San Severino Marche

San Severino, sale a 21 il numero dei pazienti positivi al coronavirus

San Severino, sale a 21 il numero dei pazienti positivi al coronavirus

Continua a salire il numero di pazienti positivi al Covid-19 nel Comune di San Severino Marche. Secondo l’ultimo rapporto del Gores, il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie, il contagio sta interessando 21 settempedani mentre altre 10 persone si trovano in quarantena al proprio domicilio. “La nostra Città - sottolinea il sindaco, Rosa Piermattei, in una nota in cui conferma la situazione relativa ai contagiati - ha già pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane. Sono quattro i concittadini che ci hanno lasciato dopo periodi di ricovero nei Covid – Hospital della provincia. Il Coronavirus ha avuto un impatto sulla nostra popolazione al pari di epidemie registrate nei secoli passati". "Questa emergenza, poi, sta creando non pochi problemi anche alle attività economiche e al lavoro di tantissime persone - aggiunge Piermattei -. Dal punto di vista sanitario dobbiamo non abbassare la guardia. Mi sento per questo in dovere, ancora una volta, di ricordare le principali  raccomandazioni di prevenzione e le norme igienico-sanitarie da seguire scrupolosamente: lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o un gel a base alcolica, evitare contatti ravvicinati e mantenere minimo la distanza di almeno un metro, evitare ogni tipo di assembramento, coprirsi bocca e naso con fazzoletti monouso quando si starnutisce o tossisce, altrimenti usare la piega del gomito, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani nude, evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri. Se si hanno sintomi simili all’influenza rimanere a casa, non recarsi al pronto soccorso o presso gli studi medici, ma contattare il medico di medicina generale, i pediatri di libera scelta, la guardia medica o i numeri regionali. Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico, e usare quanto più possibile la mascherina”.  

20/04/2020 11:55
San Severino, saltano le iniziative dell'Earth Day: "passeggiata" virtuale a Buca d'Aria

San Severino, saltano le iniziative dell'Earth Day: "passeggiata" virtuale a Buca d'Aria

L’emergenza Coronavirus renderà impossibile celebrare pubblicamente mercoledì prossimo (22 aprile) la “Giornata della Terra - Earth Day”. Il Comune di San Severino Marche ha comunque pensato di ricordare con una speciale iniziativa sul web la più grande manifestazione ambientale del pianeta che invita i cittadini del mondo ad un’azione responsabile nei confronti del pianeta, ponendo al centro delle sue iniziative il tema del cambiamento climatico. Per questo sarà proposto un “viaggio virtuale”, che ci si augura possa diventare presto una piacevole escursione a piedi, verso un luogo solitario, incantato e suggestivo: la “buca del terremoto” detta comunemente anche “buca d’Aria” perché situata alle falde dell’omonimo monte a quasi 800 metri sul livello del mare. Il verde e fitto bosco del monte d’Aria, per chi non lo sapesse, nasconde tra le sue conifere una sorpresa veramente unica a quanti ne percorrono un facile sentiero che conduce verso un’ampia radura dove la rossa roccia si apre in una grande cavità circolare a forma di cratere: si tratta, appunto, della “buca del terremoto”. Uno strano fenomeno geologico che si è aperto qualche migliaio di anni fa. Il particolare nome è legato alla credenza popolare locale secondo cui l’origine risalirebbe a un antico sisma che, sconvolgendo la struttura della montagna con effetti devastanti, avrebbe generato la conca del diametro di 110 metri e profonda circa 20. Raoul e Lorenzo Paciaroni, storici illustri di San Severino, in “Memorie sismiche sanseverinati”- Seconda  Ed.2017,  riportano le voci popolari che tramandandosi di generazione in generazione hanno voluto  vedere in questa larga buca che riempiendosi nel tempo di detriti si va restringendo, il cratere di un antichissimo vulcano. Alcuni studiosi catalogano la Buca del Terremoto come una dolina ma sembra che effettivamente la voragine si sia formata per un grande cedimento della superficie dovuto al terremoto del 1922, essendo quella zona caratterizzata da cavità sotterranee e caverne di origine calcare. È tradizione che mille anni fa nella zona vi fossero due vulcani, uno a Caldarola e uno sul monte Aria, di cui resterebbe questa buca in passato più profonda e “magica”. Si narra infatti di lepri cadute dentro senza più riuscire a venirne fuori, di un cane “inghiottito” dalla montagna, di buoi e cavalli attirati come una calamita dentro il misterioso “buco”. Per coloro che lo desiderano è possibile proseguire lungo lo stesso percorso fino ad un rifugio e alla chiesetta della Madonna della Neve o Madonna del Monte.

