi logistici. Inoltre ad ogni partecipante verrà consegnata gratuitamente la cartina escursionistica ufficiale dell’antica Via Romano-Lauretana.
La partecipazione è gratuita, i posti sono limitati e l’iscrizione obbligatoria sul sito www.activetourism.it. Per informazioni e dettagli scrivere a camminofuoridalcomune@risorsecoop.it.
Il progetto è promosso dall'Unione Montana Potenza Esino Musone e realizzato da Marche Active Tourism.
Domani, 26 giugno, sarà l’ultimo giorno di servizio attivo nell’Arma dei Carabinieri del Luogotenente Marcello Sergi che è nato ad Ancona sessantacinque anni fa e da circa 50 anni veste l’uniforme.
La carriera militare di Sergi inizia appena compiuti sedici anni. Infatti, nel 1972 entra a far parte del prestigioso collegio “Morosini” di Venezia dove permane per tre anni e dove consegue la maturità scientifica. Nel 1975 si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza di Macerata ma il suo vero sogno è indossare l’uniforme dei Carabinieri, sogno che persegue e si avvera nel 1978, anno in cui entra a far parte dell’Arma e, dopo la frequenza del corso a Roma, viene nominato Carabiniere e trasferito in provincia di Macerata dove presta servizio nelle stazioni Carabinieri di Fiastra, Pieve Bovigliana, Serravalle di Chienti e Macerata, fino al 1979 quando - vincitore del 32° corso allievi sottufficiali dei Carabinieri - frequenta il ciclo di istruzione prima a Velletri e poi a Firenze, qui si distingue per essere stato il capocorso sia del primo che del secondo anno.
Nominato vice brigadiere nel 1981 viene assegnato al Reparto Operativo di Roma, ciò nel periodo in cui imperversavano gli attentati terroristici.
Successivamente rientra in terra marchigiana e viene assegnato alla stazione Carabinieri di Pesaro e poi di Porto San Giorgio quale sottufficiale in sottordine. In seguito diventa Comandante della Stazione Carabinieri di Corinaldo e poi di quella di Montemarciano, per poi passare al Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Ancona.
Dal 2008, dopo aver brillantemente superato il corso di “tutela del patrimonio artistico” viene destinato al Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona.
Nel Reparto specializzato dell’Arma, che ha comandato interinalmente in varie occasioni, si è distinto per aver portato a termine molteplici attività e per il recupero di beni culturali che oramai si ritenevano persi definitivamente, solo per citare alcuni casi si può far riferimento alla tela del Pagani proveniente dalla chiesa del Gesù di Ancona e recuperata a Rimini, dalla scultura raffigurante un’aquila imperiale che faceva parte dello scenario monumentale di Traiano, e infine alla tela rubata nel 1994 dalla Chiesa di San Filippo de Plano a Osimo recuperata a Falconara Marittima.
Encomiabile il suo impegno nelle zone colpite dal sisma dove è diventato per la popolazione locale un prezioso punto di riferimento. A lui si devono molti recuperi, nelle zone ferite dal sisma, quali: ad Arquata del Tronto - Frazione Spelonga - la bandiera della battaglia di “Lepanto”. A Camerino, “l’estasi di San Filippo” del Tiepolo, l’Icona di Santa Maria in Via e “La Nuvola di Santa Maria in Via”. A Cessapalombo un prezioso crocifisso che si trovava in una chiesa sventrata dal terremoto, dove sfidando la precarietà della struttura e le scosse che si susseguivano è riuscito insieme ad altri militari a mettere in sicuro la scultura che, oltre a rappresentare un bene importante dal punto di vista storico artistico, rappresentava per gli abitanti di quei luoghi un prezioso segno della loro memoria.
Il Luogotenente Sergi è sposato ed è padre di due figli, uno dei quali lo ha reso da poco nonno. Durante tutta la sua carriera si è sempre distinto per le sue doti di onestà, umanità, serietà e professionalità.
Con il suo congedo viene meno un solido punto di riferimento del Nucleo TPC di Ancona ma di certo il “Luogotenente Sergi”, saprà come poter supportare anche da Carabiniere in congedo l’opera dell’Istituzione a cui ha dedicato con sana e disinteressata passione un periodo importante della propria vita.
"Vista la pesante situazione venutasi a creare nel nostro paese, a causa dei recenti casi di positività al covid-19 riscontrati, noi, titolari delle varie attività commerciali di Serravalle di Chienti, siamo stati i primi a pagarne le conseguenze, riscontrando fin da subito un calo delle vendite. La gente è spaventata, ha paura, è chiusa in casa e non esce neanche per fare la spesa. Gli abitanti dei paesi limitrofi evitano di passare da noi per sbrigare le loro commissioni giornaliere".
È quanto sottolinea in maniera compatta l'intera categoria dei commercianti di Serravalle di Chienti, tramite Paola, la loro portavoce.
"In realtà, Serravalle capoluogo, al momento risulta quasi "covid-free" (1 solo positivo), gli altri casi di positività (27 stando agli ultimi dati resi noti dalla Regione Marche ndr) sono distribuiti nelle varie frazioni del comune stesso - aggiungono -. A parer nostro, l'allarmismo che si è venuto a creare, è eccessivo ed ingiustificato e tende solo a danneggiare le varie attività, l'aggregazione, la già poca vita sociale del paese e dell'intero territorio comunale".
"Consapevoli che la pandemia non è finita, ma con misure e regole preventive che ormai da tempo vengono adottate e con l'alta percentuale di popolazione già vaccinata, il virus può essere affrontato con più forza e sicurezza. La nostra vuole essere una semplice, ma doverosa, rassicurazione per i nostri compaesani e clienti, ai quali chiediamo collaborazione e fiducia. Il nostro impegno e lavoro farà si che le nostre attività siano punti di forza per il nostro comune" concludono gli esercenti di Serravalle di Chienti.