20/04/2020 11:23
San Severino,cittadini e Comune uniti per sistemare l'area verde nel villaggio Sae di Campagnano

San Severino,cittadini e Comune uniti per sistemare l'area verde nel villaggio Sae di Campagnano

Cittadini e Comune insieme anche ai tempi del Coronavirus. La risposta dell’Amministrazione a una richiesta girata sui social non si è certo fatta attendere neanche stavolta. Dopo che, approfittando di questi giorni di chiusura totale, qualcuno ha pensato bene di sistemare un’area adibita a verde pubblico tra le Sae del villaggio terremotati Campagnano, nel rione San Michele, il sindaco ha autorizzato la messa a dimora di nuove piante per rendere ancora più bello e fruibile lo spazio. Nei prossimi giorni dall’ufficio Manutenzioni saranno sistemati alcuni alberelli in attesa che chi vive nelle strutture abitative emergenziali possa tornare ad uscire e a relazionarsi.  

18/04/2020 13:09
San Severino, il dono dell'azienda Edil Esse: cinquecento mascherine consegnate al Comune

San Severino, il dono dell'azienda Edil Esse: cinquecento mascherine consegnate al Comune

Cinquecento mascherine in dono al Comune di San Severino Marche dall’impresa edile settempedana Edil Esse di Oliviero Stronati, azienda impegnata anche nella ricostruzione post terremoto. La consegna è avvenuta alla presenza del primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, e dell’assessore comunale alle Manutenzioni, Paolo Paoloni. I dispositivi di protezione individuale verranno consegnati alla cittadinanza nell’ambito della campagna dell’Amministrazione comunale che farà arrivare nelle case dei settempedani due mascherine per famiglia.  

18/04/2020 12:31
San Severino, Comune e Protezione Civile al lavoro per distribuire mascherine alle famiglie settempedane

San Severino, Comune e Protezione Civile al lavoro per distribuire mascherine alle famiglie settempedane

Il Comune di San Severino Marche distribuirà mascherine di tipo chirurgico a tutte le famiglie settempedane. Lo ha deciso il sindaco, Rosa Piermattei, dopo che l’ente ha ricevuto diverse donazioni di materiali grazie a una vera e propria gara di solidarietà che ha coinvolto tantissime imprese e realtà italiane e addirittura straniere. “Vorrei ringraziare i nostri imprenditori per la sensibilità dimostrata. Ancora una volta il cuore dei settempedani e per i settempedani è tornato a battere forte. In questa emergenza realmente tutti stanno cercando di fare qualcosa e ne siamo fieri e grati. L’invito, che sempre ripeto, è di restare in casa e di uscire il meno possibile ma in questo momento come Amministrazione comunale ci siamo sentiti anche nel dovere quasi, seppure non vi sia alcun obbligo di legge, di  venire incontro alle famiglie dopo aver dato priorità, nella consegna di altri presidi, alla casa di riposo “Lazzarelli” e all’ospedale “Bartolomeo Eustachio”. Per questo abbiamo deciso di recapitate nelle cassette della posta dei settempedani due mascherine per ciascuna famiglia”. L’invito per tutti, che fa seguito all’appello del primo cittadino a restare il più possibile in casa, è di coprire naso e bocca con una mascherina ogni qualvolta si uscirà per andare a fare la spesa, recarsi in farmacia o per altre comprovate esigenze dettate da necessità e urgenze. I volontari del gruppo comunale di Protezione Civile sono già al lavoro per il confezionamento delle buste contenenti due mascherine per ciascuna delle oltre 5mila famiglia della Città di San Severino Marche.          

18/04/2020 12:06
San Severino, Fratelli d'Italia sull'istallazione del 5G: "Il Sindaco chiarisca la sua posizione"

San Severino, Fratelli d'Italia sull'istallazione del 5G: "Il Sindaco chiarisca la sua posizione"

"In un momento storico in cui il tema della salute ha necessariamente monopolizzato l'attenzione collettiva, riteniamo sia doveroso da parte del Sindaco quale responsabile della salute di cittadini, rendere nota la sua posizione riguardo alle richieste di autorizzazione -già formalizzate da Vodafone e Hightel Towers- all'installazione di antenne 5G nel territorio comunale - dichiara in una nota  Tiziana Gazzellini, coordinatrice di Fratelli d'Italia San Severino Marche -. Tale prospettiva desta non poche preoccupazioni, giustificate dal fatto che diversi e autorevoli studi condotti su scala internazionale, hanno dimostrato il nesso tra le radiofrequenze 5G e lo sviluppo di alcune forme di tumore - sottolinea - A tal proposito è lo stesso Comitato scientifico sui rischi sanitari della Commissione europea ad affermare che 'il 5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche'". Gazzellini continua il suo intervento affermando: "A nostro parere appare condivisibile la scelta adottata da diversi comuni; da ultimo quello di Potenza Picena di negare, almeno fino a quando la scienza non abbia fatto chiarezza riguardo ai possibili effetti cancerogeni sulla salute pubblica, ogni forma di installazione e sperimentazione di impianti di questo tipo -conclude  - Confidiamo pertanto nel senso di responsabilità del primo cittadino e attendiamo di conoscere la sua opinione in merito".  

18/04/2020 09:30
Massei a Maccioni: "Serve una vera programmazione della sanità, no all'ospedale unico"

Massei a Maccioni: "Serve una vera programmazione della sanità, no all'ospedale unico"

“Qualche giorno or sono, leggevo su una testata giornalistica una intervista rilasciata dal direttore dell’Area Vasta 3, dott. Alessandro Maccioni, in cui il funzionario spiegava che 'l’ospedale provinciale ora serve più che mai'. Addirittura rafforzava il concetto ribadendo in modo retorico “Stiamo andando avanti con il nuovo ospedale. Anche dopo l’esperienza del coronavirus si chiederà qualcuno ? A maggior ragione adesso”.  Ora, si noterà che il Direttore Maccioni, come anche il Presidente Ceriscioli e l’assessore Sciapichetti, non usano più il termine ospedale “unico” ma quello di “provinciale”: si badi bene, il tentativo – in verità malcelato – è quello di non evocare il termine unico, che anche al profano fa venire in mente la sparizione degli altri; usano il termine provinciale, che è più soft, più equivoco, più morbido. Lo scrive, in una nota stampa, Marco Massei – vicepresidente del comitato a difesa dell’ospedale di San Severino -  facendo riferimento ad alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa dal direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni sull’Ospedale Unico provinciale. “La sostanza non cambia – continua Massei -  tutti sanno che in materia sanitaria la “coperta” è corta e i denari utilizzati per costruire una nuova struttura di quel genere (oltre 600 posti letti) costringerebbe la Regione a sopprimere o, a ridimensionare fortemente, tutti gli altri ospedali che, nella migliore delle ipotesi, “retrocederebbero” a “ospedali di comunità”: in pratica, una R.S.A. È bene, dunque, non abboccare all’amo delle distinzioni terminologiche: ospedale unico e ospedale provinciale, sono la stesa cosa”. “Per quanto riguarda l’ospedale “vecchio” di Macerata – spiega Massei - sorprende leggere che sarebbe in previsione di destinarlo a “ospedale di riserva”, per le emergenze: ma come, si dirà il cittadino medio (come il sottoscritto), dopo le enormi spese affrontate per l’ampliamento dell’ospedale ora la struttura rinnovata la si usa solo come “riserva” o, peggio ancora, per destinarla ad una più comoda sede amministrativa? Ma se da tutte le parti – pubbliche e private – si predica l’incentivazione (attuale e futura) dello smart working (o lavoro agile, da casa, con il p.c.) come può sussistere la necessità di ampliare le sedi ammistrative? – si domanda - . Sull’ospedale di San Severino Marche, il Direttore afferma che è l’unico ospedale idoneo, anche se non ha rianimazione: peccato, però, che non ha riferito che questo nosocomio è attualmente strategico per l’intera provincia (soprattutto per i No Covid, come si dice ora) e che solo grazie all’efficienza di tale ospedale - per cui in tanti ci siamo sempre strenuamente battuti - si è evitata una tragedia nella drammatica emergenza del Covid. E, soprattutto, rammarica leggere che il presidio ospedaliero settempedano – così come segnalato dal primo cittadino – sia anche scomparso dalle “carte” della programmazione regionale: infatti, le delibere regionali n. 272 del 9 marzo e 320 del 12 marzo dimenticano, clamorosamente, il ruolo dell’ospedale di San Severino Marche. Ora, è stata una svista amministrativa della Dirigente? Oppure, è una “dimenticanza” voluta ? Si domanda il vicepresidente del comitato. Qualcuno dovrà chiarire, rispondere, ma ad oggi, mi risulta che il silenzio regni sovrano”. “Credo – prosegue Massei - che sia giunto il momento di attuare una vera programmazione della sanità marchigiana, salvaguardando l’efficienza che aveva in passato, basata proprio sulla capillarità delle strutture sanitarie: la Regione Marche, come sostiene qualcuno, va declinata al plurale, perché è fatta di profonde differenze orografico-territoriali (costa, collina, montagna), di importanti distinzioni economiche (il tessuto produttivo anconetano, pesarese, rispetto a quello della costa maceratese e ascolano e, ancora, rispetto all’interno), di forti differenze viarie ( autostrade, strade a scorrimento veloci, strade comuni e vie impervie). Tali distinte realtà, in sede di programmazione, anche sanitaria, non possono essere considerate uniformi. Inoltre, amministrare vuol dire programmare, vedere in avanti, non navigare a vista, senza una meta precisa: le scelte devono essere ponderate in vista del futuro, senza la necessità (tipicamente italiana) di rincorrere l’emergenza. La parola magica è una sola: prevenzione. Qui, però, per così dire, casca l’asino. In questa tremenda situazione surreale che stiamo tutti vivendo sulla nostra pelle, non ho sentito discutere di prevenzione: non si parla della necessità di reperire personale per effettuare l'esecuzione di tamponi (Il Veneto ha un tasso di letalità molto inferiore alla Lombardia proprio perché ha effettuato tanti tamponi, isolando tempestivamente i casi sospetti); non si parla della opportunità di verificare l'osservanza della quarantena fiduciaria, al fine di evitare i “contagi domestici”; nulla ho sentito in merito all'esecuzione di necessarie indagini epidemiologiche; e, soprattutto, della probabile necessità di dover allestire – ci si augura al più presto o, comunque, entro pochi mesi - centri di vaccinazione cui afferirà gran parte della popolazione quando sarà pronto e distribuito il vaccino anticoronavirus. Allora, non è il caso di spendere i soldi per queste indispensabili attività di prevenzione, anziché spenderli in “murature “ nuove?” – la domanda finale di Massei a Maccioni - .  

17/04/2020 15:35
San Severino: Gi.Ma.Car dona mascherine, guanti e bobine di carta al Comune

San Severino: Gi.Ma.Car dona mascherine, guanti e bobine di carta al Comune

Mascherine di tipo chirurgico, guanti monouso in lattice, bobine di carta assorbente industriale e sacchi coprisedia in nylon sono stati donati dalla Gi.Ma. Car di Marco Giacomini al Comune di San Severino Marche in quella che è sempre più una vera e propria gara di solidarietà per affrontare l’emergenza Coronavirus.  L’azienda, che ha sede in via Antonio Meucci nella zona artigianale di Taccoli, è specializzata nella revisione dei bus - è l’unica per tutta la provincia di Macerata - ma anche degli autocarri, nella vendita dei veicoli industriali, nella vendita e noleggio degli autoveicoli, nell’assistenza di truck e autobus, nella vendita e sostituzione degli pneumatici ed ha anche una propria officina mobile. La Gi.Ma. Car è una delle realtà che svolge attività all’interno dell’Area di Sosta Settempedana, una società partecipata alla quale, in occasione della donazione dei dispositivi di protezione individuale, il primo cittadino settempedano ha voluto fare visita insieme a Stefano Belardinelli, presidente di Contram Spa che fa parte della stessa Area di Sosta. Anche l’Alatel, Associazione di pensionati e lavorati del Gruppo Telecom, ha donato mascherine di tipo chirurgico al gruppo comunale di Protezione Civile di San Severino Marche. A consegnare i dispositivi di protezione individuale al coordinatore dei volontari della Protezione Civile settempedana, Dino Marinelli, è stato il presidente Alatel per la provincia di Macerata, il settempedano Luigi Ortenzi.    

17/04/2020 12:42
San Severino,  “A passeggio per la città”: l'itinerario online alla scoperta del Castello al Monte

San Severino, “A passeggio per la città”: l'itinerario online alla scoperta del Castello al Monte

L’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di San Severino Marche prosegue nel racconto a puntate “A passeggio per la città”, iniziativa pensata per i tanti settempedani, e non solo, costretti a casa dall’emergenza Coronavirus. Attraverso la pagina Facebook San Severino Marche Cultura e Turismo è possibile tuffarsi nella lettura di una mini guida turistica in doppia lingua, italiano e inglese, che ogni giorno propone una tappa speciale. L’ultimo itinerario porta tutti a fare visita al Castello al Monte. E’ qui che si trovano i simboli del potere medievale che ancora oggi sono gli emblemi della Città di San Severino Marche. Sull’antica piazza si affaccia la torre del Comune, detta anche degli Smeducci, costruita nel XIII secolo. Vi è murato il bassorilievo del leone passante dei ghibellini per i quali parteggiò San Severino in perenne lotta con la guelfa Camerino. Più in alto si trova un bassorilievo controverso: è stato identificato essere lo stemma di uno dei podestà della città ma la tradizione per lungo tempo vi ha riconosciuto la raffigurazione del morso di un cavallo fatta apporre dagli Smeducci per dimostrare il trattamento che avrebbero riservato ai ribelli. A destra della torre si erge un lungo muraglione quadrilatero, in parte con maestose arcate cieche gotiche, che attualmente cinge il giardino del monastero di clausura di Santa Chiara. E’ ciò che resta dell’antico palazzo Consolare, poi della Signoria, andato in rovina. Sul lato opposto della piazza si trova il Duomo antico. Conserva le spoglie del patrono Santo Severino, secondo la leggenda qui trasportate dal sepolcro di Septempeda dopo le devastazioni barbariche, tra l’altro, grazie a prodigiosi miracoli. L’edificio venne fondato nel primo millennio e ciò è testimoniato dalle evidenti stratificazioni delle murature. La facciata venne edificata nei primi anni del XIV secolo, seguendo il gusto lombardo importato dai maestri comacini. Sulla sinistra si innalza la torre nella tipica facies severinate. All’interno, rimaneggiato nel Settecento, oltre al prezioso organo di Giuseppe Catarinozzi, si impone al visitatore il coro ligneo intarsiato da Domenico Indivini alla fine del Quattrocento.            

16/04/2020 14:45
“A casa con... i Teatri di Sanseverino”: incontro con lo scrittore Maurizio De Giovanni

“A casa con... i Teatri di Sanseverino”: incontro con lo scrittore Maurizio De Giovanni

In esclusiva per la seguitissima rubrica “A casa con… i Teatri di Sanseverino” il direttore artistico dei teatri settempedani, Francesco Rapaccioni, propone a tutti gli appassionati di teatro, cultura e letteratura, lo straordinario incontro con lo scrittore Maurizio De Giovanni, uno dei più seguiti autori di romanzi contemporanei assurto a una grande notorietà televisiva con la fiction “I bastardi di Pizzofalcone”. De Giovanni pubblica con Einaudi due filoni di romanzi seriali: “I bastardi di Pizzofalcone”, appunto, ma anche “Il commissario Ricciardi”. In questo periodo sta pubblicando anche la serie di romanzi su Sara con Rizzoli ed ha iniziato una collaborazione con Sellerio. Lo scrittore racconta in una bella videointervista la sua quarantena ma anche la vita lontano dai suoi lettori e parla dei suoi libri, delle prospettive per il futuro e offre consigli importanti per la lettura in tempi di Coronavirus sullo sfondo del ricordo della sua visita, a San Severino Marche, lo scorso luglio. L’intervista completa può essere seguita all’indirizzo https://drive.google.com/file/d/1T2kRg31nOUMSqBkH-3GAIuuA0URh_ZTa/view?usp=drivesdk “L’impossibilità di muoverti e, quindi, di distrarti può far pensare meglio anche ai progetti di uno scrittore - dice De Giovanni nella sua intervista - Mi manca molto l’incontro con i miei lettori. Ricorderemo questa parentesi con grande dolore per aver perso molte persone care. Questa pandemia colpisce un’intera generazione che rappresenta un pilastro della nostra vita e della nostra formazione. Vedere andare via tante persone, senza nemmeno poterle salutare, è drammatico per tutti noi”.

16/04/2020 13:36
San Severino, solidarietà dalla Cina: donate mascherine, tute e occhiali

San Severino, solidarietà dalla Cina: donate mascherine, tute e occhiali

La Città di San Severino Marche ha accolto la solidarietà della comunità cinese di Rongchang, nel distretto di Chongqing, che vanta una popolazione di oltre 800mila abitanti. Grazie ai rapporti con l’imprenditore settempedano Tristano Valentino Grandinetti della Grandinetti Srl, sono stati inviati alla comunità settempedana preziosissimi dispositivi individuali di protezione. Grandinetti ha consegnato personalmente al sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, mille mascherine chirurgiche e un grosso quantitativo di occhiali e tute protettive che è stato subito distribuito al personale della Casa di riposo “Lazzarelli”, a quello del locale comitato della Croce Rossa Italiana e ai volontari del gruppo comunale di Protezione Civile. L’industria Grandinetti, poco prima dello scoppio della pandemia Covid-19, aveva avviato interessantissimi rapporti commerciali con il distretto di Rongchang in Cina. I maestri artigiani settempedani, specializzati nella produzione della graniglia e nella lavorazione del marmo, si sono incontrati sulla via della seta con le autorità locali e altri imprenditori grazie a Peishou Yang, professionista cinese che vive a Milano e che è titolare della galleria d’arte Ma-ec. Dal rapporto di scambio e d’amicizia è nata la solidarietà che ha portato gli aiuti fino a San Severino Marche. “Aspettiamo la fine del momento che stiamo tutti vivendo per ripartire con la nostra attività in Cina dove abbiamo lanciato una linea per noi tutta nuova – spiega ancora Tristano Valentino Grandinetti – Si tratta di pavimentazioni con disegni di artisti famosi, uno tra tutti è Giovanni Manzoni Piazzalunga”. Oggi i prodotti della Grandinetti Srl sono espressione e simbolo d’eleganza,  raffinatezza, della fantasia e del virtuosismo di una manifattura carica di vissuto. Lo scorso anno realizzò i pavimenti del il primo Eataly del Canada, a Toronto.  

16/04/2020 13:28
San Severino, si ribalta con il trattore: uomo trasportato a Torrette in codice rosso

San Severino, si ribalta con il trattore: uomo trasportato a Torrette in codice rosso

Brutto incidente intorno alle 11 di oggi in località Marciano a San Severino. Stando a una prima ricostruzione, il conducente di un trattore, mentre era al lavoro sul terreno, ha perso il controllo del mezzo e, per cause ancora in corso di accertemanto, si è ribaltato. Immediato è scattato l'allarme e i sanitari del 118, intervenuti prontamente sul posto, hanno prestato le prime cure del caso all'uomo per poi allertare l'eliambulanza che ha successivamente trasportato il conducente del mezzo agricolo all'Ospedale Torrette di Ancona in codice rosso.    

16/04/2020 12:12
San Severino, salgono al 18 i positivi al Coronavirus, 9 le persone in quarantena: "Allerta rimane alta"

San Severino, salgono al 18 i positivi al Coronavirus, 9 le persone in quarantena: "Allerta rimane alta"

Salgono a 18 i pazienti positivi al Covid-19 nel Comune di San Severino Marche dove altre 9 persone sono seguite dal Dipartimento di prevenzione dell’Asur in regime di assistenza sanitaria domiciliare obbligatoria. Questo l’ultimo aggiornamento fornito dal primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, a seguito delle comunicazioni del Gores, il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie.   “La Città di San Severino Marche - sottolinea il sindaco - piange quattro suoi concittadini mentre altri ci hanno lasciato in circostanze sospette presentando i sintomi tipici del Covid-19. Si tratta di un momento difficile per tutti e molto doloroso per tante famiglie. Purtroppo c’è chi ha perso i genitori, chi i nonni, chi gli zii o i cugini. Lo stato di allerta resta massimo, non possiamo abbassare la guardia ora anche perché non siamo certamente fuori dall’emergenza. Noto ancora troppe presone in giro per le strade della città, continueremo con controlli a tappeto da parte di tutte le forze dell’ordine. In questo clima dovremo cooperare tutti per venire fuori prima possibile dall’emergenza e trovare la forza di rialzarci guardando anche avanti per prepararci necessariamente alla fase 2 che però, al momento, non si sa quando arriverà. Una cosa è certa: la nostra quotidianità per un periodo ancora lungo probabilmente sarà legata a questa situazione ed è per questo che dobbiamo continuare a fare grandissima attenzione ad osservare le necessarie distanze dagli altri. Dobbiamo indossare guanti e mascherine sanitarie, lavare spesso le mani e continuare a seguire le raccomandazioni delle autorità. Comprendo che in una situazione di emergenza e di crisi come quella che stiamo vivendo le persone e le famiglie si vedono costrette ad affrontare faticosi cambiamenti e a modificare radicalmente le proprie abitudini quotidiane, ma chiedo a tutti un ulteriore sforzo. Sono certa che insieme e uniti ce la faremo”.  

16/04/2020 12:00
San Severino, ricostruzione post-sisma: torna agibile un’abitazione in località Pitino

San Severino, ricostruzione post-sisma: torna agibile un’abitazione in località Pitino

Ritorno alla normalità, dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016, per i residenti in un’abitazione su più livelli sita in località Pitino, nel Comune di San Severino Marche. Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha infatti firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale, dopo il sisma, aveva dichiarato non utilizzabile l’immobile che, nel frattempo, è stato interessato da lavori di riparazione del danno e rafforzamento localizzato grazie a un finanziamento pubblico per un importo complessivo pari a 120mila euro.    

16/04/2020 12:00
Coronavirus, San Severino piange la quarta vittima. Il sindaco: "A marzo record di decessi"

Coronavirus, San Severino piange la quarta vittima. Il sindaco: "A marzo record di decessi"

Quarta vittima, a causa del Coronavirus, nel Comune di San Severino Marche. Si è spenta al Covid Hospital di Macerata, il giorno del Lunedì dell’Angelo, anche Ines Marinozzi, vedova Sparvoli. Suo marito, il signor Italo, era deceduto il 27 marzo.  La signora Ines aveva 95 anni e dopo il terremoto del 2016, che aveva gravemente lesionato la sua casa nel rione Uvaiolo poi abbattuta, si era trasferita col marito a Macerata presso una delle due figlie avute dal loro matrimonio. L’anziana coppia era emigrata per alcuni anni in Francia, dove lui aveva lavorato come manovale edile mentre lei faceva la casalinga. Sempre nel giorno di Pasquetta la comunità settempedana ha pianto anche la scomparsa di don Luigi Angeloni, 98 anni, anziano parroco delle frazione di Parolito. Positivo anche lui al Covid-19, è deceduto all’ospedale di Civitanova Marche. Era il più anziano sacerdote di tutta l’Arcidiocesi. Ieri, dopo la benedizione delle salma, è stato sepolto nel cimitero di Corsciano. I decessi del Lunedì dell’Angelo si vanno ad aggiungere alla scomparsa di Giovanni Papavero e dell’anziana mamma, Maria Antonini.   Intanto, sempre nel Comune di San Severino Marche, restano 17 i casi di pazienti ancora positivi e 9 le persone seguite dall’Asur in regime di assistenza sanitaria obbligatoria.  “La nostra comunità è affranta per tutte queste morti - sottolinea il sindaco, Rosa Piermattei, che ricorda - A marzo abbiamo avuto un record di decessi: alcuni legati direttamente alla pandemia che stiamo vivendo e altri no, perché non è facile neanche avere i numeri da chi gestisce l’emergenza. Ogni giorno, infatti, riceviamo una rappresentazione della realtà piuttosto offuscata: ci sono deceduti che non compaiono nelle liste, altri che continuano a comparire per giorni anche dopo la morte. Ci parlano di tendenze, cioè ci dicono se la situazione migliora o peggiora. Ma nessuno che si preoccupa di dare un nome e un volto a cifre che salgono o scendono. Mi chiedo il perché i sindaci, anche nella loro veste di massimi responsabili della salute pubblica, non debbano conoscere chi è positivo, chi sta in quarantena, chi sta lottando tra la vita e la morte in un letto di ospedale". "Le nostre comunità sono in apprensione, hanno paura, vivono nel panico. L’unica cosa che mi è permessa di fare è raccomandare la massima attenzione e ripetere l’invito di non uscire da casa. L’ho fatto con ogni mezzo fin dalla prima ora e continuerò a farlo, sperando che questo aiuti. Chiedo ai settempedani di recarsi a fare la spesa una sola volta a settimana, di non lasciare il proprio domicilio se non per reali necessità, di cercare di aiutare quanto più possibile i vicini in difficoltà, soprattutto se persone anziane, anche con una semplice telefonata. Spero che tutto questo – conclude il sindaco – in qualche modo ci aiuti e che quello che stiamo vivendo passi presto”.  

15/04/2020 12:35
San Severino, abbazia di Sant'Eustachio: mezzo milione di euro dal Mibac per la messa in sicurezza

San Severino, abbazia di Sant'Eustachio: mezzo milione di euro dal Mibac per la messa in sicurezza

Ammonta a mezzo milione di euro l’importo per gli interventi di messa in sicurezza dell’abbazia di Sant’Eustachio in Domora che il Segretariato regionale per le Marche del Ministero per i beni e le attività culturali, a firma dell’architetto Corrado Azzolini, ha ufficializzato nell’ambito di una collaborazione avviata con i tecnici del Comune di San Severino Marche e che, finalmente, dopo anni di attese tenterà di salvare dal degrado uno degli insediamenti eremitici più antichi e significativi dell’Appennino centrale. Le opere saranno rese possibili grazie alla destinazione di una quota dei fondi disponibili a seguito del terremoto 2016. “Questa è la risposta che il Comune, grazie alla Soprintendenza e al Mibac, potrà dare a un’emergenza ormai decennale per la quale – sottolinea il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei - molti si sono mossi ma solo a parole, come spesso avviene. Sono grata al segretariato regionale del Mibac che ha compreso come fosse necessario un intervento urgente per garantire la tutela e, mi auguro, il futuro uso. I lavori consentiranno di recuperare un bene dal grande valore storico ma in forte stato di degrado che è finito per gravare, dopo la concessione in uso da un privato al Comune, sulla intera comunità”. Il complesso monastico di Sant’Eustachio, incastonato sulla parete rocciosa  a strapiombo sulla gola, è precedente al decimo secolo. L’abbazia fu abbandonata nel 1393. Nonostante alcuni interventi di restauro realizzati nel XVI e nel XVIII secolo, le sue condizioni sono progressivamente peggiorate nei decenni. Le opere più recenti, risalenti al 1964, hanno tentato di arrestare il degrado e prevenire i dissesti che sono comunque proseguiti, anche a causa dei terremoti fino a quello del 2016. Il degrado negli ultimi vent’anni si è fatto però davvero evidente. “Ad oggi - viene spiegato nella proposta di intervento - è concreto il rischio di perdita completa del manufatto a seguito di eventi calamitosi anche di modesta entità per cui un intervento conservativo è realmente improcrastinabile”. Insieme all’Unione Montana Potenza, Esino e Musone, il Comune di San Severino Marche, che ha messo a disposizione del Mibac quanto necessario per predisporre l’intervento di messa in sicurezza, ha già deciso di procedere con altre azioni concrete di valorizzazione dell’intera Valle dei Grilli, in cui l’abbazia di colloca. “Questo bene monumentale - spiega ancora il sindaco Piermattei - non era mai stato inserito in nessun programma di finanziamento di interventi ordinari ma neppure straordinari. Nel progetto, oltre al restauro, si prevede la realizzazione anche di strutture come laboratori di scultura e un piccolo auditorium. Le potenziali ricadute saranno significative per la Città di San Severino Marche e per la sua comunità, ma non solo, visto che l’abbazia di Sant’Eustachio in Domora è stata da sempre interessata dal passaggio dei pellegrini in cammino sulla via Lauretana”.  

15/04/2020 10:30
Ospedale unico, il sindaco Piermattei: "Le strutture già ci sono, non serve una cattedrale nel deserto

Ospedale unico, il sindaco Piermattei: "Le strutture già ci sono, non serve una cattedrale nel deserto

“La nostra provincia non ha bisogno di un ospedale unico, ma ha bisogno di ospedali, che sono i luoghi dove le persone dovrebbero essere curate. La questione dell’ospedale unico è questione politica, la tratti chi in questa emergenza non ha evidentemente altro da fare. Si lasci la scelta ai rappresentanti del territorio, che sono i sindaci, e si convochi la Conferenza di questi che da tempo non si riunisce più”. Così il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, su di un argomento, quello della creazione di un ospedale unico provinciale alla Pieve, che negli ultimi giorni ha registrato la presa di posizione anche da parte di altri primi cittadini. “Ho atteso giorni e giorni prima di intervenire - precisa il sindaco Piermattei, che prosegue - Sono perfettamente in linea con chi dice che non ha senso che il progetto dell’ospedale provinciale vada avanti perché si tratta solo di un progetto assurdo vista la situazione e che, sicuramente, non rappresenta la priorità almeno fino  a che continueremo a vivere l’emergenza Coronavirus. La sanità, anche in provincia di Macerata, va ridisegnata completamente perché sono cambiate le situazioni. Va riconvocata, come detto, la Conferenza dei sindaci e sto già provvedendo in questa direzione. Sulla gestione della sanità vedo molta approssimazione e una gran confusione: la Regione Marche si è dimenticata addirittura dell’ospedale “Bartolomeo Eustachio” in ben due Delibere con le quali ha tentato di mettere mano a un Piano per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Se piani e strategie nascono già zoppi figuriamoci quanto poco lontano possono andare - prosegue ancora il sindaco di San Severino Marche - Questi sono argomenti di vitale importanza per le nostre comunità e i sindaci, in qualità di rappresentanti del territorio, dovrebbero essere i primi ad essere ascoltati e informati. Visto che la sanità è a capo della Regione faccio appello a questa perché parta da qui per una discussione seria prima di prendere altre decisioni. Quanto agli ospedali continuo a dire: mettiamo a posto quelli che già ci sono e non creiamo nuove strutture che non servirebbero a nulla. Al massimo possono servire a far contento qualche politico, di certo non a curare i malati. Non sono nemmeno d’accordo con chi dice che se ci fosse stata una simile struttura avremo potuto reagire più tempestivamente. Sono cose ripetute da chi non sa che oggi ci sono persone costrette a farsi un’ora di macchina per arrivare al più vicino Pronto soccorso. Figurarsi poi cosa sarebbe successo riguardo proprio ai tempi: qui finirà l’emergenza e un Covid-Hospital unico ancora non ci sarà! Nel frattempo la gente non sa neanche dove deve andare a curarsi. Se non ci fossero ospedali come quello di San Severino Marche che, pur dimenticato dalla Regione, continua a fare la sua parte con personale che è veramente straordinario e che sta lavorando ben al di sopra delle proprie forze e non in sicurezza, in questo caos generale i cittadini potrebbero anche morire. La politica pensa ai propri interessi. A chi ragiona in questo modo dico di stare più vicino alla gente - conclude il sindaco Piermattei - Dico, cioè, di preoccuparsi dei malati veri e non di stare a pensare a quelli immaginari”.

14/04/2020 13:58
San Severino, il 15 aprile riapre il Centro medico Blugallery

San Severino, il 15 aprile riapre il Centro medico Blugallery

Mercoledì 15 aprile il Centro medico Blugallery di San Severino Marche riprenderà le attività diagnostiche che erano rimaste sospese nelle ultime settimane a seguito delle disposizioni normative introdotte dal Governo per fronteggiare l'emergenza sanitaria. Già disponibile il servizio di segreteria e di informazione con personale addetto al telefono, rimasto sempre operativo. Il Centro riparte con la Radiologia e con le situazioni di urgenza, allo scopo di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini in questa fase delicata per le strutture sanitarie pubbliche, impegnate soprattutto a contrastare il Coronavirus. Nei giorni scorsi la struttura del Blugallery, che si trova a Taccoli di San Severino, è stata dotata degli obbligatori dispositivi di protezione ed è stata sottoposta a interventi di sanificazione in tutti i suoi ambulatori e negli spazi comuni. Pertanto, alla ripresa dell'attività i medici e il personale potranno svolgere il loro compito garantendo la massima sicurezza – a loro stessi e agli utenti – nel rispetto delle distanze, delle attenzioni e dei tempi previsti dalle leggi del momento. “Ringraziamo il nostro staff sanitario e di segreteria per la disponibilità dimostrata in questa fase di emergenza nazionale – dice la direzione del Centro – perché, grazie a loro, possiamo riprendere il nostro servizio che è anche un impegno sociale verso gli utenti e un sostegno alle strutture pubbliche del territorio”. Per informazioni o prenotazioni si può già chiamare il numero 0733 639051 o scrivere un'email all'indirizzo centromedicoblugallery@gmail.com.  

13/04/2020 13:10
San Severino, don Luigi Angeloni piegato dal coronavirus: muore a 96 anni

San Severino, don Luigi Angeloni piegato dal coronavirus: muore a 96 anni

A seguito dell’improvviso aggravarsi delle già precarie condizioni di salute si è spento, nelle scorse ore, al Covid Hospital di Civitanova Marche don Luigi Angeloni, 96 anni, già parroco nella frazione di Parolito. E’ la terza vittima settempedana del Coronavirus. Don Luigi era il più anziano sacerdote di tutta l’Arcidiocesi di San Severino Marche - Camerino. Le sue condizioni di salute da tempo gli impedivano di uscire di casa. Viveva nel rione Mazzini nell’abitazione dov’è stato accudito fino a qualche giorno fa quando per lui si è reso necessario il trasferimento in ospedale. “Partecipiamo a questo grave lutto che è tornato a colpire la nostra comunità - sottolinea, in una nota, il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei - Esprimo vicinanza alla famiglia e alla comunità religiosa cittadina”.  

13/04/2020 12:40
San Severino, il sindaco Piermattei consegna colombe e mascherine agli ospiti delle Sae

San Severino, il sindaco Piermattei consegna colombe e mascherine agli ospiti delle Sae

Colombe pasquali e mascherine in un clima di grande solidarietà per gli ospiti del villaggio terremotati “Campagnano”, nel rione San Michele. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha consegnato, accompagnata dal coordinatore dei volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, un pensiero dolce per tutti. Le colombe, donate al Comune, sono finite anche nei pacchi per le famiglie seguite dalla Caritas settempedana e in quelli consegnati, a nuclei in stato di necessità, dall’ufficio Servizi alla Persona.  

13/04/2020 11:55
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